La Riforma protestante all’origine del laicismo nichilista?

Nel suo ultimo bel libro, I nuovi Unni. IL ruolo della Gran Bretagna nell’imbarbarimento della civiltà occidentale” (Fede & Cultura 2012), Gianfranco Amato (con prefazione del vescovo mons. Luigi Negri) ha spiegato come la Riforma protestante sia alla base della moderna barbarie bioetica, sociale e culturale che dalla Gran Bretagna ha poi invaso il mondoIl protestantesimo ha insinuato «il germe di quel soffocante individualismo che sarà destinato a caratterizzare in particolare la società inglese». Sono tantissimi anche i cattolici che vivono un credo individuale (molto protestantizzato) distante su certe tematiche da quello della Chiesa, sopratutto in campo sessuale e bioetico. La Riforma –come spiegavamo nel nostro commento al libro- ha relegato la fede all’ambito privato e ha relativizzato la verità (oggi quanti fedeli saprebbero affermare che il cattolicesimo è l’unica “via, verità e vita”, seguendo le parole di Gesù?).

Il protestantesimo dunque è alla base della crisi dell’uomo moderno, questa tesi è sostenuta da numerosi storici, come Brad S. Gregory dell’università americana di Notre Dame (Indiana), che ha dimostrato questa convinzione in “The Unintended Reformation.  How a Religious Revolution Secularized Society” (Harvard University Press, 2012) . La Riforma, secondo lo studio, è all’origine dell’attuale pluralismo esasperato delle fedi religiose e civili, della mancanza di un’idea condivisa di bene comune, della frantumazione delle società, del concetto di verità relativa e opinabile, del trionfo odierno del capitalismo ecc. Ricercatori dell’università di Warwick, invece, hanno recentemente rilevato che i tassi di suicidio sono tre volte più alti nelle aree protestanti rispetto a quelle cattoliche. Non è un dato casuale, secondo loro, ma «suggerisce che il rapporto della religione e del suicidio rimane un argomento di vitale importanza», ritengono infatti che è proprio la struttura delle due religioni a spiegare le differenze nei dati. Il cattolicesimo infatti, al contrario del protestantesimo, si vive in una comunità di fede, nobilita il lavoro dell’uomo, permette il perdono dei peccati ecc. «Il suicidio è influenzato da tutti questi fattori», ha commentato il prof. Sascha Becker.

Questa convinzione sul ruolo negativo della Riforma è condiviso anche da laici (intesi come non credenti, in questo caso), come ha espresso bene qualche giorno fa Angiolo Bandinelli, scrittore e militante storico del Partito Radicale. Nel suo articolo, pubblicato su “Il Foglio” ha inserito una odifreddura mica male, ovvero che «non so se il mondo protestante ha conosciuto fenomeni di intolleranza persecutrice paragonabili a quella di cui si è macchiata l’inquisizione cattolica». La fantomatica inquisizione cattolica, anche se basterebbe mettere da parte la leggenda e dare retta agli storici per capire che fu un fenomeno quasi esclusivamente protestante.  Interessante invece quanto viene scritto nel resto dell’articolo, nato da un commento della cattedrale luterana di Helsinki,  costruita in «un’asciutta severità, contrasta con la magniloquenza barocca ed evoca una moralità tornata ad essere fatto interiore […] c’è tra le sue mura come una costrizione della intelligenza e della volontà […] quel che vuole evocare è un sentimento che da morale si è fatto moralistico, intransigente. Forse spietato». Questo tipo di design, spoglio e disadorno, ricalca perfettamente, secondo Bandinelli, la moralità luterana.

«La cultura laica», spiega lo scrittore, «ha fatto di questa religiosità – al cui centro c’è l’individuo in solitaria, immobile attesa della grazia – l’asse portante della modernità, con il suo nichilismo. Nel corso del tempo, e persino con qualche ragione, questa cultura si è però trasformata in un laicismo disseccato, sostanzialmente inutilizzabile ai fini della elaborazione di una etica creatrice ed espansiva, adatta alle imponenti trasformazioni ed esigenze della globalizzazione di oggi». Bandinelli conclude affermando che «può essere divertente chiederci se dobbiamo augurarci un mondo di forme severamente “protestanti” ed utilitarie, oppure fantasiosamente ”cattoliche” con il loro gusto per l’imprevedibile, loquace, sensuale e a volte felicemente inutile bellezza». Lo scrittore parla di “inutile” bellezza, ma la cultura e l’arte cattoliche aderiscono completamente all’aforisma di Platone, «il bello è lo splendore del Vero», proprio sulla bellezza (altro che inutile!) è fondata l’educazione cattolica.

67 commenti a La Riforma protestante all’origine del laicismo nichilista?

  • nicola ha detto:

    Finalmente!
    Finalmente si è scoperta la fonte di tante idee bislacche che hanno inondato le società occidentali e l’Italia in particolare. Non è Pechino, non è Mosca, non è Riad,….è Londra. Ed hanno una sola giustificazione, l’opulenza che caratterizza le società nordatlantiche da cui tali idee provengono. La scienza e la razionalità non c’entrano niente. C’entra, invece, l’etica dello sfruttamento, del sopruso del forte verso il più debole, dell’eugenetica.

    • Daniele Borri ha detto:

      Nicola tranquillo, il comunismo ha tutte le sue colpe non sarai tu a redimerlo.

  • Mattia ha detto:

    Pechino, Mosca e Riad ne hanno messo del proprio e in nome della scienza sono stati commessi tanti soprusi

    • nicola ha detto:

      Non propagano la loro etica.
      Non compilano liste di valori cercando di imporli al mondo intgero, anche con le armi.
      E i cosiddetti soprusi sono amplificati proprio da coloro che tentano con mezzi strabordanti di imporre la loro ideologia, la loro etica, i loro valori. E trovano cassa di risonanza nei pappagalli nostrani.
      Il gay pride non è stato inventato a Mosca ma a New York.

      • Mattia ha detto:

        Non vorrei fare ancora una discussione lunga come quella dell’altra volta, ma in realtà, hanno cercato anche loro di propagare la loro etica. L’Urss ha continuato a ripetere che la rivoluzione proletaria doveva essere mondiale, mentre l’Arabia Saudita finanzia in America e in Europa moschee e iman.

        • nicola ha detto:

          No, almeno per la enorme sproporzione dei mezzi ,dei canali usati.
          L’idea delle rivoluzione proletaria mondiale non è mai esistita e mai propagata. E se è esistita è stata sepolta con Trozki.
          I valori di Mosca e Pechino (erano)sono quelli dell’abolizione dello sfruttamento capitalistico e imperialistico. E non sono propagati se in con mezzi risibili, insignificanti rispetto a quelli usati dalla controparte.
          Conosci qualche Jhon Wayne cinese? O Richard Gere sovietico?

          • Pino ha detto:

            nicola c’è un detto che è perfetto per te “meglio tacere rischiando di fare la figura dello stupido che aprir bocca e togliere ogni dubbio”

          • Mattia ha detto:

            No, conosco tanti scrittori, giornalisti, filosofi o politi che dicevano che l’URSS era meglio di dove vivevano e che era un disastro che anche noi non avessimo un modello simile.

      • Daniele Borri ha detto:

        Una discussione assurda, dove il nostro amico è arrivato a difendere l’eticità del comunismo, di Stalin e di Mao. La ricorderò per sempre come prova di quanto male possa fare l’ideologia politica.

        • nicola ha detto:

          Ma di quale ideologia politica parli?
          Di quella che arriva a paragonare i Beatles a Mozart, a Beetoven?
          Non William Byrd ma i Beatles e i Rolling Stone

      • Michele Silvi ha detto:

        Non propagano la loro etica?
        Mai lette le opinioni di Popper sui marxisti? Dovresti, quell’uomo aveva davvero compreso il meccanismo…

      • Andrea ha detto:

        A cercare di diffondere i propri Valori, giusti o meno siano, lo fanno tutti. Poi certo, ormai a dominare al Mondo è la mentalità tipica delle aree Protestanti ed Anglo-Sassoni, ed anche chi cerca di battere l’asse Londra-Washington (Pechino in primis) gira e rigira deve adeguarsi al loro metodo. Però d’altro canto tutti cercano di diffondere idee proprie.

  • EquesFidus ha detto:

    14° riga: “a relativizzato” invece di “ha relativizzato”.
    Per il resto, articolo sicuramente comprensibile, non a caso nei Paesi tradizionalmente protestanti si riscontrano tassi di ateismo e di immoralità in tema bioetico e sessuale allarmanti.

    • Gab ha detto:

      in Italia no? direi che ci stiamo riuscendo benissimo

      • EquesFidus ha detto:

        Certamente, ma dette cose avvengono prima e peggio in altri Paesi. In Italia al confronto siamo in un Paradiso Terrestre, fidati.

  • Andrea ha detto:

    Efficacissimo il capitolo riguardante le Chiese e la loro Architettura… Lo stesso però vale per la Musica Sacra!

  • Luca ha detto:

    Si legge che fu detto: “IO sono la via la verotà e la vita, nessuno viene al padre se non per mezzo do me”. Sostituire cattolicesimo con Cristo in questa frase decisiva per la nostra fede a me pare un’enormità che mi pare di dover sottolineare con sorpresa.
    Quello che la stessa Chiesa cattolica dice a riguardo é un pò diverso (Unitatis redintegratio 3; idem catechismo 818, 819):

    “tra gli elementi o beni dal complesso dei quali la stessa Chiesa è edificata e vivificata, alcuni, anzi parecchi ed eccellenti, POSSONO TROVARSI FUORI DEI CONFINI VISIBILI DELLA CHIESA CATTOLICA: LA PAROLA DI DIO SCRITTA, LA VITA DELLA GRAZIA, LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÀ, e altri doni interiori dello Spirito Santo ed elementi visibili. Tutte queste cose, le quali provengono da Cristo e a lui conducono, appartengono a buon diritto all’unica Chiesa di Cristo.
    Anche non poche azioni sacre della religione cristiana vengono compiute dai fratelli da noi separati, e queste in vari modi, secondo la diversa condizione di ciascuna Chiesa o comunità, possono senza dubbio produrre realmente la vita della grazia, e si devono dire ATTE AD APRIRE ACCESSO ALLA COMUNIONE DELLA SALVEZZA.
    Perciò queste Chiese e comunità separate, quantunque crediamo abbiano delle carenze, nel mistero della salvezza non son affatto spoglie di significato e di valore. Lo Spirito di Cristo infatti non ricusa di servirsi di esse come di strumenti di salvezza, la cui forza deriva DALLA STESSA PIENEZZA DELLA GRAZIA E DELLA VERITÀ, CHE È STATA AFFIDATA ALLA CHIESA CATTOLICA.”

    Mi pare di vedere un bel conflitto logico tra l’articolo e quel che la Chiesa dice.

    • Gab ha detto:

      ti riferisci al Vaticano II? stiamo freschi …

      • Luca ha detto:

        Scusa ma questa non l’ho capita

      • Luca ha detto:

        Mettiamo non ti piaccia il Concilio, forse però dovresti considerare i passi paralleli del Catechismo della Chiesa Cattolica dove si dicono le identiche cose.

        • Gab ha detto:

          quale? l’edizione del ’92? il concetto non cambia.. tesi protestanti che hanno acquisito il “diritto” di esistere nel cattolicesismo.. guarda un pò tutti i guai la Chiesa li sta vivendo proprio per questo motivo

          si chiama relativismo teologico, capostipite di tutti i relativismi

          e poi non ci si può meravigliare dei preti austriaci che minacciano la scissione per volere le pretesse

          • Gab ha detto:

            cattolicesimo*

            • Luca ha detto:

              Sembra perlomeno strano o da spiegare meglio. Cattolico vuol dire alla lettera “universale” mentre tu sembri pronto a dividere la Chiesa scegliendo i ministri, le dichiarazioni persino le dottrine che fanno comodo a te. Scusa ma non si capisce il senso.

              • Panthom ha detto:

                “Universale” nel senso che tutte le religioni sono vere?
                Ho conosciuto più cattolici confusi su questo sito che in tutta la mia (giovane) vita 🙂

                • Luca ha detto:

                  Qui te la suoni e te la canti da solo

                  • Panthom ha detto:

                    Quindi le religioni non sono tutte vere? Ti vuoi contraddire?

                    • Luca ha detto:

                      Se hai voglia di capire cosa ne pensa un cattolico a riguardo non hai che da andare sul sito vatican.va e vedere con quali documenti la Chiesa presenta sé stessa. E’ da lì’ che ho copiato e incollato le mie citazioni. Quello che interessa te é la dichiarazione nostra aetate. Scoprirai che le religioni NON SONO TUTTE VERE eppure esprimono tutte l’ansia di assoluto che il Dio in cui io e te crediamo ha messo nel cuore dell’uomo. Perciò ciascuna può contenere germi di quella Verità che tutta intera é unicamente nella Chiesa. Siccome la cattolicità di queste pagine tiene il Concilio in sospetto di eresia, se preferisci il Catechismo cella Chiesa Cattolica (842) riporta che
                      <>

                      Dopo di ché a gab non piace nemmeno questo, perché (cito) é quello del ’92 (forse preferisce il catechismo di Pio X). Va bene, fate voi. Io per parte mia spero di avervi mostrato cosa intendevo nel dire della contraddizione tra quel che l’articolo dice e quel che dice la Chiesa.
                      Dopo di che, per concludere questa discussione senza via d’uscita, se a te, gab, UCCR e gli altri va bene così va bene anche a me ma forse sarebbe meglio esplicitare che quando io e voi parliamo di “Chiesa” le due espressioni non coincidono. Questo lo dico un pò stufo del fatto che qualsiasi cosa io scriva debba essere attaccata come poco cattolica e rifiutata a priori. Io cerco solo di approfondire la discussione cosciente che le opinioni possono essere diverse e rispettoso delle opinioni degli altri. La pace sia con te.

                    • Luca ha detto:

                      E’ saltata la citazione dal Catechismi
                      Il legame della Chiesa con le religioni non cristiane è anzitutto quello della comune origine e del comune fine del genere umano:
                      « Infatti tutti i popoli costituiscono una sola comunità. Essi hanno una sola origine poiché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra; essi hanno anche un solo fine ultimo, Dio, del quale la provvidenza, la testimonianza di bontà e il disegno di salvezza si estendono a tutti, finché gli eletti si riuniscano nella città santa »
                      La Chiesa riconosce nelle altre religioni la ricerca, ancora « nelle ombre e nelle immagini », di un Dio ignoto ma vicino, poiché è lui che dà a tutti vita, respiro e ogni cosa, e vuole che tutti gli uomini siano salvi. Pertanto la Chiesa considera tutto ciò che di buono e di vero si trova nelle religioni come una preparazione al Vangelo, « e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita Ma nel loro comportamento religioso, gli uomini mostrano anche limiti ed errori che sfigurano in loro l’immagine di Dio: « Molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore, oppure vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale ». Proprio per riunire di nuovo tutti i suoi figli, dispersi e sviati dal peccato, il Padre ha voluto convocare l’intera umanità nella Chiesa del Figlio suo. La Chiesa è il luogo in cui l’umanità deve ritrovare l’unità e la salvezza.

                    • Panthom ha detto:

                      Condivido ogni parola di quanto viene scritto. Ogni religione è un tentativo umano corretto nel prendere contatto con Dio (tranne il cristianesimo, che non nasce dal tentativo dell’uomo ma dall’iniziativa di Dio verso l’uomo).

                      Non capisco comunque cosa c’entri tutto questo, che utilità abbia e da quali basi parta la tua nervosa reazione.

                    • Luca ha detto:

                      Trainato dalle imperdonabili imprecisioni dell’articolo ribadite da Pantom vorrei correggere e precisare. La “nostra aetate” non parla del protestantesimo perché parla delle altre religioni mentre il protestantesimo non é una religione diversa dalla mia e dalla vostra (come del tutto impropriamente suggerisce l’articolo). E’ l’identica religione cristiana ferita da una divisione interna che la fede nell’unica Chiesa di Dio ci chiede di sanare. Infatti il documento di riferimento é un altro (a suo tempo correttamente citato): la dichiarazione unititis redintegrazio. Questo evidentemente non annulla le differenze dogmatiche, non rende meno importante la solidità peculiare della Chiesa di Roma rispetto alla tradizione apostolica, non rende automatica la riunificazione ma sottolinea una volta di più questo vostro peculiare atteggiamento che a me pare se non “un credo individuale (molto protestantizzato)” (cito) perlomeno … poco ortodosso.

                    • Panthom ha detto:

                      Imperdonabili imprecisioni? E saresti tu a “non perdonare”? Saresti tu ad aver evidenziato le imprecisioni? Direi che siamo in buone mani, no?

                      “il protestantesimo non é una religione diversa dalla mia e dalla vostra”… a me è bastata questa frase per confermare che tutte le confusioni che nascono da ogni tuo commento sono spiegabili dal fatto che tu ti senti protestante. Tutto coincide, e credo sia finalmente un atto risolutivo delle domande che tanti si fanno davanti ai tuoi ragionamenti.

                      P.S.
                      Oltretutto nell’articolo non si dice che il protestantesimo è un’altra religione, ma una devianza dalla strada originale che ha causato grandissimi mali. D’altra parte la confusione che ha generato negli uomini può essere vista benissimo nella tua posizione su ogni argomento. Anche se il dubbio che tu sia un laicista che si maschera da credente per creare sciocche diatribe rimane alto.

                    • Luca ha detto:

                      L’articolo dicendo di protestanti e cattolici parla di “struttura delle due religioni” (imperdonabile imprecisione)e Phantom gli é andato dietro tirando fuori questa ridicola affermazione su “tutte le religioni sono vere”
                      del tutto a capocchia per il solo gusto di mettermi in bocca una menzogna (grazie). Se ti scandalizza che io abbia scritto “il cristianesimo non é una religione diversa dalla nostra”, scandalizzati per le parole del Santo Padre nel duomo di Colonia (2005):
                      La fraternità tra i cristiani non è semplicemente un vago sentimento e nemmeno nasce da una forma di indifferenza verso la verità. Essa è fondata, come Lei, illustre Vescovo, ha appena detto, sulla realtà soprannaturale dell’unico Battesimo, che ci inserisce tutti nell’unico Corpo di Cristo (cfr 1 Cor 12, 13; Gal 3, 28; Col 2, 12). Insieme confessiamo Gesù Cristo come Dio e Signore; insieme lo riconosciamo come unico mediatore tra Dio e gli uomini (cfr 1 Tm 2, 5), sottolineando la nostra comune appartenenza a Lui (cfr Unitatis redintegratio 22; Ut unum sint 42). A partire da questo essenziale fondamento del Battesimo, che è una realtà da Lui proveniente, una realtà nell’essere e poi nel professare, nel credere e nell’agire, a partire da questo decisivo fondamento il dialogo ha portato i suoi frutti e continuerà a farlo.

                    • Panthom ha detto:

                      Tutta sta’ caciara OT perché è scritto che il protestantesimo e il cattolicesimo sono due religioni? Ma davvero non hai nulla da fare eh?

                      Concordo cmq con la visione che di fatto il protestantesimo è strutturato come un’altra religione, con convinzioni profondamente differenti. Non si può dire del credo ortodosso invece, che è diviso solo da pochi dettagli.

                      Ora finalmente possiamo tranquillamente tornare al contenuto dell’articolo.

    • Panthom ha detto:

      Certo che detto da un cattolico non è male. Mi chiedo se la colpa di questa confusione tremenda sia vostra o dell’incapacità della chiesa di comunicare il suo messaggio.

  • Luca ha detto:

    Aggiungo: io credo che sia vero quel che dice l’articolo riguardo alla solitudine cui l’individuo é lasciato dalla religiosità protestante.
    Credo però anche che i cattolici dovrebbero fare attenzione a non annacquare nell’appartenenza alla Chiesa la responsabilità individuale delle loro azioni, se non vogliono immiserire proprio quella la Chiesa in cui credono(catechismo 910: I laici possono anche … essere chiamati a collaborare con i loro Pastori nel servizio della comunità ecclesiale, per la crescita e la vitalità della medesima, esercitando MINISTERI DIVERSISSIMI, SECONDO LA GRAZIA E I CARISMI CHE IL SIGNORE VORRÀ LORO DISPENSARE;
    GS 43: Spetta alla loro coscienza (dei laici), già convenientemente formata, di inscrivere la legge divina nella vita della città terrena. Dai sacerdoti i laici si aspettino luce e forza spirituale.
    Non pensino però che i loro pastori siano sempre esperti a tal punto che, ad ogni nuovo problema che sorge, anche a quelli gravi, essi possano avere pronta una soluzione concreta, o che proprio a questo li chiami la loro missione; assumano invece essi, piuttosto, la propria responsabilità, alla luce della sapienza cristiana e facendo attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero”

    • Panthom ha detto:

      😀
      La tua fede relativa ti ha giocato ancora una volta un brutto scherzo. “Viva tutte le religioni perché tutte sono vere”, facciamo l’amore e non la guerra caro Luca. Mettiamo i fiori nei nostri cannoni, ti va?

      • Luca ha detto:

        Non mi va e non accetto il sarcasmo fuori luogo. Potresti anziché giocare sporco spiegatri civilmente come sto cercando di fare io ? Gaudium et Spes e Catechismo sono “relativi” ?

  • Gab ha detto:

    Scusate ma sono solo io a vedere il protestantesimo essere condiviso se non osannato da tanti sacerdoti e Vescovi della Chiesa Cattolica? Chi dovrebbe invece farne notare tutte le contraddizioni sono tra i primi a “difenderne” i valori.

    Senza voler generalizzare faccio notare delle semplici evidenze:

    – la povera Santa Messa relegata ormai ad essere un concentrato di “show” della predicazione del prete, della smania di protagonismo sull’altare quando una volta si andava per contemplare il rinnovamento del solenne Sacrificio della Croce; il Sacramento della Eucaristia concesso a divorziati risposati, il femminismo che ormai dilaga da un pò di anni nella celebrazione (vedi le letture sugli altari, le “ministre” dell’Eucaristia, a quando le sacerdotesse?); l’Altare diventato ormai una semplice tavola da imbandire delle “offerte” più ridicole (tra quali noto sempre più spesso palloncini e manifesti di vario tipo); la musica sacra ormai diventata solo un ricordo… e via di questo passo

    – incontri e riunioni con l’esordio dei “secondo me” e “per me” cioè dell’individualismo protestante;

    – ecumenismo di derivazione protestante “assimilato” nel cattolicesimo;

    – e potrei aggiungere parecchie altre cose…

    E’ giusta la critica alla Riforma ma che senso ha farla se la si vive ormai quotidianamente? Se la Chiesa non torna ad essere propriamente Cattolica (come il Signore l’ha voluta) e a rifondarsi innanzitutto ripartendo dal ristabilire la unica Liturgia di tradizione Apostolica il protestantesimo rimarrà l’unico modo di fare “chiesa”, tutta umana e per nulla divina.

  • Luca ha detto:

    Anche qui é molto strano perché il catechismo di quella Chiesa cui dici di volerti riferire critica non la riforma quanto piuttosto la divisione della Chiesa (817):
    – “Di fatto, in questa Chiesa di Dio una e unica sono sorte fino dai primissimi tempi alcune scissioni, che l’Apostolo riprova con gravi parole come degne di condanna; ma nei secoli posteriori sono nati dissensi più ampi e comunità non piccole si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, TALORA NON SENZA COLPA D’UOMINI DI ENTRAMBE LE PARTI.”
    Forse dovresti chiarire a te stesso qualche aspetto, se rifiuti il relativismo stabilendo tuttavia la necessità di scegliere te personalmente la tua porzione particolare di fede.

    • Gab ha detto:

      Ah .. non critica la Riforma? E da quando in qua? Studiati il Concilio di Trento

    • Gab ha detto:

      Risparmiami il predico pseuso cattolico simil protestante. La Tradizione della Chiesa dura da 2000 anni e né Lutero né le tesi moderniste potranno mai scalfirla, a Dio piacendo.

      • Gab ha detto:

        il predicozzo*

      • Luca ha detto:

        “dura da 2000 anni” dici. Sono daccordo con te.
        “Il Concilio Vaticano II, con la nuova definizione del rapporto tra la fede della Chiesa e certi elementi essenziali del pensiero moderno, ha rivisto o anche corretto alcune decisioni storiche, ma in questa apparente discontinuità ha invece mantenuto ed approfondito la sua intima natura e la sua vera identità. LA CHIESA È, TANTO PRIMA QUANTO DOPO IL CONCILIO, LA STESSA CHIESA UNA, SANTA, CATTOLICA ED APOSTOLICA IN CAMMINO ATTRAVERSO I TEMPI; essa prosegue “il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio annunziando la morte del Signore fino a che Egli venga (cfr Lumen gentium, 8).
        Dal discorso di sua santità Benedetto XVI alla curia romana in occasione della presentazione degli auguri natalizi, 22 Dicembre 2005.

      • Panthom ha detto:

        Concordo pienamente. E’ pauroso vedere quanto il protestantesimo, cioè la relativizzazione della verità (esempio: Luca che non riesce a dire che il cattolicesimo, basato sulla successione apostolica, è l’unica strada per la verità) sia penetrato dentro gli stessi fedeli cattolici. Eppure basterebbe ascoltare ogni tanto Benedetto XVI. Consiglio a Luca di fare uno sforzo e leggersi questa breve pagina: http://www.culturacristiana.it/1.apolog/3.cattol.php

        Solo in Cristo c’è la salvezza e solo la Chiesa cattolica custodisce la piena verità su Cristo.

        • Luca ha detto:

          E’ strano Phantom perché io mi sono limitato a dire con parole non mie ma dell’ufficialità più ortodossa. Se poi, come sembra, secondo Gab la Chiesa degli ultimi cinquant’anni pecca di relativismo, papi dottrina e ministri compresi, vuol dire che vi state facendo la vostra Chiesa ad uso e consumo e allora forse non sono io il relativista. Non credi ?
          PS Catechismo 819
          “tra gli elementi o beni dal complesso dei quali la stessa Chiesa è edificata e vivificata, alcuni, anzi parecchi ed eccellenti, POSSONO TROVARSI FUORI DEI CONFINI VISIBILI DELLA CHIESA CATTOLICA: LA PAROLA DI DIO SCRITTA, LA VITA DELLA GRAZIA, LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÀ, e altri doni interiori dello Spirito Santo ed elementi visibili. Tutte queste cose, le quali provengono da Cristo e a lui conducono, appartengono a buon diritto all’unica Chiesa di Cristo.
          Io ci credo.

          • Panthom ha detto:

            Hai preso un pezzettino e hai costruito una tesi. Leggi tutto e contestualizza magari aggiungendo: «Tuttavia i fratelli da noi separati, sia essi individualmente, sia le loro comunità e Chiese, NON GODONO di quella unità, che Gesù Cristo ha voluto elargire a tutti quelli che ha rigenerato e vivificato insieme per formare un solo corpo in vista di una vita nuova, unità attestata dalle sacre Scritture e dalla veneranda tradizione della Chiesa. Infatti SOLO PER MEZZO della cattolica Chiesa di Cristo, che è il mezzo generale della salvezza, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza»: http://www.unionecatechisti.it/testi/Concilio/Decreti/Ecumen/Cap01_02/cap01_03.htm

            Come vedi, citando le parti che tu hai accuratamente tagliato, la tua testi protestante-ecumenica-confusa decade. Ritrova il coraggio di essere cattolico e non aver paura della verità, perderesti meno tempo.

            • Luca ha detto:

              Io non capisco perché tu mi scriva questo. Dove sta la contraddizione con quel che ho scritto io ? Delle due espressioni devo pensare che una elida l’altra ? Dove sta scritto che IL CATTOLICESIMO é “la via, la verità e la vita” ? Ho solo osato dire che la Chiesa Cattolica dice cose molto diverse CHE COMPRENDONO QUELLE CHE RIPORTI TE COME QUELLE CHE RIPORTO IO SENZA NESSUNA CONTRADDIZIONE e quell’espressione resta offensiva della Verità.

            • Luca ha detto:

              E’ offensiva della Verità perché sembra ignorare quell’espressione che é proprio alla base della nostra fede (Catechismo 300): “Dio é infinitamente più grande di tutte le sue opere”. Siccome siamo sempre nel Catechismo del ’92 (quello eretico secondo gab), il catechismo di Pio X diceva la stessa cosa con “Dio é in cielo, in terra ed in ogni luogo”. Dunque Dio é anche più grande della sua Chiesa, mentre sembra che tu e gab vogliate ridurlo, privatizzarlo ed immiserirlo a VOSTRA somiglianza. Perdonate la battuta sarcastica, spero serva a rendere il pensiero (ovviamente siamo TUTTI egualmente miseri ed ignoranti di fronte a Dio).

              • Panthom ha detto:

                “Dio é anche più grande della sua Chiesa”….questa frase è di un’ovvietà colossale, in quanto ogni cosa è più piccola nei confronti di Dio.

                Tu vuoi eliminare la chiesa cattolica arrivando a sostenere che tutte le religioni sono vere e che la verità è in tutte le religioni, ma sei contraddetto dal Concilio: «Infatti SOLO PER MEZZO della CATTOLICA Chiesa di Cristo, che è il mezzo generale della salvezza, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza» http://www.unionecatechisti.it/testi/Concilio/Decreti/Ecumen/Cap01_02/cap01_03.htm

                E da Benedetto XVI: «un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo. Mentre su quest’ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede, occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo». http://www.corriere.it/cultura/08_novembre_23/lettera_papa_benedetto_f01cee2c-b93f-11dd-bb2c-00144f02aabc.shtml

  • Luca ha detto:

    Stammi in pace Gab, ti assicuro che non mi sognerei mai di prendere un Concilio per rifiutare l’altro. Avevi posto l’accento in modo apparentemente sarcastico sul fatto che io mi riferissi al Vaticano II e ho continuato a parlare di questo. Ora capisci, la ragione della fede nella Chiesa esige: o tutti e due i concili in continuità o nessuno dei due. Dire “non senza colpe d’uomini d’entrambe le parti” non significa disconoscere la condanna dottrinale del Concilio di Trento ed in questo hai assolutamente ragione, ma il Vaticano II – che non ha nessuna ragione per ribadire il già noto – arricchisce la tradizione di nuove istanze e la tradizione della Chiesa é per me e te “verbo”. Nessun “predicozzo”, solo schermaglie logiche e verbali: io non rifiuto il Concilio Vaticano primo mentre tu rifiuti il secondo.

    • Gab ha detto:

      Io non rifiuto il Concilio Vaticano II in sé. Sto parlando di documenti precisi scritti in modo tale da lasciare aperte ancora oggi alcune delle cruciali questioni. E’ lo stesso Santo Padre ad aver avviato dei colloqui dottrinali atti a chiarire alcuni degli insegnamenti conciliari che non hanno carattere dogmatico ma investono esclusivamente la dimensione pastorale. La stessa critica al Concilio la fanno intellettuali, Cardinali e Vescovi (alcuni esponenti) per non parlare delle note posizioni di quegli Istituti particolari a cui è stato concesso dalla Santa Sede di riferirsi alla liturgia precedente alla riforma infelice della protestantizzazione della Santa Messa. E i nodi evidentemente vengono al pettine con la Verità e non certo perseguendo i tiramenti di questa o quella persona.

      La condanna all’ecumenismo, al dialogo interreligioso, alla collegialità e alla riforma liturgica furono in essere già espressi dai Concili precedenti e dal Magistero di sempre e sono irreformabili piaccia o non piaccia. La Chiesa Cattolica resiste lo stesso nonostante il caos odierno grazie al fatto che le questioni si stanno finalmente affrontando, dopo anni di ubriacatura modernista.

      • Luca ha detto:

        La Gaudium et Spes E’ una costituzione dogmatica Gab. In ogni modo tu rifiuti il Catechismo della Chiesa Cattolica. Perchè si tratta di quello del ’92 stando alle tue improvvide parole, e allora viene da domandarsi di quale fede si stia parlando.

        • Gab ha detto:

          Bene allora stando alle tue interpretazioni la Chiesa si è contraddetta nei suoi insegnamenti nei secoli. Che è la tesi protestante relativista. Il classico prototipo del “cattolico fai da te”.

          • Luca ha detto:

            Come devo risponderti gab ? C’é qualcosa di poco chiaro nelle parole di questo papà che qui e oggi io e te abbiamo e che ti ho appena riportato ? Sono tutte parole rivedibili e correggibili meno quelle che piacciono a te? Guarda che per me va benissimo, sei libera davanti a Dio come me e come ciascun altro. Sto solo cercando di dimostrarti quanto tu sia fuori strada nelle tue accuse a casaccio che non prendono in considerazione la sostanza di quello che propongo alla discussione per attaccarmi personalmente. Non mi pare questo il piano per una discussione pacata e fruttuosa, ma se proprio hai voglia di fare il maestrino di ortodossia, per come la vedo io non sei affatto più ortodosso di me.
            Io credo che le parole del papa ci invitino a riflettere su quello che davvero é eterno e su come nella storia dell’uomo, in continua evoluzione, l’eterno si coniughi e venga recepito dalle nostre limitate intelligenze.
            LA CHIESA È, TANTO PRIMA QUANTO DOPO IL CONCILIO, LA STESSA CHIESA UNA, SANTA, CATTOLICA ED APOSTOLICA IN CAMMINO ATTRAVERSO I TEMPI; essa prosegue “il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio annunziando la morte del Signore fino a che Egli venga.

            Guarda che questa coscienza di un cammino attraverso i tempi, guidati dallo Spirito a leggerne i segni mutevoli nel solco della tradizione apostolica, é precisamente una delle differenze sostanziali che ci distinguono dal protestantesimo, chiuso nel riconoscere Verità (unica e statica) alla sola Parola di Dio

          • Luca ha detto:

            Per “sola Parola di Dio” intendevo Bibbia

        • Gab ha detto:

          Sbagli di grosso. E’ una costituzione pastorale e come tale legittimata nell’essere “riveduta e corretta” a Dio piacendo.

      • Luca ha detto:

        Forse non sono ben informato ma sembra davvero strano quel che dici: il papa che é ai vertici della Chiesa dai tempi del Concilio vuole riformare sè stesso ? Tutto quel che ha detto sino ad oggi sulla continuità tra concilio e storia della Chiesa non vale più ?

    • Alessandro M. ha detto:

      “solo schermaglie logiche e verbali”…se ne sentiva il bisogno?

      • Luca ha detto:

        Cer n’é bisogno eccome quando si leggono cosucce come la Parola di Dio deformata e riscritta. Ammettere che si é trattato di un’infortunio ?

        • Alessandro M. ha detto:

          Oddio…è accaduto tutto questo???? Ma com’è che te ne sei accorto solo tu? Immagino che anche mons. Negri abbia deformato la Parola di Dio, vero? Per fortuna ci sei tu allora. 🙂

  • a-theòs=a-éthos ha detto:

    Qui lo dico e qui lo nego: Gab ha ragioni da stravendere…