Solidarietà a Costanza Miriano

Costanza Miriano papaCostanza Miriano ha ben due colpe imperdonabili: pensa e scrive. E in un’epoca dove se pensi sei pregato di startene in silenzio e se scrivi sei pregato di non pensare, una giornalista e scrittrice come lei, in effetti, costituisce un problema. Su Facebook è stata persino bloccata per frasi intolleranti che non ha mai scandito, ma che le hanno attribuito.

Rimane il fatto che Costanza – che racchiude in sé tre difetti importanti, per il politicamente corretto: è moglie, quattro volte mamma e cattolica – delle opinioni scomode le abbia: è ostile alla venerata la Legge 194 (altare laico per sessantottine ormai sessantottenni, e per neoribelli già conformiste), ritiene che senza marito e moglie non vi sia famiglia e dubita che Putin sia la controfigura di Satana (per il Washington Post è pure l’uomo dell’anno, ma guai a ricordarlo). Di qui, come accade in Spagna e potrebbe accadere altrove, la censura dei suoi libri e una valanga di insulti su internet, dove per scrivere non occorre pensare e le menti illuminate, si sa, pullulano.

Coraggio Costanza, e non arrenderti: continua a pensare e scrivere. Che a scrivere ovvietà, ahinoi, ci pensano già in troppi

Giuliano Guzzo

24 commenti a Solidarietà a Costanza Miriano

  • Li ha detto:

    Evviva Costanza Miriano!
    Posso chiedere cos’è la tolleranza? Voglio dire, boicottare i suoi libri non è un atto di intolleranza? Non limita la libertà di espressione?

    Scopriamolo:

    http://www.treccani.it/vocabolario/tolleranza/

    Vorrei mandarvi soprattutto al punto 2 della definizione. Ora, se tollerare è rispettare gli altri anche se non condividi, boicottare e insultare non è rispetto.

    Quant’è ipocrita questo politically correct!
    Cioè bisognerebbe avere un unico pensiero (il loro) per essere in, se non sei d’accordo allora sei omofobo e razzista?

    Ma loro di essere omo/bi/lesbo fobici non lo diranno mai, così come chi se ne frega di calpestare una religione (quella cristiana), perdendo così la propria identità (per far posto alle altre (islam, pseudo,ecc.).

    Un’altra persona ha deciso di buttarsi come la Mirano:

    http://www.tempi.it/il-sesso-selvaggio-e-il-gender-mirano-a-distruggere-la-famiglia-e-creare-un-nuovo-ordine-mondiale#.UtKOZtLuLpI

    Una preghiera per queste persone che raccontano la verità.

    • Daphnos ha detto:

      Li, hai perfettamente ragione, ma bisogna aggiungere un piccolo appunto.

      Censurare i libri della Miriano non è esattamente un atto di intolleranza, ma di paranoia, oltre che di follia ideologica (e paralogica). Le motivazioni per cui Costanza è stata ostacolata in Spagna non riguardano esplicitamente il fatto che si ponga al di fuori di quello che si cerca di imporre come pensiero unico (anche se di fatto è così), ma un assai improbabile “incitamento alla violenza sulle donne”. Questa cosa a noi fa semplicemente sorridere, ma per i cervelli che partoriscono queste decisioni i salti logici sono la normalità, e secondo me alcuni di loro sono in buona fede: dire che l’uomo e la donna hanno sensibilità diverse (molto interessante il discorso sulla tendenza dell’uomo al dominio e della donna al controllo), che è dalla diversità che si instaura una relazione feconda, e non è scandaloso che perciò vi sia una diversità nei ruoli, equivale, per questi cervelloni, a un’intrinseca gerarchia e, per i più fantasiosi, persino a una giustificazione etica del femminicidio. Che l’uguaglianza dei principi non corrisponda ad un’uguaglianza dei comportamenti è un concetto troppo difficile da comprendere per gli individui poco intelligenti, come quello che ha commentato qua sotto, e troppo pericoloso per gli individui intelligenti, come quello che ha commentato qua sopra. I primi infatti si nutrono necessariamente di pochi concetti, semplici, abbordabili, tutelati da sacralità mediatica e perciò sicuri: qualunque perturbazione a questa stabilità rappresenta un pericolo, e soprattutto una minaccia alla loro presunta intelligenza (in questo senso il titolo provocatorio del libro aiuta: “sii sottomessa” è una provocazione che si può interpretare male, ma a che serve leggere il libro quando sei sicuro di te e l’ambiente circostante ti sostiene nel tuo sdegno?). I secondi invece non reagiscono scandalizzati ma devono sostenere i primi nel mantenere lo status quo, perciò alimentano lo scandalo mediatico anziché favorire il pensiero critico. Secondo me sono tutti sinceri nelle proprie intenzioni ideologiche.

      A proposito dell’utente qua sopra. Qualche giorno fa costui disse ad a-theos=a-ethos che la libertà d’espressione è essenziale poiché permette di identificare la verità, e chi la teme e cerca di limitarla non è sicuro delle proprie opinioni. Bene, visto che per lui non è importante pensare, ma farlo con intelligenza (sento odore di principio d’autorità…), vorrei sapere se pronuncerà le stesse parole per commentare questa vicenda!

  • Sophie ha detto:

    Vivendo nell’era dei pecoroni, arriva una Costanza Miriano controcorrente, è ovvio che venga additata!
    Ma la cosa che più dà fastidio è che non fa la guerra all’uomo inteso come maschio ma gli è amica. Mentre oggi molte donne sono frustrate perchè hanno un brutto rapporto con loro, non ci si sanno rapportare, sono tanto prese dalla competizione e dalla “paura” nei loro confronti che si sono scordate pure che hanno la possibilità di essere madri. La vera parità l’ha conquistata Costanza con la sua femminilità, con il suo essere donna, con la sua diversità che rispetta e non snatura…

  • Giorgio Venanzi ha detto:

    I concetti espressi nel suo libro sono volutamente provocatori ed estremisti, vero trash letterario.
    Incitare la donna alla sottomissione al marito è ovviamente espressione di pura follia, ma è di questo che si alimenta il monoteismo.
    Non esiste islam o cattolicesimo senza gli estremisti.

    • Daphnos ha detto:

      È davvero sconfortante. A leggere certi commenti si fa poca fatica a credere che l’incapacità critica sia una componente inalienabile dell’anticlericalismo.

    • Hugo ha detto:

      Ciao Giorgio, mi citeresti un passo in cui la Miriano invita a sottomettersi al marito?

      Non credi che usando il buon senso, quello che tu intendi per “sottomissione” possa essere diverso da quello che intende lei?

      Capisci che la tua volontà di equivocare appositamente sul termine “sottomesso”, quando la Miriano ha spiegato più volte cosa intende, sia un estremismo? Perché ancora una volta dimostri che l’ateismo non può esistere senza essere vocazionalmente estremo e aggressivo?

      • silvia ha detto:

        è chiaro che Giorgio si sia fermato a leggere le sole 4 parole che compongono il titolo, credendo così di averne capito il senso. Se avesse realmente letto il libro della Miriano, di certo non avrebbe scritto quel commento.

    • Giacomot ha detto:

      Non esiste anticlericale che non si basi su luoghi comuni .

    • DSaeba ha detto:

      La demenza di questo post non si commenta neppure.

      E’ possibile commentare un libro solo DOPO averlo letto?

  • Salvatore Di Majo ha detto:

    Se consideriamo le Scritture, Vangeli e Lettere di San Paolo (Efesini e 1 Corinzi), non troveremo scritto da nessuna parte che la donna è sottomessa al marito: tutt’altro! La cultura maschilista di talune società del passato e del presente – la potestas del paterfamilias nell’antica Roma, per esempio – non sono creazione del cristianesimo. In Sicilia dove io vivo esiste un detto che rende al meglio quale sia il rapporto che intercorre tra uomo e donna – marito e moglie – nella pratica di ogni giorno: l’uomo comanda perché è il capofamiglia, ma è la donna (sottomessa, badiamo bene!) che decide!!! Per il resto, invito atei, femministe e reduci degli anni eroici 68 e 77 ad indagare meglio cosa sia la famiglia tra uomo e donna e, magari, a metterne su una sempre che vi avanzi il tempo tra un pamphlet e l’altro dedicato ad esaltare la sola famiglia che conta per voi, quella composta da…uomo + uomo ovvero donna + donna!!!

  • beppina ha detto:

    Un libro eccezionale realizzato da una donna eccezionale.

    La Miriano l’ho sentita una volta per radio alla “zanzara”; ha avuto qualche tentennamento (messa sotto pressione dal furbastro di Cruciani) ma ne é uscita tutto sommato splendida e sicura.

    Costanza … non farti intimidire da nessuno e, se puoi, resta sempre solare in quello che sei e in quello che scrivi.

  • Anna Paola ha detto:

    Sei un esempio di nitidezza e coraggio, grazie!

  • andrea ha detto:

    Non che sia la controfigura di Satana….ma la frase su Putin la toglierei(cecenia ?)…..

  • Engy ha detto:

    Per quanto la Miriano non mi risulti credibile e non mi trovi d’accordo con certi suoi assunti, questo tipo di censura ai suoi danni e il disinteresse che prevedibilmente la circonda è detestabile.
    Fosse capitato all’altrettanto pio Marco Travaglio, sarebbe cascato il mondo.

    • Daphnos ha detto:

      Giustissimo. Ma quello che mi dà più fastidio non è tanto che si cerchi di ripudiarne le tesi; di per sé le sue opinioni sono criticabili e suppongo che anche tu avrai argomenti per contestarla nelle idee: sono colpito dal fatto che non si cerchi di fare il minimo sforzo per capire i suoi intenti e i contenuti dei suoi scritti, perché il dire, come hanno fatto i giudici in Spagna, che il libro istiga alla violenza sulle donne, rappresenta un preoccupante sintomo di idiozia istituzionale.

  • Li ha detto:

    Scusate, ma se la donna non deve imparare a farsi più umile (non umiliata, ben inteso!) deve essere così?

    http://www.prolifenews.it/filosofia-e-morale/quando-le-signorine-seno-nudo-vogliono-sostituirsi-dio/

    Ecco uno dei motivi perché non sarò mai femminista.

    Vorrei riportarvi un testo importante che alla fine conduce femminismo e ideologie varie ad un unico punto: l’essere umano vuole essere come Dio.

    Nell’opera The Kabbalah 15, oggetto di ulteriore approfondimento da parte di Isaac Ginzburg 16, viene esposta la dottrina fondamentale della Kabbalah: «Dio è illimitato nella sua natura. Egli non ha né volontà, né intenzione, né desiderio, né pensiero, né pulsione, né azione» 17. Di seguito: «Egli (Dio) non può essere carpito e rappresentato; per questa ragione è denominato “En Sof”, come se in un certo senso egli non esistesse» 18. Segue la descrizione delle emanazioni autogene, i «Dieci Sefirot» e «i diversi mondi che si sono evoluti gradualmente e in successione. Questi mondi in evoluzione sono la splendente e manifesta immagine dei proprî progenitori, i Sefirot, che reggono tutto quanto». I Sefirot creano le anime e le anime devono risalire alla fonte «dalla quale sono state emanate […]. Allora la creatura non sarà distinta dal Creatore» 19. Continua la descrizione: «L’anima governerà l’Universo: essa comanderà, e Dio le obbedirà» (pagg. 145-146). Considerando la distinzione fra brahamini e intoccabili nelle caste dell’induismo, e le differenze proprie del talmudismo fra gli «asini» gentili – che non godono dello status di essere umano, siano essi vivi o morti – e gli ebrei invece «umani», sarà facile definire i ruoli tra chi dovrebbe governare e chi invece obbedire, in una visione di Dio ridotto ad una massa indefinita, mera essenza e fonte dalla quale l’uomo attinge e plasma a suo piacimento. Ecco cos’è rimasto dell’antico monoteismo ebraico!

    La fonte: http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/articoli/cosa_insegna_kabbalah.htm

    Potrei chiedere per favore alla redazione (se possibile) di spostare questo commento nel topic di Sartre se non ritenete nel topic giusto? E’ importante: con questo commento vorrei solo ricordare quanto la società miri a buttar fuori Dio dai pensieri della gente, boicottando i libri che dicono il vero ed esaltando falsi dèi.

    OT: Questa parte invece è personale e potete anche toglierla:
    P.S. Non li chiamerò mai illuminati per 2 motivi:

    1)ritengo che di lume in testa ne hanno poco. Portare la società alla distruzione non giova a nessuno

    2)Non so se si chiamano così. Non credo negli ufo (chi sano di mente verrebbe qui sulla Terra ora?), nei cerchi nel grano o simili. Il vero pericolo è l’uomo per l’uomo. La salvezza è Dio. /OT