Divorzio cattolico? La disinformazione de “Il Giornale”

Sacra RotaIl quotidiano conservatore “Il Giornale” ha giocato ancora una volta a disinformare contro la Chiesa e la vita cattolica. Chissà con quale gusto.

Qualche giorno fa ha dato la notizia che il Vaticano ha accelerato sui tempi dell’annullamento del matrimonio religioso, definendolo “divorzio cattolico” e facendo l’errato confronto con i tempi del divorzio nello stato italiano.

Si può pensare che non conoscano la differenza tra annullamento del matrimonio e divorzio, ma il sospetto scompare quando si legge che «le cause di nullità restano le solite, ma ciò che la Santa Sede intende velocizzare è la procedura» e «tecnicamente si tratta di un “riconoscimento di nullità” poiché, secondo la dottrina cattolica, il matrimonio è uno e inscindibile».

Quindi sono informati eppure giocano a confondere i lettori, facendo emergere in loro l’idea che la Chiesa si contraddica: si oppone al divorzio e poi velocizza il divorzio cattolico. Non è così, come spiegavamo nel novembre scorso: la Sacra Rota verifica semplicemente che il matrimonio non è mai stato valido (cioè non è mai stato celebrato davvero) in quanto la libertà di uno dei due coniugi al momento del “si” non era piena e consapevole (o per altri motivi, ma non entriamo nei dettagli). Non esiste alcun divorzio perché in questi casi non c’è mai stato matrimonio.

Per lo meno “Il Giornale” scrive qualcosa di vero: l’accesso al Tribunale della Santa Sede è alla portata di tutti, non solo per chi può permetterselo come si sente spesso. Si va dai 1.500 ai 3.000 euro.

La redazione

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17 commenti a Divorzio cattolico? La disinformazione de “Il Giornale”

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  1. George P. ha detto

    E i più bisognosi hanno diritto all’avvocato d’ufficio (che, ricordiamolo, è un’invenzione dell’Inquisizione, altro che “diritto moderno”…).

  2. beppino ha detto

    Al Giornale interessa poco rigorosità e correttezza delle informazioni; interessa soprattutto evidenziare che Governo ed Italia non vanno bene (ora che FI é all’opposizione…). Ecco spiegato il motivo della indiretta e voluta “disinformazione”.

    • Menelik ha detto in risposta a beppino

      Hanno da sempre fatto disinformazione, si ricordi la macchina del fango su Boffo.
      Il Giornale è la Repubblica di destra, e la Repubblica è Il Giornale di sinistra.
      Sono tutt’e due espressione di potentati a cui interessa tutto fuorché il bene della nazione.
      Se si dovesse davvero fare piazza pulita, l’Italia si spopolerebbe, esattamente come Goethe la descrisse nel 1831.

    • andrea g ha detto in risposta a beppino

      Esatto, la stessa cosa vale, naturalmente, x Repubblica:
      ecco, dove c’è ideologia, c’è menzogna, e Gesù dice:
      “egli (il demonio) è menzognero e padre della menzogna”.
      In sintesi: ideologia (destra o sinistra it’s the same)
      uguale satanismo.

      • andrea g ha detto in risposta a andrea g

        Senza DIO, si deve inesorabilmente asservire la verità
        alla propria ideologia;
        x questo motivo, inevitabilmente,professarsi “di destra”
        o “di sinistra” (e anche “di centro”),
        equivale al porsi al di fuori dalla Realtà.
        Un ottimo esempio di tutto ciò sono proprio i
        patetici quotidiani “il Giornale” e “la Repubblica”.

  3. DS25 ha detto

    Il tribunale di ultima istanza, comunque, chiama “Rota Romana”, comunque. Ormai sono parecchi anni che ha cambiato nome da “Sacra Rota”.

    Saluti.

  4. Cinquantapercento ha detto

    Quindi nell’ipotetico caso di un matrimonio non valido (secondo la sacra rota) ma che non è stato scoperto due persone vivranno nel peccato per tutta la vita? senza saperlo?

    • LawFirstpope ha detto in risposta a Cinquantapercento

      Vorrei davvero sapere a chi è capitato di trovarsi inconsapevolmente dentro un matrimonio nullo, dati i capi di nullità.

      • Cinquantapercento ha detto in risposta a LawFirstpope

        Se quelli nulli sono solo quelli annullati non vi è differenza dal divorzio non credi?

        • LawFirstpope ha detto in risposta a Cinquantapercento

          Cosa vuol dire “vivendo nel peccato”?
          Facendo sesso inconsapevoli di trovarsi dentro un matrimonio nullo (e quindi sesso fuori dal matrimonio)?
          Ma se si fa sesso il matrimonio è consumato, dunque non è nullo.

          Anche per altri motivi di nullità, c’è sempre un campanello di allarme.

          • Cinquantapercento ha detto in risposta a LawFirstpope

            Stai dicendo che se viene consumato non può essere annullato?

            Sto appunto parlando di matrimoni dove il campanello d’allarme non viene notato, nulli anche quelli? o validi fino che non vengono annullati?

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Cinquantapercento

              I matrimoni non “vengono annullati”: vengono dichiarati nulli sin dalla partenza, che è diverso.

              Quel che stai dicendo è una frase del tipo “certo che se si dimostrasse che 2+2=5 crollerebbe tutta la matematica!”

              Cito le tue parole:

              Quindi nell’ipotetico caso di un matrimonio non valido (secondo la sacra rota) ma che non è stato scoperto due persone vivranno nel peccato per tutta la vita? senza saperlo?

              Sapresti indicarmi gentilmente un ipotetico caso in cui i contraenti un matrimonio già in partenza nullo per la Chiesa “vivrebbero nel peccato per tutta la vita”?

    • DS25 ha detto in risposta a Cinquantapercento

      Lo sai che una delle condizioni principali del peccato è la piena avvertenza? Si?

  5. luca ha detto

    Ma vogliamo parlare delle raccomandazioni (alti prelati da contattare per farsi dare una spintarella) che ci vogliono per annullare un matrimonio? UN povero Cristo dovrà ricorrere ai tribunali civili…

    • DS25 ha detto in risposta a luca

      MA non dire stupidaggini. Ci sono un centinaio di casi all’anno in un tribunale medio, peraltro giudicati gratuitamente. Che code vuoi che ci siano?

  6. luca ha detto

    Attenzione, spesso, la Sacra rota si sbaglia, basandosi su testimonianze pretestuose e fasulle di chi vuole ottenere il beneficio dell’annullamento. Inoltre, la sacra rota, non essendo dotata dell’infallibilità papale, potrebbe, nel dichiarare nullo un matrimonio non rendere nullo un bel niente…Siamo al festival del relativismo

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