Inedito del laico Norberto Bobbio: «non posso non dirmi cristiano»

Su Tempi è apparsa l’anticipazione di un’intervista inedita al “papa” della cultura laica e progressista, Norberto Bobbio. Uno dei pochi veri e grandi intellettuali italiani del mondo laico. «Gli uomini sono cattivi. Il male è la storia umana. È la sconfitta di Dio e la sconfitta della ragione. Questo secolo lo dimostra più di ogni altra epoca. E il cristianesimo, dov’è il cristianesimo?».

Con queste parole Bobbio si rivolgeva a due cronisti, Renato Farina e Luigi Amicone, che lo avevano incontrato il 7 gennaio 1994, conversando con lui per due ore. Si tratta di un inedito assoluto. Bobbio continua: «In questa fase di transizione verso la Seconda Repubblica non capisco dove si andrà a finire. Non vedo niente di buono all’orizzonte. La nostra classe politica, anche nuova, è di levatura così bassa! Del resto il nostro popolo non ha espresso nell’ultimo secolo una grande civiltà politica». E ancora: «Come diceva Croce, non possiamo non dirci cristiani. Senza l’etica cristiana non c’è convivenza. Ma il cristianesimo come fede è un’altra cosa. E io non riesco a non dubitare».

In Ultimissima 1/6/10 riportavamo altre citazioni del filosofo, come quando riconosceva amaramente che «la morale razionale che noi laici proponiamo è l’unica che abbiamo, ma in realtà è irragionevole […] Io non ho nessuna speranza. In quanto laico, vivo in un mondo in cui è sconosciuta la dimensione della speranza».

La redazione

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11 commenti a Inedito del laico Norberto Bobbio: «non posso non dirmi cristiano»

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  1. mandi ha detto

    Questo è un uomo coraggioso, coerente con le sue idee, non c’è Dio?! Allora mi assumo la responsabilità di vivere una vita senza speranza.
    Comunque per quanto mi riguarda uno che dice “…ma il cristianesimo come fede è un’altra cosa. E io non riesco a non dubitare…” è un uomo in ricerca, l’importante è essere sempre alla ricerca.

    • Roberto Arrati ha detto in risposta a mandi

      giusto. Lo scetticismo e il nichilismo sono la morte dell’uomo prima di quella biologica

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a mandi

      Invece oggi i nostri amici laicisti cosa dicono? “NOn c’è Dio?”, pazienza tanto io sono tanto, ma tanto tanto contento di mio…

  2. Roberto Arrati ha detto

    non ci sono più i laici di una volta!

  3. Mattia Palmieri ha detto

    Ma perché i laici di oggi hanno già abbandonato le loro origini???

  4. EnricoBai ha detto

    Ho letto moltissimo di Bobbio e si percepisce il suo grande rammarico di non aver mai abbandonato il dubbio. Ma i Vangeli unici nella storia sono chiari: è salvo anche l’uomo che non ha creduto ma ha molto amato.

  5. vincenzo russo ha detto

    Anche Bobbio ormai fa cadere le braccia. Non da nessun contributo che non sia un piagnisteo su tutto ciò che va male. Non lo sfiora nemmeno però il pensiero che sia proprio il suo e l’altrui linguaggio complesso e confuso di oggi a causare la depressione degli spiriti.
    Non si capisce proprio più niente ,leggendo tutte le analisi complicate, contraddittorie, tuttologiche, di tutti gli intellettuali moderni.
    L’unica domanda buona è : ma i filosofi che fanno?
    Appunto.
    Confondono la gente con paroloni e discorsi da tuttologo, e parlano di storia, di politica ,di fede di laicita, di laicismo,di ragione ,di razzionalità e di irrazionalità ,di sociologia ,di economia, di dialogo, di conflitti e di ogni ipotesi pensabile ,ma alla fine non diachiarano più né possibile né esistente la VERITA’.
    Ovvio che rimanga la disperazione del RELATIVISMO.
    Se tutte le opinioni non sono più rappresentate come devono essere come congetture, salvo dimostrazione,tutti hanno torto senza arrecare però nessun beneficio, essendo che ciascuno dice di avere ragione proprio lui.
    Gli altri allora chi sono se non nemici della sua verità?
    Quale meraviglioso strumento inutile è il dialogo ,se non ha più per suo fine di capire di aver torto? Proprio chi ha torto guadagna di più nel dialogo, perché lascia le sue convinzioni false.
    Ne resterebbe così uno solo in piedi, nella gratitudine di tutti, riconoscenti di essere stati finalmente illuminati. Invece l’Uno lo crocifissero come primo di tutti i falsari e di tutti gli impostori, perché disse che esiste la VERITA’.
    Ora però non c’è più bisogno di essere il Messia in persona .per pronunciare la verità. Basta averla imparata a memoria ed averla applicata a tutti i campi della conoscenza.
    Ovvero oggi un asino può tranquillamente aver ragione dei sapienti, ripetendo a pappagallo e senza particolare sapienza personale, tutta la Verità che fu allora rivelata con vera sapienza.
    Ma proprio questa ipotesi che esista la Verità e che qualcheduno la possa aver conosciuta, è la ipotesi più aborrita nella società moderna.
    E allora che ciascuno si tenga le sue stronzate ,potrebbe sembrare una buona soluzione pacifica e democratica.
    Non è invece così che finisce la cosa .
    Tutti gli altri ,non essendo più nessuno di essi un vero ricercatore di verità ,si sentono tutti in pericolo verso tutte le altre idee impossibili ma comunque proposte .
    Allora l’unico rimedio possibile che sembrabuono è quello di dover abbattere a tutti i costi tutti gli altri pensatori,per sopravvivere nelle proprie sicurezze.
    Socrate lo disse: La Verità fa paura ,perché rimuove le certezze presunte ,nelle quali ci si rifugia.
    QUESTO RELATIVISMO ,ammantato di laicità democratica ,diviene allora laicismo anti democratico ,che si finge un nobile rifiuto delle verità assolute. Fa quindi il danno noto nella società mondiale odierna ,che è quello di non avere più certezze (e se ne vantano pure),ma non le cercano nemmeno più e non le sperano.
    La teoria unificata dell’Universo fisico e mentale è l’unico rimedio contro questo relativismo ingiustificato e dannoso.
    La verità esiste, è dimostrabile ed è stata dimostrata ,col pensiero sineterico ispirato da San Pio da Pietralcina e può portare la pace e la conoscenza nel mondo, dimostrando che il cristianesimo è razionale.
    Provare per credere.
    Saluti da vincenzo russo. in rete : filosofo neo elatico pitagorico.

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