Arizona: il numero di aborti cala sensibilmente grazie alle leggi restrittive

Il tasso di aborto è sceso di quasi un terzo nel mese di settembre 2011 dopo l’entrata in vigore di una legge pro-life. Ecco dunque qual è il vero antidoto all’aborto e non certo la sua liberalizzazione.

Lo stato, si legge su Opposing Views, ha segnalato che ci sono stati 729 aborti in Arizona nel mese di settembre, un calo di quasi il 31% dal settembre 2010. La diminuzione degli aborti è avvenuta dopo che la Corte d’Appello dell’Arizona ha confermato all’unanimità nel mese di agosto 2009 una legge statale che prevede delle forti limitazioni ai servizi sull’interruzione di gravidanza: solo i medici possono eseguire aborti, le donne devono ricevere informazioni sui rischi dell’aborto, lo sviluppo del feto e le possibili alternative (adozione ecc.) 24 ore prima, è obbligatorio il consenso dei genitori per i minori, protezione per la libertà di coscienza dei medici e operatori sanitari.

Intanto in Mississippi sta avvenendo qualcosa di unico e rivoluzionario: gli elettori dello Stato decideranno il prossimo 8 novembre, in un referendum che avrà profonde ripercussioni nel resto d’America, se la condizione di persona inizia al concepimento o meno. Se vinceranno i «sì» –come informa Avvenire, il Mississippi avrà così messo a segno il più importante “colpo” contro l’aborto mai subito dalla legislazione americana dal 1973. Già in altri otto Stati fra cui Florida, Montana e Ohio è iniziata la raccolta di firme necessaria a indire un referendum analogo il prossimo anno. Una vittoria in Mississippi darebbe una spinta a tutti i gruppi “pro-life” impegnati in simili campagne e catapulterà il tema dell’aborto al centro delle elezioni presidenziali 2012.

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71 commenti a Arizona: il numero di aborti cala sensibilmente grazie alle leggi restrittive

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  1. Karma ha detto

    Ecco l’unico modo per far calare gli aborti! Altro che liberalizzazione!

  2. Tano ha detto

    il cristiano abortista obama non sa più che pesci pigliare… 🙂

  3. Mimmo ha detto

    AHAHAAHAHAHHA, Piero sei spassoso, adesso anche Obama è ateo!

  4. DSaeba ha detto

    “solo i medici possono eseguire aborti”

    Quindi prima anche i non medici potevano eseguire aborti in Arizona? I’m puzzled.

  5. Riccardo ha detto

    Quindi anche chi non era medico poteva farlo prima? Agghiacciante!

  6. Pino ha detto

    la cosa non è affatto una novità. Un questionario distribuito ad un folto numero di donne che aveva abortito, fra le altre, poneva la seguente domanda “se la legge glielo avesse vietato lei avrebbe abortito ugualmente?” un terzo delle donne rispose NO. E’ quindi evidente che una legge che permette l’aborto lo favorisce. Guarda caso anche in Arizona il numero degli aborti è sceso di un terzo a seguito di una legge più restrittiva.

  7. pippo ha detto

    l’articolo però non dice la variazione degli aborti clandestini…

    • Bano ha detto in risposta a pippo

      E ci devono essere variazioni? Perché mai?

      • Piero ha detto in risposta a Bano

        E’ comico cercare statistiche (certe) su fenomeni sommersi…
        Certo, si puo’ anche inventare, come fecero Pannella & C. all’epoca in Italia…

      • pippo ha detto in risposta a Bano

        perchè quando si vieta qualcosa si ha una variazione sia nei comportamenti legali sia in quelli illegali
        come aumentare la pressione fiscale aumenta l’evasione ecc..

        • Bano ha detto in risposta a pippo

          Quindi stai sostenendo che la legge sull’obbligo delle cinture di sicurezza ha aumentato il numero di coloro che guidano senza cinture? Puoi dimostrarlo?

        • Riccardo ha detto in risposta a pippo

          “quando si vieta qualcosa si ha una variazione sia nei comportamenti legali sia in quelli illegali”?
          Ehmbè, come calcoleresti questa variazione nel caso degli aborti clandestino? Non puoi, semplice!

  8. Fedele Razio ha detto

    Pippo, gli unici fatti certi a livello di aborti clandestini sono:

    a) le statistiche degli ospedali relative agli interventi su donne che si presentano con emorragie all’utero e/o ai genitali, per le quali la diagnosi identifica un intervento abortivo; quelle statistiche dimostrano la totale falsita dei dati sull’aborto clandestino propagandati dai militanti della morte per aborto;

    b) gli aborti illegali che si praticavano a scopo dimostrativo durante la campagna per la legalizzazione dell’uccisione del non nato (leggasi aborto volontario); vedi a questo proposito la famosa foto in cui una nota militante radicale pratica un aborto illegale con una pompa da bicicletta.

    Tanto dovevo.

  9. Riccardo ha detto

    E come faresti a produrre delle statistiche “attendibili” degli aborti clendestini?
    Te l’ha spiegato sopra Fedele Razio che non è possibile

  10. Nicola ha detto

    Dunque, si legge, in Mississippi saranno gli elettori a decidere se la condizione di persona inizia al concepimento o meno. Ma voi questo lo trovate sensato?
    Cioè, se la questione è scientifica o etica, è giusto vada affrontata con un referendum? Oppure la questione è politica?

    Per fare un sempio: sarebbe giusto decidere via referendum se è il sole a girare intorno alla terra o viceversa? Io direi di no: la questione va affrontata con i metodi dell’indagine scientifica.

    Quanto alla condizione di “persona” dell’embrione, ritenete che la questione sia meramente politica? Pare proprio di sì, stando all’autore dell’articolo (definisce l’evento come”unico e rivoluzionario”). Ma secondo voi? Che ne pensate?

    • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

      Nicola, dici una cosa molto sensata. No, non sono d’accordo che la questione vada decisa dai cittadini, poiché è un’evidenza scientifica. Ormai, oltre alla Corte di Giustizia europea, è l’embriologia a dichiarare all’unanimità che la nuova vita umana inizia dal concepimento. Qui puoi trovare una bella spiegazione: http://www.uccronline.it/2010/04/22/la-scienza-dimostra-che-embrione-e-feto-sono-persone-umane/

      Ti ricordo che forse proprio per questo la Chiesa cattolica americana ha criticato questo referendum dicendo di non essere d’accordo: http://www.ilfoglio.it/soloqui/10936
      Quindi sostanzialmente sei in linea con il pensiero della Chiesa, visto come è facile quando si ragiona?

      L’autore dell’articolo dice che sia un evento “unico e rivoluzionario” ed ha perfettamente ragione dato che non è mai accaduto una cosa del genere (“unico”) e se vinceranno i “si” cambierà completamente la politica e l’attività del mondo “pro-life”, tant’è che in tanti altri Stati stanno preparando la stessa cosa (“rivoluzionario”).

      Concludo dicendo che cmq è un’azione interessante dato che la maggioranza della popolazione, come dicono i sondaggi Gallup, è pro-life e dunque non vuole più politici abortisti. E’ una risposta esasperata, che forse può anche portare a qualcosa di buono.

      • Nicola ha detto in risposta a Gennaro

        Veramente io non ancora espresso il mio punto di vista, ho solo fatto domande… immaginavo, infatti, che dal punto di vista della chiesa, lo status di “persona” all’embrione dovrebbe essere una verità indiscussa. Allora è incomprensibile che nemmeno l’articolo sopra si assuma una posizione critica sul referendum.
        E pure l’Avvenire scrive: “la condizione di persona inizia al concepimento? Se vinceranno i «sì», come sembra succederà, il Mississippi avrà così messo a segno il più importante colpo contro l’aborto mai subito dalla legislazione americana dal 1973”. (che poi fa pure ridere: si tratta di uno degli stati considerati più ininfluenti e culturalmente arretrati d’america). Cioè, siccome l’Avvenire si aspetta una vittoria dei SI’, allora adesso gli va bene sottoporre una “verità scientifica” a referendum??

        • Nicola ha detto in risposta a Nicola

          L’errore non è fare o meno il referendum, ma il porre la questione nei termini in cui è stata posta in questo articolo (o nell’Avvenire): cioè che saranno gli elettori a “stabilire” una presunta verità scientifica sulla quale la Chiesa sembra non avere dubbi (e dovrebbe dunque trovare inaccettabile che sia soggetta a consultazione elettorale). La materia da contendere, nel referendum, è semmai la “dignità”, o i “diritti”, che attribuiamo al feto: si tratta di stabilire se e quando farli coincidere con quelli normalmente attribuiti alle “persone”. In questo senso allora la questione è meramente politica, non c’entra nulla l’embriologia.

        • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

          Come ti spiegavo, non conta molto la vittoria in Mississipi quanto il precedente che crea. Tanti altri stati (ben più importanti) stanno preparando referendum simili. L’embriologia e la scienza dimostrano che l’embrione è una persona, tuttavia la politica fa fatica ad adeguarsi. E allora occorre un movimento popolare.

          La scienza si è già espressa, come ti ho fatto notare nel link (l’hai guardato?). Dunque il referendum è sbagliato fino ad un certo punto: la popolazione dice le stesse cose che dice la scienza, è solo la politica a rimanere ferma. Dunque anch’io appoggio in pieno questo referendum seppure vorrei, come chiede la Chiesa, che la questione rimanesse a livello scientifico e filosofico e non “popolare”.

          La tua posizione mi sembra abbastanza chiara.

          • Nicola ha detto in risposta a Gennaro

            Ah ecco, “la scienza si è già espressa”. Il concetto di persona è un elemento culturale, pertanto figuriamoci come possa essere definito a partire da una ideologia… scientifica. Per la cultura scientifica attuale, infatti, non ha nemmeno senso porsi il problema di equiparare un “embrione” a una “persona”.
            Chiunque tenti di assegnare biologicamente (cioè su basi scientifiche) una “data” in cui un ente biologico diventa “una persona”, sbaglia o è in malafede.

            Intendiamoci, non sono solo i religiosi ad arrogarsi questo diritto, lo fanno anche molti laici. E guarda un po’ che strano: i religiosi tendono a datare prestissimo (fatto l’embrione->fatta la persona), mentre, per i più laici, la “persona” appare tardissimo (diciamo, non prima del parto). E guarda un po’, entrambi ti vendono quella datazione come assoluta, scientifica e incontrovertibile: “la scienza si è già espressa”.

            D’altronde tu, Gennaro, sei in grado di conoscere a fondo la complessità delle ricerce nel campo dell’embriologia moderna? Oppure, diciamo, ti sei puppato il riassunto di quel link senza farti troppe domande? No perché, magari, se vai nei forum del sito Uaar, troverai altrettanti links “scientificamente incontrovertibili” di segno opposto.

            Beh, cavoli vostri comunque. Dovrete pure scegliere a quali links abboccare e quali no.

            • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

              “Ah ecco, “la scienza si è già espressa”
              Esattamente….la scienza, l’embriologia moderna, stabilisce che l’essere umano si comincia ad avere al momento del concepimento. Il discorso filosofico e culturale parte da questo dato di fatto, non esistendo esseri umani non persone, non essendoci criteri validi per stabilirlo, si desume che ogni essere umano è persona, dunque l’embrione è un essere umano con diritti identici a quelli delle persone umane. Il primo diritto è quello alla vita. La Corte di Giustizia europea ha recentemente confermato che l’embrione è una persona umana e non è possibile brevettarla.

              “Per la cultura scientifica attuale, infatti, non ha nemmeno senso porsi il problema di equiparare un “embrione” a una “persona”.
              E’ vero, il discorso filosofico come detto, segue immediatamente l’evidenza scientifica.

              “i religiosi tendono a datare prestissimo..
              Il discorso non è affatto religioso, dato che come confermi tantissimi laici sostengono quanto detto sopra. E’ vero che non ci sono religiosi che propendono per l’infanticidio, al contrario tanti laici non ritengono l’uccisione dell’embrione, del feto e del neonato un’azione immorale. Uno di questi è il noto bioetico Peter Singer (molto amato da Dawkins) il quale dice queste cose: http://dallaragioneallafede.blogspot.com/2010/01/peter-singer-ateismo-e-infanticidio.html (vai a tutti i link segnalati)

              “sei in grado di conoscere a fondo la complessità delle ricerce nel campo dell’embriologia moderna?
              Nicola, non c’è alcuna discussione su quando cominci l’essere umano. Citami soltanto un testo scientifico che dica il contrario e che sia datato oltre il 2001…al contrario vai al link che ti ho posto sopra e che tu stai evitando, dove sono citati decine di testi scientifici.

              “No perché, magari, se vai nei forum del sito Uaar, troverai altrettanti links “scientificamente incontrovertibili” di segno opposto”
              Ripeto, non c’è alcun dibattito, ma c’è l’unanimità su quando appaia un nuovo essere umano, ovvero al momento del concepimento, come ha giustamente ribadito la Corte di Giustizia europea.

              “Beh, cavoli vostri comunque. Dovrete pure scegliere a quali links abboccare e quali no.
              Tu hai supposto che sul sito uaar ci fossero link che dicessero l’opposto, non lo hai affatto dimostrato. Dunque questa conclusione è completamente fuori luogo. Devi ancora dimostrare che esista qualcuno che dica l’opposto. I “cavoli” sono tuoi ora.

              • Nicola ha detto in risposta a Gennaro

                Perché dovrei trovare un testo scientifico che dice il contrario, se la questione è metafisica? Oppure vuoi credere che in tutti i trattati di embriologia c’è scritto “l’embrione è una persona”? E se credi a questa sciocchezza dell’unanimità scientifica, allora che c’entra la corte di giustizia europea? Cioè, deciditi: la scienza o il diritto? Mezzo e mezzo?

                Cavoli vostri: intendo vostri di chi adduce presunte prove scientifiche (=links) per giustificare una questione dogmatica (x i religiosi) o metafisica (x i laici). La vera discussione, infatti. è se un ente (embrione, feto) debba essere considerato o meno “con pari diritti/dignità di una persona”. E infatti si discute nei parlamenti, nei referendum, nei disegni di legge, mica sui libri di embriologia.

                • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

                  “Perché dovrei trovare un testo scientifico che dice il contrario, se la questione è metafisica?
                  Perché la questione è innanzitutto scientifica: l’embrione è un essere umano fin dal concepimento. Da qui parte il discorso filosofico (e non metafisico, ma cosa stai dicendo Nicola????) su cosa sia la “persona” e ti ho spiegato che il discorso filosofico stabilisce che tutti gli esseri umani siano persone, dunque l’embrione è una persona umana. Mostrami che non è così.

                  “Oppure vuoi credere che in tutti i trattati di embriologia c’è scritto “l’embrione è una persona”?
                  Tutti i trattati di embriologia stabiliscono che l’embrione è un essere umano. Per stabilire che l’embrione è una persona occorre entrare in campo filosofico.

                  “E se credi a questa sciocchezza dell’unanimità scientifica, allora che c’entra la corte di giustizia europea?”
                  La tiro fuori perché essa ha fatto proprio questo ragionamento e uno che non vuole andare a verificare deve obbligatoriamente sapere cosa ha detto in merito la Corte di Giustizia (almeno per sentito dire)

                  “Cioè, deciditi: la scienza o il diritto? Mezzo e mezzo?”
                  Innanzitutto la scienza, poi arriva la filosofia e poi il diritto fa la legge.

                  “di chi adduce presunte prove scientifiche (=links) per giustificare una questione dogmatica”
                  Il discorso non è affatto religioso o metafisico dato che tantissimi laici sostengono le stesse identiche cose e perché si parla di scienza e filosofia. Forse i religiosi sono più sensibili alle vite uccise dall’aborto.

                  “è se un ente (embrione, feto) debba essere considerato o meno “con pari diritti/dignità di una persona”
                  Assolutamente si, e dato che non c’è alcun motivo per non ritenerlo non persona (se è essere umano) allora l’embrione è una persona con relativi diritti.

                  “E infatti si discute nei parlamenti, nei referendum, nei disegni di legge, mica sui libri di embriologia”
                  I libri di embriologia servono come base per stabilire che siamo di fronte ad un essere umano, poi arriva tutto il resto. Per questo è giusto questo referendum anche se la questione non deve essere travisata come pura “volontà popolare”.

  11. Nicola ha detto


    Tutti i trattati di embriologia stabiliscono che l’embrione è un essere umano.

    Certo, come no.
    Che dire… contenti voi!

    • Raffa ha detto in risposta a Nicola

      Ma perché fuggi via in questo modo Nicola? Di cosa hai paura? Hai studiato i link che ti sono stati forniti? Perché al posto di lasciare commenti infantili non citi testi che negano che l’embrione non sia un essere umano?

      Ecco qui il contrario:

      In “Human Embryology and Teratology” (2001)
      «Anche se la vita è un processo continuo, la fecondazione (che, per inciso, non è un ‘momento’) è un punto di riferimento critico perché, in circostanze normali, un nuovo organismo umano geneticamente distinto forma quando i cromosomi del pronucleo maschile e femminile si fondono nell’ovocita»

      Nel “The Developing Human: Clinically Oriented Embryology” (2003)
      «Lo sviluppo umano inizia al momento della fecondazione, cioè il processo durante il quale il gamete maschile o spermatozoo si unisce ad un gamete femminile (ovulo) per formare una singola cellula chiamata zigote. Questa cellula totipotente altamente specializzata segna il nostro inizio come individuo unico […]. Un zigote è l’inizio di un nuovo essere umano (cioè, l’embrione)».

      “In the Womb“, testo redatto dal National Geographic (2005):
      «Le due cellule gradualmente e con garbo diventano un tutt’uno. Questo è il momento del concepimento, quando un unico set di DNA di un individuo viene creato, una firma umana che non è mai esistita prima e non sarà mai ripetuta».

      Nel “Langman’s Medical Embryology” (2006)
      «Lo sviluppo inizia con la fecondazione, il processo con cui il gamete maschile, lo spermatozoo, e il gamete femmina, l’ovocita, si uniscono per dare origine a uno zigote».

      Nel volume “Before We Are Born: Essentials of Embryology” (2008)
      «Lo zigote è formato dall’unione di un ovocita e di uno spermatozoo, è l’inizio di un nuovo essere umano»

      eccetera….ora tocca a te, altrimenti lascia perdere.

      • Nicola ha detto in risposta a Raffa

        Raffa’, cosa ti aspetti che faccia di preciso, che rilanci con i testi che “non” scrivono che l’embrione è un essere umano? Poi si fa la conta e vediamo chi ha pescato di più? Su dai, la questione è ben più seria e complessa del trovare o non trovare una stringa del tipo “zigote è l’inizio di un nuovo essere umano” su un documento, perché il problema a monte è proprio realizzare cosa sia la “vita umana”, o dunque essere umano, persona, etc. Se fosse tutto così limpido, scientificamente incontrovertibile e sostenuto da questa fantomatica comunità scientifica unanime, non si capisce l’esistenza dei dibattiti bioetici, dei referendum in Mississippi (di cui non dovreste certo gioire) e dei dibattiti politiche. Di che dibattere? la scienza ha risolto tutto!

        Io l’ho già scritto cosa penso: e’ proprio un problema scientificamente malposto: il concetto stesso di “vita umana” e’ un elemento culturale e di definizione arbitraria. Non sta alla scienza stabilire la condizione di “essere umano” o “vita umana” di un embrione. La società (alla politica) ha invece il dovere di stabilire “quando” subentrano i diritti e la dignità di essere umano nello sviluppo dell’embrione.

        Genna’: se sei contento, bene. sta contento!

        • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

          Scivoli via Nicola, è un dispiacere. Oltretutto ti sei contraddetto….prima dici che la questione si basa sulla definizione di “persona” e poi dici che la questione si basa sulla definizione di “essere umano”.
          Sono due cose molto diverse e il fatto che tu confonda le due cose dimostra poca conoscenza dell’argomento. L’essere umano è l’essere appartenente alla specie Homo Sapiens e la scienza sa benissimo quando quando compare un nuovo essere umano, ovvero al concepimento. Non troverai mai nessuno che dica il contrario.

          La questione su cui si dibatte è se questo essere umano abbia o meno lo status di “persona”. Questo è un dibattito filosofico e su questo c’è divergenza di vedute, dibattiti bioetici ecc…Dunque sbagli ancora una volta quando dici che è un “problema scientificamente mal posto”. Hai confuso ancora i termini della questione. L’unico errore del referendum è spostare il dibattito alla decisione democratica, quando invece bisognerebbe che la affrontassero gli esperti di bioetica, diritto e filosofia. Chi è a favore dice, come ti ho scritto sopra, che ogni essere umano è anche una persona umana, dunque ha i diritti che spettano a tutte le persone umane (compreso quello alla vita). Chi si oppone dice il contrario, ma bisognerebbe approfondire le critiche (questo potresti farlo tu per alimentare il nostro dibattito).

          Smettila di provocare e prova a prendere sul serio il dialogo.

          • Nicola ha detto in risposta a Gennaro

            Genna’, la questione terminologica non mi appassiona e certe cose mi auguro ti risultino chiare dal contesto: se ci riferiamo allo status giuridico di persona (dignità, diritti etc.) allora il metodo referendario rappresenta una possibile soluzione, sebbene mi chiedo quanto possa piacere alla chiesa; cmq qui la scienza non c’entra nulla.

            Il concetto scientificamente sfuggente è quello della datazione della vita umana. Cioè, circa lo status ontologico dell’embrione, i religiosi sembrano curiosamente possedere verità scientifiche assolute e incontrovertibili. Beati loro; fatto sta che la scienza ha i propri limiti nel tema. La biologia descrive solo quel che succede durante i diversi stadi dello sviluppo embrionale, non quali siano le caratteristiche che costituiscono la vita umana, cioè l’uomo (anima, coscienza, unità, unicità…). Tra l’altro, se fossi un fondamentalista religioso, mi chiederei come conciliare il “mio” status ontologico di essere umano, dato che sono gemello, con il dogma cattolico della sacralità dell’embrione. Mistero. (ma tutto sommato, la cosa non mi interessa troppo).

            • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

              Io ancora dubito che tu stia capendo ciò di cui parliamo, ma comunque tenterò di prende ancora una volta sul serio quanto dici.

              “la questione terminologica non mi appassiona”
              Non male come posizione, complimenti. Tralasciando questa sottile forma di ignoranza, ribadisco che “essere umano” e “persona” sono due concetti profondamente diversi, il primo è scientifico e il secondo è filosofico. Confondere continuamente i piani come stai facendo significa ignorare i termini della discussione.

              ” se ci riferiamo allo status giuridico di persona (dignità, diritti etc.) allora il metodo referendario rappresenta una possibile soluzione, sebbene mi chiedo quanto possa piacere alla chiesa”
              E’ l’unica cosa sensata, secondo il mio punto di vista ovviamente, che dici. E’ quello che ho cercato di spiegarti fin dall’inizio. Ovviamente ti dicevo che la Chiesa non è d’accordo con il referendum (http://www.ilfoglio.it/soloqui/10936), ma d’altra parte non posso pretendere che si capisca tutto subito.

              “Il concetto scientificamente sfuggente è quello della datazione della vita umana
              Non c’è alcun “concetto scientificamente sfuggente”. L’embriologia sa benissimo quando compare l’essere umano Homo sapiens, lo sanno anche gli abortisti come segnalato nel link che tu ti rifiuti di consultare. Riassumendo la posizione dei principali testi embriologici forniti da Raffa qui sopra, ecco qui:

              In “Human Embryology and Teratology” (2001)
              «Anche se la vita è un processo continuo, la fecondazione (che, per inciso, non è un ‘momento’) è un punto di riferimento critico perché, in circostanze normali, un nuovo organismo umano geneticamente distinto forma quando i cromosomi del pronucleo maschile e femminile si fondono nell’ovocita»

              Nel “The Developing Human: Clinically Oriented Embryology” (2003)
              «Lo sviluppo umano inizia al momento della fecondazione, cioè il processo durante il quale il gamete maschile o spermatozoo si unisce ad un gamete femminile (ovulo) per formare una singola cellula chiamata zigote. Questa cellula totipotente altamente specializzata segna il nostro inizio come individuo unico […]. Un zigote è l’inizio di un nuovo essere umano (cioè, l’embrione)».

              “In the Womb“, testo redatto dal National Geographic (2005):
              «Le due cellule gradualmente e con garbo diventano un tutt’uno. Questo è il momento del concepimento, quando un unico set di DNA di un individuo viene creato, una firma umana che non è mai esistita prima e non sarà mai ripetuta».

              Nel “Langman’s Medical Embryology” (2006)
              «Lo sviluppo inizia con la fecondazione, il processo con cui il gamete maschile, lo spermatozoo, e il gamete femmina, l’ovocita, si uniscono per dare origine a uno zigote».

              Nel volume “Before We Are Born: Essentials of Embryology” (2008)
              «Lo zigote è formato dall’unione di un ovocita e di uno spermatozoo, è l’inizio di un nuovo essere umano»

              Nessun dubbio, dunque, nessun limite.

              ” i religiosi sembrano curiosamente possedere verità scientifiche assolute e incontrovertibili”
              Per l’ennesima volta occorre rispondere che la discussione non è basata su un discorso religioso ma puramente laico. Tantissimi contrari all’aborto sono agnostici, non credenti e anticlericali.

              ” La biologia descrive solo quel che succede durante i diversi stadi dello sviluppo embrionale, non quali siano le caratteristiche che costituiscono la vita umana, cioè l’uomo (anima, coscienza, unità, unicità…)
              Ancora una volta confondi i piani tra “essere umano” e “persona” e nemmeno te ne accorgi. La biologia descrive perfettamente quando appare l’essere umano (vedi sopra) ma non sa determinare il concetto di persona. Qui entrano in gioco la filosofia e la bioetica e di conseguenza i referendum popolari.

              “se fossi un fondamentalista religioso, mi chiederei come conciliare il “mio” status ontologico di essere umano, dato che sono gemello, con il dogma cattolico della sacralità dell’embrione”
              Lo status ontologico si riferisce al concetto di “persona” e non di “essere umano”, continuando a confonderti dimostri che ritieni tutti gli esseri umani delle persone e dunque anche tu accordi il diritto alla vita all’embrione umano (che la scienza dimostra essere un “essere umano”). I dogmi cattolici sono pochi e si basano su questioni teologiche e non certo sull’embrione. La tua provocazione, che non raccolgo poiché completamente insensata e formulata pessimamente, dimostra che non conosci nemmeno le cose che critichi.

              • Nicola ha detto in risposta a Gennaro

                Genna’, cerca di capire. Ho espresso due concetti e li ho chiariti; puoi chiamarli A e B se utilizzare nomi fuorvianti ti confonde: A= status giuridico concernente i diritti e la dignità della persona; B= status ontologico concernente la peculiarità della vita umana (individualità, pensiero, coscienza..). A e B non coincidono a meno di non millantare conoscenze assolute e incontrovertibili; la religione, d’altronde, non ha bisogno di provare nulla. Ma se poi vuoi parlare di altro, parla pure di altro. Per quanto mi riguarda, ho posto le mie domande e avuto le mie risposte.

            • Laura ha detto in risposta a Nicola

              @Nicola: anch’io noto molta confusione da parte tua nell’esporre la questione. Sei partito dicendo una cosa e ora dici l’opposto. Ti invito a leggere meglio le risposte che ti vengono date, a patto ovviamente che ti interessi realmente dialogare e tu non stia giocando a “chi resiste di più”.

    • Gennaro ha detto in risposta a Nicola

      Tutta qui la risposta?

      Dunque accetti tutto il resto, bene, sono contento.

      Come dice Raffa però, l’unica cosa su cui rimani contrario è la cosa più evidente di tutte. Il fatto che tu ti opponga dimostra la tua completa estraneità dall’argomento. Basta solo sottolineare che anche i peggiori abortisti, come Flamigni e Viale, ammettono senza problemi che l’embrione sia un essere umano fino al concepimento. Basta aprire un testo scientifico, d’altra parte…fallo, Nicola, altrimenti rimarremo sempre a questi livelli.

      Un saluto!

  12. StefanoPediatra ha detto

    @Nicola: mai provato a vedere se da una cellula uovo umana fecondata con uno spermatozoo umano esce fuori un puledro? o un elefantino? o un criceto? o un pesce? o un’orchidea? o una mosca?

    Se lo zigote riceve 23 cromosomi dalla madre e 23 cromosomi dal padre e padre e madre sono esseri umani, non v’è dubbio (è quello che dicono non solo l’embriologia ma anche la genetica e la biologia) che il nascituro, in ogni suo stadio di maturazione, dallo zigote al neonato, è un essere umano. Non c’è altra possibilità di asserire il contrario se non producendo prove incontrovertibili che dalla fecondazione di una cellula uovo umana con uno spermatozoo umano si ottenga qualcosa di diverso da un uomo (indipendentemente dal fatto che a seguito di alcune mutazioni possano generarsi danni al prodotto del concepimento che però nulla, secondo me, di umano tolgono a quell’essere).

    Questo è ciò che dice la scienza e, per chi vuole essere razionale, non credo che esista nulla di più vero di ciò che asserisce la scienza (attenzione, parlo di acquisizioni scientifiche e non di teorie scientifiche che sono tutt’altra cosa). A meno che non si voglia dire che la scienza dice il giusto solo quando quello che dice ci fa comodo per i nostri interessi mentre le conclusioni scientifiche che non ci fanno comodo per i nostri ragionamenti sono “bufale”.

    Il resto è tutto discutibile. Per coloro che hanno come religione il Diritto, si potrà discutere di personalità giuridica e di diritti del nascituro. I filosofi potranno arrovellarsi nel tentativo di giustificare ciò che a loro più piace. Ma ogni conclusione a cui si arriverà a seguito di queste discussioni sarà sempre e comunque opinabile e potenzialmente controvertibile con la teoria immediatamente successiva e più alla moda o con la teoria della controparte.

    Per i Cattolici l’essere umano è persona da subito e come tale acquisisce questa dignità immediatamente e conseguentemente diventa titolare di diritti. Così come resta persona anche l’essere umano in coma o quello che ha perso il proprio raziocinio a causa di una malattia neurologica o di un incidente. Giusto o sbagliato che sia è comunque l’atteggiamento più prudente.

    Credo che articolo UCCR e Avvenire intendano semplicemente dire che è un grande risultato che un gran numero di persone si esprimano a favore della vita anche attraverso un referendum nel quale sottolineano la propria convinzione che l’essere umano sia persona fin dal momento del suo concepimento.

    Il fatto non è se sia giusto o meno che l’inizio della “personalità” sia deciso per legge o attraverso un referendum popolare. Il fatto è che tanta gente, la maggioranza della gente sia in grado di riconoscere ed indicare, una volta tanto, una cosa importante, bella e sacrosanta.

    • Laura ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Bentornato Stefano!!!! Non ti vedevo più e mi sono preoccupato 🙂

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Laura

        Ciao Laura. Secondo me su questo sito parliamo un po’ troppo di omosessualità e transgenderismo… lo desumo dal fatto che ti firmi Laura e poi scrivi che ti sei “preoccupato”! 🙂

        Scherzi a parte:

        1. se la mia mancanza si è notata mi fa piacere perchè vuol dire che a prescindere che siano cose condivisibili o meno i miei commenti comunque si notano; chi è che diceva “anche male, purchè di me si parli?” o una cosa simile? 🙂

        2. nell’ultima settimana ho dovuto preparare un paio di relazioni per altrettanti convegni (uno a Milano e uno a Cernobbio) e non sono riuscito a seguire le discussioni del sito. Peccato perchè ora vedo che ce ne sono tante interessantissime!

        Ciao 🙂

    • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Non c’è altra possibilità di asserire il contrario se non producendo prove incontrovertibili che dalla fecondazione di una cellula uovo umana con uno spermatozoo umano si ottenga qualcosa di diverso da un uomo

      …Due uomini.

      Mi riferisco all’essere alla presenza di anima, coscienza, unità, unicità. Se un’entità embrionale mi rappresenta, anche in potenza, due gemelli, non le potrei mai attribuire
      lo status peculiare di “essere umano”.

      • Maffo ha detto in risposta a Nicola

        Ma due uomini non sono qualcosa di diverso da un uomo….i gemelli rimangono esseri umani assolutamente unici, con un corredo genetico assolutamente unico e personale, mai esistito nella storia dell’umanità.

        • Nicola ha detto in risposta a Maffo

          ??? Scusa ma due gemelli sono “due vite umane” e non rappresentano in alcun modo una entità di vita umana, cioè “una vita umana”.

          • Maffo ha detto in risposta a Nicola

            Nicola, allontana la bottiglia…due gemelli rimangono due esseri umani assolutamente unici, con un corredo genetico assolutamente unico e personale, mai esistito nella storia dell’umanità.

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