Nuovo studio: maggior disagio per bambini di coppie gay
- Ultimissime
- 22 Lug 2012
La rivista scientifica “Social Science Research” ha pubblicato recentemente due studi molto interessanti sulle problematiche dei bambini cresciuti all’interno di una relazione omosessuale. Il primo è quello del sociologo dell’Università del Texas, Mark Regnerus (qui il paper integrale), basato sul più grande campione rappresentativo casuale a livello nazionale, il quale ha intervistato direttamente i “figli” (ormai cresciuti) di genitori omosessuali, dimostrando un significativo aumento del tasso di: suicidio,tradimento, disoccupazione, ricorso alla psicoterapia, patologie sessualmente trasmissibili, povertà, inclinazione al fumo e alla criminalità. Un gruppo di 18 scienziati e docenti universitari ha pubblicato un comunicato sul sito della Baylor University sostenendone l’attendibilità statistica e metodologica.
Il secondo studio è stato realizzato da Loren Marks della Louisiana State University, nel quale si critica fortemente la posizione (politica) dell’American Psychological Association (APA), secondo la quale i figli di genitori gay o lesbiche non sarebbero svantaggiati rispetto a quelli di coppie eteorsessuali. La studiosa ha analizzato i 59 studi citati dall’APA per sostenere la propria tesi, dimostrandone la scarsa rilevanza.
In questi giorni è apparso un terzo studio in peer-review, realizzato da Daniel Potter dell’American Institutes for Research e pubblicato sul “Journal of Marriage and Family”. Anche lui si è concentrato sui bambini cresciuti all’interno di relazioni dello stesso sesso, paragonandoli a quelli cresciuti con genitori di sesso opposto. Ha introdotto sottolineando come la ricerca mostri chiaramente che «i bambini cresciuti in famiglie tradizionali (vale a dire, con i due genitori biologici sposati) tendono a fare meglio dei loro coetanei cresciuti in famiglie non tradizionali», come abbiamo anche dimostrato in questa pagina.
Un’eccezione finora, ha continuato Potter, sembrano però essere stati i bambini cresciuti da persone dello stesso sesso, infatti alcune ricerche precedenti hanno sostenuto che non esistono differenze sostanziali con i bambini cresciuti in famiglie tradizionali. Tuttavia, ha ricordato, «gli studi sulle famiglie dello stesso sesso si sono affidati ad una concettualizzazione statica della famiglia», cioè hanno modellato la famiglia come unità statica, mentre occorre tenere conto del numero di transizioni familiari, ovvero i passaggi critici che queste relazioni incontrano. L’autore ha così usato un campione di 20.000 bambini per «creare un indicatore dinamico della struttura familiare, testando la sua associazione con i punteggi di valutazione matematica». I risultati «hanno indicato che i bambini cresciuti da famiglie dello stesso sesso hanno riscontrato un punteggio più basso rispetto ai loro coetanei cresciuti in famiglie biologiche e sposate».
Questi risultati indicano dunque che le conseguenze del vivere in una “famiglia” con genitori dello stesso sesso «erano simili a quelle associate al vivere con genitori divorziati, con patrigni o conviventi: ci sono le prove che questi bambini fanno peggio rispetto ai loro coetanei provenienti da famiglie tradizionali», a causa «di interruzioni, instabilità e cambiamenti associati alle transizioni che accompagnano la formazione di questi tipi di famiglie non tradizionali».
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75 commenti a Nuovo studio: maggior disagio per bambini di coppie gay
Come fanno i gay a sostenere che i figli, in una coppia omosessuale, crescono “bene” come in una famiglia eterosessuale?
Semplice, pigliano come riferimento le famiglie eterosessuali divorziate, instabili, senza fissa dimora, scoppiate… e sostengono che, alla luce dei fatti, per i bambini non cambia nulla: bello sforzo di onestà intellettuale!!!
Prendere ad esempio l famiglie etero scoppiate??! Parli per caso del’inattendibile studio di Regnerus che tanto vi piace?
Inattendibile studio di Regnerus 🙂
Grazie Paolo, mi domandavo dove fossi…ti sei dimenticato di citare “l’ideologia religiosa”.
Grazie fede_81. Bhe sai il motivo alla base è sempre quello, non è che cambia.
Così come non cambia che le categorie assunte nello studio non siano pertinenti.
Quindi secondo te l’opinione contraria all’adozione omosessuale è una questione religiosa? Sono solo le persone religiose che ritengono che un bambino debba crescere con un padre e una madre?
Come mai i non credenti la pensano allo stesso modo:
http://www.scienzaevita.org/rassegne/0b503288ebb69f760a1504ba1f52a60a.PDF?
Non essendo particolarmente religioso (sono però un tradizionalista) posso anch’io rientrare in questa categoria.
Lettera aperta al sindaco di Milano: “Perché noi genitori di gay diciamo no alle coppie di fatto”
Lunedì il consiglio comunale affronterà il dibattito e il voto sulla proposta di delibera per l’istituzione del registro per le coppie di fatto, un provvedimento fortemente voluto dal sindaco. Sono attesi per oggi i pareri dei 9 consigli di zona, passaggio fondamentale perché il documento approdi in aula. Sull’argomento pubblichiamo il parere di un’associazione di parenti e amici di gay contrari all’iniziativa comunale.
Egregio Sindaco, memori della sua gentile visita al nostro stand in occasione dei Giorni del Volontariato al Palazzo delle Stelline, desideriamo, come genitori di figli omosessuali, esprimere il nostro apprezzamento per la sua Amministrazione che intende adoperarsi a favore di una maggiore inclusione delle persone omosessuali nella società civile e per la rimozione di ogni forma di loro discriminazione. In particolare apprezziamo il progetto di istituire un osservatorio delle discriminazioni che dovrebbe monitorare gli atti ostili nei confronti delle persone omosessuali, così come i casi di mancato rispetto dei diritti dei conviventi già oggi previsti dalla legge, tra cui la visita al convivente all’ospedale,la successione al contratto di locazione, la co-intestazione delle polizze vita e altri.
Tuttavia restiamo molto perplessi di fronte all’intenzione della sua amministrazione di applicare, in tema di politiche sociali e a livello simbolico, un trattamento uniforme a realtà sociali profondamente diverse tra di loro, sia sotto il profilo della rilevanza sociale ed economica sia per la natura della relazione stessa. Non crediamo cioè che una politica di equiparazione della famiglia comune, aperta ai figli, definita negli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione italiana, alle convivenze omosessuali sia di aiuto per i nostri figli omosessuali.
Il messaggio che ne deriva infatti è quello secondo cui «la relazione tra due uguali è uguale a quella tra due differenti», vale come a dire che A + A = A + B. Ciò non è veritiero e ciò che non è vero non può essere buono. Equiparare due realtà relazionali differenti tra di loro significa negare la rilevanza della differenza sessuale tra uomo e donna ma, come dice L. Irigary, filosofa, grande rappresentante del femminismo europeo, «la natura è due: uomo e donna». La differenza dei sessi non è soltanto un valore per la società, ma anche elemento fondamentale per la vita di coppia. Far credere che questa differenza sia irrilevante crea confusione e rischia di spingere i nostri figli verso grandi delusioni e comportamenti spesso autolesionisti.
Crediamo che non si otterrà il superamento dell’omofobia attraverso gli omissis o la banalizzazione della stessa omosessualità all’insegna del «tutto uguale». Infatti, in nessuna delle società del mondo occidentale che ha promosso unioni civili e matrimoni gay, la condizione di vita degli omosessuali è divenuta migliore.
Questo lo si può facilmente appurare sul campo o leggendo, ad esempio, i dati sanitari disponibili. L’omosessualità non è certamente da considerarsi una patologia, tuttavia in nessuna fase della storia e in nessuna civiltà, è mai esistita la famiglia gay, neanche in epoche in cui la pratica omosessuale godeva di alto prestigio sociale, come quella tardo romana.
Equiparare ora la relazione omosessuale alla famiglia comune rischia di far apparire l’intera storia umana come grande complotto contro l’omosessualità e, peggio, contro le persone omosessuali stesse, creando con questa distorsione della realtà ulteriore disagio nei nostri figli.
I 10 – 15 anni di esperienza con i registri delle unioni civili in 80 Comuni italiani, là dove sono stati istituti, hanno dimostrato che questi non rispondono a nessun reale bisogno sociale. Di fatto il numero delle convivenze iscritte nei relativi registri è irrisorio. Sarebbe paradossale se ora il Comune di Milano intendesse operare una scelta basata su un concetto di Equality, di uguaglianza che confonde la giustizia sociale con la negazione della valenza della differenza sessuale – negazione che trae in inganno e penalizza, ancora una volta, in particolare i nostri figli omosessuali.
La presente lettera è stata condivisa nell’ambito dell’ultima assemblea generale del Forum Milanese delle Associazioni Familiare, di cui AGAPO fa parte.
La stessa lettera è stata ripresa da Avvenire (v. all.) da Libero in cartaceo e online http://www.tempi.it/lassociazione-genitori-e-amici-degli-omosessuali-scrive-a-pisapia-il-registro-e-inutile#axzz21GYUwa2T
e da Tempi http://www.tempi.it/lassociazione-genitori-e-amici-degli-omosessuali-scrive-a-pisapia-il-registro-e-inutile#axzz21GYUwa2T
Di fronte alla nostra iniziativa Arcigay ha replicato al suo solito modo http://www.arcigay.it/37362/arcigay-milano-lettera-di-agapo-non-e-degna-nemmeno-del-cestino-della-raccolta-differenziata/
SCRIVETE anche voi singoli ed associazioni altrimenti perderemo questa battaglia
Dio vi benedica!
Ho paura che anche questa battaglia la perderemo: ma non preoccuparti, la vittoria finale non potrà che essere nostra.
E gli studi sono tre ora. La lobby gay avrà un gran daffare per censure tutte queste evidenze e far licenziare questi studiosi.
Sempre la lobby gay…ormai sembra he ci crdiate davvero!
Che ci sia lobbismo da parte di certi gay mi pare evidente, guarda solo cosa sta succedendo in questo periodo nel PD…
Ci sono dei movimebti che lottano per i diritti delle persone….basta con questa storia della fantomatica lobby, ripeto sembra la storia del grande complotto
Grazie Paolo, finalmente un commento equilibrato e privo di insulti. Ti meriti un bel pollice in su. Ci sono tanti omosessuali che pensano sia un diritto sposarsi ed essere riconosciuti legalmente, ma sappiamo che non c’è nessun diritto in gioco. Paesi come l’Italia o l’Irlanda o l’Austria non violano nessun diritto a voler riconoscere solo una relazione tra uomo e donna.
I movimenti gay hanno tutto il diritto di battersi per quel che credono, parlare di “lobby” non è fare complottismo ma è segnalare un fortissimo movimento di pressione costante su tutti i fronti, volto a modificare artificialmente l’antropologia sessuale riconosciuta e accettata dalle persone.
invece si tratta proprio di questo caro Woody85 (per sapere dove vedresti insulti?). Si tratta di diritti che vengono ingiustamente negati a persone e per quale motivo? Solo a causa dell’ideologia religiosa. E’ banale ma è così. Dimostrazione ne è che questa ideologia è la costante di qualsiasi muovimento contro i diritti delle persone omosessuali e l’orintamento omosessuale stesso. Quello che tu chiami come antropologia, il negare che non esista il diritto al matrimonio (cosa non vera) è prettamente un tuo punto ideologico, ormai accantonata da anni da chi, non solo ha le competenze, ma è anche legittimato a parlare a riguardo, ossia la comunità scientifica.
Poco sopra ti è già stato fatto notare che l’opposizione al matrimonio gay non è una questione religiosa, come dimostrano i tanti agnostici e non credenti che condividono con me questa visione:
http://www.scienzaevita.org/rassegne/0b503288ebb69f760a1504ba1f52a60a.PDF
E’ proprio banale la tua visione, e non è così come ho dimostrato con un esempio. Non parlare di “comunità scientifica” come fosse un apparato unico e univoco, sai meglio di me come vi sia discussione su tutto. Oltretutto la psicologia non è nemmeno parte della scienza secondo la maggioranza degli studiosi.
Ripeto: non esiste il diritto al matrimonio o all’adozione (vedi sentenza Consiglio europeo), sono solo richieste da parte vostra che non vengono accolte, così come non sono accolte nella maggioranza dei Paesi civili.
Caro Woody sull’aspetto specifico e ‘tecnico’ del matrimonio di per se hai ragione, però “dimentichi” di dire che sia per la Corte Europea dei Diritti umani, sia – in Italia – per la Corte Costituzionale, sia per la Cassazione esiste il “diritto alla vita familiare”, ed è un diritto che deve essere riconosciuto a tutti i cittadini senza discriminazioni basate sull’orientamento sessuale.
Rassegnati, il cosidetto “orientamento sessuale” è solo una legge positiva emanata per gli allocchi e basata su teorie inconsistenti.
L’omosessualità è, nella realtà dei fatti, una pura e semplice distonia sessuale facilmente eliminabile.
Dipende sempre da cosa si intende per “vita familiare”…
Tu sei convinto che i diritti gay vengano negati dall’ideologia religiosa cattolica e qui ti sbagli di grosso: è proprio in ossequio alla mia ideologia religiosa cattolica che considero gli omosessuali dei fratelli in difficoltà che hanno bisogno di tutta la nostra comprensione e preghiera.
Se mi lasciassi andare all’istinto ed alla repulsione che provocano in me talune deviazioni sessuali, le vedrei come un attacco alla mio stesso modo di vivere e sarei portato a difendermi in qualsiasi modo: fortunatamente Cristo mi ha insegnato a guardare alle cose del mondo con occhi diversi.
E con questo commento direi bene che hai evidenziato l’ideologia distorta che ti porta a parlare sia nel pensare che gli omosessuali debbano essere salvati dalla tua preghiera sia nel definire, senza averne il diritto o esserne legittimato, deviazione sessuale quello he è un normale orientamento sessuale. Lo vedi come un attacco? Il problema direi he è il tuo.
Se io guardo alle leggi naturali, vedo solo che la natura ha deciso di eliminare dai suoi rami evolutivi le persone gay.
Se io guardo alle leggi positive, vedo solo che le leggi che condannano a morte gli omosessuali o che parificano l’unione di due persone distoniche al il matrimonio, sono entrambe frutto di ideologie.
Siccome però sono cattolico e mi ispiro a Cristo, ritengo che la persona omosessuale sia la vittima sacrificale, più o meno consapevole, di una società perversa il cui unico scopo è l’annichilimento della persona umana.
Mi fa una gran pena sentirti blaterare che è tuo diritto vivere con la morte nel cuore ed affermare, mentendo spudoratamente in primo luogo a te stesso, che così facendo realizzi te stesso e la tua intima personalità: io non intendo importi nulla, ma tu non puoi pretendere che io, perché va di moda così, smetta di proclamare la Verità solo perché non in linea con le tue idee.
Allora, Paolo, facciamo finta di essere molto ingenui, perché i complotti proprio non esistono mai…
Spiegami questo fatto, assolutamente incontestabile. Non esiste praticamente film, serial, programma, testata giornalistica dove non copaiano esempi, SEMPRE E SOLO “extremely-politically correct”, di “vita” omosessuale; e ciò con una costanza e pervasività tali, da dimostrare anche a un minus habens, che non si tratta di “parlare della realtà o di rappresentare la realtà”, ma di “influenzare la visione che si ha della realtà”. Tanto è vero che si attuano già da anni quei veri e propri tentativi di plagio di infanti, che consistono nelle lezioni tenute da attivisti omosex nelle scuole elementari (e non solo) di molti paesi.
Ora, poiché l’omosessualità non ha assolutamente nulla di naturale e normale, se questo conformismo assoluto (da parte di chi omosessuale non è) non fosse dovuto ad un’attività di lobby scientificamente organizzata (sia palese che occulta), lo si dovrebbe attribuire a “conformismo del tutto spontaneo”, cioè in nessun caso e in nessun modo indotto. Il che sarebbe ancora più assurdo e allucinante, perché significherebbe che un pensiero unico totalmente falso nasce e si mantiene al potere (tanto da trasformarsi anche in legislatura punitiva per i “dissidenti”) senza nessuna causa forzosa e forzante, se non la follia spontaneamente diffusasi da individuo a individuo.
Vedi il tuo ragionamento crolla quando dii he l’omosessualità non è normale o naturale…se per fortuna, molto raramente purtroppo, i media anche aatraverso film o serial mostrano la realtà sull’omosessualità ben venga. Se poi non piace alla tuideologia religiosa, come detto prima, problema tuo
Invece è il tuo ragionamento del tutto ideologico e astratto che non inizia nemmeno ad elevarsi, perché sarebbe privo di senso uno sforzo così evidente e pervasivo di indottrinamento propagandistico pro-gay (stile dittatura plagiante gli intelletti e le coscienze), se fosse una semplice variante “naturale” della personalità. E, tanto per inchiodarti alle tua stessa logica, se parli di “variante naturale” vuol dire che una natura c’è (ma non è quella che vorresti tu), dunque non venirmi a dire che si può essere ciò che si vuole. E se non si può essere ciò che si vuole in assoluto, ma si deve considerare come le cose stanno, anche e principalmente in noi, non vi assolutamente alcun elemento dell’omosessualità che possa considerarsi conforme alla natura umana (cioè ai suoi fini naturali).
Ti pregherei inoltre di smetterla di ripetere tipo mantra, che è la nostra religione a costituire l’unica ragione della nostra visione delle cose; semplicemente perché non è così, dato che basta praticare un minimo di buon senso e di sana filosofia realistica, per capire che cosa è l’omosessualità (= disturbo dell’identità sessuale).
se dici quello che pensi ti danno 15.000 € di multa, vedi Cassano.
E poi non c’è lobby?
no c’è solo una giusta multa per l’offesa arrecata a cittadini.
e perchè non danno 15mila euro di multa agli omo esaltati che ricoprono di insulti anche online la gente etero? inizio a sentirmi discriminata come tale.
se la giustificazione della multa fosse “turpiloquio” sarei anche d’accordo ma siccome è “discriminazione” …
Eccellente, allora perché è stato multato solo Cassano e non i 1500 omosessuali che si dimenavano seminudi a Viareggio (dove per giunta esiste anche un’ordinanza comunale che vieta di andare a giro a torso nudo) qualche settimana fa? Perché solo i preseunti “omofobi” devono pagare ed essere esposti sulla pubblica piazza nella gogna mediatica e non i provocatori che si dimenavano osceni al Gay Pride, mimando in certi casi rapporti sessuali dinanzi a minori? Perché chiunque non sia d’accordo con simili palesi violazioni del diritto e del costume deve essere bollata come “omofobo”, come se essere contro queste manifestazioni a dir poco indecenti dovesse essere per paura dell’omosessualità e non per l’offesa recata?*
*Notare poi che dare dell’omofobo a chiunque sia contrari a certe manovre di certe lobby gay è come dare del razzista a chi denuncia un etracomunitario perché gli ha rubato in casa.
Che mondo incredibile, c’è persino bisogno di pubblicare studi per dimostrare la nocività del fenomeno, come se l’evidenza delle cose non bastasse da sola a smentire le balle della cultura gay edonista, fallocentrica ed immorale. Ma capisco anche che siamo immersi nel relativismo più bieco.. e queste cose servono.
E per fortuna che ci sono ancora scienziati seri, con gli attributi e soprattutto non politici come lo è la maggioranza di loro sull’argomento.
Che noia, ancora non è arrivato nessuno a dire che i gay sanno allevare i bambini meglio degli altri, cecchi-paoneggiandosi a paladini dei diritti civili.
Si vede che è estate, gli omosessualisti sono tutti in crociera con Vladimir Luxuria.
Non ho capito bene pero’… cosa significa “concettualizzazione statica della famiglia” ?
E’ spiegato subito dopo la virgola: “… cioè hanno modellato la famiglia come unità statica, mentre occorre tenere conto del numero di transizioni familiari, ovvero i passaggi critici che queste relazioni incontrano.”
Sì, ma non è comunque chiaro il punto: ovviamente più “transizioni” ci siano state (cioè più quantità di relazioni i genitori omosex abbiano avuto), più i figli ne avranno sofferto, ma non si capisce bene come questo fattore sia stato considerato nell’approntare il criterio statistico. L'<> cosa significa? Forse che si è dimostrata una relazione statistica tra maggior numero di “transizioni” e maggiori difficoltà di apprendimento per i figli?
E se è così, questo significa che l’inattendibilità degli studi citati dall’APA corrisponde all’avere al contrario “scelto” campioni di famiglie omosex il più possibile stabili (cioè con poche “transizioni”)?
C’è stato omissione parziale del mio testo,che era il seguente:
L’indice dinamico cosa significa?
Oh…accidenti… non avevo nessuna intenzione di commentare questo articolo ma dopo aver letto l’intervento di Giorgio P. mi sono detto che dovevo asolutamente fare qualcosa per allaviare la noia che lo affligge in mancanza di interventi degli “omosessualisti”, tutti in crociera con Luxuria. (effettivamente quella LGBT con Vladimir sarebbe indubbiamente più spumeggiante, divertente e colorata di quella con Formigoni e tutti gli amici “cattolicisti”).
Dunque, spinto a fare del bene come al solito, ecco che mi sono sacrificato e ho trovato qualcosa con cui deliziare Giorgio P. & friends.
Lo studio di Mark Regnerus (sul quale l’Università del Texas ha aperto un’indagine) è stato criticato in quanto a paragonato i figli di famiglie biologiche “intatte” non con i figli di coppie gay e lesbiche “intatte” ma principalmente cresciuti o da singoli oppure in nuclei familiari instabili, peraltro applicando un criterio assai vago sulla categorizzazione del genitore gay e lesbica. La rivista stessa che lo ha pubblicato ha ammesso che esso non da risposte a tutte le “questioni di causalità”. E’ dunque uno studio che non indebolisce affatto i consolidati risultati delle scienze sociali degli ultimi decenni, che indicano che i figli cresciuti in famiglie omoparentali non mostrano differenze significative rispetto a quelli cresciuti in famiglie tradizionali.
Per quanto riguarda lo studio di Potter esso indica che i bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso non sono affatto dissimili dai loro coetanei cresciuti in altri tipi di “famiglie non tradizionali”, ovvero famiglie dove vi siano presenti genitori acquisiti, genitori single, genitori conviventi o altre forme strutturali non tradizionali. [Tutti aspetti, questi, dove l’orientamento sessuale dei genitori è un fattore che non gioca alcun ruolo, ovvero figli cresciuti in nuclei familiari non tradizionali etero non mostrano differenze da quelli cresciuti in nuclei familiari (non tradizionali ovviamente) omoparentali].
(…) a recent paper by Mark Regnerus purporting to present empirical evidence of differences in outcomes for children raised by lesbian and gay parents. … This study, however, compared children of “intact biological famil[ies]” not to children raised by “intact” same-sex couples but instead primarily to children raised by single parents and in unstable family settings, with loosely-applied criteria for categorizing a parent as lesbian or gay. The paper itself concedes that it cannot answer any “questions of causation.” This paper does nothing to undercut the consistent social science findings over decades of research.
(…)
Potter found that children raised by same-sex couples scored similarly to children in other types of “nontraditional families” — meaning families that involve stepparents, single parents, cohabiting parents, or another nontraditional structure.
http://www.omniaveteranova.com/wp/category/daniel-potter/
Fai bene a tentare di salvare la categoria. Purtroppo, concorderai con me, l’immagine stereotipata che è stata data del gay è il soggetto sciocco, sculettante ed effeminato, che ride sguaiato ed è ossessionato dal sesso. Questo è quello che passa.
Arrivando alle tue critiche a Regnerus: giudizio lecito, a cui ha già risposto lui stesso: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000786
Critica a Potter: sei stato corretto, ma hai dovuto evitare di dire che poco prima Potter aveva riconosciuto il forte disagio dei bambini a crescere con genitori acquisiti, genitori single, genitori conviventi o altre forme strutturali non tradizionali. In pratica Potter ha scoperto che vivere con due gay è vivere male come vivere con genitori single o divorziati, mentre la forma più positiva è la coppia etero sposata.
Potter: «The results presented herein also reveal important similarities between same-sex and opposite-sex parent nontraditional families; specifically, there was evidence of score gaps for children from each type of nontraditional family relative to their peers from traditional families».
«Le conseguenze del vivere con genitori omosessuali erano simili a quelle associate al vivere con genitori divorziati, con patrigni o conviventi: ci sono le prove che questi bambini fanno peggio rispetto ai loro coetanei provenienti da famiglie tradizionali»
Woody la descrizione dell’omosessuale “sciocco, sculettante e effeminato” è quella tipica dello stereotipo che certa stampa, certo cinema e certa tv hanno l’interesse (e talvolta il compito) a perpetrare. Poi c’è il fenomeno che si innesca ad esempio quando ci sono i Gay Pride: tra un’immagine di una persona con jeans e meaglietta e quella di qualcuno con il boa di struzzo è del tutto fisiologico che nei media (che hanno il compito di attirare l’attenzione) si opti per quest’ultima, finendo per dare tanto risalto ad una piccolissima fetta e ignorando totalmente le decine di migliaia presenti ai pride, la larga mnaggoranza della comunità gay e lesbica ma poco interessanti da ritrarre in immagini e foto. Quanto al fatto che i gay sarebbero “ossessionati dal sesso” non so che dirti…mi pare che basti andare dal barbiere e sentire i discorsi dell’italiano medio per capire che questa “ossessione del sesso” di cui parli non riguardi certo solo la minoranza gay.
Per quanto riguarda in generale letterarura, cinema e tv c’è anche da dire che quando esce un libro, un film o una serie nelle quali i personaggi omosessuali sono ritratti in modo più realistico e meno eccentrico, dunque meno aderente allo stereotipo, allora salta sempre fuori chi si lamenta del fatto che si starebbe facendo “propaganda omosessualista”, che si vorrebbe a tutti i costi normalizzare una situazione che SI VUOLE rimanga “insolita”, anormale e soprattutto relegata ai margini della società.
Ho letto la spiegazione di Regnerus, che altro non fornisce se non la sua versione. Vedremo quali saranno i risultati dell’indagine avviata dall’Università del Texas e se in futuro altri studi sociologici confermeranno o meno i suoi risultati.
Poi scrivi che “In pratica Potter ha scoperto che vivere con due gay è vivere male come vivere con genitori single o divorziati, mentre la forma più positiva è la coppia etero sposata”. La parola di troppo è “etero”. La stabilità familiare è ovviamente un fattore che può avere una certa influenza sui risultati scolastici dei bambini (lo studio di Potter si concentra prettamente su questo), ma questo non c’entra niente con l’orientamento sessuale dei genitori. Tant’è che avere genitori single, o divorziati, o divorziati e riaccoppiati è una realtà largamente diffusa nella società “etero” in generale. Ma il cercare di rendere più stabili e solide, anche dal punto di vista legislativo, le “nuove famiglie” è una delle buone cose che sta cercando di fare l’amministrazione Obama. Negli USA a livello federale vi sono varie centinaia di diritti (legati ad esempio all’immigrazione) e vantaggi (fiscali, assicurativi ecc) che sono riservati solo alle coppie sposate, per ritengo totalmente giusto (proprio per non penalizzare i figli di “certe” famiglie) il deciso impegno a favore dell’Uguaglianza matrimoniale (Marriage Equality) dell’amministrazione Obama, di cui – per completezza d’informazione – vi propongo anche il video.
http://vimeo.com/45704199
Sinceramente non ho mai visto un Gay Pride fatto da persone in jeans e maglietta, evidentemente se esiste questo stereotipo vuol dire che ne date l’occasione voi per primi.
Vedremo i risultati dell’indagine, ti ricordo che se non accadrà nulla dovrai essere costretto a prenderne finalmente atto. Tuttavia sai bene che uno studio in peer-review (che non c’entra con la sua università) si può smentire solo con un altro studio e non con l’inquisizione gay. Questo studio qui sopra ha già confermato.
La parola di troppo non è affatto “etero”, perché lo stesso Potter lo dice: «i bambini cresciuti in famiglie tradizionali (vale a dire, con i due genitori biologici sposati) tendono a fare meglio dei loro coetanei cresciuti in famiglie non tradizionali»
In realtà il tuo discorso può essere teoricamente vero, tuttavia questo studio dimostra che attualmente i figli dei gay hanno più problemi rispetto a quelli di famiglie tradizionali. Ti faccio notare che non sei stato in grado di prenderne atto con maturità.
“… uno studio che non indebolisce affatto i consolidati risultati delle scienze sociali degli ultimi decenni, che indicano che i figli cresciuti in famiglie omoparentali non mostrano differenze significative rispetto a quelli cresciuti in famiglie tradizionali. “…
per ‘consolidati risultati’ ti stai riferendo ai 59 studi citati dall’APA che sono ormai stati giudicati inaffidabili?
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580
Addirittura 26 di questi studi non presentavano neanche il gruppo di comparazione!
E tu vieni qui a criticare Regnerus!
Come mai per vedere criticati quei 59 studi si è dovuto aspettare 6 anni mentre per Regnerus si è subito sollevato il problema con tanto di indagine?
giudicati inaffidabili da chi domenico?
Che un bambino cresciuto da una coppia gay presenti meno problemi di un bambino cresciuto dagli animali, credo basti il buon senso per stabilirlo.
Cosi come basta il buon senso per stabilire che le foglie sono verdi e che un bambino cresce meglio con una famiglia naturale che non con una coppia distonica.
“Coppia distonica” non l’avevo ancora sentito. Complimenti, i tuoi tentativi ossessivo-compulsivi di cercare di patologizzare con arrampicamenti dialettici la vita (personale o familiare) delle persone omosessuali sta raggiungendo altezze vertiginose.
Il tuo desiderio di copula è finalizzato all’emissione di spermatozoi.
In biologia la produzione di spermatozoi nel maschio è finalizzata alla fecondazione dell’ovulo femminile e l’eccitazione sessuale e strettamente legata agli stessi: gli anti-androgeni annullano anche i desideri sessuali.
Un maschio che prova attrazione sessuale per un altro maschio ( o una femmina per una femmina) è in distonia con quanto la natura ha stabilito in miglia d’anni di evoluzione.
Mi vuoi dire un valido motivo per cui tu ed il tuo amichetto non dobbiate essere considerati una coppia distonica? Non mi vorrai mica far credere che voi due siete in sintonia con le leggi che regolano la biologia umana?
Lorenzo, nei tuoi volteggi omofobici voli talmente vicino al sole da bruciarti da solo le ali. “La natura ha stabilito in miglia d’anni di evoluzione” che gli omosessuali debbano esserci, altrimenti proprio in base ai processi selettivi dell’evoluzione sarebbero stati eliminati da tempo.
Capisco la tua frustrazione, la realtà delle cose cozza col tuo bello schemino mentale basato sul tuo concetto di ciò che è naturale, presunte volontà divine, voglia d’omologazione e incapacità di accettare gli altri per quello che sono sono.
Quanto a me e al mio “amichetto” siamo in sintonia con noi stessi e l’uno con l’altro, e ci basta.
Siatelo tra di voi senza rendere infelice un bambino allora!
Jaques io e il mio compagno non abbiano progetti in questo senso, ma per un bambino è importante avere dei genitori che lo amino e che si prendano cura di lui/lei, facendolo crescere in un ambiente stabile, sereno e pieno di amore. Come gli esempi di storie di bambini amati e felici raccontate in questo documentario.
http://vimeo.com/9720188
Anche le dittature naziste e comuniste producevano documentari simili.
Lorenzo, stasera vuoi davvero farti del male. Ti ricordo che nei lager nazisti insieme agli ebrei e ai rom ci finirono proprio gli omosessuali, e che molta della propaganda nazista usava argomenti non troppo lontani da quelli che tu ci vai quotidianamente illustrando.
Forse ho sopravvalutato la tua intelligenza perché mi riferivo solamente alle tecniche di propaganda messa in atto da quei regimi antiumani per far credere ai gonzi che erano il vero paradiso in terra, propaganda analogamente messa in atto dalla cultura omosessuale per far credere che i gay sono ottimi genitori: è più chiaro spiegato in questo modo?
Difficilmente troverai comportamenti cristiani (o, se non ne vogliamo sapere di religione, moralisti, và) e razzisti nella stessa persona. Trovate migliori definizioni per ciò che si pone come difesa contro i vostri tentativi di sovvertire l’ordine naturale delle cose, per cortesia.
Lorenzo, vedo che dopo aver infilato una gaffe dietro l’altra ora passi a far commenti (prevedibilmente negativi) sulla mia intelligenza, un modo come un altro di offendere.
Per quanto riguarda la presunta “propaganda messa in atto dalla cultura omosessuale” che vuoi che ti dica? Dopo secoli d’invisibilità e silenzio forzati oggi, perlomeno nei paesi civili, anche noi possiamo far sentire la nostra voce, esporre il nostro punto di vista, raccontare le storie delle nostre vite. Il che è esattamente quello che fa il documentario “Right 2 Love” di cui ho postato il link del trailer sopra. Capisco che la cosa ti faccia imbufalire, vorrei poterti aiutare ma non credo di poter fare molto. Il tuo indottrinamento al pregiudizio è totale e totalizzante e l’incapacità di accettare che vi siano al mondo persone che vivono una vita diversa da quella che vivi tu è un “nodo” che solo tu puoi sciogliere.
Gentile Rebecca, mi spiace deluderla ma la comunità LGBT non vuole “sovvertire l’ordine naturale delle cose” ma semplicemente vivere (in pace e nel rispetto di tutti) la propria vita. E poi le è forse mai venuto in mente che “l’ordine naturale delle cose” sia un pochino più vario e diversificato di quello rigorosamente irregimentato, univoco e omolgante che pensa lei? Provi a pensarci e ad avere un po’ più di rispetto per le vite degli altri, per cortesia.
Nessuno vi impedisce la libertà. Tuttavia quello che chiedete, e non è un diritto, implica lo stravolgimento antropologico di concetti pre-esistenti alla legge stessa, come il concetto di matrimonio (matris, l’etimologia ti esclude), e famiglia.
Chiedo scusa se ho insinuato dubbi sulla tua intelligenza: dovevo semplicemente dire che non mi ero spiegato bene.
Debbo però prendere atto che non sono ancora riuscito a fami capire sul perché ritengo patetico, naturalmente sbagliando, il documentario che hai indicato e quindi te lo ripeto: le tecniche documentaristiche usata per far passare il messaggio che l’omogenitorialità è una cosa bella e utile per i bambini sono le stesse che i regimi totalitari avevano messe a punto per asserire che erano dei paradisi in terra; se la cosa può irritarti, cerco di addolcirti la pillola dicendo che in fin dei conti è la stessa che usano anche quelli del “mulino bianco” nel descrivere la famiglia felice e vendere i biscotti…
Il fatto che gli omosessuali ci siano tu stesso ne sei una prova, ma tu stesso sei anche la prova vivente che la natura ha deciso che sei un ramo inutile, che sei un punto di arrivo da non proseguire nel tempo e pertanto ha stabilito la tua sterilità intellettuale al fine che il tuo DNA non si perpetui nel tempo: cosa ci sarà mai nella tua persona di così negativo che la natura ha deciso non valga la pena di proseguire su quella strada?
E questo discorso, anche se ti secca ammetterlo, che non ha nulla di religioso.
Mi pare poi anche alquanto ovvio che tu ed il tuo “amichetto” siate in sintonia con voi stessi e l’uno con l’altro: come potreste infatti non esserlo se siete entrambi in distonia con le leggi di natura?
Un post che offre un altro bell’esempio di cattiveria gratuita. Partirei dal linguaggio. Lorenzo continua ad usare per il mio compagno il termine dispregiativo “amichetto”. Se stessimo parlando di una coppia etero utilizzerebbe termini come fidanzato/a, compagno/a, partner o marito/moglie, ma visto che si tratta degli “abominevoli” omosessuali ecco che il compagno di vita diventa subito l’ “amichetto”, termine che in ambito etero (la tua “amichetta”) di solito è riferito ad amanti o ‘accompagnatrici’ varie.
Dopo la forma vediamo il merito. Fondamentalmente Lorenzo, traboccante come al solito di rispetto e amore cristiano verso il prossimo, mi rinfaccia il fatto che non avendo figli sarei “un ramo inutile”, “un punto di arrivo da non proseguire nel tempo”, una persona così negativa che “la natura ha deciso non valga la pena di proseguire” su tale strada.
Intanto segnalo l’illogicità dell’argomentazione, in quanto se la trasmissione del DNA di un omosessuale fosse la condizione che comporta la sopravvivenza di questa caratteristica nel tempo le persone gay e lesbiche non esisterebbero più da millenni. Ma a parte questo, l’ossessione alla riproduttività obbligatoria per Lorenzo è formidabile. Come abbiamo visto anche da altri innumerevoli suoi commenti precedenti per lui ogni spermatozoo che non si infila in un ovulo è un pensiero intollerabile. Pare che abbia proprio preso alla lettera l’ “andate e moltiplicatevi” delle sacre scritture e che chiunque non si adegui non merita altro che disprezzo (rami inutili, sterilità pure intellettuale, persone così negative che “la natura ha deciso non valga la pena di proseguire” su tale strada, ecc). Ora, a parte il fatto che l’umanità oggi è più numerosa sulla Terra di quanto non sia mai stata nella storia (il che tra l’altro comporterà sempre più problemi di risorse col passare del tempo) questo è anche un modo di ragionare davvero offensivo non solo per le coppie dello stesso ma anche per tutte quelle coppie etero al mondo che, per i motivi che possono essere tra i più vari, non hanno avuto figli. Tutte esistenze “inutili”, da biasimare e cestinare in quanto non “riproduttive”? stai parlando di esseri umani caro Lorenzo, non di conigli.
Brain ha scritto: “se la trasmissione del DNA di un omosessuale fosse la condizione che comporta la sopravvivenza di questa caratteristica nel tempo le persone gay e lesbiche non esisterebbero più da millenni”.
Se ne deduce che l’omosessualità non ha basi biologiche (cioè non corrisponde ad alcuna “malattia” fisica). Il che comporta però parecchi problemini teorici per te.
1) Infatti, poiché la biologia è chiaramente eterosessuale, se ne deve ulteriormente dedurre una contraddizione all’interno della natura umana, poiché da una parte starebbe una biologia orientata alla riproduzione (e per ciò stesso eterosessuale) e dall’altra uno sviluppo psicologico (dell’identità psico-sessuale) ed emotivo in contraddizione con la biologia (dato che, secondo la falsa vulgata gay, l’identità sessuale potrebbe trovarsi “naturalmente” contrapposta alla natura biologica). Il che porterebbe ad una scissione di elementi interni alla natura stessa dell’uomo, la quale allora scomparirebbe, poiché ciò che cade in contraddizione non può essere reale.
2) Eppure la biologia è sempre lì e non solo, poiché le caratteristiche della psicologia maschile e femminile sono anch’esse (negli individui normali) indubitabilmente orientate alla complementarietà. Ma se le psicologie di genere sono complementari in quanto maschili e femminili, se ne deduce la non complementarietà di uomo-uomo & donna-donna sia in ambito biologico che in ambito psico-emotivo (e anche intellettuale).
3) In ultimo l’omosessualità risulta priva di ogni naturalità e, anzi, appare pienamente anti-naturale o contro-natura su ogni piano della realtà umana.
a-theos (come, del resto lorenzo) non fa altro che propagandare il concetto dell’ “eterosessualità obbligatoria”, ovvero il presupposto culturale secondo il quale maschi e femmine sarebbero biologicamente predisposte all’eterosessualità. L’ipotesi che la biologia escluda una spiegazione ‘naturalistica’ dell’omosessualità tende a voler limitare gli esseri umani alla sola attrazione eterosessuale. L’operazione dell’eterosessualità obbligatoria di solito coinvolge il modo egemone in cui l’eterosessualità è reificata e naturalizzata mentre l’omosessualità è considerata il prodotto di disfunzioni psicologiche o scelta personali devianti. Questo approccio fa sì che tutto ciò che non rientra nel rigido inquadramento eterosessuale sia bollato come anormale e perverso, e descritto o come in contrasto con quelle che dovrebbero essere le “giuste” inclinazioni naturali o come totalmente anti-naturale o contro-natura (atheos scrive che “l’omosessualità risulta priva di ogni naturalità”). Le concezioni egemoniche dell’eterosessualità sono spesso supportate dall’errata convinzione che gli altri animali siano esclusivamente eterosessuali, mentre è stato ampiamente dimostrato che l’omosessualità sia ampianente diffusa in natura, sia come atto sessuale sia come formazioni di coppie che durano nel tempo.
Non è inoltre affatto vero che la biologia sia sempre e solo “chiaramente eterosessuale”, tant’è che su questo pianeta esistono tante specie che si riproducono in modo assai variegato. Le lumache ad esempio sono ermafrodite e sono quindi naturalmente dotate degli organi sessuali di entrambi i sessi. Vi sono infatti vari animali che cambiano sesso, alcuni più volte nel corso della vita, altri dividendo la propria vita in due fasi. Vi sono animali nei quali i ruoli “di genere” sono totalmente invertiti rispetto a quelli che vengono presentati come “normali” (= eterosessuali) per noi, ad esempio nei cavallucci marini è il maschio a portare avanti la gravidanza, non la femmina. Senza dimenticare che vi sono organismi viventi che si riproducono in modo totalmente asessuato.
Un risultato della naturalizzaizone dell’eterosessualità e la stigmatizzazione dell’omosessualità (e bisessualità e transessualismo) si manifesta in disuguaglianze culturali e istituzionalizzate per i non eterosessuali, sempre ovviamente a svantaggio di questi ultimi.
Per approfondire http://www.sociologyencyclopedia.com/public/tocnode?id=g9781405124331_yr2011_chunk_g97814051243319_ss1-84
Ma che clamoroso autogol!! In pratica ammetti che un animale ermafrodito è secondo natura perché la natura ha previsto organi sessuali di entrambi i sessi. Parli di riproduzione asessuata, confermando che la mancanza di organi genitali è l’indizio che ci fa capire che la modalità naturale di riproduzione di quegli organismi non prevede accoppiamento sessuale.
lorenzo ti dice:
“In biologia la produzione di spermatozoi nel maschio è finalizzata alla fecondazione dell’ovulo femminile e l’eccitazione sessuale è strettamente legata agli stessi: gli anti-androgeni annullano anche i desideri sessuali. Un maschio che prova attrazione sessuale per un altro maschio ( o una femmina per una femmina) è in distonia con quanto la natura ha stabilito in miglia d’anni di evoluzione.” E tu rispondi “bello schemino mentale basato sul tuo concetto di ciò che è naturale, presunte volontà divine”??? Ma può essere che non ti rendi conto? Tuo concetto di ciò che è naturale? Mi vorresti dire che secondo te che il concetto di uno spermatozoo che ha come fine la fecondazione di un ovulo è un concetto personale di lorenzo di ciò che è naturale? Vorresti dire che tale concetto è una tesi, un’opinione e non una verità scientifica? Secondo me tu non hai mai letto un libro di biologia, mai un libro di fisiologia, né ti sai mai documentato neanche, non dico assai, su internet. Se non conosci la funzione di ormoni androgeni, estrogeni e quant’altro, ma come ti permetti a dire che tutto questo è un concetto personale di ciò che è naturale? Eh no caro mio!! NO!! Questa è fisiologia umana e tu puoi sbattere la testa quanto vuoi per negarla, ma è lì, e non prevede come fisiologico, cioè naturale, l’uso omosessuale della funzione sessuale, mi dispiace ma non ci puoi fare nulla. Ogni qualvolta ti si presenta in faccia il conto salato di ciò per cui gli organi sessuali sono naturalmente preposti per caratteristiche istologiche, di ciò per cui i vari ormoni vengono secreti e annesse loro finalità, tu puntualmente o scappi a gambe levate o non fai altro che ripetere la solita manfrina, che queste sono solo la nostra personale idea di ciò che è naturale. Eh no, leggiti i libri, studia, e ti renderai conto che il concetto di epitelio pavimentoso stratificato adatto agli sfregamenti, non è una nostra idea, è una verità scientifica che tu stai solo semplicemente e puntualmente negando. Se un organismo ha un comportamento ermafrodito in natura e questo comportamento è fisiologico, secondo natura, è proprio perché quella funzione è giustificata dalla presenza di strutture adibite a questo, che hanno meccanismi di funzionamento adibiti a questo, cioè all’ermafroditismo, per cui altri usi delle funzioni sessuali non sono fisiologici. Se tu non vuoi capire che il distretto anorettale non è adibito alla penetrazione, che il canale vaginale è adibito alla penetrazione da verga e che gli spermatozoi sono strutturati e in generale esistono per essere rilasciati in vagina dove solo lì possono svolgere le loro funzioni, hai voglia tu a dire che ci inventiamo tutto e che questo è il nostro concetto personale di natura!!! Studia, poi apri bocca, e quando ti sarai reso conto che sono secoli di studio ad affermare questo e non la fervida immaginazione dei cattolici, fatti una ragione che l’omosessuale usa le proprie funzioni sessuali in modo non fisiologico…e x cortesia direi di smetterla pure di parlare sempre di “presunte volontà divine”, cosa che mai nessuno cita, perché qua Dio non c’entra nulla. È un concetto che ti sei creato tu nella tua testa, sei tu che pensi che il cattolico si appigli a volontà divine, ma ribadisco che qui Dio non c’entra nulla, siamo su un piano solo prettamente scientifico e x favore lasciamo la religione dove sta perché qui il discorso prescinde dalla religione, è valido anche ipotizzando la totale mancanza di trascendenza. La verità scientifica non la puoi negare, mi dispiace, che tu sia ateo, taoista o scintoista, non me ne frega nulla. Concludo dicendo che la frase “se la trasmissione del DNA di un omosessuale fosse la condizione che comporta la sopravvivenza di questa caratteristica nel tempo le persone gay e lesbiche non esisterebbero più da millenni”, fa capire a tutti che il gene gay non esiste, che basi biologiche dell’omosessualità non esistono e quindi, se non lo hai capito, che ti sei fatto un ennesimo clamoroso autogol. Un consiglio: prima di rispondere apri un Monesi, studiati l’epitelio cilindrico semplice e dimmi se da quello che leggi usarlo per sfregamenti in un distretto non avente dispositivi lubifricanti idonei è fisiologico e non minaccia l’integrità tissutale. Ciao
Lasciando perdere il pistolotto iniziale che non vuol dire un bel nulla, passiamo alla conclusione di esso, che prelude alle altre sciocchezze.
Dunque, secondo la dottrina di Brain il mio affermare ciò che vedo (ossia l’eterosessualità biologica DELLA SPECIE UMANA), deriverebbe dall’errata convinzione che ogni biologia (di qualsiasi animale) sia eterosessuale; tanto che come obiezione varrebbe persino farmi notare l’esistenza di specie ermafrodite.
Lasciando anche qui perdere le illazioni del tutto indimostrate sul ruolo giocato dagli atti omosessuali in genere nel mondo degli animali bruti, il paragone con le le altre specie animali, è del tutto irrilevante, proprio perché sono “altre” rispetto alla nostra e dunque sono regolate in modo diverso, tanto diverso che possono persino essere ermafrodite, appunto. L’uomo è l’unico animale intelligente e capisce il senso di ciò che fa, al contrario di ogni altro tipo di animale. E l’omosessualità è priva di senso, proprio perché un senso non ce l’ha (accidenti, quasi sto citando alla lettera quel minus habens di Vasco!): non serve a procreare, anzi, è l’opposto della procreazione e della genitorialità (la quale essenzialmente è data dalla complementarietà non solo biologica dei due sessi), non serve alla complementarietà psicologica dei due “compagni”, anzi, ne è l’antitesi, dato che corrisponde allo stare insieme more uxorio di due fotocopie di genere…
Cattiveria gratuita? Dirti in faccia le cose come stanno senza tanti giri di parole o senza tanta carità pelosa tu la chiami cattiveria gratuita? Come può essere cattiveria cercar di far aprire gli occhi ad un fratello che sbaglia? Cosa vorresti: che sapendo in coscienza la via sbagliata che stai percorrendo ti dicessi che tutto va bene?
Il termine “amichetto” è prettamente neutro ma, non avendo tu la serenità del cuore, carichi su quella parola le tue problematiche, la intendi in senso negativo e te la senti addossato in modo dispregiativo: questa operazione la sta facendo quella parte di te che ancora si ribella al modo di vivere contrario alle leggi di natura che hai intrapreso.
Parli di rispetto e di amore cristiano che non ho: cosa ne sai tu di amore cristiano? O non sai cosa significhi essere cristiani, ed allora parli a vanvera, o conosci il cristianesimo, ed allora sei conscio, dentro di te, che il peccato sono le pratiche omosessuali e non l’essere omosessuale.
Teoria illogica? Mi dovresti allora spiegare cosa c’è di illogico nel teorizzare che la natura, allo scopo di migliorare la razza umana, abbia previsto che, nel corso dei millenni, talune persone ritenute non adatte alla prosecuzione ed al miglioramento della specie siano rese fisicamente o psicologicamente inadatte alla procreazione.
Io non ho mai parlato o asserito che ogni copula deve necessariamente dare origine ad un altro essere umano: questa interpretazione la puoi dare solo tu che della Bibbia ne fai una lettura integralista e poi pretendi di applicare quella tua errata interpretazione ad altri.
Per favore, smetti di fare l’integralista ed impara ad attenerti a quello che le persone dicono senza cercare interpretazioni pseudo religiose: se parliamo di biologia parliamo di biologia e di osservazione dei fatti così come appaiono, se parliamo di religione introdurremo dei discorsi antropologico sapienziali dei quali non ho voluto assolutamente parlare.
Esseri umani come conigli? Evidentemente non conosci i pronunciamenti del Magistero sulla “procreazione responsabile”.
“amichetto” che non avrebbe senso di lode o di stima – amichetti di poco conto, di mal odore, ambigui.
http://www.dizionario.org/d/?pageurl=amichetto
Poi sia tu che Raffaele a giurare e spergiurare che nella nostra discussione l’ideologia religiosa non c’entra niente…e poi nel gran finale mi rimandi ai “pronunciamenti del Magistero”. ooops… 🙂
Bhè Brain, perdonami, ma evidentemente ti sei proprio perso. E’ ovvio che se ti “INVENTI” che quanto detto da lorenzo significhi che le coppie sterili sono “esistenze “inutili”, da biasimare e cestinare in quanto non “riproduttive”, innanzitutto dimostri di non aver capito cosa ti ha detto e inoltre stai evidentemente accusando lorenzo di una cosa grave. Essendo lorenzo cattolico lui ti ha semplicemente risposto ricordandoti semplicemente che in virtù del Magistero cui lui da credente fa riferimento, una cosa simile non potrebbe mai dirla….ma questo non c’entra nulla con la finalità anatomo-funzionale cui gli organi sessuali sono preposti. Lì non c’è bisogno di alcun Magistero e non mi pare che te lo abbia citato in merito. Ma c’è bisogno di farti pure i sottotitoli ora? O apposta intrugli il discorso con inutili sofismi, perché non sai più cosa dire? mah!
Sulla questione dell’amichetto hai ragione, è stato sicuramente scritto con senso dispregiativo; o per lo meno non si può che leggere in quel modo (anche se ciò non rende meno sbagliata o meno priva di senso la tua relazione omosessuale).
Sul fatto che sia autocontraddittorio farti notare che per un cattolico non c’è sempre obbligo di procreazione, hai torto, perché sei stato tu a tirare in ballo una supposta esegesi letterale dell'”andate e moltiplicatevi” da parte di Raffaele…
Da parte di Lorenzo.
Amichetto = diminutivo di amico.
In altre lingue europee: Freund (tedesco); petit ami, amant (francese); boyfriend (inglese); novio (spagnolo); друг (russo).
Se hai la coda di paglia non è colpa mia.
Io ho accennato ai pronunciamenti del Magistero, che molto probabilmente tu non conosci, non certamente per argomentare su di essi, ma per farti semplicemente notare, nel caso tu non lo sapessi, che noi cattolici non scopiamo come conigli, ma che pratichiamo la procreazione responsabile.
Il fatto però che tu continui ad uscirtene rilevando nei miei interventi “l’ideologia religiosa”, mi fa sorgere i dubbio che tu, oltre ad essere carente in biologia, lo si anche nella comprensione della lingua italiana: non darà l’ideologia omosessuale ad essere dannosa?.
Si sara’ ripetuto 10 volte, ma e’ bene farlo di nuovo.
Se un articolo esce su una rivista scientifica o di un certo settore di studi e’ controllato da referee, esperti del settore come l’autore, tanto piu’ severamente quanto piu’ la rivista e’ prestigiosa ed importante. La non validita’ dello studio contenuto in tale articolo puo’ essere asserita da un altro articolo controllato da altri referee, ed in cui l’autore spieghi in maniera convincente perche’ lo studio precedente ha sbagliato. Non e’ un sistema perfetto, ma questo abbiamo. Non accetto (e non solo io) invalidamenti che escono su quotidiani, anche se sono scritti da esperti del settore, perche’ non passano attraverso questi metodi di controllo. Anche una persona che conosce cosmologia come Halton Arp puo’ scrivere un articolo in cui critica il modello cosmologico del Big Bang, e magari sembrare convincente ai non esperti, ma quando i suoi lavori vengono dati in mano a chi conosce l’argomento, si trovano errori di valutazione con bias personali.
Quello che conta in un lavoro scientifico e’ come e’ realizzato, non la direzione in cui esso va.
È pura follia, e il nulla ricoperto di niente.
Senza se senza ma, l’omosessualità e un disturbo (devianza, malattia, chiamatela come meglio credete ma il succo della questione non cambia).
E la religione non c’entra nulla ma fa comodo alle comunità gay tirarla in ballo ogni volta appunto per mascherare la pochezza (in realtà il nulla) scientifica delle loro argomentazioni.
Piccolo trattato di filosofia (e di metodo) della scienza:
Metodo sbagliato di fare ricerca:
a) Penso che l’essere umano sia un bigne, cercare (leggi: prendere i dati che ci fanno comodo e dimenticare e sminuire tutto il resto) i fatti che provino questa tesi.
Metodo fallibile ma giusto.
b) Ho dei dati che ad un’analisi razionale sembrano (ricordiamoci che la scienza è asintotica) suggerirci che l’uomo è un bigne.
Tutte le pseudo teorie scientifiche che dicono che l’omosessualità e cosa normale e naturale come l’eterosessualità sono riconducibili al caso (a)
Tutte le teorie a favore dell’omosessualità vanno contro il famoso rasoio di
Occam.
Una coppia etrosessuale è biologigamente (grazie alla sua DIVERSITÀ) superiore ad una coppia omosessuale.
Duecento coppie omossessuali (di maschi) in un isola deserta (sogno ricorrente della cultura gay) farebbero follie, si divertirebbero da matti ma si estinguerebbero nell’arco di un secolo.
Duecento coppie di eterosessuali in un isola deserta si divertirebbero ugualmente e dopo un secolo i loro discendenti sarebbero ancora li (tra di loro ci sarebbero anche degli omosessuali).
Ne consegue che una coppia Etero non è uguale ad una coppia omosessuale.
Lo so è una banalità ma una banalità che le varie organizzazioni gay fanno finta di non capire.
Sono, anche se cattolico, un evoluzionista convinto e nonostante le varie correnti di pensiero che questa teoria ha sviluppato nei decenni tutte ci dicono che in natura c’è un imperativo categorico, una verità assiomatica indiscutibile: la RIPRODUZIONE della Specie.
Tutto ciò che aiuta la riproduzione va avanti, quello che la contrasta muore (da un punto di vista evolutivo).
L’omosessualità sia maschile che femminile è proprio il contrario di tutto questo. Pensare che sia “normale” l’impulso (chiamatelo come meglio credete) che porta un maschio (o una femmina) ad accoppiarsi con un individuo del suo stesso sesso è quanto di più antiscientifico la cultura moderna abbia generato.
Nemo scusa ma, a proposito della “realtà scientifica delle argomentazioni”, se sei un “evoluzionista convinto” dovresti forse riflettere sul fatto che se questa caretteristica comune a tanti esseri viventi di questo pianeta è presente ancora oggi vuol dire che la natura l’ha approvata e promossa, altrimenti sarebbe stata eliminata proprio in base al processo di selezione naturale del quale ti dichiari un “convinto” sostenitore.
Che cretinata!
E come avrebbero trasmesso questi “fantastici” geni alla prole?
“…dovresti forse riflettere sul fatto che se questa caratteristica comune a tanti esseri viventi di questo pianeta è presente ancora oggi vuol dire che la natura l’ha approvata e promossa.”
Anche i tumori, la carie, l’albinismo, i vari disturbi congeniti alla vista e all’apparato uditivo e olfattivo (e riproduttivo) sono considerati anomalie, malattie che ci accomunano con il resto del mondo animale e vegetale ma non di certo dei caratteri positivi da tramandare.
L’omosessualità è “naturale” nella stessa misura in cui lo è un uomo (ho un cervo un cane ecc.) cieco fin dalla nascita. Da una parte hai l’impossibilità di riprodurre la specie dall’altra ti è negata la visione (con tutte le relative conseguenze)del mondo circostante.
Purtroppo, viviamo in una società dove ogni qual volta si parla di sesso ed affini la logica e il buon senso vanno a farsi friggere.
Solita figura di m… di brain(less)!!!
@Paolo, Brain & company
Naturalmente appena vi si metta di fronte a qualche risposta un po’ meno standard di quelle a cui siete abituati, ve la date a gambe, guardandovi bene dall’entrare nel merito delle questioni. E intanto, visto che le lobby gay non esistono, a Milano la giunta Pisapia vi sta venendo in contro, per ristabilire un po’ di equità verso la categoria più discriminata e maltrattata del mondo… Vergogna!