Boom del cristianesimo nel mondo, gli atei sono in calo
La relazione annuale dell’International Bulletin of Missionary Research sulla quantificazione della realtà cristiana del mondo, messa a confronto con le altre fedi, ha stimato che vi siano stati in media 270 nuovi martiri cristiani ogni 24 ore negli ultimi 10 anni. Infatti «il numero di martiri tra il 2000 e il 2010 si aggira intorno al milione». Nel 1900 ce n’erano 34 mila.
La buona notizia è che invece entro la metà del 2011 ci saranno 2 miliardi 306 milioni e 609 mila cristiani di tutte le confessioni nel mondo, i quali rappresenteranno il 33% della popolazione globale. Si tratterà di un lieve aumento della percentuale rispetto al 2000 (32,7%), ma anche di una lieve diminuzione dal 1900 (34,5%). Questi 2,3 miliardi di cristiani, riporta un articolo su Avvenire, possono essere suddivisi in 6 macro-blocchi dal punto di vista ecclesiale: 1 miliardo 160 milioni e 880 mila cattolici, 426 milioni e 450 mila protestanti, 271 milioni e 316 mila ortodossi, 87 milioni e 520 mila anglicani, 378 milioni e 281 mila «indipendenti» (cioè coloro che sono separati dal cristianesimo confessionale) e 35 milioni 539 mila cristiani «marginali».
Rispetto ai 2,3 miliardi di cristiani del mondo, vi sono 1,6 miliardi di musulmani, 951 milioni di indù, 468 milioni di buddisti, 458 milioni di cinesi che praticano culti popolari, e 137 milioni di atei, il cui numero è diminuito negli ultimi dieci anni e diminuirà ancora di più nel corso degli anni (cfr. Ultimissima 5/7/10). In questo 2011 avremo una media di 80 mila nuovi cristiani al giorno (31 mila saranno cattolici) e 79 mila nuovi musulmani, ma meno di 300 atei ogni 24 ore. L’Africa ha dimostrato di essere l’area più sorprendente dal punto di vista della crescita cristiana nel secolo scorso (da 8,7 milioni nel 1900 a 475 milioni di oggi e 670 milioni entro il 2025).
Oltre a fornire altri numeri di rilievo secondario (n° di ascoltatori di radio cristiane e n° di libri cristiani venduti), vengono date risposte agli studi sulla scomparsa del cristianesimo, il quale può dirsi in calo nell’Europa occidentale, ma si colloca in una curva a crescita esponenziale che impressiona in altre parti del mondo, compresa la più difficile delle regioni per l’evangelizzazione cristiana, l’Asia. Infatti, continua l’articolo, il continuo aumento del cristianesimo rispetto al declino dell’ateismo (in numeri assoluti e considerando gli atei come percentuale sul totale della popolazione mondiale) suggerisce la possibilità che la dimensione caustica del nuovo ateismo, potrebbe avere a che fare con un timore preciso di alcuni atei, di per sé scaltri: stanno perdendo e il tempo sta avanzando. È improbabile che una notizia del genere si possa apprendere dai media tradizionali. In ogni caso ci sono i numeri.
Questa dell’aumento dei cristiani è una grande bufala perchè i cristiani aumentano solo laddove c’è un grande aumento della popolazione, cioè nel terzo mondo. I cristiani vengono poi conteggiati sul numero totale di battezzati, rito che viene spesso imposto per tradizione o per motivi familiari anche a quelle persone che poi smettono di credere. Un conteggio serio andrebbe fatto sul numero effettivo di praticanti ed in percentuale, non in numeri assoluti.
Non solo nel terzo mondo, anche in paesi ex comunisti, come la Russia e le repubbliche baltiche.
Il fenomeno riguarda anche l’India e la Cina (dove i cristiani sono cosa nuova).
La cosa non e’ cosi’ semplice.
Si ma sono tutti popoli inferiori secondo la nostra amica. Si sarebbe certamente trovata bene in tempi di eugenetica, praticata ovviamente dai popoli “superiori”.
Adriana punta il dito su una questione interessante: può essere considerato cristiano chi non frequenta mai, non ha mai almeno sfogliato la bibbia ( e ne conosco tanti)?
Tu che ne pensi? Io non saprei dire, però di logica non potrei considerarli “veri” cristiani.Che poi i cristiani crescano sinceramente a me, da ateo, non fa caldo nè freddo.
Come disse Ratzinger a proposito dell’argomento: “Molti che stanno dentro in realtà stanno fuori e molti che stanno fuori è come se stessero dentro”.
Forse, però non aver mai almeno sfogliato la bibbia e non “santificare le feste” le trovo delle gravi mancanze.Poi essere cristiani non è sicuramente solo questo.
Il problema è che, ti dirò, quando ci si schiera pro/ o anche contro la Chiesa per puro comodo mi imbufalisco.
Sono gravi mancanze, più la seconda della prima. Ricordo che l’unico precetto che la chiesa chiede ai fedeli è la messa domenicale e la confessione almeno una volta all’anno, meglio se a Pasqua. Il resto è a discrezione della persona.
ma assolutamente falso. il non santificare le feste (cioè non frequentare la Messa domenicale) è un peccato grave senza se e senza ma. Questa della notte di Pasqua e della confessione almeno una volta l’anno è un altro discorso. Non è a discrezione della persona non andare a messa la domenica come se, indipendentemente dal fatto che ci vada, non cambia niente, non ha fatto niente di grave. Assolutamente no!
Paolo, ma cosa ho detto io? Sono mancanze gravi. Dicevo poi che la chiesa chiede principalmente ai fedeli di andare a messa la domenica a la confessione almeno una volta all’anno. Abbiamo detto le stesse cose…
scusami tanto ho letto male, ero veramente convinto di aver letto che la messa domenicale era a discrezione della persona. scusami
Ma no, figurati!
E’ una bellissima citazione da S.Agostino.
Dipende da cosa si intende per “cristiano”. Inutile ricordare quel che diceva di sé il non credente Benedetto Croce o oggi i vari Marcello Pera, Cacciari, Ferrara ecc…
potrei dire: “credere ed attuare un certo modo di vivere con coscienza e passione”.
Può andare, che ne dici?
Credo che possa essere migliore…tuttavia è una definizione lacunosa…moltissime persone credono nella divinità di Cristo ma questo non è diventato un criterio nella vita, nella quotidianità. Io ammetto di non leggere la Bibbia, se non ascoltandola nelle letture della Chiesa. Eppure sono felicemente e fermamente cattolico. Questo perché non è una religione del Libro (non è nemmeno una religione, se vogliamo essere puntigliosi) come ebraismo o islamismo. E’ fondata invece su rapporti, testimoni (come Cristo con gli apostoli) ed esperienza e verifica personale in rapporto alla realtà. Poi ovviamente il Vangelo è il criterio d’azione, ma esso si trasmette nella vita di amicizia, della comunità più che nella lettura diretta. Io lo conosco quasi a memoria avendolo tuttavia aperto rarissimamente.
però ricordati che chi ignora le Scritture ignora Cristo. E se ignori Cristo, in quale Dio credi? Non dico che tu lo ignori (hai detto di conoscere quasi a memoria il Vangelo) però le lettere di San Paolo non sono da meno come non lo è l’Antico Testamento. Quindi il cristiano dovrebbe approfondire la conoscenza di Cristo attraverso la lettura di ogni parte delle Scritture, non solo del Vangelo, anche se viene in primis il Vangelo
Quello su cui ponevo l’accento è che la nostra non è una religione del Libro, ma di un’amicizia, di un rapporto con la realtà innanzitutto. Avendo ottime amicizie e frequentando la messa ho imparato il Nuovo e il Vecchio (un pò meno) in ogni sua parte, comprese le Lettere. L’incarnazione di Cristo ha stabilito una novità assoluta: la fede e la conoscenza della Verità arriva dal rapporto con gli altri uomini, attraverso il successore di Pietro e i suoi ministri. Altrimenti siamo protestanti o ebrei. Credo che il catechismo lo spieghi bene, leggi l’articolo 108: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a3_it.htm
si ma dice “Perché le parole dei Libri Sacri non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio vivente, per mezzo dello Spirito Santo ce ne sveli il significato affinché comprendiamo le Scritture.” Se le Scritture non le leggi come si fa a comprenderle? é vero che è la Chiesa che le interpreta e così, come hai detto, la fede e la conoscenza della Verità arrivano dal rapporto con gli altri uomini, attraverso il successore di Pietro e i suoi ministri. Ma nella preghiera è fondamentale il rapporto con le Scritture perchè, come dicono i Principi e Norme per la Liturgia delle Ore, al numero 56, nella lettura della Parola accompagnata dalla preghiera, “si stabilisce un vero colloquio fra Dio e l’uomo.” In questo senso qui il cristiano deve approfondire la conoscenza di Cristo attraverso la conoscenza delle Scritture, conoscenza nel senso biblico del termine, cioè un rapporto tanto intimo da coinvolgere tutta la persona. E un cristiano dovrebbe tendere a questo rapporto con Cristo
E’ vero quanto dici, non apro spesso il Vangelo ed è una mancanza che sento, però ogni mattina ascolto sempre due letture dell’Antico Testamento e una del Vangelo a Messa, circa 360 giorni all’anno da circa 10 anni, cioè dal primo anno di università. In questo modo il popolo cristiano nel medioevo, che in gran parte non sapeva leggere, ha imparato la storia di Cristo. Si imparava anche attraverso le vetrate delle cattedrali sono ancora rappresentate le varie parabole di Gesù.
E’ difficile pensare che un’internauta infastidita come te possa mettere in dubbio il lavoro di queste persone. Sostenere che i non praticanti siano tutti atei incalliti è un’azione degna di una fondamentalista.
La stragrande maggioranza dei miei amici si definise credente ma non molto o per nulla praticante, anche se quasi tutti vanno in Chiesa almeno per Pasqua e Natale!
http://translate.google.com/translate?hl=it&langpair=auto|it&rurl=translate.google.com&twu=1&u=http://spectator.org/archives/2011/02/28/thriving-christianity
Casomai è una bufala che cresca solo nel terzo mondo, come decine di rapporti testimoniano!
Il rapporto che tu invii in visione (meglio se l’avessi messo in inglese, con la traduzione auomatico non capivo niente 🙂 )è scritto da Mark Tooley, presidente della Institute on Religion and Democracy di Washington, DC e autore di Taking Back della United Methodist Church.
Cioè comunque un “forte” credente.
Posso ritenere lecito dubitare? Se tu vedessi scritto un articolo in cui gli atei aumentano a dismisura scritto da Hack saresti tranquillo?
Dipende…se è una sua opinione si. Se è una ricerca basata su base statistica e ripresa da altri organi di informazione non mi straccerei certo le vesti.
Riccardo la riporta come dato veritiero.
Insinuare che un personaggio come Tooley falsifichi i dati di una ricerca statistica per portare acqua al suo mulino non è per persone ragionevoli. Non so chi sia però vedo che è una persona conosciuta, a capo di un’istituzione pubblica degna di visibilità, tanto che compare su Wikipedia. Anche il suo curriculum è serio: http://en.wikipedia.org/wiki/Mark_Tooley . Per chi lavora in quest’ambito sa bene che non può permettersi di fare questo perché, oltre ad essere un crimine, mette a rischio la reputazione sua e di tutte gli enti cristiani. Il dire “gli atei non possono parlare dei numeri degli atei e i cristiani lo stesso” non è un argomento razionale ma pregiudizievole. La critica andrà fatta, semmai, sul metodo d’indagine utilizzato.
Anche l’odiatissimo Oddifreddi è su wikipedia :).
Io direi solo che se si è interessati nella questione si è un pò a rischioi.
Ma Odifreddi non rappresenta nessuno se non il proprio edonismo. Questo personaggio invece è a capo di un’istituzione seria. E’ un argomento che non concepisco…secondo te il quotidiano l’Unità può parlare dei numeri dei votanti di sinistra? E Libero invece può pronunciarsi sui dati di destra? Grazie.
Credo che disprezzare così il terzo mondo sia una cosa gravissima. Dovresti vergognarti, nella tua ossessione anticristiana non ti accorgi di dire oscenità!
Infatti alcuni dei miei amici più colti ed intelligenti sono Africani e sono tutti Cattolici molto praticanti!
E’ una bufala perché ti da fastidio oppure hai le prove che ogni agenzia che dica ciò che non vuoi riconoscere non sia capace di fare il suo lavoro?
Il battesimo imposto? E invece l’asilo è una scelta dei bambini?
L’istruzione è un diritto…
Conosco gente che si ritiene credente (cioe’ crede nei valori e nella societa’ cristiana) anche se pratica solo a Pasqua o Natale.
Ma se un ateo va a messa (per tradizione) a Pasqua e a Natale vuole dire che e’ credente?.
Si puo’ misurare il “tasso di religiosita’”?.
Per me non si puo’ misurare tutto, lasciamo a Dio il suo lavoro.
Concordo con Aleister…e dimostro quanto dice: ricordate l’ultimo premio Templeton? Il cosmologo Rees, il quale da “non credente” dichiarato ha detto di frequentare settimanalmente la messa. Come lo collochiamo nel tuo schema cara Adriana?
Dovrebbe raccontarlo lui il motivo della sua presenza in chiesa, perchè può essere per i motivi più svariati. Ai fini statistici credo che comunque non cambi niente perchè sono sicuramente più numerosi quelli che vanno in chiesa per abitudine o conformismo che quelli come Rees.
Non ci interessa perché vada in chiesa, ma il fatto che anche gli atei vanno in chiesa. Inoltre dovresti dimostrare che la maggioranza dei praticanti non creda in Dio e vada in chiesa solo per abitudine o conformismo. Frequenti anche tu le chiese?
Faccio notare che Adriana/Giulia sostenendo che si va in chiesa per “conformismo” ammette che i praticanti siano la maggioranza delle persone. Non ci si conforma alla minoranza, ma sempre alla maggioranza. Questo dimostra lo spessore razionale dei nostri amici invas-atei.
Cara Adriana, donde ti deriva la certezza che siano in numero maggiore coloro che vanno in chiesa per abitudine o conformismo? Non ti sembra, la tua, una di quella classiche “sicurezze” dettate più dal pregiudizio che da una seria analisi ?
Grazie, roberto
e per forza che gli atei declinano:
tra contraccezione, aborto, eutanasia e unioni sterili cosa vi aspettavate?
(a tutti quelli che lanceranno insulti contro di me o altri credenti, cattolici e non, che anche noi abbiamo il diritto alla satira e non solo Luttazzi)
Per forza gli sfigatei se ne stanno a leggere Dawkins o a deprimersi nella loro cameretta… Non troveranno mai una fidanzata così!
pensa te, sono felicemente sposato e non depresso pur essendo ateo!
Mi piace leggere commenti intelligenti anche se diversi dal mio modo di pensare, le battute da bambini dell’asilo mi deprimono.
E’ vero, per i nuovi c’è sempre questo disguido. Lorenzo qui non si parla mai di atei (anche se scriviamo così) ma di invas-atei, cioè i laicisti militanti vedi uaar. Gli ossessionati dai numeri e i depressi e frustrati dall’essere minoranza. Le accuse sono rivolte a chi ci disprezza, se tu non sei fra questi allora non stiamo certo rivolgendoci a te.
sì, però per chi cerca un dialogo e magari di capire cosa pensa l’altro i toni sono spesso “caldi”.
Capisco che sono a “casa vostra” 🙂 , però non credo che siano in molti a fare queste distinzioni.
E’ vero, dici una cosa giusta. D’altraparte i toni sono alti da quando ci sono parti della società intolleranti, cristianofobiche e anticlericali militanti. Questa non è “casa di nessuno”, tuttavia ti assicuro che nessuno è ateofobo a priori. Non siamo lo specchio degli anticlericali, che in invece non fanno distinzione. Finché anche tu non pratichi il cyberbullismo ateo ti ringrazio per il tuo punto di vista che ci permette di smettere di darci noiosamente ragione a vicenda! 🙂
Si, quoto Nofex. Forse noi lo diamo per scontato ma l’ironia è esclusivamente sui militanti, d’altraparte ricordo che nel “chi siamo” di questo sito sia specificato chiaramente…
Non posso che darti ragione, tutti hanno il diritto alla satira, non confondere però l’offesa, o ancor peggio la derisione, con la satira. Fare ironia su una coppia che suo malgrado non può avere figli non è una cosa bella dal punto di vista estetico, e quanto meno è dubbia sul piano morale.
Spezzo una lancia in favore di Rainbow: gente come Vauro o Luttazzi ci hanno abituato a poter dire qualsiasi oscenità o insulto (nel loro caso verso la chiesa ovviamente) rimanendo giustificati dal “fare satira”. Non si capisce perché non debba valere il principio al contrario…
nononoononno, cos’hai capito!
io parlavo delle unioni omosessuali!
Una società totalmente atea credo che imploderebbe in pochi anni per mancanza di soggetti da perseguitare.
A leggere la storia si direbbe il contrario.
E non mi parlare di Russia, Corea E Cuba, perchè lì la religione è sostituita dal culto del Leader (che è un’altra religione).
Naturalmente non mi riferisco solo alla religione cattolica, eh!
Mi sembra che invece il ‘900 dimostri proprio l’impossibilità di una convivenza quando lo stato, guidato dall’ateismo governativo (come appunto URSS, Cuba, Cambogia, Cina, Corea del Nord, Jugoslavia, Lagoai ecc…, sia al potere…è evidente che una società edonista e materialista non abbia possibilità di convivenza. Senza Dio, tutti sono dio ed è evidente che questo porta alla guerra. Senza Cristo, in nome di cosa rispettare un altro essere se questo si oppone alla tua realizzazione terrena (unico tipo di senso per un ateo)?
x non parlare di quello che fu la società illuminista francese, che sboccò inevitabilmente nella legge del sospetto e della ghigliottina. E parliamo del comunismo? Tutti i tentativi di eliminare il cristianesimo per costruire società emancipate, sono risultati un disastro umano. Credo occorrerebbe più onestà a riconoscerlo. Questo non vuol certo ammettere l’esistenza di Dio…
Una cosa che spesso mi viene in mente è che in alcune parti si usa dire “questa società è senza dio”, oppure “un pò di carità cristiana!! ecc… sono esclamazioni popolari che però attingono ad un’evidenza comune.
anch’io dico a volte “grazie a Dio”, ma lo considero un banale modo di dire.
Lorenzo, non c’entra nulla che tu dica “grazie a Dio”…questo dimostra solo che sei immerso in una cultura credente. Non dici però: “quest’uomo è buono come un ateo”, oppure “possiamo parlare in modo ateo? (sostituendolo con cristiano”? Perché secondo te? Perché la saggezza popolare in cui sei immerso ti ha indirettamente insegnato che poco di buono è venuto dalla società atea nel passato.
Che noia con questi atei malvagi! Il rispetto per l’altro?La voglia di comportarsi onestamente? L’onore?
Devo continuare o ti basta?
Reggono? Non credi siano valori esclusivamente egocentristi: voglia di essere onesti e l’onore di sé. Per esperienza di vita credo che senza considerare l’altro come fratello, senza amare l’altro (e non tanto se stessi) perché c’è. Amare il nemico…questo è possibile per chi non ha l’esempio di Cristo davanti agli occhi?
In questi casi la religione normale è sostituita da altri tipi di religione (non certo migliore).Infatti citi solo dittature.
ragazzi, la mia era una provocazione.
lo so che come battuta era pesante, ma cavolo, le sparate di Luttazzi sono di gran lunga peggiori e volevo far riflettere sul confine tra satira e oltraggio (che molta gente non sembra conoscere)…
cmq, bella notizia! ma ricordate: tutti gli invasat(e)i sono atei, ma non tutti gli atei sono invasat(e)i!!!
Bellissima notizia! Non mi interessa nulla degli atei, mi fa molto piacere che tante persone possano sperimentare la bellezza che viviamo già noi!
quoto. in fondo che ce ne deve importare delle opinioni di 4 anticlericali?
l importante è che sempre più persone beneficino della fraternità cristiana.
ma Carcano Raffaele, capo del fondamentalismo ateo italiano, dice che in africa i cattolici non crescono
riporto testualmente
In Africa i cattolici costituiscono una minoranza (come peraltro anche negli altri continenti, America Latina esclusa)
da http://www.uaar.it/news/2011/05/11/politica-demografica-della-chiesa-cattolica/
vergognati invasateo, ogni volta che metto sul sito questo link http://www.uccronline.it/2011/03/31/luaar-pecca-di-razionalita-intrighi-lotte-di-potere-ed-epurazione-degli-eretici/ mi togliete il commento
dice il vero padre Fanzaga, che volete la dittatura dell’ateismo
Fai uno screenshot e poi mandalo alla redazione di questo sito…vedrai che avranno materiale per dimostrare la censura sul sito degli atei italiani. A me capita lo stesso e faccio sempre così!
Tanto arriverà Gualerzi che dirà che la censura è automatica e casuale. Ah no, già lo ha detto. http://www.uccronline.it/2011/05/06/luaar-e-ossessionata-dalla-religione-e-dai-pontefici/#comment-7680
Anche a me capita spesso che non pubblichino commenti assolutamente educati e senza polemiche, tipo “Non mi piace la RAI quando trasmettono . Bisognerebbe abolire il canone.”. Postato piu’ e piu’ volte…
L’alternativa, visto che sono fondamentalisti e intolleranti verso i cattolici, è che gli linki l’articolo al quotidiano contenuto in quell’articolo. Non è cmq detto che abbiano le palle per pubblicarlo.
Indovina indovinello …..
Il pensiero forte contro il pensiero debole?.
Quale dei due ha bisogno di censura?.
grazie del sostegno, perchè non gli riempiamo il sito con il link dell’articolo.
scegliamo una notizia a caso e lo mettiamo nei commenti.
vediamo se davvero lottano per la democrazia
:))
🙂
Chi non e’ mai stato censurato dall’UAAR scagli la prima pietra.
Anche se la prima esperienza di censura l’ho avuta facendo delle considerazioni su un blog anarchico (ho dovuto constatare che l’anarchia non fa’ rima con liberta’).
Ragazzi, mi sembra che stiate alimentando il fuoco non con benzina ma con dinamite: io non ho affermato che “la maggioranza dei praticanti non creda in Dio”, ne ho espresso parole di disprezzo verso il terzo mondo e sarei una folle se affermassi che siano “tutti popoli inferiori”, così come neanche in sogno direi che “i non praticanti sono tutti atei”, “incalliti” per giunta…
Le parole hanno un peso. Se vi fa comodo mettermi in bocca parole non mie, fate pure, non capisco però come si faccia poi a instaurare un dialogo, non dico serio, ma anche solo logico. Saluti
Be’ sara’ nel tuo carattere, pero’ ci vai giu’ molto duro quando fai commenti.
Le risposte sono solo di reazione.
Fai commenti moderati e avrai risposte moderate.
“La verità non è ciò che si direbbe una buona, gentile e fine fanciulla” Oscar Wilde
😉
“Che cosa vieta di dire la verità ridendo?” Orazio
Oscar Wilde, be’ ai suoi tempi era tutta un’altra cosa.
Le galline erano ancora polli.
Oggi una “gentile fanciulla” puo’ essere anche Vladimir Luxuria o Platinette.
(anche perche’ se le consideri diversamente ti denunciano).
Io invece ho trovato su questo sito tanta gente che non accetta la minima critica alla religione cattolica e alla Chiesa che la rappresenta.
Se si basano su ragionamenti precostituiti e parziali non ha senso accettarle. Sopratutto se sono condite, sempre, da insulti gratuiti e discriminazione.
Il problema è che si vuole criticare ciò che non si conosce. Solo chi è parte della vita cattolica può avere tutti i dati per avanzare delle critiche. Ma chi pascola su internet attingendo ad una notiziola di un giornale o di un blog non si accorge di dire cose errate e distanti dalla realtà.
Io ero cristiano…ho quindi il diritto di criticare?
Col tuo ragionamento non potreste giudicare gli atei…
Il concetto in realtà è molto semplice: per criticare bisogna conoscere, avere a che fare con quel dato critico. “Eri cristiano”? Quanto tempo fa? Eri cattolico? Frequentavi la Chiesa? La critichi sui suoi insegnamenti o su ciò che viene detto in giro? Fai il confronto su ciò che viene detto e quello che vivi tu, o meglio lo vivevi? Ovviamente ora dirai che eri più cattolico di Bagnasco, ma è la tua coscienza che deve rispondere. Difficile che tu possa esporre ragionevoli critiche alla tua ex famiglia ai tuoi fratelli che scelgono di viverci ora. No?
Siamo perfettamente d’accordo, andando in ordine: andavo in chiesa la domenica (per un anno feci addirittura il chierichetto), pregavo prima di dormire e mi confessavo (alle feste però) e ho frequentato il catechismo.
Critico in parte gli insegnamenti, non viene data la possibilità che ci siano altre opzioni alle regole o avere idee diverse: vuoi essere cristiano? devi pensare cosi…
Gli ultimi avvenimenti di pedofilia fanno cascare le braccia in verità perchè se c’era una piccola sicurezza era sul buon cuore in generale degli esponenti del cattolicesimo…
Ti giro però la domando tu ti senti obbiettiva nel giudicare le azioni della chiesa? e obbiettiva nel giudicare gli atei?
Non mi hai detto però perché te ne sei andato. Non esiste la dittatura del pensiero unico. Non l’accetterei mai, io per prima. Io sono tanto obiettiva nel parlare della chiesa quanto nel parlare dei miei genitori o del mio ragazzo. Lo verifico ogni giorno. I preti pedofili è gente lontana dal vangelo e dalla chiesa stessa. In me rafforzano ancora di più la stima per quanti rimangono fedeli. Non ho mai criticato un ateo se non quando sono stata insultata x la mia fede.
I preti sono preti, giudicati idonei a praticare il loro ruolo e che essendo prete crede in dio e rappresenta la sua parola in terra, è un pò comodo rinnegare queste persone quando sono indifendibili…
Ma non è una cosa meccanica Davide. Te l’ho detto…criticare da fuori non funziona…prima dovresti capire cos’è il cattolicesimo, che ruolo hanno i preti e la dottrina del libero arbitrio. Non è che il prete è meccanicamente Cristo, ma è un uomo che sceglie o non sceglie di essere Suo testimone. E’ evidente che in molti Lo abbiano respinto e questo sicuramente è un danno per la Chiesa, perché non è stata in grado di formare persone capaci di essere Suoi testimoni. Ma questo è qualcosa che si sta cercando di sistemare e non si possono discriminare tutti (migliaia e migliaia) coloro che invece le sono rimasti fedeli. Oppure il criterio diventa tentare di distruggere la chiesa e allora è lecito generalizzare, ed è il motivo per cui si sta tanto spingendo su questo.
Davide….lo stupore sul fatto che anche i preti possano commettere atti ignobili nasce da un giudizio positivo sui preti. Ci si stupisce proprio perché si parte dall’esperienza buona sui preti. Ci si scandalizza quando qualcosa è opposto all’esperienza che abbiamo fatto. Se venisse fuori che Stalin abusava dei bambini, nessuno si stupirebbe più di tanto. Nemmeno ci si stupisce, putroppo, di tutti quegli atei come Sartre e tanti altri che, non solo sono stati pedofili, ma hanno tentato di legalizzare il sesso con i minori. Firmando anche documenti pubblici. E i radicali che proteggono i pedofili e i pedopornografi? Nessuno si stupisce più di tanto, ma che un prete abusi dei bambini e magari bestemmi e invoci Satana come quella bestia di don Riccardo crea stupore. E questo fa capire che sono terribili eccezioni che confermano la regola.
Facciamo cosi…io odio i pedofili, tutti…e odio chi protegge i pedofili, e odio molto di più chi tradisce la fiducia di un credente, o di una comunità abusando di un minore, e se queste persone fanno parte della chiesa e per questo la chiesa in qualunque modo le protegge le odio nel profondo…
“Terribili eccezioni che confermano le regola” ??????
Quale regola?
Certo che non puoi …. oggi l’ultima moda dell’ideologia dominante e’ “il bello dell’omosessualita’”, a te non piace essere fuori moda.
Noi lo siamo sempre stati, e ci piace esserlo.
Per amore dell’Unico Uomo e dell’Unica Donna per cui valga la pena vivere (e morire).
Bello, Davide ha anche l’omofobia (i pedofili in questione, se ci fai caso sono anche gay).
Se gli scandali ti mettono in crisi, vuole dire che non hai un forte rapporto con Dio.
Cristo ha sempre criticato gli scribi e i farisei ma non ha mai rinnegato la legge di Dio (la Torah).
Ha condannato le azioni, mai gli uomini.
Mi danno fastidio ma non mi mettono in crisi i peccati degli uomini perche’ prima viene il mio rapporto con Dio e l’analisi dei miei di peccati.
Tutti i cristiani sono peccatori.
Vatti a vedere cosa si recita nella “coroncina della Divina Misericordia”, non puoi recitarla sentendoti con la coscienza tranquilla.
Le azioni le fanno gli uomini ed è loro la responsabilità, ed è a loro che rivolgo il mio odio…tu fa un pò come ti pare…
Ho scritto pedofili, non omosessuali, se siano anche gay mi cambia davvero poco…
Il tuo odio non serve a nulla. E’ una reazione infantile e pericoloso ad un atto di violenza. O odi o sei lieto anche nel dolore, ma per essere lieti nel dolore e nella rabbia occorre riconoscere un Significato adeguato a quel dolore e a quella rabbia.
Appunto, dopo che al prete viene tolto l’abito, puoi liberamente odiarlo come omosessuale pedofilo.
Cosi’ si fa.
Quando ti dissoci dall’ArciGay?.
Non sono inscritto all’arcigay, pensavi che lo fossi o era una battuta?
Era una battuta, non fare lo stupido.
Era solo per dimostrarti che se spretano un prete resta solo un uomo.
Se identifichi l’uomo col suo peccato allora lo odierai per il suo peccato.
Se il peccato e’ pedofilia+omosessualita’ lo odierai per entrambi.
Aleister…non fa una piega.
Non considero l’omosessualità un peccato…
secondo la chiesa figuro come cattolico ma… OPS, sono ateo.
ah ma forse è perché in realtà l’ateismo non esiste, come dite voi
Può essere, è una forma religiosa estremamente rara perché si possa verificare davvero. Anche in questo la Chiesa la vede più lunga di tutti noi…