L’ipocrisia dei “cattolici adulti” e delle comunità di base

Papa FranescoChi pensa che la forza anticlericale italiana attinga da fantomatiche associazioni laiciste si sbaglia di grosso. Il vero cuore dell’antipapismo è da cercarsi nei cosiddetti “cattolici adulti”, «nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi pastori» (Benedetto XVI, 28/06/09).

La Chiesa abbraccia tutti, amici e nemici, e ognuno è libero di vivere la sua fede o non fede come vuole. Però per essere cattolici occorre comportarsi come tali e non soltanto “sentirsi”, non si può infatti essere cattolici e prescindere dalla Chiesa, così come d’altra parte è una contraddizione dirsi vegetariani, muratori o genitori se si mangia carne, se si lavora il legno e se non si hanno figli. Lo stesso vale per chi vuole essere cattolico (dev’essere una scelta consapevole e non solo una fedeltà alla tradizione!).

Come dicevamo, i “cattolici adulti” sono il vero motore dell’anticlericalismo tant’è che coscientemente o no vengono usati come burattini dal mondo anticattolico vero e proprio, felice di poter approfittare di queste posizioni esasperatamente dissidenti per creare il “fuoco amico” contro la Chiesa, portando così acqua al suo mulino. In campo bioetico il gioco riesce perfettamente: è noto il tentativo dei media di contrapporre continuamente le indicazioni della Chiesa-istituzione (copyright Marco Politi de “Il Fatto Quotidiano”) sui “valori non negoziabili”, alle obiezioni delle cosiddette “comunità di base” (cioè i “cattolici adulti”, appunto) indicate come il vero popolo cattolico, relegando chi invece è d’accordo con la Chiesa a pochi fanatici, fondamentalisti, ultracattolici e così via. Peccato che queste fantomatiche “comunità di base” non esistano (al massimo esistono le comunità parrocchiali) e siano un’invenzione post-sessantottina per indicare appunto coloro che pensano di essere i tutori della Chiesa, piuttosto che i figli (da qui l’idea di “adulti”).

Se ci si reca sul sito web di una di queste comunità di base, l’agenzia “Adista” si legge il desiderio di offrire “fatti, notizie e avvenimenti sul mondo cattolico e sulle realtà religiose”. Eppure se si osservano gli articoli pubblicati si nota una curiosa situazione: si riporta l’esultanza del “Manifesto” per la lieve diminuzione dell’8×1000 alla Chiesa, ci si schiera dalla parte delle scuole non paritarie (e dunque in larga parte contro quelle cattoliche), si rende noto un buco di bilancio nella diocesi di Terni sottolineando come sia coinvolto mons. Paglia, si festeggiano i teologi che si sono portati fuori dell’organizzazione ecclesiastica per i loro comportamenti e i preti omosessuali, si denigra il movimento ecclesiale di “Comunione e Liberazione” e così via attraverso un linguaggio caro alla scandalistica anticattolica (come ad esempio: “In un libro tutto quello che avreste voluto sapere sullo Ior ma che il Vaticano non vi ha mai detto”). Queste sono le tematiche a cui si dedicano le comunità di base cattoliche? Guarda caso le stesse a cui si interessano anche le agenzie laiciste e anticlericali…forse perché l’obiettivo in fondo è identico?

“Adista” e altre organizzazioni (il mensile Confronti, la “Comunità di base di San Paolo”, “Noi Siamo Chiesa”, gli omosessuali credenti di “Nuova proposta”, il “Cipax” ecc.) si sono fatte recentemente notare per aver pubblicamente criticato il quotidiano Avvenire”, il quale ha dato notizia dell’ottima iniziativa di alcune associazioni romane e nazionali (come Forum Famiglie, Scienza e Vita, Retinopera, Rinnovamento nello Spirito, Mcl ecc.) di inviare delle domande ai candidati sindaci di Roma, Gianni Alemanno (PDL) e Ignazio Marino (PD), su alcune tematiche care ai cattolici (vita, famiglia e scuola): Alemanno ha risposto prontamente mentre Marino ha snobbato l’iniziativa, come riportato da “Avvenire”. Le sedicenti Comunità di base si sono svegliate e hanno attaccato Alemanno per “l’opportunismo elettorale” e l’Avvenire per “invadenza”. Hanno dunque ribadito il rispetto della “laicità delle istituzioni” citando a sproposito papa Francesco, il quale in realtà ha espressamente chiesto da arcivescovo e cardinale di difendere i valori non negoziabili come ha fatto notare il vaticanista Sandro Magister.

In ogni caso inviare delle domande su temi specifici ai candidati sindaci per aiutare i cittadini a scegliere in modo più informato è una cosa molto utile e realizzata da moltissime organizzazioni e aree culturali (lo fanno gli imprenditori, le associazioni familiari, gli enti di omosessuali e perfino gli atei). Appare dunque una protesta davvero ipocrita, come fortemente ipocrita è inneggiare alla laicità e contemporaneamente pubblicare un elogio a don Andrea Gallo, il sacerdote che più di tutti ha violato costantemente la laicità delle istituzioni mischiandosi con il potere politico genovese. Lui stesso, come abbiamo fatto notare, si definiva “consigliere del sindaco”…eppure mai nessun richiamo dalle sedicenti comunità di base e dai cavalieri non autorizzati della laicità.

Ricordiamo che Benedetto XVI ha bacchettato più volte i cosiddetti cattolici adulti, spiegando: «La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso. Ma lo s’intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol credere e non credere – una fede “fai da te”, quindi. E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il magistero della Chiesa. In realtà non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo”». Il Pontefice riteneva «infantile il correre dietro ai venti e alle correnti del tempo», una fede veramente adulta (cioè matura), invece deve «impegnarsi per l’inviolabilità della vita umana fin dal primo momento, opponendosi con ciò radicalmente al principio della violenza, proprio anche nella difesa delle creature umane più inermi. Fa parte della fede adulta riconoscere il matrimonio tra un uomo e una donna per tutta la vita come ordinamento del Creatore, ristabilito nuovamente da Cristo. La fede adulta non si lascia trasportare qua e là da qualsiasi corrente. Essa s’oppone ai venti della moda. Sa che questi venti non sono il soffio dello Spirito Santo; sa che lo Spirito di Dio s’esprime e si manifesta nella comunione con Gesù Cristo».

Probabilmente sarà un grosso dispiacere per le fantomatiche comunità di base sapere che secondo un’indagine di Demos-Coop per la Repubblica delle Idee, al primo posto nel dizionario del nostro tempo c’è Papa Francesco. Vettore del consenso e del cambiamento, riferimento condiviso da tutti, a destra ma anche a sinistra, soprattutto fra le donne. Il Pontefice della Chiesa-istituzione è apprezzato da tutti, un altro dono dei signori cardinali e dello Spirito santo per la nostra conversione (e questo non significa affatto criticare Benedetto XVI, come ha fatto notare Enzo Bianchi). Nostra e degli amici cattolici che si sentono così tanto “adulti” da non aver più bisogno della Chiesa e poter tradire Gesù Cristo e i suoi insegnamenti: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,2-3)

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

112 commenti a L’ipocrisia dei “cattolici adulti” e delle comunità di base

« nascondi i commenti

  1. eli ha detto

    A proposito di questo passo sulla fede:

    Essa s’oppone ai venti della moda. Sa che questi venti non sono il soffio dello Spirito Santo; sa che lo Spirito di Dio s’esprime e si manifesta nella comunione con Gesù Cristo».

    Penso che lo spirito Santo dia una mano invece, anche perchè se no sulla Bibbia non ci sarebbe scritto “Io sono la vite, voi i tralci. Senza di Me non potete far nulla.”

    Insomma, c’è il libero arbitrio e così via, ma prima di raggiungere la comunione con Cristo un soffio dallo Spirito Santo fa veleggiare nella giusta direzione.

  2. Karma ha detto

    Un ottimo articolo, che polemizza in modo educato su una questione davvero d’attualità e che ritengo urgente e pericolosa.

  3. Hugo ha detto

    la base contro l’autorità…vi siete accorti che questa inesistente divisione è figlia del comunismo sessantottino?

    • manuzzo ha detto in risposta a Hugo

      Quotato. Anche se penso che ricucirsi una divinità che piace all’uomo non è solo una cosa contraria a quella che è una vera rivelazione (seguendo al quale non ci si può definire cristiani), ma anzi sembra una cosa nettamente pagana!

  4. Emanuele ha detto

    Articolo pienamente condivisibile…

    Ma aggiungrei che chi non si ritiene parte della Chiesa, chi non riconosce l’autorità del suo vescovo, non solo non è cattolico, ma neppure cristiano.

    È Cristo infatti che ha voluto gli Apostoli a guidare la sua Chiesa… “non chi dice Maestro, Maestro, entrerà nel Regno dei Cieli, ma coloro che fanno la volontà del Padre” e in questa volontà c’è pure l’autorità apostolica dei vescovi

  5. geminitolk ha detto

    La questione è molto semplice. Finché a queste persone sarà consentito di dire quelle bestialità continueranno a dirle. La Chiesa si deve preoccupare di questo. Mettere in riga coloro che sbagliano e portano confusione.

    • Laura ha detto in risposta a geminitolk

      Non credo sia questa la soluzione, la Chiesa indica la strada e non mette in riga nessuno (se si tratta di suoi sacerdoti deve buttarli fuori dal sacerdozio).

      • geminitolk ha detto in risposta a Laura

        D’accordo sulla tua valutazione sui sacerdoti. Però ti faccio notare che oramai, giorno dopo giorno, assistiamo ai tragici errori commessi dal compromesso. Il compromesso ha fatto arrivare alla Casa Bianca, in una nazione molto credente, un uomo come Barack Obama che dichiara (http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/6/9/ABORTO-Obama-i-pro-choice-e-il-relativismo/401442/): “Quarantadue Stati hanno introdotto leggi che cancellano o limitano gravemente il vostro diritto”
        In Italia stiamo per arrivare a questa situazione.
        Perché non c’è una linea più dura con quanti sbagliano all’interno della Chiesa credendosi di essere nel giusto!
        Pur di perdere pecore la Chiesa deve essere vera!
        Altrimenti il messaggio di Cristo viene tradito e noi tutti siamo complici…

      • geminitolk ha detto in risposta a Laura

        Non è solo un problema della Chiesa sia chiaro. Il mondo ha ucciso la figura paterna. Per questo stanno tradendo Dio.
        Siamo nella confusione, nell’opinionismo, nel relativismo apposta.
        Tutti hanno il terrore di assumersi delle responsabilità, anche di fare certe cose dure (come le parole di Cristo) per il popolo.

      • Emanuele ha detto in risposta a Laura

        Forse però, in casi ben precisi, si potrebbe ricorrere alla scomunica.

        …prima che qualche adulto si stracci le vesti, ricordo solo che la scomunica é l’esclusione dalla comunità della Chieda, non una dichiarazione di dannazione eterna (che spetta solo a Dio)… E certi personaggi che già si dichiarano fuori dalla Chiesa dovrebbero essere contenti.

        Almeno i fedeli avrebbero chiaro che loro non sono Chiesa…

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Laura

        La chiesa non può buttare fuori dal sacerdozio che una volta regolarmente conferito imprime un carattere in chi lo riceve, la chiesa può eventualmente proibire ad un sacerdote di svolgere il suo ministero.

        Tu es sacerdos in æternum

  6. Franceschiello ha detto

    PER NON DIMENTICARE

    L’anno scorso i “giornalisti” (?) “cattolici”(???) dell’Adista fecero uno scivolone madornale: furono capaci di pubblicare un resoconto circa una visita papale ben due giorni prima che si svolgesse la suddetta visita! E questo la dice lunga, ma proprio luuuuuuunga, su certo “giornalismo”…
    http://paparatzinger5blograffaella.blogspot.it/2012/07/una-gustosa-perla-per-il-decalogo-del.html
    http://www.papalepapale.com/cucciamastino/mastinate-quotidiane/adistaagenzia-cattocomunistasi-sputtana-critica-la-visita-papale-purtroppo-sbaglia-data/

  7. Daniele ha detto

    I primi exit-poll dicono che Marino (PD) è in testa nel ballottaggio per la carica di Sindaco di Roma.
    Marino si è sempre pubblicamente dichiarato cattolico.
    Ma, ora, Marino è uno che si è anche sempre dichiarato dalla parte dell’autodeterminazione e del testamento biologico (quindi la preoccupazione che anche a Roma vengano spesi i soldi di tutti per istituire i registri – privi di ogni valore legale, è bene specificarlo: quindi sarebbe solo una cosa ideologica, più o meno come lo è la campagna di Rodotà contro le scuole paritarie… – delle volontà anticipate di trattamento è reale).
    E potrebbe essere anche che Marino imiti Pisapia sulle “stanze del buco” (che servono a tutto tranne che ad aiutare gli eroinomani a smettere di “farsi”…).
    Una riflessione su queste cose è bene farla:
    non si tratta di giudicare la persona in questione, ma di dire che noi cattolici, se vogliamo essere davvero tali (cioè gente che ascolta e mette in pratica la Parola di Dio per come ce la trasmette la Chiesa, cioè attraverso l’insegnamento del Papa e dei Vescovi), non possiamo essere d’accordo con quelle proposte politiche che portano avanti la “cultura della morte” che si cela dietro certi slogan (“testamento biologico”, “stanze del buco”, ecc…).

    Io spero che in ottobre le primarie per la guida del PD le vinca Renzi, visto che molti tra i radical-chic e tra gli ex-comunisti (nelle cui fila si trovano i laicisti, gli omosessualisti, gli antiproibizionisti, gli eutanasisti, gli abortisti, ecc…) han già fatto capire che, se l’attuale Sindaco di Firenze un giorno dovesse guidare il PD, loro farebbero i bagagli, diretti verso Vendola, Ingroia, Rodotà e tutti quei personaggi politici “partoriti” dal ’68: ecco, che se ne vadano pure, non li rimpiangeremo (il mio non è un giudizio sulle persone ma sulle idee politiche portate avanti da tali persone). Così, con Renzi alla guida, avremo un PD attento ai valori veri e ai bisogni della gente piuttosto che all’ideologia marxista/anticristiana/nichilista… avremo, ad esempio, un PD compatto a fianco del Sindaco di Bologna Merola nel difendere il sistema scolastico pubblico integrato statale-paritario contro chi invece – Rodotà, Vendola, ecc… – vorrebbe “statalizzare” tutto, come avveniva nei Paesi dell’Est.

    Ma una colpa ce l’ha anche il PdL: perché hanno ricandidato Alemanno nonostante fosse travolto dagli scandali di “parentopoli”?
    Cioè: visto che, volenti o nolenti, viviamo in un’epoca di “grillismo” esasperato, in cui viene visto come un “privilegio della casta” anche un caffè al bar, era meglio se il PdL non avesse candidato a Sindaco di Roma Alemanno, che nell’opinione collettiva è percepito (a torto o a ragione: non sono io a stabilirlo) come “membro della casta”.
    Perciò la ricandidatura di Alemanno è una sconfitta in partenza, una resa incondizionata a Marino.
    Quindi mi chiedo: il centrodestra non aveva proprio nessun altro da proporre come avversario di Marino?

    • Andrea. ha detto in risposta a Daniele

      una colpa ce l’ha anche il PdL“: solo una?…

      Comunque mi sarebbe piaciuto leggere la risposta di Alemanno, anche se nei fatti so come funziona: il centrosinistra in materia di Bio-Etica “va avanti” (avanti verso la rovina, “forse”?), il centrodestra sta fermo e si fa passare per “difensore dei Valori Cristiani“. Eppure in materia Bio-Etica e Matrimoniale si va sempre peggio ed a sempre più grandi passi, ne deduco che a fatti di grandi difensori del Cristianesimo ne siano rimasti veramente pochi…

      • Daniele ha detto in risposta a Andrea.

        Il problema è questo: in materia bio-etica e matrimoniale la sinistra è totalmente laicista (vedi Rodotà, Vendola, ecc…), mentre la destra a parole dice di essere “dalla parte dei valori cristiani” ma poi nella pratica non è che si dia da fare più di tanto e, anzi, sembra lasciare molto terreno alla sinistra.
        Ad esempio, a me piaceva la Biancofiore come Viceministro alle Pari Opportunità, in quanto ha detto le cose come stanno, cioè che i matrimoni tra omosessuali sono un’aberrazione: però quando la lobby LGBT ha fatto pressioni affinché Letta la sollevasse dall’incarico, nessuno del PdL “che conta” (Berlusconi, Alfano, Santanchè, Verdini, ecc…) si è speso per difenderla e per confermarla al proprio posto (e infatti la Biancofiore è stata lasciata sola come un cane e scaricata da tutti).

      • unafides ha detto in risposta a Andrea.

        Ce ne sono pochissimi in effetti e soprattutto troppo sparsi e divisi nei vari schieramenti, ma personaggi politici come la Biancofiore, Lupi, Buttiglione e Mauro non si sono mai nascosti e si sono spesso proposti come difensori dei principi non negoziabili ad esempio.

    • Emanuele ha detto in risposta a Daniele

      Caro mio, non ti ingannare… Da fiorentino, ti dico che Renzi è molto opportunista e sensibile alla pubblica opinione.. Fa parte anche lui dei cattolici adulti, come ne fece parte Primicerio prima di lui…

      • Daniele ha detto in risposta a Emanuele

        Allora dobbiamo girare anche a Renzi le seguenti domande:

        – sei favorevole o contrario ai matrimoni omosessuali?

        – per te la famiglia è un’unione di due persone qualsiasi o è l’unione di un uomo e di una donna?

        – sei favorevole o contrario al fatto che la vita delle persone è un bene indisponibile e quindi non sono ammessi suicidi assistiti, eutanasie, test. biologici, ecc…?

        – sei d’accordo che la vita umana inizia con la fecondazione e perciò va tutelata a partire proprio da quel momento?

        Secondo me Renzi a queste domande darà risposte in linea col Magistero della Chiesa, il che vorrebbe dire una di queste due cose:

        1) che nel Magistero della Chiesa ci crede davvero;

        oppure

        2) che, da bravo “opportunista”, cerca di “uniformarsi” a quelle che sono le indicazioni della Chiesa al solo scopo di conquistare il voto dei cattolici.

        In entrambi i casi, comunque, se lui venisse eletto e si attenesse ai principi della Chiesa, noi cattolici non potremmo che essere contenti.

        • Daniele ha detto in risposta a Daniele

          Piccola aggiunta: visto che, grazie a Dio, i cattolici (intendo quelli fedeli allla Chiesa, non gli “adulti”) sono ancora la maggioranza (lo dimostrano i referendum del 2005) del popolo italiano, non deve stupire se un politico, anche solo per calcolo elettorale, tenta di “piacere” a tale maggioranza.

        • Emanuele ha detto in risposta a Daniele

          Io credo che da buon fiorentino ti risponderebbe con una supercazzola sui diritti, la coscienza, le sensibilità altrui… E poi c’é il parlamento, il popolo sovrano, la necessità dei referendum, etc.

          Insomma non direbbe nulla di chiaro… Purtroppo di simili discorsi ne ho sentiti a bizzeffe…

          Comunque, mi auguro che tu abbia ragione… Del resto “nemo profeta in patria”…. Magari sono solo animato da quella diffidenza di noi fiorentini verso i propri concittadini che hanno successo…

          • gladio ha detto in risposta a Emanuele

            Credi giusto caro Emanuele, credi giusto.

            Sono quarant’ anni che li conosco, i Catto-Sinistri, e posso dirti che sono tutti uguali :il loro impatto sul “cattolico medio” è sempre positivo, e di molto :con belle parole sanno esprimere alti e nobili concetti ( la solidarietà, l’ attenzione verso i più deboli, la promozione umana…), citano Papi e Santi, a volte con commozione evidente.
            Smascherarli però è relativamente semplice: basta sbatterli con le spalle al muro e interrogarli sulle cose importanti, quelle che contano, quelle che sono veramente fondamentali per la “promozione umana” : aborto concezione naturale di famiglia e sua tutela, autanasia …
            Ebbene, una risposta chiara da costoro non la si avrà mai
            I Catto-Sinistri , caro Emanuele, lavorano sempre per il re di Prussia, sempre.
            Quanto ai loro “alti e nobili concetti” beh…dai un’occhiata qui

            http://www.storialibera.it/attualita/chiesa_sinistrata/vladimir_soloviev/articolo.php?id=914

            E’ “Il racconto dell’ Anticristo” di Soloviev, una bella e istruttiva lettura…

    • edoardo ha detto in risposta a Daniele

      D’accordo, Daniele. Io sono renziano, e mi auguro davvero che Renzi possa prendere in mano il partito, che, tra l’altro, sta rimontando, e pare alla grande.
      Del resto l’ha detto anche papa Francesco, che i cattolici devono far politica, e non stare a guardare e subire come ci vorrebbero.
      Lo vedo anche nel mio comune, la destra ha fatto degli errori colossali, una volta avuto il governo.
      Comune piccolo, 2000 abitanti, ma un microcosmo in cui si rispecchiano malumori che travagliano un po’ tutta la nazione.
      Gli anni in cui quelli erano al potere, hanno fatto il bello e cattivo tempo le solite 8/10 persone che hanno fatto gli affari loro nel modo più spregiudicato cercando di farli passare per affari pubblici, cercando di lottizzare una zona archeologica e non acquistando, tra l’altro a prezzo vantaggioso, un sito sede di un antico insediamento rupestre. Francamente credevo che il livello culturale fosse un pochino più adeguato, ma mi sono ampiamente ricreduto.
      OK, gli intellettuali di sinistra “ad ammazzalli un si fa n soldo di danno” (espressione rustica da non prendere alla lettera), ma questi altri “c’è da fasse l segno della croce”.
      Siamo davvero messi bene!
      Alle elezioni scorse c’è stato un plebiscito, perfino una parte di quelli di destra gli si sono rivoltati contro, hanno cercato di far cascare la giunta, ma hanno ottenuto solo un rimpasto che li ha sostituiti d’ufficio.
      Se governi da somaro, è chiaro che fai poche bracciate e poi affoghi.

    • Matyt ha detto in risposta a Daniele

      Ti rivolgo una domanda.
      Secondo te, perchè una persona può pensare che sia giusto e “positivo” da un punto di vista sociale aprire una “stanza del buco”?
      Ma sopratutto, perchè esistono così tanti stati (Canada, Svizzera, Germania, Spagna) che pensano che una politica di questo tipo sia positiva?

      • geminitolk ha detto in risposta a Matyt

        Finché ci sarà gente che la penserà come te Matyt stiamo tranquilli. Gli italiani
        non sono stupidi.

        • Matyt ha detto in risposta a geminitolk

          1. Non ho mai esplicitato le mie idee nei confronti di una politica di questo tipo, quindi, caro geminitolk, NON HAI IDEA di come io la pensi.

          2. Non ho ancora ricevuto risposta, non ho chiesto se condividi quella scelta, ma quali siano le ragioni che la rendono condivisibile ad un discreto numero di persone.

          • geminitolk ha detto in risposta a Matyt

            1) Ma se hai citato quei paesi laicisti come esempio…
            2) Il male non si risolve permettendolo, lo si cancella con il cambiamento di mentalità e con l’aiuto delle persone.

            • Matyt ha detto in risposta a geminitolk

              1. No, leggi bene.
              Non ho espresso giudizi di merito sulle politiche, ho semplicemente scritto che sono adottate con risultati giudicati positivi in quei paesi che cito.

              2. Sono d’accordo.
              Ma, nel frattempo?
              Facciamo morire la gente per le strade?

              • geminitolk ha detto in risposta a Matyt

                1) Evitami la fatica, sei d’accordo non è così?
                2) Il compromesso è sempre sbagliato. Il drogato va depurato completamente dalla droga con astinenza e obbedienza (sua) verso persone che lo aiutano, e soprattutto va dato lui tanto amore.

              • Emanuele ha detto in risposta a Matyt

                …hai colto nel segno.

                Piacciono perché la gente non muore più per strada… questo da fastidio ai ben pensati, inciampare su un cadavre…

                …e nella loro coscienza rugge la domanda di Dio a Caino “dov’è tuo fratello”… Meglio che si avvelenino da soli, dove nessuno può vederli…

                Concludo dicendo che anche il modello italiano, fatto di comunità di recupero, ha dato buoni frutti… perché non insistere su questa strada che tende al recupero totale dell’individuo (insegnando a stare con se e con gli altri, imparando un lavoro, facendosi un’istruzione, etc.) oltre alla disintossicazione?

              • MarcoF ha detto in risposta a Matyt

                Risposta alla domanda n.1:
                Sarei curioso di sapere da quante persone sono frequentate, con quanta frequenza e quanti decessi ci sono stati in queste stanze del buco: a tutt’oggi non ho trovato questo tipo di risultati.
                Se i risultati positivi sono stati quelli di togliere tossicodipendenti dalle strade e dai parchi pubblici, beh… li hanno soltanto spostati in altro loco.

                Risposta alla domanda n.2:
                La droga è sempre e comunque schiavitù e morte.
                Nel frattempo creiamo centri di recupero come a suo tempo fecero Vincenzo Muccioli con la comunità di San Patrignano e don Oreste Benzi con la Papa Giovanni XXIII°, giusto per citare alcuni esempi; parallelamente cerchiamo di cambiare la mentalità. Quante vite sono state salvate e data loro una dignità, in questo modo? Tantissime!!
                Dobbiamo salvare la vita di queste persone; farli morire per le strade o in una stanza asettica fa differenza? In entrambi i casi muoiono.
                L’unica differenza è che, nella seconda ipotesi, non saranno più visibili agli occhi della gente comune e quindi sembrerà che il problema sia risolto….. invece ha soltanto cambiato location.

          • unafides ha detto in risposta a Matyt

            Di per se, il fatto che molti la ritengono una buona idea non può essere foriero di buone notizie. Una cosa non può essere giusta solo perché in molti la ritengono tale, ti sei mai chiesto in quanti ritengono giusta la pena di morte? Circa la metà della popolazione mondiale vive in paesi in cui vige la pena capitale eppure questo non fa della pena di morte una cosa giusta in quanto tale. Può essere giusta un’idea sostenuta da una persona sola e sbagliata un’altra proposta da 5 miliardi di individui, non è la maggioranza che impone cosa sia giusto o sbagliato, è la Verità che lo stabilisce.

            • Matyt ha detto in risposta a unafides

              Ovviamente, ma, se ci fai caso, non ho tentato di sostenere una posizione del genere.
              Ho chiesto COME possa essere ritenuta migliore, quali siano le ragioni che stanno dietro ad una scelta di questo genere.
              Non ho assolutamente sostenuto che sia una politica giusta (e, per quanto ne potete sapere, potrei essere contrarissimo alle stanze del buco)

              • Emanuele ha detto in risposta a Matyt

                …Satana è molto astuto e potente, sa come raggirare le persone vendendo il male per il bene…

                Se Gesù stesso sudò sangue per resistere alle sue tentazioni, cosa possiamo fare noi poveri peccatori?

                Per questo è essenziale seguire le indicazioni della Chiesa sui temi etici e morali… chi cammina da solo e pensa di andare in Paradiso con le sue gambe è già sulla strada dell’inferno…

              • Emanuele ha detto in risposta a Matyt

                …e ti dirò di più. Negli anni trenta le leggi raziali sembravano una buona idea e furono appoggite da molti intellettuali (leggi ad esempio chi erano i firmatari del manifesto della razza)… e non solo nei regimi nazifascisti, ma anche in Russia, negli USA, in Australia, in Sud Africa, etc.

                …Poi potrei citare le leggi che permettono lo scempio dell’aborto, del divorzio o dell’eutanasia, plaudite in vari paesi…

      • edoardo ha detto in risposta a Matyt

        Certo, dategli l’eroina e condannateli a morte.
        Ogni poco torna sta balla della somministrazione controllata.

      • Azaria ha detto in risposta a Matyt

        Matyt! Ti rispondo io!
        É uno dei difetti della democrazia (che continuo comunque a considerare il migliore modello di governo consociuto, semplicemente pur essendo il migliore non é privo di difetti).
        In democrazia, le cariche politiche hanno una durata limitata nel tempo e questo fa si che i provvedimenti preferiti siano quelli che massimizzino solo il vantaggio attuale o (peggio) che diano una grande illusione nel presente che ci sia un vantaggio.
        Quando il vantaggio lascerá posto a problemi piú seri di quello/i che c’erano prima del provvedimento ormai la carica politica di chi ha fatto il provvedimento sará finita da tempo e la patata bollente ce l’avrá chi sará in carica dopo (con buone probabilitá l’avversario politico).
        Per questo persone interessate solo la propria fama e non al bene del paese danno il giocattolino avvelenato al popolino che si comporta come il bimbo viziato.

      • MarcoF ha detto in risposta a Matyt

        P.S. Quando ero bambino e facevo una cosa sbagliata, se rispondevo “ma tanto lo fanno tutti”, mia mamma mi ribatteva: “e se tutti si buttano nel pozzo ti ci butti anche te?”. 😉 😉

        • Emanuele ha detto in risposta a MarcoF

          …la saggezza delle mamme di un tempo…

          Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato.” (1 Cor 13, 11)

          • MarcoF ha detto in risposta a Emanuele

            E’ mamma anche tutt’ora!! 😉 E prego il Signore che me la conservi ancora per tanti anni e in salute!! 🙂 🙂

            • Emanuele ha detto in risposta a MarcoF

              ….sì, di un tempo era riferito a quei valori sempli che si trasmettevano in famiglia…

              Che Dio conservi le nostre mamme e le conceda la gloria che ha riservato alla sua…

    • gladio ha detto in risposta a Daniele

      Caro Daniele non sei il solo ad essere preoccupato e forse, anche disorientato.
      Qui non si tratta più di destra o sinistra, qui si tratta che gran parte del mondo cattolico è allo sbando ; troppi sono stati, e sono ,i Pastori che in buona o cattiva fede hanno seminato la confusione e lo smarrimento nel proprio gregge.
      Il cardinale Tettamanzi, tanto per fare un esempio, non ha di sicuro intralciato Pisapia nella sua corsa a Palazzo Marino, e tutti sappiamo chi è e come la pensa Pisapia…
      Prestigiose e diffuse riviste “cattoliche” hanno sempre supportato o almeno posto in buona luce personaggi della sinistra, di quell’ area politica, cioè che sempre si è distinta nell’ avversare i cosidetti “valori non negoziabili”.
      Ricordo ancora la campagna del referendum sull’ aborto :quanti insulti e derisione mi sono preso da personaggi di quest’ area politica!il tutto per vedermi un Veltroni supportato da una “prestigiosa e diffusa” rivista cattolica. Ricordate Veltroni? Quello che aprì con “fede ed orgoglio” il primo Gay Pride italiano. L’ anno era il 2000, era l’Anno Santo ,la città era Roma e questa schifosa manifestazione era stata organizzata proprio in spregio e dileggio ad un Papa già malato.
      Ma non finisce qui: sempre la solita “prestigiosa e diffusa” rivista cattolica pubblica il famoso spot del Ministero delle Pari Opportunità contro l’ omofobia…ricordate ? quello famoso ,con i tre tizi : uno alto,uno rosso e una lesbica…e lo pubblica in questo momento quando mai come ora la famiglia è sotto attacco e quando mai come ora il gregge ha bisogno di chiarezza e invece…
      Ma non finisce ancora qui sempre sulla solita “Prestigiosa e diffusa ” rivista la Boldrini (la Boldrini Boldrini, mica un’ altra)diventa “Donna dell’ anno e Saviano finisce in copertina.
      Che dire…se i Pastori sono questi…
      Così scriveva Giovannino Guareschi nella prefazione del suo libro “Il compagno don Camillo”: “sempre più preti si apprestano a benedire, nel nome di Cristo, le rosse bandiere dell’ Anticristo”.Già allora aveva capito che i primi germi erano stati inoculati.
      Quanto ai Catto-sinistronzi, chiamali Renziani, chiamali Mortadelliani passando per i Rosybindiani per me pari sono: utili idioti che portano acqua al mulino del nemico.

  8. Alberto ha detto

    Mah, qualche anno fa anche io ero in qualche modo un “cattolico adulto”, educato dai gesuiti, affascinato da Enzo Bianchi, dalla Comunione sulla mano, dalla partecipazione “democratica”, dalla collegialità, dall’esteriorità, da questo e da quell’altro..
    Poi un bel giorno ho capito cosa vuol dire essere innamorati di Cristo, Cristo che si è fatto carico di tutti i nostri peccati sulla croce, e la mia vita in pochissimo tempo è cambiata da così a così. Il Signore mi ha aperto gli occhi e tutte queste fesserie le ho buttate alle ortiche, per fortuna. O meglio, per Grazia. Eppure ero convinto di essere nel giusto, non mi accorgevo di avere un velo davanti agli occhi che mi impediva di vedere la vera essenza delle cose. Queste persone purtroppo sono così, non han fatto quell’incontro con Cristo che ti stravolge e ti rigira come un calzino…
    Questo per dire che ragazzi, secondo me è inutile indignarci per queste persone, dobbiamo pregare per loro, fare adorazione davanti al SS., andare loro incontro nelle strade (anche nelle strade della rete, intendo) e portare loro con amore il vero volto di Cristo. Vi confesso una cosa: io con le parole non ho mai convertito nessuno, ma proprio nessuno. Eppure ce l’ho messa tutta… Ma se qualche volta ho combinato qualcosa di buono in questo senso è stato involontariamente, con il mio comportamento, o magari con una frase detta lì per caso senza l’intento di convincere. Più di una volta un amico mi ha ringraziato per aver detto una frase, tempo addietro, che io manco mi ricordavo, e che lo ha fatto pensare..
    Perchè noi siamo servi inutili, è Lui che salva, è Lui che tocca i cuori.
    La cosa più bella non è riuscire a convincere qualcuno che noi abbiamo ragione – tanto non ci si riesce mai! -, ma è diventare strumento del Signore per fare del bene al prossimo.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Alberto

      Capisco ciò che vuoi dire e in parte hai perfettamente ragione, perché si predica meglio con l’esempio che con le sole parole; però, ti faccio l’esempio della mia vita: quando 13enne chiedevo ai sacerdoti della scuola privata in cui avevo frequentato le medie, che mi dessero una ragione per credere nell’esistenza di Dio, queste pecore ignoranti manco ebbero l’idea di nominare San Tommaso d’Aquino!!! E si tratta di una gravissima mancanza, perché non tutti siamo uguali e c’è chi senza l’aiuto e il sostegno della ragione, non riuscirebbe ad arrivare alle soglie della fede; anzi, in realtà ritengo che chiunque non sia edotto delle ragioni che sostengono la fede, in qualche modo sta disprezzando il dono più grande che Dio ci ha fatto, che è quello dell’intelligenza, che ci fa a sua immagine.

      • Meister Eckhart ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        “Spiritus sanctus est lumen intellectus agentis semper lucens” (Eimerico da Campo, teologo domenicano, † 1460)

      • Alberto ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Si certo anche la ragione è importante, non solo la fede; dobbiamo camminare con entrambe le gambe, come ci ha insegnato Benedetto XVI, per rendere ragione della speranza che è in noi.

  9. “La Chiesa abbraccia tutti, amici e nemici, e ognuno è libero di vivere la sua fede o non fede come vuole. Però per essere cattolici occorre comportarsi come tali e non soltanto “sentirsi”, non si può infatti essere cattolici e prescindere dalla Chiesa, così come d’altra parte è una contraddizione dirsi vegetariani, muratori o genitori se si mangia carne, se si lavora il legno e se non si hanno figli. Lo stesso vale per chi vuole essere cattolico (dev’essere una scelta consapevole e non solo una fedeltà alla tradizione!)”.

    Permettetemi: un incipit veramente orrendo!
    Questo è relativismo puro. Tutto si gioca nell’essere COERENTI, secondo voi? Anche un sadico torturatore è coerente restando tale. E nessuno in materia religiosa o etica ha il diritto di scegliere quello che vuole, solo perché lo vuole (questo è il principio più essenziale del liberalismo laico-massonico-anticattolico), come si farebbe scegliendo uno sport a preferenza di un altro. Certo, possiamo anche scegliere il male, ma non ne abbiamo alcun diritto! Ci mancherebbe altro! Attenzione a quello che scrivete.

    • Jack ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Non capisco questa critica: la coerenza è ciò che manca nei cattolici adulti dato che rifiutano la Chiesa. E’ ovvio che hanno il diritto di sentirsi ciò che vogliono, non diciamo sciocchezze.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Jack

        “La Chiesa abbraccia tutti, amici e nemici, e ognuno è libero di vivere la sua fede o non fede come vuole”.

        Questa frase è talmente ambigua, da sfiorare il non senso per un vero cattolico. Nessuno ha il diritto di fare il proprio o l’altrui male, dunque nessuno è libero di vivere la “sua” fede come vuole, se con ciò si intende dire, come il tono della frase indica, che in pratica ognuno è perfettamente libero, senza commettere alcun male, di vedere le cose come piace a lui (questo è perfetto protestantesimo!); salvo essere tenuto all’unico vincolo della coerenza. Come dire: se hai voglia di essere fedele al modo protestante, basta poi che tu sia coerente con quella scelta, esattamente come coerente deve essere chi si dice cattolico.

        Ma il problema è che ciò è profondamente errato, perché, come sa qualunque studente al primo anno di filosofia, la coerenza non vuol dire nulla senza la verità!!! Come ho detto, anche un assassino può restare coerente con se stesso, continuando a uccidere, ma questo, ovviamente, non sarebbe “libero” di fare, senza opporsi alla verità, cioè senza avere scelto il male (cosa che non ha il diritto di fare).

        Dunque non solo si deve essere coerenti, ma si deve esserlo in relazione alla verità, non in relazione a ciò che pare a noi! Chiaro?

        • Emanuele ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          Giuste osservazioni… Hai ragione, le parole contano ed è giusto essere chiari e non lasciare adito a interpretazioni filo-relativistiche…

          Ancor più ragione hai nel dire (scusa se ti interpreto) che esiste solo il Bene… Il male è appunto l’assenza di Bene. Quindi o si agisce per il Bene o si è malvagi. Non esistono vie intermedie e non esistono due azioni entrambe giuste… Se l’una è giusta, l’altra è certamente sbagliata… Casomai esistono infinite azioni sbagliate, ma una sola giusta.

          Chi crede in Cristo, crede nella Verità e quindi nel Bene… O si è con Cristo o si è contro di Lui… Ma essere contro non è un diritto, è una scelta (sbagliata).

    • Matyt ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Da “esterno”, non posso che sorridere:

      La redazione di Uccr, che, in un articolo che voleva essere un’invettiva neanche tanto mite verso certi cattolici, accusati di lesa maestà e relativismo, viene brutalmente cazziata da quello che, con tutta evidenza, è l’unica persona che ha davvero compreso cosa significhi e cosa rappresenti essere cattolico.

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Matyt

        a-theòs=a-éthos a parte, di cui non condivido quasi mai nulla (né di contenuti né tanto meno di toni), l’articolo è ottimo, ben fatto e rende perfettamente l’idea.

        Il tuo commento dimostra ancora una volta come la cultura laicista possa esistere soltanto in veste di sanguisuga, ovvero approfittando di un contrasto interno per deridere quel che odia. Oggi hai usato come un burattino a-theòs=a-éthos (che si è lasciato usare, esattamente come fa Vito Mancuso tutti i giorni) e domani userai il nuovo cattolico polemico.

        Questa è l’unica strada di sopravvivenza del laicismo anticlericale e questo la dice lunga sulla dignità morale di tale cultura.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

          Mai successo che il pubblicano risultasse più nel giusto del dottore della legge, vero?

        • Matyt ha detto in risposta a Paolo Viti

          Ahahahahah.
          Non mi era mai stata della sanguisuga, ma evidentemente c’è una prima volta per tutto.

          Sui toni (sempre abbastanza forti) possiamo sindacare quanto vuoi, ma, ribadisco, credo che a-theos sia l’unico che realmente comprende quando sia, e debba essere totalizzante il messaggio cattolico.
          La cosa che mi fa sorridere, appunto, è che mentre si accusa una parte dei cattolici di aver snaturato il messaggio cristiano e di essere degli eretici, ricevete la MEDESIMA accusa da uno che sicuramente non può definirsi cattocomunista o “adulto” o progressista, ma che anzi è MOLTO più tradizionalista di voi.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Matyt

            Rispetto la tua opinione ma faccio solamente notare che di certo non sei uno che può essere in grado di dare patenti di cattolicità a nessuno.

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

              E questo chi te lo dice? “Prostitute e pubblicani vi precederanno…”. Tu sei tanto sicuro di essere perfettamente aderente alle verità cattoliche, vero?

              Magari facendo affermazioni come: “Ognuno è comunque libero di vivere la sua posizione di incoerenza e di falsità…”. Frase altamente ambigua, come quella, guarda caso, da cui partiva la mia critica all’articolo; e ambigua perché incapace di distinguere la libertà ontologica da quella etica: certamente sono libero di fare il male, ossia ne ho la capacità ontologica, ma moralmente NO! Moralmente sono assolutamente tenuto a praticare solo ed esclusivamente il bene. E questo bisogna dirlo e insegnarlo, evitando quelle frasi ambigue.

              • Paolo Viti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                Come volevasi dimostrare il laicista anticlericale e a-theòs=a-éthos stanno dalla stessa parte e addirittura il secondo concede al primo la possibilità di selezionare chi sono i veri cattolici (a patto ovviamente che lui sia fra essi altrimenti lo avrebbe subito condannato).

                Moralmente sono tenuto a praticare il bene perché la morale è adesione al vero. Ne siamo consapevoli entrambi ma detta così questa frase è assurda. A chi la rivolgi? Ad un relativista che ti ride in faccia?

                I tuoi interventi condannano ma non chiariscono e creano ancora più confusione, tu passi (ingiustamente) per un esagitato e la discussione si incastra sempre. L’articolo spiega invece con chiarezza il senso e tutti si sentono rispettati nella libertà, frasi come le tue fanno invece scappare subito chiunque si sia avvicinato.

                E’ necessario saper ponderare i propri interventi, chi più sa più ha responsabilità di questo.

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

                  Qui sei puramente polemico e tendenzialmente offensivo. Come ti ho già fatto notare, non è che per il fatto che Matyt non sia cattolico, debba per forza esprimere opinioni errate in ogni caso. Tu probabilmente ti ritieni cattolico e nemmeno ti rendi conto di quanto il tuo cattolicesimo sia inquinato dal veleno liberale.

        • geminitolk ha detto in risposta a Paolo Viti

          Fondamentalmente la critica di atheos è giusta.
          Perché ce la prendiamo con i cattolici adulti?
          Perché non sono coerenti o perché tradiscono la verità?
          Però prima nell’articolo si leggeva “ognuno può vivere la fede come vuole”
          Il problema è che qui ci sono lettori molto accorti! 🙂

          • Paolo Viti ha detto in risposta a geminitolk

            Mi sembra che l’articolo spieghi bene i motivi di incoerenza e i motivi di falsità della posizione cattolica-eterodossa. Ognuno è comunque libero di vivere la sua posizione di incoerenza e di falsità, non abbiamo alcun diritto di impedirglielo se lui è determinato a farlo. Altrimenti farebbe lo stesso Dio con ogni peccatore…

            • geminitolk ha detto in risposta a Paolo Viti

              Possono vivere il falso fuori DALLA CHIESA, o al massimo in CHIESA ma come umili peccatori… non spacciandosi essi stessi PER CHIESA!

            • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

              Paolo Viti ha scritto: “Altrimenti farebbe lo stesso Dio con ogni peccatore…”.

              Tu hai mai visto il signore trattenere quotidianamente il malvagio dal compiere i suoi crimini: violenze, omicidi, aborti, ecc.?

              Regolare i limiti del lecito e dell’illecito è affare lasciato nella stragrande maggioranza dei casi a noi uomini stessi. E l’unico modo in cui si può farlo è per relazione alla verità, non invocando la posizione debolissima e virtualmente relativista che fa appello alla coerenza, come ho già rilevato più volte.

              Nessuno ha il diritto di sentirsi legittimato a commettere errori volontari, solo perché quella è la sua decisione. Se non si capisce questo, si è implicitamente dei volontaristi gnostico-liberali e di conseguenza dei proto-relativisti.

              Quello che contesto è proprio questa posizione, che è espressa chiaramente nella parole d’inizio dell’articolo e che corrisponde al solito sottomettersi del cattolico alla cultura liberale egemone, cercando di trovare quella “via di mezzo” che, lungi dall’essere espressione di virtù, è accettazione di un compromesso che tradisce subdolamente la verità.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                Ops, “il Signore”

              • Paolo Viti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                Ancora condanne, ancora caccia all’eretico…e intanto tutti scappano e restano i pochi saggi della teologia che non tradiscono la verità.

                Tutto giusto, tutto perfettamente aderente, ma io non capisco sopra chi si voglia rovesciare questo sapere teologico. Dobbiamo fare i conti con il mondo e ponderare il giudizio e la condanna, le cose si insegnano in un rapporto d’amore non con un incomprensibile ragionamento teologico. La conseguenza infatti è la fuga di tutti che non capiscono quel che scrivi e dici.

        • Emanuele ha detto in risposta a Paolo Viti

          Definire a-theòs=a-éthos un burattino in mano ai lacisti mi pare veramente eccesivo… se c’è uno che si è sempre dimostrato coerente con il Vangelo e con il Magistero questo è sicuramente lui (visto che l’articolo parlava proprio di coerenza)

          Anche io non sempre posso condividere i toni… ma rientra anche nell’indole personale: c’è chi è più pacato, chi più focoso.

          …Direi comunque che se la maggioranza dei Catolici avesse la preparazione dottrinale e filosofica di a-theòs=a-éthos e la sua determinanzione nel difendere la Verità, personaggi alla Mancuso, Don Gallo, Politi, etc. probabilmente non sarebbero mai esistiti…

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Emanuele

            Secondo la mia opinione molti suoi interventi sono facile preda di ironie laiciste (vedi il caso Matyt oggi). In questo senso diventa un burattino…occorre valutare l’opportunità dell’intervento correttivo o presunto tale, e sopratutto la modalità, se uno volesse segnalare un errore ci sono altri metodi e altri modi.

            La verità non la si difende a parole, la teologia e la filosofia non hanno mai reso felici nessuno. Chi ha competenza deve saper dosare il suo sapere e non scagliarsi contro ogni “eretico”, chi più sa più è chiamato alla magnanimità, altrimenti il vero cristianesimo diventa qualcosa per pochi sapienti.

            • Emanuele ha detto in risposta a Paolo Viti

              Sicuro?…La Scrittura dice diversamente:

              Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
              non nascondere la tua sapienza.

              Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
              e l’istruzione dai detti della lingua.

              Non contraddire alla verità,
              ma vergògnati della tua ignoranza.

              Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
              non opporti alla corrente di un fiume.

              Non sottometterti a un uomo stolto,
              e non essere parziale a favore di un potente.

              Lotta sino alla morte per la verità
              e il Signore Dio combatterà per te.
              ” (Sir 4, 23-28)

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Emanuele

                E con questo elenco cosa hai risolto? Mi hai fustigato pubblicamente come eretico? Hai dimostrato alla platea la mia contraddizione con citazioni estrapolate dalla Bibbia?

                Non ti è mai sfiorata per la mente l’idea che l’amore alla verità necessiti di andare a prendere l’uomo laddove egli si trova, parlando il suo linguaggio per farsi comprendere meglio, evitando di rovesciargli in testa tutto il sapere teologico? L’articolo mi sembra che faccia questo, anche se non è teologicamente laccato d’oro (ma non è nemmeno la voce di Satana!).

                Non capisci che a-theòs=a-éthos (uso lui ma perché la discussione è nata da lui, non ho niente contro ovviamente) è un bravissimo e impeccabile teologo che urla in un’aula universitaria ormai deserta? Questa è la “lotta sino alla morte per la verità”?

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

                  Guarda Paolo, ti rispondo con tutto l’amore fraterno che credo necessario, perché mi sembri persona di buona volontà.

                  Evidentemente tu non hai abitudine quotidiana alla frequenza della vita accademica, che non implica solo la frequenza delle aule di docenza, ma tutto ciò che ne costituisce premessa indispensabile. Ti assicuro, per esperienza ultraventennale, che, ancora più al liceo, ma comunque anche nelle università, molti studenti entrano con entusiasmo, specialmente se si tratta di università pontificie (nelle quali ho avuto l’onore e l’onere, per quello che ho potuto e che mi è stato concesso, di servire la Chiesa negli ultimi 10 anni).

                  NON C’E’ ALCUNO STUDENTE CHE FUGGE PER LA “TROPPA” VERITA’ RICEVUTA, ma accade esattamente l’opposto; fuggono o comunque ne escono diseducati, perché sono pochi i docenti rimasti a parlare chiaro e con autorevolezza, poiché necessariamente quando si dice il falso, bisogna camuffarlo con tanti bei paroloni, che, per chi sia realmente amante della verità, alla fine risultano vuoti e privi di senso.

                  Ora, può darsi che la mia critica sia esagerata (cosa che sinceramente non credo), ma, dato che l’ho spiegato più volte, sono sicuro ti risulterà comprensibile la distinzione tra il semplice essere incoerenti e l’essere incoerenti rispetto alla verità. E questo è un punto assolutamente fondamentale, altrimenti si cade nel grave errore che sembri compiere tu (insieme all’articolista); ossia quello di dire che “tutti sono liberi alla fine di fare quello che vogliono”, affermazione totalmente falsa e anticattolica in essenza. Le tue poche parole di obiezione al punto in questione, sono piuttosto superficiali. Eccone un paio di tue affermazioni:

                  1) “Non ti è mai sfiorata per la mente l’idea che l’amore alla verità necessiti di andare a prendere l’uomo laddove egli si trova, parlando il suo linguaggio…” = tipico adagio modernistico, che ha causato le peggiori conseguenze. Bisogna essere caritatevoli nel porgere la verità, ma la verità ha il proprio linguaggio! E porgerla con carità, non significa essere melensi e sdolcinati, perché la verità oggigiorno è talmente offesa in profondità, che è giusto, entro certi limiti, manifestare lo scandalo che ciò provoca e dovrebbe provocare in tutti.

                  2) “La verità non la si difende a parole, la teologia e la filosofia non hanno mai reso felici nessuno”. Affermazione di pauperismo intellettualistico del tutto falsa: la Chiesa è piena di Santi che sono diventati tali, esercitando la missione dello studio e della propaganda della verità in tutte le scienze possibili e immaginabili.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Polemica totalmente inutile caro a-theòs=a-éthos, tiri soltanto acqua al mulino dei nemici della Chiesa e distrai dall’argomento principale.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

        A me pare invece che tu, obnubilato da contrapposizioni puramente polemiche, non ti renda conto del punto che è veramente fondamentale.
        Se non riesci a capire la differenza che passa tra il difendere il Cattolicesimo “limitandosi” (e in questo “limitarsi” c’è l’implicita accettazione, consapevole o inconsapevole, del principio liberale, di per sé contrario alla verità) a dire che chi “si preferisce” tale deve essere coerente, e dire invece che essere cattolici adulti è errato perché falso (non perché semplicemente incoerente), non so che farci.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

          Ripeto, nessuna voglia di fare polemica, ma il tuo intervento lo trovo inutile e distraente. L’articolo spiega perché è incoerente e perché è falso in un modo diverso a quanto lo avresti scritto tu e lo fa in un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Se posso vorrei solo invitarti a controllare l’opportunità dei tuoi interventi.

          • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

            Ho segnalato parole altamente ambigue, perché esprimenti un concezione che non può in alcun modo essere cattolica. Se ho sbagliato, sei liberissimo di controbattere sul punto in questione. Ma se ho ragione, il mio intervento è giustificato. I toni mi paiono più che accettabili, tenendo conto dello scandalo che si prova di fronte a chi, pur bene intenzionato, non sappia esprimersi senza pagare pedaggio al politicamente corretto. La verità o la si difende tutta o, semplicemente, la si nasconde e la si impapocchia per vergogna di fronte al mondo.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

              Ma quale scandalo, a-theòs=a-éthos? Ma siamo seri, chi ha scandalizzato? Il tuo intervento è giustificato se fossimo ad un raduno di teologi specializzati ma non è giustificato in questo contesto (per questo ti chiedo di ponderare i tuoi interventi e la rivelazione del tuo sapere).

              Cos’hai guadagnato? Una polemica infinita e una distrazione dal tema dell’articolo (che mi sembra davvero più importante e urgente se permetti!). Chi ha capito il tuo intervento?

              Perché pensi che rivolgersi al mondo facendosi capire (ma senza dire assurdità, ovviamente) sia “pagare pedaggio al politicamente corretto”? Quello che tu dici è teologicamente perfetto ma non interessa a nessuno (a parte i pochi che lo capiscono) perché parli un linguaggio ormai incomprensibile. Al contrario, leggi questo commento per esempio: https://www.uccronline.it/2013/06/10/lipocrisia-dei-cattolici-adulti-e-delle-comunita-di-base/#comment-122177

              Voglio farti una domanda che credo c’entri moltissimo con questo diverso nostro modo di pensare: perché secondo te Gesù non ha subito rivelato a tutti chi era davvero (neanche agli apostoli) ma ha preferito prima coinvolgersi con l’umanità che incontrava e farsi conoscere? Come mai poi si è rivolto come Messia agli apostoli, chiedendo però di non dirlo a nessuno (ricordi il brano evangelico)? Che interpretazione ne dai tu?

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Paolo Viti

                “Quello che tu dici è teologicamente perfetto ma non interessa a nessuno (a parte i pochi che lo capiscono)”.

                1) Come ho detto non mi pare di avere spiegato una verità così difficilmente comprensibile, quella della differenza tra la sola coerenza e la coerenza rispetto al vero.
                2) Non si tratta di teologia, ma dei fondamenti della logica umana.
                3) Mi pare che, avendo fatto l’esempio del sadico assassino (che può benissimo essere coerente con se stesso, pur continuando a fare il male), chiunque possa avere compreso.

                Fatti magari una camomilla, perché mi pare tu sia l’unico a non avere inteso, o a fare finta di non avere inteso, quello che sto dicendo.

  10. Andrea. ha detto

    E dire che pure io ero in quella risma… Tanto per avere un’idea della situazione in cui versavo, ne avevo dette di quelle che persino ragazzi comunisti all’ultimo stadio con “A” cerchiate ed effigi di “che” su ogni millimetro quadro di maglie e diari mi cercavano di moderare!

  11. Amadigi ha detto

    Che vergogna… 🙁

  12. Umberto P. ha detto

    Comprendo l’articolo e ne condivido la riflessione: io sono agnostico ma, se fossi credente, abraccerei completamente il mio credo. Se credo nella religione cristiana come posso peccare a cuor leggero? Come posso non confessarmi mai, o rispettare le funzioni religiose, o interessarmi molto di più a quello che a quel punto sarebbe l’aspetto principale della mia vita. Tutti i cristiani che conosco sono tiepidi a dir poco, peccano costantemente senza pentirsi, inventano regole loro e tolgono divieti, sono assolutamente ignoranti della materia e fanno QUASI SEMPRE ragionamenti ecumenici, del tipo che ogni strada porta a Dio, tutte le religioni sono giuste, etc.
    Secondo me è una posizione assurda, o meglio: non sono credenti, vivono la relgione come una sorta di superstizione lontana.

  13. Sophie ha detto

    “La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso. Ma lo s’intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol credere e non credere – una fede “fai da te”, quindi. E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo”. (Benedetto XVI)

  14. Enrico da Bergamo ha detto

    Un conto è a mio parere enunciare principi un conto poi è il mondo reale. Prima di essere cosi lapidari io consiglierei a tutti di pensare di essere un confessore e che risposte dareste al penitente.

    • Emanuele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

      …No, i principi sono principi validi per tutti, il resto è relativismo… Solo un Vescovo, con la sua autorità apostolica, potrebbe decidere in casi eccezionali che un’azione immorale sia tollelaribile all’interno di un percorso di correzione… Ma non un qualunque sacerdote

      Faccio due esempi. Ad un drogato o un pornodipendente non sempre si può chiedere dall’oggi al domani che cambi atteggiamento. Ricordando che quello che compie è comnque sbagliato e deve impegnarsi a smettere, le eventuali ricadute possono essere trattate con minor serverità di giudizio…

      Così come in via eccezionale, quando un matrimonio sia in pericolo, si potrebbe concedere l’uso di preservativi (lo previse anche Papa Benedetto XVI, se uno dei due coniugi ha una grave malattia e la coppia non è abbastanza forte per un’astinenza perpetua). Ma anche qui si deve puntare ad un camino di miglioramento, cercando di raggingere la perfezione

      Quindi il confesore deve sempre ricordare che le azioni malvage sono tali, anche se chi le ha compiute può essere parzialmente o totalmente scusato. Deve ricordare che si deve e si può migliorare nel cammino di fede. Deve sottolineare che il peccato, prima di tutto, fa male a chi lo compie…

      Ovviamente tutto ciò si può fare con amore, capendo che la lotta interiore contro il maligno è dura per tutti e che alcuni hanno meno strumenti per affrontarla

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Emanuele

        Tutto puramente teorico.

        In merito poi all’uso del preservativo in un matrimonio sappiamo tutti benissimo che l’insegnamento della chiesa da Paolo VI in poi non è condiviso da buona parte degli episcopati e del clero mondiale, lo stesso vescovo Luciani la pensava in un certo modo dopo per obbedienza si adeguò ma disse più volte cosa posso dire ad padre si 6 figli la cui moglie usa la pillola?
        Senza rapporti sessuali il matrimonio è morto e defunto ricordiamocelo.

        • geminitolk ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          Invece di discutere e di dire eresie sperimentateli quei comandamenti, ragionando e capendo.

        • Emanuele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          In merito poi all’uso del preservativo in un matrimonio sappiamo tutti benissimo che l’insegnamento della chiesa da Paolo VI in poi non è condiviso da buona parte degli episcopati e del clero mondiale

          Dati e riferimenti, prego… Buona parte per me non vuol dire nulla… in ogni caso, anche se fossero tutti, sbaglierebbero tutti. La Verità non si vota a maggioranza…

          lo stesso vescovo Luciani la pensava in un certo modo dopo per obbedienza si adeguò ma disse più volte cosa posso dire ad padre si 6 figli la cui moglie usa la pillola?

          …Puoi dire Metodo Billings: sicuro quanto la pillola, rispettoso del corpo della donna, rispettoso dell’integrità del rapporto, gratuito… Forse hai tempi di Luciani ancora non c’era, ma oggi c’è. Questo è un caso in cui la scienza medica può essere usata nel rispetto della Giustizia, mostrando che tra le due non c’è contrasto ma collaborazione.

          Poi, mi permetto di ricordare, che tutti più o meno hanno sempre saputo quando e come nascono i figli… I miei nonni, che certo non usavano pillole o preservativi, hanno avuto i figli che volevano… Certo che se tutti i santi giorni ci dai dentro e non puoi trattenerti per brevi periodi, facile che i figli arrivino in sovrannumero…

          Senza rapporti sessuali il matrimonio è morto e defunto ricordiamocelo.

          Sì e no… Sì perché la sessualità ne è parte integrante, no perché ci sono coppie che fanno voto di continenza anche dopo il matrimonio (serve dispensa del Vescovo) ed il loro matrimonio funziona benissimo.

          Ripeto che il Metodo Billings oggi disponibile e sicuro permette il rispetto dell’integrità del rapporto e una paternità responsabile. Il Creatore ha stabilito che i giorni fertili siano circa 5 in un mese, il Billings permette di conoscere quali sono e regolarsi di conseguenza… Credo che 5 gg di astinenza al mese non abbiano messo in crisi nessuna coppia (che non si basa solo sul sesso)…

          • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Emanuele

            Commissione di teologi che doveva dare un aiuto in proposito al papa.Pensieri del Card. Martini uno dei pochi che parlava apertamente.

            Vada lei a spiegare il metodo Billing e poi dica se il ciclo è irregolare chi mantiene il figlio/a.Se uno torna a casa solo qualche giorno al mese? Infatti una volta nascevano almeno 5 figli per famiglia.

            • Emanuele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

              …solo l’ignoranza la fa parlare così. Il metodo billings si basa su precise osservazioni di segnali biologici dell’ovulazione. Infatti, il metodo è applicabile anche in cicli irregolari, anovulatori, allattamento, pre-menopausa.

              Il metodo è molto sicuro, al pari della pillola (ma senza effetti collaterali) e molto più del preservativo.
              http://www.billings-ovulation-method.org.au/act/trials.shtml

              Nel caso alcune patologie lo rendano inapplicabile esistono metodi altrettando sicuri come quello della temperatura basale e il sintotermico.

              Infatti una volta nascevano almeno 5 figli per famiglia.

              Non in tutte le aree geografiche e non in tutte le epoche… se poi fosse stato affidato tutto al caso le famiglie dovevano avere 12-15 figli, non 5…

            • simone ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

              Il card. Martini, Vito Mancuso e la contraccezione…ecco i pilastri dei cattolici adulti anticlericali 😉

              • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a simone

                di Vito Mancuso non leggo nulla, il card Martini era eretico?

                • simone ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                  No, ma la pensava totalmente al contrario di papa Francesco: https://www.uccronline.it/2013/04/07/quanta-lontananza-tra-papa-francesco-e-il-card-martini/

                • Emanuele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                  Il Card. Martini si è prestato ha farsi tirare per la giacchetta… Troppe frasi sospese, troppi ma anche, troppi distinguo…

                  Don Lorenzo Milani, che sapeva di camminare sull’orlo del burrone, rispondeva così al laicismo che lo portava in trionfo: «Ma che dei vostri! Io sono un prete e basta! In che cosa la penso come voi? Questa Chiesa è quella che possiede i sacramenti. L’assoluzione dei peccati non me la dà mica “L’Espresso”. E la comunione e la Messa me la danno loro? Devono rendersi conto che loro non sono nella condizione di poter giudicare e criticare queste cose. Non sono qualificati per dare giudizi. Devono snobbarmi, dire che sono ingenuo e demagogo, non onorarmi come uno di loro. Perché di loro non sono»

          • Uomo qualunque ha detto in risposta a Emanuele

            C’è del vero in quel che dici, soprattutto le conclusioni… Ma non nascondiamoci dietro un dito: le coppie cattoliche che usano i metodi naturali quante sono? Alla lunga snervano, e se servono per stabilire i giorni non fecondi, dal punto di vista etico cosa cambia?

            • Laura ha detto in risposta a Uomo qualunque

              Ma tu hai competenza in questo argomento? Conoscono decine di coppie che usano i metodi naturali (oggi sono tecnologici) e non sono affatto snervate ma contente e (le donne) molto più consapevoli del proprio corpo.

              Leggi questa testimonianza per capire: http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2568
              Qui viene spiegata la differenza tra metodi naturale e contraccettivi (di cui più volte si è parlato comunque):
              http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2359

              • Uomo qualunque ha detto in risposta a Laura

                Muco cervicale filante? 3 giorni!

                Mi basta questo per intendere che bisogna fare calcoli, e nell’amore i calcoli sono l’anticamera della noia… Ma è un parere mio.

                Tu, Laura, naturalmente, tieniti libera di adottare il metodo Billings, se ti dà contentezza e consapevolezza del tuo corpo.

                L’importante è che non si voglia imporlo come valore aggiunto.

                • Laura ha detto in risposta a Uomo qualunque

                  “nell’amore i calcoli sono l’anticamera della noia”…ti chiedo nuovamente…che esperienza diretta hai? Mi sembra che le testimonianze dicano il contrario: http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2568, ma ovviamente per gli ideologhi se la realtà è diversa dalle teorie tanto peggio per la realtà, vero?

                  Ti ringrazio che mi lasci libera di usare il metodo Billings (come sei buono tu), tu continua pure con l’aborto e la contraccezione se ti dà contentezza. L’importante è che non si voglia imporla come valore aggiunto.

                • Emanuele ha detto in risposta a Uomo qualunque

                  invece una pasticca tutti giorni, guai a saltarla (altrimenti ci sono regole ferree da seguire), trasforma l’amore in una patologia cronica stile diabete o ipertensione…

                  Oppure vuoi mettere come è spontaneo: “cara, no dai aspetta un attimo… Devo indossare il preservativo… Porca vacca, sono finiti, aspetta vedo se ne ho uno nel portafogli… Non ti muovere…”

                  …eh, sì contare fino a tre è proprio noioso…

            • Emanuele ha detto in risposta a Uomo qualunque

              andiamo con ordine…

              I metodi naturali sono poco conosciuti a causa della disinformazione ad opera delle industrie farmaceutiche. Infatti, essendo gratuiti, non fanno guadagnare nessuno… Per questo motivo solo la Chiesa e qualche ONG li sponsorizza.

              Anche l’efficacia dei metodi viene spesso falsata… Confondendo il poco affidabile Ogino-Knaus con il Billings o il sintotermico.

              La pillola poi ha molte controindicazioni… Spesso taciute per i motivi di cui sopra… Se sulle scatole ci fossero scritti in chiaro gli effetti che producono, molte donne credo smetterebbero subito di assumerle.

              Inoltre, è dimostrato che nei paesi dove gli anticoncezionali sono molto diffusi (es. Inghilterra) le gravidanze indesiderate e gli aborti sono in aumento… Questo per il falso senso di sicurezza che trasmettono e per il fatto che chi è abituato a non contenersi mai, difficilmente lo farà se non ha il preservativo.

              Quindi, se i ginecologi, prima di prescrivrere la pillola spiegassero queste cose, forse meno donne si avvelenerebbero…

              Venendo alla questione etica, non capisco cosa ci sia di male a conoscere il proprio corpo ed ad agire di conseguenza… Chi usa i metodi naturali conosce e decide, chi gli antivoncezionali forza il suo corpo al proprio capriccio… Mi pare che la differenza etica sia chiara anche da un punto di vista laico…

              • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Emanuele

                Quindi i farmaci non hanno le opportune avvertenze?

                Caso inglese come anche in Sud Amrerica il problema non è la contraccezione ma una sessualità fatta fuori dam matrimonio.

                • Emanuele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                  …quante donne leggono tre pagine di bugiardino scritto in arial 5?

                  …comunque ci sono stati vari scandali a riguardo di informazioni mediche sui farmaci volutamente taciute… Ora sono sul cellulare e non posso linkare.

                  Poi, se fossero innoque, perchè sono proibite alle ipertese?

                  Sull’Inghilterra, non capisco il legame tra aborto, contraccezione e rapporti extraconiugali… Le amanti sono più fertili?

                  Come mai in Inghilterra dove le pillole le trovi al supermercato senza prescrizione e sono distribuite gratis nelle scuole, hanno il record di gravidanze tra le minorenni?

    • geminitolk ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

      Un altro di quelli: la teoria è diversa dalla pratica.è profondamente sbagliato

  15. Eigub etted ha detto

    Chi segue il credo per tradizione è, purtroppo, la maggioranza, e qui sono d’ accordo è ipocrisia e opportunismo puro.
    Preferisco l’ agnostico, il cattolico oppure l’ ateo, ma perché ne sono riflessivamente convinti.

« nascondi i commenti