In Russia, patria dell’ateismo, l’82% oggi crede in Dio

Un’enorme maggioranza di russi, l’82%, crede in Dio. Nel Paese che ha insegnato l’ateismo per generazioni e ha compiuto atrocità contro i credenti (promosse dai due dittatori Lenin e Stalin, entrambi atei dichiarati) solo il 13% si dichiara ateo in modo aperto. Il 5% ha difficoltà a definirsi tale.

La Russia, l’entità statale più vasta del mondo e il 9° stato con più abitanti, è quindi uno dei Paesi più religiosi d’Europa. L’inchiesta sociologica si è svolta in questi mesi ed è basata sulle risposte di 1500 persone, dai 18 anni in su e residenti in 44 regioni della Russia. Fra gli atei solo il 32% sono donne e coloro che non credono in Dio appartengono maggiormente alle fasce più basse: operai o contadini. La notizia è apparsa su AsiaNews.

Fra i credenti, il 27% non appartiene a nessuna religione organizzata e fra questi ci sono il 34% dei giovani fra i 18 e i 24 anni e il 38% degli studenti. Il 4% si dichiara musulmano e il 50% si dichiara cristiano ortodosso (il 62% sono donne).

Per anni è stata proibita l’educazione religiosa e ogni riferimento a Dio. Notiamo dunque che questo dato smonta completamente le teorie di ateologi moderni che vedrebbero la religione come una “malattia” (Dawkins parla di “virus della mente”) a cui si viene contagiati da piccoli e si diffonde alle generazioni successive.

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113 commenti a In Russia, patria dell’ateismo, l’82% oggi crede in Dio

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  1. Andrea C ha detto

    Aiuto sono stato contagiato dal “Virus di Dawkins”!

  2. Giulia ha detto

    Dall’articolo si evince che tra gli ortodossi, religione maggioritaria della Russia, solo va in chiesa il 3% di coloro che si dichiarano tali, è ovvio che queste cifre sono da riferirsi all’identità etnica e non a quella religiosa.

    • Norberto ha detto in risposta a Giulia

      L’importante cara Giulia è che non ci sia la piaga dell’ateismo laicista. Poi io sostengo che meno siamo e più siamo attaccati e meglio è.

    • Lucy ha detto in risposta a Giulia

      Evidentemete l’ideologia ateo comunista ha lasciato una forte traccia. Molti forse si dicono ortodossi perchè si vergognano di ciò che la cultura atea e materialista ha prodotto nella loro terra.

    • Marzon ha detto in risposta a Giulia

      Si può non essere praticanti come lo sono stato io x anni e tuttavia credere in Dio e ascoltare tutte le domeniche l’angelus del Papa. L’ideologia ha creato un uomo pigro e scettico, è ancora presto perché il popolo si emancipi dal suo passato di incredulità.

    • Norberto ha detto in risposta a Giulia

      E’ ovvio su quali basi? Sei una sociologa oppure una uaarina infastidita dalla notizia?

  3. Giulia ha detto

    Anche dire che gli atei appartengono alle fasce più basse lascia molto perplessi, infatti si sa bene che in tutte le parti del mondo è invece tra i più poveri dove c’è la più alta percentuale di credenti. Che la Russia sia l’unico caso anomalo è possibile, ma ne andrebbe almeno spiegato il motivo.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Giulia

      Credo si tratti di un semplice sondaggio e non di uno studio sociologico dettagliato, quindi è difficile individuare le ragioni dei risultati.

    • simone ha detto in risposta a Giulia

      dovresti dimostrare quanto sostieni. Inoltre se anche avessi ragione sarebbe soltanto la dimostrazione della verità delle parole di Cristo che vede nei semplici, negli umili e nei poveri i veri testimoni e ideali umani.

      • simone forti ha detto in risposta a simone

        Quoto in pieno. Gli ultimi saranno i primi nel regno dei cieli e i ricchi vi entreranno con difficoltà. Le fasce basse sono le più aperte e le più libere dall’ideologia e dalle logiche di potere.

        • Norberto ha detto in risposta a simone forti

          Immagino che chiamarsi entrambi “simone” e scriverlo con la minuscola sia un semplice caso…è cmq assai legittimo autoquotarsi..:)

        • Giulia ha detto in risposta a simone forti

          Quindi se i poveri e gli ignoranti abbondano negli atei significa che i credenti sono più intelligenti e preparati. Fin qui tutti d’accordo. Se scopriamo invece che è l’esatto opposto allora è dimostrazione del fatto che i credenti, essendo più umili, poveri e meno preparati, sono portatori di sentimenti più genuini. Ahahah… a parte la traballante logica (perchè l’umiltà non coincide necessariamente con la povertà o la mancanza d’istruzione), non vedi che questo è puro relativismo, si fa un ragionamento per salvare una categoria, faccia questa A) o B) a discapito di un’altra, faccia questa A) o B).

          • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

            Un’atea che da del “relativista” ad un cattolico è la cosa più assurda che abbia mai sentito…nessuno ha detto che le statistiche in Russia siano la conferma dei dati a livello nazionale. Ti hanno risposto che nel resto del mondo la situazione è diversa, proprio perché un ricco e intellettuale difficilmente avrà l’umiltà di essere libero da quanto possiede e da quanto conosce, per capire che “c’è ancora un’infinità di cose che lo sorpassano continuamente” (Pascal)

            • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

              Hai ragione, l’ateo “relativizza” mentre il credente “contestalizza”, sempre faccio lo stesso errore… Cmq sono io che ho parlato del “resto del mondo” e nessuno è riuscito a spiegarmi perchè in Russia le cose dovrebbero andare diversamente. Quello di Pascal è un luogo comune che vuole i poveri e gli ignoranti più liberi e sinceri, se ciò fosse verità non si capisce perchè il Papa non viva in una capanna di paglia senza leggere ne istruirsi.

              • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                In realtà la contestazione la stai facendo tu venendo a spulciare questo sito. Quindi l’ateo nella tua persona relativizza e contestalizza. La Russia si è scottata con la volontà di creare un mondo senza Dio, anzi contro Dio. E’ evidente che oggi tutti, intellettuali o meno, non vogliano scottarsi due volte. Il luogo comune arriva da Gesù, quando dice “se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei cieli”. E’ la povertà di spirito ciò di cui si sta parlando, la semplicità del bambino non di crearsi ideologie mentali. La povertà materiale contribuisce senz’altro all’umiltà ed educa a questa semplicità di spirito. Per questo i monaci e i frati, da San Francesco in giù, hanno scelto proprio la vita in povertà materiale come educazione alla persona. Il Papa non vive in una capanna perché è guida morale di miliardi di persone e per essere tale ha necessità di essere dov’è. Non si può certo dire che la vita del Papa sia invidiabile però…e dal video recente del National Geographic sappiamo che anche la sua vita quotidiana è semplicissima e senza alcun eccesso. La ricchezza che ha non la usa certo per la sua vita. Parli di luogo comune di Pascal e non ti accorgi di dirne immediatamente un altro. Ma abbiamo capito tutti che gli argomenti sono già finiti.

                • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

                  Ottima predica, ma non abbiamo ancora capito se i poveri e senza istruzione sono gli atei o i crdenti…

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Giulia

      Aggiungo una riflessione. Questa è una delle tante prove di verità della chiesa. Pensate alle apparizioni riconosciute…tutte a povere analfabete, negli angoli del mondo, di famiglia umile e senza soldi. Insomma i meno credibili. Gesù apparve per primo a delle donne (allora contavano nulla) di cui una prostituta. I grandi santi erano tutti uomini semplici e miti. Caterina da siena non sapeva nemmeno scrivere. Possiamo dire che tutta la storia della chiesa è portata sulle spalle dei meno credibili, dei rifiutati dalla società e dalle fasce basse della popolazione.

  4. Giulia ha detto

    Anche le fonti lasciano molto a desiderare: Asianews è un portale web dei missionari PIME, che cita una sedicente fondazione(?) che a sua volta ha preso i dati da un organismo del Sinodo episcopale dei giovani. Insomma, sembra la tipica notizia patacca, come quella che vuole un sempre maggior numero di fedeli in chiese sempre più vuote o che hanno ridotto il numero di funzioni religiose.

    • simone ha detto in risposta a Giulia

      Oh raga, la Giulietta è agguerrita eh? Dev’essergli proprio andata di traverso l.ultima notizia sulla sua setta razionalista. Ora tenta anche lei di fare lo scoop. Peccato che la notizia sia ripresa anche all’estero e su altre agenzie. Chissà se quando tutte le mattine si legge Il fatto per avere notizie della sinistra si porrà le stesse domande sull’essere di parte o meno. Giulietta lascia perdere…non è cosa per te…

      • Giulia ha detto in risposta a simone

        Dai, sai benissimo anche tu che queste notizie sono montate solo per fare un po’ di propaganda, vai sul portale del PIME e vedrai che loro stessi sottolineano che i dati possono riferirsi all’etnicità dei russi ma non alla loro religione. Peccato che il redattore dell’UCCR se ne sia dimenticato. Poca serietà…

        Comunque, sempre dal sito del PIME: Berlino (AsiaNews/Agenzie) – “Sono russo perciò sono ortodosso”. La sociologa Natalia Zorkaia, dell’ong Levada Center, sintetizza così il risultato della ricerca condotta tra la popolazione della Federazione intitolato “Religiosità e religione in Russia”. In essa si rileva che oltre il 72% di dichiara ortodosso, ma solo il 3% va in chiesa almeno una volta la settimana.
        (ricerca commissionata da un’organizzazione religiosa)

        • gabriele ha detto in risposta a Giulia

          certo, ma non sai quante chiese i sovietici hanno buttato giù?

          • soren liston ha detto in risposta a gabriele

            per un paese uscito da poco più di 20 anni dal comunismo ( teoricamente uscito dato che putin era nel kgb) è un numero esorbitante il 3% a messa. senza contare che , conoscendo di persona molti ortodossi, osservo come essi siano più portati a manifestare individualmente il loro credo piuttosto che nelle manifestazioni collettive.

        • Norberto ha detto in risposta a Giulia

          Benissimo e quindi? Quando tra i 13 e i 25 anni (oggi ne ho 31) mi si chiedeva se fossi cattolico dicevo: “Si certo, sono italiano!!”. Non andavo certo in chiesa ma ci bazzicavo. Non seguivo i discorsi del Papa ma se mi capitava di essere a Roma a San Pietro ci andavo. Non leggevo mai il Vangelo, ma se ne parlavamo a scuola ne avevo pieno rispetto e stima. Stai insinuando una cosa che è sbagliata solo perché ti è fastidiosa. Ma non conosci la realtà di cui parli…ognuno ha la sua storia e l’identità nazionale significa credere veramente e stimare la religione. Tu non lo diresti mai. Fra te e loro c’è una differenza enorme.

          • Giulia ha detto in risposta a Norberto

            Infatti, io non sognerei mai di dichiararmi cattolica in quanto italiana, dico però che conosco e sono stata educata alla religione cattolica in quanto italiana.

            • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

              E perché non credi in Dio? Eppure l’identità nazionale italiana imporrebbe che tutti dicessimo di credere in Dio, come in Russia. Oppure ti stai già contraddicendo….giulietta giulietta…ti abbiamo beccato!

              • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

                ???

                • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                  Dici che i Russi credono in Dio per identità etnica. L’Italia è molto più religiosa della Russia. Tuttavia ci sono più atei in Italia che in Russia. Senti, vai a chiamare pippa odifreddi che se aspettiamo che ci arrivi tu…!

                  • Rego ha detto in risposta a Gimmy

                    Gimmy, bravo…ragionamento cristallino….forse troppo x la nostra amica 🙂

                  • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

                    Non l’ho detto io, l’articolo del PIME diceva che bisognava fare attenzione perchè, essendo solo il 3% praticante (dato che l’UCCR ha omesso) tanti russi si dichiaravano cristiani per identità etnica e non per motivi religiosi. Il resto sono tue ricostruzioni di fantasia, non so dove vuoi arrivare facendo così.

                    • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                      Effettivamente rego, era troppo difficile… 🙂

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Effettivamente Gimmy, quando non si hanno più argomenti meglio salvarsi con un: è troppo difficile per te…

                    • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                      Gli argomenti ci sono….sono le risposte vengono date senza prendere in considerazione questi argomenti. E allora è inutile perdere tempo con chi non può capire.

        • Franz ha detto in risposta a Giulia

          Aggiungo anche che si tratta di appartenenza ad una religione. Ma sono sicuramente tutti credenti in Dio. Si può essere ortodossi per patriottismo ma non si crede in Dio perché si è russi.

        • Phantom ha detto in risposta a Giulia

          Stai confondendo il Pime con l’uaar. Il primo è impegnato nel mondo a sostenere le missioni cristiane e i rifiutati dalla società, la seconda è impegnata ad insultare il Pime ed ossessionata dalla propaganda. Ma ti sei studiata tutto il sito web del Pime? Ma quanto siete fondamentalisti????

          • Giulia ha detto in risposta a Phantom

            Che c’entra aiutare il prossimo con l’essere obiettivi ideologicamente o politicamente? Allora tutte le Ong e le organizzazioni Noprofit sono impolute ed illibate? Fammi capire…

            • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

              Nessuno ha mai saputo che il Pime sia un’agenzia di notizie che intende gonfiare i dati. Anzi, è impegnata in tutt’altro. E gente come te, che probabilmente non ha nulla da fare dalla mattina alla sera dato che bazzichi sempre sui siti dei cattolici, non fa altro che insultarli. Fammi capire….

              • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

                Se mi citi un solo insulto che avrei proferito verso qualcuno, tolgo il disturbo immediatamente.

                • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                  Insulto….diciamo diffamazione. Ecco qui: https://www.uccronline.it/2011/05/07/in-russia-patria-dellateismo-l82-oggi-crede-in-dio/#comment-7153 , ora riuscirà a contenere il suo sforzo proselitistico…?

                  • Rego ha detto in risposta a Gimmy

                    La giulietta se n’è andata??

                  • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

                    E la critica non si può fare? Se ti senti diffamato perchè dico che fare il copia/incolla da altri siti omettendo le parti scomode non è elegante ne onesto, beh… offenditi pure. Altrimenti prendi il l’articolo, quello del PIME portalo a un bravo giornalista e che ti dica se la notizia è riportata in maniera trasparente oppure no.

                    Ah… non dimenticarti il commento con cui ti avrei diffamato:
                    “Dai, sai benissimo anche tu che queste notizie sono montate solo per fare un po’ di propaganda, vai sul portale del PIME e vedrai che loro stessi sottolineano che i dati possono riferirsi all’etnicità dei russi ma non alla loro religione. Peccato che il redattore dell’UCCR se ne sia dimenticato. Poca serietà…
                    Comunque, sempre dal sito del PIME: Berlino (AsiaNews/Agenzie) – “Sono russo perciò sono ortodosso”. La sociologa Natalia Zorkaia, dell’ong Levada Center, sintetizza così il risultato della ricerca condotta tra la popolazione della Federazione intitolato “Religiosità e religione in Russia”. In essa si rileva che oltre il 72% di dichiara ortodosso, ma solo il 3% va in chiesa almeno una volta la settimana.
                    (ricerca commissionata da un’organizzazione religiosa)”

                    • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                      Mamma mia che noia…dobbiamo andare avanti ancora molto? Ci credi veramente a questa battaglia per la verità e la giustizia (quelle che hai in mente tu, ovviamente)?

  5. Giulia ha detto

    Recapitoliamo: prima si afferma che i russi sono ferventi credenti, poi… scoperto l’inganno si dice che il 3% che va a messa è un numero pure generoso perchè il comunismo gli ha spaventati così tanto che, poverini, hanno ancora paura di avvicinarsi ai sacramenti. Non contenti, si continua l’arrampicata sugli specchi dicendo che gli ortodossi frequentano poco i luoghi di culto. Si, avete capito bene: gli ortodossi, i cristiani più cerimoniosi e rituali… ricordo benissimo come in Grecia ma anche in Russia ci sia la tradizione di entrare a baciare l’icona almeno una volta al giorno, è quasi un obbligo, ma vabbè… adesso conviene dire che sono poco osservanti, e allora avanti…
    Si scopre anche che il dato che vuole gli atei poveri (quasi fosse una tara) e senza istruzione è inverosimile, anzi, è proprio l’opposto, allora si gira la frittata dicendo: “gli ultimi saranno i primi nel regno dei cieli e i ricchi vi entreranno con difficoltà. Le fasce basse sono le più aperte e le più libere dall’ideologia e dalle logiche di potere”. Quindi è una regola che vale solo per i credenti, per il resto della popolazione è esattamente il contrario. Curiosa teoria, molto curiosa direi.
    Non ho altro da aggiungere, vi consiglio solo di rileggere i vostri commenti e magari di ascoltare la vostra coscienza, poi direte voi se quest’attaccamento incondizionale ai dogmi di una fede produce libertà di opinione (e di cronaca) oppure no.

    • Matteo ha detto in risposta a Giulia

      rileggi l’articolo, te parli di ortodossi, qui si parla di “credenti senza religione”. questa categoria è il risultato di anni e anni di imposizione dell’ateismo e delle ideologie comuniste. Sono persone senza cultura religiosa, non sanno cosa sia, non conoscono le usanze ortodosse ecc ecc, però credono ad una forza creatrice superiore. quindi credono in dio. in un tal contesto è palese che i meno credenti e quelli che ancora si definiscono atei o agnostici siano le persone che hanno ricevuto meno cultura, poichè rimangono ignoranti in materia religiosa. quindi è proprio il contrario di quello che dici te. in seguito ad una maggior conoscenza in campo religioso, alcuni si riconoscono come ortodossi, come protestanti, come mussulmani, come cattolici, come buddisti, ecc ecc, oppure continuano ad essere credenti senza religione. il vero punto di questo articolo non è la frequenza dei russi alla messa domenicale! ma l’esponenziale aumento dei credenti (o aumento di spiritualità) e quindi, la rapida implosione di atei e agnostici.

      • Giulia ha detto in risposta a Matteo

        No caro, l’articolo originale parla proprio di ortodossi, che tra l’altro sono la stragrande maggioranza nel paese.

        • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

          Matteo, questa non ci vede…puoi scrivere qualsiasi cosa ma l’uaar l’ha pagata troppo bene perché si possa fermare…riscrivo quello che hai detto: “il vero punto di questo articolo non è la frequenza dei russi alla messa domenicale! ma l’esponenziale aumento dei credenti (o aumento di spiritualità) e quindi, la rapida implosione di atei e agnostici”.

    • Franz ha detto in risposta a Giulia

      Se ancora in errore…stai abbinando l’essere credenti all’appartenere ad una religione. Ci svegliamo??

      • Giulia ha detto in risposta a Franz

        Certo, io mi definisco cinefila ma poi risulta che al cinema ci vado una o due volte all’anno. Questi sono i cosiddetti “non praticanti”.

        • Franz ha detto in risposta a Giulia

          Non praticanti ma credenti e cristiani. Non certo atei e dogmatici.

        • Phantom ha detto in risposta a Giulia

          Dai giulietta, fattene una ragione su….sfoga anche tu la tua frustrazione con il cyberbullismo: è pieno di siti web dove puoi insultarci come meglio credi. Poi ritorni e tenti argomentazioni convincenti, ok? Un abbraccio!

        • Franca ha detto in risposta a Giulia

          Il fatto di non appartenere ad una religione organizzata (oppure di appartenervi per identità sociale) non esclude il fatto di non credere in Dio. L’82% sono coloro che credono in Dio e non coloro che sono ortodossi. Sei fuori strada piccola…

    • Ingrid ha detto in risposta a Giulia

      Attenzione!!! Una uaarina ha ammesso l’esistenza della coscienza!! Corri a chiamare Carcano che c’è n’è un’altra da radiare!!! Corri, corri….

    • Norberto ha detto in risposta a Giulia

      Non c’è alcuna contraddizione. Ti hanno dato una spiegazione a tutti i tuoi subdoli tentativi. Ti hanno presa più sul serio di quanto tu fai con te stessa definendoti “razionalista”. Non credo che un’appartenente di una setta possa accusare miliardi di persone di dogmatismo, cecità e mancanza di opinione… 🙂 Ricordati che noi parliamo di ciò che amiamo, tu di ciò che temi…

      • Giulia ha detto in risposta a Norberto

        Io non sono dell’UAAR. Mi avete descritta senza neanche conoscermi. Non siete forse un pochino prevenuti, voi?
        Comunque i subdoli tentativi gli avete fatti voi, manipolando ed omittendo i dati di un’inchiesta neanche seria.
        Avete dimostrato di essere tipi da stadio, inventandovi pure cose false su di me. Questo si chiama denigrare ed io non lo ho fatto con nessuno di voi. Complimenti, siete proprio della bella gente.

        • Phantom ha detto in risposta a Giulia

          Sei ovviamente un’uaarina, altrimenti lo devi dimostrare. E se non sai dimostrarcelo ci devi chiedere un atto di fede. E se ci chiedi un atto di fede ti poni in una posizione secondo te irrazionale. E quindi siamo da capo: che tu sia dell’uaar o non sia dell’uaar rimani sempre irrazionale.

  6. nicola ha detto

    Di nuovo giudizi trancianti e sommari su Lenin e Stalin.
    I due erano marxisti e come tali accettavano l’idea di Marx sulla religione che riprendeva il pensiero di Feurbach della sinistra hegeliana.
    Ciò che pensavono l’hanno messo per iscritto entrambi e, salvo l’obiettivo di un rivolgimento rivoluzionario e la professione di ateismo, dal punto di vista politico-sociale non c’è niente che li metta in contrasto con il pensiero sociale dei cattolici al contrario di Hitler (messo per iscritto) la cui visione della società è in chiaro contrasto con quella cattolica (disuguaglianza degli uomini sul piano razziale, la guerra e la sopraffazione di una nazione sull’altra, ecc).
    Lenin e Stalin hanno perseguito l’uguaglianza fra uomini e nazioni, la pace, il rispetto per lingua, usanze e culture dei popoli. Per verificarlo basta leggere ciò che hanno scritto.
    Hanno entrambi combattuto la Chiesa Ortodossa e la religione tout-court ma perchè erano legate o espressioni al potere politico che combattevano.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a nicola

      Veramente divertente e tragico al tempo stesso il fatto che ancora oggi ci siano in giro comunisti che, dopo tutto quello che si conosce ormai, ancora hanno la faccia di dire che il comunismo era meglio del nazismo e che tutto sommato il primo aveva le sue buone ragioni. Questo intervento di Nicola non merita alcuna risposta seria, perché tanto sarebbe inutile tentare un dialogo con chi, con ogni evidenza, è ancora impregnato di quella perversa ideologia. Si provi a chiedere a dei signori quali Pierluigi Battista o Giorgio Israel i motivi per cui oggi si vergognano di essere stati comunisti. Ma per favore Nicola, questo sciocchezze su Lenin e Stalin non venire a dirle qui.

    • Matteo ha detto in risposta a nicola

      Ci inviti a leggere cosa hanno scritto i tuoi amici Lenin e Stalin.
      Ecco cosa ha scritto il tuo compagno Lenin:
      “È adesso e soltanto adesso, quando nelle regioni afflitte dalla carestia (che è stata provocata dalla sua politica di confisca di cibo e sementi!) c’è il cannibalismo e le strade sono ricoperte da centinaia se non da migliaia di corpi, che possiamo e dunque dobbiamo proseguire nell’acquisizione dei beni della Chiesa con la più feroce e spietata determinazione, non fermandoci di fronte a nulla pur di sopprimere ogni forma di resistenza”.
      Ogni commento è superfluo.

      • nicola ha detto in risposta a Matteo

        Peggio di Robespierre!Ma non ne ha il diritto di autore, molti prima di lui hanno fatto di più e meglio. Basta ricordare, senza andare indietro fino ai romani, la storia della colonizzazione compresa quella nord-americana.

        • Franz ha detto in risposta a nicola

          Vuoi qualcosa sulla colonizzazione? Ecco qui: https://www.uccronline.it/2010/09/07/chiesa-e-colonialismo/ ; ovviamente voi atei non avete solo distrutto il ‘900 ma anche creato infinite leggende anti-cristiane….quelle sul colonialismo per fortuna sono state ampiamente già confutate. Inoltre gli atei-comunisti di cui si parla sono ancora vivi perché è un fenomeno recente lo stalinismo. Come vedi devi ricorrere in modo antistorico a centinaia di anni prima in un contesto sociale totalmente diverse e colmo di ideologia.

          • nicola ha detto in risposta a Franz

            Forse non mi sono espresso bene, mi riferivo al colonialismo allo Jhon Weyne, quello dei film americani di cui sembra molti di voi si nutrono.
            Poi, è più facile per un comunista essere cattolico che per un nazista. Marx (Reinhard) docet.

            • Gimmy ha detto in risposta a nicola

              Jhon Weyne non lo conosce nessuno…forse è più probabile che si chiamasse john Wayne. Puoi esplicitare meglio cosa intendi per “film americani di cui mi sembra molti di voi si nutrono”? Come lo hai dedotto? Mi fai capire la logica dei tuoi interventi?

              • nicola ha detto in risposta a Gimmy

                Non si può negare che siamo stati sottoposti ad un bombardamento mediatico con film americani continuo, assillante, diffuso.
                Certi modelli di comportamento ( si pensi alle convivenze che ormai stanno sostituendo il matrimonio,..,ma fare l’elenco è lungo) sono frutto di un vero e proprio lavaggio del cervello, capillare, di massa. Altro che totalitarismo! Poi in questo sito traspare il clichè ‘dell’arrivano i nostri’ e quando i ‘nostri’ non ci sono si confonde bellamente cattolico con protestante, cattolico con ortodosso,…

                • Gimmy ha detto in risposta a nicola

                  Mi sembra che siano tutti “cristiani”, no? C’è sicuramente meno differenza tra un cattolico e un ortodosso (una parola del Credo) piuttosto che tra agnostici e atei. Questo sito è evidentemente una parodia…però in fondo si tratta di “unione, cristiani e cattolici”….infine ti ricordo che è una rassegna stampa…gli articoli sono già presenti nel web. E’ evidente però che sei assolutamente legittimato a teorizzare tutti i complotti che vuoi.

    • Franz ha detto in risposta a nicola

      Nicola dovresti vergognarti per la tua ignoranza abissale!! E lo dico chiedendoti anche scusa! Non è possibile che un commento del genere possa essere accettato fra persone sane di mente. L’ideale marxista viene abbinato all’ideale cattolico. Peccato che entrambi si dichiararono atei e imposero l’ateismo di stato. Insegnato anche “scientificamente” nelle università. Uccisero il 90% dei preti cattolici (oltre agli ortodossi). No, ma in fondo anche Tito, Hoxa, Ceaocescu, Mao e Pol Pot non erano atei…no, erano solo devoti cattolici che perseguivano l’ateismo governativo. Nico, razionalista anche tu immagino….?

      • gabriele ha detto in risposta a Franz

        Citazioni marxiste
        «L’abolizione della religione, come illusoria felicità dell’uomo, è un requisito della loro reale felicità» (Karl Marx)

        «Il maligno rappresenta la ribellione satanica contro l’autorità divina, ribellione nella quale vediamo il germe fecondo di tutte le emancipazioni umane, la Rivoluzione. I socialisti si riconoscono l’un l’altro con le parole: “Nel nome di Colui al quale è stata commessa una grande ingiustizia”. Satana è l’eterno ribelle, il primo libero pensatore ed emancipatore dei mondi. Egli fà sì che l’uomo si vergogni della sua bestiale ignoranza e obbedienza; lo emancipa, imprime sulla sua fronte il suggello della libertà e dell’umanità, spronandolo a disobbedire e a mangiare il frutto della conoscenza» (Bakunin Mikael; Dio e lo stato)

        ‘Con le budella dell’ultimo prete impiccheremo l’ultimo re ‘(motto anarchico e socialista)

        Posso continuare finchè vuoi.
        comunismo e anarchismo sono profondamente antireligiosi

      • nicola ha detto in risposta a Franz

        Che fossero atei è certo, che avessero combattuto la religione è certo ma che la loro visione della società fosse più vicina al cristianesimo di quanto lo fosse il nazismo è anche certo. Fra i loro propositi c’era la eliminazione dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la lotta non solo al colonialismo ma all’imperialismo, l’antirazzismo radicale, il pacifismo,ecc.
        A combattere la religione sono stati in tanti e non sempre per nobili ideali.
        Addirittura il cattolicissimo Carlo V non esitò ad inviare i lanzichenecchi a Roma e questi non furono benevoli con gli esponenti del clero romano.

        • Michele Santambrogio ha detto in risposta a nicola

          Nicola ha ragione, il marxismo è una sorta di eresia del cristianesimo. E’ stato un tentativo religioso di creare un’alternativa alla cristianità, prendendone però spunto. Questo dimostra a mio avviso le parole di Hadjadj riportate qualche giorno fa: https://www.uccronline.it/2011/05/05/il-filosofo-hadjadj-%C2%ABse-si-toglie-cristo-tutto-il-resto-e-noia%C2%BB/, in particolare quando dice: «La moder­nità ha trasformato alcuni aspetti della fede cristiana in «valori» e ha messo questi «valori», separati da Cristo, come in un vaso, proprio come dei fiori recisi. Grazie a que­sto isolamento, tali fiori possono sembrare, per un attimo, più belli, poi iniziano a morire». Il cristianesimo non è basato sui suoi valori ma su Cristo stesso. Se si organizza una società identica ma senza Cristo, il risultato è il comunismo.

          • gabriele ha detto in risposta a Michele Santambrogio

            non è vero; marx e Bakunin erano satanisti

            • nicola ha detto in risposta a gabriele

              Madonna! Marx era satanista! Ossia era un ateo satanista o meglio, non credeva nell’esistenza di Dio ma di Satana. E che ateo del cavolo era?

              • Norberto ha detto in risposta a nicola

                Nicola, è pieno di atei che credono nella magia e nei fantasmi. Ne esistono altri che credono nel paradiso…vuoi che non ci sia qualcuno che crede a Satana?? La Madonna poi la lasciamo stare, ok?

                • nicola ha detto in risposta a Norberto

                  Ma donna è una esclamazione che tradisce la mia estrazione ‘culturale’. Poi se una persona crede nell’esistenza del demonio ossia di un dio, diciamo, del male significa che non è ateo. Il dio ce l’ha, è il demonio.
                  Marx era ateo e basta, e comunque sicuramente non credeva nel demnio.

  7. Phantom ha detto

    Infatti…tu affermi di non essere uaarina e lo devi dimostrare. Anche la negazione è un’affermazione. “Io affermo di non essere”, si dice.

    • nicola ha detto in risposta a Phantom

      Amico mio, sono qui perchè sono affascinato dalla Chiesa Cattolica. Gli uaariani e non uaariani non mi interessano più di tanto. E sono affascinato dalla Chiesa Cattolica per i suoi santi, i suoi artisti, le musiche da esse ispirate e la cultura da essa prodotta in particolare nell’ambito ‘razionale’.
      Penso a Duns Scot (ex falso seguitur quodlibet, ossia tradotto ‘se A e non A sono vere allora ogni B è vera’), da Pacal, da Gerolamo Saccheri, da Cauchy, da Ricci-Curbastro,…

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a nicola

        In realtà quella che hai citato viene di solito chiamata legge dello Pseudo Scoto, in quanto contenuta in un testo anonimo in passato attribuito a Duns Scoto. Resta comunque che Scoto fu un grande logico oltre che grande filosofo e teologo.

    • Giulia ha detto in risposta a Phantom

      Beh, essendo io l’accusata, ti faccio notare che solo nei tribunali dell’Inquisizione poteva valere una logoca del genere. Coi nostri principi giuridici puoi al massimo strappare un sorriso con una dichiarazione del genere.

      • Phantom ha detto in risposta a Giulia

        Strano..celebri storici dicono che il principio giuridico italiano nasce proprio dall’Inquisizione. Ovviamente loro non sono influenzati dalla leggenda che ti hanno insegnato.

        • Giulia ha detto in risposta a Phantom

          Si nota che ne sei orgoglioso, infatti sembra tu usi gli stessi metodi.

          • Panthom ha detto in risposta a Giulia

            Non sono io che vado orgoglioso dell’Inquisizione. Ma gli storici. Hai mai letto “L’elogio dell’inquisizione”…o forse l’uaar te lo ha proibito?

  8. Matteo ha detto

    alla fine, per non darci ragione, giulia ha cambiato discorso, evidentemente si è accorta che l’articolo evidenzia l’esponenziale crescita di credenti in un dio e non necessariamente l’appartenenza ad una religione. giulia evidentemente l’avrà capito. avrà capito inoltre, che i credenti senza religione sono il risultato di anni ed anni di regimi e governi ateo-comunisti. i credenti senza religione non avranno, ne conosceranno religione per parecchi anni, finchè le loro lacune in materia non saranno colmate. inlotre, vorrei ricordare, che credente non è colui che osserva le pratiche religiose e partecipa alle funzioni, ma è chi riconosce una forza divina superiore, chi crede nell’esistenza di un dio. purtroppo questo concetto banale, non è stato ancora capito da molti atei, che si ostinano a dire, per esempio, che nei paesi scandinavi ci siano pochi credenti, poverini…. 🙁 sarà che si confondono tra CREDENTI e PRATICANTI… sarà perchè chi è ateo presenta maggiori difficoltà nelle materie umanistiche? o perchè si sentono più forti psicologicamente diffondendo falsità sulla fede di parecchi stati europei? 😀

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Matteo

      Dai, almeno ci ha provato… 🙂

    • Giulia ha detto in risposta a Matteo

      No Matteo, non credere che per mettere l’ultima parola hai ragione. Non ho cambiato discorso ne opinione, ho solo sostenuto che è facile interpretare i numeri a proprio piacimento o addirittura omettere parti importanti delle fonti originali, cosa che l’articolo delL’UCCR ha fatto. Se si voleva dire che in Russia c’è un ritorno alla religiosità dopo tanti anni di regime dittatoriale che ne avevano impedito la normale espressione, si poteva fare in maniera diretta e senza mettere assieme cifre a proprio piacimento. Il resto che affermi sono opinioni tue personali, il Rapporto Eurispes (che non è l’UAAR ne il Vaticano) del 2010 dice che il numero dei credenti, è diminuito sensibilmente, sebbene in maggioranza gli italiani si dichiarino religiosi, i regimi comunisti c’entrano quindi poco. Hai ragione poi quando dici che spesso si confondono credenti e praticanti secondo le proprie necessità, dovrai convenire però con me che tantissimi credenti lo sono per tradizione, perchè così gli è stato insegnato ed in realtà non si sono mai posti la questione se Dio esiste oppure no.

      • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

        E’ evidentemente una tua opinione, tra l’altro assolutamente minoritaria. I dati citati sono assolutamente esatti e corrispondono alle “notizie correlate”: https://www.uccronline.it/2011/02/16/russia-dopo-20-anni-dalla-fine-dellateismo-il-governo-e-sempre-piu-cristiano/ è evidente a tutti che la chiesa stia aumentando di numero nel mondo, dagli USA alla Cina, nonostante in qualche Paese europeo si stia portando verso la secolarizzazione (e anche la magia e la superstizione, tra l’altro). Non si crede in Dio per tradizione poiché credere in Dio è solo una scelta consapevole, da cui derivano anche immense conseguenze a cui tutti sono interessati. E’ uno sciocco stratagemma che usano gli invasatei come te per tentare di partecipare al dibattito sociale, da cui siete completamente esclusi.

        • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

          Caro, se ne hai piacere, della secolarizzazione nel mondo parleremo dove vorrai e quando vorrai, non capisco invece perchè citi sempre articoli che non sono quello per cui ho avanzato la critica, vuoi forse cambiare le carte in tavola? Ti riporto il mio post originale così lasciamo gli equivochi da parte: “Dall’articolo si evince che tra gli ortodossi, religione maggioritaria della Russia, solo va in chiesa il 3% di coloro che si dichiarano tali, è ovvio che queste cifre sono da riferirsi all’identità etnica e non a quella religiosa.” Il senso di quanto detto da me è ricordato anche nell’articolo originale del PIME, dato che “stranamente” l’Uccr ha tralasciato. Serve altro?

          • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

            Mi spiace che non capisci mai nulla di quanto ti si dice…però mi fa piacere che tu abbia studiato tutte le notizie in merito. Questo dice della motivazione militante che ti spinge…forza che fra poco vincerai!! L’articolo parla dei credenti in Dio. Questi sono ortodossi, cattolici, cristiani oppure semplici credenti. Fra coloro che si dicono ortodossi, solo il 3% è praticante e si dichiara ortodosso per identità etnica. Ma questo è un dettaglio che non interessa poiché a noi interessano quanti si dicano credenti e non chi aderisce alla chiesa ortodossa e quali siano le sue motivazioni. Ma esiste anche qualcun altro che ha da fare critiche intelligenti o rimani sempre tu? Chiama qualche amico, ti prego!

            • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

              Se il vostro interesse non era altro che fare gruppo e dimostrare che siete tanti, anche con i poco convinti ed i poco consapevoli, è tutto chiarito. Ok. Equivoco risolto.

            • Giulia ha detto in risposta a Gimmy

              1) Tu dici: “solo il 3% è praticante e si dichiara ortodosso per identità etnica”. Versione corretta: solo il 3% è praticante e gli altri probabilmente si dichiarano ortodossi per identità etnica.
              2) Se non v’interessa il dettaglio che il 97% degli appartenenti alla principale religione di un paese non sono praticanti, allora vuol dire che non v’interessa nemmeno l’argomento della supposta secolarizzazione.
              .
              Sono stata abbastanza chiara adesso? Più di così non posso fare…

              • Gimmy ha detto in risposta a Giulia

                Il problema è che il non essere praticanti non significa non credere in Dio. E l’articolo si concentra sul fatto che il 98% crede in Dio.

      • Matteo ha detto in risposta a Giulia

        “dovrai convenire però con me che tantissimi credenti lo sono per tradizione, perchè così gli è stato insegnato ed in realtà non si sono mai posti la questione se Dio esiste oppure no.”
        QUESTI SI CHIAMANO AGNOSTICI. Ehehehehe….:-D hai ragione a dire che in italia ci sono parecchi batezzati o che hanno tradizioni cristiane senza che si pongano la domanda circa l’esistenza di dio, pensa, sono ben il 10,7% però non si chiamano “credenti senza religione”, vengono definiti agnostici. agnostico è colui che non si pone domande sull’esistenza di dio, oppure in mancanza di prove per lui indispensabili rimanda il giudizio. 😉
        nei paesi “uscenti” da dittature o governi marxisti i dati sono altri. per aiutarti a capire meglio ti riporto come esempio la situazione in uruguay (50 anni circa di governo filo-marxista): 47,1% cattolici, 23,2% credenti senza religione, 17,2% atei e agnostici, 11,1% protestanti, 0,6% religioni africane, 0,4% altre religioni, 0,3% ebrei. i cattolici, i protestanti, i credenti di altre religioni stanno di anno in anno aumentando incredibilmente! si riscontra una situazione analoga a quella dell’uruguay, anche in tutti gli altri paesi che hanno subito decadi e decadi di persecuzione religiosa come cuba, cina, corea, russia, romania, mongolia, ecc, ecc, ecc… invece, in italia i credenti sono in calo. ma qui non si sta parlando dell’italia (che non ha avuto una dittatura comunista), si sta parlando della rivolta spirituale che si riscontra da sempre nei paesi in cui viene negata la religione! questo articolo non dovrebbe riscontrare grande stupore, sono concetti ovvi, è interessante notare l’evoluzione degli eventi sotto forma di numeri, tutto qui. quindi non facciamone un caso di stato o un dramma personale. poi perchè impuntarsi così? ti brucia che voi atei in italia siete solo il 7,8%? è per questo che vi sommate sempre agli agnostici (che non c’entrano niente con voi)? così arrivate al 18,5%! dai, trasferisciti in estonia (69%) o in rep.ceca (59% tipo, non ricordo bene) oppure in francia (57%), così potrai far parte della maggioranza 😀 e potrai vivere serenamente facendo sonni tranquilli 😉 😉 😛

        • Giulia ha detto in risposta a Matteo

          Non penso che nessuno si azzardi a dire che i “credenti senza religione” siano agnostici. Essi possono essere panteisti,
          animisti o quant’altro, però sarebbe un grosso errore chiamarli agnostici. Agnostico è chi sospende il giudizio, anche su questo siamo d’accordo. Come non sono agnostiche le persone che non si sono mai poste il problema e che si portano appresso una religone come identità culturale e non come fede scelta liberamente e
          coscientemente. Anche chiamare queste persone “religiose” è esagerato, sicuramente non c’è un termine adatto che le descriva, forse sarebbe il caso di coniarlo, anche perchè è un gruppo molto numeroso.
          Per il resto ripeto quanto detto in un post precedente: se si vuole dire che laddove la religione è stata proibita ed osteggiata si assiste ora ad una ripresa delle pratiche religiose, non c’è problema, anche perchè è logico. In campo politico basta guardare alle due Germanie: in quella che ha sofferto il regime sovietico c’è stata una rinascita della destra dura, mentre la Germania democratica ha avuto un cammino ed una stabilizzazione molto più normale.
          Io storco invece il naso quando si vuole portare l’acqua al proprio mulino, ovviando i dati scomodi ed esgrimendo quelli comodi. Non si fa un favore a nessuno, solo alla propaganda.

          • Matteo ha detto in risposta a Giulia

            wow!! siamo d’accordo su quasi tutti i punti! bravissima che hai riportato l’esempio della germania, divisa in due politicamente e aggiungerei anche dal punto di vista religioso 😉 però non mi sembra che nessuno abbia “portato acqua al proprio mulino”…leggendo l’articolo ho solo notato dati, numeri, senza argomenti troppo prolissi, non essendo tali, è praticamente impossibile dire che qualche numero e pochi dati possano essere di parte 🙂 poi non credo che nessuno faccia propaganda…UCCR è solo un sito, la nostra appartenenza è alla religione cristiana…che non ha bisogno ne di propaganda ne di presentazioni 😀 😀 😀 mica siamo quei quattro vecchi sessantottini del UAAR abbandonati a se stessi! ahahahahah 🙂 🙂 ad un articolo come questo si può solo gioire e avere qualche speranza in più per un mondo miglire (dal nostro punto di vista ovviamente). questo è un momento positivo per molti stati per quanto riguarda l’aumento di fedeli nelle chiese e l’auento dell’affliliazione religiosa. sono stati fatti articoli per spagna, francia, uk, usa e russia (con questo)…poi non mi ricordo se ci sono stati altri articoli. se nei prossimi mesi si saprà di un massiccio aumento di non credenti di qualche stato, sicuramente verrà argomentato 😉 non sono uno psicologo, ma leggendo questo articolo si capisce benissimo che non si vuole assolutamente manipolare dati e numeri… 🙂

            • Giulia ha detto in risposta a Matteo

              Apprezzo la tua onestà. Obbietto solo che se non si avesse voluto manipolare dati e numeri sarebbe stato riportato pari passo l’articolo PIME, anche perchè tre righe in più le avrebbero lette tutti senza troppi problemi.
              Ciao

  9. Parabolico ha detto

    Dio li ha tirati fuori da quel deserto …

  10. Davide 1 ha detto

    Be’ l’articolo non dice che il 18 % dei russi credono in Silvio Berlusconi.

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