La differenza tra metodi naturali e contraccettivi

SposiQual è la differenza tra metodi naturali e contraccezione? La Chiesa propone i primi ma respinge i secondi eppure persiste l’errore di definirli “contraccezione cattolica”. Il teologo padre Angelo spiega le diversità.

 

Persiste spesso un equivoco sulla posizione della Chiesa in tema di sessualità, la quale sottolinea come un bene per gli sposi l’utilizzo dei metodi naturali per la regolazione della fertilità (sicuri tanto quanto gli anticoncezionali, dicono gli studi) ed invece mantiene una posizione critica verso la contraccezione.

Molti non capiscono la differenza e non avendo approfondito le differenze ritengono sia una posizione ipocrita. C’è ovviamente un errore di comprensione su cosa siano i metodi naturali, questa disinformazione è all’origine del pregiudizio (identico a quello per cui l’annullamento del matrimonio tramite la Sacra Rota sarebbe la “via cattolica per il divorzio”).

Il teologo padre Angelo Bellon ha risposto precisamente a questa confusione spiegando la posizione della Chiesa: i metodi naturali sono il ricorso ai periodi infecondi della donna per regolare l’attività sessuale della coppia sposata. Questo non costituisce «una barriera nei confronti dei figli e un ostacolo alla volontà di Dio», ha spiegato padre Angelo, «perché usando dei periodi infecondi si fruisce di un’indicazione data da Dio stesso e nel contempo si rimane aperti ad un eventuale concepimento. Il rapporto coniugale e la disposizione intima degli sposi è di comunione col progetto di Dio e di accoglienza dell’eventuale nascituro. Nella contraccezione invece, come nel coito interrotto che è una forma di contraccezione, ci si sostituisce a Dio e c’è il volontario rifiuto del bambino».

«Nello stesso tempo», ha proseguito, «fruendo dei ritmi infecondi ci si dona in totalità, mentre nella contraccezione questo palesemente non avviene e l’atto cessa, secondo il Magistero, di essere un atto di autentico amore […]. Va aggiunto che percorrendo la strada dei ritmi maturali di fertilità e infertilità i due coniugi si sanno comandare. Nella contraccezione, no. Anche quest’aspetto è particolarmente importante perché l’atto sia un atto di vero amore, di consegna di se stessi, di dono all’altro, e non un atto in cui ci si lascia trasportare dalle passioni. Insieme con l’autodominio, cresce anche la stima e la fiducia vicendevole. Perché quando non si è mai capaci di rinnegare se stessi all’interno del matrimonio, diventa difficile rinnegare se stessi quando le tentazioni extraconiugali si fanno più forti». Ovviamente «la Chiesa non si pronuncia sui vari metodi naturali. Ognuno può scegliere quello che vuole, purché nell’atto coniugale si rimanga in un atteggiamento interiore e vicendevole di vero dono, di amore puro». Per chi volesse approfondire le differenze tra contraccezione e metodi naturali, padre Angelo ha risposto esaustivamente alla questione nel 2010 in quattro articoli consecutivi: primo, secondo, terzo e quarto.

Spesso giungono a padre Angelo delle testimonianze da parte di coppie che hanno iniziato ad usare i metodi naturali. Una giovane ragazza scrive che ora, «nella mia piccola cerchia di conoscenze cerco di promuovere i metodi naturali perché risanano la coppia più di una seduta dallo psicologo, istruiscono al rispetto del proprio corpo e di quello del partner e aiutano la donna ad aver una maggior consapevolezza della propria natura femminile, altro che la menzogna della contraccezione!». Per un’altra donna è stato come vedere la luce dopo anni di buio.

Come ha spiegato Giovanni Paolo II, tra i metodi naturali e quelli anticoncenzionali c’è «una differenza assai più vasta e profonda di quanto abitualmente non si pensi e che coinvolge in ultima analisi due concezioni della persona e della sessualità umana tra loro irriducibili». Ed è solo con il ricorso ai metodi naturali che «la sessualità viene rispettata e promossa nella sua dimensione veramente e pienamente umana, non mai invece “usata” come un “oggetto” che, dissolvendo l’unità personale di anima e corpo, colpisce la stessa creazione di Dio nell’intreccio più intimo tra natura e persona» (“Familiaris consortio” n. 32 EV VII, 1624).

La redazione

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69 commenti a La differenza tra metodi naturali e contraccettivi

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  1. beppina ha detto

    Quindi il metodo naturale: a)non é una “barriera” nei confronti dei figli; b) non é un “girare attorno” alla volontà di Dio; c) aiuta a “gestire” le passioni; d) comporta più “rispetto” del proprio corpo e di quello del partner; e) impone la reciproca e profonda “conoscenza” di se stessi e del partner. Aggiungerei un’altra considerazione: nei metodi anticoncezionali é forte il rischio che uno dei due partner diventi nella mutualità reciproca più “oggetto” che “soggetto” nell’atto d’amore in quanto deve modificare artificialmente qualcosa di se stesso per “permetterne” l’attuazione (di fatto é un implicito condizionamento…).

  2. nullapercaso ha detto

    Quando la donna è “a rischio” niente sesso?

  3. Alessandro ha detto

    Molti dovrebbero leggere quest’articolo. Con un paio di amiche mie, questa estate in spiaggia parlavo di castità prematrimoniale e, appunto, di rapporti sessuali tra uomini e donne. Mi hanno quasi riso in faccia, dicendo che la castità prematrimoniale è inconcepibile. Una delle due, parlando di rapporti sessuali tra moglie e marito, mi ha risposto con i soliti luoghi comuni, come:”La Chiesa vuole che quando marito e moglie fanno l’amore devono sempre procreare”.
    Quanta disinformazione che c’è. La prossima volte che le vedo casomai parlerò loro di questo interessantissimo articolo. Vi ringrazio.

    p.s. Con padre Angelo ho un rapporto epistolare via e-mail da diversi anni, attraverso il sito amicidomenicani.it. Mi ha aiutato nell’avvicinamento alla Chiesa e mi ha spiegato molte cose. Ringrazio molto anche lui.

    • Salvo Lo Nardo ha detto in risposta a Alessandro

      Dal più profondo rispetto delle tue posizioni vorrei però porti una domanda.
      Cosa succede se, non avendo rapporti prima del matrimonio, dopo il matrimonio si scopre che il marito è impotente?
      Cosa succede se una donna scopre, all’indomani del matrimonio, che il marito è omosessuale ?
      Cosa succede se un uomo confuso sulla propria sessualità, non essendosi mai confrontato con l’amplesso con una donna, si scopre omosessuale ?
      Cosa succede se semplicemente due persone non hanno nessuna compatibilità fisica/sessuale e, non avendo avuto rapporti prematrimoniali, lo scoprono dopo il matrimonio ?
      Non si rischia così di trasformare il matrimonio in una specie di gabbia, senza dare alla coppia una vera, totale, possibilità di confrontarsi/capirsi e di scegliere il matrimonio con piena coscienza di chi si è, di cosa si vuole e di cosa si affronta ?

      • Emanuele ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

        apparte le assurdità tipo “si scopre omosessuale dopo l’amplesso”…

        E cosa succede ad una coppia che ha sempre fatto sesso se il giorno dopo il matrimonio DIVENTA impotente? Se uno dei due si ammala, resta invalido od altro?

        Le gabbie rischi di averle nel cervello… Cosa credi, che se provi tutto prima, poi va tutto bene? Anche la mia auto i primi giorni mi pareva perfetta…. Poi…

      • lorenzo ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

        Se c’è inganno il matrimonio è nullo.
        Se c’è malattia c’è la cura.
        Se c’è stupidità… non ne ho idea…

      • Mariasole ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

        Le cose si buttano se sono difettose, LE PERSONE NO.

      • domenico ha detto in risposta a Salvo Lo Nardo

        a parte che le statistiche dimostrano che si separano più spesso le coppie che convivevano prima del matrimonio…
        a parte che anche facendo sesso prima del matrimonio si possono verificare i casi che hai indicato (l’impotenza può venire dopo il matrimonio, il coniuge scopre dopo il matrimonio di essere omosessuale pur avendo fatto prima sesso con la fidanzata, o infine quella che chiami compatibilità fisica e sessuale può venire meno dopo il matrimonio pur essendoci stata prima del matrimonio)…
        pur tenendo presente tutto ciò, per il resto esiste la possibilità di annullare il matrimonio secondo il diritto canonico praticamente in tutti i casi che hai esposto tranne l’ultimo dove in caso di mancanza di compatibilità fisica e sessuale (che però come capirai messa così significa tutto e niente) si può fare riferimento agli esperti psicologi per una terapia di coppia.

  4. Luigi Pavone ha detto

    La posizione di Angelo Bellon è contraddittoria e superstiziosa. Contraddittoria perché se si indica la ragione del male dell’omicidio nella soppressione di una vita umana, allora non ha più senso indicare come praticabili i metodi naturali per uccidere (o uccidere con una certa probabilità). Superstiziosa perché pare che l’infecondità sia interpretata come una condizione voluta da Dio per pianificare la procreazione, laddove potrebbe essere interpretata come una condizione voluta da Dio affinché la coppia si occupi d’altro oltre che dei rapporti sessuali. Quello che non si capisce è che chiudere la porta dopo che il gregge è scappato riesce perfino ridicolo. Occorre essere conseguenti e dire ciò che segue dalle premesse: la pianificazione in quanto tale (sia essa perseguita con mezzi artificiali o naturali) è male, la conoscenza stessa dei periodi infecondi un male nella misura in cui ci induce a tentazioni.

    • beppina ha detto in risposta a Luigi Pavone

      La posizione di Angelo Bellon è contraddittoria perché se si indica la ragione del male dell’omicidio nella soppressione di una vita umana, allora non ha più senso indicare come praticabili i metodi naturali per uccidere (o uccidere con una certa probabilità).

      Stupefacente considerazione. Provvederò ad incorniciarla e ad appenderla in studio… prometto che scriverò “autore ignoto”.

      La posizione di Angelo Bellon è superstiziosa perché pare che l’infecondità sia interpretata come una condizione voluta da Dio per pianificare la procreazione, laddove potrebbe essere interpretata come una condizione voluta da Dio affinché la coppia si occupi d’altro oltre che dei rapporti sessuali.

      Superstizione = credenza di natura irrazionale che influisce sul pensiero e sulla vita delle persone che la fa propria (credere che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale). Non é un gran esercizio speculativo individuare effettivamente il tarlo della superstizione tra il pensiero del Bellon e la considerazione del lettore….

      Occorre essere conseguenti e dire ciò che segue dalle premesse: la pianificazione in quanto tale (sia essa perseguita con mezzi artificiali o naturali) è male, la conoscenza stessa dei periodi infecondi un male nella misura in cui ci induce a tentazioni.

      Non é che possa “fare la differenza” ciò che caratterizza il mezzo “artificialmente” rispetto a ciò che caratterizza il mezzo “naturalmente”? Non mi sembra moto difficile da capire.

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a beppina

        Certo che fa la differenza Peppina! Ma la differenza è simile a quella che passa tra uccidere un uomo con il revolver e ucciderlo con mezzi naturali, come la clava o il veleno, strumenti che possiamo interpretare come voluti da Dio per pianificare lo stato demografico di un paese, strumenti che comunque lasciano aperta la possibilità che la vittima rimanga in vita.

        • beppina ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Il problema é aver o no onorato il libero arbitrio. Tutto il resto sono speculazioni inconsistenti.
          Quanto ad “interpretare” la volontà di Dio… alzo la mano.

          • Titti ha detto in risposta a beppina

            Una provocazione: se domani si scoprisse il modo sicurissimo, dalla saliva, dalle secrezioni vaginali ecc. ecc., di sapere il periodo in cui una donna è fertile o meno, e la coppia scegliesse solo ed esclusivamente i giorni non fertili per fare l’amore, ciò sarebbe considerato o no alla stregua di un metodo anticoncezionale chimico, e quindi sgradito al Catechismo, o no?

            • beppina ha detto in risposta a Titti

              Questo giorno non esiste e chissa se mai esisterà (in biologia la certezza matematica…).

              Comunque, ragionando per assurdo, penso che la discriminante venga dalla parte di frase “…e la coppia scegliesse solo ed esclusivamente i giorni non fertili per fare l’amore…“. Probabilmente potremmo banalmente passare in secondo piano la valutazione sul metodo (chimico o naturale) e, se la scelta esclusiva é voluta, ci potremmo limitare semplicemente a prendere atto che non c’é un matrimonio sponsale.

              • Titti ha detto in risposta a beppina

                Chi mi dice che un matrimonio sponsale si debba limitare, che sò…al concepimento di 1 figlio, di 2, di 3, di 4, insomma, è tollerato il servirsi di metodi anticoncezionali naturali perchè altamente fallibili rispetto agli altri, almeno, rispetto all’uso corretto di pillola e cerotto ormonale. Prendiamo un altro esempio: una mia conoscenza ha avuto 2 figli e gli hanno sconsigliato per il rischio del distacco retina, e perchè ha avuto 2 cesarei, un’altra gravidanza. La donna in questione, pur sotto i 35 anni, ha optato per la legatura delle tube, dalle risposte che ho letto sul sito “Amici domenicani”, in casi simili mi sembra di aver compreso che padre Bellon, tenda ad esecrare una profilassi simile, perchè, o vi è l’astensione sessuale, o bisogna affidarsi alla provvidenza anche in caso di gravi patologie, perchè, ovviamente, come scritto sopra, sarebbe accettabile solo il ricorso ai metodi naturali con il rischio che ne segue.

                • Laura ha detto in risposta a Titti

                  Ora entri troppo nello specifico, devi farlo perché evidentemente ti sei accorta che non riesci a scalfire la posizione cattolica a livello generale.

                  Nel caso di pericolo per una gravidanza il consiglio sono sempre i metodi naturali che, se usati correttamente, danno la massima sicurezza (se non sei fertile non sei fertile, impossibile rimanere incinte!) Inoltre la combinazione di più metodi naturali (perché ve ne sono molti) accresce tale sicurezza.
                  http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1494

                  E anche a questo specifico particolare c’è una risposta…ora? Altri casi disperati da tentare?

                • beppina ha detto in risposta a Titti

                  Chi mi dice che un matrimonio sponsale si debba limitare, che sò…al concepimento di 1 figlio, di 2, di 3, di 4, insomma, è tollerato il servirsi di metodi anticoncezionali naturali perchè altamente fallibili rispetto agli altri, almeno, rispetto all’uso corretto di pillola e cerotto ormonale.

                  I metodi naturali non sono metodi anticoncezionali. Inoltre un matrimonio sponsale non é limitabile a priori come numero di figli (non sarebbe un matrimonio sponsale). Quando le condizioni al contorno non lo permettono una possibile soluzione non é cambiare artificialmente il carburante al motore ma andar più piano con più rispetto per se stessi e per il/la partner (chiedo venia per l’analogia motoristica un po’ stupidina).

                  … pur sotto i 35 anni, ha optato per la legatura delle tube, dalle risposte che ho letto sul sito “Amici domenicani”, in casi simili mi sembra di aver compreso che padre Bellon, tenda ad esecrare una profilassi simile, perchè, o vi è l’astensione sessuale, o bisogna affidarsi alla provvidenza anche in caso di gravi patologie, perchè, ovviamente, come scritto sopra, sarebbe accettabile solo il ricorso ai metodi naturali con il rischio che ne segue

                  Penso che il problema non sia la legatura delle tube in quanto tale quanto piuttosto il nuovo “perché” acquisito del rapporto sessuale che a questo punto rimane circoscritto alla coppia ed in essa esaurisce la sua significatività. Non mi pare un gran problema e non darei troppa enfasi alla pur giusta esecrazione di Padre Bellon; a mio parere l’importante é che la coppia si comporti come dovrebbe comportarsi una coppia che non può avere figli (coppia sterile). Resta il fatto che la sterilità é stata ricercata e non subita… con l’etica cattolica ci vuole molta umiltà, fede, convinzione e probabilmente anche molta pazienza. Oppure si apre la porta e si esce, il mondo é bello perché é vario; anche nel mondo c’é umiltà, fede, convinzione e pazienza, sta al libero arbitrio di ognuno di noi metterne insieme i tasselli (l’importante é che la possibile condizione futura di figlio prodigo – che dovrebbe permette di rientrare dalla porta – non venga considerata da subito un alibi…).

                • lorenzo ha detto in risposta a Titti

                  Che i metodi naturali siano “altamente fallibili rispetto agli altri” è solo una tua personale convinzione scientificamente errata.

            • Emanuele ha detto in risposta a Titti

              …ma scusa, cara Titti, ti ho già risposto l’altro giorno…

              Non, non sarebbe gradito, come non è gradito il Billings applicato solo con lo scopo meccanicistico di evitare una gravidanza.

              La domanda fondamentale è: può la coppia assicurare ai figli quel minimo di cure, tutela sociale, salute, etc. che rientrano nei diritti umani? Se la risposta è sì la coppia decide in scienza e coscienza di non generare si comporta in modo sbagliato.

              Se usa il tuo possibile metodo della saliva per distanziare le nascite, limitare il numero dei figli a qulli che si possono accudire, etc. Allora il metodo è lecito.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Ovviamente il commento di Luigi, anche questa volta, non sta in piedi.

          L’accusa di contraddizione cade immediatamente perché se Luigi dice che ” indicare come praticabili i metodi naturali per uccidere (o uccidere con una certa probabilità)”, è ovvio a chiunque che i metodi naturali non uccidono nessuno. E’ più probabile che Luigi sia un assassino che i metodi naturali possano uccidere.

          Chiaramente ancor meno regge l’accusa di superstizione, termine usato appositamente in stile provocatorio. Questo la dice lunga sulle reali intenzioni di Luigi nel volersi ostinare con tali argomentazioni. In ogni caso crolla in quanto la frase “perché la coppia si occupi d’altro oltre che dei rapporti sessuali” non ha alcun senso logico.

          Alla fine, oltretutto, inserisce il concetto dell’indurre in tentazione, cambiando idea rispetto alla tesi iniziale. Consapevole lui stesso di sostenere sciocchezze che certamente comprometterebbero la sua reputazione se si firmasse con il suo vero nome e cognome (per questo si firma con un nome fittizio).

          • Emanuele ha detto in risposta a Paolo Viti

            …ma tanto ormai è partito per la tangente… è almeno tre volte su post diversi che gli replico alla storia delle clave e lui si ostina…

            Si vede che nella sua mente si era fatto il castello: coito interrotto = metodo naturale… ma non è così, il coito interrotto non è tollerato dalla Chiesa e non ha nulla di naturale…. comunque lui ormai ha il suo modello-pensiero e continua come se io, te o chiunque altro non dicessimo nulla…

        • Emanuele ha detto in risposta a Luigi Pavone

          …ma uccidere chi? Ma ti rendi conto che le parole hanno un peso? Ti ripeto, anche se vedo ti ostini non solo a non rispondere, ma neppure a leggere, i metodi naturali sono strumenti di conoscenza, non impediscono né modificano in alcun modo il rapporto sessuale.

          Quindi non capisco perché da un pezzo ti ostini a sostenere sta storia delle clave o del veleno.

    • Emanuele ha detto in risposta a Luigi Pavone

      se avessi letto l’articolo bene, ti saresti accorto che i metodi naturali non impediscono un bel nulla: sono come le previsioni meteo, nessuno ti obbliga ad andare al parco con la pioggia né restare a casa con il Sole.

      La libertà resta alla coppia che in ogni momento può decidere se fare l’amore o non farlo.

      Poi, visto che Gesù stesso ha detto: “la verità vi renderà liberi”, come puoi sostenere che la conoscoenza della natura sia un male? Infatti, come è possibile raggiungere la verità senza conoscenza?

  5. Alessandro ha detto

    Caro Salvo, quelli di cui parli sono “falsi problemi”, per cui non è necessario rimettere in discussione tutto. Se un’uomo si scopre impotente, o una donna sterile, possono adottare tra decine di migliaia di bambini orfani sparsi nel mondo. Non sarà certo l’impossibilità a procreare, il limite alla relazione, a meno che questa non sia sminuita a egoistico uso reciproco. L’omosessualità (senza voler aprire la questione, per cui non si è mai dimostrato che si nasca tali ecc. ecc.), se c’è la si scopre ben prima di andare a letto col partner in questione. Anche per questo Chiesa consiglia la castità prematrimoniale, proprio per testare il più possibile la compatibilità e le personalità di entrambe le persone, e quindi se siano entrambi pronte al grande passo. Se uno/a è omosessiale lo scopre molto prima, anche nel periodo prematrimoniale. Una volta che si è giunti a questo punto, la compatibilità sessualesi trova, perché rispecchia principalmente quella caratteriale. Ne parlavo con un’amico psicoterapeuta, che prima di sposarsi ed avere avuto due figli, ha sperimentato 3 anni di castità prematrimoniale, il matrimonio e tutti i normali problemi presenti in una coppia. Per quanto mi riguarda, col senno quante relazioni inutili e asdurde mi sarei ben evitato; che a parte lo sfogo fisico non mi hanno lasciato nulla, ma solo un senso di vuoto e uso reciproco. E guarda che non mi sono mancate le donne, e tutt’ora non mi mancano volendo. Solo che cerco qualcosa di più profondo e duraturo. Un qualcosa che sia, almeno nelle intenzioni e nelle fondamenta, potenzialmente “per sempre”, fino a che morte nonci separi.

  6. Engy ha detto

    Non sono d’accordo.
    Il sesso non è una questione banale, bensì grandiosa.
    Grandiosa e naturale. E naturalmente andrebbe vissuta.
    Quando ci si piace e ci si ama si fa l’amore, ed è giusto così, è naturale così.
    No alle mitizzazioni e no alle demonizzazioni del sesso, ambedue maniere non sane di viverlo.
    Appropriate e pertinenti le domande di Lo Nardo, alle quali non si è risposto in maniera convincente mi pare.
    E i contraccettivi sono indispensabili. I metodi naturali sono fallimentari e frustranti. In più, la coppia e solo la coppia può decidere le proprie possibilità, la propria forza nella prospettiva di quanti figli deciderà di mettere al mondo.
    Ed è solo con una educazione capillare sui contraccettivi, una responsabilizzazione vera che si può combattere l’aborto.
    Il resto sono chiacchiere, interessanti, ma solo chiacchiere.

    • lorenzo ha detto in risposta a Engy

      Lo sapevi, tanto per dirne una, che il liquido seminale maschile contiene una componete (relaxina) che serve a rilassare, prevenendo le infiammazioni e le loro conseguenze, le pareti uterine dopo il rapporto?

      • Engy ha detto in risposta a lorenzo

        guarda lorenzo,
        io rispetto profondamente le idee di tutti su questo tema e, per dire, detesto la mentalità dominante ossessionata dal sesso; un sesso malato, che rigorosamente deve essere presentato con la massima banalità e volgarità possibili, pornografia dilagante, ecc. E non mi piace ad esempio la superficialità con cui certi ragazzi e ragazze molto giovani affrontano il sesso, con leggerezza e irresponsabilità, tanto poi c’è la pillola del giorno dopo … Non generalizzo ma spesso è così.
        Detto questo per me è molto più rilassante vivere la propria sessualità in maniera serena e consapevole e non condizionata da giorni sì e giorni no e la contraccezione per me è di aiuto in questo senso.

        • lorenzo ha detto in risposta a Engy

          E’ rilassante sapere che non esistono metodi contraccettivi privi di conseguenze?

        • Laura ha detto in risposta a Engy

          Cara Engy, permettermi di farti notare che se vivessi davvero la sessualità in modo sereno non avresti bisogno della contraccezione. Chi si difende è perché non è affatto tranquillo e il difendersi non lo rende più tranquillo.

          La contraccezione falsa la sessualità in quanto non sarà mai dono completo di sé. Non è un caso che al dilagare dei metodi anticoncezionali e contraccettivi sia parallelamente degenerato il concetto di sessualità, che tu stessa giustamente critichi.

          La sessualità non è un rilassamento, cioè non è uno sfogo (come dire “mi rilasso quando vado in palestra”). La sessualità è un dono d’amore fino nella nostra intimità e non c’è modo di donarsi davvero se non accantonando tutti i metodi che bloccano questo dono.

        • beppina ha detto in risposta a Engy

          E non mi piace ad esempio la superficialità con cui certi ragazzi e ragazze molto giovani affrontano il sesso, con leggerezza e irresponsabilità, tanto poi c’è la pillola del giorno dopo …

          Bene. I passo successivo é capire quanto incide in questo stato di “leggerezza” l’importanza di poterla avere o no a disposizione (e soprattutto col beneplacido della collettività).

          Detto questo per me è molto più rilassante vivere la propria sessualità in maniera serena e consapevole e non condizionata da giorni sì e giorni no e la contraccezione per me è di aiuto in questo senso.

          Tanto se la contraccezione non funziona si sa bene come procedere vero?

    • Emanuele ha detto in risposta a Engy

      E i contraccettivi sono indispensabili. I metodi naturali sono fallimentari e frustranti.

      Gli indici pearl del billings sono superiori a quelli degli ormonali orali e ordini di grandezza meglio dei preservativi. Quindi non puoi definirli fallimentari se prima non ti informi…

      Sul fatto se sia meno frustrante dover infilare il pene in un pezzo di gomma maleodorante sul più bello, ho qualche perplessità. Idem, per la pillola… non so se trasformare l’amore di coppia in una malattia cronica con pillole da prendere ad ore prestabilite (e guai a saltarne una!) sia così rilassante…

      • Hallowen ha detto in risposta a Emanuele

        Wikipedia:
        Alcuni valori

        La letteratura medica riporta:

        per le pillole anticoncezionali un valore metodico circa lo 0,1%;
        per il profilattico dallo 0,2 al 2%;[1]
        per il coito interrotto fino al 30%;
        per il Metodo Ogino-Knaus dal 16 al 30%;
        per il metodo sintotermico (naturale) un valore metodico del 2%[2];
        per il metodo sintotermico (naturale) in combinazione con un computer contraccettivo un valore metodico del 1%[3];
        per il metodo Billings (ovulation method, naturale) un valore metodico del 3%;[2]
        per il metodo post ovulazione (naturale) un valore metodico dell’1%;[2]
        per i metodi chirurgici 0%.[4].

        • Igloo ha detto in risposta a Hallowen

          E l’astinenza 100%. E allora? Che senso ha questo commento?

          Ancora non capisci la differenza…per chi usa i metodi naturali non vive la gravidanza come una malattia, un cancro da cui scappare e difendersi. Rimane aperto alla possibilità.

          Nella vita di un credente non c’è spazio per fortuna e sfortuna, come invece c’è nella superstiziosa vita di chi ha altre fedi come Luigi Pavone. La vita di un credente è un accogliere continuo, col sorriso, non un difendersi. Lo stesso nella sessualità.

          • Titti ha detto in risposta a Igloo

            Veramente che senso ha il tuo intervento, visto che Halloween riferisce la tabella con l’indice pearl che smentisce l’affermazione di Emanuele.

        • Emanuele ha detto in risposta a Hallowen

          …come sostenevo l’altro giorno c’è chi ha interesse ha promuovere pillole e preservativi… guarda invece questi dati:

          http://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_birth_control_methods

          Come puoi vedere il Billings (Symptoms-based fertility awareness), sta ben sopra la prima pillola orale e soprattutto sopra il preservativo, sia come valore teorico sia per un uso reale. Per fare meglio servono impianti sottocutanei, intrauterini o sterilizzazione…

          Qui invece puoi trovare un po’ di risultati di ampie campagne sull’uso del Billings (tutti dati pubblicati):

          http://toronto.naturalfamilyplanning.ca/downloads/trials.pdf

  7. Francesco ha detto

    Padre Angelo Bellon dice che a rendere diversi i metodi naturali dalla contraccezione è che così “si rimane aperti ad un eventuale concepimento”. In qualche modo sarebbe la mancanza di un pieno controllo da parte dell’uomo a rendere possibile a Dio di inserirsi come Lui vuole. Quello che in tutta onestà mi sono sempre chiesto è se le cose cambieranno quando, un giorno credo non lontano, esisteranno dei metodi naturali che permetteranno con certezza assoluta al 100% di escludere la fecondità della donna in quel particolare giorno. Immagino che i nostri nipoti avranno un’applicazione per smartphone capace di fare una micro-risonanza magnetica all’utero e garantirci al cento per cento che in quel giorno non c’è fecondità. Allora come potremo ancora ragionevolmente sostenere che avere un rapporto in quel momento sia donarsi totalmente, cioè sia donarsi l’un l’altro anche la propria capacità di diventare genitore? Nel momento in cui sarà noto con certezza ad entrambi che facendo l’amore quel giorno non si concepirà, allora la scelta di avere un rapporto sarà deliberatamente anche la scelta di non donarsi reciprocamente la propria capacità di diventare madre e padre. Non sarebbe una menzogna anche questa?

    • lorenzo ha detto in risposta a Francesco

      Il fine oggettivo del matrimonio è generare figli.
      Il fine soggettivo è generare se stessi.
      Spetta alla maturità degli sposi la scelta sul giusto bilanciamento dei fini.

  8. beppina ha detto

    Grandiosa e naturale. E naturalmente andrebbe vissuta.

    Come non concordare…

    Quando ci si piace e ci si ama si fa l’amore, ed è giusto così, è naturale così. No alle mitizzazioni e no alle demonizzazioni del sesso, ambedue maniere non sane di viverlo.

    Che sia da approfondire la differenza fra “fare l’amore” e “fare sesso”?

    E i contraccettivi sono indispensabili. I metodi naturali sono fallimentari e frustranti. In più, la coppia e solo la coppia può decidere le proprie possibilità, la propria forza nella prospettiva di quanti figli deciderà di mettere al mondo.

    Troppe certezze… vedrà che con un po’ di approfondimento potrà vedere i metodi naturali con una luce diversa. Sulle “competenze” della coppia non ci piove… si tratta di vedere però quali sono le condizioni migliori per aprire le porte ad un figlio, con quali modalità, come farlo entrare nella vita, quali sono le condizioni migliori per farlo crescere, ecc… ecc…

    Ed è solo con una educazione capillare sui contraccettivi, una responsabilizzazione vera che si può combattere l’aborto. Il resto sono chiacchiere, interessanti, ma solo chiacchiere.

    E’ già qualcosa che dal ragionamento traspare il fatto che lei consideri l’IVG cosa (relativamente) negativa a priori, ancorchè lecita. Chissa…

    Le “chiacchere” non sono mai interessanti (non sarebbe male un po’ più di tolleranza verso le idee degli altri).

    • Engy ha detto in risposta a beppina

      cara Beppina, il termine chiacchiere non voleva essere spregiativo, forse dovevo dire disquisizioni; e certe disquisizioni, alla fine, sono tanto interessanti quanto poco ancorate alla realtà. Cerco sempre di non essere intollerante, a volte ci riesco …. 🙂
      Giusto approfondire il concetto del fare l’amore piuttosto che del fare sesso (espressione orrendissima-issima): infatti premettevo l’idea del sesso come questione niente affatto banale e banalizzabile (come purtroppo invece succede da tempo immemorabile).
      E per me l’aborto è una vera disgrazia, non è un diritto giacchè si interviene su un altro da sè, è reso lecito – in determinate e precise circostanze, cosa che molti dimenticano o semplicemente non sanno perchè non l’hanno mai letta – da una legge che, prima di tutto, ci tenne a precisare che l’aborto non è un metodo di controllo delle nascite.
      Legge che, comunque sia, secondo me è buona e va mantenuta.

      • lorenzo ha detto in risposta a Engy

        Una legge che consente di sopprimere un innocente per risibili motivi va mantenuta?

        • Engy ha detto in risposta a lorenzo

          lorenzo, la legge parla chiaro e i motivi non sono dunque risibili.
          Se poi tu alludi a come vanno invece concretamente le cose, in alcuni casi ti posso dar ragione. L’essere umano, donne comprese, spesso sanno essere stolti e superficiali e immaturi oltre ogni immaginazione.
          Nella maggior parte dei casi i motivi non sono però risibili, secondo me.
          Il problema è che si dovrebbe investire seriamente sulla rimozione di tali motivi, ma la “famiglia” è quell’argomento di cui si riempiono la bocca politici di tutti i tempi giusto per ottenere voti e che poi viene sempre bellamente ignorata.

          • Laura ha detto in risposta a Engy

            Eppure c’è una contraddizione nella tua posizione.

            Se ritieni giusto dover eliminare i motivi che portano ad abortire è perché ritieni l’aborto un male, anche se sei favorevole. Ma come puoi ritenere un male l’aborto senza riconoscere che quel che abortisci è una persona umana? Non sarebbe un male abortire un grumo di cellule o un essere morto. E’ un male l’aborto solo se è la soppressione di un essere umano, se vuoi essere coerente e dunque favorevole all’aborto devi avere il coraggio di sostenere l’aborto sempre senza limitazioni e senza dispiacerti.

            Concordo con te invece nell’accusa ai politici dichiaratamente pro-family, che poi si comportano esattamente come gli altri a livello politico senza alcuna legge per aiutare davvero le donne e le famiglie.

          • lorenzo ha detto in risposta a Engy

            Legge 194
            Articolo 4
            Per l’interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento…
            Nello stato di salute psichica e nelle condizioni economiche, sociali e familiari non è forse possibile far rientrare, come è stato effettivamente fatto, di tutto e di più?

            • Engy ha detto in risposta a lorenzo

              Sì Lorenzo, come ho già detto la realtà ci racconta di una legge spesso ignorata e ti dirò di più: le donne, amiche e conoscenti che conosco io e che disgraziatamente hanno abortito, non rientravano – nemmeno una – nei casi previsti dalla legge; semplicemente hanno deciso di non voler portare a termine quella gravidanza.
              Però ci sono situazioni veramente molto gravi, per questo io credo che la legge vada mantenuta.
              Sono in contraddizione, è vero (e con questo rispondo a Laura), dal momento che anche per me l’embrione è già un essere umano seppure agli inizi della sua vita e anzi mi infastidiscono tutte quelle disquisizioni sul momento in cui il feto acquisisce – eventualmente per qualcuno – dignità di essere umano e tutte le balle correlate: abortire significa una cosa sola, per tutti, e noi per primi siamo la prova di un aborto mancato per dire.
              Sono in contraddizione, sempre dolorosa, eppure la penso così, non fosse altro per quei casi veramente tragici (non entro nel dettaglio ma proprio di recente ne conosco ben due veramente pesanti) che, a fronte anche di immaturità e irresponsabilità e superficialità diffuse, esistono.
              @beppina: vado a ripassare, poi se hai ragione te lo dico. 🙂

              • Laura ha detto in risposta a Engy

                “anche per me l’embrione è già un essere umano seppure agli inizi della sua vita”.
                Come si chiamano, cara Engy, le persone favorevoli all’uccisione di esseri umani innocenti? La lingua italiana parla di: assassini.

                Non ti sto accusando ovviamente (la tua è solo una posizione filosofica diciamo), ti voglio invitare soltanto a prenderti la responsabilità della tua contraddizione, che tu stessa riconosci. Non si può essere favorevoli alla morte di bambini e poi semplicemente dire: “la penso così, non so che farci”.

                “noi per primi siamo la prova di un aborto mancato per dire”, bellissimo riconoscimento, grazie. Mi stupisco però che non scatti la conseguenza, cioè l’ovvietà che se la donna non ha il diritto di uccidere suo figlio al 5° anno di vita, al primo mese o alla 26° settimana, perché dovrebbe avere il diritto di ucciderlo alla 22° settimana (come prevede la legge 194)?

              • lorenzo ha detto in risposta a Engy

                Per le “situazioni veramente molto gravi” non vi era alcun bisogno della legge 194.

      • beppina ha detto in risposta a Engy

        è reso lecito – in determinate e precise circostanze, cosa che molti dimenticano o semplicemente non sanno perchè non l’hanno mai letta – da una legge che, prima di tutto, ci tenne a precisare che l’aborto non è un metodo di controllo delle nascite.

        Giusto perché non passi l’idea che sta solo chiacchierando (nel senso suo ovviamente… 🙂 ) la invito a leggersi bene quali sono le possibilità ed i limiti della legge (in)civile che regolamenta in Italia la IVG.

  9. mario ha detto

    allora credo sussista dal punto di vista del pensiero dominante sicuramente una contraddizione. da una parte va di moda la protezione dell’ ambiente, il cibo biologico, la preservazione degli habitat, etc, dall’ altra se uno parla di metodi “naturali”, di ascolto del corpo, della parte anche biologica di se, quindi lontana dalla tecnica, dall’ inquinamento, direi “pura”, viene tacciato di medievalismo, di retrogrado. ma se ti piace la natura ti piacerà tutta, no? una volta ho parlato dei metodi naturali di contraccezione con un vegetariano, e lui ottusamente non voleva ammettere che l’ ecologia e i metodi naturali stanno in fondo sullo stesso piano.
    ciodetto, in effetti qualche contraddizione sul pensiero cattolico permane a mio avviso ( e forse il bello sta anche li, ma qui crollerebbe tutto il senso del sito UCCR!). esempio, se prima si dice che i metodi naturali hanno errore dello 0,5%(link sito corriere) si possono ritenere un deciso impedimento alla procreazione, significa dire un bel NO. l’ articolo sembra dire quasi che sono più sicuri della pillola, che da gravidanze indesiderate sotto l’ 1% dei casi. a quel punto uno potrebbe dire che sono equivalenti dal punto di vista della “misura” del NO a Dio. uno potrebbe dire che “apparentemente” i metodi naturali lasciano spazio a Dio, ma di fatto, statisticamente, NO, o comunque meno di altri metodi.
    quando Bellon dice : “si rimane aperti alla procreazione”, “non si dice di no” forse fa un passo troppo lungo. perchè che io, e lo dico da padre di famiglia felice, dica di no non lo si desume da quello che faccio, ma da quello che la mia coscienza sente nel profondo. da quel dialogo col Dio profondo in cui si gioca la vita. conosco cattolici che furbescamente e fariseicamente usano metodi naturali ma dentro di loro c’è un grande NO, c’è l’ aderenza alla legge dietro la quale si nasconde la paura della vita, c’è un sentirsi a posto rispetto ad una morale che gli richiede quel comportamento.
    spero che non passi che penso che siano meglio i contraccettivi “artificiali”, io da cristiano delle labili idee che vanno di moda non m’ importa nulla, il mio commento è rivolto ai cattolici che hanno a cuore le idee e i comportamenti della Chiesa, per crescere e migliorarla insieme.

    • Laura ha detto in risposta a mario

      Capisco solo in parte cosa dici mario, personalmente non vedo alcuna contraddizione nel pensiero cattolico…nessuna obiezione ha mai retto finora.

      La cosa che ho capito è che sono d’accordo con te: non basta usare i metodi naturali per essere a posto con la coscienza, poi magari si maltratta la donna a letto ma intanto si usano i metodi naturali. Ovviamente non è così, il come trattarsi sta alla coscienza della coppia ma questo non c’entra nulla con i metodi naturali.

      • mario ha detto in risposta a Laura

        molte contraddizioni sono insite nel pensiero cattolico, in vari campi. non è questo lo spazio per enuclearle. io sono più vicino a tertulliano piuttosto che a tommaso. il primo diceva che “credo poichè è assurdo” , io direi “credo poichè non è immediatamente evidente”, se lo fosse non ci crederei, sarebbe una verità incontrovertibile che nessuno potrebbe smentire, e non è questo il caso. lo stesso credere nasconde elementi contraddittori, ma sono sofismi , lasciamo stare!
        le obiezioni non hanno retto perchè non sono state altrettanto potenti, ma questo non vuol dire che non ci siano vulnerabilità ancora inesplorate. come ci insegna la logica se io faccio un asserto e le obiezioni non reggono io non ho dimostrato l’ asserto, esso per diventare teorema deve essere positivamente dimostrato. cmq sono d’ accordo con te, le obiezioni del ns tempo sono grana grossa rispetto alla teologia di 2000 anni del cristianesimo.

        ora seguimi nel mio discorso.
        Supponi che si arrivi a dei metodi naturali evoluti (come diceva un commentatore con la app che ti fa l’ ecografia e ti dice che l’ ovulo non è di sicuro pronto) che raggiungono il 100% di sicurezza ( e non siamo lontani da ciò già oggi), chi li utilizza direbbe un sicuro NO a Dio? eppure non potremmo dire che sviliscono la sessualità , che fanno dell’ altro un oggetto, etc. non diremmo tuttavia che lasciano aperta una porta.quella porta sarebbe chiusa.
        bene , tu mi diresti, e vabbè ma non sono i metodi di oggi!
        ok, ma il metodo naturale, che lascia a Dio lo 0,5% di gravidanza indesiderata ( ma desiderata da Dio), non è tremendamente più vicino a dire di NO a Dio piuttosto che NI? possibile che Dio deve occupare lo spazio in cui noi ci chiudiamo gli occhi? lo spazio in cui noi gettiamo praticamente un dado truccato che 99,5 volte dice NO e 0,5 volte dice SI?
        non è forse più umano dire che Dio c’è sempre, perchè è dentro di me, mi è vicino nelle scelte e nelle rinunce( vedi BenXVI)? e che dunque la questione del metodo naturale o meno appartiene ad un’ idea banalizzata di Dio, vicina al Caos, in cui la mia coscienza è totalmente svilita, regelata al manicheismo del SI o NO, e in cui a Dio viene lasciato solo un piccolo dado truccato con cui giocare?

        • lorenzo ha detto in risposta a mario

          Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l’uomo non toccare donna;
          tuttavia, per il pericolo dell’incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
          Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito.
          La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie.
          Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione.
          Questo però vi dico per concessione, non per comando.
          Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro.
          Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io;
          ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere.(1Cor 7.1-9)

          C’è chi può benissimo fare a meno del sesso e chi no; quanto al matrimonio poi, credo sia contrario al disegno divino che l’aspetto procreativo avvenga a discapito dell’unitivo e della dignità altrui.

        • Laura ha detto in risposta a mario

          Caro mario, forse c’è semplicemente bisogno che tu approfondisca le ragioni del credere che, come tu stesso dici, non sono poi così stabili. Probabilmente in un secondo momento capiresti che di contraddizioni e sofismi c’è ben poco nella teologia e nel pensiero cattolico…almeno, così la vedo io. Alla tua domanda finale è già stato risposto sopra e non inficia per nulla quanto sostiene l’articolo.

        • Emanuele ha detto in risposta a mario

          L’uso tecnicistico di strumenti di indagine atti a evitare la gravidanza è condannata dalla Chiesa… si badi bene ho detto “l’uso”. Quindi un eventuale metodo scientifico/ormonale che indicassse con certezza assoluta i giorni fertili non è di per se immorale… Applicarlo con il solo fine di evitare per sempre una gravidanza invece non è lecito.

          E’ invece lecito utilizzarlo per diradare le nascite, limitare il numero dei figli a quelli che possiamo accudire, etc.

          Il problema infatti è nella negazione assoluta dei figli, non tanto nel metodo che si adotta per poi ottenere quel fine. Certo, nel caso dei contraccettivi, oltre che il fine è sbagliato pure il metodo…

    • Alessandro ha detto in risposta a mario

      (Alessandro quello ateo). Sebbene abbia molta difficoltà ad intervenire in questo dibattito perchè (qualunque cosa ritenga giusta per me) comprendo benissimo come per un cattolico la castità, il seguire metodi naturali di controllo della della procreazione ed ogni altra cosa detta nel dibattito sia un valore (ed anzi, poichè questo li aiuta nel rendere più forte, bello e profondo il loro matrimonio, per quel che vale – e certo non ne hanno bisogno – li esorto a seguire quello che la loro fede gli suggerisce nel profondo perchè, qualunque cosa dicano gli altri, anche con quell’odioso tono di scherno che spesso si usa in questi casi, io sono convinto che in quest’ambito, se seguono la loro fede, non sbagliano di sicuro) l’intervento di mario mi ha colpito per l’accostamento tra i metodi naturali e l’ambientalismo. Lo trovo veramente sottile, intelligente e ho la sensazione che sia proprio vero.

      • mario ha detto in risposta a Alessandro

        caro alessandro, ti esorto a non demordere sia nella lettura che nel commentare gli articoli.
        io da credente (poco e spesso male) ho il sincero bisogno sia di trovare conferme della fede sia di mettere in questione quello che non mi convince, e da questo punto di vista il confronto schietto , senza issare dei muri, con un “non credente” (giuro che non lo dico più, è un termine vuoto e non significa molto) è molto prezioso.
        l’ amore per la chiesa non mi abbandona, ma come spero tu abbia provato quando ami qualcuno sei benevolente, gliene perdoni tante. c’è bisogno invece di chiarezza, di tempo per riflettere, e questo sito può aiutare. di blog, riviste e siti cattolici ne ho visti tanti, e ti assicuro che uccr ha davvero a cuore che i suoi argomenti siano alla portata di tutti e non servano a chiudersi nelle barricate.
        credo che, in questa questione dei “metodi naturali” come in tante altre, la cosa più utile sia fare dei cortocircuiti, creare ponti , associare idee e comportamenti, portare esempi comprensibili a tutti, usare la creatività x far pensare.
        sul serio vorrei sapere cosa pensi delle questioni che sfiori (castità, metodi, e anche il tema di cosa sono i valori in generale). sono sicuro che ci sarebbe spazio per un arricchimento reciproco.
        se vuoi puoi anche scrivermi in privato a mario.1979_m@libero.it.
        a presto.

        • Alessandro ha detto in risposta a mario

          Caro Mario, la mia difficoltà nell’intervenire nel merito della questione qui dibattuta è che non sono titolato ad esprimere giudizi sulle questioni interne ad una chiesa cui non appartengo anche perchè, non avendo io la fede, mi troverei a parlare a sproposito di quella che è la volontà di Dio. Consentimi quindi per questo giro di leggere e tacere, ci sarà sicuramente altra occasione per discutere e confrontarci.

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Alessandro

        Grazie Alessandro, ci testimoni quanto sia benedetta la cultura dell’incontro al posto di quella dello scontro. Stai inconsapevolmente amando e seguendo Papa Francesco e la Chiesa più di me, per questo mi sei di esempio e maestro.

        • Alessandro ha detto in risposta a Paolo Viti

          Caro Paolo, ti ringrazio per l’attestazione di stima, ma in realtà dico quel che penso cercando di non avere alcun preconcetto verso le opinioni altrui che condivido o contesto sempre sulla base di argomenti e non di pregiudizi. Ma lo stesso fate voi senza nessuna differenza rispetto a me (ognuno naturalmente con il suo stile e modo di approcciarsi alle cose). Anzi creando un luogo di discussione come questo che ospita anche persone che su tante cose hanno posizioni diametralmente opposte alle vostre avete già fatto molto più di quanto farò io per creare la cultura dell’incontro e di questo posso solo che ringraziarvi.

  10. Li ha detto

    Di sicuro i metodi naturali non sono mortali come i contraccettivi.

    http://www.tempi.it/olanda-nove-ragazze-morte-in-cinque-mesi-per-la-pillola-diane-35-questo-non-e-femminicidio#.UnIuUnCmHpI

    Tolto che la pillola fa uscire di testa: l’ho provata per curare dei dolori e mi stava mandando in paranoia. Come ho smesso di prenderla la serenità è rientrata. del resto gli ormoni passano anche per il cervello, quindi è comprensibile anche se non capita a tutti.
    E che dire di ictus e altri bei regali dei contraccettivi?

  11. Sophie ha detto

    Buon giorno e prima che mi dimentichi, buona festa di Ognissanti a tutti voi. E a chi festeggia “Halloween” auguro una giornata di diarrea così gli se ne passa la voglia di festeggiare questo fenomeno demenziale del sotterraneo. 😀

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