L’ateo-comunista Palmiro Togliatti fu connivente dei crimini di Stalin

«Le vie intitolate a Palmiro Togliatti? Dovrebbero essere dedicate a ben altri personaggi… Non le merita! Fu un connivente di Stalin, che fu un criminale. Perciò le vie Togliatti spariscano!». A dire questo non è qualche vecchio democristiano, ma l’ex sindaco Pci di Pistoia, Renzo Bardelli. La notizia è apparsa su Il Giornale. Non è che qualcuno avesse dubbi, ma è da sottolineare l’onestà intellettuale di Bardelli. Tutti sanno ciò che disse uno dei fondatori del Partito Comunista italiano, Togliatti, il 6/3/53, alla morte dell’ateo Stalin, responsabile diretto della morte di migliaia di persone (vedi Wikipedia): «Giuseppe Stalin è un gigante del pensiero, è un gigante dell’azione. Col suo nome verrà chiamato un secolo intero, il più drammatico forse, certo il più denso di eventi decisivi della storia faticosa e gloriosa del genere umano» (vedi Atti della Seduta in Parlamento). Per non parlare delle relazioni col dittatore Tito nel 1946: “Desideravo da tempo recarmi dal Maresciallo Tito per esprimergli la nostra schietta e profonda ammirazione” (riportate anche da Wikipedia). Le cause del massacro della Osoppo a Porzus, da diretti dipendenti del PCI come Mario Toffanin, avvenuto il 7 febbraio 1945 è proprio motivato dal fatto che i partigiani cattolici osteggiavano la collaborazione con il dittatore Josip Broz Tito (cfr. Ultimissime 31/5/10)

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