L’eutanasia (anche per minori) bocciata dalla comunità medica

eutanasiaIn Belgio è stato approvato in prima istanza il testo di legge che estende la possibilità dell’eutanasia anche ai minori malati in fase terminale, se richiesta da loro stessi ed a condizione che uno psicologo abbia certificato la “capacità di giudizio” del minorenne richiedente.

Come già in molti hanno fatto notare, i vari Gabriele Paolini dovrebbero rallegrarsi in quanto se bastasse davvero uno psicologo per certificare la “capacità di giudizio” dei minorenni sul loro suicidio, perché lo stesso non dovrebbe valere anche per dare il via libera ai rapporti sessuali con gli adulti?

L’eutanasia per i minori arriva undici anni dopo l’approvazione completa per gli adulti (con un aumento del 500% nelle morti di eutanasia tra il 2003 e il 2012) e questo dimostra l’inevitabile piano inclinato, all’inizio è stata legalizzata per i soli malati terminali adulti e da lì in avanti è stato impossibile fermarsi: è toccato ai malati non terminali, poi a chi soffre a livello psicologico, poi agli anziani anche senza alcuna malattia fino ad oggi, dove si è aperto anche ai bambini in fase terminale. E il piano rimane inclinato verso ennesime aperture. «Quando il Belgio è stata legalizzata l’eutanasia», ha spiegato Tom Mortier sul “National Post”, «c’erano garanzie che sarebbe stato ben controllato e limitato ai casi eccezionali. Ma il numero di casi possibili è aumentato ogni anno raggiungendo quasi il 2% dei decessi totali nel 2012, e la definizione di ciò che è accettabile si sta continuamente espandendo». Numerose le volte, inoltre, si è praticata l’eutanasia su persone sane e senza il loro consenso, come accaduto alla madre di Marcel Ceuleneur.

Al Parlamento europeo si è svolto un dibattito sulla nuova legge belga a cui ha partecipato il professor Etienne Vermeersch, il padre delle leggi sull’aborto e l’eutanasia in Belgio il quale ha spiegato che la modifica alla legge in vigore dal 2002 è necessaria “per consentire di praticare l’eutanasia sugli handicappati”, adulti o bambini che siano. “Il Foglio” ha rivelato che Vermeersch è entrato nell’ordine dei Gesuiti nel 1953 ma nel 1958 ha rotto con la fede cattolica diventando un militante scettico e ateista, “un umanista” (autore di “Perché il dio cristiano non può esistere”). Nel 1979 si è pronunciato a favore della depenalizzazione della pedofilia e il suo nome è soprattutto legato alla teoria della sovrapopolazione come minaccia principale all’umanità. Sostiene infatti che i governi debbano intervenire per limitare i tassi di fertilità a un solo figlio per coppia, sostenendo la disumana politica del figlio unico in Cina.

Fortunatamente la bocciatura di tale decisione del governo belga è stata pressoché unanime nel mondo medico-scientifico, religioso e politico, con l’eccezione dei Radicali italiani. Tutte le associazioni mediche principali del mondo occidentale sono contrarie ad ogni forma di eutanasia e suicidio assistito, in Italia si sono espressi contro il Comitato nazionale di bioetica (Cnb), il Consiglio nazionale degli psicologi e la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), il cui presidente Amedeo Bianco ha giustamente ricordato: «L’eutanasia, in assoluto è vietata dal nostro Codice penale ed anche dal Codice deontologico medico», e al divieto si aggiunge comunque il fatto che oggi «sono disponibili efficaci terapie anti-dolore che permettono di alleviare anche le situazioni di sofferenza maggiori».

Ha quindi proseguito: «E’ difficile, con i progressi fatti dalle terapie antalgiche, contro il dolore immaginare che possano esistere oggi condizioni di sofferenza sulle quali non si possa intervenire e che non possano essere alleviate. Ciò anche prevedendo e sapendo che l’utilizzo di tali tecniche farmacologiche può tuttavia comportare un’accelerazione del processo del morire. Va però sottolineato che oggi ci sono gli strumenti per alleviare il dolore e la sofferenza, che sono gli elementi che possono spingere verso una scelta eutanasica. Mi pare che tale proposta attenga piuttosto ad una cultura, quella belga, profondamente diversa dalla nostra, sia dal punto di vista giuridico che bioetico».

Le affermazioni di Bianco, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, sono convincenti ragioni laiche da contrapporre ai teorici della morte ed è corretto per noi cattolici affrontare il dibattito bioetico in questo modo, non soltanto avanzando motivazioni di tipo etico-religioso.

La redazione

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28 commenti a L’eutanasia (anche per minori) bocciata dalla comunità medica

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  1. lorenzo ha detto

    E’ stata sconfitto lo stato nazista ma l’ideologia nazista è più viva che mai.

  2. Umpalumpa ha detto

    “Fortunatamente la bocciatura di tale decisione del governo belga è stata pressoché unanime nel mondo medico-scientifico, religioso e politico, con l’eccezione dei Radicali italiani. Tutte le associazioni mediche principali del mondo occidentale sono contrarie ad ogni forma di…” eppure, se si dovesse ascoltare solo ciò che viene raccontanto dai maggiori media sembrerebbe che tutti siano d’accordo con queste derive “progressiste”.
    Fa molto riflettere questa sorta di schizzofrenia fra il mondo dell”informazione” e la realtà.

    Quanto manca in Italia (e forse non solo) un giornale che racconti questi fatti e porti avanti determinate battaglie culturali.

  3. alessandro pendesini ha detto

    Quello che non sapete : In una lettera aperta al Ministro della Sanità (Laurette Onkelinx), 16 pediatri attivi anche in ospedali cattolici, hanno richiamato le autorità competenti affinché questa legge che legalizza l’eutanasia dei minorenni sia votata il più presto possibile, poiché i casi che incontrano nella loro professione, sono assolutamente insopportabili !!! Questi stessi pediatri hanno chiesto -per ovvie ragioni- di potere urgentemente uscire dall’illegalità….. ! Finché la legge non viene definitivamente votata esiste il rischio di essere incolpati d’infanticidio.

    Ogni decisione di porre fine alla vita è un atto di umanità che non può essere posto solo in ultima istanza. Perché, chiedono i pediatri, dovremmo privare questi bambini di questa ultima e unica possibilità razionale ?
    P.S. -E, se qualcuno crede che in Belgio esiste il « Culto della Morte » (come è stato detto da certi fanatici irresponsabili) o avesse dei dubbi come vivono certi bambini affetti di gravi patologie irreversibili e estremamente insopportabili, suggerisco loro di recarsi nel reparto pediatria dell’ospedale Erasme di Bruxelles, ma non solamente. Dopo di ché se persistono nel negare a questi « relitti umani » una alternativa che non puo’ essere altro che l’eutanasia, allora gli dico che sono sadici, psicopatici o…minorati mentali !

    • Katy ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Non credo che il Belgio abbia un progresso della medicina tanto scadente, i malati terminali che ci sono lì -adulti o bambini- sono gli stessi che ci sono in Italia e nel resto del mondo. In Italia e nel resto del mondo non c’è alcun bisogno di uccidere i pazienti perché la medicina oggi riesce a curarli e, nei casi più disperati, a non farli soffrire ma accompagnarli con dignità alla morte. Lo dicono costantemente tutte le associazioni mediche occidentali.

      O in Belgio la scienza medica è rimasta al 1500 oppure in Belgio c’è ormai palese un culto della morte portato dalla secolarizzazione avanzata della società. I sadici e gli psicopatici non sono certo gli ospedali del mondo occidentale dove i pazienti si curano, ma sono coloro che uccidono i bambini malati e coloro che sono favorevoli a tale abominio etico.

      • alessandro pendesini ha detto in risposta a Katy

        @Caty
        L’enumerazione delle malattie rare resta difficile, tuttavia, come esempi, possiamo stimare in Francia e nel Benelux :
        12.000 pazienti con anemia falciforme
        8000 pazienti con paralisi sopranucleare progressiva
        5500 pazienti con sclerosi laterale amiotrofica
        5 000-6 000 pazienti con fibrosi cistica
        5000 pazienti con distrofia muscolare di Duchenne

        NB.: Questo elenco no è, ovviamente, esaustivo !

        • Katy ha detto in risposta a alessandro pendesini

          Ribadisco: il Belgio non dovrebbe avere più ammalati di queste patologie del resto del mondo e dell’Europa o dell’Italia, e se nel resto del mondo, dell’Europa e in Italia non si sente alcuna necessità di ammazzare questi pazienti (come dicono le associazioni mediche) allora non c’è alcun bisogno nemmeno in Belgio.

          La differenza è che in Belgio c’è ormai una cultura della morte, una devozione alla morte verso la quale non ci si può più fermare, mentre nel resto del mondo, dell’Europa e in Italia no.

          • alessandro pendesini ha detto in risposta a Katy

            @Caty
            “Il Belgio non dovrebbe avere più ammalati di queste patologie del resto del mondo”
            Se intende dire “il resto del mondo” l’occidente O.K. ! Ma se implica certe regioni economicamente e intellettualmente sinistrate come ad esempio l’Africa e non solamente, le cose sono molto, molto diverse !

            Se, come lei afferama,…. “in belgio esiste una cultura della morte una devozione della morte”,… in Italia esiste una cultura e devozione della sofferenza !

            • Katy ha detto in risposta a alessandro pendesini

              Quindi per giustificare l’uccisione dei bambini sofferenti stai paragonando la medicina del Belgio a quella sottosviluppata dell’Africa?

              In Italia, nel resto dell’Occidente e nel resto del mondo occidentale dove l’eutanasia è completamente respinta dalle associazioni mediche non c’è alcuna cultura della sofferenza ma semplicemente non esiste una devozione della morte ma la medicina fa il suo compito: curare e lenire il dolore.

        • Daphnos ha detto in risposta a alessandro pendesini

          L’anemia falciforme sarebbe compatibile con la richiesta di eutanasia?!??!

    • Emanuele ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Ma tu ci sei stato in quell’ospedale?

    • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Perchè non vai a fare un po’ di volontariato al Cottolengo di Torino? Ti si schiarirebbero le idee sul reale valore della persona umana.

      • alessandro pendesini ha detto in risposta a lorenzo

        @Lorenzo
        Avrà forse notato che alludo alla sofferenza insopportabile e irreversibile, non di certo al valore della persona umana !

        • Katy ha detto in risposta a alessandro pendesini

          In Belgio non esiste una maggior sofferenza rispetto ai malati italiani, inglesi o russi.

          Dunque se in questi Paesi non si sente alcun bisogno dell’eutanasia vuol dire che non esiste una sofferenza insopportabile, come spiegato perfettamente dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici in questo articolo.

          L’unica cosa che cambia è la cultura belga, iper-secolarizzata e dunque devota alla morte.

        • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

          Premesso che la sofferenza fisica insopportabile ed irreversibile è oggi facilmente eliminabile dalla scienza medica, forse ti riferisci alla sofferenza isoppottabile ed irreversibile di coloro che vedono nella cura dei malati un inutile spreco di risorse umane ed economiche.

  4. "Lorenzo" ha detto

    Comunque mi sembra una contraddizione che uno psicologo accerti la “capacità di giudizio” che chiaramente non può esistere in un malato terminale in quanto condizionato dallo stesso stato di sofferenza in cui si trova.
    Bah… follie di questo mondo… tra l’ altro particolare non di poco conto è che quà mi sembra scompaiono i genitori come organo decisionale e responsabile del minore con tutte le conseguenze che ne derivino. Ma quelli che teorizzano la riduzione della popolazone umana attraverso lo sterminio di massa perchè non incominciano a dare il buon esempio? Se vogliono poi un aiutino…

  5. ada ha detto

    Pedofilia, eutanasia…frutti di uno stesso albero

    • Daphnos ha detto in risposta a "Lorenzo"

      “…Il referendum è stato promosso da una associazione cattolica conservatrice: per il no alle nozze gay erano Chiesa cattolica e destra, per il sì la sinistra (al governo), stampa e università.”

      Per il sì: hanno dimenticato l’Unione Europea… questa feccia slava non ha la minima gratitudine… gli abbiamo generosamente concesso di entrare nella nostra fulgida, luminosa, progredita Europa, simbolo di amicizia fraterna e solidarietà economica, e questi si oppongono alla nostra infallibile linea di pensiero?! Interverremo immediatamente nelle opportune sedi franco-belghe, dove decideremo democraticamente la nullità di tale referendum per salvaguardare il popolo croato da se stesso.

      • EquesFidus ha detto in risposta a Daphnos

        E magari daremo ordine di incarcerare i promotori del referendum e tutti coloro che ci saranno indicati dalla psicopolizia di regim… ehm, democratica come omofobi, per poterli poi rieducare nel Ministero dell’Amor… ehm, delle Pari Opportunità del Paese di appartenenza come “nemici del popolo” e quindi, forse, lasciarli liberi sotto stretto controllo (per la loro sicurezza, ovviamente, mica perché potrebbero sviluppare opinioni contrari ai nostri diktat di progrediti laicisti demoliberali occidentali, eh!).

        (Ovviamente il commento è ironico, come quello di Daphnos del resto, ma in questi tempi di troll e di arruffapopolo è sempre meglio specificare)

  6. Li ha detto

    Dunque…vogliono uccidere i bambini che non sono perfetti, ma di corrompere la mente, la personalità in formazione di un bambino fisicamente sano…chi se ne frega!
    Poi vengono le dirette conseguenze:

    http://www.losai.eu/la-teoria-del-gender-ovvero-listigazione-al-suicidio/

    E il traffico mondiale dei servizi sociali, poi!

    http://www.qoop.it/similar/italiana-costretta-al-parto-cesareo-in-inghilterra-cos-i-servizi-sociali-le-hanno-preso-la-figlia__6c2893e9b2f6d39a9282cfb312317e33

    Viviamo in una società senza morale, dove i diritti della gente comune sono rispettati quanto può esserlo quella cosa che lascia il vostro cane. Il divario ricchi-poveri è sempre più ampio, e la middleclass è ormai estinta.

    ultimamente sono più vicina al papa, e vi posto questo articolo interesante sull’importanza della verità.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-vivere-senza-verita-non-e-vivere-ma-vivacchiare-7871.htm

    «Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere ma vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere».
    (questa frase sarebbe interessante da scrivere su una t-shirt!)

  7. stefan@ ha detto

    Redazione, una migliore conoscenza della legge italiana non farebbe male. L’età del consenso per avere rapporti sessuali in italia è di 14 anni (in generale, per specifici casi si abbassa a 13, per altri si alza a 16). Per cui la legge riconosce già a chi ha più di 14 anni la maturità per decidere di avere rapporti sessuali, anche con maggiorenni. Paolini è sotto indagine per instigazione alla prostituzione e diffusione di pedopornografia, non per reati che non esistono.

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