L’agnostico von Hagens e le mostre d’arte con i cadaveri umani

“Se Dio è morto, tutto è permesso”, la celebre frase di Dostoevskij è più attuale che mai. C’è un anatomopatologo tedesco di nome Gunther von Hagens che ha scoperto come conservare i corpi umani tramite la sostituzione dei liquidi con silicone. Ha perciò deciso di esporli in mostre d’arte. Cresciuto negli ambienti comunisti tedeschi si è dichiarato agnostico, e ha affermato: “Come studioso di anatomia non ho mai incontrato l’anima”. Niente anima, l’uomo è un animale prodotto della natura, la morte non ha niente di sacro poiché è la chiusura di un banale ciclo naturale, niente creazione e niente Dio. Questa ideologia atea giustifica le sue raccapriccianti mostre, create con cadaveri dissacrati. Il Corriere della Sera del 15/1/1998 elenca: “un corridore senza pelle e organi interni ma solo uno scheletro con i muscoli parzialmente staccati [vedi foto], e un “giocatore di scacchi” seduto al tavolo di vetro con i mille fili del suo sistema nervoso che si insinuano tra muscoli e tendini. Una madre incinta col ventre squarciato a mostrare un piccolo feto di cinque mesi [vedi foto], cadaveri di uomo e donna che fanno sesso [vedi foto], un uomo scuoiato con muscoli e organi in bella mostra e la pelle arrotolata e appoggiata al braccio come fosse un elegante cappotto. E poi ancora feti di tre, cinque, otto mesi [vedi foto], dettagli di organi, di cuori infartuati, di polmoni divorati dal cancro, di cervelli lesionati e pezzi di corpo umano attaccati assieme nella costruzione di mostri [vedi foto]. Sono tutti qui. Sono tutti veri. E sono tutti morti”. Già soprannominato “macellaio dell’arte”, il “ritorno di Frankenstein”, ma anche “dottor morte”, ha polemizzato spesso con esponenti della Chiesa cattolica tedesca, i quali lo hanno contestato, affermando l’incompatibilità con il rispetto verso il corpo umano. Probabilmente nel prossimo secolo qualche bigotto ateo userà il caso per ribadire l’opposizione della religione alla scienza….Lui ha risposto che “in una societa’ democratica la morale cambia con i tempi, la morale e’ quella della maggioranza”. I suoi colleghi vogliono cacciarlo dalla professione, ma lui si giustifica dicendo che vuole soltanto preservare i corpi per poterli studiare. Insomma, la scienza deve pur progredire, no? Il suo laboratorio ha sede in Cina. Lui stesso ha spiegato che la legislazione Cinese sull’utilizzo dei cadaveri è ben più flessibile di quella tedesca. Non a caso in Cina governa un partito politico comunista che afferma l’ateismo di stato (vedi Wikipedia).

Il Giornale di oggi riporta i prezzi che l’agnostico Von Hagens ha stabilito per i pezzi di corpo umano: “questa è la a macelleria dell’«arte»: fetta di gamba 80 euro; fetta di testa 1.500; fetta dell’intero corpo 11mila. Due anni fa, bersagliato dalle critiche per quelle macabre «opere», aveva rinunciato al progetto. Ma ora rilancia l’idea: nel suo laboratorio di Guben (Brandeburgo), produrrà pezzi umani conservati”. Wikipedia riporta che per creare una mostra, Von Hagens utilizza addirittura 340 cadaveri di persone. In fondo alla pagine dell’enciclopedia si possono trovare le accuse legali a cui è stato sottoposto. Senza Dio, tutto è possibile.

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