Giorgio Napolitano, l’amicizia con Benedetto XVI e la vera laicità

Siamo entrati nel settimo (e ultimo) anno di mandato del nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In questi giorni ha assistito assieme a Papa Benedetto XVI al concerto di musica diretto dal maestro Barenboim a Castel Gandolfo. Per l’occasione “L’Osservatore Romano” lo ha intervistato e il Presidente ha voluto soffermarsi sul suo rapporto con il Pontefice in questi anni.

«Non esito a confessare», ha detto, «che una delle componenti più belle che hanno caratterizzato la mia esperienza è stato proprio il rapporto con Benedetto XVI. Abbiamo scoperto insieme una grande affinità, abbiamo vissuto un sentimento di grande e reciproco rispetto. Ma c’è di più, qualcosa che ha toccato le nostre corde umane. E io per questo gli sono molto grato. Oggi, per esempio, abbiamo trascorso un momento insieme caratterizzato proprio da tanta semplice umanità. Abbiamo passeggiato, parlato come persone che hanno un rapporto di schietta amicizia, con tutta la deferenza che io ho per lui e per il suo altissimo ministero, per la sua altissima missione. Ci sentiamo in un certo senso  vicini, anche perché  chiamati a governare delle realtà complesse».

E ancora, mostrando cosa significhi il vero significato di laicità: «Non dimenticherò mai il messaggio che ci ha rivolto in occasione delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia: lo porto e lo porterò sempre con me come  retaggio del mio mandato presidenziale. Ci si poteva aspettare certo un messaggio cordiale, formale, ma non  tanto impegnativo come invece sono state  le sue parole e anche  il suo giudizio storico. E questo dimostra veramente come in Italia lo  Stato e la Chiesa, il popolo della Repubblica e il popolo della Chiesa, siano così profondamente e intimamente uniti». Quelle del presidente Napolitano non sono affatto parole di circostanza, più volte effettivamente ha dato visibilità a questa vicinanza con il Santo Padre.  Di estradizione laica, già membro e responsabile del Partito Comunista Italiano, è riuscito comunque ha mostrato come la laicità non significhi negazione della religione o banale neutralità (che poi diventa sempre indifferenza e ostilità nascosta), ma cavourriana separazione tra le leggi e i comandamenti, tra lo Stato e le istituzioni ecclesiastiche. Significa certamente distinzione di ambiti, ma anche collaborazione e valorizzazione. 

In diversi interventi Napolitano ha stimato l’opera sociale della Chiesa che, come ha detto in un’occasione, «significa le parrocchie, significa l’associazionismo, significa il volontariato», insomma quell’«insieme di strutture e di forme di aggregazione» che nel tempo hanno dato prova «di vicinanza ai bisognosi e ai sofferenti». Nel febbraio 2012 in occasione della presentazione del libro “Per carità e per giustizia. Il contributo degli istituti religiosi alla costruzione del welfare italiano”, ha parlato del contributo dei cattolici «nei campi della cooperazione, educazione, istruzione e assistenza, sanitaria e sociale a favore di quanti vivevano in condizione di povertà e precarietà sociale ed economica», e di come sia stato «rilevante» negli anni. Superando i «momenti critici del rapporto con le nuove istituzioni dello Stato unitario, ha consentito al mondo cattolico di concorrere allo sviluppo economico-sociale del Paese e alla maturazione di valori, quali quelli della mutualità, solidarietà e convivenza pacifica, che trovano oggi consacrazione nella nostra Carta costituzionale». Nell’agosto 2011, partecipando al Meeting di Rimini organizzato dal movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, ha invitato la platea in ascolto a portare «in politica le vostre convinzioni spirituali, morali e sociali. Siete una risorsa umana importante per il nostro paese, fate valere la vostra esperienza e diffondetela ancora di più».

Una posizione da vero laico, che però fatica a cancellare la grande macchia nera che sporca gravemente il suo mandato, cioè la mancanza di coraggio nel firmare il decreto che avrebbe salvato la vita a Eluana Englaro, uccisa a causa di una ricostruzione “indiretta” delle sue volontà terapeutiche attraverso lo “stile di vita”. Una farlocca ricostruzione fatta sui ricordi del padre Beppino Englaro, il quale però ha rivelato di essersi inventato tutto secondo il racconto di Salvatore Crisafulli.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

116 commenti a Giorgio Napolitano, l’amicizia con Benedetto XVI e la vera laicità

« nascondi i commenti

  1. Pino ha detto

    caso Englaro: come diceva il Manzoni a proposito di don Abbondio “se uno il coraggio non ce l’ha non può darselo”

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

      Don Abbondio avrebbe firmato dicendo cosi vuole il governo.

    • Controinformato ha detto in risposta a Pino

      Peppino dovrebbe essere sbattuto in galera per omicidio volontario a scopo politico!

      • lorenzo ha detto in risposta a Controinformato

        Non ti fa pena un padre che, per capriccio politico, fa giustiziare la propria figlia?

        • Matyt ha detto in risposta a lorenzo

          Quindi, la tua risposta al fatto che Englaro abbia deciso di interrompere l’alimentazione forzata alla figlia passa solo da “un capriccio politico”?

          Direi davvero, davvero onesto intelletualmente.

          Il fatto che fosse sinceramente convinto che la figlia non vivere in quelle condizioni non ti è neanche passato per l’anticamera del cervello?

          • lorenzo ha detto in risposta a Matyt

            Perché dovrei dar credito alle affermazioni di un padre, assente anche durante il modo diverso di vivere della figlia, e non ad amici intimi di Eluana?
            I tuoi segreti li confidi ai tuoi genitori od ai tuoi amici?

  2. Matteo Dellanoce ha detto

    Cari amici di UCRR,
    l’anima di Napolitano è quella testimoniata dalla sua lettera a pannella che di sotto Vi riposrto. Al netto del giudizio storico sulla persona in questione rimane quello attuale: aborto, divorzio, eutanasia, scuola di stato,individualismo tout coourt e stato come deus ex machina!
    Non voglio dimenticare l’embrione e la sua usabilità a fini di ricerca ed altro.
    Apprezzo il Vostro lavoro,
    Matteo Dellanoce

    Caro Marco,

    desidero rispondere alle molte questioni e sollecitazioni che hai sottoposto alla mia attenzione nel nostro recente incontro al Quirinale e nelle lettere e documentazioni che mi hai inviato nei giorni scorsi.

    Credo che l’Italia ti debba il giusto riconoscimento per la determinazione con la quale hai intrapreso tante battaglie per sollecitare una piena affermazione e tutela delle libertà civili e dei diritti dei cittadini.

    Alcuni temi che nei decenni passati hanno via via sensibilizzato e coinvolto la pubblica opinione del nostro Paese, come quelli del divorzio, della regolamentazione dell’aborto, del riconoscimento dell’obiezione di coscienza, del pluralismo dell’informazione, della tutela dell’ambiente, della necessità, invocata con indiscutibile lungimiranza, di combattere e debellare la fame nel mondo, e di eliminare in tutti i paesi la pena di morte, sono diventati patrimonio culturale comune di larga parte della società italiana.

    La stessa valorizzazione dello strumento referendario come elemento di democrazia diretta e la grande attenzione da te sempre prestata alle regole che presiedono alla partecipazione elettorale dei cittadini sono il segno di una costante preoccupazione per la necessità di un consapevole e attivo coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei cittadini nella vita politica del paese e della volontà di contrastare e combattere fenomeni di distacco e disinteresse verso la vita pubblica.

    Questi risultati, e insieme il superamento di paralizzanti barriere ideologiche, si sono ottenuti col rilevante contributo di movimenti, come quelli che hai personalmente animato, volti a fare del confronto libero da pregiudiziali di schieramento un canale essenziale di arricchimento della vita democratica.

    Le tue più recenti battaglie perché siano affrontate con forza le questioni del sovraffollamento delle carceri, della condizione dei detenuti e di una giustizia amministrata con scrupolosa attenzione per tutti i valori in giuoco, con serenità e sobrietà di comportamenti, mi trovano particolarmente sensibile. Posso assicurarti che continuerò – come ho più volte fatto nel corso del mio mandato – a richiamare, e ne sento più che mai oggi l’urgenza, su tali questioni l’attenzione di tutti i soggetti istituzionali responsabili sollecitandoli ad adottare le indispensabili misure amministrative, organizzative e legislative. Non sono ammissibili sottovalutazioni e fatalismi di fronte a situazioni drammaticamente incompatibili con il rispetto della dignità delle persone e con la necessità di fornire un “servizio giustizia” efficiente, a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini : un servizio che deve essere esercitato da magistrati indipendenti e imparziali, con il rigore e l’equilibrio che ho costantemente invocato.

    In una società per tanti versi profondamente trasformata rispetto agli anni nei quali hai iniziato l’attività politica, c’è più che mai bisogno di testimonianze di passione civile e di amore per le sorti comuni, affinché alla politica possa essere pienamente riconosciuto non solo il ruolo di confronto e di mediazione tra interessi ma anche quello di comprensione e composizione di tensioni ideali. Credo che la tua azione continuerà ad essere un prezioso stimolo, suscitando come già in passato discussioni e prese di coscienza che rivelano poi col tempo la loro fecondità e lungimiranza.

    Inviandoti i miei migliori auguri, ti saluto con affetto e ti prego – in nome non solo dell’antica amicizia ma dell’interesse generale – di desistere da forme estreme di protesta di cui colgo il senso di urgenza, ma che possono oggi mettere gravemente a repentaglio la tua salute e integrità fisica

    • Salvatore ha detto in risposta a Matteo Dellanoce

      Matteo, certamente è nota la posizione laicista di Napolitano in ambito bioetico…ma non per questo egli è meno laico rispetto al dialogo con la religione…pubblicamente non ha mai fatto nulla a favore delle sue convinzioni bioetiche (oltre al caso Englaro, ovviamente).

  3. Paolo ha detto

    Dal rispettare Napolitano in quanto presidente della Repubblica ad elogiarlo per la sua presunta “laicità positiva” ce ne corre parecchio! Dai frutti riconoscerete l’albero, perchè anche il demonio è capace di intessere begli arazzi di parole dietro a cui celare la malizia del suo operato; lo stesso vale a mio parere per il nostro Napolitano, che è notoriamente versato nella retorica dell’unità, della solidarietà e del rispetto ma nei fatti ha più volte tradito il suo vero pensiero, non solo nel caso Englaro (ferita indelebile nella storia di questa nazione!) ma anche nei suoi molteplici interventi politici -ergo illegittimi- contro il precedente governo, giacchè sempre di un vecchio comunista si tratta. Ora va bene che è giusto esaminare ogni cosa e tenere ciò che è buono, secondo l’insegnamento paolino, ma fare il santino secolare di Napolitano mi sembra troppo!

  4. luca ferrara ha detto

    Ma smettiamola con inutili contrapposizioni…In Italia i cattolici sono amati e rispettati: questa è la verità. CI danno spazi televisivi, abbiamo sovvenzioni per le scuole paritarie, abbiamo l’otto per mille e così via. Certo qualcuno ci critica, ma è normalissimo…Dobbiamo incominciare a vedere il bicchiere mezzo pieno, iniziando a chiederci quali sono i nostri errori, le nostre mancanze e le nostre colpe senza tentare polemiche contro i mulini a vento… NOI NON SIAMO LA FRANCIA…

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a luca ferrara

      Sono d’accordo Luca…ma a chi ti riferisci?

      • luca ferrara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Ma a noi cattolici in genere…ci lamentiamo troppo…iniziamo a fare qualcosa di concreto (certo molti già lo fanno), ma dovremmo fare qualcosa di concreto anche all’interno della chiesa e non solo nel sociale. Soprattutto noi laici dovremmo far sentire la nostra voce…Sarebbe bello, ad esempio, che il vescovo prima di scegliere un parroco ci consultasse, cercando di comprendere le esigenze del popolo di Dio di quel determinato di paese…

        • Paolo ha detto in risposta a luca ferrara

          E’ dal Risorgimento in avanti che la Chiesa si trova in un’irriducibile contrapposizione con lo Stato italiano, monarchico o repubblicano che sia, una contrapposizione sacrosanta che solo la pezza del Concordato ha potuto far dimenticare ai cattolici. Abbiamo già dimenticato porta Pia, il ribaldo Garibaldi, il Non possumus e il Non expedit del Beato Pio IX? Tutte le cose che dici, cioè le scuole paritare, l’otto per mille, le sovvenzioni (a proposito, a quali ti riferisci di preciso?), sono tutte concessioni che l’Italia sotto Mussolini ha fatto alla Chiesa dopo che nell’800 era stata depredata dagli stronzi massoni cavouriani del suo potere temporale, del 90% dei suoi territori e di gran parte dei suoi possedimenti, inclusi diversi monasteri. Ci si vada a leggere cosa ne pensava San Giovanni Bosco delle “inutili contrapposizioni”, che comunque di certo non furono e non sono create dai cattolici. Che c’entra poi la scelta dei parroci con Napolitano? Che forse qualcuno ci ha consultati per scegliere il nostro presidente della Repubblica? Non si capisce perchè mai la Chiesa, corpo mistico di Cristo, dovrebbe modificare il suo diritto canonico quando lo Stato (in questo caso lo Stato italiano) non accenna a modificare nemmeno la sua costituzione, come se si trattasse di un testo sacro.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a luca ferrara

          Ma in che modo questo giusto ragionamento c’entra con l’articolo. Non riesco a capire…

        • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

          consultazioni prima discegliere il parroco? E perchè non elezioni con tanto di liste elettorali e campagna elettorale fra diversi sacerdoti? Con relativi programmi, ovviamente. Magari con le primarie, tanto per essere “a la page”. Ma non hai ancora capito che l’attuale caos interno alla Chiesa che ha poi manifestazioni esteriori tristissime come quella dei preti pedofili è proprio dovuto ad un lassismo disciplinare causato da vescovi “democratici” che hanno rinunciato ad esercitare la loro funzione?

          • Piero ha detto in risposta a Pino

            orami siamo arrivati alla campagna elettorale “pretesca”…
            Curioso poi:
            CI danno spazi televisivi, abbiamo sovvenzioni per le scuole paritarie, abbiamo l’otto per mille

            Dobbiamo pure ringraziare che non ci mettano bombe nelle chiese?
            E ringraziamo per la gentile concessione della rappresentanza poi in TV (ma dove poi? Don Mazzi? Don Gallo da Fazio?)
            Ma per favore!!!!!
            eccone un altro!

            • Pino ha detto in risposta a Piero

              caro Piero, è proprio vero che questo è un sito democratico, tutti possono dire la loro, anche le corbellerie più evidenti. Ormai la situazione interna della Chiesa cattolica è preoccupante e non solo per gli scandali che la colpiscono ma ancor più per l’atteggiamento di certi chierichetti di cui abbiamo esilaranti esempi anche in questi forum. L’impressione, da come si esprimono, è quella di avere a che fare con ragazzi giovani, imbevuti di pacifismo, terzomondismo, ecumenismo mal interpretato, apertura al prossimo (come se la Chiesa in 2000 anni non lo fosse sempre stata), pauperismo ed altre deliranti posizioni “arcobaleno”. Tutti però rigidamente “politically correct”. Poichè le cose non capitano mai per caso è evidente che simili soggetti sono il prodotto di un certo tipo di educazione che evidentemente va per la maggiore in certe sacrestie. Non è farina del loro sacco ma di quello dei cattivi maestri che li hanno (mal)educati.

            • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

              No sto dicendo questo. VOglio solo far notare come la nostra situazione in Italia non sia drammatica. Pensa anche alle tante fiction fatte sulla Rai su diverse figure di santi. Molte di queste sono fatte anche molto bene. Non c’è solo Don Mazzi, pensa a Porta a Porta e quanti servizi sono stati fatti sulla figura di Padre Pio e Giovanni Paolo II, e ai giornalisti di valore che prendono parte come Vittorio Messori…

              • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                non c’è solo don Mazzi ma anche don Gallo, il priore di Bose Enzo Bianchi e tutta una serie di personaggi che vengono ripescati televisivamente in determinate occasioni come per esempio le elezioni. Allora vengono intervistati a raffica da giornalisti di una certa tendenza politica per accattivarsi il voto di certi cattolici……

              • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                Pensa anche alle tante fiction fatte sulla Rai su diverse figure di santi

                Grazie, vengono viste perche’ c’e’ tanto seguito perche’ ci sono cattolici in Italia, percio’ le producono.

                Poi bisognerebbe mettere in conto anche quelle “fiction” (quando ero piccolo si chiamavano “sceneggiati”) in cui si fa apologia dell’omosessualismo, o su letture distorte di personaggi della Chiesa.
                E ci mancherebbe pure che non parlassero di Padre Pio.
                Come se tu ti complimentassi con la RAI perche’ ha parlato della II Guerra Mondiale.
                Come se in Italia non si trasmettesse una partita di CALCIO.

                • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

                  Se vuoi vedere tutto nero sei libero di farlo, ma secondo me ci sono dei dati oggettivi che non possono essere trascurati. Uno di questi è l’attenzione data al mondo cattolico che negli ultimi anni è aumentata in Rai. Ovviamente ci sono delle figure borderline all’interno del mondo cattolico, ma questo nulla leva che vengano prese in considerazione e non poco anche le figure in linea con il pensiero della CHiesa come don Ercole, padre Amorth e tanti altri. Insomma Pino il problema dei cattolici in Italia non sono questi “cattivoni” dei laici che ci attaccano…Certo ogni tanto c’è Odifreddi e Pannella, ma senza di loro sai che noia…

                  • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                    non capisco di cosa dovrei ringraziare, visto che dovrebbe essere una cosa normale e naturale, proporre cose che piacciono alla maggior parte delle persone in Italia.
                    Devo forse RINGRAZIARE che non mi ammazzano per strada?
                    Mi sembra quantomeno il minimo!

                    Uno di questi è l’attenzione data al mondo cattolico che negli ultimi anni è aumentata in Rai

                    Uuhhmm… AUMENTATA eh?
                    vediamo un po’:
                    Santoro, Travaglio e Vauro che dice sm***dano il Papa
                    Fiorello che predica il preservativo
                    fiction che “ma tanto, pure un matrimonio omosessuale, che male c’e’, l’importante e’ che si vogliono bene”
                    RaiTre… e’ inutile che ne parli vero?

                    Se poi te ti accontenti di quattro puntate di Don Matteo… accomodati!

                    Insomma Pino il problema dei cattolici in Italia non sono questi “cattivoni” dei laici che ci attaccano

                    Certo certo… la colpa e’ nostra che non siamo come loro vorrebbero!
                    Ripeti con me:
                    La societa’ laica e’ l’unica dignitosa per l’uomo
                    I bambini devono essere sottratti alle famiglie per evitare contaminazioni religiose
                    L’otto per mille e’ una ruberia ai danni dei piu’ poveri

                    • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

                      ma se travaglio vauro sono su sky cielo…e poi non ho mai detto che dobbiamo ringraziare il mondo laico…L’Italia cattolica è aumentata dalla caduta del muro di Berlino, anzi diventata più forte e più ascoltata…basta vedere le leggi in materia di bioetica

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      ma se travaglio vauro sono su sky cielo

                      Ma tu sei nato stamattina?
                      Fino all’anno scorso dove stavano questi “tribuni della plebe”?

                      L’Italia cattolica è aumentata dalla caduta del muro di Berlino

                      Qui non ti seguo proprio… Stai scherzando vero?
                      Chi sei veramente? Fabrizio Ede che prova ancora ad impersonare qualcun altro?
                      Cioe’ tu vorresti confrontare l’Italia degli anni ’50 con gli anni 2000?
                      Fammi capire: l’Italia di Don Camillo con queste??

            • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Piero

              Don Gallo è un sacerdote incardinato nella arcidiocesi di Genova che nessun vescovo tra cui Siri ha ritenuto di rimuoverlo o proibirgli di esercitare le funzioni sacerdotali.

          • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

            La pedofilia è dovuta in primo luogo ad assenza di dialogo. Mancano, all’interno della Chiesa, figure costanti nel percorso formativo di ogni uomo(e dunque anche in quello dei sacerdoti)come gli psicologi. Penso che l’attuale lassismo sia nullo rispetto a quello pre-COncilio di Trento. La CHiesa grazie a tanti gruppi ecclesiali impegnati si tiene ben salda.

            • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

              hai ragione!!!! ci vorrebbe un altro Concilio di Trento per rimettere in riga gli uomini di Chiesa a partire dai preti. Finalmente ne hai detta una giusta e mi dai ragione, l’attuale situazione della Chiesa deriva da una mancanza di disciplina che andrebbe ripristinata.

              • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

                Ho detto un’altra cosa. CHe la situazione odierna della chiesa è meno grave rispetto a quella rinascimentale, dove i preti avevano diverse concubine e si vendevano le indulgenze…

                • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                  e io ti tipeto che per rimettere ordine nella Chiesa di oggi occorrerebbe ristabilire un decente livello di disciplina, altrimenti si finisce nella situazione pre concilio di Trento, non è che siamo tanto lontani, tutti i giorni c’è uno scandalo.

        • Fulton Sheen ha detto in risposta a luca ferrara

          Un bel modo per iniziare a mettere Dio ai voti. Così finirà che, come già succede, sarà il piccolo fedele a pretendere di insegnare alla Chiesa cosa dire in tema di morale, e alla fine si pretenderà che per preti vengano consacrati i vari don Gallo di turno.

    • alessandro pendesini ha detto in risposta a luca ferrara

      De quello che lei scrive dubito che lei sappia leggere o capire il francese o comunque la loro politica ! Non sono assolutamente convinto che la Francia abbia delle lezioni di morale, ma soprattutto di ETICA da ricevere dai governanti italiani, Vaticano compreso !
      In Francia ad esempio NON esistono mafie simili alle 4 italiane ; le induzioni mafiose (non solo in francia ma anche nel mondo intero) sono -da moltissimo tempo- principalmente di stampo « made in italy »…..Da meditare !
      P.S. Se l’Italia avesse un governo alla francese non avrebbe di certo un debito pari a circa 2.000 DUEMILA MILIARDI DI EURO ! Mi permetta di suggerirle che prima di criticare i francesi, cerchi di capire l’antifona italiana, cioé il « di sotto delle carte », cercando di porre un eventuale, se non « disperato », rimedio !
      In Italia hanno tutti i medesimi diritti, dicono certi, ma ci sono soprattutto dei DRITTI che ottengono più diritti degli altri ! Altro che ciacole……

      • gemini 2.0 ha detto in risposta a alessandro pendesini

        (http://www.uar.it/news/2012/06/27/germania-sentenza-paragona-circoncisione-religiosa-maschile-aggressione/#comment-649004)
        Invito i presenti a leggere questo link così vi potrete rendere conto del personaggio in questione.
        In tal caso riporto il testo:
        “Leggendo i commenti di Gemini ho a volte riso a crepapelle, -ottimo per la salute- poi subitamente fui invaso da una certa tristezza : il vedere come possa essere ridotto mentalmente (psicologicamente) un essere umano !
        E qui non credo (modestamente) ci siano dubbi ! Gemini ha segni evidenti di squilibrio mentale (forse) irreversibili ! Ecco come il martellamento e/o indottrinamento di certe religioni possono ridurre (o atrofizzare) il nostro neocortex ; questo caso (e non solo, purtroppo) ne è la prova lampante ! Gemini, come in certi casi di anosognosia ecc.., non ha miinimamente coscienza del suo stato psicosomatico reale. Puo’ solo, da buon paranoico, immaginare che tutti coloro che non si conformano alle sue idée, o convinzioni (assurde) si sbagliano !!! Purtroppo….”

        Il signore in questione, oltre ad essere scortese per le pesanti offese, è un intollerante. Non erano per la libertà di espressione? Mi sono sono chiesto appena ho letto…
        Evidentemente no…
        Ebbene che prima di dare spazio a certi personaggi si capiscono le loro intenzioni.
        Giudicate voi.

        • alessandro pendesini ha detto in risposta a gemini 2.0

          @Gemini 2.0
          Contrariamente a cio’ che ha scritto non mi ritengo intollerante o irrispettoso verso chiunque sia ! La critica (premesso sia costruttiva) non è sinonimo di offesa o intolleranza. A volte, se un tantino provocatoria, puo’ dare ottimi risultati : FARE RIFLETTERE, le adulazioni per contro, fanno addormentare….scelga lei…
          Non ho nessuna convinzione o certezza assoluta in qualsiasi branca, mi ritengo molto ignorante -e cosciente di esserlo-, di sapere che non potro’ mai capire certi « perchè » e, ancora meno, il significato olistico di « realtà » ! Cerco solo di capire come funziona l’encefalo umano, i suoi limiti ed in particolare le cause dei nostri comportamenti sovente irrazionali per non dire assurdi. Ammetto che l’impresa non è facile, ma tentar non nuoce. Tutto il contrario di lei (e non solo), convintissimo di quello che dice, ma anche il ritenere certi « valori » discutibilissimi, per realtà assoluta …Posso suggerirle di rileggere attentamente i suoi commenti e le relative risposte che le sono state date ?? mi sa che forse, forse, riuscirà a capire la pertinenza delle mie critiche….
          Bien à vous

          • gemini 2.0 ha detto in risposta a alessandro pendesini

            Lei come si permette di pensare al posto degli altri?
            Parla di verità assolute, non è forse lei, che crede (con le offese) di far riflettere e portare il suo interlocutore sui suoi binari (ammesso e non concesso che ciò all’interlocutore vada bene)?
            Voi (intendo coloro che si rifanno al suo pensiero) siete una branca di intolleranti, estremisti e ipocriti.
            Persone, come lei, che continuano a insultare i credenti con finte pantomime sono abominevoli alla critica e allo spirito libero. (rif. Tutto il contrario di lei (e non solo), convintissimo di quello che dice, ma anche il ritenere certi « valori » discutibilissimi, per realtà assoluta …)
            Per la sua intolleranza e maleducazione non dovrebbe scrivere sul web…

          • J.B. ha detto in risposta a alessandro pendesini

            Bello quest’ultimo commento di pendesini… della serie “Scusa ti ho Sfottuto ma me ne sono accorto dopo, muahahaha”. Andare a scrivere cose del genre sul Web, che poi tutti le vedono, che vergogna!

            • gemini 2.0 ha detto in risposta a J.B.

              Grazie J.B per la solidarietà. Non me la prendo con il signore ignorante (per sua stessa ammissione), capisco la sua frustrazione uaarina.

          • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

            Caro vecchierello, tu non sei intollerante o irrispettoso, tu sei solo razzista nei confronti dei credenti: leggo sempre con piacere anche le tue amene sparate nel sito comico denominato “uaar”

            • alessandro pendesini ha detto in risposta a lorenzo

              « Caro vecchierello……leggo sempre con piacere le tue sparate nel sito comico della UAAR »….
              @Lorenzo : Grazie per i complimenti, vedo che lei è una persona molto educata……. Quale epiteto utilizzerà nei miei confronti quando avro’ diciamo 70 anni ? forse «Cara mummia vivente » ? Se lei fosse una persona integra e veramente rispettosa, non si limiterebbe a criticare GRATUITAMENTE e CINICAMENTE cio’ che scrivo nel sito UAAR come sta facendo, ma bensi rispondere criticando le « mie sparate » con argomenti intelligibili e degni di una persona veramente colta ed equilibrata ! Posso chiederle perché non lo fa ? Forse non è sicuro della pertinenza delle sue (purtroppo mancate) risposte ? Mi permetta di farle notare che se ritiene « le mie sparate » degli sbagli madornali, sarebbe un segno d’inciviltà da parte sua NON correggerli ! Il non reagire agli sbagli altrui -in particolare se considerati come socialmente nocivi- è come praticare il narcisismo primario, o se preferisce, la politica dello struzzo !

              • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

                Beata innocenza senile: mi chiedi perché non intervengo nel sito uarino? Ho provato varie volte ad intervenire ma sono stato regolarmente censurato (a dire la verità taluni miei interventi sono stati censurati anche in questo sito).
                Riguardo ai tuoi commenti, ricordati che non è intelligente commentare le barzellette…

      • luca ferrara ha detto in risposta a alessandro pendesini

        MI riferivo al rapporto tra cattolici e laici. Noi cattolici in Italia abbiamo molti più diritti che in Francia. Perciò invitata gli amici di UCCR ad assumere atteggiamenti meno drammatici nei confronti dello Stato italiano che ci dà una mano. Per quanto riguarda la politica, l’economia non posso non convenire con lei. Io mi riferivo ad un solo ambito dove l’Italia, anche per una tradizione bimillenaria, ha conferito al mondo cattolico un particolare valore, riconosciuto dalla Costituzione.

        • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

          cioè? specifica meglio quali “diritti” abbiamo in Italia più che in Francia.

          • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

            Nelle aule francesi c’è il Crocifisso? Le scuole religiose hanno finanziamenti paragonabili ai nostri?

            • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

              migliori dei nostri, finanziamenti migliori dei nostri, lo Stato francese paga gli stipendi degli insegnanti delle scuole private, da noi invece incassa solo un vantaggio economico stimato in 5,5 miliardi di euro all’anno. La Francia sarà anche un Paese laico ma molto più corretto dell’Italia.

              • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

                Ma vedi che in Francia non ci sono gli insegnati di religione cattolica dalle elementari come in Italia
                http://www.flcgil.it/attualita/estero/l-insegnamento-della-religione-in-europa.flc

                • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                  tutto qui?

                  Mi risulta che l’insegnamento della religione cattolica, anzi dell’ora di religione tout court in Italia non sia obbligatorio.
                  Pertanto e’ la maggioranza (ancora) della popolazione studentesca che lo chiede, e a quelli e’ indirizzata.

                  • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

                    Certo, ma l’insegnante di religione anche se non lavora viene pagato lo stesso..nel caso qualche ragazzo ci ripensasse..quindi bisogna sommare in Italia il finanziamento dato dai contribuenti tramite l’8 per mille più il finanziamento dato alle scuole paritarie più lo stipendio pagato agli insegnanti di religione…non mi sembra per nulla poco

                    • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                      1) se nessuno chiede l’insegnamento di religione, gli insegnanti di religione non vengono assunti
                      2) l’8 per mille non e’ una graziosa concessione che fa lo Stato Italiano, ma e’ un contributo volontario del torchiat…ehm… del contribuente italiano.
                      3) con il finanziamento alle paritarie lo Stato RISPARMIA in quanto dovrebbe pagare per ogni studente 6000euro, a fronte della miseria pagata per finanziare le paritarie.

                      No dico, sul serio… Ma mi stai prendendo in giro?

                    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                      sempre meno del pagamento degli stipendi di tutti gli insegnati dlele scuole cattoliche come avviene in Francia, non cogli la differenza economica?

                    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                      Piero, il ragazzo mi sembra duretto di comprendonio

            • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

              altra informazione

              http://www.uccronline.it/2012/01/07/boom-di-iscritti-alle-scuole-private-e-questione-di-migliori-relazioni-umane/

              «In Francia, dove le paritarie sono il 20 per cento, è lo Stato a pagare gli insegnanti. Come in Svezia, in Germania, e nella maggioranza dei Paesi europei, dove i ragazzi sono considerati titolari di un investimento pubblico. Per cui, vale il principio secondo il quale gli studenti hanno a disposizione una certa somma per la propria educazione che i genitori potranno decidere di investire nel tipo di scuola che maggiormente ritengono opportuno».

              e poi tu mi vieni a parlare di miglior trattamento della scuola cattolica in Italia

              • Piero ha detto in risposta a Pino

                la scuola privata non viene finanziata in Italia essenzialmente per due motivi:

                1) non si potrebbero piu’ fare quelle infornate a palate di insegnanti sotto il giogo della CGIL, anche se bambini ne nascono sempre meno

                2) si perderebbe il primato dell’indottrinamento marxista fin dai banchi di scuola (e di conseguenza si evita la formazione di nuovi cattolici)

                Indi per cui la scuola privata non verra’ MAI finanziata in Italia.
                Anzi su 800 miliardi di sprechi, il massone Mario-netta va a togliere proprio i 500 milioni di finanziamenti alle paritarie.

              • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

                Ma lo sai che le scuole cattoliche non possono promuovere il cattolicesimo in Francia….

                http://www.justlanded.com/italiano/Francia/Guida-Francia/Istruzione/Scuole-private-in-Francia

                • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                  cosa importa che “non possono promuovere il cattolicesimo”?
                  Manco le paritarie italiane “promuovono il cattolicesimo” mica e’ il catechismo!!!
                  Innanzitutto e’ una buona scuola (in genere), cioe’ si insegna bene le varie materie, poi in piu’ promuovono VALORI cattolici, semmai.
                  E soprattutto si sottraggono pargoli alla propaganda (questo si’) laicista e marxista che imperversa almeno da 40 anni nella scuola “pubblica”.

                  • Pino ha detto in risposta a Piero

                    lo sai che sono sempre più perplesso, per non dire basito, di fronte a certi post. Che la Francia sia un Paese laico nel quale il governo è sempre stato domunato dai massoni è un fatto, ma è anche un Paese corretto e ben amministrato. Quando Mitterand, ateo e massone, cercò di discriminare la scuola cattolica si ritrovò un milione di persone in piazza. Prese atto della cosa e non fece nulla. In Italia invece non c’è mai nulla di chiaro e di definitivo. Fra l’altro quanto si paga per una scuola francese è poco rispetto ad una scuola italiana, perchè lo Stato francese contribuisce seriamente, come il pagamento degli stipendi agli insegnanti.

                  • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

                    Sarò pure duro come voi dite, ma nemmeno voi due scherzate…
                    I professori di religione vengono assunti a prescindere…Alle elementari e alle medie ci sono punto e basta, mi pare che la cosa cambi solo al liceo.
                    I genitori infatti non firmano nessun modulo dove fanno richiesta oppure dove declinano l’insegnamento della religione cattolica. L’insegnante di religione c’è a prescindere dalla composizione della classe

                    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                      ufffaaaa!! abbiamo capito ma qui stavamo dicendo una cosa diversa. Tu sostieni che in Italia, paese cattolico, le scuole cattoliche hanno molti vantaggi economici e non è vero. La Francia, Paese laico, dà più soldi alle scuole cattoliche di quanto ne dia l’Italia.

                    • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                      I genitori infatti non firmano nessun modulo dove fanno richiesta oppure dove declinano l’insegnamento della religione cattolica.

                      Ah si’?? E allora questo cos’e’?
                      Oppure questo?

                • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                  ma che vuol dire “non possono promuovere il cattolicesimo”? Quale è il significato di tale affermazione? Una scuola cattolica francese che accoglie anche ragazzi di altre confessioni non è la classe di catechismo della parrocchia. Ma poi tu parli della Francia, ma ci sei mai stato per giudicare le differenze con l’Italia?

                  • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

                    COsa importa…?l’insegnate deve essere libero di promuovere i valori in cui crede…
                    Se la scuola italiana è ideologizzata figuriamoci la francese…Io rimango del mio parere moderato: in Italia i cattolici, in confronto alle altre nazioni cattoliche europee stanno benissimo. Sono tutelati(pensiamo anche al piano legislativo alla facilità con cui la pillola del giorno dopo viene data in Francia), sono rispettati e hanno un ottimo rapporto con le istituzioni. Da noi non c’è stato uno Zapatero e ne ci sarà…
                    Il problema semmai è trovare il modo di come i fedeli cattolici possono rimanere fedeli al Vangelo…ma questo è un problema tutto interno alla Chiesa

                    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                      ripeto la domanda: che ne sai tu della Francia, ci sei mai stato? Quanto allo Zapatero de noantri lascia che vadano al governo Bersani, Vendola, Di Pietro, Grillo e poi ne riparliamo. Già la cattolica Rosy Bindi ci ha provato ad introdurre leggi laiciste. Promuovere il cattolicesimo non vuol dire vietare di promuovere valori cristiani che sono universali e legati alla legge morale naturale. Ma poi, in quale documento UFFICIALE sta scritto che non si può “promuovere il cattolicesimo” e quale è l’interpretazione data a questa frase ammesso che esista. Per ora la vedo in un sito qualunque.

                    • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

                      a proposito, cambiando leggermente argomento (ma non troppo), hai visto cosa è successo ieri all’assemblea nazionale del PD? Hai visto che rissa sui matrimoni gay? E tu mi dici che da noi non ci sarà uno Zapatero? Ripeto: lascia che la sinistra laicista abbia la maggioranza in Parlamento e poi ci divertiamo…..

            • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a luca ferrara

              Luca Ferrara ha fondamentalmente ragione…sbaglia solo sui finanziamenti alle scuole private, che in Francia e nel resto d’Europa sono completi da parte dello stato.

    • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

      iniziando a chiederci quali sono i nostri errori, le nostre mancanze e le nostre colpe senza tentare polemiche contro i mulini a vento

      Questa mi sa tanto di “abiura” nel carcere di Pitesti

  5. francesco ha detto

    Suona vagamente protestante questa cosa…puoi spiegare meglio cosa dovrebbero fare i laici all’interno della Chiesa?

    • luca ferrara ha detto in risposta a francesco

      Non è per nulla protestante..collaborare con il vescovo nelle scelte come nelle responsabilità…secondo me c’è uno stacco troppo netto tra sacerdoti e laici nel mondo cattolico. Bisogna riempire il solco che si è creato nei secoli: bisogna rendere partecipi i laici della vita intima della chiesa…

      • francesco ha detto in risposta a luca ferrara

        Beh il vescovo ha già collaboratori, ma nelle scelte spetta a lui decidere in maniera definitiva. La chiesa è verticale, non orizzontale, e questo perchè Gesù ha voluto così.

        • Mariasole ha detto in risposta a francesco

          ..però un tempo i vescovi li sceglieva il popolo

        • luca ferrara ha detto in risposta a francesco

          Ma sono d’accordo. Ma consiglieri laici, persone del popolo di Dio possono aiutare ad avere un altro punto di vista più vicino alla realtà delle cose. Lungi da me non riconoscere l’autorità del vescovo, ma Gesù diceva dove sono due o più riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro.

          • Pino ha detto in risposta a luca ferrara

            scusa i laici sono vicini alla realtà ed un sacerdote no? Oppure tu scambi la Chiesa per una cooperativa nella quale ogni socio da diritto ad un voto?

            • luca ferrara ha detto in risposta a Pino

              Voglio dire di un laico che vive in una parrocchia, la sua parrocchia. Non ho detto che i sacerdoti sono lontani dalla realtà(non da quella di tutti i giorni), ma i vescovi si, per ovvi motivi pastorali, ma da quella delle tantissime parrocchie che non possono visitare una per una….Ma mi spieghi perchè assumi questo tono…Io vorrei semplicemente dibattere…

              • Piero ha detto in risposta a luca ferrara

                e cosa avrebbe da dire un laico in piu’ ad un vescovo che non possa dirgli il parroco della stessa parrocchia?

                • Pino ha detto in risposta a Piero

                  per ferrara sembra che i vescovi arrivino da un altro pianeta e non siano invece prima stati semplici sacerdoti, poi parroci e non abbiano avuto tutte le esperienze di una normale persona.

                  • Piero ha detto in risposta a Pino

                    E’un tentativo di “wikipedizzare” anche la Fede, per cui pure ‘e pppulice tenanu ‘a tusse, in cui votare a maggioranza la Verita’.
                    Scommettiamo pero’ che se si potesse votare, e la maggioranza schiacciante votasse per l’allontanamento di Don Gallo, Don Farinella, Don Vitaliano, Card Tettamanzi, ecc ecc., allora il principio non varrebbe piu’?

                    Poi c’e’ sempre la possibilita’ di tutti di ricorrere al vescovo.
                    Nel mio paese c’erano state delle divergenze col parroco.
                    Alcuni cittadini si sono rivolti al Vescovo locale con una lettera firmata, il Vescovo ha risposto e disposto e la cosa e’ finita li’.

                    • Pino ha detto in risposta a Piero

                      ferrara si è offeso perchè nei suoi riguardi avrei usato un tono poco rispettoso, invece cerco solo di svegliarlo, è troppo ingenuo. Sì, mi divertirebbe molto vedere cosa accadrebbe se il popolo cristiano votasse per l’allontanamento dei personaggi da te elencate, io ne avrei anche altri da aggiungere alla lista….

                    • luca ferrara ha detto in risposta a Piero

                      Questi sacerdoti non mi rappresentano…e poi non ho mai detto di votare i vescovi, ho parlato solo di aiuto di consiglio, di fraternità insomma. Io personalmente non mi sono offeso, solo mi dispiace l’uso di questo tono, perché come dice Marco “di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno giudizio”…COmunque spero di conoscervi di persona, almeno per capirci

  6. credino ha detto

    Redazione: Englaro non ha “rivelato” di essersi inventato. Lo sostiene un tizio, Crisafulli, in una lettera in cui racconta una circostanza mai accertata, per cui non possiamo sapere se Englaro si sia inventato tutto o no… né tantomeno se l’abbia rivelato o meno. Altrimenti io potrei sostenere di aver incontrato Cristafulli un mese fa, in un ristorante di Lecco, e di aver appreso da lui che la storia della rivelazione di Englaro sia stata una sua invenzione…. no?. Se credete a Cristafulli su Englaro, dovreste credere anche a me su Cristafulli, no?
    (Se fosse vero, comunque, non capirei come mai Cristafulli abbia aspettato anni a tradire il segreto… per poi rivelarlo solo negli ultimi giorni di vita della Englaro… strano).

    • Daphnos ha detto in risposta a credino

      Beh, nessuno può essere certo di niente. Però la Cassazione, a differenza, dei precedenti gradi di giudizio, ha dato valore giuridico a una frase pronunciata privatamente da Eluana al padre, magari senza pensarci, VENTI anni prima, ad un’età alla quale generalmente non si parla di certe cose.

      Un tribunale ha creduto a una storiella del genere (non finirò mai di chiedermi come certi giudici riescano a partorire determinate sentenze), autorizzando un gesto a dir poco drastico. Al confronto, la testimonianza di Crisafulli è molto, molto più credibile.

      Con ciò, mi dichiaro agnostico sulla questione specifica, e abbandono il campo.

      • credino ha detto in risposta a Daphnos

        Ciao, anche io non sto discutendo la questione o la scelta del tribunale…. a me interessa la verità. L’articolo afferma che Englaro avrebbe “rivelato di essersi inventato tutto” che è un’affermazione non provata, che non sappiamo se è vera (e non vedo come la sentenza della Cassazione possa renderla “più vera”). Intanto, però, l’autore l’ha riportata come vera. Non mi pare un’operazione molto corretta.

    • EnricoBai ha detto in risposta a credino

      Credino…la cosa è stata smentita da Englaro?

      Hai letto che Crisafulli ha cambiato idea di recente sull’eutanasia?

      • credino ha detto in risposta a EnricoBai

        La cosa non è stata né confermata né smentita (ne’ commentata).
        Fammi capire, secondo te qualunque sciocchezza o pregiudizio uno si inventi resta _vero_ finche’ non viene smentito? E’ questa la tua epistemologia?

        Comunque ti gggiuro qualche tempo fa Crisafulli mi ha confidato di essersi inventato tutto su Englaro. Quindi, per la tua logica, la storia di Crisafulli è falsa… almeno finche’ non mi smentisce.

        • Piero ha detto in risposta a credino

          secondo te qualunque sciocchezza o pregiudizio uno si inventi resta _vero_ finche’ non viene smentito?

          Questo lo dovresti pero’ dire a “Repubblica” e “L’Espresso”!!! 😀

        • EnricoBai ha detto in risposta a credino

          Esistono prove degli incontri tra Crisafulli ed Englaro, come mai Beppino non ha mai smentito? Sarebbe stato facile, no? Non sono sciocchezze ma circostanze ben dettagliate e pubblicate sui quotidiani. La smentita è d’obbligo anche se fosse vero, ma in questo caso manco c’è stata.

          Tu non hai dimostrato di avere alcun rapporto con Crisafulli, non hai pubblicato foto assieme a lui, non hai citato riferimenti temporali e testimoni oculari come invece lui ha fatto. Questa è la tua epistemologia? Siamo a posto….Beppino vai tranquillo che ci sono i credini a difenderti 🙂

          • credino ha detto in risposta a EnricoBai

            Due perle fantastiche.
            1.Quindi chiunque nella vita abbia incontrato Crisafulli puo’ affermare qualunque sciocchezza su di lui. L’affermazione sarà da considerarsi automaticamente vera a meno di smentite. Perfetto.
            2.La “smentita d’obbligo”… Ma quando mai? Si può anche scegliere di ignorare le accuse indimostrabili e non replicare. Anche perché l’assenza di smentita _non_ è sinonimo di conferma (altrimenti tanto valeva che Englaro confessasse, ma non l’ha fatto).

            Un po’ d serietà Enrico… e’ inutile che girarci intorno: le confidenze private di Englaro a Crisafulli sono indimostrate e indimostrabili. Si tratta di illazioni.

            • Pino ha detto in risposta a credino

              anche quanto raccontato da Englaro al giudice sullo “stile di vita” della figlia prese a base della sentenza è indimostrabile. Tutte balle che però sono state prese per oro colato per eliminare la ragazza. Dove sta la differenza con quanto dichiarato da Crisafulli? Il fatto che un giudice le abbia prese per vere per emettere una sentenza ideologica? Anche nella Russia di Stalin i processi erano fatti nello stesso modo.

              • credino ha detto in risposta a Pino

                Pino… io non ho parlato del processo, magari hai ragione! Ho scritto che, in questo articolo, vi è un illazione che l’autore ha riportato come “vera”: si tratta ovviamente un’operazione corretta. Il fatto che ci siano state altre scorrettezze, non la rende certo corretta.

            • EnricoBai ha detto in risposta a credino

              1. Englaro non ha voluto smentire, nonostante le accuse siano ben documentate.
              2. Se si tratta di illazioni vanno smentite in quanto ormai sono continuamente riprese dai media. Basterebbe una smentita a farle tacere.

              Credino devi andare avanti ancora per molto per arrampicarti sugli specchi? Ti ricordo anche che il tuo amico Beppino Englaro è presidente onorario della Consulta di Bioetica, ovvero i promotori dell’infaticidio.

              • credino ha detto in risposta a EnricoBai

                Le accuse non sono affatto documentate. se lo fossero, non starei qui a discuterne. L’onere della prova, come è noto, spetta sempre a chi fa l’affermazione costruttiva (non a chi subisce la diffamazione che non è tenuto a smentire alcunché). Inoltre, dato che dal tuo punto di vista Englaro avrebbe già mentito in tribunale, non si capisce che valore o utilità potrebbe mai avere una smentita? Ovviamente nessuno.

                • EnricoBai ha detto in risposta a credino

                  Le accuse sono dimostrate (foto e nomi di persone presenti alle dichiarazioni di Englaro) e sono state pubblicate sui media. Questo è più che sufficiente per una smentita, mai arrivata.

    • J.B. ha detto in risposta a credino

      Mmmmmh credino, questo commento non mi suona come una spiegazione, mi suona più come un “giustificare a tutti i costi”.
      Per non parlare delle congetture che ci ha messo dentro 🙁

  7. Pino ha detto

    vorrei ritornare sull’atteggiamento di Napolitano sul caso Englaro. Napolitano è un laico, ammettiamo sia un laico positivo nel senso che riconosce il valore sociale della Chiesa, ma da un laico non potevamo aspettarci un atteggiamento molto diverso sul caso Englaro, ha dato maggiore importanza ad una sentenza della Cassazione piuttosto che alla vita della ragazza. C’è una coerenza in questo anche se criticabile dal punto di vista etico. Quello che invece stona totalmente è stato l’atteggiamento del Card. Tettamanzi, all’epoca vescovo della diocesi nella quale si è svolto il fattaccio. Ad di là di una paio di letterine private del tutto irrilevanti non si è mai sentita la sua voce per prendere una posizione pubblica sul caso, silenzio di tomba. Un coraggio leonino. Se la laicità di Napolitano può essere definita “positiva” con lo stesso metro di giudizio possiamo definire la religiosità del Card. Tettamanzi altamente negativa e fonte di disastri per la Chiesa.

  8. Pino ha detto

    come cosa doveva fare!!! A parte il fatto che non è mai uscito con nessuna dichiarazione pubblica e non ha mai richiamato pubblicamente la coscienza di nessuno, se n’è stato muto ed inerte con un atteggiamento di condiscendenza e “comprensione” verso quello che stata accadendo. Del resto è risaputo che i responsabili di bioetica della Diocesi di Milano, partendo dalla separazione fra etica e politica, hanno aperto ai matrimoni gay (e non solo a quelli) fregandosene del magistero della Chiesa. Quindi per la Diocesi di Tettamanzi quanto stava accadendo ad Eluana era qualcosa a cui non ci si poteva opporre.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

      Ma allora la Congregazione per la Dottirna del Fede dorme?Comunque vi ricordo che Tettamanzi era uno dei ghost writer delle encicliche di Giovanni Paolo II quindi la pensavsa come lui su certi temi bioetici.

      • Pino ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        qui dormono tutti, non solo la Congragazione per la Dottrina della Fede. Chi scriveva le encicliche di Papa Giovanni Paolo II era il Card. Ratzinger, tutte le encicliche di quel periodo sono farina del suo sacco. Non per niente Papa Wojtyla lo volle sempre al suo fianco e gli impedì il ritorno in Germania. Il Card. Tettamanzi, da vescovo di Genova, più che scrivere le encicliche papali era impegnato, sempre in quel periodo, a sfilare nei cortei della CGIL in prima fila a braccetto di Cofferati. Una mia amica che vive a Genova mi raccontò l’episodio dicendomi “se non l’avessi visto con i miei occhi non avrei potuto crederci”. L’unica cosa certa che sappiamo durante il caso Englaro è che il Card. tettamanzi non fece nulla per impedire il fattaccio, poteva almeno prendere una posizione PUBBLICA, chiara e definitiva. Era sua responsabilità.

        • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

          Cosa c’è di male se un vescovo sfila con la CGIL.

          http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Radini-Tedeschi

          Mi riferisco a quando Tettamanzi insegnava a Venegono e durante il peridodo di rettorato di un seminario a Roma.

          • Pino ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

            allora un cardinale può benissimo andare ad una manifstazione del PDL, oppure ad una riunione della Confindustria, non ci troveresti nulla di male, vero? Ma che c’entra Radini Tedeschi, ma per favoreeee. Non confondiamo il grano con la paglia.

            • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

              Be penso che all’assemblea di Confidustria invitino e vada anche il vescovo locale tra òe autorità presenti. Un vescovo non và ne viene invitato ad una manifestazione di partito politico perchè egli come dice il diritto canonico non può accettare cariche elettive.
              Radini Tedeschi era un vescovo che molti altri vescovi ha appoggiato scioperi nel rispetto della dottrina sociale della chiesa.

              • Pino ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                vedi che non afferri la differenza? Una cosa è organizzare un sindacato cattolico in un’epoca non paragonabile all’attuale, altro appoggiare apertamente un sindacato marxista che fa apertamente politica infischiandosene della difesa dei lavoratori, che altro non è se non la scusa per raggiungere obiettivi che con tale difesa nulla c’entrano.

                • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

                  Mai letto la Rerum Novarum?Pe mè è ancora attuale.

                  • Pino ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                    e cosa c’entra la dottrina sociale della Chiesa con l’atteggiamento del Card. Tettamanzi? Era di questo che stavamo parlando o mi sbaglio? Non si stava discutendo del suo non intervento relativamente al caso di Eluana? Io ho ricordato il suo defilè con Cofferati solo per far presente l’orientamento politico-ideologico del detto prelato su certi temi. Infatti non è un caso il suo assordante silenzio su Eluana. Evidentemente era imbarazzato.

  9. Daniele ha detto

    E’ vero: su Eluana Englaro il Presidente Napolitano ha fatto un po’ come Ponzio Pilato.
    Avrebbe potuto e dovuto dire che certe cose non si decidono a colpi di sentenze (sentenze ad hoc, peraltro) ma piuttosto bisogna attendere il lavoro del Parlamento. E, inoltre, avrebbe potuto e dovuto aggiungere che la Repubblica Italiana non considera alimentazione e idratazione, pur somministrate con apparecchi medicali, come terapie ma semplicemente per quello che sono, cioè supporti vitali (che pertanto non possono in alcun modo essere sospesi).
    Invece Napolitano, evidentemente per paura delle polemiche che gli strilloni militanti nei vari movimenti pro-choice (ma sarebbe meglio dire pro-death) avrebbero sollevato, è stato pavido e ha preferito tacere.
    Così il suo silenzio è stato complice dell’ideologia mortifera, di cui purtroppo Eluana è stata la vittima sacrificale.

  10. Guido Izzo ha detto

    Giorgio Napolitano è colui il quale ha fatto Monti senatore a vita nello spazio di una notte (ma una volta non si discuteva per mesi di questa carica prestigiosa ?)e non contento lo ha anche messo a capo di un governo non eletto, ratificando quello che è stato sostanzialmente un golpe organizzato da parte della grande finanza internazionale…
    un tempo gente così sarebbe stata impiccata

« nascondi i commenti