E’ ufficiale: Dawkins e Odifreddi hanno fallito

Come abbiamo tante volte sottolineato, nel 2008 il noto zoologo anti-teista Richard Dawkins si è ritirato in pensione annunciando: «Ho fallito: ho perso la mia battaglia per l’ateismo», riconoscendo di non essere riuscito ad intaccare la fede dei credenti attraverso l’ossessione darwinista, ma solo di aver contribuito alla crescita del creazionismo. Addirittura qualcuno ritiene che abbia finito per portare acqua al mulino dei “nemici”.

Piergiorgio Odifreddi, la brutta copia italiana di Dawkins, non ha certo l’onestà e la lealtà di ammetterlo, tuttavia il suo fallimento è dimostrato proprio in questi giorni da un’indagine sociologica del “Censur”, nella quale si evidenza che tra le cause che hanno fatto a poco a poco allontanare diversi italiani dal cattolicesimo, l’idea che la scienza renda superata la religione -cavallo di battaglia da vent’anni di Odifreddi-, è assolutamente minoritaria (lo studio mostra un forte aumento dei “cattolici adulti” e un ristagnamento negli ultimi vent’anni, degli atei al 7,4%).

Sul network scientifico “Discovery Magazine”, in questi giorni sono stati rivelati risultati di un’altra indagine, volti a capire se la propaganda di questi “New Atheist”,  attraverso diversi volumi di scienziati scientisti (Dawkins, Harris, Dennett, Atkins ecc.) nei quali si è cercato di convincere che la scienza rende atei, abbia funzionato o meno. L’autore dell’articolo ha spiegato che «il “Nuovo Ateismo” è venuto alla ribalta a metà degli anni 2000. Il più influente di questi libri, “L’illusione di Dio” di Richard Dawkins, è uscito nel 2006». «Fortunatamente», ha continuato, la “General Social Survey” ha pubblicato un’indagine nella quale si sono confrontate le risposte date nel 1998 e nel 2008, sulla fiducia nella scienza contro la religione. In questo modo, si spiega sul sito di divulgazione scientifica, si può valutare se la popolazione «è stata influenzata dalle bordate contro la religione di Richard Dawkins e altri». Il risultato? Nessuna differenza, i lettori hanno evidentemente ignorato la propaganda ateista.

D’altra parte nel settembre 2011 una ricerca ha evidenziato che secondo la maggioranza degli scienziati e ricercatori d’elitè non vi sia incompatibilità tra scienza e fede, lo stesso dicasi per la maggioranza (70%) degli studenti universitari americani.

La conclusione dell’autore è che  il “new atheism” ha fallito tanto quanto “l’old atheism”, in quanto «non ha portato nessun effetto culturale nella società tradizionale, ma soltanto tra la minoranza irreligiosa». Il “next atheism” si faccia avanti.

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35 commenti a E’ ufficiale: Dawkins e Odifreddi hanno fallito

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  1. Christian ha detto

    Avete ragione ragazzi, comunque la situzione è davvero preoccupante: “Oltre agli atei «forti» e «deboli», esistono «i lontani dalle forme istituzionali della religione», che non si proclamano atei, ma si dichiarano credenti o anche cattolici. Sono il 63,4 per cento e si tratta di persone che professano un cattolicesimo meramente culturale, dato per scontato senza porsi ulteriori interrogativi sui contenuti della fede e senza preoccuparsi dell’incoerenza sul piano della pratica.

    Questi «lontani»riuniscono le persone che si dichiarano «spirituali ma non religiose», con posizioni influenzate anche da mode culturali come quella del New Age o di filosofie orientali; e quanti «credono, ma non partecipano attivamente alla vita religiosa». Se sommati agli atei veri e propri, arrivano al 70,8 per cento. Esiste dunque una solida maggioranza di italiani che o professano l’ateismo, o sono indifferenti alla religione, o professano una fede fai-da-te mettendo insieme diverse credenze.”

    • Andrea ha detto in risposta a Christian

      Si, è preoccupante, come preoccupante è a mio parere il fenomeno (peraltro aiutato in certi casi dal clima post-undicisettembrino) dell'”ateismo Devoto”, di quanti cioé condividano certe idee della Chiesa senza però capirne le ragioni profonde; quanti insomma dicano “No” all’eutanasia ed all’aborto salvo poi difendere tagli alla sanità od alla maternità “perché ce lo chiedono i mercati“. O, forse anche, peggio di quanti se gli fa comodo appoggiano il Pensiero Cristiano salvo poi prenderne le distanze qualora non gliene faccia più; quelli insomma come i “Teologi dissidenti”.

      Intendiamoci, va bene dire di no agli eccessi del laicismo ed alle sue battaglie, ma il problema è che non proporre alternative valide può esser solo un danno in più.

    • Andrea2 ha detto in risposta a Christian

      Condivido!

      in uno degli ultimi post compariva l’espressione “morte della filosofia”.

      Secondo me è proprio questa la morte della filosofia, ovvero che la maggior parte della gente preferisce non porsi più la domanda sul senso della vita.
      Di conseguenza queste persone si riducono semplicemente a dei “consumatori” della vita, tentando di godere delle cose e delle occasioni che possono trovare e basta.
      Inoltre cercare delle risposte profonde è faticoso, perchè richiede di mettersi in gioco personalmente e può volerci molto tempo… ma loro vogliono tutto e subito, e se non è così, beh, allora non c’è bisogno di affannarsi…

      • A. Dent ha detto in risposta a Andrea2

        Se la gente non ha più la forza di chiedersi quale sia lo scopo della loro esistenza, anche questo scopo svanisce.

        • Andrea ha detto in risposta a A. Dent

          Ma se ti chiedi quale sia non l’hai mai avuto comunque.

          io ad esempio non me lo chiedo più, ho già risposto alla domanda.

          (andrea3)

  2. Christian ha detto

    Sono convinto anch’io che Fede e Scienza non siano in contrasto, ma che gli italiani si allontanino dalla Chiesa per altri motivi è comunque preoccupante!

  3. Christian ha detto

    Voglio dire: l’ateismo forte è sicuramente (per fortuna aggiungo) raro e di nicchia, ma l’indifferenza non è certo positiva!

  4. Alèudin ha detto

    per quella che è la mia esperienza, posso dire che di solito la scusa degli atei è “…a cosa serve Dio?”

    siamo tanto distratti da cose, corsi ti pilates, vita frenetica, smartphones, il pallone, la gnocca, il lavoro, figurati se ho tempo anche per Dio.
    così pieni che semplicemente non si capisce perchè fermarsi a rifletter rischiando di far fermare la ruota, finche gira… a meno di una qualche salutare “sberla” dello Spirito

    viviamo zombizzati.

  5. Davide ha detto

    Non sottovalutiamo la campagna denigratoria fin’ora perpetrata dagli atei anticlericali. Se ponessimo alcune domande alla maggior parte dei cattolici disinformati risponderebbero pari pari come la propaganda anticlericale…E questo perché, fra la massa, fa più effetto un titolone sui quotidiani o un cartello su internet che un’approfondimento o una smentita relegati nel trafiletto o in un libro o in una pagina internet più lunga di tre righe. Questa campagna di disinformazione e di diffamazione ha fatto sì che tanti si siano allontanati dalla Chiesa pur mantenendo la fede in Cristo.

    • Andrea ha detto in risposta a Davide

      È come il razzismo (beh, la clerofobia ne è una branca): bisogna tener separati i singoli episodi ed i pregiudizi dalla realtà. Ma ciò significa andare contro i propri istinti, cosa purtroppo non facile.

  6. Marco Comandè ha detto

    Fallito non fallito fallito non fallito. Questo tifo da stadio non va bene. Dawkins, Odifreddi e altri hanno espresso pubblicamente le proprie idee atee e hanno invitato il pubblico ad ascoltarle, cercando di proporre buoni argomenti e ineccepibili dimostrazioni. Hanno convinto qualcuno, altri non si sono lasciati convincere. E con ciò? Questo è il sale della democrazia. Anche nell’India (che non è affatto di origini induiste, bensì spirituali) accade ogni secolo. Se dovessimo interpretare i dati sul rapporto tra credenti e totale della popolazione, allora scadremmo nella quantità che supera la qualità. In questo senso, non stupisce che si invitino le famiglie a fare eccessivamente figli: la potenza del numero non è un’ossessione solo nazista, ma è un indice di come la religione venga vista solo per il numero di bambini battezzati e non per la convivenza civile e il dialogo interreligioso o sociale.

    • Gimmy ha detto in risposta a Marco Comandè

      Per uno che sostiene con quattro argomenti stupidissimi la bufala della sovrappopolazione cosa ti puoi aspettare se non un apologia del fondamentalismo?

      C’è una forte fallacia nel tuo banale commento: nessuno chiede la censura ma soltanto che le intenzioni dei tuoi due amici sono fallite. Accettalo, è così difficile?

      • Marco Comandè ha detto in risposta a Gimmy

        Mi riconosci che il Medioevo cristiano è superato e quindi che non si può parlare di origini cristiane dell’Europa ma di origini barbare? Io mi sono lamentato per i toni da crociata e non degli argomenti usati. Io non sono d’accordo che quella della sovrappopolazione sia una bufala, per dimostrarlo ti faccio una semplice domanda: quanti figli devono fare i musulmani?

        • Gimmy ha detto in risposta a Marco Comandè

          Le radici cristiane sono ormai riconosciute da chiunque, non sarai certo tu a dimostrare il contrario dato che non riesci nemmeno a difendere in modo dignitoso Pippa Odifreddi.
          Non ti rispondo io, ma l’economista americano David Osterfeld con il suo articolo intitolato “Il perenne mito della sovrappopolazione”: http://digilander.libero.it/cssc/libertarissima/98/sovrapop.htm
          Buona lettura Comandè, e cerca anche di imparare qualcosa.

          • Marco Comandè ha detto in risposta a Gimmy

            Purtroppo il nazionalismo religioso fa ragionare sempre in termini di vittoria e sconfitta, mai di negoziato. Odifreddi e Dawkins hanno dato il loro contributo, aggiungendo un tassello alla nostra filosofia. Non tutto, ma una parte. E non hanno ragione in toto, ma solo su alcuni punti. Anche Pievani, nell’ultimo libro, ha criticato Dawkins perchè ha usato un metodo scientifico per smentire fatti religiosi. Non è un modo ortodosso, religione e scienza sono separati e basta.

        • Bichara ha detto in risposta a Marco Comandè

          ” TUTTO CONCORRE AL BENE DI COLORO CHE AMANO DIO ” rom 8:28

    • Lucio ha detto in risposta a Marco Comandè

      Buoni argomenti ed ineccepibili dimostrazioni? Mi dispiace ma devo ancora vederle….

      • Marco Comandè ha detto in risposta a Lucio

        Se tu non le condividi, bene, per me vale la legge della dialettica: nel confronto fra gli opposti, alla fine il risultato sarà a metà. Alcune loro affermazioni non le condivido e altre invece si. E con ciò?

        • Andrea ha detto in risposta a Marco Comandè

          ironia – Non puoi, o condividi tutto e quindi sei un satanista incoerente, oppure non condividi niente e sei un illuminato coerente – fine ironia.

          Non ci sono vie di mezzo nel mondo della morale assoluta, e fin qui sarebbe una questione di scelte condivisibili o meno, il bello arriva quando tuttavia si arriva a sostenere che tutte le soluzioni ai problemi futuri siano già state scritte, ed allora li si , che l’interpretazione delle Scritture, il cherry picking di cosa è e cosa non è morale, diventa una nobile esercizio di puro relativismo…

        • Leonardo ha detto in risposta a Marco Comandè

          La legge della dialettica vale per te. Per me no. Allora il risultato sta nel mezzo?

          Per me la terra è cubica, per te è sferica, il risultato è che si tratta di un cubo smussato?

          Si, bravo, fai affidamento ad una legge decisdamente valida e solida, peccato che basta metterla alla prova con un esempio idiota e già fallisce.

          Qui si segue la Verità, o comunque l’intento è quello di raggiungerla.
          Permettimi ma mi sembra non solo più sensato e razionale, ma anche più nobile.

          • Marco Comandè ha detto in risposta a Leonardo

            La scienza è sempre stata ispiratrice di ipotesi errate. Il calorico, l’etere, l’orrore del vuoto… Nella dialettica emergono più argomenti e quindi il giudizio sulla filosofia e sul senso della vita son più ponderati. Nel caso scientifico, la dialettica ha portato Einstein contro Newton, ma alla fine nemmeno Einstein è al sicuro dalla falsificabilità.

    • lorenz ha detto in risposta a Marco Comandè

      Se la battaglia ideologica di Odifreddi era sincera, allora ha fallito: voleva scalzare la religione per permettere all’umanità un felice avvenire in nome della scienza e della razionalità, invece la gente che non va più a messa la domenica non ci va per stare a casa a studiare la teoria delle stringhe, ma per andare al centro commerciale a rimbambirsi.
      Detto questo, io sono convinto che la sua non sia una battaglia sincera: l’unico intento è quello di attaccare la religione cattolica. Il resto sono solo giochi di parole.

      • nell ha detto in risposta a lorenz

        Credo che volessero e vogliono i soldi della chiesa cattolica. L’uaar si è professata religione per avere l’8×1000 e ha fatto anche ricorso al presidente della repubblica dopo non averla ottenuta. Alla fine dietro c’è solo il deo denaro e potere.

        Questo fa parte della storia atea di questo paese e non.

        Il vuoto ideologico e culturale , oltre alla presunzione di chi ha voluto e vuole rovesciare il contenuto del vangelo a proprio uso e consumo è vergognoso.
        Basta andare nella sezione del sito dell’uaar ” dicono di noi”” si trovano pezzi dell’antico testamento estrapolati ad hoc e poi i loro addetti li prelevano e li portano in giro nel web..ammettere un fallimento è comunque positivo per rompere con una seria patologia fanatica…di cui sono affetti.

  7. Max ha detto

    Pero’ mi preoccupa un po’ vedere che la % di persone che ritiene la Bibbia “parola di Dio ispirata” (che e’ la definizione piu’ corretta) sia leggermente diminuita. Invece sono lievemente salite le % di quelli che la ritengono un qualcosa di piu’ letterale sia di quelli che la ritengono una raccolta di favole.

    Credo che abbia ragione il commento di “Will”, quando dice che le strategie del “New Atheism” di ridicolizzare credenti e Fede hanno creato posizioni piu’ dure e polarizzate. Non penso che sia un bene.

    • Daphnos ha detto in risposta a Max

      Sono perfettamente d’accordo. Però in questo caso non sono le posizioni radicali in se’ che mi spaventano, è proprio il linguaggio sbrigativo e aggressivo che secondo me è segno di declino culturale. E in questo ha contribuito anche la rete…

  8. Mr. Crowley ha detto

    E’ vero, abbiamo l’aumento dei cattolici “adulti”.

    Niki Vendola si dichiara cristiano!.

    Poi esulta se l’aborto e’ costituzionale, vuole fare i matrimoni gay e le leggi per gli omosessuali!.

  9. enzo cerrato ha detto

    Se pensate che la “fede con le sue credenze irrazionali” sia compatibile con la “scienza razionale” siete degli inguaribili ottimisti e non cercate le ragioni che allontanano sempre più, ed in maniera evidente, gli uomini dalla religione cattolica. Non siate ridicoli con le vostre affermazioni di fede….. usate la mente che la natura vi ha dato. In ogni caso …… buon lavoro.

    • Alèudin ha detto in risposta a enzo cerrato

      caro Enzo ci sono fior di scienziati che invece dallo studio hanno tratto evidenze opposte alle tue, quindi facciamoci un bel bagno di umiltà che fa bene ad atei e non.

      Qui non si discute cosa sia meglio ma come siano, scienza e fede, entrambe necessarie.

      Quindi sono d’accordo con te usiamo la mente ma anche il cuore.

    • Sandro ha detto in risposta a enzo cerrato

      Vedi quali sono i vostri errati “dogmi”? Perché la fede è irrazionale? Scientificamente mi spieghi come concepire un cubo in uno spazio di sole due dimensioni? Razionalmente mi spieghi come fare esperienza delle teorie della meccanica quantistica? Allora non esiste?
      Razionalmente mi spieghi perché ti ostini a voler razionalizzare nella tua mente semplicemente tridimensionale e incatenata al positivismo cose che sono al-di-là dello spazio e del tempo, pur interagendo nello spazio e nel tempo?
      Mi dispiace comunicarti che chi non riesce ad “allargare” gli orizzonti siete proprio voi “semplici” razionalisti: o lo vedo, o non esiste! Quanto tenerezza mi fate nella vostra piccineria, prego che possiate crescere in razionalità ed espandere ed abbattere le ristrette barriere della vostra mente.

      • Andrea ha detto in risposta a Sandro

        “Razionalmente mi spieghi perché ti ostini a voler razionalizzare nella tua mente semplicemente tridimensionale e incatenata al positivismo cose che sono al-di-là dello spazio e del tempo, pur interagendo nello spazio e nel tempo?”

        Ciao Sandro sapresti spiegarmi in base a quale criterio puoi affermare che esistano cose al di la’ dello spazio e del tempo, e quali siano i punti di contatto con essi, attraverso i quali avviene l’interazione cui fai riferimento?

    • Jack ha detto in risposta a enzo cerrato

      E’ arrivato Enzo Cerrato…ora la vedo dura 🙂

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a enzo cerrato

      Perche’ vuoi dare alla scienza una capacita’ che non le appartiene?.

      La scienza e’ incapace di cancellare la religione, in quanto incapace a spiegare il perche’ delle cose.

      La conoscienza dei meccanismi del cosmo e’, alla fine, come avere scritto il libretto di uso e manutenzione dell’automobile, non ti potra’ mai spiegare che qualcuno l’ha costruita.

      La scienza non ha tra i suoi scopi la contrapposizione con la fede, in ultima analisi.

      Anche il Vaticano ha diverse commissioni scientifiche a cui si appoggia per conoscere lo stato della conoscenza nei vari settori.

      Non capisco perche’ vuoi mettere in contrapposizione conoscenze diverse.

      La teologia e’ lo studio della scrittura nel rapporto con la vita dell’uomo, la matematica e’ un gioco di numeri.

      Entrambe le materie sono utili in diversa maniera alla vita dell’uomo, ma non si contrappongono.

    • Lucio ha detto in risposta a enzo cerrato

      Caro sig. Cerrato,
      prima di dire che la religione e la scienza sono incompatibili si studi un poco questo sito: http://www.disf.org/Documentazione.asp. Vedra’ che la questione non e’ cosi’ scontata come sembra e che si sono tante cose interessanti da approfondire.

  10. alessandro pendesini ha detto

    @Sandro
    Andrea mi ha preceduto, con permesso faccio la stessa domanda :
    « saprebbe spiegarmi in base a quale criterio (razionale) puo’ affermare che esistano cose (o entità) al di la dello spazio e del tempo, e quali sarebbero i punti di contatto con essi, attraverso l’interazione a cui fa riferimento » ?
    Mi sia inoltre concesso chiedere se esiste una « morale assoluta », ed in tal caso chi è che decide cio’ che deve essere considerato « morale assoluta » da una morale (preferirei dire un’Etica) che cambia e/o evolve nel tempo ? Ed ovviamente, quali sarebbero i referenziali indiscutibili, razionali, sulla quale riposa qust’asserzione ? Grazie per le risposte.

  11. Lucio ha detto

    Sig. Pendesini,
    Secondo la filosofia Tomista in ogni ente l’atto di esistere deriva dall’ intervento di Dio. E’ solo Dio che puo’ realizzare il passaggio dalla potenza all’ atto, ossia dalla essenza all’ esistenza.
    Per quanto riguarda la “morale assoluta” le faccio notare che la teologia Cattolica afferma che esiste una morale naturale e che questa affermazione non si basa su favole per bambini o su superstizioni ma, al contrario, su una profonda analisi filosofica sviluppata in molti secoli.

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