Il filosofo Lodovici: «è ormai evidente che l’aborto uccida una persona umana»

Il filosofo Giacomo Samek Lodovici, docente di Storia delle dottrine morali presso l’Università Cattolica di Milano, affronta in modo convincente il tema dell’aborto e la sua legalizzazione sull’inserto “E’ vita” del quotidiano Avvenire.

MODERNA EMBRIOLOGIA. Lodovici spiega che «decine di studi di biologia certificano ormai che, fin dalla fecondazione, il concepito è autonomo e comincia uno sviluppo continuo, che gli consentirà dopo anni di esercitare le azioni peculiari dell’uomo. La madre non ne guida lo sviluppo, bensì lo nutre e lo protegge, e continua a farlo per molto tempo anche dopo la nascita senza che questa forma di dipendenza autorizzi a uccidere un bambino». L’autonomia del concepito non è da intendersi come indipendenza o autosufficienza assoluta, come non lo è quella di tanti altri esseri umani (disabili, anestetizzati ecc…), bensì «come capacità di autocostruirsi. Quanto alla continuità dello sviluppo, è stato ripetutamente dimostrato che i presunti «stacchi» sono in realtà guidati dal concepito stesso e programmati fin dall’inizio».

ABORTO E’ UNA “PERSONA”. Il filosofo affronta anche un’obiezione frequente a queste evidenze scientifiche: il concepito sarebbe “persona” solo quando esercita attualmente l’autocoscienza. E risponde: «Se questo fosse vero sarebbe lecito uccidere anche chi pone queste obiezioni quando non è autocosciente, per esempio quando dorme o è sotto anestesia». La verità è che il concepito compirà gli atti di una persona in seguito e, non essendoci alcun vero stacco nel suo sviluppo (né prenatale, né postnatale), vuol dire che il concepito è persona «anche se non può ancora compiere certe attività. Dunque l’aborto è l’uccisione di uno di noi, di un essere umano innocente». Senza accusare le donne, che spesso sono inconsapevoli di questo o appositamente male informate da altri, l’aborto rimane sempre un atto orribile.

LEGGE 194. La legge 194 è quindi da considerare «gravemente ingiusta e inaccettabile in quanto consente l’uccisione di una vita umana. Quando fu varata venne giustificata soprattutto per evitare la morte delle donne negli aborti clandestini. Ma i dati sui decessi erano gonfiati, e il fine (importantissimo) di salvaguardare la vita delle donne non può giustificare un mezzo gravemente sbagliato qual è l’uccisione di un essere umano».

PRINCIPIO DI PRECAUZIONE. E comunque, sia, dato che il dibattito è assolutamente aperto, «in caso di divergenze sul concepito lo Stato deve seguire il principio di precauzione: finché sussiste il minimo dubbio circa lo status del concepito, non si deve correre il rischio di consentire l’uccisione di un uomo».E il filosofo fa un esempio: «se un cacciatore vede muoversi qualcosa dietro un cespuglio non deve sparare fino a che non sa con certezza che dietro non c’è una persona». Occorre dunque continuare a denunciare la legge che consente di sopprimere un uomo , sebbene riconoscendo le attenuanti morali quando una decisione tanto grave viene assunta in situazioni drammatiche.

Dopo aver invitato a promuovere disposizioni di incoraggiamento alla maternità e favore della vita, Lodovici conclude: «è fondamentale promuovere un’azione culturale pro-life, perché una legge è molto più facilmente modificabile se questo richiedono le convinzioni mediamente diffuse nella cultura di un popolo» salvando così «dall’aborto il maggior numero possibile di vite umane».
 

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12 commenti a Il filosofo Lodovici: «è ormai evidente che l’aborto uccida una persona umana»

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  1. Francesco B. ha detto

    Qualcuno sa se Samek è il secondo nome o fa parte del cognome??

  2. Filippo Chelli ha detto

    Ho letto l’articolo ieri e ne ho molto apprezzato i contenuti.
    A questo riguardo vi invito a leggere l’ultimo post del mio blog:
    http://paroledanzanti.wordpress.com/2011/05/14/feti-con-richiesta-di-seppellimento/

    Grazie,
    Buonaserata

  3. Zecca ha detto

    Ottima riflessione! Credo che in particolare sia da riflettere sul “principio di precauzione” che ritengo sia fondamentale!

    • Filippo Chelli ha detto in risposta a Zecca

      Grazie, Zecca!
      Potresti illuminarmi su questo “principio di precauzione”?
      Anche solo un indirizzo per approfondire il tema da te proposto sarebbe molto prezioso!

      Un abbraccio

      • Zecca ha detto in risposta a Filippo Chelli

        @Filippo: lo ha spiegato bene Lodovici nell’articolo…la scienza è netta nel dire che l’embrione è fin dal momento del concepimento un essere umano indipendente dal corpo della madre. Tuttavia le questioni si pongono sul fatto che sia “persona” o meno, cioè abbia o meno dei diritti (come quello alla vita). Il dibattito, in ambito filosofico e giuridico, è assolutamente aperto e non c’è affatto un’unicum di pensiero su questo. Perciò la situazione è oggettivamente dubbia (anche se poi non lo è affatto). Subentra quindi il “principio di precauzione”: finché la situazione è dubbia, cioè non si sa se si sta uccidendo o meno una persona umana con l’aborto, è di buon senso scegliere di non agire piuttosto che agire. E Lodovici pone l’esempio calzante del cacciatore. E’ più prudente non uccidere un “forse essere umano” piuttosto che ucciderlo, magari lasciando che nasca e dandolo in adozione.

        • Filippo Chelli ha detto in risposta a Zecca

          Sì, non avevo afferrato. In questo caso condivido appieno il tuo suggerimento: approfondire il “principio di precauzione” sarebbe fondamentale. Nel mio intervento è finito in secondo piano.
          Grazie infinite per avermelo fatto notare!

          Un abbraccio,

          Buona domenica!

  4. Larry SFX ha detto

    Ragazzi, ma anche se la 194 fosse applicata per bene, non avremmo tutti questi aborti!

  5. Giovanna ha detto

    perchè non mettiamo l’obbligo di fare sesso in continuazione? nessuno pensa ai bambini non nati per colpa dell’astinenza sessuale? assassini!

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