La “scandalosa” conversione di Jean-Paul Sartre

Jean Paul SartreJean-Paul Sartre è stato uno degli ultimi intellettuali laici di rilievo, dopo di lui (con l’eccezione di Bobbio e Cioran) solo personaggi di poco spessore e abbastanza superficialità (spesso volgarità), come Singer, Ayer, Onfray Scalfari e A.C. Grayling. Neanche lontanamente paragonabili alla profondità di pensiero del filosofo francese.

Sartre è stato colui che forse più di tutti ha cercato di scorgere i fondamenti di una morale laica (o senza Dio). Ma essa non era affatto trionfante, gloriosa e orgogliosa, come invece cercano di sostengono che sia i suoi promulgatori moderni (si veda in Italia, ad esempio, Umberto Veronesi). Il suo ateismo portava realisticamente all’angoscia, all’insicurezza, perché -diceva- la ragione umana è essenzialmente teologica, cioè funziona come se l’orizzonte umano fosse l’orizzonte divino.

«L’ateismo è la persuasione che l’uomo è un creatore, e che è abbandonato, solo, sul mondo. L’ateismo non è quindi un allegro ottimismo, ma, nel suo senso più profondo, una disperazione», disse nel 1946 durante la famosa intervista per “Il Politecnico” di Elio Vittorini. “L’Être et le Néant” (1943) è il manifesto del suo ateismo filosofico, che comunque, scriverà lui stesso quattro anni dopo in “Cahiers pour une morale”, rimane un atto di fede: «La decisiva assenza di fede è una fede incrollabile».

Proprio in quel periodo, nei primi anni ’50, quando la guerra fredda era al suo picco, si accorse di “vivere una nevrosi”: nonostante la sua fosse una filosofia di azione, finora era stato un semplice scrittore borghese, come Flaubert. Si risvegliò dunque il suo interesse per il marxismo schierandosi con il Partito Comunista. Eppure, come ha spiegato il filosofo americano Jim Holt, in quegli anni i crimini di Stalin iniziavano ad essere platealmente documentati, tanto che altri intellettuali stavano abbandonando il partito. «L’ex filosofo della libertà si trasformò nel Sartre totalitario». Raymond Rosenthal ha parlato di lui come «un solido stalinista».

Inizia qui, infatti, il passato vergognoso del più alto sostenitore e teorizzatore della morale laica. La rottura con Camus avvenne proprio in quanto quest’ultimo decise di denunciare il totalitarismo, mentre Sartre rimase rimase in silenzio verso i gulag francesi (“non era nostro dovere scrivere sui campi di lavoro sovietici”, si giustificò in seguito). Scusò le purghe di Stalin e quelle di Mao, descrisse il disertore Victor Kravchenko, che per primo portò alla luce dall’interno gli orrori dello stalinismo, come una creazione della CIA. Abbracciò il pacifismo e, in opposizione alla guerra in Vietnam, esortò l’Unione Sovietica a combattere gli americani, anche a rischio di una guerra nucleare e nel difendere l’indipendenza algerina, nella prefazione ad un libro di Franz Fanon (“The Wretched of the Earth”) scrisse che per un africano «sparare ad un europeo è come prendere due piccioni con una fava, è distruggere un oppressore e l’uomo che opprime allo stesso tempo». Nel 1977, in occasione dell’arresto di tre uomini per pedofilia, Sartre (assieme a Simone de Beauvoir, Michel Foucaul e tanti altri) firmò una «petizione» per chiedere la liberalizzazione sessuale degli adolescenti.

Eppure, anche per il più alto riferimento laico del ‘900, Dio rimase un interesse costante per tutta la sua vita, come orizzonte, come illusione trascendentale, come errore inconsapevole ma ineliminabile. Non ebbe remore nel dichiarare la permanenza dei residui di quella fede in Dio che è stato il bersaglio forte e qualificante del suo programma intellettuale. In particolare qualcosa cambiò drasticamente gli ultimi anni di vita.

Nel 1980, pochi mesi prima di morire, nel pieno delle sue forze intellettuali (anche se non fisiche) intervistato dal suo amico ex-maoista Pierre Victor (aka Benny Levy), raccontò la sua conversione attraverso un’affermazione scandalosa, per molti una ritrattazione di tutta la sua opera filosofica (lui stesso confermò l’autenticità delle interviste a Levy): «Non sento di essere il prodotto del caso, un granello di polvere nell’universo, ma qualcuno che era aspettato, preparato, prefigurato. In breve, un essere che solo un Creatore potrebbe mettere qui. E questa idea di una mano creatrice si riferisce a Dio» (da “Nouvel Observateur”, 1980). La sua fu una graduale conversione al “giudaismo messianico”.

Tra le altre cose, Sartre respinse anche i suoi amici più intimi, compresa la sua amante femminista Simone de Beauvoir. La quale rimase ancora più scioccata e inorridita da questa vergognosa, per lei, conversione: «Come si potrebbe spiegare questo senile atto di un voltagabbana? Tutti i miei amici, tutte le “Sartreans”, e la redazione di “Les Temps Modernes” mi hanno sostenuto nella mia costernazione» (“National Review”, 11/06/1982, pag. 677).

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78 commenti a La “scandalosa” conversione di Jean-Paul Sartre

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  1. Li ha detto

    Non c’è niente da fare, cari atei: l’uomo non resiste senza Dio. può negarlo all’infinito, ma è così.

    Il suo ateismo portava realisticamente all’angoscia, all’insicurezza, perché -diceva- la ragione umana è essenzialmente teologica, cioè funziona come se l’orizzonte umano fosse l’orizzonte divino.

    Ho letto parecchie testimonianze di gay convertiti, ex satanisti, ex tossici e così via nella vita. Gli ultimi commenti dicevano così: il credente (inteso come chi non ha mai dovuto affrontare le situazioni citate) non si rende conto di quanto il diavolo si dia da fare.

    Noi lo sappiamo, ma è certo che chi ci è passato ne ha una visione più ampia.

    Non sento di essere il prodotto del caso, un granello di polvere nell’universo, ma qualcuno che era aspettato, preparato, prefigurato. In breve, un essere che solo un Creatore potrebbe mettere qui. E questa idea di una mano creatrice si riferisce a Dio»

    Almeno era rinsavito. Se non ha detto queste cose per paura…non so, ma sono sempre un po’ scettica con chi si converte poco prima di morire. A Dio il giudizio.

    • Enrico ha detto in risposta a Li

      Baudelaire: “La maggior astuzia del demonio è convincerci che non esiste”. Nessuno è ateo davanti alla morte: in questa prospettiva, è chiaro che l’ateismo contemporaneo altro non è che una sottoforma di autoconvincimento incoerente dell’ (in)esistenza di Dio e della sua alienazione nella nostra vita.

  2. Dal punto di vista astrattamente estetico-artistico l’unica cosa di vero talento scritta da Sartre rimane “La nausea”.

    Dal punto di vista filosofico nulla, assolutamente nulla, di “profondo” scrisse. L’Essere e il nulla è un’opera psicologico-letteraria più che filosofica. Come Sartre stesso rivelò nel corso di più interviste, il suo ateismo, che costituì il motivo fondante del suo voler fare filosofia, era basato su quella che lui stesso definì una “piccola intuizione”, palesatagli mentre attendeva due compagne di scuola brasiliane all’esterno della loro casa all’età di 11 anni.

    Dunque, sia nell’ipotesi che la sua finale conversione fosse genuina o meno, la sua filosofia, basata su una “piccola intuizione”, rimane un zero assoluto.

  3. SamUele ha detto

    A quando un articolo su chi ha perso la fede e ha scoperto che Dio altro non è che un’invenzione umana?
    Ah… dimenticavo che argomenti del genere non tornano utili ai vostri propositi proselitisti.

    • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

      A quando usare l’intelletto ?
      Per capire che l’universo non esiste da sempre e non si è creato da solo e che per questo ha avuto bisogno di qualcuno che lo facesse passare dal non essere all’essere ?
      Ah…dimenticavo che un uso dell’intelletto del genere non torna utile al vostro rancore .

    • Hugo ha detto in risposta a SamUele

      Non esistono credenti di un certo spessore razionale che hanno abbandonato la ragione e si sono lasciati convincere dalla fede nel nulla, se ci fossero sarebbe giusto parlarne. Esistono invece atei di notevole capacità intellettuale, come Sartre, che hanno fatto il passaggio inverso.

      Non capisco comunque perché tu debba arrabbiarti se anche Sartre non ha creduto nella tua religione, forse perché capisci che non potrai più citarlo per i tuoi intenti proselitisti?

      • SamUele ha detto in risposta a Hugo

        Invece è certo che da qualche decade a questa parte quasi tutti gli intellettuali di un certo spessore sono atei o agnostici e questo deve essere molto doloroso per voi.
        Capisco infatti che non potete accettare la matura consapevolezza di chi sa che che Dio è solo un invenzione dell’uomo ed è quindi logico che tiriate fuori argomenti così già ampiamente smontati come la “fede nel nulla”, parlate cioè quel territorio che non siete ancora preparati per indagare, infatti è troppo presto per voi, ma un giorno ci arriverete, dovrete solo prima liberarvi dalle catene…

        • Sophie ha detto in risposta a SamUele

          Ahahahahah siete voi che idolatrate gli intellettuali e non vi muovete senza di loro, poverini…. Noi non abbiamo bisogno di intellettualoidi che il più delle volte hanno la puzza sotto il naso e non hanno capito niente della vita. La vita! Noi seguiamo Cristo,sempre se è lecito seguire uno che non era neanche laureato eppure lo chiamavano “maestro”, chissà perchè! Ci sono cosette che i libri non potranno mai insegnare. 😀

        • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

          A parte il fatto che di intellettuali atei o agnostici dell’ultimo decennio se ne conoscono ben pochi che abbiano un certo rispetto per l’uomo , paragonandolo spesso o ad una macchina o ad un animale , insomma come se si potesse controllare , e poi non è vero , ma dipende da quanto i media hanno dato credito a chi , quindi capisco anche una certa ignoranza ,visto che anche il solo San Tommaso D’Aquino vale un miliardo di volte più di quelli che hai in mente .
          Ma non è questa la cosa della quale stiamo parlando . Il problema è che non hai prove che sia solo una costruzione della mente dell’uomo , è solo una ipotesi basata sul nulla . Dell’uomo si può semplicemente dire che desidera l’infinito e questo lo si vede in ogni sua azione e pensiero . Dell’universo invece si può semplicemente dire che non si è creato da solo e non è sempre esistito , ergo lo ha creato Qualcuno che ha messo in ordine le varie leggi fisiche e questo è infinito e per questo indefinibile ,in quanto si trova al di fuori di ciò che è definibile e che fa parte di questa dimensione finita .
          Dire che è solo un’invenzione , l’argomento della proiezione , ha valore logico zero , è fondata su proprie convinzioni .
          Ma che si risponde a fare a uno che crede che gli atei siano liberi e i credenti schiavi ? È inutile , che resti nelle sue rancorose convinzioni .

        • Hugo ha detto in risposta a SamUele

          Doloroso? Pensa che io vorrei che ci fossero soltanto 10 credenti nell’universo, così almeno vivremmo la fede in modo talmente intenso e totalmente diverso da ora che è quasi scontata.

          Ti ricordo che la frase “liberarvi dalle catene” è stata usata da Albert Einstein contro gli atei: «Poi ci sono gli atei fanatici la cui intolleranza è della stessa qualità dell’altra intolleranza, quella dei fanatici religiosi e proviene dalla stessa fonte. Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che – nel loro rancore contro le religioni tradizionali come ‘oppio delle masse’ – non posso sentire la musica delle sfere» (citato in Isaacson, “Einstein: His Life and Universe”, Simon e Schuster 2008)

          Ancora non mi hai citato nessun celebre credente divenuto ateo e idolatra del nulla. Ovviamente esistono tantissimi atei più intelligenti di me, noi non viviamo nell’odio e nella frustrazione come te e siamo contenti di riconoscerlo senza alcun problema, evitando di fare le sciocche gare che ti piacciono tanto.

          • SamUele ha detto in risposta a Hugo

            Veramente Einstein ha usato parole molto più dure contro i credenti che contro gli atei, ti conviene quindi scegliere un altro esempio…

            E’ curioso poi che la “fede nel nulla” porti ad avere un IQ più alto…
            A tal proposito mi ricordo di questo simpatico dato:
            (correlazione tra IQ medio e % di religiosi)
            http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/72/LynnHarveyNyborg-CountryBelieveGod-Intelligence.svg/800px-LynnHarveyNyborg-CountryBelieveGod-Intelligence.svg.png

            • edoardo ha detto in risposta a SamUele

              Con quelle pallette blu sul diagrammino bianco lo sai cosa puoi farci?
              ….(Censura).
              Te lo dice un prof. di chimica.
              Eh…voi siete sce…sce…scenziati, fate il colpo sce…sce…scentifico come la banda di Gassman al Totocalcio di Milano.

            • Fabrizia ha detto in risposta a SamUele

              Mi scusi. Provi a digitare su Wikipedia “Scienziati credenti” e poi ne riparliamo. A meno che Lei non pensi che tutti quei Premi Nobel avessero un IQ un po’ bassino…

              • Daphnos ha detto in risposta a Fabrizia

                Ihih… non hai capito… lui dice che se DIVENTI ateo il tuo QI aumenta! E’ proprio un genio fuori dal comune 🙂 🙂 🙂 .

                • Kosmo ha detto in risposta a Daphnos

                  Direi che le tue preghiere sono state esaudite (e poi dicono che Dio non esiste!). Non eri tu che avevi pregato per un troll degno di questo nome? Eccoti accontentato! 😉

            • Michele Silvi ha detto in risposta a SamUele

              >Nel 2013 crede ancora che il QI abbia un significato
              >Si atteggia a persona colta
              >Lol, comportamentisti mannari.

            • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

              Questa mi sa di ariano .
              Non è possibile dire chi è più intelligente di chi in quanto l’intelligenza non si può pesare , si può solo dire che tutti , anche i down caro ariano , hanno l’intelligenza in quanto dote umana
              Il calcolo del quoziente intellettivo , inventato dallo psicologo Binet e i suoi collaboratori in Francia , è un calcolo che ormai non si usa più per valorizzare o meno una persona ,riferendomi agli onesti intellettualmente . È un tipo di test che ha validità solo se il soggetto appartiene alla stessa popolazione dei soggetti su cui il test è stato standardizzato . A dimostrazione del fatto che il calcolo del QI è obsoleto , da un punto di vista neurofisiologico , entrano in gioco anche gli studi di Damasio che dimostrano che la capacità di scegliere la soluzione migliore non derivi da un’attenta disamina razionale , ma le facoltà razionali si appoggiano all’apparato emotivo , e anche per questo non può essere ritenuto valido neanche per i soggetti appartenenti ad una stessa popolazione . Sarebbe meglio parlare di forme di intelligenza quindi e non di chi è più intelligente di chi , ma questo argomento non inficerebbe comunque sul nostro discorso .
              Mi fa ridere a crepapelle comunque il fatto che tu che tanto dici di non poggiarti su alcun tipo di fede ora proprio ti stia appoggiando sulla cieca fede di questo dato che dovrebbe scoprire chissà quale superiorità , ma che in realtà palesa semplicemente la tua ignoranza e pochezza umana . Mi dispiace di aver demolito i tuoi sogni ; sicuramente hai fatto una pessima figura comunque 😉 .

            • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

              Che poi ti dirò :
              1° Wikipedia nello stilare alcuni tipi di pagine è spesso direzionato verso una scrittura faziosa che non rispetta la realtà .
              2° Sei ancora più fede in quanto mi dovresti far credere che chi diventa ateo subito diventa un genio in ogni cosa , mentre questo è impossibile realisticamente parlando . Ma questo punto avrei anche potuto non scriverlo in quanto non ha valore il calcolo del QI , e te lo dice uno che certe cose le studia .

              Quindi mi faccia il piacere .

              • SamUele ha detto in risposta a Giacomot

                Quello studio è fatto in base ai paesi di appartenenza, quindi su popolazione standardizzata ed omogenea e poi diglielo tu a Einstein, Newton, Leibniz, Stuart Mill, Hawkins, Leonardo, Mozart, Strauss.. che la loro intelligenza non può essere misurata dall’IQ…

                Lo so che certe verità fanno male, ma prima o poi dovrai accettarle… 😉

                • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

                  Si ma come ti ho detto non ha valore in quanto è obsoleto , impreciso e non può essere ritenuto valido neanche se fatto in base ai paesi di appartenenza .
                  Per la cronaca Einstein crede in Dio (pur non essendo cristiano) ,Newton è cristiano ,Leibniz è cristiano ,Leonardo è deista cristiano ,Mozart cattolico , e mi pare che forse pure Strauss .
                  Cavolo a quanto pare te ne rimangono pochi di personaggi da utilizzare per sbattere in faccia il fatto che gli atei sono la razza più intelligente , e che se si diventa subito atei si è subito più intelligenti !
                  Senti , non prendiamoci in giro , riponi il tuo rancore in una cassaforte della quale non conosci la combinazione e sii libero da essa .

                  • SamUele ha detto in risposta a Giacomot

                    Senti, ho capito che deve essere doloroso trovarsi davanti risultati come questo, ma lascia stare le polemiche sull’IQ che fai più bella figura… Ah… per la cronaca, anche Giulio Cesare, Vergingetorice e Pitagora erano credenti, ma che significa ciò? Vuoi forse farci credere che se in una certa epoca rientra nella normalità credere all’esistenza di una qualche divinità, questa è prova che tale divinità esiste?
                    Dai… puoi fare di meglio…

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

                      Gli atei sono millemila volta più ariani, intelligenti, razionali, belli e profumati dei credenti. Il QI degli atei è talmente alto che rischia di esplodere. Questo è un dato di fatto dimostrato scientificamente senza nessuna ombra di dubbio.

                      Ora possiamo diventare adulti e tornare a Sartre?

                • Michele Silvi ha detto in risposta a SamUele

                  Non mi risulta che il QI esistesse ai tempi della maggior parte di questi personaggi.
                  Poi bisognerebbe citare degli psicologi, ed in tal caso tutti quelli non mummificati e rimasti negli anni 50 ti direbbero che il QI non serve praticamente a nulla, perché così è ed è assolutamente pacifico. Solo qualche comportamentista nostalgico potrebbe ancora fare affidamento sul QI.

            • gladio ha detto in risposta a SamUele

              Certo che se si dovesse indagare sul Q.I.dell’equipe di scienziati che è arrivata a produrre e divulgare quel capolavoro di diagramma…

        • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

          “quasi tutti gli intellettuali di un certo spessore sono atei o agnostici”.

          Siamo ancora a questi livelli Samu? L’ateismo non riesce davvero a progredire, a maturare? Io-intelligente-tu-stupido, io-profumo-tu-puzzi…su ragazzi, non riuscite davvero a escogitare nient’altro?

          • SamUele ha detto in risposta a Paolo Viti

            Veramente stavo rispondendo a chi diceva che nessun credente di certo spessore ha abbandonato la fede. Complimenti, sei bravo a vedere la pagliuzza nell’occhio altrui ma non la trave nel tuo occhio!

            • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

              Non so chi l’ha detto, ma confermo che non conosco nessun credente ai livelli di Sartre che ha abbia di colpo cambiato idea. Conosco invece decine di atei, da Antony Flew in giù, che si sono rimangiati tutto.

              Ti invito comunque a rendere più maturi i tuoi commenti, altrimenti confermi solamente le opinioni di chi abbina l’ateismo all’immaturità.

          • Enrico ha detto in risposta a Paolo Viti

            Hanno complicato a tal punto i loro meccanismi logico-razionali da non riuscire più ad individuare, nella altrettanto dura contemporaneità, la presenza di un DIo che si è rivelato ai semplici attraverso la semplicità e che ancora oggi si rende presente in mezzo a noi attraverso la fragilità del pane e la gioia del vino.

        • edoardo ha detto in risposta a SamUele

          “…quasi tutti gli intellettuali di un certo spessore sono atei o agnostici …”
          Senza offesa, ma questa è una boiata grossa come una casa.
          “… non siete ancora preparati per indagare, infatti è troppo presto per voi, ma un giorno ci arriverete, dovrete solo prima liberarvi dalle catene…
          …”.
          E questa è la seconda boiata.
          Vedete, quello che mi indigna e mi fa andare su tutte le furie, è constatare quanto loro si sentano superiori e noi inferiori a loro.

          Loro sanno, loro hanno capito, loro si sono liberati delle catene, noi siamo cretini, ignoranti, somari, schiavi delle catene mentali inculcate dalla religione cristiana.
          Loro sono sicuri come lo erano i seguaci di Hitler, loro sono la storia, il futuro, l’alba radiosa della razionalità.
          Da quando è nato, il cristianesimo ha avuto 70 milioni di morti, 40 dei quali solo nel novecento.
          Hanno ben poco di che essere orgogliosi.
          Vedete, i cristiani, a torto o a ragione, non si considerano esseri superiori: noi siamo persone coi nostri pregi e i difetti, che cerchiamo di barcamenarci in un mondo difficile, e tutto sommato ci riusciamo tirando avanti le nostre famiglie.
          Loro no, loro sono esseri superiori, una casta di privilegiati dotati del ben dell’intelletto razionale.
          E quelli sarebbero il futuro dell’occidente?
          Apposta siamo in crisi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

          • SamUele ha detto in risposta a edoardo

            Da quando è nato, il cristianesimo ha causato ben più morti di quanti ne ha sofferti. Questo lo sanno anche i bambini.

            • edoardo ha detto in risposta a SamUele

              Balle!!!!!!!!!!!!!!!

            • edoardo ha detto in risposta a SamUele

              Persone che si sono mascherati dietro il paravento del cristianesimo per fare le loro stronzate, ce ne sono stati un sacco e una sporta.
              Il cristianesimo ha fatto anche i suoi errori, questo è innegabile e riconosciuto anche dalle massime autorità ecclesiastiche.
              Ma è l’entità di questi misfatti che ha da essere ridimensionata drasticamente.
              E molte delle accuse rivolte al cristianesimo, se inserite nel loro contesto storico-politico, acquistano ben altro spessore.
              E’ il giochino degli intellettuali disonesti decontestualizzare eventi e presentarli in un’ottica differente da quella in cui gli eventi stessi si sono sviluppati, e dei bischeri credergli ciecamente.

            • Fabrizia ha detto in risposta a SamUele

              Mi daresti qualche prova di quel che dici, così tanto per vedere ?

            • Max ha detto in risposta a SamUele

              A ridaje…

            • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

              Come fai a sapere che lo sanno anche i bambini ? Ci parli spesso eh ?
              A che materna andate ? Quella con i libri presi al mercato delle pulci ?

            • gladio ha detto in risposta a SamUele

              Daghela bel biondina daghel bel biondàaaaa

            • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

              Samu, ti avevo invitato a far maturare i tuoi interventi. Continui a confermare il binomio ateismo-immaturità, oltre a ateismo-aggressività.

    • Engy ha detto in risposta a SamUele

      ben venga anche un articolo del genere.
      in ogni caso si “decide” che Dio non esiste, non si “scopre” e ognuno decide per sè.

      • SamUele ha detto in risposta a Engy

        Guarda caso invece io l’ho “scoperto”. Non credo comunque appaia mai un articolo del genere in un sito come questo.

        • Panthom ha detto in risposta a SamUele

          Hai scoperto che Dio non esiste? E dove l’hai scoperto? In un vecchio libro in mansarda? Oppure te l’ha detto il Gabibbo?

        • lorenzo ha detto in risposta a SamUele

          L’hai scoperto o hai solamente fede nella tua “scoperta”?
          Sei proprio sicuro che la non esistenza di Dio sia supportata da prove cientifiche e non sia solamente una mera ipotesi alla quale tu presti fede?

    • Li ha detto in risposta a SamUele

      Se vuoi articoli simili puoi provare su uaar o unar. Samuele, ora dici così, ma riparliamone tra un po’ di anni. 😉

      Posso se vuoi postarti un articolo di un ex reiki, satanista, praticante di questo e quello e poi vediamo. Come dicevo…bisogna aver fede o essere passati per peripezie agghiaccianti prima di aver riscoperto Dio per poter capire.
      Anche il credente vive i suoi momenti di aridità, ma non nega Dio (a meno che non venga sopraffatto dalle ideologie moderne che vogliono soppiantare i veri valori morali).

      Posso solo augurarti una conversione con i fiocchi!

  4. Gaber ha detto

    Ancora a sostenere che l’ateismo è un atto di fede,fede in che cosa in una “non esistenza”,la fede in una “non esistenza”,questi pseudo logismi,in ambito filosofico sono ridicoli.Analogicamente è come dirmi che se sono convinto che sia ragionevole in una figura mitologica a vostra scelta per esempio non so il minotauro,allora se non ci credo perchè la cosa non è ragionevolmente dimostrabile,proprio perchè non posso dimostrarlo allora è parimenti possibile che il minotauro esista,e che non credendoci farei un atto di fede.Bhè piuttosto scettici questi cattolici,ma lo scetticismo assoluto piuttosto che metodologico produce argomenti riconosciutti psicologicamente come possibili per i dilettanti,mediocri per chi conosce minimamente i para lagismi e la filosofia.

    Io “ho fede” nella non esistenza di Dio nella stessa misura in cui “ho fede” della non esistenza del minotauro quindi tu credi forse nell’esistenza di dio cosi come credi nell’esistenza del minotauro?X)

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Gaber

      Caro Gaber, inutile dire che il tuo commento è sempre il solito riciclato e banale sofismo. Innanzitutto è lo stesso Sartre che dice che l’ateismo è un atto di fede: “La decisiva assenza di fede è una fede incrollabile”. Dovresti prendertela con lui.

      In secondo luogo paragonare il minotauro con Dio è un’operazione fallace. Dio è concepito come il creatore di tutto, compreso il minotauro…non possono essere paragonati. Ipotizzare Dio è la scelta più razionale per dare un senso all’universo e alla vita umana, dato che il nulla e il caso sono atti di fede privi di qualunque razionalità. Al contrario nulla porta a ipotizzare il minotauro per cui il non credere in lui è doveroso.

      Se non credi in Dio credi inevitabilmente che il caso abbia prodotto tutto dal nulla. Il tuo atto di fede richiede troppa superstizione e, perdonami, un uomo razionale non potrà mai condividere i tuoi convincimenti fideistici.

      • SamUele ha detto in risposta a Paolo Viti

        Che Sarte abbia detto che era stato ateo “per fede” non rende certo tutti gli atei uguali a lui, altrimenti basterebbe un solo ex-credente che affermi che ha creduto perchè soggiogato ed ingannato dai preti per dire che tutti i credenti sono soggiogati ed ingannati.
        Usare un po’ di logica ogni tanto, no?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

          E’ doveroso da parte tua, caro Samuele, prendere ora le distanze (anche) da Sartre. Ti ringrazio per l’onestà intellettuale.

          Non esistono ex credenti, esistono solo credenti e diversamente credenti, come ci ha sempre insegnato il card. Martini.

        • SamUele ha detto in risposta a SamUele

          E in cosa crederei io per fede?

          • lorenzo ha detto in risposta a SamUele

            Che Dio non esiste.

            • SamUele ha detto in risposta a lorenzo

              E come fai a saperlo, se non conosci le ragioni per cui io ho la consapevolezza che Dio (almeno quello cristiano) non esiste?

              • lorenzo ha detto in risposta a SamUele

                Così la Treccani definisce la fede: credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive.
                La tua convinzione nella non esistenza di Dio non è forse una credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione e si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive?

                • SamUele ha detto in risposta a lorenzo

                  Grazie per aver riportato la definizione della Treccani, senza di te non ci sarei arrivato…
                  Ma come fai ad affermare, senza conoscermi, che io rispondo a una autorità superiore o che necessariamente “spero”, al posto di “sapere”, che non esiste il Dio cristiano, in quanto appunto ho la consapevolezza che è stato inventato dagli uomini?

                  • Giacomot ha detto in risposta a SamUele

                    Da ciò che è spuntato sopra su ciò che ho anche detto io ,e dal semplice fatto che non hai la prova che i tuoi genitori ti accudiscano perché ti amano e un sacco di tantissime altre cose —> sì , possiamo dire che rispondi ad un’autorità superiore , e se ci fosse Masiero ti farebbe capire anche tante altre belle cose .
                    Comunque non puoi dimostrare che non esiste Dio anche da ciò che ti ho detto io e al quale non vuoi rispondere , perché Lui è uguale per tutti rammenta e soprattutto è una tua costruzione quello che hai detto non dimostrata ma semmai che può andarti benissimo contro .

                  • lorenzo ha detto in risposta a SamUele

                    Mi vorresti dire dove, nella definizione di fede della Treccani, si parla di autorità superiore o di “spero”, al posto di “sapere”?

                    Visto che, nonostante quello che affermi, non sei nemmeno capace a capire la lingua italiana, ti ribadisco, in termini forse per te più comprensibili, il concetto.
                    Tu, suffragato dalle affermazioni degli intellettuali che tanto ammiri, pur senza alcuna prova scientifica della non esistenza di Dio (prova che nessuno a mondo è ancora stato in grado di fornire), hai acquisito l’intima convinzione che Dio non esista: se non è fede questa, cos’è?

        • Li ha detto in risposta a SamUele

          In realtà un ateo e un agnostico sono tra coloro che più cercano risposte nella vita. E dove finiscono per trovarle? Lo vedete da voi. Purtroppo però non tutti ce la fanno, ma come ho detto…A Dio il giudizio.

      • borg ha detto in risposta a Paolo Viti

        ben detto, ipotizzare Dio. a mio avviso questo è il punto. per me rimane un’ipotesi talmente remota da non prendere in considerazione. e questo per tutta una serie di motivi logici che mi allontanano da detta ipotesi. un’alternativa? non ce l’ho. ma di certo non ho fede. so di non sapere e continuo ad indagare. non esiste la fede nel nulla e nel caso. esistono il nulla e il caso. è questione di sensibilita’. ognuno sia libero di indagare come meglio crede, senza imposizioni. questo deve essere l’ obiettivo comune.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a borg

          Questo non c’entra nulla con Sartre e la sua conversione, che vedo infastidisce molti.

          In ogni caso, è oggettivamente noto che l’ipotesi di Dio è talmente probabile che non esiste uomo che non l’abbia presa in considerazione.

          Anche il nulla e il caso devono essere giustificati. Credere che il nulla e il caso siano gli autori di quello che c’è, compresi il nulla e il caso, richiede troppa superstizione, per questo nessun uomo razionale può condividere i tuoi convincimenti.

          Anch’io, come te, continuo la ricerca, cerco di non perdere la strada che ho incontrato e che mi ha incontrato. Se continui a cercare è perché presupponi che la risposta ci sia, ma devi giustificare l’esistenza della risposta e non puoi farlo. Il tuo cercare non appare per questo sensato, sarebbe come cercare un mazzo di chiavi senza sapere se lo si ha mai posseduto. Auguri!

        • Li ha detto in risposta a borg

          E’ da quando ho 12 anni che ho smesso di credere alle coincidenze.
          Posso chiederti allora se non credi a nulla, perché sei qui a parlare con noi?
          Qui nessuno ti impone nulla, però è chiaro che se vuoi gente che la pensi solo come te questo non è il sito giusto.

          Scusa, non voglio mandarti via: per me il confronto è importante, e sentire anche il parere di un ateo mi aiuta a capire come vedono loro il mondo.
          Ti auguro una buona giornata!

          Oggi mi sento incredibilmente bene!

        • lorenzo ha detto in risposta a borg

          Tu hai fede nell’esistenza del nulla e del caso e, siccome questa tua fede non ti soddisfa, continui ad indagare: ti auguro di trovare la fede che ti soddisfa…

    • Giacomot ha detto in risposta a Gaber

      Ahahah Paragonare Dio al Minotauro è da dilettanti caro Gaber 😉 .
      Dio è la spiegazione razionale per l’esistenza dell’universo e quindi di un senso che regge tale universo . Tutto ciò che è finito ed è definibile è stato creato e ha avuto un inizio , questo inizio lo ha dato Qualcuno di indefinibile ma desiderabile come il più profondo dei desideri umani : il desiderio di infinito , di qualcosa che appaghi e che renda la nostra esistenza e il nostro esistere sensato e compiuto .
      Ergo l’ateismo è molto più fideistico del cristianesimo (il quale esprime semplicemente un concetto profondo dell’essere uomini e che fin dal suo inizio ha ridato e rifondato la dignità dell’uomo) . Essere atei significa credere che nulla ha senso e che tutto è il frutto del caso , senza prove e anzi con prove contrarie che vengono non solo dall’osservazione del tutto ,che funziona secondo regole fisse e non casuali , ma dal profondo del nostro cuore che vivendo un vero rapporto con il tutto ,compie in pieno il suo desiderio ”di Altro” colmando un vuoto indefinibile .

      • Max ha detto in risposta a Giacomot

        “Ahahah Paragonare Dio al Minotauro è da dilettanti caro Gaber.
        Dio è la spiegazione razionale per l’esistenza dell’universo e quindi di un senso che regge tale universo . ”

        Cosa che non puo’ dirsi del Minotauro. Chissa’ perche’ si continuano ad uscire queste affermazioni, pensando di influenzare in qualche modo i credenti che hanno studiato un poco.

        Per il resto, è così difficile lasciare che ognuno creda o non creda ciò che gli pare… vi sono state molti non credenti che hanno dimostrato di avere un cervello che funzionava benissimo, e vi sono stati molti credenti che hanno altrettanto dimostrato di avere un cervello che funzionava benissimo.

  5. Fabrizia ha detto

    Penso che non sia possibile dimostrare l’esistenza o l’inesistenza di Dio. Per me , è molto più ragionevole l’ipotesi dell’esistenza di Dio. Se un giorno dovesse essere dimostrato in modo incontrovertibile che Dio non esiste, smetterei di credere in Dio. Finora, tutto quello che ho letto da parte di atei e non credenti, non è per niente convincente. Anzi, se un effetto hanno avuto su di me, è stato quello di convincermi che Dio deve proprio esistere.

    • SamUele ha detto in risposta a Fabrizia

      …con la differenza che l’esistenza di una cosa è dimostrabile mentre l’inesistenza è molto più difficile, bisogna essere quindi più preparati. E quel tuo “Dio deve proprio esistere” dimostra che giustamente non ne hai la certezza, a differenza di altri che lo affermano con sicurezza perchè così gli è stato inculcato.

      • edoardo ha detto in risposta a SamUele

        E’ su quell'”inculcato” che vi sbagliate.
        Vi sbagliate perché considerate che tutti gli altri debbano essere stampati come lo siete voi.
        Dio si può SENTIRE, sentire vivere e palpitare dentro di te.
        Dio è una realtà molto più concreta per chi lo cerca, che non la materia per un materialista.
        Questa frase non è farina del mio sacco.
        E’ di Juri Camisasca.
        Fa parte di un’intervista per il TG1, molto interessante, sulla sua esperienza di eremita.
        Ti preoccupi di vedere o meno la Sua esistenza, ma i nostri mezzi sono limitati, possiamo solo sentirlo vivere dentro di noi.
        E’ come cercare di vedere gli atomi facendo ricorso ai nostri occhi.
        Parte dell’intervista la potete trovare qua:
        http://www.youtube.com/watch?v=bhpm-mO8qVI
        Cambiando argomento, quella del QI più altro per gli atei, e dunque più basso per i credenti, mi ha fatto andare in apnea dalle sganasciate.
        In osteria si sentono discorsi molto più sensati.
        Sarà la conseguenza di:
        meno internet, più cabernet ??????????????

      • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

        Se Dio fosse dimostrabile, caro Samu, allora non sarebbe Dio perché diventerebbe parte del creato. Per esistere Dio dev’essere fuori dal tempo e dallo spazio, dunque non dimostrabile.

        In ogni caso quando mi dimostrerai che non sei un cervello attaccato ad una macchina che ti crea la realtà, la memoria e i sentimenti, allora potrò convincermi che sei un essere umano. Nel frattempo non potendolo dimostrare non è razionale che tu continui a spacciarti per persona, lo fai perché te l’hanno inculcato.

      • Li ha detto in risposta a SamUele

        Se le cose fossero come dici tu, inculcate, allora ci troveremmo come i muslims che arrivano a farsi saltare in nome di Allah: saremmo disposti a tutto senza pensarci. Dio ci ha dato una mente per pensare, e capita nella vita di allontanarsi da lui, ma nessuno ci fa una fatwa (condanna a morte) per questo, perché non è nella nostra religione.

        Errori compiuti in passato furono a favore di potere e politica, sotto la falsa dicitura che erano in nome Suo.

        Dicevo…Dio non ci insegue né ci martella con pubblicità, tv, giornali, videoclip e quant’altro per dirci di adorarlo. Guarda bene chi lo fa, e scoprirai che è un altro. E anche di lui si dice che non esiste: così è più facile caderci.

        • SamUele ha detto in risposta a Li

          Dico inculcato perchè se tu fossi nata in Giappone saresti shintoista e se fossi nata in India saresti induista. Essendo nata in Italia non hai avuto altre possibilità. Non hai scelto di essere cristiana, lo sei perchè così sei stato educata. E non dire che la tua è stata una scelta consapevole e ponderata perchè anche un giapponese o un indiano potrebbero rispondere esattamente come te. E’ per questo motivo che nessun Dio delle religioni odierne è possibile, perchè se fosse vero uno, lo dovrebbero essere tutti, ma purtroppo le contraddizioni tra le varie religioni non lo rendono possibile.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a SamUele

            Classico argomento da vecchio ateista, riciclato e confutato da chi lo sostiene: il fatto che tu non sei né cattolico né credente ma vivi in Italia, dimostra quanto sia possibile non essere legati alla tradizione religiosa del luogo in cui si nasce.

            Anche perché oggi, è dimostrato, il cristianesimo è conoscibile e incontrabile in ogni angolo del mondo. Un cinese sceglie se essere buddhista o cristiano e per ora 16 milioni di cinesi hanno scelto di essere cattolici.

            Altra cosa è dire che anche tu godi dei benefici della civiltà cristiana, come lo sviluppo scientifico, dei diritti umani e della libertà. Proprio tu lo hai dimostrato dicendo che non si può non essere legati alla religione in cui si nasce.

            Samuele devi evolverti…te lo ripeto!! L’ateismo non può essere così banale come tu lo rappresenti, dovrà pur avere motivazioni razionali che non si basino sull’aggressione e su argomenti tanto stupidi!! Fateci credere che possa esistere un confronto con persone mature!!

          • Li ha detto in risposta a SamUele

            Dico inculcato perchè se tu fossi nata in Giappone saresti shintoista e se fossi nata in India saresti induista

            Non è detto: in Giappone Maria Satoko Kitahara, prima buddista, poi convertitasi divenne cattolica diede grande testimonianza di Fede fino in fondo.

            In India…al momento butta male per i cristiani indiani: gli induisti gli stanno facendo sputare sangue, e hanno diritti quanto i paria: le loro case vengono pure abbattute in certe situazioni.

            L’articolo è un po’ crudo, ma è così che va il mondo 🙁

            http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/india-bimbo-cristiano-morto-fondamentalisti-hindu-2-1739603/

  6. Nullapercaso ha detto

    Il dibattito che ne esce è ridicolo, puerile, perché non si discute seriamente il merito del tema e non ridicoli battaglie su QI e chi e migliore?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Nullapercaso

      Oh finalmente!! Condivido pienamente! Abbiamo accertato che gli atei hanno un Q.I. da paura e i credenti puzzano, sono terroristi caproni e fanatici. Ora torniamo a Sartre??

  7. Li ha detto

    Non basta avere una laurea o un nobel per essere davvero qualcuno nella vita.

    Ma se Sartre diceva che l’inferno sono gli altri, lui si vedeva così perfetto?

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