Il rapper Salmo annuncia che il Vaticano sparirà a breve. Tra qualche mese, quando l’ennesima meteora del sottobosco musicale italiano sparirà, si potrà dire che la Chiesa è riuscita a sopravvivere ad imperi, rivoluzioni e rappers in cerca di notorietà.

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Il rapper Salmo innanzitutto esiste.
Ed è già una notizia per la quasi totalità del popolo italiano.

La seconda news è che si è parlato di lui non per un brano memorabile, né per una tournée sold out, ma per aver attuato l’usurata strategia per raccogliere qualche secondo di attenzione mediatica.

 

Salmo: “Il Vaticano, circoletto che non andrà lontano”

In un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” durante il recente Conclave, Maurizio Pisciottu (in arte Salmo) si è lanciato in una lucida analisi geo-teologico-politica, dichiarando che «il Vaticano è un circoletto che non andrà lontano».

Oibò che profezia, pronunciata da chi vanta come massimo picco artistico-mediatico una lite social con Federico Lucia Fedez.

Fra qualche mese, quando il sig. Pisciottu sparirà dai riflettori del sottobosco della musica alternativa giovanile nella piccola penisola italiana, si potrà ufficialmente dire che la Chiesa Cattolica, nella sua plurisecolare esistenza, sarà riuscita a sopravvivere a imperi, guerre, rivoluzioni e rappers in cerca d’autore.

 

Certo, naturalmente Salmo ha tutto il diritto di dire la sua. Ci mancherebbe altro!

Aspettiamo infatti la sua prossima imperdibile riflessione sulla provvisorietà del Colosseo, sulla pericolosa staticità della gravità e sull’obsoleta presenza del Campidoglio americano.