Nel 1943 Pio XII nascose e salvò un’archeologa ebrea

Nel 1934 Pio XI volle introdurre in Vaticano Hermine Speier, archeologa ebrea tedesca, per riordinare l’archivio fotografico dei Musei Vaticani.

Dopo la destituzione dall’Istituto Archeologico Germanico venne assunta dal direttore generale dei Musei Vaticani. Nell’ottobre 1943 la ferocia nazista si accanì contro la comunità ebraica di Roma e la Speier venne nascosta da mons. Belvederi, nipote del cerimoniere di Pio XII, presso le suore delle Catacombe di Priscilla sulla via Salaria. Il nascondiglio era estremamente sicuro, poiché in caso di perquisizione lei e gli altri “imboscati” potevano dileguarsi, passando per un accesso segreto nella vicina catacomba. Finita la guerra e terminata la persecuzione, la Speier si convertì al cattolicesimo.

La storia della Speier, dice un articolo su L’Osservatore Romano, può essere letta anche come un momento importante in quell’opera di aiuto e sostegno a minoranze perseguitate che la Santa Sede perseguì fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso. Come non ricordare, ad esempio, quanto negli stessi anni faceva Giovanni Mercati in Biblioteca Vaticana accogliendo e aiutando, sotto gli occhi e col consenso di Pio IX, studiosi ebrei ostracizzati dai loro Paesi?

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16 commenti a Nel 1943 Pio XII nascose e salvò un’archeologa ebrea

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  1. Franz ha detto

    Ogni mese esce qualcosa su Pio XII….ma i dotti intellettuali se ne accorgono?

    • Nofex ha detto in risposta a Franz

      L’intellettualismo di oggi è assolutamente conservatore…nessuno cambierà mai idea dal preconcetto che si è costruito.

  2. Lucy ha detto

    Anche lei, finita la guerra, si è convertita. Anche lei si è fatta battezzare con il nome “Pio” (in questo caso “Pia”) come fece il capo rabbino di Roma ai tempi della persecuzione (cioè l’uomo più informato della storia su quanto gli ebrei stavano subendo a Roma)???

  3. deki ha detto

    condivisibilissimo tutto quanto…ma avete scritto una solenne cretinata sulle catacombe. Sono un archeologo cristiano e vi assicuro che le catacombe erano dei CIMITERI, non certo dei nascondigli per i primi cristiani (è una convinzione diffusa, ma SBAGLIATISSIMA). Sarebbe meglio che correggiate l’errore, questo sito è bellissimo, non fategli perdere di credibilità con cretinate simili

    • Gimmy ha detto in risposta a deki

      Deki, premetto che non ne so nulla, ma noto che anche l’Osservatore Romano scrive, citando Hubert Jedin: «Il nascondiglio era estremamente sicuro, poiché in caso di perquisizione lei e gli altri “imboscati” potevano dileguarsi, passando per un accesso segreto nella vicina catacomba, che in questo modo aveva una funzione analoga a quella avuta all’epoca delle persecuzioni dei cristiani». Confermi dunque che c’è un errore anche qui?

    • Lucy ha detto in risposta a deki

      Archeologo? Che bello! Dove e per chi lavori?

      • deki ha detto in risposta a Lucy

        lavoro a Roma per la Soprintendenza, ho studiato presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a deki

      Verificato che il suggerimento appare fondato. Abbiamo corretto, grazie.

  4. deki ha detto

    cmq, la leggenda nera di Pio XII amico dei nazisti e nemico degli ebrei perde credibilità di giorno in giorno

    • Lucy ha detto in risposta a deki

      Siamo tutti in attesa dell’apertura degli Archivi Vaticani. Cmq appena verrà smontata questa leggenda ne troveranno presto un’altra, non illudiamoci.

      • Edoardo ha detto in risposta a Lucy

        …e si smonta anche l’altra a pezzettini. Semplice.
        Oggi su un forum un citrullo continuava col disco rotto di Woityla e Pinochet. Io ho inviato una foto in cui Woytila da la mano a Castro nel viaggio a Cuba. Allora – ho scritto – Woytila lì sarebbe “fassista”, e qua sarebbe comunista?
        Risultato: si sono inbufaliti.

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