Oltre 30 intellettuali avviano una campagna pro-life: «l’aborto non è un diritto»

Dopo la conversione cattolica nel 2001, Lord Nicholas Windsor rinunciò alla sua pretesa al trono inglese e abbracciò anche l’insegnamento della Chiesa sul diritto alla vita del nascituro. Recentemente ha avviato una campagna di supporto per i cosiddetti “articoli di San Jose”, ovvero 9 dichiarazioni sulla questione dell’aborto firmate da oltre 30 importanti politici, diplomatici, giuristi, scienziati, studiosi e personaggi pubblici di tutto il mondo, tra cui John Finnis, professore di diritto all’Università di Oxford e John Haldane, professore di filosofia presso l’Università di St Andrew (Scozia).

C’è il riconoscimento di una forte campagna sovversiva a livello internazionale che sostiene falsamente che l’aborto è un diritto umano e che tutti i governi hanno il dovere di sostenerlo. I 9 articoli sono stati presentati all’inizio di questo mese presso le Nazioni Unite dal prestigioso studioso Robert George, della Princeton University e dall’ex ambasciatore degli Stati Uniti, Grover Joseph Rees, i quali hanno sfidato le affermazioni fatte dal personale delle Nazioni Unite secondo i quali esiste un diritto fondamentale all’aborto nel diritto internazionale. Questi articoli sono stati promulgati contemporaneamente in tutto il mondo con il sostegno di tutte le associazioni pro-life internazionali.

Gli articoli di San Jose smentiscono categoricamente l’affermazione che togliere la vita del nascituro sia un diritto e ricordano come le leggi di oltre due terzi di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite riflettono chiaramente un riconoscimento continuo che i bambini non ancora nati meritano protezione. Solo 56 paesi hanno permesso l’aborto e tra questi, in 22 è senza restrizioni. Le Nazioni Unite continuano però la loro campagna abortista anche nel Terzo Mondo per modificare le leggi sull’aborto, anche attraverso una serie di ricatti, ovvero l’aiuto e il sostegno economico in cambio di leggi liberatorie sull’aborto. La Svezia, ad esempio, ritirò tutti gli aiuti al Nicaragua, dopo che la sua Assemblea Nazionale non riuscì a varare una legge liberale sull’aborto.

I 9 articoli dichiarano inoltre che il nascituro dev’essere protetto dai diritti umani, che la scienza stabilisce che la vita umana inizia con il concepimento, che non esiste il diritto di aborto nel diritto internazionale e che il diritto alla vita è stabilito dall’articolo 3 della Dichiarazione Universale del 1948 sui diritti dell’uomo, nata in seguito agli orrori della seconda guerra mondiale. Moltissimi attivisti stanno chiedendo ai propri parlamentari di diventare firmatari.

Sul sito www.sanjosearticles.com si possono trovare tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo più opportuno di questi articoli.

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99 commenti a Oltre 30 intellettuali avviano una campagna pro-life: «l’aborto non è un diritto»

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  1. Paolo Viti ha detto

    Spero veramente che abbia un seguito…

  2. Panthom ha detto

    Mi fa piacere che le iniziative pro life a livello internazionali comincino a prendere piede…forza!

  3. Laura ha detto

    Questa convergenza di intellettuali è senza dubbio molto mediatica e importante, credo vada fatto anche in Italia.

  4. DSaeba ha detto

    E’ sempre interessante sapere quello che riescono a fare certi paesi considerati il “non plus ultra” come la svezia

  5. Alessandra ha detto

    Chissà se anche questi sono nel libro paga del Vaticano, vero Mimmo?

  6. Pier Paolo Nicolè ha detto

    Non serve essere cristiani per vedere che l’aborto è un omicidio. Mi chiedo quando le persone che si dichiarano difensori dei più deboli, tipico di chi politicamente sta a sinistra, se ne accorgeranno. Ci sono persone che si dichiarano razionaliste e paldine della libertà di tutti ma sono pronte a qualsiasi battaglia per un diritto (l’aborto) che non esiste. A chi non ha voce (e non ha ancora voto) nessun diritto neanche di nascere.

    • Piero ha detto in risposta a Pier Paolo Nicolè

      Mi chiedo quando le persone che si dichiarano difensori dei più deboli, tipico di chi politicamente sta a sinistra

      Ma non solo loro, purtroppo… Vedi qualcuno che “si fa bello” con l’etichetta “cristiano” eppure sponsorizza, direttamente o indirettamente, queste pratiche…

      Per esempio questo tizio, conosciuto certamente piu’ per la sua attivita’ in TV che per altro, milita per un partito che fa del “diritto all’aborto” un vanto…

    • Lucy ha detto in risposta a Pier Paolo Nicolè

      Condivido fortemente il fatto che l’opposizione all’aborto sia sempre più -per fortuna- una questione laica.

      • Pier Paolo Nicolè ha detto in risposta a Lucy

        Magari fosse così. Nella realtà l’opposizione all’aborto è fatta quasi esclusivamente dalla Chiesa cattolica.

  7. Lucy ha detto

    che tristezza questo lobbysmo abortista…addirittura ricatti al Terzo Mondo…

    • gabriele ha detto in risposta a Lucy

      ma cosa possono fare
      per legalizzare il matrimonio omosex in africa stanno ricorrendo alle minacce

  8. Antonio72 ha detto

    Vorrei solo puntualizzare che l’aborto non viene considerato dagli atei materialisti solamente un semplice diritto umano. Sarebbe troppo facile. La loro propaganda è molto più sottile e strisciante (nel senso che striscia di soppiatto nelle menti più deboli). Il diritto di abortire è della donna! Così si contrappone un essere debole ed indifeso, come il nascituro, con la donna, un altro essere considerato debole e sottomesso dalla società maschilista, i cui diritti non sono ancora del tutto parificati a quelli dell’uomo.
    Capito la furbata, qual è? Si confonde il diritto di abortire, con quello del pari stipendio con l’uomo, della libertà di procreare, di prostituirsi (sic), delle quote rosa in politica e negli incarichi dirigenziali, ecc… Fanno un bel minestrone mischiando tutto assieme, così chi si permette di toccare il presunto diritto all’aborto viene subito tacciato di maschilismo e di altre peggiori nefandezze.
    DONNE SVEGLIATEVI!

    • a-ateo ha detto in risposta a Antonio72

      Gli atei abortisti si scordano di spiegare che l’aborto alla donna fa male fisicamente e moralmente in primo luogo alla donna che abortisce.
      Fa male anche ad altri eventuali membri della famiglia.
      Fa male alla società alla quale si appartiene: in Inghilterra una intera generazione è stata buttata via attraverso i rifiuti speciali ospedalieri…
      Fa male alla civiltà alla quale si appartiene perchè ne compromette gravemente la capacità di sopravvivenza, soprattutto se altri adottano da sempre aggressive politiche demografiche.
      Domanda: a chi fa bene l’aborto…?

  9. StefanoPediatra ha detto

    So che mi ripeto (ho scritto in altri commenti il mio pensiero sull’aborto) ma non posso fare a meno di ribadire il concetto che l’aborto è un male a prescindere da qualsiasi altra considerazione (sindrome post aborto, malattie correlate) in quanto consiste nella decisione unilaterale (donna o comunque adulti a lei vicini) di sopprimere una vita assolutamente indifesa e incolpevole.

    E non è questione di chi fosse al governo nel momento in cui la 194 è stata approvata o chi ci sia ora. Purtroppo oggi abbiamo la legge 194 per la “connivenza” di tanti politici cattolici ma anche di tanti cittadini cattolici che, chiamati ad esprimersi su questi temi, o non hanno detto il loro no a questa legge o hanno addirittura ribadito il proprio sì.

    E non è nemmeno questione di quanti siano nel 2011 i feti e gli embrioni abortiti rispetto a quanti erano prima del 1978 o nei primi anni dell’applicazione della 194. 115.000 mila vite umane sono meno di 200.000 (come i pignoli continuano a sottolineare) ma sono 115.000 bambini che non sono nati (o feti, come sempre i pignoli vogliono precisare). Sono diminuiti gli aborti negli anni? Bene. Benissimo anzi.

    Ma sono diminuiti davvero? Quanti ne uccide la pillola del giorno dopo? Quanti ne ucciderà la pillola dei 5 giorni dopo? Quanti esseri umani vengono soppressi e nessuno nemmeno li registra e sfuggono alle statistiche?

    Sono sempre troppi, drammaticamente troppi.

    E sono sempre troppo poche le iniziative in favore della vita e contro l’aborto.

    L’aborto FA fa male a tutti. Alle madri, ai padri, alle famiglie, ai fratellini sopravvissuti, alla società, al mondo. Ma prima ancora e prima di tutto l’aborto E’ un MALE!

    • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Caro Stefano,
      Ribadisco il mio pensiero. Un cattolico puo’ parlare come un “uomo di fede” e ribadire principi morali, religiosi, etici, etc..: fintanto che questo e’ il terreno non credo sorgano grossi problemi.
      Nel momento in cui il cattolico vuole rendere quei principi delle leggi (perche’ la societa’ e’ governata dalle leggi dello Stato) vi sara’ un compito ben piu’ arduo: quello di fornire soluzioni a problemi reali.
      Trenta intellettuali firmano 9 articoli contro l’aborto? Piu’ che legittimo.
      A parte che trenta personalita’ in tutto il mondo non mi sembrino tante (e che Lord Nicholas Windsor abbia rinunciato ben poco al trono essendo 25esimo in successione al trono) e non capisco come vogliano agire ma mi sembra che soluzioni concrete non ne offrano.
      Nel momento in cui l’aborto dovesse essere proibito in Italia, quali sarebbero le soluzioni? Tornare agli aborti clandestini?
      Volete che gli aborti siano a 0? In che modo? Riuscite a presentare una legge che permetta di raggiungere questo obiettivo? Nel momento in cui ci sia, la legge 194 sarebbe totalmente inutile.
      Saro’ pignolo come dici tu a ribadire che 115.000 aborti non sono 200.000 ma il bello delle cifre e’ che non lasciano spazio a interpretazioni.
      Per ora la 194 sta producendo una diminuzione continua degli aborti (dimezzati dal 1982): alternative concrete non ne ho mai sentite.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

        Caro Carlo, non sei stato proprio tu (o era qualcun altro, boh!) nel corso di un’altra discussione a farmi la stessa domanda? E non ti ho forse già risposto?

        Intanto per un cattolico o comunque uno che ha ben presente il valore della vita umana è secondo me un dovere opporsi a qualunque attentato alla vita stessa (aborto, eutanasia, pena di morte). Il che significa che come cattolico io devo fare di tutto affinchè una legge che legalizza un omicidio non passi. Certamente, come dici tu, non posso fermarmi a questo ma devo anche poi trovare una soluzione al problema.

        In altra sede citai alcune alternative:

        1. adozione
        2. educazione sessuale (quella che un simpatico giovane che viveva in un paesino senza televisione e giornali diceva di non avere ricevuto a scuola e nemmeno durante il servizio di leva, 🙂 )
        3. supporto economico alle famiglie in difficoltà
        4. contraccezione, …

        Le cifre non lasciano spazio ad interpretazioni? Vero: 115.000 bambini per me sono un eccidio! Per molti sembra invece vero quanto ebbe a dire Stalin (era lui? credo di sì ma se sbaglio correggetemi e scusatemi) secondo cui una persona morta era una tragedia, 115.000 morti (questo numero non l’ha detto Stalin, of course!) sono una statistica.

        Lo Stato è laico? Vero. Ma l’omicidio è omicidio per un cattolico come per un laico o no?

        E comunque o i cattolici non si fanno eleggere e non fanno politica (il che però non sarebbe giusto e anzi sarebbe contrario alla loro natura che prevede che si impegnino nel sociale e nella politica; si veda anche il vangelo della liturgia odierna) oppure portano nella politica la propria visione della vita ed i propri valori.

        L’unica cosa che secondo me non dovrebbe mai fare un cattolico in politica è rinunciare ai propri valori ed alla loro difesa in quanto valori universali. Vogliamo chiamarla incoerenza? No, forse è qualcosa persino di peggiore.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

          Perfetto,
          Allora da cattolici spingete su queste soluzioni.
          Piuttosto che “proibire” bisognerebbe rendere inutile la 194/78: altrimenti il fenomeno resta.
          Educazione sessuale e contraccettivi come il preservativo? D’accordissimo ma qual e’ la posizione della Chiesa a riguardo? Mi sembra di aver letto in questo blog che l’aborto sia piu’ diffuso nei paesi in cui e’ presente l’educazione sessuale: sbaglio?
          Supporto economico alle famiglie in difficoltà? A me sembra che ad 8.000 famiglie sia stato richiesto addirittura di restituire l’assegno del “bonus bebe”.
          Alcuni provvedimenti (o alcuni “mancati provvedimenti”) spingono all’aborto ben piu’ della 194.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

            Caro Carlo,
            il problema non è imporre a tutti gli Italiani i metodi di procreazione responsabile ammessi dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Lascia a me che sono cattolico regolarmi come credo così come io lascio che chi non lo è si regoli come crede. Il problema della contraccezione (quella vera, però, non le forme di aborto travestite da contraccezione) è un falso problema. Non credo che nessun cattolico voglia obbligare un non cattolico a seguire il catechismo della Chiesa Cattolica.

            Meglio il preservativo dell’aborto? Certamente!

            A me non importa come ti regoli tu nè ti impongo il mio modo di vedere la contraccezione. Lo fai a testa in giù? Solo nei giorni feriali? Col condom? Oppure con la spirale? Per me ti puoi infilare tutto in un sacchetto di plastica se preferisci (il tu è generico, ovviamente, non mi riferisco a te 🙂 ). Fai pure. Usa la fantasia come vuoi.

            Ricordo una domanda analoga alla tua in occasione di un incontro cui partecipai come relatore contro l’aborto (l’ho sentita mille volte): meglio la contraccezione o l’aborto? Ma perchè si usa sempre questo ritornello? E dire che la risposta non può che essere sempre la stessa.

            E’ chiaro che io credo che l’uso del preservativo è sbagliato non perchè me lo dice la Chiesa sic et simpliciter ma perchè condivido pienamente i motivi per cui la Chiesa lo considera sbagliato e non in linea con la morale cattolica. Ed è chiaro che mi piacerebbe vivere in un mondo in cui tutti considerano certi valori importanti e rispettabili.

            Ma la società è quella che è. Io posso spiegarti perchè trovo giuste (e belle) certe cose ma non posso importele.

            Ma l’aborto è tutta un’altra cosa e io ho il dovere di ribellarmi a questo abominio!

            L’aborto è più diffuso dove l’educazione sessuale si fa? Boh non lo so ma se è così forse è perchè l’educazione sessuale non è ben fatta.

            Difficile reperire i fondi per supportare le famiglie in difficoltà? A parte che non abortisce solo la povera gente, io credo che ci siano tante famiglie che aspettano solo che venga messo al mondo un bambino adottabile per prendersene cura.

            • StefanoPediatra ha detto in risposta a StefanoPediatra

              A proposito, strano ma vero, qualche giorno fa ho sentito per radio una cooperante che lavora in Africa la quale, rispondendo ad una giornalista che l’intervistava sulla diffusione della contraccezione in Africa rispondeva che in Africa non è come nel nostro mondo “evoluto”: in Africa un bambino è sentito come una benedizione di Dio e dunque non è diffuso il desiderio di sopprimerne la vita o evitarne la nascita.

              La cooperante non era una suora nè mi pare si trattasse di un’organizzazione cattolica o confessionale. Era una persona giovane di cui non ricordo il nome. Nemmeno la radio era Radio Maria ma Rai Radio 2.

              Forse allora non è un problema di educazione sessuale. Forse è un problema di come siamo abituati a considerare la vita noi dei Paesi ricchi di soldi ma svuotati di valori rispetto al modo di vedere la vita che hanno le persone povere che però guardano alle cose davvero importanti!

            • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

              Sarei curioso di sapere cosa ne pensino gli altri riguardo corsi (non fissi ovviamente…) di educazione sessuale nelle scuole magari anche in riferimento all’utilizzo del condom.

              • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

                Caro Carlo, nella scuola dei miei figli, sia alle medie che al liceo, nella civilissima e modernissima Bologna sono stati effettuati corsi sulla diversità condotti dall’ARCIGAY. Cosa vuoi che sia parlare del condom (peraltro distribuito in almeno un’occasione che io ricordi davanti alla stessa scuola dei miei figli, sempre nella modernissima Bologna)!

                Ma, per come la vedo io, una vera educazione sessuale non è affatto un’educazione alla contraccezione. Fare educazione sessuale significa educare all’amore, educare all’accoglienza della vita, educare alla responsabilità, educare al rispetto, educare anche, ma per ultimo, ai metodi anticoncezionali naturali o artificiali, fisici o chimici, ivi incluso alle controindicazioni ed agli effetti collaterali per la salute di questi ultimi.

          • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

            Credo ci sia anche molto altro. In particolare la coltura di morte di questi ultimi tempi. Battaglia fatte in nome della libertà ma che ci riducono in schiavitù.

      • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

        Allora stando al tuo discorso una cosa diventa morale se la maggior parte pensa sia tale? Una volta ho visto un documentario sullo sfascio morale in alcuni paesi dell’Asia. Mi sempra Laos e zone limitrofe “governate” per anni dai Khmer Rossi. Le organizzazioni umanitarie (tipo UNICEF) dovevano spiegare alla popolazione locale che i rapporti sessuali tra adulti e bambini non sono ne morali ne normali. La maggior parte delle persone in quella zona non ci vedeva niente di male tanto era il degrado morale ereditato dopo la dittatura comunista. Semplificando molto il tuo discorso una società la cui maggioranza che ritiene praticabile la pedofilia può farne una legge che la regolamenti?
        I dati degli aborti dal 1982 qual’è la fonte?
        Dovresti, inoltre, sapere che gli aborti clandestini continuano!!

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

          Per quanto riguarda la morale (almeno per quanto riguarda la morale pubblica) non e’ statica ma cambia nel corso del tempo ed a volte anche in maniera ristrettiva.
          Nel passato veniva considerato normale che ci si sposasse all’interno della famiglia (tra cugini magari) o che i matrimoni fossero “combinati”. Ricordo un grande giornalista che ricordava di avere una moglie dodicenne in Eritrea negli anni ’30: forse segno di una tolleranza a riguardo. Nel passato non ci si scandalizzava se un uomo maturo sposasse una donna molto piu’ giovane mentre ora e’ sicuramente fonte di “chiacchiericcio”. Un uomo che avesse ucciso la moglie traditrice agiva nel “giusto” ed era anche tollerato nella legge: oggi e’ certamente immorale ed illegale (riforma diritto di famiglia).
          Allo stesso tempo nel passato il topless era immorale mentre oggi e’ tollerato nelle spiaggie italiane.
          Detto cio’ non so dire universalmente cosa sia immorale ma so che se la maggioranza di un popolo si esprime a favore o contro una legge, tale volonta’ deve essere rispettata: si chiama democrazia.

          I dati degli aborti dal 1982 in poi si possono facilmente trovare nel sito del Ministero della Salute. Ti fornisco qui il link:
          http://www.salute.gov.it/saluteDonna/newsSaluteDonna.jsp?id=1650&menu=inevidenza&lingua=italiano
          Sempre per quanto riguarda gli aborti clandestini, nel 2007 il Ministro della Salute scriveva:
          “Un ulteriore elemento che si intende sottolineare è che la legalizzazione dell’aborto, determinando la sostanziale scomparsa o la riduzione ai minimi termini dell’aborto clandestino, ha comportato anche l’eliminazione della mortalità e morbosità materna ad esso associata.
          Inoltre la legalizzazione non ha favorito la diffusione del fenomeno, come da più parti si temeva, ma piuttosto la sua sostanziale riduzione, grazie alla promozione di un maggiore e più efficace ricorso a metodi di procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della legge.”

          http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_679_allegato.pdf

          Piu’ di recente – nella relazione 2010 – il Ministro della Salute scrive:
          “ Si conferma, quindi, la contemporanea diminuzione dell’abortività legale e clandestina tra le donne italiane (quest’ultima era stata stimata pari a 100˙000 casi nel 1983).”

          Non so quali dati tu abbia riguardo gli aborti clandestini.

          Lo sai perche’ esistono ancora aborti (legali e clandestini)? Una causa incidente e’ la presenza di donne straniere (relazione Ministero Sanita’).
          Siccome – nel recente passato – si voleva imporre ai medici di denunciare lo straniero clandestino che fosse ricorso alle cure dei sanitari, poi non possiamo lamentarci se gli stranieri sono cosi ritrosi e cio’ incide nel numero degli aborti: questo e’ il frutto della politica del rifiuto.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

            Carlo, la morale pubblica sarà anche mutevole (forse perchè la addomestichiamo?) ma l’uccisione di un essere umano è sempre un’omicidio. Volontario, preterintenzionale o colposo ma resta un omicidio.

            Quanto poi al numero degli aborti clandestini, per definizione sono difficilmente tracciabili (oggi come quando il loro numero, ipertrofizzato, veniva usato per promuovere la 194), anche dal Ministero della Salute. Tu stesso infatti riporti che il dato è “stimato”.

            Inoltre, come saprai, i dati sulle IVG pervengono al Ministero su base volontaria dai vari centri presso i quali si praticano gli aborti.

            • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

              Non so chi possa addomesticare la morale o la cultura. Quando dall’alto si e’ cercato di imporre un cambiamento della cultura (ad esempio Mussolini quando cerco’ di eliminare il “lei” o Garibaldi quando cerco’ di eliminare il “baciamano”) vi furono grandi fallimenti.
              Per quanto riguarda i dati sugli aborti legali leggo solo che: “Il monitoraggio avviene a partire dalla compilazione dei modelli D12 dell’Istat che devono essere compilati per ciascuna IVG nella struttura in cui è stato effettuato l’intervento.” (Relazioni Ministero Sanita’). Quindi non credo sia su base volontaria ma mi sembra sia un obbligo.
              Lo stesso Ministro afferma che: “l’Italia dispone e pubblica i dati sull’IVG in maniera più completa e tempestiva di molti altri Paesi europei.”
              Per quanto riguarda le stime (che come ovvio sono “stime”) sugli aborti clandestini riportavano 20.000 aborti clandestini nel 2007 e 15.000 nel 2010. Ora non ha molto senso parlarne perche’ il margine di errore e’ pari al numero stesso delle IVG clandestine.

              • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

                Copia/incolla dalla “RELAZIONE DEL MINISTRO DELLA SALUTE SULLA ATTUAZIONE DELLA LEGGE CONTENENTE NORME PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITÀ E PER L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA (LEGGE 194/78): DATI PRELIMINARI 2010, DATI DEFINITIVI 2009” da te citata, Carlo:

                “Un ringraziamento va a tutti i Referenti regionali, anche se per il 2009-2010 si sono rilevati alcuni problemi nella completezza del flusso dei modelli D12 in alcune regioni (Abruzzo, Campania, Sicilia e Sardegna) per le quali è stato necessario integrare il dato con le
                informazioni raccolte dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO).
                Ancora una volta si sottolinea l’importanza di questa raccolta dati e si sollecitano tutte le Regioni ad adottare misure idonee affinché permanga nel tempo immutata l’eccellenza della qualità del sistema di sorveglianza epidemiologica sulle IVG (come risulta dal confronto con
                altri Paesi), anche utilizzando a tal fine la consulenza tecnica messa a disposizione dalle istituzioni centrali (ISS, Ministero e Istat) e promuovendo momenti di confronto sulle modalità operative a livello locale per un miglioramento della sorveglianza e dell’applicazione della
                legge 194.”

                Io non sarei così certo della completezza dei dati. Inoltre, ho lavorato in Ospedale per anni e so benissimo come si completano certe schede da parte dei medici che tutto fanno volentieri tranne che tenere dietro alla burocrazia. E ciò non vale solo per le schede relative all’IVG.

                Relativamente all’addomesticamento della morale, Carlo, è l’uomo stesso che la addomestica, esattamente come addomestica i livelli di sostanze dannose accettabili nell’aria o nell’acqua o i livelli di radioattività nell’atmosfera, alzandoli o abbassandoli (e dunque rendendoli “legali”) a seconda di come gli fa comodo in quel momento. Così è per i valori morali: nessuno negherebbe che dovendo evacuare delle persone da una nave che sta affondando i primi a doversi salvare siano bambini, donne e anziani. Eppure, nel caso dell’aborto, la legge del “salviamo il più debole per primo” non vale più perchè ci fa comodo che non valga più.

                • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

                  Allora se per la tua morale l’aborto non è lecito ai referendum hai votato sicuramente si. Esatto? A meno che non sia più importante quello che è giusto per il partito.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Non considerare il commento precedente….

                    Sicuri o no dei dati mi sembra che non ne possano esistere da fonti migliori. Ed in ogni caso mi insegnate che le fonti non possano essere criticate ma accettate.
                    Comunque il Ministro (per cui sicuramente non simpatizzo) parla di “eccellenza della qualità del sistema di sorveglianza epidemiologica sulle IVG”. Ovviamente tu hai piu’ esperienza di me ma credo – da esterno ovviamente – che i nostri medici siano molto seri. Anche se vi fossero degli errori non credo siano errori tali da modificare la sostanza delle cose.
                    Per quanto riguarda i valori, la legge mi puo’ prescrivere (quindi azione di un legislatore) che taluni valori siano “legali” (magari anche a torto) ma la legge (o una pressione culturale) non potra’ mai impormi che l’adulterio – ad esempio – sia giusto.

                    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Mai detto che la gran parte dei medici italiani non siano persone serie (anzi molto serie, come dici tu). Ma ti assicuro che per la burocrazia siamo poco portati. E la cosa è generale (riguarda ad esempio anche settori diversissimi rispetto a quello delle IVG, come ad esempio la denuncia di malattia infettiva, tanto per fare un esempio, ma per farne un secondo, ahimè anche la segnalazione di eventi avversi ai farmaci). Che tu mi creda o no so quello che dico.

                      Il Ministro può dire quello che vuole ma poi nel rapporto ammette che il flusso dei dati di regioni importanti come Abruzzo, Campania, Sicilia e Sardegna sono arrivati incompleti e, altrove nel report ammette che mancano la maggior parte dei dati relativi all’aborto chimico (RU-486).

                      Comunque non mi importa nulla discutere di numeri, anzi trovo avvilente quando si citano centinaia di migliaia di bambini morti nel mondo cosiddetto civile a causa dell’aborto legale come se fossero numeri e nulla più. Si tratta di bambini, caro Carlo, esseri umani incolpevoli.

                      Tu tieniti i tuoi se e i tuoi ma, le tue precisazioni e i tuoi dati statistici, le tue leggi e la tua legalità. Ti rispetto. Sei meglio di tanti altri che sanno solo aggredire o offendere; anche se non condivido molto di quello che dici con te almeno si può discutere e forse sarebbe divertente farlo anche di persona anzichè in maniera virtuale.

                      Ma quando la legge mi impone qualcosa che io ritengo immorale e contrario ai miei principi, ai miei valori, io ho il diritto di obiettare, di mettermi di traverso come posso e dipendentemente dal mio ruolo; come obiettore se sono un medico o un farmacista, usando altri metodi se sono un uomo politico.

                  • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Caro Carlo, rispondo comunque, anche se non ho capito bene il perchè della tua domanda: mai e poi mai io voterei a favore di qualcosa che va contro il mio senso etico, contro ciò che ritengo morale per me. Nessun partito politico potrebbe mai impormi una scelta se non la condividessi in pieno. Anzi, come è accaduto nella mia storia di elettore, leader di partiti politici che si sono “trasformati” nel corso degli anni e che da sostenitori dei principi etici in cui credevo hanno virato verso magari più moderne (ma non condivisibili) opinioni hanno perso il mio voto.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

                      Scusami: non era rivolto a te ed anzi non era rivolto a nessuno. Era un post che era stato rivolto a me. Siccome scrivo i commenti prima su word e poi incollo qui, ho fatto un errore col copia e ed incolla.
                      Considera come che non l’abbia scritto: scusa di nuovo.

                    • StefanoPediatra ha detto in risposta a StefanoPediatra

                      Avevo intuito fosse andata così ma ho voluto comunque dire come la penso. Nessun bisogno di scuse. 🙂

          • Riccardo ha detto in risposta a Carlo Mes

            Anche se i dati non sono strettamente comparabili, possiamo comunque portare ad esempio il paragone con alcuni dei dati più recenti: per donne con meno di venti anni, nel 2009 in Italia il tasso di abortività è pari al 6,9 per mille (era il 7,2 nel 2008); nello stesso anno in Inghilterra e Galles è il 23 per mille, e in Svezia il 22,5 per mille; in Spagna il 12,7 per mille; in Francia il 15,2; negli USA nel 2004 il 20,5 per mille.

            Va notato che in moltissimi di questi paesi esistono leggi più permissive sull’aborto di quelle italiane!

          • Pier Paolo Nicolè ha detto in risposta a Carlo Mes

            In altre tutto è lecito se lo è per la maggioranza. E i diritti inviolabili di ogni persona? E quello che una volta (ma se non sbaglio anche adesso) si chiama diritto naturale per te non ha alcun valore?

            • Piero ha detto in risposta a Pier Paolo Nicolè

              In altre tutto è lecito se lo è per la maggioranza.
              Esatto.
              Quindi se si fomentasse l’opinione pubblica che tutti i mali vengono da un certo particolare “gruppo”, diventerebbe lecita la pena di morte per questi.
              In tempi antichi si chiamava “caccia all’untore”.
              In tempi piu’ recenti “caccia all’ebreo”.
              Guarda un po’ a chi somiglia certa gente…

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Pier Paolo Nicolè

              Se come “lecito” intendi consentito dalla morale credo che ognuno risponda alla propria morale per le proprie azioni. Personalmente non considero “leciti” il divorzio o l’aborto secondo la mia morale ma se devo pensare alla liceità da un punto di vista legale e’ ovvio che lo siano.
              E – puo’ piacere o meno – ma la liceita’ legale viene data solamente dalla maggioranza (a parte impedimenti di ordine costituzionale ad es.).

              • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

                Allora se per la tua morale l’aborto non è lecito ai referendum hai votato sicuramente si. Esatto? A meno che non sia più importante quello che è giusto per il partito.

                • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

                  C’era una canzone…..”Non ho l’eta’” (non rientra nel mio ipod). Avrei votato “No” (No all’abrogazione). Una cosa sono le scelte personali ed un’altra cosa sono le decisioni politiche: il partito non c’entra niente….anzi i partiti sono morti.

                  • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Quindo avresti votato contro i tuoi principi morali per motivi politici. Prima i motivi politici poi tutto il resto. Scusa ma proprio non ci capisco niente.
                    Mi spieghi sta roba (non saprei come meglio chiamarla)?

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

                      Con “politica” intendo l’arte di governare la citta’. Motivi politici e motivi partitici per me sono due cose ben diverse: la politica fa riferimento alla collettivita’, il partito fa riferimento ad una fazione.
                      La legge e la morale si pongono su due ambiti che non sempre coincidono. La morale deve indicare all’uomo cio’ che e’ giusto fare e questo e’ il compito della famiglia, della scuola, della Chiesa, degli educatori, etc.
                      La legge deve – piu’ semplicemente – gestire, amministrare, trovare soluzioni a problemi o fenomeni reali che si presentano in un determinato periodo.
                      La morale puo’ rifiutare alcuni fenomeni (come l’aborto, il divorzio, etc.) ritenendoli non giusti: e’ anche piu’ facile.
                      La politica – purtroppo – non puo’ essere cieca e deve sempre trovare la migliore soluzione (che non sempre e’ quella perfetta) per un miglior governo della comunita’.

                • Pino ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

                  purtroppo discutere con Carlo Mes è tempo perso, non capisce molto. Discetta di diritto pensando che sia un colpo del tennis, lui in pratica sostiene “se c’è la legge sull’aborto allora va tutto bene, io non faccio uso di tale legge perchè non la reputo giusta ma se c’è perchè contestarla?”. Ovviamente non afferra che il diritto positivo può produrre leggi aberranti, come fecero, per esempio, i nazisti, quando inserirono nel codice penale la liceità della soppressione degli ebrei. Non era reato, quindi Carlo Mes, se fosse vissuto a quel tempo non avrebbe contestato una simile legge, lui gli ebrei non li uccideva. Andava tutto benissimo, per lui, una simile legge non era anticostituzionale. La scuola ialiota purtroppo produce questi fallimenti, occorrerebbe iniziare a spiegare che non tutte le leggi sono accettabili e che il diritto positivo dovrebbe basarsi sul diritto naturale. Long way to go.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Pino

                    Mario,
                    Ti potremmo mandare al parlamento cosi potresti parlare di diritto in quella sede. Pero’ ripensandoci abbiamo gia’ tanti problemi.
                    Un fascista che parla di nazisti? E’ strano il mondo.

                    Ps: ha chiamato Feltri. Chiede se ha altre notizie “riservate” su Boffo…..

                    • Pino ha detto in risposta a Carlo Mes

                      ho stampato questo tuo post e l’ho girato al mio avvocato, dare del fascista ad una persona è reato. Ti chiederò un congruo indennizzo così mi divertirò con i tuoi soldi.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Fa’ pure….
                      Dovresti dirgli che anche dare del ““povero fessacchiotto”, “zecca”, “stupido spocchioso ignorante ed ancor meno intelligente” e’ reato…..memoria corta?
                      Mi domando cosa penserebbero Bagnasco e Boffo se leggessero alcuni post….boh.

                    • Pino ha detto in risposta a Carlo Mes

                      @ Carletto ma allora insisti, e dove sarebbe scritto quanto da te affermato?

  10. Riccardo ha detto

    http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=article&sid=1951

    e cifre sull’aborto sono spesso oggetto di dibattiti e di svariate interpretazioni. Molti infatti si appellano proprio ad esse per sostenere il proprio apprezzamento o meno per l’efficacia della legge 194/1978. Sarà dunque bene una breve analisi dei fatti, prima e dopo la legge 194 in Italia.

    Possiamo partire, per una comprensione più ampia, da Bernard Nathanson, il celebre medico americano fondatore a New York della “Lega d’azione per il diritto all’aborto”, nel 1968, e direttore, all’epoca, della più grande clinica per aborti del mondo, il Crash. Costui, dopo aver effettuato, tramite i suoi medici, ben 75.000 aborti, di cui 15.000 di sua mano (“ho fatto abortire i figli dei miei amici, colleghi, insegnanti e conoscenti”), ha riveduto le sue posizioni, divenendo un difensore della vita sin dal suo concepimento. Ha così iniziato a raccontare, nei suoi libri e nelle sue conferenze, le tecniche propagandistiche tipiche degli abortisti di tutto il mondo, usate a suo tempo da lui stesso, volte a capovolgere e indirizzare l’opinione pubblica. La modalità principale, racconta nei suoi scritti, era quella di fornire “sondaggi fittizi”, nei quali il numero dei favorevoli all’aborto veniva volutamente gonfiato, allo scopo di rendere “normale”, accettabile, l’idea stessa dell’aborto: “il pubblico, al quale dicevamo che tanti erano per l’aborto, mutò opinione, e diventò davvero favorevole all’aborto” (Il Foglio, 23/4/2005).

    L’altro argomento usato come grimaldello per scardinare il buon senso comune, racconta sempre Nathanson, era quello degli aborti clandestini: bastava urlare ai quattro venti che le donne, anche senza legalizzazione dell’aborto, abortivano ugualmente, in modo clandestino, senza alcuna sicurezza per la loro salute, col rischio addirittura della vita. In tal modo poteva sembrare che la legalizzazione fosse in qualche modo un male minore, il tentativo di rendere almeno controllabile e più “sicuro”, per le donne, un fenomeno già esistente e, anzi, vastissimo. In realtà le cifre venivano gonfiate in modo incredibile, e si fingeva di conoscere qualcosa che di per sé era, per definizione, inconoscibile: il numero di aborti praticati, appunto, clandestinamente! Parlavamo di un milione di aborti clandestini l’anno, conclude Nathanson, quando ve ne erano, forse, 100.000!

    La stessa tattica inventata da Nathanson e dai suoi compagni di strada, viene adottata in quegli stessi anni anche in Italia. Nel 1971 infatti il Psi presenta al Senato una proposta per l’introduzione dell’aborto legale, libero, e gratuito, affermando che vi sono in Italia tra i 2 e i 3 milioni di aborti annui, e che circa 20.000 donne all’anno muoiono a causa di questi interventi. Nel successivo progetto di legge, sempre socialista, presentato alla Camera il 15/10/’71, il numero degli aborti annui rimane stabile, mentre quello delle donne morte per pratiche abortive clandestine sale, chissà come, a 25.000. Tali cifre vengono riprese come attendibili da tantissimi giornali (“Espresso”, 26/4/ 1970: tra gli 800.000 e i 3 milioni di aborti clandestini l’anno; “Corriere della sera” del 10/9/’76: da 1,5 a 3 milioni di aborti clandestini l’anno; “Il Giorno” del 7/9/’72: da 3 a 4 milioni l’anno…; “Alto Adige”, 31/10/80: da 850.000 a 1.200.000; “Corriere della sera”, 19/1/1981: 800.000). Le femministe diffondono anch’esse cifre improbabili: celebre lo slogan “Ecco cosa avete fatto voi, difensori della vita, 3 milioni di aborti clandestini, 20.000 donne morte”, che compare in quegli anni su molti cartelli durante le manifestazioni.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Riccardo

      Grazie Riccardo. Faccio notare come noi Italiani, secondo le false notizie messe in circolazione a quell’epoca, fossimo molto più avanti degli US per numero di aborti. In America parlavano di 1.000.000 di aborti clandestini, noi in Italia addirittura di 3.000.000!

      Quando dicono di noi Italiani che siamo un po’ sbruffoni…

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Riccardo

      Lascerei perdere Nathanson: siamo in Italia e non negli Usa ed il ’68 e’ ben lontano.
      Riguardo l’Italia non credo proprio che si sia mai toccato il numero di 1 milione di aborti ogni anno e non credo – per fortuna – che il numero di donne morte per aborto siano state cosi tante. Ma non capisco il senso? Si vuole forse dire che – siccome il numero degli aborti stimato era diverso – cade l’impianto su cui e’ stata costruita la legge 194/78? Se quello studio e’ del 1977 forse bisognava offrirlo ai Parlamentari (c’era la DC al Governo: non dimentichiamolo….) che hanno votato la legge un anno dopo.
      In Russia e Croazia il numero degli aborti e’ diminuito drasticamente sebbene la legge sia rimasta invariata? Perfetto: tutti contenti.
      Per quanto riguarda il tasso di abortivita’ ti devo smentire: in Italia e’ sempre in profonda diminuzione sia il tasso di abortivita’ (IVG per 1000 donne tra 15-44 anni) che il rapporto di abortivita’ (IVG per 1000 nati vivi).

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

        Carlo, Riccardo non dice che in Italia ci siano mai stati 1-3 milioni di aborti clandestini prima della 194 ma che questi numeri sono stati citati dai favorevoli all’aborto come “spauracchio” per indurre il popolo ad accettare il male minore. Bisognerebbe confutare coerentemente all’affermazione da confutare, altrimenti che confutazione è?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

          Lo so che non le ha dette lui. Dico solo che non credo (ma senza cognizione di causa) alle cifre “sparate” dai giornali. Ma parlando di dati sull’aborto possiamo fare riferimento solo a quelle del Ministero della Sanita’ dal 1978 in poi…

  11. Riccardo ha detto

    https://www.uccronline.it/2011/09/10/russia-anche-la-duma-si-prepara-ad-approvare-restrizioni-sull%e2%80%99aborto/

    Da notare che i russi hanno una legge molto più permissiva della nostra e lì gli aborti sono di più, non certo di meno che da noi!

  12. StefanoPediatra ha detto

    Scusate se vado fuori tema (anche se solo parzielmente), ma vi segnalo una notizia bellissima: http://affaritaliani.libero.it/sposini16102011.html

    Lamberto Sposini è cosciente, legge i giornali, guarda la televisione e mangia autonomamente.

    Solo qualche mese fa era entrato nel dibattito sull’eutanasia a seguito dell’emorragia cerebrale che l’aveva colpito.

    Sono felice per lui che i suoi cari (ed i medici che l’hanno avuto in cura) non ne abbiano sentenziato la morte quando la situazione sembrava disperata.

    I famigliari di Lamberto Sposini, guarda un po’, ringraziano per l’affetto e considerano l’amore che il noto giornalista ha avuto intorno a sè come l’aiuto più grande che gli sia stato dato. 🙂

    • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Oggi Foligno avra’ due notizie di cui rallegrarsi.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Carlo Mes

        Ho paura a chiederti qual’è l’altra bella notizia per Foligno. Ho paura perchè se fosse una cosa di poco conto troverei di dubbio gusto averla associata alla rinascita alla vita di una persona e mi dispiacerebbe che tu l’avessi associata.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPediatra

          Di sicuro nulla che possa essere paragonabile alla bella notizia riguardo Sposini.
          Semplicemente il Giro d’Italia del 2012 ha scelto Foligno come arrivo di tappa.
          Non e’ importante come la vita di Sposini ma e’ sempre una bella notizia.

  13. a-ateo ha detto

    Nel link che proponi leggo:
    “Nel 2010 sono state effettuate 115.372 IVG (dato provvisorio)…cioè aborti chiamate eufemisticamente interruzioni volontarie di gravidanza, chemioterapica-mente ridotte a IGV…anche così si contribuisce a ottundere il senso morale della gente…
    Ogni cinque minuti un feto viene frantumato per 365 giorni l’anno.
    Ora ti propongo la solita operazione virtuale…immagina di essere frantumato per una IVV interruzione volontaria della vita…dimmi quello che immagini di provare e poi dimmi perchè non vale il “non fare ad altri quello che non vuoi che altri facessero a te”.
    E rimarco quanto chiariva Stefano: anche un solo aborto è una intollerabile sciagura.
    Le soluzioni?
    tante…
    La prima è interrompere la vergognosa e ignobile campagna a favore degli abortisti e i tentativi dei “pompieri” neutrali e mediatori.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      Saro’ un alieno ma in Italia non vedo nessuna battaglia degli abortisti: la legge e’ in vigore da 33 anni….per cosa dovrebbero battersi?

      • a-ateo ha detto in risposta a Carlo Mes

        gli atei combattono per la libera ricerca delle staminali sugli embrioni, per la libera uccisione dei feti, per ottundere il senso morale delle donne travisando i propri diritti, per il sesso facile, per la pillola del giorno prima, per la pillola contestuale, per la pillola del giorno dopo, perchè sul piano giudiziario l’ uccisione di un feto adulto sia penalmente alleggerita al massimo et similia, perchè il diritto all’obiezione dei medici sia conculcato,
        perchè i comportamenti a rischio aborto siano facilitati dalle droghe leggere, perchè l’edonismo sia esteso al massimo, il consumismo e la ricerca di false felicità sia supportato al meglio, perchè i figli dei divorziati regrediscano come diritti fino a essere considerati quasi feti, perchè l’articolo 31 della costituzione venga totalmente disatteso.
        Meno male che non vedi nessuna battaglia, Carlo….

        • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

          Saro’ cieco ma non vedo come il “sesso facile” possa diventare una battaglia politica o come l’edonismo possa essere esteso……
          Oddio ora che ci penso c’e’ un esempio di uomo politico che propugna il sesso facile, l’edonismo, pluri-divorziato…….ma mi sembra che non sia esplicitamente ateo…..anzi.
          A proposito di Art. 31 c’era un Ministro (non proprio ateo ma un po’ “sinistroide”) che aveva proposto di destinare interamente l’8 per mille dello Stato a finanziamenti a favore dell’infanzia povera ma ora invece si preferisce destinarli alle missioni militari………

          • a-ateo ha detto in risposta a Carlo Mes

            Battaglia non politica (termine MAI usato da me nel commento) ma più ampiamente culturale.
            Carlo caro, metti una ragazzina indottrinata dai media, un pò di droga (con un pò di alcool…) anche leggera, un ragazzino altrettanto sventato, una serata in discoteca, un abbassamento della soglia di attenzione “tanto-c’è-la-pillola”, ed ecco che un aborto, o meglio mille aborti sono stati creati.
            I cristiani su ogni singola condizione ipotizzata dicono NO, gli atei sulle stesse condizioni dicono sempre di SI.
            Gli uomini politici che voto devono avere un passato nel volontariato cristiano, tutti gli altri non mi interessano.
            Il non-ateismo sinistroide” cosa è…spiegami tu…io non ci arrivo.
            A proposito dell’8pm…ricordo farisei ipocriti che hanno fatto della fame nel mondo uno slogan politico per un anno..e poi muti per trentanni…forse avranno risolto il problema.
            E ti ricordo che quando tu paghi un tassì, paghi non solo la spesa della benzina, ma soprattutto la quota di ammortamento della macchina.
            L’ultima corsa di tassì che ho pagato era di 10 euro per 3 kilometri.
            Di benzina avremo consumato mezzo euro, che dici, Carlo, mi faccio restituire i nove euro pagati in più… tanto la macchina è di proprietà del tassista…
            Ti rendi conto di quanto insulsa sia la critica, che anche tu riporti, che la Chiesa trattenga una parte dell’8pm per il clero, per gli edifici di culto e di aiuto?
            Ridurre l’8pm alle chiese, dimostri tu sopra, significa destinarlo ai ladri pasticcioni di destra e/o di sinistra…

            • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

              Se parli di ragazzine “indottrinate” dai media forse sarebbe meglio dire che una ragazzina non legge “la Repubblica”, “l’Espresso” o “il Fatto Quotidiano” ma maggiormente programmi tv che di certo non sono in mano ad “atei di sinistra” ma nella mediaset berlusconiana.
              Se parli di edonismo, sesso, mercificazione della donna (temi che di sicuro ti saran cari…) dovremmo ricordare che il primo programma “scandalo” in Italia fu “Colpo Grosso” trasmesso su Italia 7 per conto della Fininvest di Berlusconi.
              Qualche anno dopo divenne programma cult “Non e’ la Rai” in cui a ragazzine – anche under 14 – venne insegnato che l’immagine da lolita e la presenza in tv fosse la strada giusta per il successo nella vita. E ricordiamo che a quei tempi il “buon” Gianni era ufficialmente fidanzato con la tredicenne Gerini…….tutto questo su TeleKabul? No: sulla Fininvest di colui che si vanta di avere le zie suore…..
              Non mi sembra che qualcuno allora protesto’…..ma d’altronde il suo ex “capo” (e nostro cattolicissimo Presidente del Consiglio) ora e’ indagato per prostituzione minorile: e non mi sembra che i tanti “cattolici” si siano opposti.
              Vogliamo parlare di edonismo e cattolici? Chi ha fatto della mercificazione del corpo della donna un diritto di cui vantarsi? L’ateo e gay Vendola? Non mi pare. Chi ha messo un’avvenente igienista dentale nel “listino bloccato” del cattolicissimo ed “illibato” Presidente Formigoni garantendo un posto sicuro in Consiglio Regionale?
              Gli atei dicono sempre di si al sesso facile ed all’edonismo? Nei fatti tutti i partiti di sinistra (pieni di atei ovviamente….) aderirono in blocco alla manifestazione “Se non ora, quando?” in cui le donne ribadirono la loro importanza. Il “cattolico” Berlusconi cosa disse? “Quella delle donne è stata una mobilitazione faziosa, una vergogna.”: complimenti.
              Gli atei vogliono il sesso facile, la pedofilia, la prostituzione, etc.?
              Ricordo che la legge n. 269/1998 («Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù») che punisce gli Italiani che commettano abusi su minori ANCHE all’estero (come in caso di turismo sessuale) e’ stata voluta dal Governo Prodi (Ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick) che era sostenuto anche dalla sinistra (anche Rifondazione).
              In sostanza mi sa che questi “atei di sinistra” son ben piu’ bacchettoni (nella vita privata e nelle azioni politiche) dei cattolici (o pseudo tali) di centrodestra: e son ben felice di essere bacchettone.

              Critica all’8 per mille insulsa? Forse. Siccome la mia opinione vale poco ma so leggere ed un po’ di cervello ce l’ho, mi basta prendere la legge che istituisce l’8 per mille (222/1985). E’ una legge breve: si legge facilmente.
              Arrivo all’art. 48 e cosa leggo? “Le quote…sono utilizzate dalla Chiesa Cattolica per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettivita’ nazionale o di Paesi del Terzo Mondo.” Stop: nient’altro. Interessante. Non c’e’ scritto che la Chiesa puo’ farne quello che vuole ma deve spendere quel denaro per quei fini: mi sembra logico. Se prendo il resoconto della Cei pero’ leggo che 107 milioni sono stati spesi per costruire nuove chiese e 10 milioni per tribunali ecclesiastici: mi sa che c’e’ qualcosa che non va…..
              La mia critica sara’ insulsa ma e’ un po’ logica…

              • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

                Non mi pare che giornali come “la Repubblica”, “l’Espresso” o “il Fatto Quotidiano” educhino le ragazzine al sesso responsabile e tantomeno alla castità.
                Capisco che nel 1968 tu non eri ancora nato ma mi sembra che un po’ (è un eufemismo) di storia l’hai studiata. Veleni come: donismo, nichelismo sesso facile e sempre prima (nel senso di età), quando pensi siano stati sparsi in Italia? E dietro il movimento del 68 non mi pare ci fosse Berlusconi o la DC.

                • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

                  Credo che i giornali sopracitati non siano molto diffusi tra i teenager come – ahinoi – un po’ tutti i quotidiani e settimanali d’attualita’. E non mi sembra che affrontino molti temi legati al sesso a parte l’Espresso che – assieme a Panorama – ha avuto delle copertine sicuramente inappropriate ed a volte e’ scaduto nel gossip o in articoli “di costume”.
                  Dal 1968 a meta’ degli anni ’80 di tempo ne e’ passato. Ovvio che il ’68 ha portato la rivoluzione sessuale ma non credo che i programmi sopracitati siano frutto di quegli anni.
                  Poi il proprietario di un network puo’ anche dare una linea editoriale in controtendenza ad una eventuale cultura dominante. Non dimentichiamo che programmi come “Colpo Rosso”, “Drive in” e “Non e’ la Rai” furono programmi di “rottura”. Creavano scandalo proprio perche’ erano una novita’ nel panorama mediatico. Se il terreno fosse stato fertile culturalmente quale scandalo potevano creare?

                  • Pierpaolo Nicole ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Quindi la tua conclusione sarebbe… tutta colpa di berlusconi.. ma per favore

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

                      Non tutta colpa di Berlusconi ma prima di considerare gli “atei di sinistra” responsabili del malcostume in Italia una analisi piu’ ampia non fa male.
                      Forza Gnocca non mi sembra uno slogan di Sel….

  14. Pierpaolo Nicole ha detto

    Carlo Mes
    Sebbene la DC (che voleva abrogare il divorzio) fosse al governo e controllava la Rai, i Radicali riuscirono a imporre le loro idee? Ma sono proprio diabolici questi abortisti…..
    Ma di quel periodo tu non ricordi nulla? Sai che spesso la gente si fa influenzare da chi urla di più. Secondo la propaganda radicale prima della legge 194 in italia c’erano da 1 a 4 milioni di aborti clandestini e 20/25 mila donne che morivano a seguito di questa pratica.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

      Ero appena nato in quel periodo. Non so se la gente si sia fatta ”influenzare”: la politica e’ persuasione. In ogni caso gli elettori bocciarono anche le proposte dei Radicali: insomma fini in parita’. Sebbene ci trovassimo in un Paese che stava virando un po’ a sinistra (ma sempre democristiano) ho sempre molta stima nel giudizio degli elettori italiani ed – in ogni caso – il risultato delle urne va sempre rispettato.

  15. StefanoPediatra ha detto

    Mi rivolgo agli amici cattolici di questo sito per chiedere loro di fare una delle cose ritenute più irrazionali da coloro che sono atei o agnostici. Mi rendo conto che sia un po’ inusuale ma io ci provo lo stesso.

    Ho appena visto nel mio ambulatorio (sono usciti 20 minuti fa) una coppia di genitori di una mia pazientina che dopo una villocentesi risultata purtroppo non normale domani o dopodomani riceveranno il risultato di un’amniocentesi di controllo. La mamma è al 5° mese di gestazione. Vi lascio immaginare in quale stato d’ansia si trovino in questo momento.

    Vi chiedo di pregare per questa mamma e per tutta la sua famiglia ma anche per la sua bimba (si tratta di una femmina) e per me e per gli altri medici che si rapporteranno con lei nel caso l’amniocentesi dovesse confermare i problemi sospetti al feto.

    Grazie. 🙂

  16. Pierpaolo Nicole ha detto

    Carlo Mes
    La politica – purtroppo – non puo’ essere cieca e deve sempre trovare la migliore soluzione (che non sempre e’ quella perfetta) per un miglior governo della comunita’.
    Stando al tuo (s)ragionamento l’aborto è un crimine inevitabile?

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Pierpaolo Nicole

      Si.
      Sicuramente gli aborti non saranno mai azzerati come non saranno mai azzerati il numero degli omicidi, dei furti, etc.
      Il numero potra’ avere – come sta avvenendo – una significativa diminuzione ma non arrivera’ mai a quota zero.

      • Pino ha detto in risposta a Carlo Mes

        secondo l’ineffabile Carlo Mes per ridurre il numero degli aborti basta rendere legale questo tipo di omicidio. Per analogia allora dovremmo anche legalizzare gli altri tipi di omicidi, i furti, le rapine, le aggressioni, gli stupri, la pedofilia (come auspicava Niki vendola in una intervista a Repubblica), i ricatti, le richieste di pizzo e così via.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Pino

          “Nessun ordinamento -se non un ordinamento nazista o comunista- può criminalizzare un orientamento sessuale in quanto tale, come “stato”, come “condizione”, come “essere”. Ogni orientamento sessuale, ogni preferenza, ogni scelta potranno e dovranno invece essere perseguiti se e quando si tradurranno in comportamenti violenti e dannosi per altre persone, minori o maggiori che siano. Criminalizzare i “pedofili” in quanto tali, al contrario, non serve certo a “tutelare i minori” (che dovrebbero piuttosto essere tutelati da chi immagina questo tipo di tutele), ma solo a creare un clima incivile, né umano né – vorremmo dire – cristiano.”: Daniele Capezzone – ora Portavoce del PDL – quando era alla Direzione dei Radicali.
          E’ strano che il PDL accetti di buon grado di ricevere i Radicali sebbene abbiano fatto simili dichiarazioni.

          http://www.radioradicale.it/exagora/pedofilia-capezzone-radicali-due-cose-da-ricordare-0

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