Chiesa cattolica in prima linea per aiutare le Filippine

FilippineTacloban è oggi una città totalmente rasa al suolo dopo supertifone Haiyan che ha lasciato dietro di sé migliaia di vittime e oltre 660.000 sfollati.

Fortunatamente anche questa volta in molti si sono attivati per prestare aiuto: c’è chi invia aerei cargo con materiali medico-logistici, come Medici Senza Frontiere in aiuto della popolazione, chi kit di emergenza come l’Oms. 3 milioni di euro sono stati inviati, come primo contributo, dalla Conferenza Episcopale Italiana prelevandoli dai fondi dell’8 per 1000; 1,5 milioni di euro li ha inviati lo Stato italiano.

150.000 dollari di «primo contributo» da Papa Francesco tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, somma di cui una nota spiega che «verrà ripartita attraverso la Chiesa locale nelle regioni maggiormente toccate dalla calamità e sarà impiegata a sostegno delle opere di assistenza svolte in favore degli sfollati e degli alluvionati»; 100.000 euro pure di primo invio dalla Caritas.

Anche la Caritas Ambrosiana ha già messo a disposizione 10mila euro e ha lanciato una raccolta fondi. Per contribuire si possono inviare offerte a Caritas Ambrosiana: donazioni on line su www.caritasambrosiana.it con Visa, American Express, MasterCard.

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

8 commenti a Chiesa cattolica in prima linea per aiutare le Filippine

« nascondi i commenti

  1. edoardo ha detto

    Io sono amico di un geologo che lavora alle Filippine da oltre un anno, ed una sua mail di 15 ore fa mi dice:
    Nelle aree colpite la polizia scappa, la gente disperata ha divelto i bancomat ed è entrata nei supermercati con i forconi.

  2. edoardo ha detto

    La CEE con tutta la sua “grande finanza”, la BCE e la BCS e la BSE ha dato quanto il Vaticano, più i 150.000 verdoni di Francis Bergoglio e i cento testoni della Caritas. Senza contare quelli che verranno nei prossimi giorni, poi…!!!
    Qui una bell’espressione rushtica ci starebbe tutta, ma non la dico se no dite che sono gnorante come na crapa, allora la penso e non la scrivo, OK?

  3. Sophie ha detto

    Tutta la mia solidarietà.

  4. geminitolk ha detto

    Ora la domanda che sorge spontanea è, non è per fare polemica specifico: perché per le emergenze eclatanti (per non perdere la faccia) queste società d’individui s’attivano immediatamente con un certo affanno (e fin qui tanto di cappello) mentre quando si tratta di aiutare la economia tornano a fare gli speculatori?
    Ma sanno come stanno i Greci?

« nascondi i commenti