Il Time riconosce le vittorie del mondo pro-life

TimeA concentrare l’attenzione sull’aborto è stata la recente copertina del Time americano dedicata ai 40 anni della sentenza che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti, la Roe Vs Wade. Si legge: «40 anni fa gli attivisti per il diritto all’aborto vinsero una battaglia epica con la Roe contro Wade. Perdono da allora». Nell’articolo su spiega perché abortire in America oggi è molto più complicato rispetto al 1973, anche grazie ai pro-life che stanno mettendo un limite dietro l’altro per tentare di difendere il diritto alla vita dei neo-concepiti, esseri umani non desiderati.

Ci si mette anche la scienza, si lamenta il Time, permettendo di ascoltare il battito del cuore di un bimbo e vedere quasi subito il suo corpo nella pancia, inoltre i nati molto prematuri oggi sopravvivono ponendo in seria questione la correttezza delle leggi. Il Nord Dakota e l’Arizona, ade esempio, oggi hanno soltanto una clinica che permette di abortire, il Texas ha appena avuto il via libera per tagliare i finanziamenti alle cliniche abortiste di Planned Parenthood e lo stesso ha fatto la contea nord del Michigan. Tra il 2011 e 2012 ben 135 leggi sono state emanate per limitare l’accesso all’aborto.

Secondo una recente indagine condotta su 4.000 studenti di scuole superiori e universitari, il 50% crede che l’aborto dovrebbe essere legale sempre o nella maggioranza dei casi, e il 50% crede che dovrebbe essere illegale in tutte le circostanze o eccetto nei casi di stupro, incesto, o per salvare la vita della madre.

Planned Parenthood, che ha ucciso un’altra donna in una sua clinica abortiva, ha annunciato di voler prendere le distanze dall’etichetta “pro-choice”, nel tentativo di attrarre il sostegno di persone che non si riconoscono nei gruppi “per la scelta” e “per la vita”. Tuttavia il problema più grande oggi per per il mondo pro choice (o pro death) è la fatica a rigenerare la leadership. Il trend dell’aborto in America è ormai in costante diminuzione, la strategia del mondo pro life non è trascinare di nuovo in tribunale la Roe Vs Wade, ma “renderla irrilevante”, come dice Charmaine Yoest, presidente di Americans United for Life. Come? Attraverso l’informazione corretta su cosa sia l’embrione, la difesa dell’obiezione di coscienza, l’appoggio della scienza e gli avvertimenti sulle pericolose conseguenze dell’aborto per la salute della donna.

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6 commenti a Il Time riconosce le vittorie del mondo pro-life

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  1. Azaria ha detto

    “Ci si mette anche la scienza, si lamenta il Time…” e gia`, quando la scienza entra in campo anche gli oscurantisti devono fare i loro conti con l’oste… ma non accusavano noi cattolici di essere contro la scienza?

    Leggendo l’articolo di “scienze e vita” linkato mi e` venuta poi una tristezza infinita nel leggere “La maggior parte delle americane che abortiscono… lamenta uomini che le hanno abbandonate…”. Come uomo (maschio) me ne vergogno.

  2. Andrea2 ha detto

    La scienza è pro-life! 🙂

    • manuzzo ha detto in risposta a Andrea2

      “i nati molto prematuri oggi sopravvivono ponendo in seria questione la correttezza delle leggi”

      Ricordo ancora mia madre che mi diceva che quando mi aspettava, al quarto mese, andava in spiaggia e sentiva che sussultavo appena lei vedeva il mare… e pensare che vista l’età il radiologo che diagnosticò la gravidanza le “chiese se volesse abortire”…. il radiologo…. chissà perché….

      Non possiamo dimostrare (scientificamente) l’esistenza di alcun essere soprannaturale, ma perché continuare a negare che l’embrione è un essere umano come un altro (a parità di corredo cromosomico) mi pare pura follia.

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