Cosa c’è negli Archivi del Vaticano? Purtroppo per Augias, nulla di “segreto”

L’Archivio Segreto Vaticano consta di cinque depositi e si estende per due piani nel sottosuolo dello stato Pontificio e per otto in superficie. Istituito il 31 gennaio del 1612 da papa Paolo V, non ha mai smesso di crescere e oggi è così grande che non basterebbe un’intera giornata per percorrerne tutti i corridoi. Ha due sale con temperatura e umidità controllate, riservate alle pergamene riposte all’interno di cassettiere scorrevoli.

All’interno dell’Archivio sono conservati 650 fondi diversi, dove per fondo si intende un insieme di documenti con carattere di unitarietà raccolto da un ufficio, una famiglia o una persona sola. Ad esempio vi sono presenti gli archivi della Sede apostolica, dei Concilii, di diversi ordini e istituti religiosi, di 75 rappresentanze diplomatiche della Santa Sede, di casati legati allo Stato pontificio. Ma perché si chiama “Segreto”? Lo spiega Luca Carboni, il segretario generale dell’Archivio, su un articolo apparso su “Il Giornale”: «La parola segreto in realtà è la testimonianza dell’epoca storica in cui l’archivio nacque, il Seicento, quando esso era considerato instrumentum regni, archivio del principe, da qui secretum col significato di privato, cioè Archivio privato del Papa». Quindi nulla di esoterico o misterioso, semplicemente una parola di cui è stato un po’ perso il significato originario.

Ci sono documenti risalenti a 12 secoli fa, all’epoca di Carlo Magno per poi coprire otto secoli ininterrotti di storia documentaria a cominciare da Innocenzo III (1198). Dispone di un salvacondotto che è il più antico documento scritto in mongolo. «Recentemente la Svezia», continua Carboni, «ha censito circa 40.000 documenti medievali sulla propria storia: la metà di essi si trova nell’Archivio segreto. In altre parole possediamo più documenti medievali sulla storia di quel Paese che il Paese stesso». C’è anche un documento in cui «Garibaldi offre a Pio IX  ‘queste braccia con qualche uso delle armi’», in un altro «Voltaire che nel 1745 invia una lettera di elogi a Benedetto XIV, non proprio in linea col motto “Écrasez l’infâme”, schiacciate l’infame, che aveva coniato contro la Chiesa cattolica». E ancora: lettere di Alessandro Manzoni,  Giacomo Leopardi che nel 1825 chiede d’essere assunto nell’Amministrazione pontificia, Abramo Lincoln che nel 1863 si rivolge a Pio IX chiamandolo “great and good friend” (grande e buon amico), una comunicazione del nunzio apostolico in Belgio che nel 1924 informa la Segreteria di Stato della “morte religiosa” di Giacomo Puccini, ecc..

Insomma, nulla su angeli e demoni, su misteriosi segreti, su matrimoni o figli di Gesù, su UFO o papesse, ma tanta storia di personaggi noti e meno noti che si intreccia col quotidiano in un affresco affascinante che rappresenta forse uno dei tesori documentali più importanti del mondo. Assolutamente nulla delle bufale divulgate da Dan Brown, Corrado Augias & soci, per capirci.

Davide Galati

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32 commenti a Cosa c’è negli Archivi del Vaticano? Purtroppo per Augias, nulla di “segreto”

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  1. Nofex ha detto

    Giacomo Leopardi assunto dal Vaticano mi mancava…

    • Alèudin ha detto in risposta a Nofex

      anche lui voleva il posto fisso! 🙂

      • Kosmo ha detto in risposta a Alèudin

        Bamboccione, e pure sfigato! (beh.. un po’ sfigato lo era veramente!) 😉

        • DSaeba ha detto in risposta a Kosmo

          Decisamente… quel mangiaconfetti a tradimento.

        • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

          e pure “mammone” (l’ultimo insulto).
          Ah, detto da gente che “vampira” lo stato italiano dal 1937, con stipendi da 350.000 euro l’anno (minimo), con amicizie tali da pararsi il deretano anche se facessero deviare la rotta di una cometa contro l’Italia.

        • Panthom ha detto in risposta a Kosmo

          No, Leopardi non era per nulla sfigato. Se non quando ha deciso di lasciarsi andare alla fine della sua vita (vedi Ginestra). Ma ha scritto poesie incredibili di un uomo in piena ricerca di Dio, sentiva tutto il limite di questa vita e capiva che non era possibile fermarsi. Un mio amico sacerdote che ora è in missione a Pechino mi racconta che tutte le mattine assieme alle lodi legge sempre una pagina di Leopardi.

          • Kosmo ha detto in risposta a Panthom

            “sfigato” in un altro senso… 😛

            • Alessandro ha detto in risposta a Kosmo

              Bhe’ allora vi dico la teoria di un mio amico che mi fece morir dal ridere anni fa’.
              Secondo lui Leopardi era l’equivalente delle rockstar di oggi, tutti lo volevano e tutti lo desideravano. La sua “sfiga” era solo un alone di mistero per poter far parlar di lui.
              In realta’, secondo il mio amico, era un figo da paura che aveva decine di donne al mese che letteralmente gli si gettavano addosso, insomma le groupie dell’epoca.
              Forse non aveva tutti i torti 🙂

          • salvatore ha detto in risposta a Panthom

            ci sono poesie del Leopardi che sono vere e proprie prehiere di un essere umano tormentato che si avvicinano parecchio al Profeta Giobbe e che alla fine ripongono fiducia nella ricerca di Dio trovando forza per andare avanti

  2. Gennaro ha detto

    Ma quanti uomini hanno campato raccontando di tutto su questi archivi?

  3. Larry SFX ha detto

    conosco certe persone che sono convinte che dentro ci sia la verità su presunti scandali taciuti dalla chiesa, quando gli ho detto come stavano le cose mi hanno dato del pazzo…

  4. Pino ha detto

    riguardo a Leopardi occorre ricordare che il padre, il Conte Monaldo Leopardi era un altissimo esponente dell’amministrazione dello Stato Pontificio responsabile della sanità. Era uno scienziato cattolico del tempo.

  5. Pino ha detto

    nell’articolo leggo “in un altro Voltaire che nel 1745 invia una lettera di elogi a Benedetto XIV, non proprio in linea col motto ecc. ecc.” Benedetto XIV non fu Papa il quel periodo ma al tempo della prima guerra mondiale.

  6. Luis ha detto

    Come volevasi dimostrare, nessun segreto compromettente, nessun documento scottante, eppure è ancora enorme la massa di babbei disposta a credere alle peggiori sciocchezze pur di pensare la Chiesa una losca organizzazione.

  7. Anduril ha detto

    I vari Dan Brown & co. continueranno comunque a lucrare e a speculare su queste idiozie, sempre e comunque.
    Tanto alla gente piace, poco importa se non è vero…dato che è questo il loro mestiere: farlo sembrare tale.

    L’importante è questo.

    • GiuliaM ha detto in risposta a Anduril

      Vedi il caso del film “Agorà”… visto solo perchè la Chiesa brutta e cattiva ha assassinato una matematica alessandrina, confermando così il suo odio contro la scienza!

      • Enrico ha detto in risposta a GiuliaM

        Al riguardo pochi hanno notato un grosso refuso storico nel film Agorà. Nella sala del funzionario imperiale romano troneggia una lupa capitolina che solo nel 1500 d.C. verrà “confezionata” così come la conosciamo oggi. La lupa è un bronzo etrusco, anche se di recente alcuni esperti datano nel medioevo il manufatto, mentre i due puttini che simboleggiano Romolo e Remo furono aggiunti dal Pollaiolo nel 1500.

  8. a-ateo ha detto

    sul sito uaar vi è un articolo che riferisce una notizia su una clochard che viene soccorsa tramite una telefonata dei Carmelitani del posto.
    Leggete gli articoli e come la notizia viene rilanciata e commentata sul sito.
    Capirete subito lo speciale, inscindibile, rapporto tra ateismo e menzogna.
    Augias, giornalista televisivo Rai, sposato con una giornalista (di repubblica, credo) e padre di un’altra giornalista Rai, Ateista Indù per via del suo spiccato amore alla propria CASTA, ne un esemplare perfetto…

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