Pisapia discrimina i genitori, una mamma si ribella

PisapiaLa lobby gay ha deciso che tutti i padri e le madri non devono più essere chiamati così ma genitore 1 e genitore 2, “mamma” è una parola discriminante per chi non potrà mai esserlo in quanto si avventura in discutibili e naturalmente sterili comportamenti sessuali, per questo va abolita.

Il sindaco arancione di Milano, Giuliano Pisapia, è noto per la sua sottomissione alla pretese Lgbt e per questo ha preferito discriminare migliaia di padri e madri che, se decidono di iscrivere i loro figli alle scuole milanesi, saranno obbligati ad essere identificati con una gerarchia ingiusta (1 e 2) e tutta al maschile (genitore). Un bel regalo del rosso Pisapia alle donne milanesi in vista dell’8 marzo.

Ma è bastato l’orgoglio di una mamma per denunciare la violenta commistione tra politica “arancione” e ideologia omosessuale: «Io ho fatto la mia foto, pensavo di raccogliere solo un po’ di “mi piace” su Facebook dei soliti amici», ha spiegato la signora Bianchi. «Cosa ho provato? Un grande fastidio. Prima ho cancellato quel “genitore 1″, poi ho scritto mamma e fatto la foto», pubblicandola sul noto social network. La foto è diventata virale e ha raccolto migliaia di consensi e di condivisioni.

genitore1

Lei è Barbara Bianchi, mamma poco più che quarantenne di due gemelli di otto anni e con orgoglio ha reagito allo sfregio di essere definita burocraticamente “genitore 1” anziché mamma. «Io sono la mamma non il genitore uno. Capito sindaco #Pisapia?», ha scritto la donna. Anche i bambini che sfortunatamente crescono orfani di un genitore, senza fare esperienza della diversità sessuale e in una situazione di forte disagio -come quelli adottati dalle coppie omosessuali- hanno il diritto, almeno, di andare a scuola. Ma non c’è bisogno di calpestare i diritti di chi è madre e padre, con grande gioia e con tanta fatica.

«Io aspetto serenamente quel giorno e quella firma per fare la mia piccola strage», promette un’altra mamma sotto la foto della Bianchi. “Dissenso” viene espresso dall’Associazione Matrimonialisti per «la scelta del Comune di Milano di modificare i moduli di iscrizione scolastica, sostituendo le parole ‘padre’ e ‘madre’ con ‘genitore 1′ e ‘genitore 2′. Si tratta di una evidente forzatura ideologica», spiega in una nota Gian Ettore Gassani, presidente dell’AMI. «Visto che nel nostro Paese non solo non sono regolamentate le coppie di fatto, ma soprattutto non sono consentite forme di bigenitorialità per le coppie omosessuali. Ergo non si capisce per quale motivo il modulo di iscrizione sia stato modificato, quando per legge l’iscrizione scolastica di un minore deve essere sottoscritta dai genitori riconosciuti in quanto tali dalla legge (biologici o adottivi)».

Per inviare la propria opinione al sindaco Giuliano Pisapia scrivere a sindaco.pisapia@comune.milano.it

La redazione

17 commenti a Pisapia discrimina i genitori, una mamma si ribella

  • Danilo ha detto:

    Classificazione familiare:

    Madre,Padre,Figlio,Figlia,cugina,cugino,zio,zia, ecc

    Classificazione politica:

    Sciocco 1,Sciocco 2,Sciocco 3 ecc

    • Danilo ha detto:

      Giustamente la stupidità non ha sesso e ultimamente è tipicamente politica.

  • Franceschiello ha detto:

    Neolingua, nent’altro che neolingua.
    Tra non molto il pronunciare parole come “madre” o “padre” sarà considerato psicoreato.

    • Daphnos ha detto:

      Non penso che lo considereranno reato subito. Si deve cominciare a renderlo sconveniente, equiparandolo a termini come “handicappato” o “negro”, che originariamente non avevano accezione offensiva ma l’hanno acquisita col tempo.

      • Danilo ha detto:

        Ecco il grande acume intellettuale di Pisapia:si rivolgerà -se è minimamente coerente con la sua stupidità-a un bambino di 9-7 mesi,e li dirà.<>

        Secondo me prima che sia reato,dovrebbe essere un reato che simili idiozie deliranti possano essere propugnate da persone che dovrebbero occuparsi di questa nazione,veramente, c’è solo da scenderti le braccia a terra (per non dire altro e essere politically correct.)

        • Danilo ha detto:

          e li dirà:

          non devi dire “amma” “abbo” devi dire “genitore 1” e “genitore 2” ,altrimenti ti faccio la multa

          • Daphnos ha detto:

            Mah, sperare nel buon senso purtroppo non paga, ma io continuo a sperarci. Il problema è che l’autorità di Pisapia può far leva su una pecoronaggine invidiabile, da quelle parti cambiano idea appena si sposta il vento, e reagiscono in modo isterico a situazioni alle quali il giorno prima non davano il minimo peso.

            Quanto al modulo progressista del sindaco, così fiero di sé per essere tanto tollerante e portatore di innovazione… qualcuno si è accorto che contiene un baco? Una volta, sui moduli scolastici, si scriveva “firma del genitore o di chi ne fa le veci”, la formula più inclusiva possibile. Ma ora no, i sinistrati devono fare i ganzi, e allora montano questa squallida scenata del genitore 1. E se il minore fosse stato, ad esempio, affidato a una coppia di zii, o nonni, o a un tutore, a causa dell’assenza, o del decesso dei genitori naturali? Dobbiamo alimentare la farsa, e fingere che la formula funzioni anche per loro? Penso che non avrebbero problemi, ma se è per questo neanche i genitori gay avrebbero avuto problemi a firmare per il “genitore o chi ne fa le veci”. In definitiva, quest’orrido spettacolo si chiude con un aumento della confusione, dei costi (chi li avrà pensati, questi nuovi moduli, sarà pur stato remunerato a dovere), delle stesse “discriminazioni” che si vorrebbero evitare, il tutto per parodiare un modello europeo che in Italia non sussiste… l’unico successo riscosso dal sindaco e dalla sua cerchia è il plauso belante e meccanico del suo popolo di sinistrati troppo impegnati a progredire per lavorare. Contenti loro.

            • Danilo ha detto:

              Ma in fatti “farsa ideologica”,si adagia benissimo a esprimere il concetto.Ma chi se ne frega dei genitori gay, non è che siccome esistono i gay io non devo più chiamare mia madre “mamma”,e se ci sono omosessuali intelligenti che hanno una madre mi spieghino loro,in che senso loro stessi chiamavano la loro madre genitore 1 e il loro padre genitore 2.Ma quello che fa più paura è la presunta,lezione di morale che vogliono dare agli italiani,certa politica si permette-nonostante i FALLIMENTI economici,sociali,le condanne-di fare la morale ai cittadini?Da quale pulpito questi qua fanno la predica alle persone?E fra l’altro qualcuno di loro inclusi i sinistrati dice esplicitamente,che vuole cambiare il concetto di famiglia?Che vuole avallare la teoria del gender?Perchè non lo dicono questi teatranti chiaro alle persone?Perchè sanno che forse li manderebbero dritti a quel paese.

              Adesso discutono del nulla assoluto come le quote rose,ma dimmi te il senso dell’insignificanza di discutere intorno a quote rosa o quote blu (un’altra spaventosa forzatura ideologica).E irrilevante il numero delle donne o degli uomini che ci sono in parlamento,l’importante è solo che siano competenti e onesti,non se sono maschi o femmine.Il parlamento potrebbe anche essere composto totalmente da donne,totalmente uomini,maggiormente da uomini o maggiormente da donne,è irrilevante; rilevante e che -di qualunque sesso siano- siano COMPETENTI e intelligenti.Perché devo mettere secondo l’intellighenzia politica una quota di incompetenti per il fatto che sono donna o una quota di incompetenti che sono uomini?

              Poi contestano PARADOSSALMENTE il sessismo,e questo qua non è sessismo?in cui tu ricevi l’incarico per il tuo sesso non per la tua competenza.

              In questo siamo in linea con le prese per i fondelli che fanno alle persone:non è importante per i politici moderni, che tu sia un’incompetente o un’idiota o un’ignorante; l’importante è che tu sia maschio o femmina.

  • soren liston ha detto:

    che cada anche questa idiozia

  • LawFirstpope ha detto:

    Sarà curioso vedere quale sarà la prima parola del bambino: “genitore 1” o “genitore 2”? 😀

    • Max ha detto:

      O come diceva una battuta un po’ di tempo fa, diremo Vittorio Emanuele II genitore 1 della Patria?

  • Piero ha detto:

    A me ‘sta cosa invece mette un po’ di tristezza…
    Voglio dire: prima tutti appecoronati senza fiatare. Se non ci fosse stata questa CORAGGIOSA signora (simile al bimbo che grida “Il Re e’ nudo“), nessuno avrebbe detto niente, anzi tutti a sperticarsi di lodi verso questa nuova neolingua neonazista.
    Poi, come con il piccolo Balilla, tutti appresso, ma DOPO
    Prima c’era “Firma del genitore o di chi ne fa le veci“, adesso il ridicolo non ha mai fine.

  • Fabrizia ha detto:

    Spero che ce ne siano tante di mamme coraggiose. E anche tanti papà. A volte uno rischia anche di venire seppellito dalle risate.

  • Enrico ha detto:

    Se solo il 10% delle mamme fosse come lei, la nostra Italia si salverebbe a priori…

  • beppino ha detto:

    Trovo vergognoso che per esigenze di una minoranza (esigenze che per inciso non dipendono dalle scelte della maggioranza) la maggioranza debba rinunciare alle proprie caratterizzazioni antropologiche e culturali.

  • Li ha detto:

    Pisapia mi riporta alla mente una frase di Totò:

    Siccome sono democratico, comando io.

    Non è altro che un cacciatore di voti che si arruffiana le minoranze etniche e i gender.

    dunque…c’è stato l’anno scorso che voleva il corano obbligato nelle scuole. Da imparare a memoria. chissà, forse era al posto dell’ora di religione. Alcuni dicono che è una bufala, ma ho i miei dubbi: lui è troppo di parte con gli stranieri e poco per gli italiani.

    L’ultima era di spegnere il riscaldamento nelle cause perchè l’inquinamento è in aumento a Milano. Ah, beh non è mica colpa del numero crescente di auto.

    Oppure la tassa sui morti, i cui soldi sono volati ai rom.

    E non dimentichiamoci questa:

    http://www.tempi.it/tutto-quel-che-non-quadra-sul-progetto-della-grande-moschea-di-milano#.Uybn185FvUs

    Meno male che non abito a Milano!

    Questi politici sono solo dei cacciatori di voti, e non gli frega come riducono il paese. Non meravigliatevi però che solo in Italia sia così.

    Queste le parole della Sbai sulla moschea:

    http://www.tempi.it/tutto-quel-che-non-quadra-sul-progetto-della-grande-moschea-di-milano#.Uybn185FvUs

    La mamma che si è ribellata ha fatto più che bene. Una piccola azione per mostrare l’assurdità delle leggi ideologiche.