Caro Obama, hai fallito: l’America è peggiore di prima

«Sono un democratico dichiarato, so che in America abbiamo le risorse per riprenderci. Mi spiace che siamo stati un esempio negativo per l’Europa e il mondo». Così si è espresso pochi giorni fa il celebre regista statunitense Martin Scorsese, rappresentante del mondo hollywoodiano che più di tutti ha sostenuto il mandato del presidente uscente Barack Obama.

Dopo otto anni di presidenza, due giorni fa ha tenuto il suo ultimo discorso, concentrandosi sui valori che dice di aver difeso: democrazia, libertà e uguaglianza. La nostra non vuole essere una approfondita disamina socio-politica, non è il nostro compito e lavoro, ma comunque mostriamo alcuni motivi e piccoli esempi per cui non siamo d’accordo con la lettura che l’ex presidente ha fatto del suo stesso mandato. Il quale é stato fallimentare sotto tanti punti di vista, tra i quali la violazione politica di molti principi morali in cui crediamo in quanto cristiani.

 

DEMOCRAZIA. Il presidente uscente si è speso molto contro il possesso di armi nel Paese americano, eppure la US Federal Election Commission ha rivelato che Obama è stato il più finanziato proprio dai costruttori di armamenti convenzionali e nucleari (carri armati, aerei da guerra, sommergibili, portaerei, radar, missili e bombe): la cifra è di 347.975 dollari, provenienti da 1.543 boss delle industrie di sistemi d’arma. Il Conflict Armament Research ha scoperto inoltre che le munizioni che lo Stato islamico ha impiegato in Siria e in Iraq provenivano proprio degli USA, l’amministrazione Obama infatti ha venduto ai Paesi del Medio Oriente, soprattutto ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, più del doppio delle armi che furono vendute all’epoca della presidenza Bush.

A livello estero la sua politica è stata pessima, accusato di aver «compromesso il futuro dell’Egitto». «Iraq, Siria, Egitto, Palestina, Libia: un fallimento tira l’altro», il commento di Umberto De Giovannangeli, esperto di Medio Oriente. Bisognerebbe aprire un lungo capitolo sulle varie guerre intraprese da Obama, alcune totalmente ingiustificate, altre giustificate con probabili menzogne (o comunque dubbia verità, si veda il caso delle armi chimiche siriane) e mosse esclusivamente da interessi politici-economici. Forse la sua colpa principale è aver sposato le primavere arabe che, se da un lato hanno destituito dittatori come Mubarak, Ben Alì e Gheddafi, dall’altro hanno portato prevedibili e disastrose conseguenze: conflitti tra le diverse fazioni e tribù, tracollo dei Paesi, ondate incontrollate di migranti verso l’Europa e regimi islamisti pressoché ovunque. Laddove regnava l’anarchia facilmente ha attecchito lo Stato Islamico. D’altra parte lui stesso ha riconosciuto come suo “peggior errore” l’attacco alla Libia. Si è alleato con chi, come in Arabia Saudita, ha soffocato nel sangue la democrazia, ignorando che, è stato osservato, «non v’è politico o studioso serio che non sappia quanto da decenni» i suoi alleati «fanno per promuovere il radicalismo islamico e il terrorismo sunnita».

Come é stato osservato «non c’è parte del mondo che stia meglio di otto anni fa». E’ significativo ad esempio che per la prima volta sia stato silurato il presidente del comitato per il Nobel per la pace che, nel 2009, aveva premiato proprio Obama. Una scelta dichiarata “imbarazzante”. Come ha sintetizzato il sociologo Giuliano Guzzo, Obama ha «bombardato la Libia, supportato in giro per il mondo “ribelli buoni” poi rivelatisi tagliagole, autorizzato 541 attacchi di droni contro presunti obiettivi terroristici (10 volte di più di quanto fece Bush) e, dulcis in fundo, concluso il mandato alzando la tensione con la potenza russa».

Un altro ente che lo ha ben finanziato (con 1.400.000 dollari) è stata Planned Parenthood, la più grande catena di cliniche abortiste degli USA. Questo spiega perché si è sempre opposto a sottoporre a giudizio tale ente: anche di fronte a prove schiaccianti le ha messe pubblicamente in dubbio, riaffermando la sua personale vicinanza e stima per l’ente abortista. Eppure, proprio in questi giorni -in cui è venuto meno il suo peso politico- il Congresso si sta finalmente accingendo a emettere diversi procedimenti penali per i crimini commessi su migliaia di bambini. E, come molti prevedono, verranno cancellati tutti i finanziamenti statali.

E’ stato infine fatto notare che il numero di procedimenti contro le frodi finanziarie è ai minimi da 20 anni sotto Obama, meno processi ora che sotto Bush; le diseguaglianze di reddito sono peggiori sotto Obama che sotto Bush; il programma di aiuti per le abitazioni promosso dal governo è stato un fallimento; i redditi si sono abbassati di più durante la ripresa obamiana (la recessione è finita nel giugno 2009) che durante la recessione. Un flop anche la politica interna, quindi.

 

LIBERTA’. La sua riforma sanitaria, Obamacare, è forse il miglior esempio di quanto poco abbia rispettato la libertà altrui.  Essa impone ai lavoratori del settore sanitario a fornire servizi che provocano l’aborto, vietando l’obiezione di coscienza. Costringe inoltre le istituzioni, qualunque esse siano, cristiane e religiose comprese, a distribuire e fornire contraccettivi gratuiti ai dipendenti. Questa riforma è stata possibile in quanto Obama ha raccomandato di introdurre al potere soltanto persone con un pensiero etico di stampo iper-progressista, «assumendo praticamente solo chi proviene da questo mondo. Così è passato anche il mandato del dipartimento della salute sull’obbligo di tutti gli istituti a pagare per la contraccezione e l’aborto dei propri dipendenti». Non è un caso se subito dopo l’Obamacare la sua popolarità è crollata al minimo storico.

Sempre a proposito di “libertà”, si è scoperto che sotto l’amministrazione Obama sono stati raccolti indiscriminatamente e in massa i tabulati delle comunicazioni di milioni di americani, indipendentemente dal fatto che essi fossero sospettati di qualche illecito. Si è giustificato con la lotta al terrorismo, ma di fatto ha raddoppiato l’invasione della privacy a danno cittadini rispetto al suo predecessore George Bush.

Di fede cristiana (spiritualmente islamico, come molti ritengono), ha coltivato a livello individuale la sua fede, mentre pubblicamente ha fatto ben poco per i cristiani discriminati, anzi. Un esempio su tutti: nel 2010 ha elogiato il regime indonesiano definendolo «un modello» e «la più grande democrazia in una nazione a maggioranza islamica», evitando di citare le lunga scia di attentati contro la popolazione cristiana tra il 2002 al 2005. Nel 2008 l’Indonesia è stata tra i Paesi che più hanno violato i diritti umani e, proprio mentre l’ex presidente era in visita le autorità avevano vietato le celebrazioni natalizie ai cristiani e il governo aveva appena ammesso le torture dell’esercito verso gli abitanti di Papua. Il suo piano educativo “Common Core”, infine, è stato pesantemente criticato da oltre 130 docenti universitari in quanto lesivo dell’educazione cattolica.

 

UGUAGLIANZA. Si è scoperto nel 2012 che, dopo quattro anni di amministrazione Obama, il tasso di razzismo statunitense era maggiore del 2008 (il 56% dei cittadini aveva atteggiamenti razzisti rispetto al 49% di quattro anni prima). La questione razziale infatti non è mai stata così esplosiva in America come sotto al mandato Obama, ed è paradossale se si pensa che questo avviene dopo otto anni con un afroamericano alla Casa Bianca. In particolare, esprime sentimenti razzisti il 64% dei repubblicani e il 55% dei democratici. Dopo l’elezione di Donald Trump molti si sono giustamente preoccupati per la sua politica d’immigrazione, forse però scordandosi che Obama ha espulso oltre due 2,5 milioni di immigrati. Cifra che va ben oltre quella del suo predecessore repubblicano.

E’ stato osservato nel 2014 che la disuguaglianza negli Stati Uniti era vicina ai suoi massimi storici poiché le politiche di Obama hanno eroso drasticamente la classe media. Inoltre, c’è chi ha notato che l’aumento della povertà (che colpisce un cittadino americano su sette), e la sempre più grande disparità nella distribuzione del reddito, in un Paese che in queste classifiche è storicamente lontano anni luce dagli standard occidentali, «gettano più di un’ombra sull’operato di un presidente che era stato presentato come il paladino dei ceti più poveri della popolazione. Cioè di una fetta rilevante del suo elettorato». A proposito di uguaglianza, Marco Respinti ha fatto notare che lui stesso ha ammesso di «lasciare un mondo più povero e insicuro caratterizzato da “scontento diffuso”, “scetticismo verso le istituzioni internazionali”, “produttività in calo”, insofferenza verso immigrati e musulmani».

L’amministrazione Obama ha reso infine molto “più uguali” alcuni rispetto ad altri. Ha trasformato gli USA in una potente lobby arcobaleno anche perché la sua campagna elettorale è stata lautamente finanziata dalla comunità Lgbt (uno dei suoi amici e sostenitori, l’attivista Lgbt Terrence Bean, è stato incriminato per abusi sessuali su minori: la notizia è apparsa sottotraccia in America). L’amministrazione Obama ha fatto indebite pressioni verso altri Stati (come Giamaica e Kenia), offrendo loro aiuti in cambio di una politica favorevole alle unioni gay, ha preferito far celebrare il Transgender Day of Remembrance piuttosto che la Giornata mondiale dell’infanzia, probabilmente perché lui stesso è stato accudito da piccolo da un trans. Ha portato al potere omosessuali e militanti Lgbt, come rivelato da Wally Brewster, ambasciatore gay nella Repubblica Dominicana. Il 2013 è stato celebrato come “l’anno più gay della storia gay”, riconoscendo centrale l’apporto del presidente Barack Obama che ha di fatto imposto tramite suoi giudici la legalizzazione del matrimonio Lgbt. Questo ha portato e sta portando numerose violazioni alla libertà di coscienza degli americani: l’incarcerazione dell’impiegata comunale Kim Davies è forse il caso più famoso. Significativo che l’89% degli americani oggi ritenga una priorità la tutela della libertà religiosa (il 65% anche quando essa è in conflitto con le leggi dello Stato) e l’80% ritiene “priorità immediata” nominare giudici della Corte Suprema che interpretino correttamente la Costituzione.

 

Dalla politica interna a quella estera, l’operato di otto anni di Barack Obama alla Casa Bianca è stato a quanto pare a dir poco fallimentare. I sondaggi degli ultimi tempi sono stati terribili: quando si è iniziato a pensare alla scadenza del suo mandato ci si è accorti che la sua popolarità era al 44%, il 40% era contro la sua politica economica e il 65% degli elettori voleva che il suo successore portasse il paese in una direzione diversa (dopo l’elezione di Trump si è generata una forma di allarmante paura e i sondaggi nei suoi confronti sono migliorati). Riteniamo anche ridicola la sua uscita di scena, facendo di tutto per disturbare il successore e vendicandosi puerilmente con Vladimir Putin: scontro nel quale, certamente, quest’ultimo ne è uscito di gran lunga meglio. D’altra parte la disastrosa sconfitta della “sua” Hillary Clinton contro l’oggettivamente controverso Donald Trump ha segnato in modo definitivo quanto l’agenda Obama sia stata disastrosa. Precisazione d’obbligo: se si può dire che è stata una benedizione la sconfitta della Clinton, dalle premesse non si può dire lo stesso della vittoria di Trump. Staremo a vedere: i politici si giudicano dalla politica, non dal gossip.

«Insomma, caro Barack, grazie di tutto. Della simpatia, delle battute nei talk show, delle gag coi giornalisti, delle playlist da hipster, del sorriso da attore, dei discorsi da pelle d’oca. Hai reso le nostre bacheche su Facebook un posto migliore. Ora levati, però. Che di danni, là fuori, nel mondo reale, ne hai combinati abbastanza», è il commento più azzeccato. A nostro avviso il primo presidente nero degli Stati Uniti ha brillato per sovraesposizione mediatica e inconsistenza etico-politica. Yes, we can! é stato il suo cavallo di battaglia per conquistare l’America otto anni fa. Si, ha potuto renderla peggiore di prima.

La redazione

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46 commenti a Caro Obama, hai fallito: l’America è peggiore di prima

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  1. Dario ha detto

    L’Obama-care è stata una grande iniziativa che perfino Trump non osa smantellare.

    Obama ha attaccato direttamente la lobby delle armi con iniziative che sono state bloccate dai conservartori repubblicani e democratici.

    Distribuire preservativi in un ospedale è un dovere etico prima di tutto, e l’aborto come servizio pubblico deve essere garantito non può essere messo in discussione da motivi religiosi perchè un cittadino risponde prima di tutto alla legge.

    Per questo motivo è stato doveroso mandare in galera Kim Davies dove è emerso chiaramente
    l’incompatibilità tra democrazia e religione.

    Per il resto la solita manfrina contro le istituzioni pubbliche, la laicità e l’emancipazione personale.

    Che vita che fate…

    • Boomers ha detto in risposta a Dario

      Solito commento tardo-marxista dove lo Stato etico è il Bene assoluto e indiscusso.

      Il paraocchi rosso ha permesso di giustificare i crimini di Stalin e Lenin, figuriamoci se non viene giustificato il fallimento di Obama e il carcere per gli obiettori di coscienza.

      Il resto è la solita manfrina del militante deluso che non ammette il fallimento e si scaglia contro chi glielo fa notare.

      Se togli il paraocchi rosso comincerai a vivere bene anche tu…

    • andrea g ha detto in risposta a Dario

      E pensare alla vita che fai tu, che dici?

    • Michele ha detto in risposta a Dario

      “Obama ha attaccato direttamente la lobby delle armi con iniziative che sono state bloccate dai conservartori repubblicani e democratici.”

      Infatti nessuno più di lui ha usato droni omicidi o bombe in giro per il mondo, oggetti, come noto, prodotti dalle industrie di giocattoli…

      Come ti ho già osservato, ti sfugge che in uno stato laico (dove non esiste diritto naturale) la legge è nient’altro che la volontà del più forte: curiosa contraddizione quindi sostenere che alla legge si deve obbedire quando si è proclamato come supremo principio quello di autodeterminazione, che la legge deve a sua volta rispettare. Idem quando si parla di emancipazione, che è liberazione dai vincoli e dagli obblighi imposti da terzi, ma che evidentemente tu vuoi per alcuni ma non per tutti.

    • Romeo ha detto in risposta a Dario

      Il Congresso ha già iniziato a smantellare l’Obamacare:
      http://www.bbc.com/news/world-us-canada-38613257

      Torna al più presto nella realtà; ancor meglio, redi in te ipsum!

  2. Visitante ha detto

    La prossima amministrazione si rivelerà molto più abortista, nei fatti, perché sarà il suo sfrenato liberismo a costringere a scelte drammatiche. Vietare è facile, sono bravi tutti: bisogna prevenire, e questo lo fanno in pochi.

  3. summadarto_sommo ha detto

    Il sito dell`uccr in modo vigliacco mi censura.
    Purtroppo signori che avete risposto non cantate vittoria…SE quelli di UCCR smettono di fare i vigliacchi censori potro` rispondervi.

    • andrea g ha detto in risposta a summadarto_sommo

      “Finalmente potrò rispondevi”:
      finalmente il verbo di un tredicenne ci illuminerà, sì!
      Sei troppo forte, o Sommo-

    • Lupo ha detto in risposta a summadarto_sommo

      Succede anche a me. Strano, i cattolico amano pur così tanto il contraddittorio… Guarda quante interviste è disposto a concedere il loro leader…

      • Francesco Agostino Fassi ha detto in risposta a Lupo

        Ill.mo Lupo,
        semmai c’è qualcuno che afferma che i cattolici amano la contraddizione e ci sguazzano dentro a tal punto che per qualcuno sono soggetti a patologia mentale, tipo psicosi.
        Il sottoscritto, che non brilla di cultura, né di intelligenza, né vola alle altezze dei grandi del pensiero, ed al quale a suo tempo diagnosticarono la psicosi paranoide cronica, in un momento di crisi dei miei problemi mentali ne ha approfittato per mettere in dubbio se stesso e mettere in conto se la sua fede cattolica fosse solo fonte di delirio religioso e con questa motivazione si presentò al pronto soccorso, per questo e per l’altro problema, che l’era il voler sfasciare oggetti della casa per carica incontrollabile. Ci fu una diagnosi, ma il delirio religioso fu escluso dagli psichiatri, più d’uno che mi valutarono, in quel ricovero e fu esclusa anche la psicosi (almeno in quel momento). Comunque il contradditorio i cattolici quando avanzano tempo basta che vadano su un qualsiasi sito laico di qualunque tipo e leggano i commenti ivi scritti e ne leggono a volontà. Li infatti c’è modo di sapere un fatto che nessun cattolico educato dalla Chiesa conosce, ovvero che Gesù non è mai esistito come nessun altro personaggio biblico. Rimane solo la stupidità dei cattolici a credere a tali personaggi mitici paragonabili ai miti greci e romani e il credere a quello che insegnano i preti: ed io sono lo stupido felice di turno che crede la Chiesa, in Gesù e all’esistenza di Adamo ed Eva.Cordiali Saluti. Forse qualcuno vorrà rieducarmi un giorno.

    • Francesco Agostino Fassi ha detto in risposta a summadarto_sommo

      Guarda che io non canto vittoria perché tu non ti puoi esprimere, anche se non so cosa ti viene censurato. Per favore UCCR lasciatelo esprimere in tutta la sua portata espressiva. Nel cattolicesimo che conosco io non c’è l’obiettivo di schiacciare i critici e di silenziarli, piuttosto c’è l’obbligo morale di ascoltare le loro critiche e se sono ingiuste di sopportarle pazientemente, fornire la propria risposta, ed attendere la replica, che sarà sempre utile a qualcosa anche se falsa: tutto ha un senso nella Divina Provvidenza. Essere cattolici non vuol dire schiacciare gli altri e metterla in prospettiva di vincitori e sconfitti: l’unico vincitore sempre è Dio e non io. Lui è Colui che è, io sono colui che non è. Nella mia esperienza ho visto che i botta e risposta non portano al 99,9% a niente e si crea solo rancore. Però io sono disposto ad accettare che tu mi dia dello stupido, del cretino, del bastardo, del plagiato dalla Chiesa: a parte il plagiato dici il vero su di me, essendo quello ciò che sono di fronte a Dio; in quest’ultimo caso, quello del plagio, ti posso dire che mi sono lasciato “plagiare” volontariamente e sono contento che ciò sia avvenuto, perché ho trovato un motivo sia per vivere che per morire ed ho incontrato brava gente molto convincente nel mio cammino spirituale e umano. Ma come ti ho detto in altro luogo non sono sicuro che il tuo fine non sia solo la semplice contestazione a priori del cattolicesimo nel suo insieme, senza ombra di dubbio ed in maniera incontrovertibile, senza per questo credere che tu sia un troll. Buon sabato sera.

  4. Enrico ha detto

    Cosa doveva fare lasciare entrare Gheddafi ed i suoi a Benghazi avendicarsi dei ribelli? Io non rimpiango di certi Gheddafi.

    In merito al Medio Oriente è un tale guazzabuglio che nessuno sa come risolverlo in primis gli stessi arabi che come la storia insegna preferiscono combattersi tra loro che contro l’occidente. La Siria come la risolvereste voi?

    Mi sapreste cosa ha di cristiano Trump coi suoi muri, la ricchezza ostentata, la famiglia tribu? Cosa vuol fare contro matrimoni gay ed aborto?

    • Michele ha detto in risposta a Enrico

      E faresti bene a rimpiangerlo invece! Perché con la guerra civile permanente causata dall’intervento di USA, GB e Francia di morti ve ne sono stati in pochi anni ben di più di quanti ne abbia fatti Gheddafi in quarant’anni e passa.

      Per quanto riguarda il Medio Oriente ciò che scrivi non è corretto. Da quando gli americani hanno messo le mani nell’area non hanno fatto altro che far cadere regimi che, senza essere farina da far ostie, erano stabili, tenevano a bada l’islamismo e garantivano ai cristiani un’esistenza almeno dignitosa, ma che avevano il difetto imperdonabile di non piegarsi ai desiderata yankee.
      Risultato? Per far contenti wahabiti e sionisti, abbiamo avuto (e abbiamo tuttora) scontri etnici e religiosi, con centinaia di migliaia (se non milioni) di morti, altre centinaia di migliaia (se non milioni) di profughi che hanno perso tutto, vaste aree distrutte che chissà quando torneranno alle condizioni precedenti. E tutto ciò con il chiaro e preciso proposito di creare il casino che ne è venuto fuori (spero che nessuno sia così, diciamo, ingenuo da credere che gli americani volessero veramente fare di quei paesi delle democrazie).
      A mio avviso ce n’è più che abbastanza per trascinare Obama ed i neocon davanti ad una nuova Norimberga. Personaggi criminali e oltretutto dementi, visto che la loro folle politica estera ha comportato per gli USA:

      – perdita dell’alleato egiziano, visto l’appoggio statunitense al governo demenzial-islamista dei Fratelli Musulmani, rovesciati a furor di popolo da un generale che guarda molto più a Mosca che a Washington;

      – alienazione della Turchia (paese NATO), causa la promessa fatta ai curdi, in funzione anti-Assad, di uno stato nazionale: mossa scriteriata poiché vista dalla Turchia come fumo negli occhi e che ha fatto infuriare Erdogan, ormai divenuto cavallo pazzo anti-Washington che accusa esplicitamente (e forse neppure a torto) gli USA di essere dietro al tentato golpe di luglio e all’assassinio dell’ambasciatore russo;

      – l’essere sbattuti fuori dalle trattative di pace per la Siria che cominceranno il 23 gennaio (giusto per capire come si può risolvere la Siria);

      – in generale, visto il comportamento viscido tenuto in questi anni, il sorgere del sospetto tra i paesi dell’area, anche tra gli alleati di trovarsi di fronte ad un paese di cui non ci si può fidare.

      Quanto a Trump staremo a vedere: se in politica estera riuscirà a ripulire il porcaio lasciato da Obama avrà già compiuto un’azione cristianissima.

  5. Enrico ha detto

    Obama mussulmano? Ma il padre di fatto non ha avuto alcuna influenza su di lui.

    • Dom ha detto in risposta a Enrico

      Enrico, qui si sta parlando dell’operato di Barack Hussein Obama.
      Lascia stare Trump, vedremo cosa farà…
      Obama è stato un fallimento sotto tutti i punti di vista: politica estera, politica interna, etica pubblica, economia.
      In confronto, con tutti i limiti del caso (non è un elogio attenzione) Putin è un gigante; combatte veramente l’IS, protegge i cristiani e promueve il dialogo interreligioso (non il laicismo giacobino). Parliamoci chiaro, non fosse stato per Putin e papa Francesco avrebbe attaccato la Siria. Allora oggi siamo dinnanzi alle macerie portati avanti dalla sua amministrazione. Per cui, Trump è il risultato viscerale di un totale disastro.

      • Enrico ha detto in risposta a Dom

        A Putin nulla interessa dei cristiani ma tenta solo di ripristinare una sorta di egemonia politica crede di essere ancora nel XIX secolo oltre a dotarsi di un ottimo patrimonio personale. Comunque sia come và l’economia russa? Quanto deve togliere ai suoi cittadini per conquistare regioni insignificanti come il Dombass?

        • Michele ha detto in risposta a Enrico

          E’ tendenza di ogni potenza più o meno grande crearsi un’area di influenza: lo fa la Germania in Europa, la Francia in Africa, e via discorrendo. Per cui Putin non vive nel XIX secolo, fa solo quello che una potenza come la Russia può fare; senza contare che i rapporti tra Russia e Siria risalgono ai tempi almeno di Krusciov. Oltretutto la perdita di un alleato in una zona nevralgica come il Medio Oriente un Paese anche solo un po’ serio non la permette certamente: a mia memoria, l’unico precedente è quello della Repubblica italiota che nel 2011 ha perso la Libia senza fare una piega.
          Sono invece gli USA a credere di vivere ancora negli anni ’90 quando ribaltavano regimi sgraditi a suon di bombe.
          L’economia russa va abbastanza bene e sta cercando di ridurre l’eccessiva dipendenza da idrocarburi. Sicuramente va meglio ora che quando, su consiglio USA, doveva subire le iniezioni di liquidità da parte del FMI negli anni ’90..

          • Enrico ha detto in risposta a Michele

            Nel 2015 recessione del 3,7 % comunque l’economia russa risulta essere più piccola di quella italiana vedi valori GDP nominale.

            https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_GDP_(nominal)

            • Michele ha detto in risposta a Enrico

              Recessione del 3,7% nel 2015 (nulla di sorprendente, visto il crollo del prezzo del petrolio) con crescita stimata nel 2017 del 1,6%, un numero che tanti paesi occidentali se lo sognano.
              Senza contare che la recessione del 2015 porta il PIL russo ai livelli del, diciamo, 2013.. Si faccia il confronto col 2000, anno in cui Putin diventa presidente, e poi ne riparliamo. Ed entro il 2020 avrà già superato l’Italia.

          • Enrico ha detto in risposta a Michele

            L’ ENI lavora ancora in Libia il mancato controllo delle frontiere libiche coi metodi di Gheddafi per fortuna non esiste più.

            • Michele ha detto in risposta a Enrico

              Sarebbe interessante sapere qual è il portafoglio ordini di ENI o altre aziende italiane prima o dopo Gheddafi, così parliamo di qualcosa di tangibile.
              Il mancato controllo delle frontiere provoca:

              a) tragedie in mare
              b) arruolamento dei neri subsahariani nelle varie bande che si combattono in Libia

              Quindi più morti di prima. Se è una fortuna questa…

        • Dom ha detto in risposta a Enrico

          Mi ha preceduto l’ottimo commento prima. Tu, Enrico, continui a evitare il discorso. Come ha governato Obama bene o male?
          Al di là della tifoseria (destra/sinistra), non è questo il punto, dovremmo valutare con sguardo obiettivo l’operato del sig. Obama. Ha lasciato l’America peggio di come l’ha trovata e questo, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Una globalizzazione (specie economica) che ha ferito un’America: con fabbriche altrove, una Cina sempre più potente e combattiva. Dai… Misure sul fronte internazionale davvero disastrose: Libia, Egitto, ritirata dall’Iraq (dicasi IS), Turchia… Ha solo aumentato il debito di altri trilioni!
          Non so cosa succederà, ma questo non mi piace, queste eredità è un macigno. È fallita una visione del mondo.

          • Enrico ha detto in risposta a Dom

            La globalizzazione anche economica è inevitabile ed una realtà che è nell’interesse dei poveri, ditemi voi come saremmo senza globalizzazione e quale qualità dei servizi avremmo se le nostre economie fossero chiuse ed al riparo della concorrenza. Oltretutto ciò ci mette in contatto con gente di varia estrazione culturale arrichendoci.

            • Dom ha detto in risposta a Enrico

              Hai ragione, le fabbriche in Messico, in Cina, o i call center in Albania. È bello… È tutto al ribasso, come si fa a non capirlo…

              Le persone hanno bisogno di essere protette in questi tempi in cui la paura fa parte delle nostre vite. Abbiamo bisogno di lavorare e fare bene nel nostro paese. Questa follia della globalizzazione sta sradicando intere popolazioni nel mondo e producendo disordine. Stiamo diventando tutti dei sradicati senza valori… Basta con questa balla dell’arricchimento culturale, alle multinazionali interesse pagare meno la gente per questo vogliono questa immigrazione di massa (condannando l’Africa tra l’altro al non sviluppo perenne). Non c’è alcuna visione emancipatica, il baraccone progressista si tiene in piedi grazie al dollaro, ormai lo hanno capito pure i pali. I Clinton, gli Obama…

          • Enrico ha detto in risposta a Dom

            Secondo mè ha fatto bene a ritirarsi dall’Iraq quanti morti doveva ancora sopportare per supposti contratti alla Exxon od altri? Gli iracheni sono stati aiutati poi tocca a loro gestirsi. L’Egitto in qualche modo è stabile la Libia stesso discorso dell’Iraq. Certamente ha fatto debiti ma cosa doveva fare? Non lo so io sono per l’austerità di solito ed auspico tuttora ad esempio per l’Italia una politica fiscale di pareggio di bilancio anche con imposte patrimoniali forti.

            • Dom ha detto in risposta a Enrico

              Ha lasciato un vuoto di potere, dicasi IS! Ha finanziato l’IS! Ha sostenuto la centrale del terrorismo internazionale, wahabita,chiamata Arabia Saudita!(Altro che Putin, questa si che è dittatura). Ha fatto affari von i suoi amici del Golfo. Certo, un gran Presidente!

  6. Max ha detto

    Occhio pero’ che Scorzese non critica direttamente di Obama nella sua intervista, anche se la cosa e’ implicita.

  7. simone ha detto

    x Michele

    “Come ti ho già osservato, ti sfugge che in uno stato laico (dove non esiste diritto naturale) la legge è nient’altro che la volontà del più forte: curiosa contraddizione quindi sostenere che alla legge si deve obbedire quando si è proclamato come supremo principio quello di autodeterminazione, che la legge deve a sua volta rispettare. Idem quando si parla di emancipazione, che è liberazione dai vincoli e dagli obblighi imposti da terzi, ma che evidentemente tu vuoi per alcuni ma non per tutti.”

    E come ti ho già risposto la legge del piu forte, dove non esiste diritto naturale, appartiene alla dittatura quale è la religione cristiana.

    Al contrario nello Stato Laico vige la democrazia che è un’altra cosa.

    E in uno stato democratico l’autodeterminazione è fondamentale per poter essere assolutamente critici e obiettivi quando si partecipa alla vita democratica e sociale.

    L’emancipazione NON è liberazione dai vincoli e dagli obblighi imposti da terzi, è la liberazione da ruoli imposti dall’ignoranza, dall’abuso e da pregiudizi sociali e spesso dalla religione (spesso musulmana e cristiana ma non solo) per poter decidere autonomamente della propria vita.

    Ora spero che hai capito e non ripetiamo piu la stessa cosa.

    Comunque , dato che sei ignorante di questi concetti, puoi sempre consultare un dizionario.
    Sei libero di farlo, non farti condizionare dalla religione.

    x Romeo

    Trump ha affermato di non volerlo fare, ed è molto difficile che lo faccia perchè milioni di persone si troverebbero improvvisamente senza copertura sanitaria.

    Prima di Obama il sistema privato sanitario americano era il peggiore del mondo.

    x Boomers

    Ma siete dei feticisti di Stalin?? Ma lo pregate anche?

    Siete condannati a mentire per tutta la vita, in pratica… siete su un binario morto.

    • andrea g ha detto in risposta a simone

      “Siete condannati a mentire per tutta la vita, in pratica… siete su un binario morto”-
      Va bene, Sommo, bella anche questa: una perla dietro l’altra, sei un mito-

    • Michele ha detto in risposta a simone

      Tesoro, se è fondamentale l’autodeterminazione allora ognuno fa quel diamine che gli pare, ergo una legge non è altro che l’imposizione della parte più forte su quella più debole, e così accade anche nella democrazia laica. Se invece è la legge, che è SEMPRE volontà di una parte che si impone su tutti, ad essere fondamentale, allora l’autodeterminazione vale solo per la parte che ha promosso la legge; per le altre parti vale solo l’imposizione, nella speranza un giorno di rovesciare la situazione. E se per emancipazione poter decidere autonomamente sulla propria vita allora è AUTOMATICAMENTE liberazione dagli obblighi imposti da terzi, sia che si chiamino religioni sia che siano solo i deliri di Shiva101.
      Vedi, a differenza tua, io gli autori che sono all’origine della costruzione politica moderna e laica (Hobbes, Locke, Rousseau e nel ‘900 Bobbio e Kelsen) li conosco, e faresti meglio a studiarli almeno un po’ anche tu, ammesso che tu abbia le capacità intellettuali per comprenderli. Invece non sai far altro che consigliarmi la lettura di un dizionario; giustamente, visto che il tuo orizzonte culturale si ferma lì.

      • andrea g ha detto in risposta a Michele

        Tutto giusto, Michele, tuttavia occorre sempre ricordare che shivaSommo
        è un ragazzino alle prese con la terza media: fà quel che può-

      • simone ha detto in risposta a Michele

        Certo, se ti vuoi emancipare facendo il ladro o il terrorista hai qualche problema in uno Stato Laico.. in uno stato religioso hai sicuramente piu libertà.

        Evidentemente tu vuoi emanciparti facendo il paraculo.

        E siccome uno dei pilastri fondamentali della democrazione è proprio quello di NON essere la dittatura della maggioranza, in particolare gli strumenti della nostra Costituzione bilanciano molto bene i compromessi con le minoranze,
        da quello che scrivi emerge senza ombra di dubbio
        che Hobbes e Rousseu li hai ascoltati in musicassetta sotto al cuscino durante la notte.

        Eh no Michele li devi studiare sui libri… è meglio, fidati.

        Ad ogni modo ti consiglio una via più breve, più facile: chiedi cittadinanza al Vaticano, lì la democrazia non c’è,
        sei sotto la monarchia del Principe dei Principi dell’Universo, diventi suo suddito e sua pecorella evitando di leggere, pensare, decidere…. troppa fatica ma chi te lo fa fare!

        Se non ti accettano, cercati qualche altra teocrazia, ti fai musulmano e vai in Iran o in Arabia Saudita li la democrazia è odiata come la peste e gli atei gli ammazzano seduta stante.

        Similes cum similibus congregantur. Amen.

        • Michele ha detto in risposta a simone

          “se ti vuoi emancipare facendo il ladro o il terrorista hai qualche problema in uno Stato Laico.. ”

          Appunto, è quello il problema: se uno stato laico proclama come valore supremo l’autodeterminazione individuale allora vietare di essere ladro o terrorista è una limitazione alla libertà di costoro di essere ladri e terroristi e quindi una contraddizione radicale con la premessa da cui lo stato laico parte. Anche in uno stato laico dunque la libertà è piena per alcuni e limitata per altri, esattamente come in un qualsiasi stato confessionale. Lo stato laico è pertanto solo uno stato confessionale di segno contrario, e non il contrario di uno stato confessionale, come invece scioccamente si ripete.

          Tesorino, una minoranza ha diritti se glieli riconosce la maggioranza; a nulla vale rispondere che i diritti della minoranza sono nella costituzione: anch’essa è infatti una legge votata a maggioranza da un’assemblea. Il problema si sposta senza venire risolto.

          Visto dunque che la tua forma mentis è identica a quella di uno stato confessionale, che dici, ci andiamo insieme in Arabia Saudita?

          • simone ha detto in risposta a Michele

            ahahah uno Stato Laico è confessionale perchè impedisce di commettere reati??

            dovrei spiegarti la differenza tra l’emancipazione, l’autodeterminazione e le liberta individuali e il crimine? Fattela spiegare dalla mamma.

            .. che gente..

            che tu sia un troll o meno cambia solo la definizione di disonesto o di plagiato, in ogni caso la religione ti ha devastato.

            Manifesti inoltre un forte complesso d’inferiorità rispetto al pensiero laico che ti porta a fare la figura dello stupido, cercando di manipolare le parole in modo cosi assurdo.

            Fai la figura dello stupido anche perchè non ti rendi conto che argomentando in modo cosi fallace fai il gioco opposto, se porti un argomento sballato dimostri il torto senza l’onesta di ammetterlo.
            Un po come la casa di Scajola donata a “sua insaputa”.

            Del resto essere disonesto è l’unico modo possibile per cambiare la realtà che ti sta intorno.

            Tranquillo uno Stato Laico non è confessionale, lo è solo quello religioso o quello dittatoriale, tu non sei su un binario morto.. tu ormai sei già finito contro il muro!

            • Michele ha detto in risposta a simone

              “ahahah uno Stato Laico è confessionale perchè impedisce di commettere reati??”

              Sì, tesoruccio, è proprio così, stante il fatto che impedire di compiere un reato è limitare la libertà individuale, che per lo stato laico è il principio supremo e quindi non subordinato a nulla, e che un reato è tale non perché l’azione punita sia realmente malvagia ma solo perché così è stato voluto da colui che è in grado di imporsi, ad es. una maggioranza parlamentare –> Auctoritas non veritas facit legem.

              Queste nozioni le puoi trovare anche nel sussidiario delle elementari, senz’altro adatto alle tue alte capacità intellettuali.

              Smack!

              • simone ha detto in risposta a Michele

                ..veramente pare che queste nozioni esistano solo nello stupidario cristiano, senz’altro adatto alle ridotte capacità mentali.

                E’ proprio grazie a queste vostre “nozioni” che si dimostra la falsità delle posizioni religiose e la confusione mentale in cui vi trovate ma per fortuna ci sei tu che le testimoni.

                In uno Stato Laico il bene supremo è il bene comune, per il quale è essenziale l’emanicpazione di ognuno.

                Il pensiero laico è più evoluto, è normale che lo trovi un concetto complesso che non riesci a capire.

                • Michele ha detto in risposta a simone

                  “In uno Stato Laico il bene supremo è il bene comune”

                  Caspita!, ma parli come Tommaso d’Aquino, patrono intellettuale di noi cattolici. Mmmmh, non è che sei un bigotto cattolico pure tu?! Dal livello culturale e dall’intemperanza verbale si direbbe di sì…

                  Comunque, tesoretto, parlare di bene comune significa presupporre l’esistenza di un qualcosa di comune a tutti, un’unica natura o essenza umana, che come tale funge da regola di comportamento per tutti. Il punto è che questo è ciò che insegna la dottrina sociale cattolica, quel coacervo di oscurantismo e reazione.
                  Il pensiero laico, ben più evoluto (of course!), insegna che non c’è una comune natura umana, anzi tale concetto è solo un lascito culturale di epoche passate, e pertanto per un laico non ha senso parlare di bene comune, in quanto ognuno ha la sua concezione del “bene” e compito dello stato è far sì che ognuno possa esprimere e vivere questa concezione (la propria identità) autodeterminandosi secondo la propria volontà ed emancipandosi da ciò che impedisce l’espressione senza vincoli della propria autodeterminazione.

                  Come vedi, la differenza è lampante e salta all’occhio, ma, dato il tuo cattobigottismo, dubito che tu riesca a coglierla.

                  • simone ha detto in risposta a Michele

                    la legge e la democrazia si basano sull’esperienza e sui fatti concreti con l’obiettivo di realizzare le aspirazioni di ciascuno in conformità di leggi stabilite di comune accordo che codificano il bene comune
                    e non sul paranormale e le fantasie deliranti di un santone o di un’ligarchia che instaura una dittatura sfruttando l’ignoranza e le paure della gente per le proprie smanie di potere.

                    Capisco che hai un complesso di inferiorità nei confronti del pensiero laico ma ti ho già detto che cercare di risolverlo andando in giro dicendo che
                    la democrazia è una religione e leggi sono dei dogmi per concludere che esiste solo la religione

                    indica solo la tua stupidità e il conseguente tuo fallimento.

                    E se questa disonestà è propria del resto del mondo cristiano si realizza finalmente la previsione di Shiva101: siete su un binario morto!

                    • Michele ha detto in risposta a simone

                      Ma caro il mio simone, come facciamo a trovare un bene comune se le aspirazioni di ciascuno sono una differente dalle altre, e spesso in contrapposizione? Mica vorrai dire che le tue (e di chi la pensa come te) siano le uniche aspirazioni legittime o comunque le migliori? Nonostante il tuo cattobigottismo mica penserai questo? No di certo, vorrai riconoscere che sono legittime anche aspirazioni diverse dalle tue.
                      E quindi, tesorone, quale bene comune vorrai mai trovare? Alla fine la tua legge sarà solo e soltanto l’imposizione di una parte sulle altre, ed a queste vuoi pure negare il diritto ad insorgere per difendere le proprie aspirazioni diverse dalle tue.
                      Si vede, sei proprio un cattobigotto, fautore di uno stato confessionale!

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