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La femminista: «Prostituzione un lavoro? No, è stupro a pagamento»

Prostituzione legale. Chi la invoca ritiene che sia “un lavoro come un’altro”, ma non è così. La ex-prostituta Rachel Moran ha spiegato che si tratta di una schiavitù che distrugge la donna, la disumanizza e la riduce ad oggetto da pagare e allontanare. Un “contenitore di fluidi maschili”, come le definisce Elisabetta Ambrosi.

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Peter Singer, guru della bioetica laica: «i disabili? Ok allo stupro, non comprendono»

Peter Singer e la falsità morale dell’utilitarismo. Il filosofo difende lo stupro dei disabili in quanto incapaci di comprendere. La bioetica laica ragiona “come se Dio non ci fosse”, prescinde da millenni di etica cristiana e disconosce una legge morale insita nell’uomo. Cade così in un pericoloso utilitarismo.

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«Due anni fa le nozze gay in Irlanda, ecco lo stupro culturale che abbiamo subito»

L’ex editorialista dell’Irish Time e il linciaggio che ha subito. A due anni dal referendum irlandese che ha modificato la Costituzione, John Waters racconta come la lobby Lgbt ha agito e che tipo di rivoluzione ha in mente nel mondo.

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E dopo gli “Atei pro-life” arrivano le “Femministe per la vita”

L’associazione smaschera chi è a favore dell’aborto per “i diritti della donna”.

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Violenze sessuali e donna-oggetto? E’ la rivoluzione dei costumi…

Il lucido editoriale di “American Spectator”.

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Violenta la compagna dopo il corso di educazione sessuale

Educazione sessuale a scuola. Dopo un significativo episodio avvenuto in Galles, le autorità rivalutano i contenuti dei corsi scolastici che si riducono a istruzioni tecniche su come usare il corpo altrui. L’educazione sessuale dev’essere responsabilità della famiglia.

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Il processo Kameneff e la rivoluzione sessuale

Il clima sessualmente permissivo e le sue conseguenze.

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Cinque donne concepite dopo uno stupro: “non siamo un errore”

Anche chi è concepito da uno stupro ha diritto alla vita, queste donne lo dimostrano.

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Misoginia dilagante nella comunità atea, parla Rebecca Watson

Ateismo, sessismo e misoginia. La denuncia di alcune femministe atee, tra cui Rebecca Watson, ha aperto un vaso di pandora sulla «tossicità della comunità atea» per le donne. Fino alla scoperta che i molestatori «erano le persone più attive nella comunità scettica e atea. Frequentavo i loro blog e gli stessi eventi. Si trattava della “mia gente”, ed erano i peggiori».

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«Sono nato da uno stupro: grazie mamma per non aver abortito»

Da qualcosa di orribile può nascere del bene, non si risponde con violenza alla violenza.