Le conseguenze della scoperta della tomba dell’Apostolo Filippo

In Ultimissima 14/8/11 riportavamo la notizia che la Missione Archeologica Italiana in Turchia, guidata da Francesco D’Andria, ha portato alla luce la tomba di San Filippo Apostolo, ennesima scoperta archeologica a conferma dell’attendibilità storica dei Vangeli.

Alfredo Valvo, docente di Storia romana ed Epigrafia latina all’Università Cattolica di Milano, commenta su “La Bussola Quotidiana” l’importante ritrovamento: «Innanzitutto conferma della tradizione. Archeologia ed epigrafia si dimostrano una volta di più indispensabili per confermare le notizie delle fonti letterarie, prime fra tutte i Vangeli e gli Atti degli Apostoli (per quanto riguarda Filippo)».

Diventa dunque certa la presenza di Filippo a Hierapolis di Frigia nell’ultima parte della sua vita. «Le notizie letterarie confermate», continua Valvo, «provengono dagli Atti di Filippo che sono testi apocrifi, cioè non riconosciuti come ispirati ma non per questo da rifiutare. Altre notizie sulla vita dell’Apostolo troviamo in Eusebio di Cesarea, storico del IV secolo, che a sua volta le mutua da Papia, vescovo di Hierapolis, vissuto fra I e II secolo e perciò quasi contemporaneo di Filippo e come tale fonte attendibile sulla vita dell’Apostolo». Filippo era di Betsaida, in Galilea, è uno dei primissimi apostoli di Gesù ed è tra coloro che vengono citati nella moltiplicazione dei pani e dei pesci (vicino al sepolcro è stato trovato un mosaico con raffigurazione di pesci), è anche tra i protagonisti del Vangelo di Giovanni e degli Atti degli Apostoli, e la scoperta della tomba conferma inoltre, ancora una volta, «che il cristianesimo, predicato a tutte le genti, all’inizio si radicò saldamente nella penisola anatolica prima che altrove. Infine la terza e forse più solida ragione per considerare la rilevante importanza del ritrovamento è una ennesima prova della continuità apostolica da Gesù in poi. Il ritrovamento troverebbe nello schietto “linguaggio” archeologico una testimonianza molto vicina al tempo in cui Cristo visse».

Ruggero Sangalli, esperto di storia della Chiesa e archeologia sacra, aggiunge: «in questi ultimi decenni la credibilità storica cristiana ha beneficiato molte volte del lavoro degli archeologi, a danno di chi, con faciloneria mista a tendenziosità, desiderebbe tanto confinare il cristianesimo nella sezione “miti, saghe e leggende”». Cita così lo sconquassamento avvenuto in casa laicista dopo la scoperta dei Rotoli di Qumran, della scoperta della piscina dei cinque portici a Gerusalemme, delle iscrizioni di Cesarea Marittima, della croce rinvenuta sotto le ceneri di Pompei ed Ercolano ecc.. «Tutta la Tradizione», continua Sangalli, «lungi dall’essere una sfilacciata somma di fantasiose aggiunte ed interessate interpretazioni, non fa che mostrarsi radicata in precisi fatti che l’hanno determinata fin dalle origini del cristianesimo».

 

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20 commenti a Le conseguenze della scoperta della tomba dell’Apostolo Filippo

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  1. Paolo Viti ha detto

    E tutti i teologi ed esegeti benpensanti che hanno dominato dal 700 al 900, prima delle grandi scoperte archeologiche, che fine fanno di fronte a queste notizie? Cosa commenteranno adesso?

  2. Nofex ha detto

    Oggi una persona seria dovrebbe fare una semplice cosa: prendere i libri di Strauss, di Renan, di Hegel, di Clouchard sulla “Vita di Cristo” e buttarli nel cesso. Ormai non c’è più una frase che non sia stata smentita dall’archeologia.

    • Piero B. ha detto in risposta a Nofex

      E invece no. Oggi le persone che si ritengono serie ti consigliano di leggere libri scritti da (testuali parole) Studiosi e Premi Nobel come “il libro che la tua chiesa non ti farebbe leggere mai”, “il libro che nessun papa ti farebbe leggere mai”, “la favola di cristo”, ecc…
      Non so più che dire a queste persone che con una battuta ridicolizzano volumi scritti nel corso di anni da miti studiosi, anni di esperienza ignorati con un’alzata di spalle, la saggezza millenaria abbattuta da una riga di blog.
      Per loro sembra che miliardi di persone per decine di secoli non hanno mai capito niente, fino ad adesso.

      • Hugo ha detto in risposta a Piero B.

        E’ terribile, è vero. L’unico vero e grande nemico per il cristianesimo è l’aumento del tasso di ignoranza collettiva.

      • DSaeba ha detto in risposta a Piero B.

        Tutta gente che non sa nulla del proprio passato, non sa nulla del proprio presente e pretende di insegnarlo a noi.

        Questa è la civiltà del giornalismo, dove due righe scritte da un idiota su un giornale sono migliori di decenni di studi approfonditi.

      • a-ateo ha detto in risposta a Piero B.

        @piero B.,
        ma davvero sempre sempre l’assegnazione di un nobel rappresenta pagamento di merito scientifici….qualche, parecchie, volte non obbedisce a scoperte finalità politiche….o paga mercede al servo che ha sviluppato un tema assegnatogli da una invisibile mafia massonica…
        E si spera che lo slogan “il libro che nessun papa ti farebbe leggere mai” non sia la versione mascherata dello slogan “il libro che sei obbligato a leggere per obbedire alla moda del momento”.
        Detto questo e avendo tempo, leggersi le stupidaggini di Renan può essere un utile allenamento al confronto dialettico al quale ogni cristiano impegnato è chiamato.

        • Piero B. ha detto in risposta a a-ateo

          Il politically correct oggi vuole che qualsiasi teoria sia vera, purchè sia abbastanza improbabile e detta con aria di derisione da un intellettuale con gli occhialini.

    • Alessandro ha detto in risposta a Nofex

      @Nofex: Bisognerebbe buttare nel cesso anche chi ha creduto veramente a tutto ciò che vi era scritto…

  3. Piero ha detto

    OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT OT

    Salve a tutti!
    Questo mio post solo per un’allegra presa in giro.
    Memore delle mie passate “cattive” frequentazioni, sulla falsariga del “Credo del Fuffaro” mi sono permesso di scrivere una piccola facezia. Spero che vi piaccia.
    Devo ammettere che ho dovuto cambiare ben poco in realtà: infatti molte cose attribuite al “Fuffaro” si adattano meravigliosamente all’Invasateo di turno.
    E’ solo una bozza, e invito tutti a modificarla per migliorarla.
    Si accettano critiche, suggerimenti, aggiunte, modifiche.
    Grazie.

    IL CREDO DELL’INVASATEO (BOZZA)

    Per essere un Invasateo come si deve, è necessario seguire le seguenti norme:

    1. Preferite sempre la chiave di lettura anti-Vaticano rispetto alla chiave di lettura noiosamente banale: le spiegazioni naturali, come per esempio che il “Vaticano” paga regolarmente l’ICI per le attività commerciali, sono per i sempliciotti e per gli ottusi creduloni.
    Se volete andare a letto con quella topina tutta curve newage , indignadas, no-global o anticlericale, non ditele che l’ateismo è una religione come un’altra.

    2. Mai cercare la più semplice ed ovvia causa di qualcosa ed in particolare evitate come la peste di menzionare il Cathechismo della Chiesa Cattolica: è la vostra nemesi!

    3. Dovete essere convinti che la parola «diritto» significhi «soddisfazione immediata di OGNI CAPRICCIO che la moda o le lobby impongono o che possa passare per le propria mente».
    Quindi usate la parola «diritto» più spesso che potete: eventualmente arricchitela con aggettivi come «inoppugnabile», «imperativo», o, se siete in full attack mode «evidente»,
    «non-più-rinviabile», ed altro che implichi gravi difetti psicofisici in chi osasse trovarla qualcosa di anormale.

    4. Definite tutto quello che è comunemente accettato, e contro cui vi battete, usando l’aggettivo «clericale» in senso dispregiativo, come se si trattasse di un’imposizione proveniente da qualche autorità di cui bisogna diffidare e non di
    cose che chiunque, solo volendolo, può verificare.
    Riempitevi la bocca di frasi che iniziano con «secondo la versione “clericale”», «secondo la ricostruzione “clericale”», «secondo la scienza “clericale”», «secondo la medicina “clericale”», «secondo la storia “clericale”», «secondo la geografia “clericale”», «secondo la matematica “clericale”», «secondo l’educazione fisica “clericale”», «secondo l’intervallo di ricreazione “clericale”», «secondo la pausa pranzo “clericale”» e così via.

    5. Non accettate mai le affermazioni della scienza “clericale” o creata da un clericale, o da istituti finanziati dal Vaticano o dai preti, a meno che si tratti di cose in cui credete da anni, come per esempio la gravità o la sferoidalità della Terra o ancora che il Sole irradia calore.
    Tenete però conto del fatto che i migliori invasatei, i veri fuoriclasse, riescono a mettere in dubbio anche queste cose, prendendo in seria considerazione ipotesi del tipo «la gravità non esiste, se stiamo attaccati al suolo è solo perché la Terra ruota», o del tipo «è possibile e financo plausibile che la Terra sia cava e noi ne abitiamo la superficie interna», o anche del tipo «il sole è freddo e l’aria si scalda solo per la sua densità»: il tutto in base a (s)ragionamenti .

    6. Alzate parecchio il gomito mentre scrivete, oppure sniffate coca, o fumatevi una canna (come è vostra abitudine, del resto), vi renderà molto più creativi e tutto, ma proprio tutto, avrà più senso per voi.

    7. Non vergognatevi di proporre le teorie più assurde e bislacche: giustificatele usando il punto di partenza imprescindibile degli sragionamenti del Vero Invasateo, e cioè l’affermazione «Tutto è colpa del Vaticano». Usando questa formula magica potrete far passare agli occhi degli ingenui qualsiasi scemenza come qualcosa di serio su cui riflettere: sarà poi un gioco da ragazzi, partendo da essa, passare da «possibile» a «probabile», da «probabile» a «praticamente certo» e da «praticamente certo» a «provato al di là di ogni dubbio».

    8. Quando vi fanno notare la palese idiozia delle vostre tesi, così palese da non dover neanche essere spiegata, accusate l’interlocutore di avere la mente chiusa e ottenebrata dalla propaganda “clericale”, mentre la vostra è aperta, pura e flessibile come quella di un neonato. Gli altri invasatei adorano il concetto di «mente aperta» e vi accoglieranno nel loro sancta sanctorum senz’altro indugio: come voi, non tollerano quei tipacci cattivi d’animo che chiedono sempre le prove di qualsiasi cosa. Ed esattamente come voi non solo ritengono di avere la mente aperte come quella di un neonato, ma ne hanno anche lo stesso spirito critico e le stesse conoscenze.

    9. Ridefinite le parole «libertà» e «scetticismo» per far figurare che il vero scettico sia chi accetta come possibili le vostre ridicole fantasie senza discuterle.

    10. Fate presente che sarebbe arrogante e presuntuoso pensare che le cose che sostenete possano essere tutte false: qualcuna vera ci deve essere… il che significa che avete ragione… e quindi sono tutte vere.

    11. Quando state discutendo, la tecnica migliore per “provare” la vostra ipotesi è quella di iniziare con una supposizione, e, quando si arriva a metà messaggio, riferirsi alla supposizione non ancora verificata come se fosse un fatto assodato: questo causerà abbastanza confusione iniziale da concedervi un momentaneo trionfo.

    12. Ribadite spesso che in un regime democratico come il nostro ognuno è libero di dire ciò che vuole e tutte le opinioni hanno pari valore, la vostra come quella di chiunque altro: perciò se SOSTENETE (senza prove) che il Vaticano succhi denaro dallo Stato Italiano, avete ragione tanto quanto chi DIMOSTRA che non è afftto vero, anzi. Quando immancabilmente vi spiegheranno che le opinioni sono un conto, e sono rispettabili in quanto soggettive, mentre affermazioni come le vostre vorrebbero essere oggettive e quindi andrebbero supportate da prove e da fatti, non solo da simpatie, fate orecchie da mercante.

    13. Se voi fate affermazioni come «tutti sanno che…», «è acclarato che…», «è risaputo che…» quella è da considerarsi una prova inoppugnabile, mentre se qualcun altro scrive «in realtà è stato mostrato
    che…»
    riportandone la dimostrazione, quella è solo una mera opinione.

    14. Il ragionamento per assurdo è un’arma molto potente, quindi fermatevi nei vostri ragionamenti quando avete raggiunto il vostro obiettivo, instillare il dubbio, e non portateli mai alle loro logiche conseguenze finali: è naturale infatti che partendo da sciocchezze si arrivi alla fine del ragionamento a conclusioni ancora più sciocche, che smaschererebbero in un attimo la stupidità delle tesi di partenza.

    15. Ribaltate completamente l’onere della prova: voi avete ragione a prescindere, senza bisogno che dobbiate presentare alcuna evidenza delle vostre affermazioni. Che siano gli altri a dimostrare che siete in torto, se ci
    riescono.

    16. Rivoltate completamente anche i fondamenti attuali della giurisprudenza: coloro che accusate sono colpevoli fino a prova contraria e voi non dovete dimostrare assolutamente nulla delle vostre accuse. Per esempio: TUTTI (ma
    proprio TUTTI) i preti accusati di pedofilia sono colpevoli a prescindere, anche se sono nati anni dopo i loro accusatori, e il Papa sapeva tutto.

    17. Per (vostra) definizione, tutto ciò che è “clericale” o comunque legato al Vaticano è menzognero e serve ad ignobili scopi, quindi voi che lo combattete siete, sempre per (vostra) definizione, persone oneste e probe, dei coraggiosi e incorruttibili paladini della verità: in quanto tali tutto vi è concesso, compreso mentire, manipolare, falsificare, minacciare, insultare e quant’altro.
    Quando vi faranno notare la vostra ipocrisia, dato che vi comportate come, se non peggio, i cattivoni-malvagi-e-mentitori che dite di voler ostacolare, uscitevene con il motto «il fine giustifica i mezzi» (probabilmente la più grossa fesseria che sia mai stata scritta, che fa il paio con «tutto è colpa del Vaticano»).

    18. Riferitevi a chiunque non si dichiari immediatamente e totalmente d’accordo con voi, come ad un mentecatto troppo stupido per capire le vostre meravigliose intuizioni, oppure come ad un “servo e leccapiedi del Vaticano” al soldo del Papa, pagato al solo scopo di mentire e depistare i ”nobili ricercatori della verità”, quali voi vi ritenete.

    19. Cambiate versione spesso e volentieri, a secondo di cosa vi fa più comodo al momento, dato che a voi, in quanto “Paladini della Verità” che combattono le “bieche menzogne cattoliche”, tutto è concesso e quindi potete infischiarvene della coerenza.
    Tipico esempio: se i documenti vaticani, o della CEI, o le leggi stesse vi sbugiardano dite che essi sono per definizione inaffidabili e di parte, quindi senz’altro menzogneri e quindi avete senza dubbio ragione voi che li contraddite; se invece appoggiano una parte di ciò che sostenete prendeteli come oro colato e scandalizzatevi di fronte all’impudenza di chi osa metterli in discussione.

    20. Da Veri Invasatei DOC vi è concesso superare abbondantemente il limite dell’ipocrisia e arrivare, se appena possibile, al puro bispensiero di orwelliana memoria: non limitatevi a cambiare continuamente versione a seconda di quanto sia per voi vantaggioso, negate decisamente di averla mai cambiata e affermate orgogliosi di aver sempre sostenuto una e una sola cosa.
    In pratica, se, dopo qualche vostra arrampicata acrobatica sugli specchi con rigiramento di frittata annesso, qualcuno vi ricordasse le vostre precedenti posizioni, prima correte a cancellare i vostri post incriminati e poi accusate chi
    ha osato sfidarvi di essere un bieco mentitore che si inventa bugie al solo scopo di screditarvi (in puro stile «1984», appunto).
    Questa tecnica risulta particolarmente utile quando avete scritto bestialità più gigantesche del solito, tali da far accorgere chiunque della vostra totale ignoranza anche nelle materie più elementari (robe tipo che 60•tg 30° farebbe
    1800). Ho scritto quando e non se per il semplice motivo che per l’Invasateo di razza è imprescindibile fare certe figure barbine periodicamente, considerato che una delle sue caratteristiche essenziali è quella di avere le conoscenze e la preparazione di un lamellibranco non troppo sveglio, ma al contempo credersi un luminare in praticamente tutto lo scibile umano: logico che uno convinto di sapere tutto e di avere la Verità in tasca, in vita sua non farà mai la fatica di studiare qualcosa e non imparerà mai niente.
    Se poi, conoscendo voi e la vostra cristallina onestà intellettuale, quel qualcuno si premunisce facendo degli screenshot dei vostri voltafaccia e delle vostre idiozie e poi ve li sbatte in faccia, accusatelo di essere, oltre che un bugiardo, un falsario che ha manipolato l’immagine.
    Dopo di ciò, per concludere in bellezza e non farvi mancare nulla, accusate di “bispensiero” e di attuare una “riscrittura orwelliana della storia” gli altri.

    21. Due parole: «cambiate paradigma».
    Cercate di rispondere al minor numero possibile di domande dirette e di confondere le acque a tutti i costi, usando scenari ipotetici («supponiamo che») per cambiare argomento in continuazione.
    Infatti, se vi fermate troppo a lungo su un singolo argomento, rischiate che vi chiedano qualcosa di irritante, come le odiatissime prove: non lasciate assolutamente che questo accada!

    22. Se vi mettono nell’angolo chiedendovi insistentemente le evidenze di qualcosa, ribattete che non si può escludere a priori che sia come dite voi, prove o non prove. Molti si allontaneranno scuotendo il capo sconsolati, e questo, naturalmente, significa che avete ragione voi: scrollare il capo lateralmente, dopo tutto, potrebbe essere la stessa cosa di un movimento verticale a mo’ di assenso… ricordate? Tutto è colpa del Vaticano!!!

    23. Se quello che avete scritto viene smentito da un vostro oppositore, contrattaccate; se viene smentito da qualcuno che per il resto sostiene la vostra posizione, accettate graziosamente la correzione e lasciate cadere la cosa.
    In entrambi i casi, dopo qualche giorno, ripetete tutto da capo ed esattamente come prima, fingendo che nulla sia successo.
    Lo stesso naturalmente vale quando cambiate pulpito da cui concionare: nonostante da altre parti vi abbiano dimostrato in mille e un modo tutti i vostri errori, quando vi trovate davanti ad un pubblico nuovo, che non ha assistito alle
    vostre precedenti figure barbine, ripetete da capo tutte le vostre immaginifiche boiate, inalterate. Dopo tutto siete gli eredi diretti di quei ciarlatani e venditori di olio di serpente che vivevano allo spalle dei gonzi rifilando loro
    immani schifezze spacciate per miracolose panacee, costretti a cambiare piazza di frequente per non essere linciati da chi cascava nelle loro truffe: certe antiche tradizioni vanno rispettate, perbacco!

    24. Ripetete ossessivamente un concetto o una domanda usando sempre le stesse parole: una tale dimostrazione di logica stringente farà crollare le difese dei vostri avversari.
    Ignorate domande ironiche, allusioni a film come «Rain Man», o termini più oscuri .

    25. Nel caso siate in difficoltà, iniziate a porre domande retoriche senza niente a che vedere con il dibattito in corso: se il vostro interlocutore ignora le vostre domande sciocche, e si ostina a rimanere in argomento, ripetete
    le domande senza senso più e più volte. Questo farà sì che tutti i gonzi nel pubblico si convincano che il vostro avversario stia evadendo il punto.

    26. Una tecnica alternativa consiste nell’andarsene sbattendo la porta, con frasi del tipo «ho meglio da fare, IO, che discutere con voialtri [insulto a piacere], addio» o anche «non ho tempo da perdere, IO, con certi [insulto a piacere]
    come voi, addio» e variazioni sul tema.
    Naturalmente la vostra è solo una finta (altrimenti che invasatei sareste?) e non appena vedrete l’occasione di ritornare con qualche battuta sprezzante, lo farete immantinente più agguerriti (e invasati) di prima.
    Gli Invasatei fuoriclasse, cioè quelli meno cretini (non scrivo gli invasatei più intelligenti per non usare un ossimoro) aspettano almeno un giorno prima di fare la loro trionfalistica rentrée, mentre gli invasatei standard di solito bastano pochi minuti: cercare di avere l’ultima parola a tutti i costi è più forte di loro.

    27. Date velatamente del bugiardo a chiunque vi si opponga, o tentate qualche altra tattica che, sperabilmente, lo faccia arrabbiare: per esempio ignorate le sue spiegazioni, fraintendetele ripetutamente, fate finta di non capire o
    qualificate qualsiasi obiezione come insufficiente (esempio classico, esclamare: «tutto qui?» oppure «uau! che argomentazioni!»).
    Se risponde a tono alle vostre estenuanti provocazioni, portate la discussione sulla sua collera, e accusatelo di insulti e accanimento persecutorio;
    se invece rimane calmo e in argomento, insistete, anche passando dalle velate insinuazioni agli insulti diretti!!!
    Tanto i Veri atei del pubblico perdoneranno i vostri peggiori attacchi verbali e ignoreranno i vostri più spericolati giochi di gambe, ma riterranno anche la sua più lieve replica come un attacco personale ingiustificato che mina alla
    base la sua posizione.

    28. Usate a piene mani la fallacia dello spaventapasseri, consistente nel travisare le affermazioni altrui e nel criticare quindi non le vere argomentazioni
    di chi vi contesta ma una loro versione storpiata e facilmente smontabile. Ad esempio potete rafforzate il vostro equivocare con citazioni parziali di quanto hanno scritto gli altri, fatte in modo da stravolgerne il senso, al limite
    eliminando eventuali «non»: rischioso ma di sicuro effetto.

    29. Quando tutto il resto fallisce, pur di non concedere il punto, tentate almeno il pareggio usando il jolly de «la verità sta nel mezzo».
    Trattasi di sonora sciocchezza quando si parla di fatti oggettivi visto che, ad esempio, la Terra non può certo essere mezza tonda e mezza a forma di ciambella: quella che sta nel mezzo al massimo è la virtù, ma con gli sprovveduti senza
    speranza è una frase che funziona a meraviglia.

    30. Cercate di sembrare una persona che sa il fatto suo, preparata e competente su tutto. Per dare questa impressione e per mettere in soggezione chi vi legge, usate frasi molto forbite nella forma, anche se assolutamente vuote nella sostanza, e modi di dire arcaici e desueti, incomprensibili ai più: non preoccupativi,
    neanche voi dovete in realtà capire le parole che usate, basta che prendiate un dizionario e ne cerchiate qualcuna da inserire qui e là nei vostri sproloqui. Chi si nutre di fuffa di solito ha la preparazione scolastica di un lamellibranco e l’impressionabilità di una pellicola, quindi si fa facilmente irretire da tali dimostrazioni di “cultura”, convinto com’è che se un tizio usa certi paroloni deve per forza sapere quello che dice ed avere ragione.
    In special modo, infarcite a caso i vostri scritti di termini altisonanti e in sindacalese, ancorché privi di significato: disseminate liberamente i vostri discorsi di riferimenti all’«omogenitorialità», alla «cardinalità
    transfinita», ai «livelli vibrazionali» e ai «campi di risonanza gastrica».
    Usate la parola «quantistico» in una frase, anche se avete solo una vaga idea di cosa significhi: per un effetto ancora più impressionante, usatelo come aggettivo della vostra superstizione favorita, per esempio «rabdomanzia quantistica».
    Sentite come suona serio?
    È anche molto utile memorizzare tutti i termini fanta-tecnologici di Star Trek, per quando vi serve in fretta una qualche spiegazione “scientifica”: potete parlare ad esempio di «smorzatori inerziali» o «gelatine bioneurali».

    31. Fingete di avere una laurea e/o che la abbiano le persone che vi danno ragione: l’importante è non farsi inchiodare sul tipo di laurea o sul dove e quando sia stata conseguita. Limitatevi a ripetere con forza che ne avete una, e quindi siete superiori, competenti, e non potete sottostare agli interrogatori e alle richieste di prove del primo che passa.

    32. Se vi fanno notare che né voi né coloro che citate possedete una seppur minima preparazione nel campo in cui volete imporre le vostre balzane tesi, osservate sagacemente che avere una specializzazione in un campo lontanissimo dall’argomento discusso dona una chiarezza di visione ineguagliabile: aver lavorato sulla fisiologia delle piante leguminose tropicali in India, per esempio, rende delle autorità nel campo delle scoperte archeologiche che confermino
    la veridicità del Vangelo.

    33. Per dare ad intendere che avere il Vaticano che si oppone alle vostre idee dia ad esse un’autorevolezza e una dignità eccezionali, fate riferimento alla lunga serie di famosi autori di teorie che furono “perseguitate” dal Sant’Uffizio.
    A tal proposito tirate in ballo Galileo: attenzione però che dovete essere abili nell’esporre tale argomentazione, perché essa è sì calzante, ma all’incontrario, nel senso che vi dà torto marcio.
    Infatti Galileo non aveva prove DETERMINANTI in mano (quelle vennero dopo), ma fu osteggiato dal Santo Uffizio e Inquisizione e solo per questioni riguardanti la religione e la lettura letterale della Bibbia: egli infatti voleva modificare la Bibbia. Inoltre fu “condannato” a recitare i Salmi in una lussuosa villa di proprietà di un cardinale (N.d.R.: da verificare)

    34. Citate Einstein, citatelo spesso, e atteggiatevi come se una qualsiasi frase di Einstein sostenesse la vostra posizione di invasateo.
    Se possibile citate frasi che abbia detto davvero, magari modificando una parolina qua e una parolina là per far risaltare il fatto che, se solo Einstein avesse potuto sapere quello che sapete voi oggi, vi avrebbe sostenuto a spada
    tratta.
    Comunque non è necessario usare delle sue vere frasi, che tanto lui è morto da un sacco di tempo per cui è accettabile se lo rinfrescate un pochino, portandolo al passo coi tempi, e comunque non può più difendersi dalle vostre false atribuzioni: figuratevi che quarant’anni dopo la sua morte lo hanno fatto persino parlare di api, inventandosi di sana pianta la frase a lui attribuita.

    35. Spiegate continuamente che è assodato che i vostri nemici, i cattolici e i preti, impediscono l’uso di tecnologie e di cure mediche avanzatissime che permetterebbero a moltissime persone che soffrono di guarire in pochi minuti.

    36. Scovate quell’unico riferimento che supporta le vostre posizioni e se qualcuno ne trova altri che smentiscono il vostro, ribattete che questo significa che il tizio che ha l’ardire di contrastarvi non riesce a pensare con la propria testa e per questo è costretto ad appoggiarsi ai preti: come al solito, ignorate tutte le domande su con che coraggio riusciate a prendere una posizione così sfacciatamente ipocrita.

    37. Se vi forniscono link che sbugiardano le vostre sparate, scrollate le spalle sospirando che nessuna persona ragionevole si può fidare di quel che trova scritto su Internet.
    Di contro, ogni volta che leggete qualcosa su Internet che soddisfi le vostre tesi e pregiudizi, riportatelo ovunque come se fosse un fatto accertato e non datevi mai la pena di fare la più elementare ricerca o verifica in proposito.

    38. Di fronte ad eventuali link al catechismo o a lettere apostoliche e similari che vi vengano proposti, sottolineate come siano scritti in un gergo volutamente incomprensibile, per confondere chi li legge.
    In casi veramente estremi, sostenete che non si apre il link e deviate il discorso sui problemi di rete e sui protocolli internet.

    39. Continuate a rammentare quell’unico teologo che potrebbe aver detto qualcosa che a sua volta potrebbe essere interpretato come fornente un indizio che forse, teoricamente, volendo, supporta la vostra tesi: ancora meglio (ma non indispensabile) se il teologo lo ha detto davvero.
    Ignorate eventuali osservazioni sul fatto che l’intervista in questione è vecchia di cinquant’anni, che da allora è stata snaturata, o che esperti teologi lo considerano un incompetente (e lo possono pure dimostrare): al contrario,
    riferitevi a lui come «il più famoso teologo di tutti i tempi», oppure, meglio ancora, parlate di «innumerevoli teologi», tutti rigorosamente inesistenti.

    40. Ogni qualvolta compare all’orizzonte qualcuno che, non importa per quale motivo, attacca o critica uno dei “mefitici” individui che imbrattano il mondo con la loro presenza, i preti, blanditelo, lodatelo, scambiateci battutine, strizzatine d’occhio e ammiccamenti. Ignorate il fatto che ciò vi fa sembrare una coppia di fidanzatini che fanno pucci-pucci, oppure il fatto, seppur evidentissimo, che il nuovo arrivato vuole solo fare caciara o sfogare un astio personale: la cosa importante è che finalmente avete un alleato, primo fido soldato dell’Invincibile Esercito della Libertà che marcerà sotto le vostre bandiere.

    41. I cumparielli possono essere estremamente utili: se non riuscite a trovare abbastanza anime semplici disposte a credere alle vostre luminose quanto bislacche affermazioni, createvi numerosi nickname diversi ed inviate risposte ammirate ai vostri stessi messaggi. Naturalmente se avete la possibilità di fare commenti anonimi e quindi non dovete neppure prendervi il disturbo di creare false utenze, approfittatene a piene mani e crete dal nulla un vero e proprio esercito di vostri fan, appunto tutti, rigorosamente, anonimi.
    Si sa che sostenere di aver ragione solo perché sono in molti a pensarla allo stesso modo è una nota fallacia logica, detta argomentum ad populum, molto ben stigmatizzata da Marcello Marchesi: «mangiate cacca, milioni di mosche non
    possono sbagliare».
    Ma voi fregatevene: dato che il vostro target sono i boccaloni irrecuperabili, potrete e dovrete far riferimento ai numerossissimi “mi piace” sulle pagine di Facebbok create da Voi, e la massa dei suddetti boccaloni si allineerà, inciampando gli uni addosso agli altri nella foga di uscire dal gregge del «popolo bue» per entrare nel vostro, di gregge.

    42. Già che ci siete, create dei fake dei vostri avversari, per creare confusione e per far credere che in realtà anche i vostri oppositori vi appoggiano, o per ridicolizzare le tesi a voi avverse.

    43. Fondate un vostro forum oppure blog o ancora news-group privato, con un manifesto studiato per tenere lontano chiunque non condivida la vostra “illuminata” immagine del mondo, quindi annunciate trionfanti la nascita di un’oasi di pace, democrazia, amore e rispetto reciproco.
    Certo, le voci dissenzienti verranno insultate e gratuitamente diffamate senza pietà e senza che sia loro consentita la minima espressione delle proprie opinioni, men che meno di difenderle in modo ragionato, ma questo è il duro prezzo da pagare per difendere la libertà di pensiero e di parola; la vostra libertà di pensiero e di parola, beninteso, non certo quella altrui.
    Unica accortezza da tenere presente: magari non sottolineate entrambe le facce del Fiero Mondo Nuovo nel medesimo post, che qualche scettico dalla mente obnubilata potrebbe tacciarvi di ipocrisia.

    44. Inviate crosspost su qualsiasi spazio pubblico troviate nel web, copincollando praticamente ovunque vi capiti il vostro sito personale, con almeno una decina di post al giorno: assicuratevi di dare ripetutamente fiato alle vostre idee su un sacco di forum e blog, anche se non collegati all’argomento e quindi palesemente in off topic. Create decine di pagine su facebook.
    La vostra parola d’ordine deve essere: SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! Allagate il web!

    45. Quando i proprietari e i fruitori legittimi dei siti che avete preso di mira col vostro SPAM dissennato si stuferanno di vedere il loro spazio monopolizzato da voi e dai vostri ossessivi interventi, e, esasperati, vi inviteranno a darvi una calmata o andarvene fuori dalle scatole, cominciate a gridare alla “censura”, e dalla volta successiva, non mancate di linkare, nello spazio riservato al proprio sito web, uno screenshot dei vostri messaggi che sarebbero stati censurati. Che questi siano stati creati ad arte da Voi con Photoshop, poco importa.

    • Tano ha detto in risposta a Piero

      Grande Piero! Molto divertente e realista nche se decisamente OT…ma la cosa più bella è il tuo ritorno tra noi!

      • Giorgio P. ha detto in risposta a Tano

        Ecco cosa leggono gli atei quando vanno in bagno…uniscono l’utile al dilettevole!
        Bellissimo!

      • Piero ha detto in risposta a Tano

        Carissimo fratello in Cristo Tano, ti ringrazio tantissimo per le tue parole di incoraggiamento.
        Ma mi dispiace, ho deciso di non frequentare piu’ il forum.
        Questa era solo una cosa che volevo pubblicare quando sono avvenuti i miei scontri. L’ho fatto solo perche’ qualcuno migliore di me e con un senso dell’umorismo migliore del mio la modificasse e migliorasse (se c’e’ qualcuno che ne ha voglia).
        Avevo anche scritto all’utente Vauro (all’indirizzo vauromilano@gmail.com) per ringraziarlo per le sue parole in mia difesa e per spiegargli cosa mi ha spinto a farlo, ma l’indirizzo non va.
        Dando un’occhiatina distratta pero’ vedo che ve la cavate benissimo senza di me, e anche che i soliti troll non smettono mai di dire le loro solite bestialita’. Auguri e continuate cosi’.
        Ti ringrazio tantissimo.

        P.S.: mi rendo conto dell’ironia nel dire di non voler frequentare piu’ il forum scrivendoci 😀 , ma non avevo altro modo di farlo. 😉

    • Johnny ha detto in risposta a Piero

      Sembra che OGNI PUNTO di questo simpatico elenco venga realizzato dal comportamento di Leptis Magna. 🙂

  4. nikon ha detto

    forte, però visto che si parla di libri, ho scoperto che gli Atei hanno pubblicato un altro dei loro “libri”, una specie di libro che parla delle malefatte delle religioni per spingere i lettori a “convertirsi” all’ateismo usando come spauracchio proprio le religioni “brutte, sporche e cattive”…

    http://www.nuovimondi.info/tutto-quello-che-sai-su-dio-e-falso-2/

    e pensare che il libro si intitola “tutto quello che sai su dio e falso”

  5. a-ateo ha detto

    @piero, perfettamente condivisibile….
    Quello che hanno detto sulla GMG…è incredibilmente ridicolo e detto da soggetti senza alcun senso del ridicolo!

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a a-ateo

      Be giornate della laicita 1500 GMG 1000000.

      Se guardiamo poi l’età media dei partecipanti.

      Aspetto ancora risposta tramite il loro forum.

  6. Fedele Razio ha detto

    Amici, gli invasatei sono pochi, ma purtroppo molto agguerriti e ben finanziati (Fondazione Open Society di Soros, Fondazione Rockfeller, etc.), con ovvi legami con la massoneria di più alto grado e la finanza proprietaria dei media.

    Bisogna essere più organizzati, e recuperare il territorio mediatico.

    Necessario sarebbe fare rete e organizzare una sorta di “compagnia per la rete ed i media”, o “catholic internet and media action team” per creare eventi mediatici sulla rete e sui social network che diffondano il bene che fa la Chiesa, e intervenga inondando di email di protesta i giornali e i siti che attaccano la Chiesa.

    Azione urgente.

    • Giorgio P. ha detto in risposta a Fedele Razio

      Quando il Papa andò in Inghilterra, furono preparate una cinquantina di persone per parlare in televisione del cattolicesimo e rispondere alle obiezioni più comuni (che poi sono sempre le solite…).
      Fecero un corso di diversi mesi e aiutarono per la buona riuscita dell’evento.
      Ufficiosamente si seppe che i preparatori erano vicini all’Opus Dei, e c’è da dire che nel campo della comunicazione l’Opus Dei se la cava molto bene, basta pensare a Navarro Valls e a Pippo Corigliano.

      • Max ha detto in risposta a Giorgio P.

        Gia’, si chiamavano Catholic Voices. Dio li benedica per come seppero rispondere a tante domande difficili fatte dai media!

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