Don Matteo vola negli ascolti, qual è il segreto?

Don MatteoTanta spazzatura offre la televisione, fortunatamente ci sono eccezioni. Una di queste è la serie di Don Matteo, l’ormai celebre prete-detective interpretato da Terence Hill.

Nonostante sia la nona serie, appena ricominciata, è seguita in media da 8 milioni e mezzo di spettatori, con uno share oltre il 33%. Come ha spiegato Giuliano Guzzo, il segreto è che don Matteo è un personaggio affascinante nella sua straordinaria normalità. Soprattutto, è un sacerdote vero, un pastore prima che un investigatore. La sua, cioè, non è una caccia all’uomo, o per meglio dire al peccatore, ma al peccato; a don Matteo non interessa tanto una cattura, bensì una liberazione, quella dell’anima dei malfattori. Che puntualmente, prima dell’arresto, chiedono perdono.

L’esito paradossale e bellissimo è che, alla fine di ogni puntata, il colpevole – che pure sarà chiamato a pagare pienamente per le proprie responsabilità – è il personaggio più umano, quello che meglio si spoglia del proprio orgoglio per lasciarsi avvolgere dalla misericordia di Dio, che don Matteo offre nel solo modo in cui un sacerdote può offrirla veramente: con parole semplici, la voce bassa e lo sguardo carico d’amore.

Un altro segreto è che l’attore facilita a interpretare il suo ruolo: «il fatto che io sia credente e praticante è secondario nella scelta del ruolo. Comunque, da cattolico, mi sento particolarmente a mio agio nella veste di un prete. E forse ci metto un po’ di partecipazione interiore in più. Nelle scene dove era previsto che pregassi in chiesa, beh, qualche volta l’ho fatto veramente», ha spiegato, mostrando una fede forte e genuina.

Francamente, concordiamo con Guzzo, non si sa fino a quando lasceranno a don Matteo la licenza di parlare di Gesù Cristo e dei santi così liberamente, in prima serata, senza neppure un intellettuale laicista che, imprecando contro la Chiesa, ristabilisca la par condicio.

La redazione

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45 commenti a Don Matteo vola negli ascolti, qual è il segreto?

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  1. Daniele ha detto

    In Italia l’81,5% della popolazione è cattolica.
    Il rimanente 18,5% è composto da ortodossi (che sono comunque cristiani), venuti in Italia per lavoro (russi, rumeni, ucraini, moldavi…), da musulmani, venuti anch’essi in Italia per lavoro (dall’Africa e dal Medioriente), da atei e, per una piccolissima percentuale, dai credenti in altre religioni (buddisti, indù, ecc…).
    Quindi i credenti in Cristo (cattolici + ortodossi) sono presumibilmente l’85% della popolazione italiana, cioè la nettissima maggioranza: in base a quale principio democratico, allora, i laicisti (cioè coloro che sono soliti riempirsi la bocca di parole quali “democrazia”, “tolleranza”, “etica laica”, ecc…, parole delle quali però non ne colgono – o non ne vogliono cogliere – il vero senso) vorrebbero vietare la messa in onda di una fiction che parla dei valori cristiani? Per loro è democrazia il vietare ad un 85% della popolazione di vedere una fiction che quell’85% gradisce?

    • soren liston ha detto in risposta a Daniele

      il giorno che lo chiederanno noi maggioranza risponderemo a pernacchie

    • Li ha detto in risposta a Daniele

      Per loro è democrazia il vietare ad un 85% della popolazione di vedere una fiction che quell’85% gradisce?

      Finchè don Matteo continuerà a fare audience lo lasceranno, in caso contrario lo vedrete chiudere i battenti.

    • Excelsior ha detto in risposta a Daniele

      In Italia l’81,5% della popolazione è cattolica.

      Veramente in Italia l’81,5% della popolazione è Kattolika, specie ben più prolifera del Cattolico.

    • Francesca ha detto in risposta a Daniele

      Nel tuo calcolo c’è qualcosa che non torna, perchè secondo il Censis solo il 26% degli italiani è contrario all’aborto, che grosso modo è la cifra che va regolarmente a messa (21%). Ora c’è da chiedersi se anche i restanti sono da considerarsi cattolici o se essi si dichiarano tali solo per un fatto di appartenenza etnica o tradizione culturale.

      • Ottavio ha detto in risposta a Francesca

        In Italia sono tutti atei, Francesca, è per questo non ci sono matrimoni gay e le scuole paritarie sono finanziate e non riuscite a obbligare i medici ad abortire. I credenti non esistono e se esistono sono quattro gatti che si chiudono in Chiesa impauriti dalla morte, non preoccuparti puoi smettere di chiuderti in casa.

        • Enrico ha detto in risposta a Ottavio

          Carissimo Ottavio, il tuo ragionamento brucia automaticamente tutta la storia dell’uomo, dalla sua creazione, passando per la sua evoluzione, fino ad oggi, poiché dovremmo distruggere una dei fondamenti e uno dei termini di ogni società esistita, esistente e futura: la religione.

          A riguardo, quello che tu dici nella seconda frase del tuo commento non è
          del tutto falso, per due motivi principali: è notorio che l’uomo da quando è nato ha cercato un qualcosa o un qualcuno di “trascendentale” (si intenda in senso lato) in cui rifugiarsi, arrivando spesso a crearlo e a definirlo secondo la sua cultura; purtroppo noi cattolici praticanti abbiamo spesso paura di far fuoriuscire dall’animo la nostra fede per donarla agli altri, pur sapendo che, come Cristo stesso ci ha detto, Lui avrebbe mandato il suo Spirito quando ne avessimo necessitato.

          Tuttavia noi cristiani, certi di eventi storici (alcuni verificabili altri meno, poiché metafisici, come la risurrezione, o la voce di DIo che scende dal cielo), sosteniamo che è stato Dio a venirci incontro, senza che noi lo avessimo chiamato: è Lui che ha voluto stabilire con noi un rapporto, e lo fa proseguire ancora oggi fino alla fine del mondo, poiché egli stesso ad Abramo disse che la sua discendenza conterà tante persone quante sono le stelle del cielo (e noi sappiamo che se le galassie, come lessi su un piccolo trattato, sono circa 100 miliardi, e ogni galassia contiene miliardi e miliardi di stelle, la discendenza conterà un numero non calcolabile di individui, per cui cade il punto in cui sostieni che non esistono credenti)

          Se tu mi dici che noi cristiani ci chiudiamo in Chiesa, in fondo, hai ragione e hai torto: ragione per i motivi suddetti; torto perché un certo Gesù, incarnato, nato, morto e risorto, continua a venire misteriosamente nella Chiesa sotto le specie del pane e del vino (e sapessi come si avverte la sua presenza nella nostra vita, pur con tutti i nostri limiti mentali e spirituali…): noi non dobbiamo fare niente se non obbedire al suo comando “Prendete e mangiate…”. Ti pare che lo si può fare al di fuori di una chiesa?

          Vorrei che tu chiarissi perché grazie all’inesistenza dei credenti non è permesso l’aborto ecc…: francamente non so cosa risponderti, poiché o sono io che non esisto (io credo, ergo non posso esistere), o, esistendo io (come esisto davvero in carne ed ossa), non possono assolutamente essere (ad ogni effetto) gli aborti ecc…

          Quali sono le conclusioni? Bisogna ponderare ogni termine; i credenti esistono, anche se a volte, citando Papa Francesco, sono troppo tiepidi, da salotto; nessuno vuole chiudersi in chiesa, ma senza ciò che avviene in chiesa noi cristiani non possiamo vivere. Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

          • Ottavio ha detto in risposta a Enrico

            Enrico, ma ti sei accorto che ero ironico? Sono cattolico praticante e prendevo in giro Francesca!!

  2. Giorgio Venanzi ha detto

    Come fai a dire che l’80% è cattolico?

    • edoardo ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Ti rendo noto che nelle classi di un istituto tecnico del Veneto su un numero di alunni variabile tra 25-30 unità, chi non si avvale dell’insegnamento di religione sono da tre a cinque, per tutte le classi.
      Ma non solo, solo una metà di questi hanno cognomi di tipo arabo, metà hanno cognomi italiani.
      Ci sono alunni con cognomi arabi i quali frequentano l’ora di religione.
      Dunque fai le percentuali…..
      Non sono io insegnante di religione, ma ad ogni scrutinio nella scheda della classe si vede chi si avvale e chi no.
      Si può affermare con certezza che la maggioranza degli Italiani è cattolica, di costoro quelli che praticano (cioè vanno a messa quasi tutte le domeniche) è chiaramente minore.
      Non andare a messa tutte le domeniche non vuol dire non essere cattolici.
      Poi bisogna vedere i luoghi e le situazioni: io ho esperienza di due paesi (uno mio e l’altro di mia moglie) in due regioni differenti e distanti, e la messa domenicale di metà mattina è frequentata da tante persone.
      Alle processioni estive del Santo patrono, tre quarti del paese stanno lì a fare la coda.

    • francesco ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Voi atei increduli siete sempre così arrabbiati e scontrosi, ci credo che la gente vi evita 🙂

  3. Giorgio Venanzi ha detto

    Vuoi vorse dire che l’80% degli italiani, cosi affamati di corruzione, pallone e donne, ha percorso una propria ricerca sprituale studiando le varie religioni e POI, in base a tali esperienze, ha scelto volontariamente la Chiesa al posto della filosofia Zen?

    O forse c’e ‘di mezzo il battesimo, le consuetudini familiari, il conseguente totale menefreghismo dei temi religiosi e l’accomodamento ad un monopolio culturale cattolico che si basa sull’appoggio poilitico?

    alla fine l’importante è vincere non partecipare..

    • Li ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Scusa non ho capito.

      • edoardo ha detto in risposta a Li

        Te lo spiego io quel che vuole insinuare lui:
        ci vorrebbe far credere che noi italiani siamo un popolo di teste di cavolo, che siamo pecoroni perché siamo pigri mentalmente, soggiogati dal calcio e le donne da copertina, e siamo cattolici senza saperne né capirne perché, non per scelta, ma solo perché siamo pigri nel cervello e perché il cattolicesimo è alleato della politica più deteriore.
        Praticamente la nostra religiosità sarebbe solo pura superficialità che scaturisce da una non-scelta.
        Ecco quello che insinua.

        • Li ha detto in risposta a edoardo

          Povero Giorgio devi stare davvero male!

          Chi ha detto che siamo soggiogati da calcio e donne? Forse lo sono davvero quelli che non hanno altro nella vita oltre loro stessi e trovano sfogo nello sport e nelle donne.
          sappiamo perché siamo cattolici, e dato che il cattolicesimo non è una religione d’imposizione come può esserlo l’islam capita che dopo aver preso i sacramenti i ragazzi lascino la Chiesa. Nessuno li rincorrerà con un bastone se vanno, e né li minaccerà di fatwa perché restino.

          Personalmente (e non credo di essere l’unica) ritengo che se il cristianesimo fosse contro l’umanità, alleato di una politica deteriore non ci commuoveremmo di fronte a situazioni come questa, sponsorizzate dall’ateismo e dalla morte:

          http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/assiste-ad-un-aborto-vede-il-viso-del-feto-e-dice-stavamo-uccidendo-un-essere-umano-che-ci-stava-guardando/

          Mi stupisco che don Matteo continui a prosperare, ma non mi stupisco che se voglio cercarmi un film cristiano devo andare a cercarmelo su Youtube finché ancora le cose non sono boicottate.

          Perché dovremmo sbavare per un Dan Brown o un Coelho e biasimare un po’ di sani principi?

          • soren liston ha detto in risposta a Li

            coelho che t ha fatto di male?

            • Li ha detto in risposta a soren liston

              Se te lo dico mi criticano dicendo che ne parlo sempre.
              Però non avendola neanche nominata questa volta dovrò farlo la prossima.
              sono complottista e questo dovrebbe dire già abbastanza, ma cerca o fatti dire da altri qui che la pensano come me. 😉

              • soren liston ha detto in risposta a Li

                ma coelho intendi l autore dell alchimista?

                è il mio scrittore preferito! 🙂

              • Excelsior ha detto in risposta a Li

                Basta che non vai sul sito del Centro Kulturale San Giorgio…

                • Daniele ha detto in risposta a Excelsior

                  Quello del Centro Culturale (con la “C”, non con la “K”) San Giorgio è un bellisimo sito!
                  Ce ne fossero di più di siti come quello!

                  http://www.centrosangiorgio.com

                  Il dire cose “scomode” (ma vere), di cui però generalmente nessuno parla, è il più grande pregio di quel sito.

                  La consultazione di quel sito mi ha aperto gli occhi su tante faccende (solo per fare un piccolo esempio: non sapevo che il teschio rappresentato sul dorso della farfalla “testa di morto”, farfalla riportata nella locandina de “Il Silenzio degli Innocenti”, fosse formato da una serie di donne nude in pose provocanti; quando, grazie a quel sito, l’ho scoperto, ho capito che “Holliwood” non è soltanto un’industria – la più grande che sia – del cinema, ma è un meccanismo del quale le varie lobby massoniche si servono per divulgare messaggi subliminali dall’impronta, spesso, satanica… per non parlare, poi, di Walt Disney, che forse è il peggio di tutti, in quanto inserisce messaggi subliminali sessuali nei film d’animazione per bambini…).

                • Li ha detto in risposta a Excelsior

                  Non ne ho bisogno…

                  http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/12/01/Cultura/SCRITTORI-PAULO-COELHO—SONO-MASSONE-NON-SEGUACE-NEW-AGE_150600.php

                  …e non so neanche se ne parlano.

                  comunque Daniele ha ragione: ce ne fossero di più di siti simili.

                  OT: Sai che quella della farfalla non la sapevo neanch’io finchè non ci ho guardato? E sempre lì ho scoperto che i primi a occuparsi di pubblicità occulta è stata proprio la Chiesa. Prima ancora dello stato:

                  http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/pccs/documents/rc_pc_pccs_doc_23051971_communio_it.html

                  E di Disney lo dicono non solo lì.

                  /OT

        • Eli Vance ha detto in risposta a edoardo

          Il solito repertorio che ripete da un po’ a questa parte insomma, nulla di nuovo sotto il sole.

      • gladio ha detto in risposta a Li

        Capire Venanzi, cara Li…

        Uno che crede ( e con convinzione !) che il monopolio culturale in Italia sia in mano cattolica…

        • Li ha detto in risposta a gladio

          Qui non lo costringe nessuno a convertirsi. Quando sarà pronto aprirà gli occhi. Me lo auguro per lui.

    • Daniele ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Dimmi una cosa: la tua avversione per la Chiesa e per i cristiani quando e come è nata?
      In particolare: hai mai frequentato attivamente una Parrocchia, oppure no?
      Se non hai mai frequentato attivamente (cioè partecipando anche alle varie attività, non solo alla Messa) una Parrocchia, la tua avversione per la Chiesa e per i cristiani, scusami se te lo dico, mi pare preconcetta (e quindi ti consiglierei, prima di parlare, di iniziare a frequentare la Parrocchia).
      Se, invece, frequentavi la Parrocchia e ne sei uscito perché qualcosa o qualcuno di quell’ambiente ti ha deluso, ebbene sarebbe inutile prendersela con la Chiesa nel suo complesso (Papa, Vescovi, Preti, fedeli), in quanto sarebbe un po’ come dire che se un funzionario pubblico fa uno sbaglio, tu ti arrabbi con l’intero Stato (Presidente della Repubblica, Pres. del Consiglio, Ministri, Parlamentari e semplici cittadini).

    • Giacomot ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Senti le opzioni sono esclusivamente due :
      -Sei un troll (e ultimamente molti ci stanno facendo una bella visita) ;
      -Sei una persona talmente astiosa da non riuscire a distinguere il bene dal male . Questo rancore potrebbe essere nato perché è troppo complicato accettare la realtà e quindi si finisce per diventare nichilisti e cinici verso la realtà , creando ed entrando in delle lobby atee pronte a sparare la prima cafonaggine da far assorbire alla massa (sia atea che non purtroppo) come spugne .
      E infondo potrei anche compatirti , sei semplicemente il frutto di decenni e secoli (o forse anche millenni?) di relativismo e di odio antireligioso che spinge ad andare contro ,addirittura , un inoffensivo articolo che parla di un’inoffensiva serie televisiva . Bisogna avere delle problematiche ben radicate per arrivare a sbavare di rancore di fronte ad un tale articolo !
      Ma soprattutto ci vuole molta ignoranza e superficialità , tipica degli atei militanti , per sparare una simile accozzaglia di luoghi comuni (che ti fanno percepire ,almeno da parte mia, come un troll come già ho detto) . Ti dirò che non hai neanche le prove per affermare simili castronerie , visto che questo stesso sito e noi stessi che stiamo qua a risponderti siamo già la prova del contrario di ciò che dici.
      Ti consiglio di girare i tacchi perché qua siamo tutti ben informati sull’impatto benefico [e divino] che il cristianesimo ha dato e continua a dare all’intera storia umana , e a tutte le scienze e conoscenze .Ma soprattutto siamo ben coscienti della nostra fede
      Puoi ,comunque ,sempre restare qua atteggiandoti ad ignorante presuntuoso , penderemo dalle tue labbra come si pende dalle labbra di un giullare .

    • Ottavio ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Ma che noia Giorgio!!! Davvero non trovi altro modo per sfogare il tuo odio nel pomeriggio?

      La religione è la feccia del mondo, Dio non esiste, i credenti sono da bruciare e non esistono perché il 99% sono atei intelligenti e profumati. Basta, lo abbiamo capito!!!!!! Goditi la tua vita senza Dio e smettila di ossessionarti!!

      • Enrico ha detto in risposta a Ottavio

        Ottavio Odifreddi-Augias, non venirti poi a lamentare quando Dio dovrà prendere delle decisioni sul tuo conto…

    • Engy ha detto in risposta a Giorgio Venanzi

      Tralasciando volentieri Don Matteo, può essere, stando anche alla “traduzione” di Edoardo, che la religiosità del cattolico medio italiano sia superficiale e scaturisca da una non-scelta, ma il discorso è perfettamente applicabile all’ateo medio.

  4. Daniele ha detto

    Rimanendo in tema di film e di Chiesa:

    http://www.newsrimini.it//news/2014/gennaio/22/rimini/che_fatica_con_sorrentino._al_tiberio_na___la_grande_bellezza__na___l_uomo_in_pia__.html

    Occorre precisare, per chi non è di Rimini, che ll Cinema “Tiberio” è un Cinema parrocchiale.
    In base a ciò, invece di dire che il film non andrà in onda per problemi economici, sarebbe stato meglio se la direzione del Cinema avesse detto queste altre semplici, ma chiare, parole:

    “Indipendentemente dai problemi economici legati alla licenza di proiezione, abbiamo deciso di NON proiettare ‘La Grande Bellezza’ perché il tal film rappresenta soltanto un grossolano e ridicolo tentativo da parte del regista Sorrentino di gettare ‘fango’ sulla Chiesa Cattolica ed è quindi in contrasto con le finalità socio-educative proprie di un Cinema parrocchiale, qual è, appunto, il ‘Tiberio'”.

    • edoardo ha detto in risposta a Daniele

      E per restare in tema di film e di Chiesa:
      Cristiada ce lo siamo già dimenticati?
      Vogliamo proprio darla vinta a chi ha programmato la censura del silenzio?
      Perché nei locali parrocchiali non si proietta la versione sottotitolata in italiano?

      • Daniele ha detto in risposta a edoardo

        Infatti mi chiedo: perché nei Cinema parrocchiali si dà spazio, talvolta, a pellicole scadenti e di dubbio gusto e non si ha il coraggio, invece, di proiettare film come Cristiada, che fa luce sul massacro dei cattolici in Messico?
        Un Cinema parrocchiale dovrebbe avere come prima “missione” quella di educare le persone attraverso i film proiettati, non di “far cassa” con qualsiasi film di moda ci sia in circolazione.

      • Li ha detto in risposta a edoardo

        Dimenticato proprio no!
        Come ho detto se vuoi vedere davvero qualcosa di decente devi andare a cercartelo su youtube, perchè figurati se lo proiettano in tv.

        Hai ragione, bisognerebbe proiettarlo.

        Alla redazione: perchè non stendiamo/stendete un elenco di film cristiani?

      • gladio ha detto in risposta a edoardo

        Quanto a Cristiada, Edoardo, vorrei far conoscere la mia esperienza personale :

        Dopo aver scaricato il film da internet mi sono arrabattato presso animatori e gruppi parrocchiali per cercare di farlo conoscere.

        Risultato? la più totale indifferenza, manco l’ avessi presentata all’ ARCI o al Leoncavallo.

        Io sinceramente non so più he dire…

        • Daniele ha detto in risposta a gladio

          Questo succede per una di queste due ragioni:

          – o perché gli animatori ed i gruppi della tua Parrocchia non conoscono il film in questione (e allora si tratta di farglielo conoscere);

          – o perché i vari gruppi sono formati dai cosiddetti “cattolici adult(er)i”, cioè da coloro che pensano che la Chiesa dovrebbe smetterla di parlare di quelle cose che ad alcuni potrebbero risultare scomode (cioè cose come i Dogmi, i valori non negoziabili, la persecuzione dei cristiani nel mondo, la necessità di pentirsi dei propri peccati, la necessità di testimoniare Cristo con la propria vita, ecc…) per dare invece spazio ad una visione “buonista” e “politically correct” (e quindi relativista) del Vangelo. Quindi, se i gruppi della tua Parrocchia seguono quest’ottica, è logico che un film come Cristiada (che parla – diciamo le cose come stanno – del Martirio in nome di Cristo) non possa trovar consenso.

          Prova a parlarne con il Parroco…

        • Li ha detto in risposta a gladio

          Che peccato. 🙁
          Proponi “il circo della farfalla”. Non avranno tante scuse per 22 min. di pellicola.

    • Daniele ha detto in risposta a Daniele

      Cioè penso che la direzione di un Cinema parrocchiale un po’ di selezione sui film la debba fare, e penso che questa selezione si debba basare, innanzitutto, sull’idoneità tra il messaggio contenuto nei film ed i valori cristiani praticati nella Parrocchia. Solo dopo vengono le considerazioni economiche e le “mode”…
      In base a ciò, “La Grande Bellezza” non è un film idoneo ad un Cinema parrocchiale.
      Non è censura: uno, se vuole, il film in questione può sempre e comunque andarlo a vedere in un altro Cinema (non parrocchiale).

      • Li ha detto in risposta a Daniele

        mi sa tanto che non lo sia.
        Ma un cinema parrocchiale per poter proiettare un film non deve compilare un foglio della siae o robe simili?

        • edoardo ha detto in risposta a Li

          Ecco, quello mi chiedevo.
          Però questa pellicola presenta un’eccezione: è stata bloccata la diffusione facendo terra bruciata ai distributori per farle il vuoto interno.
          E’ stata distribuita in America Latina e anche negli USA/Canada.
          In Europa ha incontrato difficoltà ed in Italia sono riusciti a bloccarne la diffusione.
          E’ stata trasmessa un’anteprima in Vaticano, ma poi…silenzio.
          E la Chiesa sta zitta, rendendo il lavoro facile alla censura?
          Mah…ci sono troppe cose che non quadrano.
          Tanta indulgenza nei confronti di persone, prelati e non, che avrebbero meritato di essere sbattuti alla porta con una bella scarpata nel di dietro, quanta debolezza nei confronti di cose come questa.
          A volte mi sembra che si sia persa davvero la bussola, il senso della realtà e della misura.

          • Li ha detto in risposta a edoardo

            Però mi sembra che il dvd non ha problemi.
            Invece dimmi tu Edoardo se hai mai visto il DVD di Cristiada, Bella e l’assedio dell’Alcazar.

  5. Alfio ha detto

    Ma pensate davvero che la gente guardi don Matteo solo per vedersi i monologhi finali (stradidascalici e monotòni) di Terence Hill? Lo guarda perché tuttosommano è divertente: nonostante le diverse comparte e gli attori secondari che recitano da cani, ci sono della maschere abbastanza divertenti; ma se togliessero via tutti i personaggi secondari, che alla fine risultanto essere i veri protagonisti della storia, per dare più spazio al soporifero prete-ciclista tutti cambierebbero canale.

    • Li ha detto in risposta a Alfio

      Ti dirò, di don Matteo ne ho visto poco perchè ho un certo problema con i programmi (film, fiction) di stampo italiano e troppo spesso atti alla propaganda sociale sinistroide.

      Quel poco che ho visto mi garbava, e come dice Alfio gli italiani odierni non recitano granché. Però vorrei porre anche un altro fatto: in alcuni episodi ci ho trovato qualche doppiatore della vecchia guardia che se la cavava meglio visti gli anni di recitazione per entrare a fondo in un personaggio.

      Vorrei chiedere se anche a voi capita di trovare migliori i prodotti confezionati sulle vite di santi, apostoli e così via, fatti da registi italiani.

      Non le ho viste tutte, ma avevano qualcosa “infuso” nella pellicola: c’erano i principi, i sentimenti non imposti dalla società odierna, e una certa passione.
      Non so se questa sensazione l’ho avuta solo io. L’ho provata anche con film cristiani stranieri. Quei pochi che mi è capitato.

      E’ strano come certi registi che magari non sono neanche cristiani, riescano però a cogliere le cose importanti che reggono la pellicola.
      A questo proposito mi riallaccio alla parola:

      “Io sono la vite voi i tralci, senza di me non potete far nulla.”

    • Mandi ha detto in risposta a Alfio

      Ma perché ti infastidisce tanto se una fiction con valori diversi dalla violenza e dall’omosessualità ha successo? Non dirmi che vuoi il monopolio eh??

      • Li ha detto in risposta a Mandi

        Forse la considera vecchiume: largo alle nuove ideologie e così via. Boh!

        Se certe persone vogliono vivere in un certo modo, con certi pensieri, cara Mandi, non puoi farci niente oppure preghi per loro: o lo capiscono da soli con il tempo, o si fanno sopraffare dai nuovi “valori” egoistici e non se ne accorgono. Ma Qualcun’Altro lo sa eccome, e ha tanto tempo per attendere. 😉

        Niente ti turbi,
        niente ti spaventi.
        Tutto passa,
        Dio non cambia.
        La pazienza
        ottiene tutto.
        Chi ha Dio
        ha tutto.
        Dio solo basta.

        Teresa di Gesù

        Ogni tanto mi canto questo canto sopra. La versione spagnola.

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