Unioni civili, interviene Bergoglio: «non confonderle con famiglia»

Francesco famigliaIl recente Sinodo sulla Famiglia ha «indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione». Papa Francesco è intervenuto con queste parole, questa mattina e a suo modo, nel grande dibattito sulle unioni civili in corso in Italia, incontrando i giudici del Tribunale della Rota Romana.

Proprio due giorni fa il vaticanista disinformatore Carlo Tecce, del “Fatto Quotidiano”, aveva sostenuto che Francesco non avrebbe gradito l’uscita del card. Angelo Bagnasco contro le unioni civili e a sostegno del Family Day, tanto da non averlo voluto incontrare. Andrea Tornielli ha precisato che la motivazione del mancato appuntamento è dovuta al dover dare precedenza ad alcuni nunzi apostolici in procinto di ripartire per le rispettive sedi, ma non si esclude la volontà del Papa di non voler avvallare -come spiegato anche da Franca Giansoldati– anticipatamente ogni futura iniziativa dell’episcopato che sarà libero di proporre una riflessione svincolata. Seppur più volte è intervenuto denunciando le minacce alla famiglia, vuole fare affiorare e stimolare il dibattito tra i vescovi sulle iniziative concrete.

Massimo Franco, del Corriere della Sera, ha spiegato opportunamente che nella CEI è aperta una riflessione non tanto sul ddl Cirinnà, verso il quale c’è generale opposizione a causa dell’equiparazione al matrimonio (e per la stepchild adoption), ma sull’opportunità di una manifestazione pubblica. Mons. Nunzio Galantino, segretario della CEI, non è a favore delle piazze e lo ha detto chiaramente, come altrettanto chiaramente ha espresso però in questi mesi tutta la sua contrarietà alle unioni civili discusse in Parlamento. Al contrario, mons. Bagnasco, presidente della CEI, ritiene sia opportuno questo tipo di manifestazione (si svolgerà il 30 gennaio al Circo Massimo) e la sua uscita è stata apprezzata anche dagli arcivescovi più stimati da Papa Francesco, come il card. Gualtiero Bassetti che proprio oggi ha detto: «Davanti a numerosi fedeli e rappresentanti di movimenti ecclesiali che mi chiedevano come comportarsi, io ho detto chiaramente che quanto affermato dal comitato “difendiamo i nostri figli” è buono, e quindi partecipare alla manifestazione è cosa buona. Ma ho anche detto, ed è importante: si va per affermare la bellezza della famiglia, non per contrapporsi a qualcuno».

Sostengo esplicito a mons. Bagnasco oltre che dal segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, è arrivato anche da un prelato scelto direttamente dal Papa, il neo arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi, il cui endorsement avrà creato senz’altro molti mal di pancia ai tanti “cattolici adulti” che pochi mesi fa avevano esultato alla notizia della sua elezione, come Vito Mancuso, Alberto Melloni e Mauro Pesce. Completo appoggio al Family Day anche da Gianluigi De Palo, neo-presidente del Forum delle associazioni familiari, recentemente accusato da alcune testate di aver criticato l’evento del 2007 («non ho mai detto che il Family Day del 2007 è stato un fallimento. Questo termine si trova soltanto nel titolo dell’intervista che ho rilasciato»).

Questa mattina, comunque, Francesco ha voluto lanciare un ennesimo segnale (tutti i suoi interventi a favore della famiglia li abbiamo raccolti qui), molto chiaro: «Nel percorso sinodale sul tema della famiglia, che il Signore ci ha concesso di realizzare nei due anni scorsi, abbiamo potuto compiere, in spirito e stile di effettiva collegialità, un approfondito discernimento sapienziale, grazie al quale la Chiesa ha – tra l’altro – indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione […]. La famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo, appartiene al “sogno” di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità». Citando Paolo VI, l’incubo dei “cattolici progressisti”, ha proseguito: «Come affermò il beato Paolo VI, la Chiesa ha sempre rivolto “uno sguardo particolare, pieno di sollecitudine e di amore, alla famiglia ed ai suoi problemi. Per mezzo del matrimonio e della famiglia Iddio ha sapientemente unite due tra le maggiori realtà umane: la missione di trasmettere la vita e l’amore vicendevole e legittimo dell’uomo e della donna, per il quale essi sono chiamati a completarsi vicendevolmente in una donazione reciproca non soltanto fisica, ma soprattutto spirituale”». Ed in conclusione, «la Chiesa con rinnovato senso di responsabilità continua a proporre il matrimonio, nei suoi elementi essenziali – prole, bene dei coniugi, unità, indissolubilità, sacramentalità –, non come un ideale per pochi, nonostante i moderni modelli centrati sull’effimero e sul transitorio, ma come una realtà che, nella grazia di Cristo, può essere vissuta da tutti i fedeli battezzati».

Un intervento che non è stato ripreso sui rispettivi quotidiani (o blog) né dai vaticanisti “progressisti”, come Carlo Tecce e Paolo Rodari, né dai “tradizionalisti”, come Sandro Magister e Antonio Socci. Ogni schieramento porta purtroppo avanti la sua piccola battaglia, scopi diversi ma argomenti comuni: entrambe la fazioni vorrebbero far passare Papa Francesco come pontefice Lgbt e, per questo, censurano le notizie che inficiano i loro intenti. Per ora, tra i vaticanisti, soltanto Andrea Tornielli e Francesco Antonio Grana (oltre ad Avvenire, chiaramente), hanno ripreso le parole papali, seppur soltanto il secondo le ha legate al dibattito sulle unioni civili.

Facciamo anche notare altre parole odierne del Papa, comparse all’interno di un secondo discorso che ha tenuto quest’oggi, che contribuiscono ad abbattere il finto Papa inventato dalle due fazioni citate poco sopra, quello che avrebbe “cancellato il peccato” e “vietato il giudicare”: «Noi possiamo e dobbiamo giudicare situazioni di peccato ma non possiamo giudicare le persone, perché solo Dio può leggere in profondità nel loro cuore. È nostro compito ammonire chi sbaglia, denunciando la cattiveria e l’ingiustizia di certi comportamenti, al fine di liberare le vittime e sollevare chi è caduto. Il Vangelo di Giovanni ci ricorda che «la verità vi farà liberi» (Gv 8,32). Questa verità è, in definitiva, Cristo stesso, la cui mite misericordia è la misura della nostra maniera di annunciare la verità e di condannare l’ingiustizia. Solo parole pronunciate con amore e accompagnate da mitezza e misericordia toccano i cuori di noi peccatori. Parole e gesti duri o moralistici corrono il rischio di alienare ulteriormente coloro che vorremmo condurre alla conversione e alla libertà, rafforzando il loro senso di diniego e di difesa».

 

Aggiornamento 23/01/15
Il giornalista Antonio Socci ha parlato soltanto questa mattina dell’intervento del Papa su Libero, sostenendo comunque che il Pontefice sarebbe stato costretto a malincuore ad esprimersi per meri motivi di calcolo politico, avendo percepito che l’opposizione cattolica alle unioni civili è molto forte. Insomma, prima lo criticava perché non prendeva posizione sulle unioni civili (falso, poiché ne ha parlato più volte), ora che ne ha parlato lo critica perché lo avrebbe fatto per scopi politici. Comunque c’è sempre del fango da gettargli addosso e tutto fa brodo per la propria misera battaglia.

 

Aggiornamento 24/01/15
Diversi lettori ci hanno fatto ricordare che Papa Francesco intervenne anche pochi giorni prima del recente referendum sloveno sull’abrogazione del matrimonio gay, vinto dai sostenitori della famiglia. Il Papa, durante l’Udienza generale del 16 dicembre 2015, ha invitato i pellegrini sloveni a «sostenere la famiglia, struttura di riferimento del vivere sociale», esprimendo «apprezzamento all’intera Chiesa slovena in favore della famiglia» e incoraggiando «tutti, specialmente quanti hanno responsabilità pubbliche, a sostenere la famiglia, struttura di riferimento del vivere sociale».

La redazione

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89 commenti a Unioni civili, interviene Bergoglio: «non confonderle con famiglia»

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  1. Luca ha detto

    Socci ha diffuso la notizia su facebook

    • Vauro ha detto in risposta a Luca

      Ho visto anch’io. Un quarto d’ora dopo questo articolo 😀

    • Fabry ha detto in risposta a Luca

      E a chi sostiene che non poteva darne notizia su Libero perché il quotidiano era già in edicola si dovrebbe rispondere che la notizia Non é é comparsa nemmeno sul suo blog, che può aggiornare quando vuole. Soltanto oggi ne ha parlato, ovviamente inventandosi che il Papa sarebbe stato costretto a parlarne, seppur a malincuore. Solito complottismo socciano.

  2. Corrado ha detto

    Qui non si tratta di essere cattolici o meno. C’è una istituzione giuridica, il matrimonio che impone diritti e doveri reciproci. Estenderli a chi non si sposa equivale, di fatto, a togliere quella istituzione giuridica. Io chiederei, a chi sostiene di parificare il diritto del matrimonio con la convivenza eterosessuale, perché non si sposa (ovviamente anche in comune se non è credente). Perché non vedo altra risposta che non intende impegnarsi in quei diritti e doveri reciproci che il matrimonio impone. Non vedo altre risposte se non mere banalità. Allora perché chiedere quei diritti che tutti possono avere sposandosi e che ci sono proprio perché con il matrimonio ci si è impegnati ad avere un rapporto più stabile tale da creare una famiglia? In ogni caso sono pronto ad ascoltare i motivi per cui una coppia eterosessuale convivente non si sposa.
    Diverso e più complicato è il discorso per le coppie omosessuali. Si può regolarizzare con un apposito istituto giuridico (chiamamolo unioni civili) che però è diverso dal matrimonio. Si può avere diritti e doveri reciproci ma non mi sembra assurdo negare loro le adozioni di figli e agevolazioni varie che competono alle famiglie tradizionali, forse perché queste, almeno sulla carta, hanno migliori potenzialità educative dei figli, oltre ovviamente ad una naturale possibilità procreativa degli stessi. Se poi non ci sposa perché altrimenti saremmo troppo tradizionali, beh allora vuol dire che sono troppo vecchio per amare questi “snobismi” e penso che la nostra società farà poca strada se continua a pensarla in questo modo.E sono convinto che dovrebbero pensarla allo stesso modo anche gli atei.

    • vincenzo commercialista ha detto in risposta a Corrado

      Concordo pienamente.”regolarizzare”un rapporto di coppia eterosessuale in un “non matrimonio” è una cosa senza senso:può portare solo confusione ulteriore in campo giuridico e sociale: Il matrimonio basta e avanza, chi non vuol sposarsi conviva semplicemente, con tutti i vantaggi e svantaggi che questa situazione comporta.

  3. fra' Centanni ha detto

    Va bene dire che le “unioni” civili nion devono essere confuse con la famiglia. Ci mancherebbe solo che la chiesa le confondesse con la famiglia.

    Magari si potrebbe anche aggiungere che le “unioni” civili sono intrinsecamente malvage? Che dite?

    • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

      Se tu avessi scritto “chiesa” con la C maiuscola, il tuo intervento avrebbe forse, e sottolineo forse, anche non sembrare una trollata provocatoria.

    • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

      Prendo quanto scritto da Vega, ti chiedo scusa e ti do la mia opinione.

      Nessuna regolamentazione da parte dello stato di qualsivoglia “unione” è di per se malvagia: lo stato regola infatti l’unione di due strade che si incrociano con un semaforo o una rotatoria, regola l’unione tra uomo ed animale da compagnia con opportune disposizioni, regola la vita in comune tra le persone con leggi appropriate.

      Quando però lo stato dimentica che è fondato sulla famiglia naturalmente composta da uomo e donna e non la tutela parificandola ad una coppia che non intende assumersi gli impegni del matrimonio (coppie i fatto di natura eterosessuale) o peggio ad una coppia che per pruriti sessuali scimmiotta il matrimonio (coppe di fatto di natura omosessuale), allora è una stato suicida.

      • fra' Centanni ha detto in risposta a lorenzo

        Non ho parlato di regolamentazione malvagia, ho parlato di unioni civili (omosessuali) malvage. Il mio intento (evidentemente non sono stato chiaro) era di polemizzare con quei cattolici che, pur non volendo parificare l’unione omosessuale ad una famiglia, ritengono opportuno dare riconoscimento giuridico alle unioni civili (omosessuali), dimenticando che un’unione omosessuale è sempre sbagliata e cattiva.

        I cattolici non possono accontentarsi di dire che un ‘unione omosessuale non è una famiglia. Devono anche aggiungere che l’unione omosessuale è intrinsecamente malvagia, anche senza avere la pretesa folle di essere famiglia.

        • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

          Ti chiedo ancora scusa perché avevo supposto, sbagliando, che tu alludessi alle unioni eterosessuali che spesso, per motivazioni talvolta condivisibili, non vengono trasformate in matrimoni civili.
          Riguardo poi alle unioni omosessuali (solo se però finalizzate al soddisfacimento sessuale), più che malvagie io troverei più appropriato definirle pervertite, anormali, degenerate, depravate, viziose, immorali, turpi, diaboliche…: ma la Misericordia di Dio è infinita anche per questi nostri fratelli.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

          Concordo.

  4. Luigi Girlanda ha detto

    Come tutti sanno, tranne coloro che sono in malafede, i giornali non possono dare le notizie del giorno, essendo in edicola dalle 6 del mattino. Socci è un giornalista di Libero e non poteva dare la notizia sul quotidiano. Lo ha fatto su Facebook appena uscita e ben prima di quanto scrivete voi!

    • Dan ha detto in risposta a Luigi Girlanda

      Come rutti sanno internet e internet e lhuffington post ha pubblicato un articolo 8 ore fa senza che sia arrivato domani?Come e possibile…mistero dell’informatica.

      • Luigi Girlanda ha detto in risposta a Dan

        Io parlavo del cartaceo. Socci ha scritto su Facebook ben prima di voi e questo è un fatto. Contra facta nihil valent argumenta! E poi non credo che Socci stia a guardare il vostro sito per decidere cosa scrivere o meno.

        • Mari ha detto in risposta a Luigi Girlanda

          Nel caso di Socci la notiziona è che abbia parlato positivamente del papa… Per quanto riguarda i giornali già il fatto di aver sentito questa notizia al tg5 è di per sé sufficiente; domani si potrà vedere quali giornali cartacei la riporteranno

        • andrea g ha detto in risposta a Luigi Girlanda

          Bene, può essere un segno che si sia reso conto delle pazzesche idiozie che ha scritto per mesi.
          Se si pente e riconosce le assurdità che ha combinato…ben tornato, Socci!

        • Vauro ha detto in risposta a Luigi Girlanda

          Ti sei dimenticato del suo blog…come tutti sanno lo aggiorna quando vuole e soltanto per gettare fango contro il Pontefice. Per questo non ha parlato di questa notizia del Papa.

    • lorenzo ha detto in risposta a Luigi Girlanda

      Anche se Socci questa volta sembra aver fatto un po’ la figura della mosca cocchiera, sono contento per lui.

  5. Dan ha detto

    E siccome non stanno sul medesimo attributo vedi violazione del PDNCGiache non stanno sotto il medesimo attributo,non e vero per logica formale,bisogna aspettare una notizia di oggi,il che la fa diventare un post hoc,ergo una fallacia,quindi la superstizione che sia logicamente necessario,aspettare una notizia di oggi necessariamente per il cartaceo di domani,giache il cartaceo per deffinizione non e’ una notizia su supporto informatico.

    • Dan ha detto in risposta a Dan

      Ma facebook non e’ logicamente libero,giache se lo fosse allora ogni commento su facebook sarebbe estensione di campo la cui referenza e’ libero.Non e dunque un accunt privato un articolo su libero,questo senza comunque aver girato facebo e non e’ in efetti logicamente necessario nemmeno questo,che per dire che Libero posta un articolo lo faccia sul profilo privato di uno deisuoi giornalisti.Che vuol che io faccia del latinorum?Nun va bene la pragmadialetica?

  6. Luisa ha detto

    Tanto per non smentirvi avete, come al solito, gettato fango ingiusto su Antonio Socci e pur di farlo non vi siete nemmeno accorti che avete scritto delle assurdità. Infatti, avendo il papa fatto il discorso stamani, non era possibile che Socci ne desse notizia oggi stesso su “Libero”, che era già in edicola da ore. Dovreste sapere che i quotidiani escono il giorno dopo gli eventi e che sono in edicola sin dalle 6 del mattino.

    E nemmeno vi siete accorti che Socci ha dato notizia del discorso di Bergoglio sulla sua pagina Facebook prima di voi con ben due post.

    Come devo giudicarvi, ignoranti o in malafede? Decidete voi…

    • Vauro ha detto in risposta a Luisa

      Ma perché anche il suo blog le notizie le mette il giorno dopo? Ah no, Socci il suo blog lo usa soltanto per gettare fango sul Papa 😉

      Su, su che fra poco lo faranno santo e potrete adorarlo alla luce del sole!

      • Luisa ha detto in risposta a Vauro

        Ma, secondo te, che obbligo ha di mettere le notizie appena escono? La sua pagina fb non è aggiornata con regolarità assoluta, passano a volte anche vari giorni senza che scriva nulla. Non è che tutti non abbiano da fare nella vita altro che seguire ossessivamente il web e ribattere le notizie.

        • Vauro ha detto in risposta a Luisa

          Che sia ossessionato dal Papa lo dice la frequenza con cui ne parla, guarda caso questa ossessione cala proprio quando il Papa dice qualcosa che gli piace a lui ed è costretto quindi a scriverlo sulla sua paginetta Facebook. Comunque si è giocato la carriera e la reputazione, questa è l’unica cosa che conta.

          • Luisa ha detto in risposta a Vauro

            Si è giocato cosa? Ma che farnetichi???

            • Dan ha detto in risposta a Luisa

              Ancora con questa paturnia,Se non era possibile dare notizie del giorno il giorno stesso,allora non e’ possibile che una notizia di oggi sia conoscibile prima di domani,ma ogni testata ha un suo sito web,nel quale da le notizie del giorno.Quindi e’ Falso che bisogna aspettare Domani per una notizia di oggi.Ergo la falsa dicotomia spacciata per tertium mon datur,non sussiste visto che e’ F che bisogni aspettare una notizia di oggi domani sui siti web che sono coestensioni informatiche della testata stessa.Anzi,sempre meno giornali vengono comprati proprio perche’ le notizie su supporto informatico circolano con una velocita’ di gran lunga superiore.Dunque non solo tertium datur,ma hai poco da far invettive,fondate queste si sul niente.

    • Laura ha detto in risposta a Luisa

      Ma com’è che i commenti critici a Socci non li vedo mai comparire sulla sua pagina Facebook mentre qui si può criticare liberamente gli autori dell’articolo? Perché Socci censura e banna chiunque non la pensi come lui, come lo giudichi questo? Ignoranza o malafede?

      • Luisa ha detto in risposta a Laura

        Cara Laura, te lo spiego. Perché Socci non inventa “favole” sul Papa, commenta fatti realmente avvenuti con documentazione e argomentazioni inoppugnabili. Dopodiché gli scrive uno che non ha letto quello che ha scritto e attacca la tiritera: “Ma perché critichi il Papa? Non lo sai che vai all’Inferno? Il Papa è infallibile qualunque cosa dica, è eletto dallo Spirito Santo….”

        Questo quando chiunque dovrebbe sapere che i papi non sono sempre infallibili, dipende cioé dal tipo di pronunciamento che fanno, che non vengono necessariamente eletti dallo Spirito Santo, come bene ha spiegato l’allora Card. Ratzinger, riportato da Avvenire nel marzo 2003 (vedi, uno per tutti papa Borgia, ma ce ne sono stati altri) e che anche il Catechismo permette la critica agli uomini di Chiesa e la comunicazione ai fratelli di quello che non va (n. 907)

        Ricordando poi che quando papa Onorio III pronunciò delle eresie furono proprio i laici ad obbligarlo a ritirarle.

        Questo Antonio Socci lo ha spiegato fino allo sfinimento, (e sono principi basilari che tutti dovremmo conoscere), quindi quando banna qualche petulante lo fa perché non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.

        Ma banna anche quelli che offendono Papa Francesco dandogli dell’apostata o dell’Anticristo, te lo posso garantire, perché chi è venuto a lamentarsi sulla mia pagina fb per essere stato bannato da lui, dopo un inconcludente botta e risposta, alla fine è stato bannato anche da me.

        Ad altri critici meno ripetitivi invece risponde senza problemi.

        Ti ho chiarito?

        • Vauro ha detto in risposta a Luisa

          Ma quali argomentazioni? Uno che scrive Papa Francesco critica l’attaccamento ai soldi di molti ecclesiastici perché “vuole vendicarsi di essere stato messo in minoranza in ben due Sinodi e non aver potuto imporre” è una persona che merita credibilità, secondo te? Ma quali fatti e documenti inoppugnabili? Ha stressato gli animi per mesi sulla bufala del Conclave invalido e Magister lo ha clamorosamente smentito (e mai gli ha dedicato attenzione finora). Ha stressato gli animi sulla catastrofe del Sinodo e nulla è accaduto. Stressa gli animi su fantomatiche veggenti che avrebbero profetizzato la distruzione del mondo, di Roma, della Chiesa…mancano solo gli alieni e poi nemmeno su “Libero” lo faranno scrivere.

          Il Papa è infallibile? Peccato che nessuno lo ricordava quando c’era il pontificato di Ratzinger o Wojtyla, questa si chiama ipocrisia. E mi sembra anche ridicolo che si sente chiamato alla missione di correggere il Papa dalle eresie che pronuncerebbe, lui dalla sua casetta in Toscana, senza mai prendere le distanze dall’odio contro l’Islam del quotidiano per cui scrive. Socci che è ricordato soltanto per una scena del genere: https://www.youtube.com/watch?v=1xQ-_KUA_tU

          Quello nel video sarebbe il nuovo profeta che Dio ci ha mandato a correggere Papa Francesco? Ma fatemi il piacere va!!

          • Luisa ha detto in risposta a Vauro

            Come mai la mia risposta a Vauro non è stata pubblicata? Cos’é, ho fatto centro? Ho capito che la polemica vi sta bene solo se non vi si inchioda alla verità e se l’ultima parola è la vostra.

            • Gennaro ha detto in risposta a Luisa

              Ma con chi parli? Non lo sai che la beata Orestriop aveva profetizzato che il 24 gennaio 2016, tre anni dopo il falso profeta Bergoglio, tu saresti dovuta andare al cinema? Lo ha scritto il celebre Antonio Socci nel suo ultimo libro: “Le profezie dall’aldiquà nell’aldilà di Pippo, Pluto e Paperoga”.

        • Dan ha detto in risposta a Luisa

          Bene,io non sono esperto di Socci,però vorrei sentire le argomentazioni “inoppugnabili.”La differenza e che quando dico “inoppugnabili” dico non soggette a nessun dubbio,dimostrabili con certezza assoluta.

          Appunto il Papa non è certamente infallibile,infatti non si stà esprimendo in materia di fede e vangelo (come recita il dogma),ma parla di società o di una visione sociale di umanità,come quando parla di economia o altro.Ora che ci sia stato papa Borgia che vuol dire ARGOMENTATIVAMENTE parlando?

          E quando dici Argomentativamente parlando ti chiedo:

          -Sai distinguere un’ Argomentazione Logica dalla più semplice Retorica che puo non essere Argomentativa affatto?

          Ad esempio:”c’è stato un Papa Borgia,Papa Borgia si è sbagliato, dunque anche Papa Francesco si sbaglia” (è argomentativamente parlando una fallacia che persuade gli inetrlocutori solo psicologicamente e emotivamente,ma razionalmente non ha senso),non è un argomento, è un invettiva:infatti che ci sia stato Papa Borgia cosa coimplicherebbe argomntativamente parlando?E poi il campo non è lo stesso campo su cui si esprime cioè una visione sociale,che certamente dettata dal Vangelo,ma non una dichiarazione in materia di fede.

          E paragonabile dire mario è di roma e ha rubato,luca è di roma,Mario ruba e ruba pure luca non sono infatti Romani?

          E dunque forse l’argomento è più infallibile se non lo dice un Papa a tua scelta?Se no,se questo è l’argomento con tanto di spiegazione, allora manco Socci è argomentativamente infallibile.

          • Dan ha detto in risposta a Dan

            Se sono INVETTIVE non sono già Argomenti ma oratoria,l’oratoria non è argomentare,ma ornare lingusiticamente al più delle inferenze e suscitare stati emotivi negli interlocutori anche con argomenti ingannevoli.

            Si associano psicologicamente fatti negativa di una persona A e li si coestende a una persona B,solo sotto l’influenza delle emozioni non delle ragioni quindi di argomenti.

            • Dan ha detto in risposta a Dan

              Vorrei quindi sentire degli argomenti,non delle emozioni,poiche le emozioni non sono ragioni.

              • Luisa ha detto in risposta a Dan

                Dan, ma che c’azzecca quello che scrivi tu con quello che ho scritto io? Se volevi farmi sapere che conosci la proprietà transitiva non c’era bisogno di tante parole: non hai detto niente.

                • Dan ha detto in risposta a Luisa

                  Bene,ho vhiesto di cosa si lamenta Socci e su che ragioni dunque su che argomenti,conoscere per esempio la propieta’ transitiva c’entra eccome,se non si vuole esprimene per Ragioni non per flatus vocis.Ho detto:Se ci sono degli argomenti inoppugnabili allora sono assolutamente indubitabili con la Ragione,vorrei sebtire quindi gli argomenti inoppugnabili.Dire Se conosci la propieta transitiva non ci azzeca niente c’entra ben poco con la probazione degli argomenti inoppugnabili di Socci.

                  • Dan ha detto in risposta a Dan

                    Come dire:Marco dice che ha argomenti inoppugnabilili.Luca:Quali vio che se sono inoppugnabili sono dimostrativamente provati con la Ragione e la Logica (oltre quindi la propieta transitiva)?Marco:che ci azzeca la logica e la propieta transitiva?Luca:e quindi se non ci azzecca niente al momento non sono ne inoppugnabili ne logici quindi che ragione inoppugnamibile e questa?Bhe almeno esponimeli per vedere se sono inopugnabilmente veri come quest’ultimo.Marco:a bhe non stai dicendo niente.

  7. Riservashop ha detto

    10 aperture e una legge che rimane tale!
    Al momento stiamo a 340 a 34..
    Bergoglio 340
    Gesù 34
    Ma Gesù vince sempre e vincerà anche contro costui!!!

    • Paxvobis ha detto in risposta a Riservashop

      Io mi domando cosa spinge a mischiare il latte col rum di mattina

    • lorenzo ha detto in risposta a Riservashop

      Forse ti è sfuggito che Papa Francesco fa sempre riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica.
      Se poi questa tua disinformazione fosse anche colpevole, saresti volutamente fuori dalla comunione Cattolica.

      • Mauro Belviso ha detto in risposta a lorenzo

        Brutto passo falso per il Papa, con questa esternazione ha commesso 3 grossi errori:

        1- ha tentato di violare il Concordato, che stabilisce l’indipendenza tra Stato e Chiesa, facendo pressioni di natura confessionale sul Parlamento
        2- a causa del punto 1 il Parlamento ora è definitivamente obbligato a realizzare le Unioni Civili, altrimenti dimostrerebbe agli Italiani e al mondo di non essere piu nè laico nè indipendente!
        3- a causa del punto 1 e 2, ovvero essendo alla prova la sua indipendenza avendo subito una pressione di natura strettamente confessionale, in nessun caso ora lo Stato potrebbe rinunciare alle Unioni Civili altrimenti legittimerebbe la presenza del Dio Cristiano, della sua ipotetica volontà ovviamente “tradotta” dal Papa per decidere una legge valida per tutti: lo Stato non sarebbe più rappresentativo di tutti i cittadini (di cui peraltro i cattolici sono una stretta minoranza)!

        In finale con questa esternazione il Papa ha messo alla prova l’indipendenza dello Stato dalla Chiesa, che è il principio fondamentale della nostra Costituzione e della nostra società!

        Il Parlamento ora non può rifiutarsi di far approvare il matrimonio gay.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a Mauro Belviso

          Laico non significa sempre e costantemente in contrasto col volere della Chiesa, anche se vi hanno insegnato ciò.
          Anche perché, se il tuo demenziale sillogismo fosse vero, qualora il Papa avesse fatto pressione per far approvare il matrimonio gay il parlamento sarebbe costretto a non approvarlo per dimostrare la sua “indipendenza” (che per voi miscredenti significa opposizione) dalla Chiesa.

          Se dovrai fare altri commenti di tal fatta falli pure, ma ti farai solo ridere dietro per l’evidente demenzialitá del loro contenuto.

          Ci sono motivi sociali e antropologici per opporsi a questa legge che nulla hanno a che vedere coi dogmi di Fede.

        • lorenzo ha detto in risposta a Mauro Belviso

          1- Il Concordato non vieta di esprimere liberamente le proprie idee.
          2- Il parlamento non realizza una mazza ma legifera positivamente tramite personaggi eletti o imposti al popolo.
          3- Se il parlamento legiferasse, come ha già fatto molte volte, in opposizione al sentire della maggioranza della popolazione si comporterebbe da stato totalitario.

          In finale, con questa tua esternazione, hai solo messo in luce la tua ignoranza in materia.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

            Più che altro mette in evidenza cosa si intenda davvero con laicismo. Ne parlavo l’altro giorno con Giulio Quaresima, ogni volta che il Papa o dei Cardinali intervengono li si accusa di ingerenza, quando nessuno obbliga nessuno a seguire ciò che dice la Chiesa.

            Laicismo per queste persone significa opposizione alla Chiesa, non convivenza. È questo è, appunto, demenziale, visto che in democrazia chiunque può esprimere il suo parere più sta alla gente seguire il Cristo o rifiutarlo.
            La verità è che questa gente pretende una religione del tutto intimista, che abbia zero peso sulla scena pubblica e che tutti, atei e credenti, vivano “etsi Deus non daretur”.

            • Mauro Belviso ha detto in risposta a Vincent Vega

              il Concordato non vieta di esprimere liberamente le proprie idee.

              No, il Papa non ha parlato per sè o ai fedeli, ha esternato direttamente verso il Parlamento di uno Stato libero mentre sta legiferando.

              Ripeto, è uno sbaglio sopratutto verso di voi perchè cosi facendo ha messo in dubbio l’indipendenza del Governo Italiano, è chiaro che ora non è possibile ritrarre il DDL.

              Il parlamento non realizza una mazza ma legifera positivamente tramite personaggi eletti o imposti al popolo

              Eh no! Legiferare significa realizzare e i personaggi vengono eletti non imposti al popolo!
              Renzi non ha diritto ad essere Premier perchè non è stato eletto: potete attaccare il Governo dichiarando la sua illegittimità, in questo caso avreste ragione.

              Trovereste inoltre un apppoggio trasversale perfino nel mondo della sinistra!

              La verità è che questa gente pretende una religione del tutto intimista

              Assolutamente corretto!

              La religione non è un ambito condiviso nè concreto.
              Relegare la religione ad un ambito inimitsta è una delle piu importanti lezioni che la vita ci ha insegnato a carissimo prezzo pagato col sangue, e che stiamo imparando ancora oggi.

              Solo una politica democratica deve influenzare la vita pubblica.

              • Paxvobis ha detto in risposta a Mauro Belviso

                Bene…se la democrazia è il governo della maggioranza dunque sarai concorde che essendo gl italiani in maggioranza contrari alla cirinnà questo provvedimento vada bocciato

                No?

              • Vincent Vega ha detto in risposta a Mauro Belviso

                “La religione non è un ambito condiviso nè concreto.
                Relegare la religione ad un ambito inimitsta è una delle piu importanti lezioni che la vita ci ha insegnato a carissimo prezzo pagato col sangue, e che stiamo imparando ancora oggi.
                Solo una politica democratica deve influenzare la vita pubblica.”

                Cazzata, perché se la maggìoranza non è d’accordo nel relegare la religione in un cantuccio ininfluente come volete fare voi laicisti, siccome siamo in democrazia, vi adattate.
                Invece voi pretendete che possano parlare tutti ma non i rappresentanti delle religioni, e subito gridate all’ingerenza.
                Fate ridere. Praticamente può parlare solo chi condivide gli ideali laicisti.

                Siete dei buffoni antidemocratici, altroché.

                • Vincent Vega ha detto in risposta a Vincent Vega

                  “No, il Papa non ha parlato per sè o ai fedeli, ha esternato direttamente verso il Parlamento di uno Stato libero mentre sta legiferando.
                  Ripeto, è uno sbaglio sopratutto verso di voi perchè cosi facendo ha messo in dubbio l’indipendenza del Governo Italiano, è chiaro che ora non è possibile ritrarre il DDL.”

                  Peccato, a saperlo prima ci sarebbe stato da consigliargli di fare pressione affinché il ddl venisse approvato, in modo tale che, per dimostrare la sua indipendenza, il parlamento sarebbe stato costretto a non approvarlo.
                  Manderò una lettera a Papa Francesco consigliandogli di benedire il prossimo gay pride.

                  E si che ti avevo detto che questo rsgionamento era demenziale. Guarda che non è che se una decisione parlamentare coincide con quella della Chiesa allora vuol dire che viviamo in una teocrazia eh. La verità è che voi non volete una democrazia, voi volete una dittatura del laicismo, che si opponga e contraddica ogni valore catfolico e che tolga ogni influenza alla religione.

                  Questo è il vostro ideale di democrazia: una Sharia laicista.

              • lorenzo ha detto in risposta a Mauro Belviso

                1- Il Papa ha parlato ai laici (per tua informazione sono i non chierici), in modo che chi vuol ascoltare ascolti e chi non vuol ascoltare non ascolti, chi vuol adeguarsi si adegui e chi non vuol adeguarsi non si adegui: questo si chiama libertà e non Concordato.

                2- Confondere il legiferare con il realizzare è come confondere la gravità con un sasso che ti cade sulla testa.

                3- Se gli italiani sono (i numeri sono approssimati) 60 milioni, gli aventi diritto al voto 50 milioni ed i votanti il 60%, significa che 30 milioni di persone eleggo al parlamento altre persone, che solitamente nemmeno conoscono in quanto vengono indicate dai partiti, anche per i restanti 30 milioni: questo non si chiama forse imporre determinate persone al popolo?

                • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

                  Una cosa è sicura Lorenzo: qualora quella legge dovesse passare sarebbe davvero un pessimo segno per il futuro. L’Italia è il cuore del cattolicesimo.

              • Mattia ha detto in risposta a Mauro Belviso

                “La religione non è un ambito condiviso nè concreto.
                Relegare la religione ad un ambito inimitsta è una delle piu importanti lezioni che la vita ci ha insegnato a carissimo prezzo pagato col sangue, e che stiamo imparando ancora oggi.

                Solo una politica democratica deve influenzare la vita pubblica”

                Che strana concetto di democrazia. La maggioranza degli italiani è cattolica, ma per taluni non possono esprimere il proprio cattolicesimo, ma devono relegare la religione nell’ambito privato e intimistico… E poi se per questo, come si è visto negli stati comunisti e lo si vede in certe zone ancora oggi, anche imporre la scomparsa dagli spazi pubblici della religione ha portato ad un carissimo prezzo pagato col sangue…

              • Positrone ha detto in risposta a Mauro Belviso

                Allora mettiamo ordine a idee un po’ confuse. Il papa ha parlato di unione di fronte al Tribunale della sacra Rota presente peraltro in tutti i paesi in cui è presente la Chiesa. Non ha mai citato ne l’Italia ne le sue istituzioni. Il Papa ha, in quanto pastore universale il diritto di dire quello che vuole. Lo fa sempre, quando non è diversamente specificato, erga omnes cioè verso tutti. Se tu hai una visione italocentrica nei discorsi papali è solo una tua incapacità di ordinare la realtà.
                Il Papa non ordina ma è doveroso ascoltarlo sebbene poi si è liberi di dissentire salvo poi assumersene le responsabilità morali. Lo stesso Papa ha più volte sottolineato come vi sia in ogni paese il presidente della locale conferenza vescovile che si deve occupare della politica locale. Il presidente della conferenza episcopale italiana è un cittadino italiano con gli stessi diritti di chiunque altro.
                Neanche l’omosessualità è un ambito condiviso. Che la religione non sia concreta vallo a dire alle migliaia se non milioni di persone che usufruiscono dei suoi servizi assistenziali, culturali, spirituali. In assoluto quasi nessun ambito è concreto e/o condiviso. Questa che hai scritto è una sostanziale fesseria.

              • Gianfranco ha detto in risposta a Mauro Belviso

                E’ anticostituzionale. L’articolo 19 della Costituzione Italiana consente anche ai cristiani libertà di culto e di fare propaganda. Se gli atei vogliano farci stare zitti devono riuscire a sopprimere questo articolo. Ma a quel punto andrebbero contro il loro credo: “la libertà”.
                Aveva ragione Chesterton (do you know?): Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell’umanità, finiscono per combattere la libertà e l’umanità pur di combattere la Chiesa.

        • Marco S. ha detto in risposta a Mauro Belviso

          Male sta facendo il Parlamento a mettere in discussione, con irresponsabile disinvoltura [1], un ordinamento originario che precede la stessa esistenza dello stato (e anche della stessa chiesa cattolica), cioe’ la famiglia.

          Un passaggio, tra l’altro che, secondo me, prelude al graduale spostamento della riproduzione umana dall’ambito privato delle coppie uomo-donna, fino alle societa’ biotech, che possono garantire un piu’ ordinato (e proficuo) rinnovo della nostra specie, per ora governato solo da quel sentimento anarchico, disordinato e un po’ folle che e’ l’amore tra un uomo ed una donna, attrazione sessuale compresa.

          La Chiesa, che collabora sempre lealmente con lo Stato (o con gli Stati) per il bene comune dell’uomo, ha espresso il suo parere, come si esprime spassionatamente ad un amico che si ritiene stia facendo un grosso errore.
          Questa del resto e’ materia politica tanto quanto e’ materia etica e morale: quindi entrambi i poteri, temporale e spirituale, hanno uguale titolo per intervenire, ciascuno nei suoi ambiti.

          Il Parlamento, piu’ che dal testosterone e dai “mal di pancia”, si fara’ guidare dal consenso, come e’ giusto e logico in democrazia.
          Non e’ dittatura, almeno non lo e’ ancora.
          Noi ovviamente, come cittadini, ci faremo sentire.

          Nota

          [1] Mi pare che il Card. Bagnasco abbia parlato di “grave ed irresponsabile distrazione” (di energie e di tempo) da parte del Governo, nell’accanirsi su determinati punti, a fronte degli altri gravissimi problemi che affliggono il Paese.

        • Dan ha detto in risposta a Mauro Belviso

          “Pressione” di natura confessionale” di tanto in tanto sfoderano questi no sense incredibili perfino per le banali propietà dianoetiche umane spacciandole per laicità;ma se un sacerdote a tua scelta dice:bisogna che lo Stato si impegni di più sul profilo economico del lavoro,che è una pressione di natura confessionale,o che ha preso le guardie svizzere è entrato in parlamento e diventato ministro delle finanze da prete?

          No ha espresso una opinione nemmeno sullo Stato ma sulle modalità della politica di uno stato,non è che questa si rivela una pression.Come dire qualunque religione si esprime sullo stato è una pressione confessionale.Spacciate semplicemente laicità per ateismo di stato,non prendendo in giro nessuno se non voi stessi,e quel 0,00001 di persone che ascoltò la Hack e “”””””””democrazia””””””””” atea.

          Si ma il punto 1 è una banale cavolata ideologica che si trascina nel punto 2 e nel punto 3.

          Pressione significa che ti hanno ricattato,non vedo come tu possa dimostrare che qualcuno ti ha ricattato,ma certo fare slogan e fare slogan.

          Inventano sul momento,se no son “assurdi incomprensibili”.

          E certo che uno se la ride,tolto lo 0,00001 % non puo che ridere.Come dire chiunque contesti la politica se sacerdote o rabino o buddista o cristiano protestante allora effettua pressioni confessionali sulla stato…l’ateismo no perchè tanto magari non è una confessione…ma va là va là.

          • Dan ha detto in risposta a Dan

            ahhhhh ecco ha tentato di violare il concordato!A-t-t-e-n-t-a-t-o alla democrazia si è espresso quindi ha violato la democrazia e destituito il concordato:

            ci sono credenti in parlamento “dunque” hanno violato la laicità,perchè son credenti.Come dire nessun credente deve far politica se no viola la laicità e la democrazia.L’abitudine allo stato totalitario non l’avete mica persa,stato assoluto e totalitarismo se no non è democrazia.

            • Mattia ha detto in risposta a Dan

              Pensa al caso di Rocco Buttiglione che è stato destituito al parlamento europeo perché si era dichiarato contrario alle nozze gay…

    • andrea g ha detto in risposta a Riservashop

      E’ uno scherzo?
      Se sì, è di cattivo gusto; se no, che vuoi dire?

    • Dan ha detto in risposta a Riservashop

      e pensi che affermare tizio è colpevole di qualcosa significhi averlo probato?accusi non probi,di accusatori sterili dopotutto se ne vedono molti,ma attento a accusare su fatti e prima di accusare gente che potrebbe essere innocente di pensarci due volte con prudenza,papi o meno,perchè a Gesù Cristo i forcaioli non son mai piaciuti.

      Quali sono le accuse indubitabili mosse a Papa Francesco,che ragioni con la tua testqa.No tu non ragioni opini senza alla fine probare niente oggi senza spettare domani,e chi accusa innocenti come un forcaiolo giustizialista non è che vada maggiormente d’accordo.

  8. ratioman ha detto

    Sono pienamente d’accordo con il Papa. Lo stato dovrebbe esclusivamente registrare unioni civili e il matrimonio in chiesa non dovrebbe essere automaticamente riconosciuto dallo stato. Tornando ad un insegnamento del “Date a Cesare quel che è di Cesare…”.

    • lorenzo ha detto in risposta a ratioman

      Secondo te (lasciando perdere la carnevalata del matrimonio omossessuale), cosa succede se uno stato parificasse le unioni civili di persone che non vogliono assumersi gli impegni matrimoniali col matrimonio?

      Tanto per la cronaca, se il matrimonio fatto in Chiesa non viene trascritto negli uffici comunali, per lo stato quel matrimonio non esiste.

      • ratioman ha detto in risposta a lorenzo

        Io rivedrei completamente le regole delle unioni tra persone, con possibilità di personalizzazione, tenendo come punto fermo la completa tutela dei figli.

        • Marco S. ha detto in risposta a ratioman

          Penso comunque che sia profondamente sbagliato ritenere che l’istituto giuridico del matrimonio (magari declassato ad “unione civile”) potrebbe acquisire autonomia di contenuti, semplicemente sganciandosi dal sacramento del matrimonio.

          Prima di tutto perche’, di fatto, sono gia’ sganciati: ci si puo’ sposare solo in comune o solo in chiesa; per evitare di fare due cerimonie, ci si puo’ avvalere dell’istituto del matrimonio concordatario, cosa che, per ovvi motivi, fa la maggioranza degli sposi cattolici.
          In mancanza, tornerebbero a fare come in passato facevano i nostri bisnonni che, dopo la cerimonia in chiesa, passavano in comune per il matrimonio civile: non risultano ricoveri per crisi di nervi…
          Tutto qui il legame tra le due figure di matrimonio: una mera, banale, ma non irrinunciabile comodita’.

          Il matrimonio, inteso come promozione e tutela dell’unione stabile uomo-donna, pre-esiste al cristianesimo ed alla sua elevazione a sacramento.
          Persino i romani, che in fatto di omosessualita’ maschile non scherzavano, non si sono mai permessi di toccarne i contenuti.

          I cattolici, del resto, non stanno in piazza per difendere il sacramento del matrimonio: dovrebbero essere guidati da una bella combriccola di eresiarchi, per essere ridotti a questo punto !
          Cosa che, con buona pace di Antonio Socci, mi pare siano ben lontani, grazie a Dio..
          Anche il matrimonio concordatario,qualora il matrimonio civile diventasse inutile, o dannoso, perche’ totalmente incompatibile con il matrimonio cristiano, potrebbe essere lasciato cadere senza troppi patemi.

          Quello che invece i cattolici stanno facendo e’ proprio difendere il matrimonio civile come istituto giuridico, come base antropologica e cellula fondamentale della societa’, come istituto pre-esistente a tutti gli ordinamenti, che magari si arrogano il diritto di modificarlo.

          Lo slogan del primo “Family Day” credo ben rappresenti la loro posizione: “Quello che va a beneficio delle famiglie, va a beneficio di tutta la societa’”, quindi anche a beneficio dei single, delle coppie omosessuali, delle comunita’ religiose…di tutti.
          E secondo i cattolici, sussiste anche l’affermazione contraria: “Quello che va a sminuire e a danneggiare la famiglia, danneggia anche tutta la societa’”.

          E sara’ proprio questo che sosterranno i manifestanti (cattolici e non) sabato prossimo a Roma al “Family Day”.

    • Vauro ha detto in risposta a ratioman

      Io sono pienamente d’accordo con ratioman, le unioni civili non vanno approvate perché cavallo di Troia del matrimonio e adozione gay. Finalmente anche gli atei ora lo sostengono!

      • ratioman ha detto in risposta a Vauro

        Forse avrei dovuto chiarire meglio il mio pensiero. Io sono a favore di una legge per le unioni civili, per tutti, totalmente svincolata dal concetto di matrimonio religioso. Che poi ci possano essere dei punti in comune, ben venga, dopotutto penso che atei e credenti possano condividere idee, e senso etico e morale.

        • Vauro ha detto in risposta a ratioman

          No il tuo pensiero era chiaro: Papa Francesco è a favore delle unioni civili e tu invece sei contrario a tutte le istanze Lgbt. Fai il gioco delle tre carte e poi dopo ti lamenti se qualcuno lo fa con te??

          • ratioman ha detto in risposta a Vauro

            Ribadisco il fatto che avrei dovuto chiarire meglio il mio pensiero. Ma che lei pretenda di conoscere meglio di me il mio punto di vista sulle istanze Lgbt e sulla mia concezione di diritti uguali per tutti mi pare eccessivo. Forse condivide l’onniscenza con il suo dio?
            Guardi che non dico che lei si sia sbagliato, sono io che non mi sono spiegato. Senza lamentarmi e senza giocare d’azzardo.

        • lorenzo ha detto in risposta a ratioman

          – Il matrimonio religioso non ha alcun effetto civile se gli sposi decidono di non trascriverlo in comune.

          – Con il matrimonio civile si assumono diritti e doveri stabiliti per legge.
          – Chi sceglie l’unione civile lo fa perché non intende assumenti i doveri, e conseguentemente anche i diritti, stabiliti per il matrimonio civile.

          – Parificare le unioni civili al matrimonio civile significherebbe allora:
          . che le unioni civili assumono gli stessi diritti e doveri del matrimonio civile?
          . che le unioni civili assumono gli stessi diritti ma non gli stessi doveri del matrimonio civile?
          . che anche al matrimonio civile vengo estese le stesse tutele delle unioni civili senza più alcun obbligo di rispettare i diritti e i doveri stabiliti dalle leggi sul matrimonio?

  9. Riservashop ha detto

    Ma smettetela di mettere in buona luce uomini di male volontà!
    Cattolico e chi fa la volontà di Dio, il resto e scismatico!
    Se il Papa secondo voi e cattolico, io a questo punto non mi ritengo più tale e preferisco nominarmi un seguace di Gesù Cristo!
    Tutto qua!!!
    Buona giornata a tutti..

    • Mari ha detto in risposta a Riservashop

      A cosa ti riferisci esattamente? Spiegaci perché secondo te il papa non si può definire cattolico

    • lorenzo ha detto in risposta a Riservashop

      Naturalmente Dio ti ha telefonato direttamente e ti ha detto che il Papa sbaglia: sei proprio un eletto…

    • Laura ha detto in risposta a Riservashop

      Ecco i frutti di chi segue Antonio Socci. “Dai frutti si vede l’albero”…

      • Luisa ha detto in risposta a Laura

        Lauretta, ma ha bannato anche te Socci che hai il dente avvelenato contro lui? Ne fai un fatto personale, per caso?

        Ma, secondo te, chiunque critica il Papa non sa ragionare con la propria testa? Ma che poteri attribuisci a Socci, cos’è, il Pifferaio magico? Su, sii, seria, per favore e guardati i frutti del tuo albero senza inventarne ad altri.

        • Laura ha detto in risposta a Luisa

          Luisa, sei un chiaro esempio di cosa diventano i cristiani che seguono Socci al posto del Papa: isterici e rancorosi. E’ proprio guardandovi che si capisce quanto male stia facendo Socci ai pochi fedeli che riesce a radunare attorno a sé, allontanandoli dalla Chiesa e dalla Tradizione.

          • Luisa ha detto in risposta a Laura

            Ma che dici? Conosci il senso delle parole o le ripeti per sentito dire? Guardando me cosa? Non sai nemmeno chi sono, che vuoi guardare! Ti ho risposto quel che meriti, smettila di tirare in ballo Socci a sproposito e di attribuirgli nefandezze che non gli appartengono. La tua è diffamazione bella e buona: è un reato, lo sai?

    • Marco S. ha detto in risposta a Riservashop

      Non e’ un bella giornata, quando un fratello dichiara pubblicamente la sua apostasia…:(

  10. muggeridge ha detto

    Come ho già scritto qui, sono spesso sintonizzato su Radio 2 e praticamente tutti i programmi che riesco a seguire fanno propaganda per i diritti degli omosessuali in modo esplicito. L’ultima volta che ho scritto questa cosa su questo sito mi è semplicemente stato chiesto se me ne accorgessi solo ora…ma quando me ne sia accorto non ha nessuna rilevanza, ora mi piacerebbe fare qualcosa, ossia perlomeno sensibilizzare qualche parlamentare della commissione giusta a sollevare la questione della “par condicio” per questa emittente pubblica che noi tutti sosteniamo con il canone. Qui siamo fuori dal corretto dibattito democratico perché una parte non ha voce e viene trattata come se la ragione stesse solo dall’altra parte. Scopro cose vecchie ? Non mi importa, qualcuno mi potrebbe indicare gentilmente a quale parlamentare o autorità preposta posso scrivere in merito a questo abuso ? Grazie.

  11. Francesco ha detto

    In tutte le civiltà del mondo e della storia la famiglia, intesa come unione di un uomo e di una donna per procreare figli, è sempre stata la base della società, ha sempre avuto una ben precisa base normativa ed è sempre stata celebrata dal prete, dal sindaco, dal rabbino, dal mullah, dal consiglio degli anziani, dal capotribù, dallo stregone, dal commissario politico, o da quello che c’era sottomano.
    Quindi stiamo parlando degli ultimi diecimila anni circa, nonché della storia di tutte le civiltà vagamente evolute del mondo, Egiziani, Greci, Cinesi, Maya, Zulu, eccetera.
    Addirittura,i miti più antichi che collegano il coito alla procreazione risalgono a ben prima del II millennio a.C. Le prime successioni regali in Egitto sono antecedenti al 3000 a.C. e una successione regale padre-figlio implica la conoscenza precisa di chi-ha-generato-chi, non di “beh è nato Mario, chissà chi è il padre fra i due-trecento tizi che nove mesi fa si aggiravano nel palazzo”.
    Emoticon grin

    L’archeologo inglese sir Robert Graves, personaggio autorevole anche se dalle idee a volte un po’ bizzarre, fa risalire questa scoperta addirittura alla fine del neolitico (vedi Robert Graves, “I miti greci”, Longanesi editore).
    Pertanto è del tutto ovvio, conforme a storia e natura senza bisogno di invocare la Bibbia o il Corano, che la famiglia naturale (uomo, donna, figli) abbia un posto di rilievo e diverso da quello di tutti gli altri modelli, che pure sono perfettamente legittimi.
    P.S. Fra non molto lo sviluppo tecnologico cambierà tutto, e i figli li concepiranno e faranno nascere le macchine. Da allora tutte le coppie saranno uguali, e quindi potrà essere chiamato matrimonio qualunque cosa. Basta aspettare.

    • Marco S. ha detto in risposta a Francesco

      Ovviamente, affermare che tra poco tutto sara’ fatto dalle macchine, dimostra semmai quanto sia vitale la difesa assosluta del matrimonio tradizionale.

      Quando sara’ inventato l’utero artificiale, dovra’ avvenire per forza in un contesto di grande confusione in merito alla procreazione ed alla natura della famiglia: allora vedrai che qualche persona seria, consapevole ed equilibrata, con la cravatta regimental e gli occhiali di tartaruga, proporra’ di sottrarre a questo casino la procreazione umana, per razionalizzarla (e valorizzarla) in qualche azienda.

      Alle persone sara’ lasciato il baloccarsi inutilmente con i loro piselli e le loro patatine, finche’ avra’ un senso farlo e la tecnologia non fornira’ piu’ valide (e redditizie) forme di piacere e di ricreazione (gia’ oggi si parla di uso di droghe a “scopo ricreativo”).

      Per questo, quando appariranno queste tecnologie, dovranno trovarsi di fronte il monolite inscalfibile della famiglia, com’era, com’e’ e come dovra’ continuare ad essere, a questo punto anche a garanzia della liberta’ umana !

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Marco S.

        Concordo Marco.
        Aggiungo che se “al piano di sopra” non fanno qualcosa siamo nella merda.

        Stando a Fatima, riconosciuta dalla Chiesa, pare che il secolo di Satana, iniziato nel 1917, stia per finire. Speriamo bene.

        • Dan ha detto in risposta a Vincent Vega

          Bhe qualcosa e’ gia stata fatta per esempio fare brevetti sul D.NA umano….tranquilli lavoriamo per “Voi”.Bhe in efetti un azienda e’ una persona,la coca cola come multinazionale e’ una persona,un potenziale essere umano no

        • Marco S. ha detto in risposta a Vincent Vega

          Ma no, non siamo nella merda.
          Prima di tutto perche’ tutto si basa sull’inganno delle gente, tenuta nell’ignoranza e nell’inganno, nella diffusa complicita’ dei media.
          Pensiamo alla sordina attivata per lo scandalo di “Planned Parenthood”…
          Nostro compito e’ cercare di far tornare fuori le polveri scopettate sotto i tappeti e gli scheletri dagli armadi….

          Certo se i militari in grave difficolta’ devono attaccarsi alla radio e fare lo sforzo di pronunciare almeno due brevi paroline, come “broken arrow”, per ottenere l’appoggio dell’aviazione, forse (e parlo soprattutto per me) anche noi dovremmo almeno dedicare altrettanto tempo a preghiere di pari lunghezza 🙂

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Marco S.

            Ah guarda, su planned parenthood ho commentato per ben due mesi sul loro sito Facebook “planned parenthood action”, ho la fortuna di conoscere bene l’inglese, e si, è davvero vergognosa la sordina che hanno attivato con la complicità di quel “cristiano per scelta” (parole sue) di Obama, un autentico servo del demonio.

            Ma poi non ti dico quello che dicevano le donne e gli uomini che appoggiavano quell’organizzazione: roba raccapriccianti, definivano i bambini abortiti come parassiti.
            Una donna mi fa “io sono la dea del mio corpo, decido io se dare la vita”.

            Li ho visto tutto l’inganno e la superbia satanica, il voler essere come Dio.
            Devo ammettere che è difficile non odiare quelle persone e non desiderare di far loro molto male, bisogna pregare per scacciare questi pensieri e perché si ravvedano.

    • ratioman ha detto in risposta a Francesco

      Un paio di chiarimenti.
      La successione padre figlio non implica la conoscenza precisa di entrambi i genitori: mater semper certa est pater numquam.
      Invocare il fatto che qualcosa è corretto perché accade da molto tempo è una fallacia logica.
      Inoltre non ho capito il suo post scriptum.

  12. Marco S. ha detto

    Il Sig.Marcello, a commento dell’articolo “L’ipocrisia LGBT….”, ha scritto:

    “1- la discriminazione verso le persone di orientamento omosessuale e abbastanza odiosa in se e non ultima e espressamente vietata dalla CC. Tenga presente che è indegno che due omosessuali che non facciano nulla contro la legge siano additati, offesi e in taluni casi estremi aggrediti se pongono in essere manifestazioni di affetto per cui siamo piu abituati a vedere due soggetti di sesso opposto.”

    Vero.
    Ma per questo ritengo ci sia gia’ la legge che possa intervenire.

    “2- chi sostiene che vi siano gia tutte le forme di tutela per equiparare una coppia omosessuale a una coppia etero o è ignorante o è in profonda malafede. Non so quale delle due sia peggiore, basti pensare alla possibilita di disporre liberamente della propria eredita o all’assistenza in ospedale.”

    Certo le parti delle unioni omosessuali non possono disporre delle quote legittime riservate ai figli naturali: ci mancherebbe.
    Ma non credo si parli di questo.
    Per togliere la quota legittima al/alla coniuge, forse basta divorziare, se uno intendesse sostituirlo/a con un patner dello stesso sesso.
    L’automatismo della quota legittima al coniuge e’ una tutela specifica dell’unione matrimoniale, ma nulla vieta di riprodurla mezzo testamento.

    Per il resto, i parlamentari cattolici, al duplice fine di ordinare la materia e di evidenziare quanti diritti siano gia’ riconosciuti ai conviventi (compresi quei diritti di cui Lei lamenta la privazione), hanno elaborato una proposta di legge di riunire in un apposito testo unico tutto quanto le leggi e la giurisprudenza GIA’ OGGI riconoscono a tutti i conviventi, come da stato di famiglia.

    Ne e’ venuta fuori una proposta di Testo Unico sui Diritti dei Conviventi.

    http://www.siallafamiglia.it/testo-unico-sui-diritti-dei-conviventi/

    Come vede a tutti i conviventi, coppie omosessuali comprese, hanno gia’ tutti i “diritti”, salvo la possibilita’ di adottare figli e la reversibilita’ della pensione del coniuge, oltre alla gia’ citata esclusione dalla successione legittima (che non esclude pero’ quella volontaria).

    Se questa proposta di testo unico non e’ stata considerata come alternativa alla Legge Cirinna’, mi pare significhi che in realta’, con questa legge, si vuole ad ogni costo estendere alle coppie omosessuali OGNI prerogativa del matrimonio, persino le piu’ delicate come l’adozione di minori, cosa che mi pare avversata dalla maggioranza degli italiani, come sembrano indicare tutti i sondaggi.

    “3- non ho ancora trovato qualcuno che, al netto di una morale (cristiana, cattolica, musulmana o altro) spieghi perche una coppia etero deve essere tutelata e una coppia omosessuale no. Commenti relativi alla possibilita di procreare lasciano il tempo che trovano visto che (i) potenzialmente si puo voler non procreare (ii) si puo essere sterili. Di converso non comprendo perche due persone dello stesso sesso che voglianl potersi reciprocamwnte aiutare e vivere come una coppia etero sposata non possano farlo.
    Relativamente a stepchild adoption la impedirei per figli nati da utero in affitto o come la vogliamo chiamare, ma non per casi diversi in cui xoncretamente potrebbe essere di tutela al minore.”

    In gran parte ho risposto sopra.

    Sull’utero in affitto, Lei e’ quindi d’accordo di considerarlo un reato, anche se la GPA fosse stata commissionata all’estero ?
    E se gli indagati se ne fuggissero in quel paese estero, che sarebbe magari un paese UE, si potra’ far valere nei loro confronti un mandato di cattura europeo ?
    E come si comporterebbe il paese rogato, che avrebbe di fronte invece persone in regola con la sua legge ?

    E’ un bel casino, le pare ? Quindi quello che Lei afferma, nei fatti, mi pare sia: “Massi’ facciamo un bel reato di “utero in affitto”, per lanciare un osso ai cattolici, tanto poi alla fine, tra giurisprudenza e diritto internazionale privato, non se ne fara’ nulla e rimarra’ lettera morta”

    Non vedo poi come il minore possa essere tutelato, se non affidandolo esclusivamente ai suoi genitori naturali, per quanto divisi, senza insinuare nel rapporto altre persone che, per ovvi motivi, non c’entrano nulla.

    • Dan ha detto in risposta a Marco S.

      Giustamente la stepchild adoption è soltanto un modo per introdurre le adozioni,da un governo non eletto da nessuno,che nessuno ha votato,e per altro nessuno si infatti mai permesso neppure di dire alle persone:faremmo le adozioni omosessuali,in un qualche programma elettorale.

      Per altro l’intero dibattito sulle adozioni:

      Non esistono studi che dimostrano che dei partner Gay siano migliori infatti tutti quelli esistenti erano stati tacitati da incompletezze generalizzazioni e spesso gli stessi autori ne dichiararono l’invalidità.
      Ma questo è pure irrelevante,visto che erano tutti perfettamente ideologici,e che anzi non erano necessari,in quanto un governo non eletto da nessuno,IMPONE un’IDEOLOGIA non condivisa,studi o non studi in merito.I presunti studi fallaci erano solo un modo di dire a tizio a caio sempronio che un bambino poteva star bene in un coppia di soli uomini piuttosto che in una normale coppia etero,naturalmente essendo ricolmi di errori metodologici,era un modo palese di ingannare al fine di instaurare quel tipo di ideologia.

      Ma avete dimostrato che anche questa era una gran cacciara,infatti basta un manipolo di criminali non eletti da nessuno ha imporre a 60 milioni di persone la loro idea di famiglia,complimenti fino a quando qualcuno non si stancherà di tali comportamenti antidemocratici e deciderà sempre in piena ragione non ideologica di farvi volare fuori dalle finestre del parlamento….e sapete perchè?PERCHE NELLE ALTRE NAZIONI LO HANNO FATTO MOLTE VOLTE,perchè non dobbiamo essere civili e farlo pure noi italiani?Ipocriti.

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