WikiLeaks e Vaticano: ecco cosa è emerso

Il filosofo ateo Bernard -Henry Lèvy aveva fatto un appello dalle colonne del Corriere della Sera il 17/11/10: «i cristiani formano oggi, su scala planetaria, la comunità più costantemente, violentemente e impunemente perseguitata [...] Esiste oggi un permesso di uccidere quando si tratta dei fedeli del "papa tedesco"? Un permesso di opprimere, umiliare, martirizzare? Ebbene no. Oggi bisogna difendere i cristiani». Sembra proprio che il Parlamento Europeo si sia deciso di dare ascolto all'ennesima presa di posizione. Così pochi giorni fa l’Europarlamento ha approvato, col voto di tutti i gruppi politici, una risoluzione che, condannando i massacri di cristiani iracheni, impegna i governi dell’Ue a premere sui dirigenti di Baghdad perché vengano intensificati «in modo drastico gli sforzi per proteggere i cristiani e le comunità più vulnerabili». Alla
La Chiesa cattolica incoraggiò il colonialismo? Si oppose alla riduzione in schiavitù degli indios? I missionari si prodigarono in conversioni forzate? Queste sono alcune delle domande a cui risponderemo in questo dossier, come sempre citando i più accreditati storici e specialisti del tema.
Se infatti, ancora oggi, la Chiesa cattolica riceve accuse e critiche per non essersi opposta energicamente al movimento colonizzatore europeo e alle brutalità commesse dai colonialisti nelle Americhe, dall'altra non pochi storici sostengono che sia stata l'unica istituzione ad aver alzato la voce in difesa degli indios.
L'eminente storico Eugene D. Genovese, ad esempio, fra i massimi esperti di schiavismo americano, ha scritto: «Il cattolicesimo ha impresso una profonda differenza nella vita degli schiavi. E' riuscito a creare un'etica nuova ed autentica nella società schiavista americana, brasiliana e spagnola»[1].
& Continua a leggere...Il quotidiano La Repubblica rivela che l'associazione "Nessuno tocchi Caino" ha reso pubblico il rapporto annuale sulla pena di morte. Ovviamente nei due Paesi in cui è presente l'ateismo di Stato, Cina e Corea del Nord, la pena di morte è ancora presente e utilizzata in modo massiccio. Non solo, ma in cima alla macabra classifica si posiziona proprio la Cina con oltre 5 mila esecuzioni in un anno, le quali coprono l'88% delle pene di morte del mondo. Ricordiamo che la Repubblica Popolare Cinese è ufficialmente atea e l'ateismo governativo è stato imposto dal terribile dittatore ateo Mao Tse-tung (vedi Wi
Dopo Cina e Corea del Nord, ci occupiamo dell'ateismo di Stato a Cuba. Il leader maximo cubano è riapparso in tv in questi giorni dopo 4 anni. Fidel Castro è stato il dittatore dal 1959 al 1976, e dal 1976 al 2008 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del Consiglio dei ministri, affidandola poi al fratello Raul. Castro appena eletto nel 1959 decretò l'ateismo di Stato. Egli infatti è un fervente ateo, come i maggiori dittatori del XX secolo. Ha anche dichiarato: «Non sono mai stato un credente, e ho la convinzione totale che esiste una sola vita» (da Oliver Stone 's documentary, Il Comandante). E ancora: «Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo cattolico e che mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri sulle ragazze. Così ogni sera io diventavo rosso a confessare i miei pensieri. Dopo una settimana decisi che la religione non era fatt
Norberto Bobbio, un vero "papa laico" (come purtroppo non ne esistono più), è considerato unanimamente uno dei maggiori intellettuali ed una delle personalità culturali più influenti dell'Italia del ventesimo secolo. Lui sosteneva che: «La morale razionale che noi laici proponiamo è l’unica che abbiamo, ma in realtà è irragionevole». Infatti, perché si dovrebbe fare il bene piuttosto che il male, se facendo il male mi verrà un vantaggio e nessun svantaggio? Se manca il chiodo a cui appendere l’etica, allora nessuna etica è razionalmente possibile e quel chiodo non può che venire da un Legislatore fuori di noi, da Dio. La “morale laica” si può appoggiare solo sulla coscienza personale e il consenso popolare a una certa norma o comportamento, ma questo non regge. Lo ricorda su Zenit.it padre Gheddo, il più conosciuto tra i
INDICE ARGOMENTI |Papa Francesco||Benedetto XVI||Giovanni Paolo II| |Famosi cristiani e cattolici||La fede, la Chiesa e il cattolicesimo nel mondo| |Cattolici e politica|| Il caso Emanuela Orlandi || Risposte teologiche |Discriminazione dei cristiani e dei cattolici||Scandalo pedofilia nella Chiesa| |Economia e Vaticano||Sacerdozio femminile, femminismo e donna nella Chiesa| |Scuole paritarie e private |Cinema, televisione e fede|| Musica e Fed
Con il film "Magdalene" (2002) di Peter Mullan è esplosa la polemica delle case religiose irlandesi in cui finirono diverse donne orfani, prostitute o meritevoli di "correzione" secondo la mentalità dell'epoca. In questa ricostruzione dello scrittore Francesco Agnoli osserviamo e rispondiamo alle accuse rivolte alla Chiesa cattolica.
Alzi la mano chi non ha letto che violenza e pedofilia erano “endemici” nelle istituzioni religiose d’Irlanda tra gli anni Trenta e Novanta del Novecento. Chi non ha visto il film Magdalene, subito premiato, naturalmente, al festival di Venezia, e non si è sentito civilissimo, bravissimo, illuminatissimo, nello stigmatizzare le malvagità di preti e suore.
Chi non ha sentito spiegare che per forza, quelli là fanno professione di castità, vivono contro natura, e poi fanno sesso coi ragazzini, o li picchiano per sfogare le loro frustrazioni. Santa indignazione, unita alla consapevolezza di una superiorità morale
Continua a leggere...L'aborto è un diritto della donna, si sente dire spesso. Ma dove sta scritto? Secondo quale legge? Oltre alla controversia etica del presunto diritto di interrompere una vita umana seppur allo stadio embrionale, nessuna legge lo ha mai dichiarato un "diritto".
«La Corte europea non ha mai affermato che esista un “diritto all’aborto”», ha dichiarato Vladimiro Zagrebelsky, magistrato (comunista) ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo. Anzi, la Corte «ha negato che possa pretendersi una pura e semplice libertà di scelta da parte della donna». Inoltre, ha proseguito, «nemmeno la legge italiana prevede un “diritto all’aborto”, essa regola la difficile, drammatica c
Continua a leggere...La visione coerente del filosofo David Benatar: senza un Infinito che la trascende, la vita è una breve processione di frustrazioni e delusioni. E' così che ha abbracciato il denatalismo: perché fare figli in un universo privo di senso, rendendoli infelici?
«Se il Cristo non è risorto», scrisse Ludwig Wittgenstein, «noi siamo di nuovo in esilio, soli. Siamo in un inferno dove possiamo soltanto sognare, separati dal cielo come da un soffitto»
E' questo che pensa anche il filosofo vegano David Benatar, direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Città del Capo (Sudafrica) ed uno dei principali sostenitori del movimento denatalista (o anti-