Calcio, Prandelli: «sono cattolico, ma non vado solo a messa»

Il commissario tecnico della Nazionale di calcio, Cesare Prandelli, racconta il suo rapporto con la fede cristiana in un’intervista a “Jesus”, mensile di cultura e attualità religiosa (intervista riportata su La Repubblica). «Sono cresciuto in una famiglia di credenti, poi quando si arriva all’adolescenza molti fanno scelte diverse. Io invece ho continuato a credere e anche a praticare – spiega Prandelli –. Vivo la mia spiritualità andando a Messa, ma non solo». Al giornalista cerca di precisare: «Non mi piace tanto dire quello che faccio, sono cose mie, personali. Parlarne mi mette a disagio, mi sembra di metterle in mostra ma io non devo vendere nulla, non devo proporre nulla, non voglio essere esempio per nessuno. Credo solo che le persone debbano fare quello che sentono, magari dedicare mezz’ora a qualcuno che ne ha bisogno».

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19 commenti a Calcio, Prandelli: «sono cattolico, ma non vado solo a messa»

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  1. Enrico da Bergamo ha detto

    Condivido in pieno quanto detto da Prandelli, interessante lo spunto sulle scelte compiute nell’adolescenza ovvero dopo la cresima.

  2. Luk ha detto

    Questa idea che la Fede Cattolica debba rientrare in una sfera esclusivamente privata ci sta affossando .
    Nessuno può e deve vergognarsi di essere un Cattolico Praticante … dobbiamo essere intraprendenti e privi di remore nell’esprimere la nostra Fede agli altri .
    Questo nostro atteggiamento “intimo e personale” avvantaggia esclusivamente Pentecostali & Affini, lasciando loro campo libero in materia religiosa e apparendo nel loro spigliato modo di parlare più affiatati e convincenti di noi, e naturalmente anche laici, atei, massoni e uaarini, i quali godono nel toglierci parola e diritti per dare forma al paese dei loro sogni .

    • matilde sironi ha detto in risposta a Luk

      sono d’accordo ma non credo che prandelli volesse dire questo

    • Alessio ha detto in risposta a Luk

      Condivido Matilde, credo che Prandelli abbia fatto esattamente il contrario dichiarando apertamente la sua Fede ma abbia anche applicato un concetto semplice: la tua fede è luce nel mondo e si deve vedere, ma le azioni che compi in base ad essa sono lì, per tutti coloro che “vogliono” vedere, sono “testimonianza”, ma non hanno bisogno di pubblicità e soprattutto non da parte di chi le compie che lo fa per amore, non per fama. Se lui si facesse grande di ciò che fa quanti direbbero che lo dice per farsi pubblicità seminando il dubbio in coloro che invece aprezzano? Questo non è “nascondere” ma essere discreti, umili. Chi vorrà sapere saprà, chi vorrà vedere vedrà… intanto si sappia che anche Prandelli ha Fede e la sua Fede è viva, attiva, vivace, non si ferma alla Santa Messa. Questo è l’esempio! ciascuno usi i suoi talenti! Bravo Prandelli!

  3. matilde sironi ha detto

    grande uomo!

  4. Lucy ha detto

    Ma come fa ad andare a Messa se la domenica gioca le partite? Al sabato sera forse?

    • Luca Pavani ha detto in risposta a Lucy

      Non avendo in gestione un club non ha partite da fare alla domenica, segue la Nazionale in momenti isolati dell’anno

    • Alessio ha detto in risposta a Lucy

      Lucy, volere è potere! può farlo la mattina presto, può farlo in una delle chiese della città in cui gioca, potrebbe persino avere un cappellano tutto per sè… come facciamo a saperlo? e poi… ciò che interessa è che… pur lavorando, lui porta sempre Cristo con sè ed è attivo per andare a Messa (la cerca, si organizza, mette la sveglia). Questo è un bell’esempio.

      • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Alessio

        Infatti ci sono i cappellani delle squadre se non sbaglio. Ho conosciuto quello del Milan una volta, si chiama don Antonio.

  5. Riccardo ha detto

    anche nel calcio i veri italiani siamo ben rappresentati

  6. Michele Santambrogio ha detto

    Che diventi un testimone credibile!

  7. La fede “dicitora” ce l’hanno tanti ma quella “dicitora“, ahivoi!

  8. Mi scuso e correggo:

    La fede “dicitora ce l’hanno tanti credenti, ma quella facitora, ahivoi! 😀

  9. iena ha detto

    il fatto che un allenatore sia credulone non dimostra nulla

    • LucaPavani ha detto in risposta a iena

      E il fatto che lo sia Cassano che è ateo? Sempre di fede si tratta, o no? Solo che Prandelli è un uomo maturo e convincente, Cassano un pò meno (ovviamente è passato anche lui dalla droga e dall’alcolismo…tanto per cambiare..)

      • iena ha detto in risposta a LucaPavani

        a me non interessa nemmeno che cassano sia ateo, mi interessano le argomentazioni che portano alla loro idea, non è che perché una scelta la fa un giocatore od un allenatore sia più credibile, loro possono sapere di calcio, ma per il resto forse ne sanno meno di me.

        • Lucy ha detto in risposta a iena

          Forse Cassano ha trovato le prove dell’inesistenza di Dio e di un Creatore…eh si… Mi sembra che ti sopravvaluti..fra te e Cassano non c’è nenache il paragone! Lui è uno che si diverte tu invece dai tuoi commenti appari un tipico frustrateo che trolleggia sui siti che aumentano la sua condizione masochistica. Scelta ovviamente senza alcuna prova o indizio ma per puro sentimento.

        • EnricoBai ha detto in risposta a iena

          Ma questi atei tirano fuori Dio anche quando si parla di calcio? Ma che stufita, sono proprio ossesionati eh?

    • LucaPavani ha detto in risposta a iena

      Anche lui come la stragrande maggioranza degli atei, come Hitchens e compagnia bella…se cerchi su PubMed troverai tanti di quegli studi sociologici che dimostrano come gli atei abbiano molte più probabilità di attaccarsi alla bottiglia, alla siringa e alla canna della pistola dei credenti. Ma ovviamente questo l’uaar non te l’ha detto..vero?

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