“I maschi usino il bagno dei maschi”: la legge che scandalizza la lobby Lgbt

bagni pubbliciCosa sta accadendo in North Carolina? Semplicemente la morte del buon senso. E’ stata infatti approvata una legge in cui si specifica che i bagni pubblici vanno divisi in maschili e femminili e chi è nato geneticamente maschio non può accedere al bagno femminile, e viceversa.

Ciò che stupisce non è tanto l’ovvietà di tale legge, ma il fatto che le associazioni Lgbt e diverse multinazionali -come Apple, Twitter e Paypal, Disney, Google, American Airlines ecc.-, si siano ferocemente opposte, affermando che non bisogna discriminare e va permesso ad ogni individuo di scegliere il servizio igenico che vuole e che “si sente” di utilizzare.

La decisione di istituire questa legge è nata dopo la diffusione di casi in cui transessuali geneticamente maschi, o maschi che fingevano di essere transessuali, hanno approfittato della società gay-friendly americana per introdursi tranquillamente nei bagni femminili, arrivando a molestare sessualmente donne e bambine. Tra i casi più famosi c’è quello di Christopher Hambrook, un maniaco sessuale che ha deciso di fingere di essere un transessuale donna per potersi avvicinare ai luoghi frequentati dal sesso femminile, violentando quattro donne. «Chiunque poteva accedere ai bagni del sesso opposto. Tutto quello che doveva fare era affermare che il suo vero genere non era quello biologico», si legge sul National Review. «Lo scopo della legge è di garantire che le persone, soprattutto donne e bambini, possano utilizzare bagni pubblici e spogliatoi, senza essere esposti a persone di sesso biologico diverso. Si chiama buon senso».

L’Università di Toronto ha dovuto sospendere, almeno temporaneamente, le sue “politiche inclusive e non discriminanti” sull’uso dei bagni gender per le persone transessuali, dopo che alcune studentesse sono state molestate e videoriprese in momenti intimi da parte di alcuni studenti. Si sta quindi pensando di creare servizi igenici destinati solamente agli uomini che si identificano come donne, ma così si discriminerebbero i transessuali donna che si sentono uomni, anche loro necessitano di un bagno esclusivo. Così facendo, tuttavia, si violerebbero i diritti di Nano, la giovane donna che si “sente nata in un corpo sbagliato” e ritiene di essere un gatto. Servirebbe dunque creare una lettiera pubblica per felini a misura di esseri umani, e così via per accontentare ogni tipo delle più svariate “auto-sensazioni”. Siamo alla follia.

Nota di folklore: il più attivo contestatore della legge del North Carolina si chiama Chad Sevearance-Turner, presidente della Charlotte’s LGBT Chamber of Commerce. Ha dovuto dimettersi dopo che si è scoperto essere lui stesso un molestatore sessuale, condannato nel 2000 per pedofilia.

Tutto questo dimostra che le conseguenze sociali, una volta approvate le istanze Lgbt, sono anche concrete, arrivando a recare danno e discriminazione verso gli altri cittadini. La domanda “a te personalmente cosa cambia” se vengono istituite le nozze gay o accettate le richieste dei transgender, è fallace, poiché viviamo in un’unica società e ogni legge, lo insegnavano già gli antichi Greci, crea costume e condiziona la vita di tutti. Senza considerare che alla persona che pone tale quesito, non cambierebbe personalmente nulla nemmeno se venissero legalizzati ed istituiti la poligamia, l’eugenetica, l’incesto, la clonazione umana o la creazione di ibridi uomo-animale. Eppure, molto probabilmente, sarebbe ad essi comunque contraria.

“Ciò che cambia” con l’introduzione del matrimonio omosessuale è la distruzione delle fondamenta del matrimonio e, quindi, della famiglia costituzionalmente intesa, con ricadute su tutti. “Ciò che cambia” nell’accettare le richieste sociali delle persone transessuali è innanzitutto farsi complici -come ha ben chiarito lo psichiatra P.R. McHugh, professore emerito di Psicologia presso la Johns Hopkins University School of Medicine- di persone affette dal disturbo dell’identità di genere, patologia inserita nel Manuale di Classificazione dei Disturbi Mentali dall’American Psychiatric Association (APA), quindi confuse nella loro capacitá di intendere e volere rispetto alla loro identitá. In secondo luogo, esistono anche conseguenze concrete e discriminanti per tutti gli altri cittadini, come insegna il caso del North Carolina.

La redazione

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37 commenti a “I maschi usino il bagno dei maschi”: la legge che scandalizza la lobby Lgbt

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  1. sara ha detto

    Non ho commenti per la prima volta…non ci voglio credere..

  2. gladio ha detto

    …l’ Occidente è un aeroplano plilotato da Lubitz , e noi ci siamo sopra…

    • Dario* ha detto in risposta a gladio

      Ho la strana sensazione che Lubitz avesse molte più più attenuanti per il suo gesto di chi sta invece facendo precipitare l’umanità sugli aguzzi picchi dell’inferno terrestre…

  3. lorenzo ha detto

    T- Lei è maschio: perché fa la doccia assieme alle donne?
    C- Perché mi sento femmina.
    T- Ma è tutto eccitato!!!
    C- Ovvio: sono lesbica e mi piacciono le donne…

    • sara ha detto in risposta a lorenzo

      Hahahah…

      HABDU SALHAM: Scusi Dove va lei quello e’ delle donne..e c’e’ mia moglie.
      A: ..oggi mi sento Donna..
      ABDU SALHAM: Ah..se non cambia cesso io oggi potrei sentirmi Mike Tyson..

    • Salvatore ha detto in risposta a lorenzo

      Ero incerto se piangere o ridere. Grazie per avermi suggerito la soluzione.

  4. Cesare ha detto

    Se uno può cambiare sesso perché non potrebbe cambiare cesso!? …imbarazzante…

    • sara ha detto in risposta a Cesare

      A sui non so tratta nemmeno piu del cambio sesso ma della semplice percezione psicologica Che uno ha du se stesso. Un cambio sesso implica gia’ un radicale cambiamento Che confermerebbe un sentore mentale e Che confermerebbe l’ inclinazione scelta..ma il semplice sentore..non vuol Dire nulla. La pericolosita’ di considerare una persona solo dalla sua percezione mentale indica qualcosa di cui si perferebbe il controllo. Sarebbe motivo valido per suscitare questioni serie sul tema della identita’ e della sicurezza individuale. Perche’ se si apre la stessa alla percezione del se’ sessuale spalanchi la porta a tutto e niente. Io posso allora sentirmi fatto o laureato o ricco o sentire Che l’altro mi percepisca in modo ostile…capisci?. Non avere certezze vuol Dire liquidita in tutto ergo: FOLLIA.

    • sara ha detto in risposta a Cesare

      SCUSATE: riscrivo in italiano..e’ Che scrivendo veloce e col cell mi legge male le lettere..

      Ma qui non si tratta
      nemmeno piu del cambio sesso ma della semplice percezione psicologica Che uno ha di se stesso. Un cambio sesso implica gia’ un radicale cambiamento Che confermerebbe un sentore mentale e Che confermerebbe l’ inclinazione scelta..ma il semplice sentore..non vuol Dire nulla. La pericolosita’ di considerare una persona solo dalla sua percezione mentale indica qualcosa di cui si perderebbe il controllo. Sarebbe motivo valido per suscitare questioni serie sul tema della identita’ e della sicurezza individuale. Perche’ se si apre la strada alla percezione del se’ sessuale allora spalanchi la porta a tutto e niente. Io posso allora sentirmi gatti o laureato o ricco o sentire Che l’altro mi percepisca in modo ostile…capisci?. Non avere certezze vuol Dire liquidita’ in tutto ergo: FOLLIA.

      • hicetnunc ha detto in risposta a sara

        scusa, ma che “cavolo” dici? La percezione psicologica non prettamente cognitiva, il modo di sentirsi emotivamente in una determinata realtà fisica e il modo di interpretare quella emotività (giusta o sbagliata, sana o malsana, naturale o innaturale, soprannaturale o infranaturale, causata da x o causata da y) non implicano che vi sia non conformità della percezione alla medesima realtà. Cioè il solo fatto di sentire in modo non conforme al “modo in cui ci si dovrebbe sentire universalmente per giudizio insindacabile della religione” in quella realtà fisica non significa non avere una chiara percezione della stessa. Partendo dal presupposto che si parli della stessa realtà fisica (non perciò i casi da te citati, come sentirsi laureato, o ricco, se non lo si è) non è in gioco l’ adaequatio rei (fisica) et intellectus… è in gioco la conformita di una percezione psicologica ad un altra percezione psicologica relative alla stessa realtà fisica… C’è chi nello stesso corpo umano si sente un angelo e c’è chi si sente un animale, accentuando ovvero dando importanza e valore a sensazioni relative all’una o all’altra “natura”, sensazioni che appartengono entrambe all’unico universo umano… Se esiste una follia nella diversità non è nella percezione. Più probabilmente è nel tema natale…

        • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

          Se un uomo si sente donna (o viceversa), ha dei problemi psicologici.
          Se qualcuno sostiene che un uomo che si sente donna non abbia problemi psicologici o illude se stesso o illude l’uomo che sente donna.
          Se qualcuno non è d’accordo mi dispiace per lui.

          • hicetnunc ha detto in risposta a lorenzo

            non credo che esista un uomo che si sente donna, ma che esistano per esempio uomini attratti sessualmente dal genere maschile, altri a cui piacerebbe mettere la gonna, altri il rossetto o le calze, cose che convenzionalmente sono possibili solo all’altro sesso… per cui un uomo così ingenuamente afferma di essere o di sentirsi donna e ancora più ingenuamente c’è qualcuno che lo prende sul serio e gli dice: tu essendo un uomo hai problemi psicologici perché non sei donna, ci vedi?
            Forse è semplicemente uno che non è contento dei ruoli in cui “l’essere uomo” lo costringe e desidera un’esperienza di tipo più simile a quello femminile, per il solo fatto per es. di non sentirsi “uomo” cioè “come gli altri uomini, sotto molti aspetti”… il problema psicologico consiste nei motivi, eventualmente, non nel risultato, non cioè nel “sentirsi donna” (fino a prova contraria…) che metterei talvolta tra i problemi comportamentali, purché il “sentirsi donna” comporti problemi diversi dal semplice “sentirsi donna”: per esempio voler cambiare sesso lo considero un problema comportamentale non dovuto però al semplice “sentirsi donna” (che, ripeto, non ritengo sia un problema “psicologico”, fino a prova contraria) ma dovuto all’incapacità individuale di gestire diversamente tale sentire, in modo cioè meno “problematico”. Ma se inventano la pillola che ti cambia il sesso (dna compreso) cosa potremmo dire, indipendentemente dalla religione?

            • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

              Esistono abiti che ci cuce addosso la società ed esistono vestiti che sono tali per legge di natura: liberarsi delle bardature sociali è più o meno piacevole ed appagante, liberarsi delle vesti di natura è sempre traumatico.
              Succede, forse oggi troppo spesso, che taluni confondano le bardature sociali con le vesti di natura e si liberino delle seconde alla ricerca dell’appagamento che da la liberazione dalle prime: le conseguenze per chi cade nell’inganno sono tragiche.

              • hicetnunc ha detto in risposta a lorenzo

                non dici male. Cehhi Paone sostiene che alcuni maschi omosessuali siano più virili degli altri maschi per una maggiore “carica testosterionica” e cita Alessandro Magno. Questo esempio per dire che alcune forme del “sentirsi donna” possono essere interpretate persino come un di più di virilità. A dimostrazione del fatto che il sentire psicologico non è un appendice evidente dell’essere fisico, cui può corrispondere a volte solo per convenzione, ma è un fenomeno a sé stante che deve essere interpretato prima di dire che corrisponde o non corrisponde alla fisicità cioè alle vesti di natura con cui si esprime. La corrispondenza giusta non è detto che non vi sia per il fatto che non è evidente, non è detto cioè che per il fatto di non essere evidente sia solo una convenzione sociale… Esistono motivazioni di cui si è magari perso traccia (non è detto buone) dietro le convenzioni. Esiste forse una motivazione valida per separare i bagni delle donne da qullo per gli uomini a cui non si pensa più perché è diventata una convenzione… O forse una sbagliata… In molti luoghi pubblici non è così, donne e uomini usano lo stesso bagno, come nella biblioteca dove vado e dove nessuno si è mai lamentato. Di certo non possiamo basarci solo sulle convenzioni per decidere la validità delle stesse.

                • Dario* ha detto in risposta a hicetnunc

                  Hai citato proprio un luminare di indiscussa competenza, non c’è che dire, complimenti…

                • sara ha detto in risposta a hicetnunc

                  Chi? Cecchi Paone?..

                  E’ una offesa alla vera cultura laica citare questo individuo meschino come esponente di una linea Di pensiero culturale…una offesa ai veri critici intellettuali, anche Atei e omosessuali, del nostro tempo…coloro che Hanno sensibilita’ non comuni e che indipendentemente dalla categoria a cui appartengono guardano distaccatamente e obiettivamente la realta’ , spesso con occhio critico, ma giudicando solo tutto cio’ Che tende a materializzare e dissacrare cio’ Che umanamente chiunque riconoscerebbe come inviolabile e prezioso.

                  Cecchi non e’ lontanamente pensabile Che si avvicini anche solo di striscio a tale categoria…

        • sara ha detto in risposta a hicetnunc

          Con tutto il rispetto…non ho capito…

          • hicetnunc ha detto in risposta a sara

            non usiamo probabilmente lo stesso linguaggio ma ci si può sempre accordare sull’uso delle parole, basta volerlo

        • sara ha detto in risposta a hicetnunc

          Senti hicetnunc intendiamoci..il modo di sentirti son cavoli tuoi ma finche’ si rimane nel privato mondo personale e’ un conto ma de invece deve sussistere sulla pelle degli altro e’ un’altra questione… E poi se permetti un uomo Che fa la donna e pretenda cose da donne tipo magari diritti di maternita’ o di rientrare nelle quote rosa o nei cessi pubblici femminili o negli spogliatoi e’ una offesa al mio mondo e non al tuo. Io sono Donna e pago il Mio essere donna da quando son bambina fino all essere diventata madre. Una societa’ Che abbassa l’essere donna ad un po’ di operazione chirurgica e’ una regressione sociale senza precedenti…per non parlare di tutte le conseguenze Che questo comporta…

          • hicetnunc ha detto in risposta a sara

            il problema della chirurgia è però un’altra questione, perché è un problema a sé. C’è chi va a rubare per comprarsi il pane ma ciò non significa che mangiare il pane faccia male. Rubare invece fa male alla salute.

            • Dario* ha detto in risposta a hicetnunc

              Visto che venite sempre qui a fare i cavillatori sulle virgole scritte dagli altri:
              rubare è sbagliato ma non fa affatto male alla salute, ti sfido a dimostrare il contrario. Tra parentesi, riguardo al fatto che sia sbagliato rubare io ho un fondamento su cui posso affermarlo, tu non avresti neanche quello, al massimo potresti affermare che è illegale

              • hicetnunc ha detto in risposta a Dario*

                infatti era quasi una battuta umoristica perciò ti do ragione. Io però sono da solo non ho altri amici in questo “forum”

                sul rubare: per chi crede all’inferno rubare è illegale

                • Dario* ha detto in risposta a hicetnunc

                  All’inferno ci credono in tanti, non solo i cristiani. Mi limito a rispondere per questi ultimi per cui rubare è illegale e sbagliato (“sbagliato” è un concetto prevalente e molto più forte rispetto ad “illegale”)

            • sara ha detto in risposta a hicetnunc

              Non hai risposto…sei un po ingenuo..il mondo lgbt non solo si sente in un modo, psicologicamente, sessualmente ecc..ma ha una IDEA nen precisa di mondo a sua immagine e somiglianza fatta di piccole tappe chiamati diritti (agenda lgbt) in Cui piano piano per cambiare la societa’ si impone il proprio modo di vedere agli altri, mietendo vittime di ogni tipo. Questa e’ solitamente chiamata IDEOLOGIA.

              Ogni giorni qualcuno si sveglia, ha la sua idea di mondo perfetto e prova a metterla in pratica.

              L’ambientalismo, l’animalismo, il gender frutti del RELATIVISMO MODERNO…sono le ultime idee folli del nostro tempo Che mirano a mettere in crisi la supremazia dell uomo come tale e non come specie e la sua integrita’ identitaria psicofisica( forse non sai Che dalla disgregazione identitaria dell io si formano le peggiori psicosi)

              Ovviamente tutto questo sotto lo stretto controllo e volere di organi potenti e governativi ma anche multinazionali forti Che finanziano tali Lobby come Google, Apple ecc. Di cui i membri fanno Parte della Massoneria che Hanno come obiettivo il controllo assoluto, l’abolizione di religioni e famiglie di moralita’…con l’ istituzione del NUOVO ORDINE MONDIALE vogliono Che l’uomo si riduca a Pura macchina fatta solo per produrre e consumare.

              Caro Hicetnunc, BENVENUTO NEL MONDO REALE…

              • hicetnunc ha detto in risposta a sara

                quello che dici per me è solo una possibilità, non è la verità, sono dunque relativista?

                • sara ha detto in risposta a hicetnunc

                  Hice per te nulla e’ verita’ per cui discutete con te e’ come guardare in un pozzo e sperare di vederne il fondo..

  5. Giallo ha detto

    Mondo pazzo…Avevo letto la notizia sul giornale ed ero stato colpito dalla contemporaneita’ con un altra:

    – qui si contestano i bagni divisi
    – in una altra si proponevano come grande evoluzione la proposta di istituzione di piani per “sole donne” negli hotel, a loro maggiore garanzia

    Ma insomma!

  6. Dan ha detto

    E bhe cosi la minzione (politically correct) sara’ espletata a posizioni inverse:in piedi seduto o lievemente rialzato a posizioni geometricamente inverse all’elisse!

  7. Mansueto ha detto

    Sui bagni pubblici basterebbe chiedersi perché esiste l’esigenza di dividerli per uomini e per donne e non invece creare un ambiente unico. La prima ragione che mi viene in mente è il compiere “azioni intime” accanto ad estranei che fanno lo stesso; farlo solo con individui del proprio sesso in genere dà più sicurezza e si ha meno imbarazzo. Non contando la presenza nei bagni maschili degli orinatoi a muro, utili perché così i servizi principali sono lasciati liberi a coloro che hanno urgenze più pressanti che urinare, cosa non fattibile nei servizi femminili. Io poi i cartelli fuori dai bagni fin da piccolo li interpreto in base agli “organi di minzione”: dove c’è l’omino entra chi fa pipì col pene, dove c’è la signorina con la gonna entra chi fa pipì con gli organi femminili.

    • Dan ha detto in risposta a Mansueto

      Scandaloso va cambiata,pero mi domandavo appunto se alla fine cambiando i cartelli,che tipo posizione adottano:se seduti o in piedi e viceversa.Mica,lo dico per prendere in giro i deliri dell’occidente,immaginarsi una pleteora di parlamentari che discuteranno della cosa,giusto per sopravvivere sulla poltrona.

  8. sara ha detto

    Niente da fare..l’equiparazione discrimina sempre la Parte piu’ debole e in questo caso sono le povere Donne e gli indifesi Bambini..come al solito una scemenza affermare: A te Che cambia?. Io risponderei tutto. Ma tanto se la mettiamo cosi’ e mi dovesse succedere qualcosa, a me o ai mie figli, io come minimo inizierei una Causa allo Stato di risarcimento per danni recati a Causa sua in quanto per fare il “futile diritto” alle minoranze ha permesso di fatto la possibilita’ di una violenza a Mio danno.
    E ovviamente come al solito si cambiera’ politica solo dopo aver mietuto vittime Che si sarebbero potute evitare col semplice uso del buon senso.

    • hicetnunc ha detto in risposta a sara

      Io invece mi sento spesso importunato dagli sguardi pieni di desiderio di donne allupate che vorrebbero saltarmi addosso ma la cosa non è insopportabile. Penso al caos che deriverebbe per il traffico della città avere delle corse per soli uomini.

  9. Klaus B ha detto

    avete visto questo filmato?
    http://video.corriere.it/risata-bimbo-che-la-prima-volta-mette-occhiali-vede-volto-mamma/90de4902-fd4c-11e5-820b-500d9d51558a
    tanta emozione per un concetto antropologico, questo bimbo è da rieducare …

  10. Glam ha detto

    Vi propongo un fatto realmente accaduto.
    Un mio amico, transessuale f to m, si è iscritto in palestra per perdere peso. Come immaginerete, appare in wuanto maschio, con barba e tutto. La prima volta, dopo aver chiarito la sua situazione, gli è stato però negato di usare i bagni maschili. Risultato: le donne nel bagno femminile hanno creduto che fosse un pervertito, e lui ha dovuto svelare la propria transessualità per calmarle. Non prendete alla leggera il fatto che una persona sia costretta a svelare qualcosa che la mette in grave pericolo di discriminazione. E se fosse stata una donna transessuale costretta a rivelarsi ad uno spogliatoio di uomini? L’odio per i transessuali è molto diffuso.
    Inoltre considerate che le persone transessuali usano di già il bagno che preferiscono, e probabilmente siete voi che non ve ne siete mai accorti.

    • lorenzo ha detto in risposta a Glam

      Un mio amico invece usa il catetere, non frequenta la palestra e non si sente in alcun modo discriminato perché non ha problemi psicologici: provo invece, per il tuo amico trans e i suoi col cesso, molta molta pena.

    • lorenzo ha detto in risposta a Glam

      * Un mio amico invece usa il catetere, non frequenta la palestra e non si sente in alcun modo discriminato perché non ha problemi psicologici: provo invece, per il tuo amico trans e per i suoi problemi col cesso, molta molta pena.

  11. Dario* ha detto

    Su un trafiletto di oggi si legge che Bruce Springsteen ha annullato un concerto a Greensboro in North Carolina per protesta contro la legge in questione. Una volta il rock era sinonimo di ribellione, oggi sembra sia sinonimo di sottomissione alla mentalità dominante…

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