McGilchrist, neuroscienziato: «Abbiamo bisogno di ritrovare Dio»
- Ultimissime
- 27 Giu 2025
Il neuroscienziato Iain McGilchrist riflette su Dio, sulla creazione e sul senso del sacro. Eminente psicologo e filosofo britannico, McGilchrist è una delle figure scientifiche più interessanti emerse negli ultimi anni.
Chi è Iain McGilchrist?
Si tratta di un eminente psichiatra, neuroscienziato, filosofo e saggista britannico, noto per i studi sul cervello e la coscienza. È autore del celebre The Master and His Emissary (Yale University Press 2012), in cui esplora l’impatto culturale dell’equilibrio tra i due emisferi cerebrali.
Nel 2021 ha pubblicato il suo lavoro più ambizioso, The Matter with Things (Perspectiva 2021), in due volumi, dove approfondisce la relazione tra cervello, realtà, verità e spiritualità.
In questo contesto, McGilchrist si distingue per una critica al riduzionismo scientifico e per una visione filosofica che rivaluta l’intuizione, la bellezza, la relazione e il senso del sacro come elementi fondamentali della conoscenza umana.
Il seguente testo è una trascrizione di un recente video di McGilchrist sul tema di Dio.
di Ian McGilchrist*
*neuroscienziato, psichiatra e filosofo
dal canale YouTube “Timeline Theological Videos” (13/05/2025)
Spesso parlo del “Dio ingegnere” perché credo che sia un’idea che ostacola una comprensione più profonda di ciò che potremmo intendere con “Dio”.
Questa idea vede Dio come un ingegnere che costruisce una macchina – l’universo – e che di tanto in tanto ci mette mano, aggiusta, sistema, olia gli ingranaggi. Ma io non vedo Dio così.
Per me Dio desidera una creazione libera, non determinata in ogni dettaglio. Non è il primo anello di una catena di eventi, ma il fondamento stesso dell’essere: non viene “prima” nel tempo, ma senza di Lui nulla potrebbe esistere.
Questo esclude l’idea di un Dio che interviene di tanto in tanto nel tempo. Alcuni hanno esperienze che suggeriscono che Dio intervenga; altri fanno esperienze profonde che mettono in discussione questa visione.
McGilchrist: abbiamo bisogno di ritrovare Dio
Io non ho tutte le risposte.
Ma credo che l’idea del sacro, del divino, sia così importante che senza di essa non possiamo salvarci in questo momento critico della storia umana. Abbiamo bisogno, come diceva Solženicyn, di ritrovare Dio.
Anche se adottassimo misure pratiche per salvare il pianeta e l’umanità, nulla avrebbe davvero senso se non accompagnato da una riconfigurazione di ciò che siamo, di cosa stiamo facendo qui. L’idea che possiamo controllare e possedere tutto è l’illusione del nostro emisfero sinistro, ed è proprio quella che sostiene la visione del “Dio ingegnere”.
McGilchrist e gli attributi di Dio
Ma Dio – secondo me – non è onnipotente né onnisciente nel senso comune. Non penso che conosca tutto in modo deterministico, come se l’universo fosse un meccanismo prevedibile. Credo che ci siano direzioni, tendenze, ma non esiti predeterminati.
Un Dio creatore avrebbe voluto qualcosa di distinto da sé, con cui poter essere in relazione.
Uso “lui” per convenzione, ma Dio ha bisogno di una creazione libera, capace anche di scegliere l’errore. Altrimenti saremmo giocattoli, non esseri veri.
Credo che Dio possa essere sia dentro il tempo, e quindi limitato nel senso umano, sia fuori dal tempo, trascendente, immutabile. Questa apparente contraddizione è, in realtà, una verità profonda.
È anche il cuore della visione cristiana: Dio Padre trascendente, Dio Figlio immanente nel mondo, e lo Spirito Santo come il modo in cui entriamo in contatto con questa divinità, rispondiamo ad essa, e cerchiamo di portarla avanti nel nostro vivere.
Il nome di McGilchrist è presente all’interno del nostro elenco dei grandi scienziati credenti ed è anche contenuto nel dossier relativo alle citazioni su Dio dei grandi scienziati della nostra epoca.
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