Maggioranza di italiani (59%) contraria a riconoscimento coppie gay

Secondo un’analisi del noto sociologo Renato Mannheimer, docente di Analisi dell’opinione pubblica presso l’Università degli studi Milano-Bicocca e collaboratore de “Il Corriere della Sera”, su cui appunto è divulgata la notizia, la maggioranza (59%) degli italiani si oppone al riconoscimento legale/matrimonio delle coppie omosessuali.

Mannheimer, lo diciamo per i militanti della lobby gay che certamente andranno a rovistare nella sua vita privata cercando argomenti per screditare la sua indagine sociologica, è stato militante in gioventù della sinistra extraparlamentare e sposato con l’ex ministro delle Pari Opportunità del PD, “gay-friendly”, Barbara Pollastrini. Una persona, dunque, al di sopra dei sospetti.

Di fronte al quesito se riconoscere o meno anche legalmente le unioni – assimilabili ai matrimoni – tra omosessuali, i contrari prevalgono per il 59%, a fronte del 40% di favorevoli. Molto basso il numero dei “non so” che, contrariamente a quanto accade per molti altri argomenti, mostra che la quasi totalità dei cittadini si è, col tempo, formata una precisa opinione al riguardo. La posizione della gente, anche grazie alla furiosa e asfissiante quotidiana campagna omosessualista inscenata sui principali mass-media (radio compresa), è comunque mutata rispetto a sette anni fa, quando i contrari erano il 66% contro 32% di favorevoli.

Per quanto riguarda le fasce di età, le persone più sagge e mature come gli over 65, mostrano una maggiore avversità alle unioni gay (76% di contrari), nella fascia 45-64 anni sono invece contrari il 55% (contro il 44% dei favorevoli), anche tra coloro che vanno dai 24 ai 44 anni i contrari sono ancora una volta maggioritari, con il 51% (contro il 48%). Nei giovanissimi, 18-24 anni, i favorevoli sono in maggioranza per il 51%, contro il 49% di contrari. Rispetto al titolo di studio, il 53% dei laureati è contrario ad aprire al riconoscimento giuridico delle coppie gay.

Tra i cattolici, il 67% dei praticanti è contrario e dunque coerente con la posizione della Chiesa di cui intende fare parte. In ambito politico, tra i votanti per il Pdl, il 63% si dice contrario ai matrimoni tra omosessuali e il 37% favorevole, mentre tra gli elettori del Pd, la lieve maggioranza (53%) è sulla stessa posizione di avversità, a fronte del 46% di favorevoli.

Anche il magistrato iperlaicista Vladimiro Zagrebelsky ha affermato recentemente che «l’introduzione del matrimonio omosessuale, pienamente equiparato a quello tra persone di sesso diverso, trova divisa la società italiana». Ha poi giustamente sottolineato che «è sbagliato ritenere che l’opposizione sia solo di parte cattolica e che su questa come su altre questioni che hanno a che fare con l’etica sociale sia possibile tracciare un confine netto, tra una comunità cattolica e una che cattolica non è o non si sente». Infine, Zagrebelsky ha anche sorprendentemente riconosciuto che «non v’è omogeneità tra il matrimonio cui la Costituzione si richiama e l’unione omosessuale».

Lo scrittore Ruggero Guarini ha invece evidenziato 5 motivi per cui, secondo lui, non legalizzare le unioni gay. In sintesi: 1) solo il matrimonio tradizionale è naturalmente aperto alla procreazione, per questo lo Stato non può non riconoscerli una speciale natura giuridica; 2) Il termine “matrimonio” esclude anche etimologicamente gli omosessuali, in quanto esso deriva de “mater”, ovvero l’apertura alla procreazione; 3) Rischio di stravolgimento concettuale di termini come “moglie”, “marito”, “padre” e “madre”, già sentiti come discriminatori verso coloro che non lo possono essere; 4) I problemi pratici e legali possono essere risolti anche senza l’esigenza del matrimonio, ma attraverso precise misure giuridiche; 5) Politicamente si tratta di una mera strumentalizzazione del movimento gay, che in realtà non è interessato davvero come ha spiegato Imma Battaglia, presidente DigayProject e come evidenziato da un’inchiesta di “KlausCondicio”.

Giuliano Ferrara su “Il Foglio” ha spiegato perché l’estensione del matrimonio tradizionale ai gay non è un fatto di giustizia o di codice civile, mentre il giurista Francesco D’Agostino ha svelato il sofisma per cui si vuole far credere che la legalizzazione del matrimonio gay sia per la tutela di un «privato» interesse di coppia,  mentre il matrimonio ha invece una chiara valenza pubblica e mette in gioco interessi sociali di carattere generale e antropologico.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

99 commenti a Maggioranza di italiani (59%) contraria a riconoscimento coppie gay

« nascondi i commenti

  1. Pino ha detto

    “mentre tra gli elettori del Pd, la lieve maggioranza (53%) è sulla stessa posizione di avversità, a fronte del 46% di favorevoli” e adesso chi lo spiega a Bersani?

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Pino

      Quel 53% voterà comunque PD, indipendentemente da quale politica farà sulle coppie omosessuali, quindi a Bersani conviene aprire al riconoscimento di tali coppie per avere qualche voto in più, magari di chi, proprio perché interessato a questo tema, voterebbe più a sinistra oppure i Radicali, e magari anche per attrarre voti di qualche “libertario” dal centrodestra.

      • Pino ha detto in risposta a Francesco Santoni

        certo, è così. Quello che però noto è una specie di rassegnazione, come se la cosa fosse un fatto ineluttabile. Anche all’interno del mondo cattolico c’è questo atteggiamento.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Pino

          Ma il problema è: che fare? Io posso evitare di sostenere le forze politiche che più spingono per il riconoscimento delle unioni civili; posso cercare per quanto possibile di spiegare alle persone che conosco perché non dovrebbero essere riconosciute; ma poi?

          • Pino ha detto in risposta a Francesco Santoni

            purtroppo non riesco a rispondere in tempo reale perchè bloccato sistematicamente dalla Redazione. Che fare, dici tu. Per esempio una forte presa di posizione dell’episcopato contro le forze politiche che propongono tali leggi, poi mettere con le spalle al muro i sedicenti cattolici che militano nei partiti che hanno nei loro programmi tali leggi e che si fanno beffe delle direttive del Magistero. Occorre farsi sentire, il silenzio significa accondiscendenza. Basta un solo esempio ben dato che tanti discorsi.

  2. La percentuale calante dei contrari indica che prima o poi si arriverà anche qui a riconoscere l’assurdità delle coppie omosessuali. E’ solo questione di tempo, e la propaganda si sta facendo sempre più martellante.

    • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Non è una via senza ritorno, basta guardare i movimenti di approvazione per l’aborto ed eutanasia. Dipende dalla spinta dei media, il popolo è in maggioranza bue, lo sappiamo.

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

        Senza ritorno probabilmente no, ma credo che, come per l’aborto, ci dovremo arrivare prima di cominciare a tornare indietro…

      • Roberto dara ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

        L’eutanasia non è legge, ed è una problematica comunque recepita dall’opinione pubblica in modo molto diverso dall’aborto. Se ci fossero dei referendum su quei temi oggi, probabilmente l’eutanasia avrebbe la maggioranza dei consensi mentre l’aborto no.

        • Pino ha detto in risposta a Roberto dara

          come mi divertono queste frasi “una problematica comunque recepita dall’opinione pubblica in modo molto diverso dall’aborto”. Perchè? Chi l’ha detto? Sulla base di cosa sarebbe recepita in modo diverso?

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

            Forse perché il feto umano non può parlare mentre il malato terminale cosciente sì?

            • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

              scusa ma normalmente i “testamenti biologici” si fanno quando non si è più in grado di decidere da soli, perchè una persona in pieno possesso delle sue facoltà mentali potrebbe decidere di rifiutare le cure, per esempio. Ed è appunto nella “interpretazione” di questi testamenti che si nascondono gli abusi, perchè a decidere sarà sempre un terzo che potrebbe anche avere interesse alla serena dipartita del caro congiunto.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                Il testamento biologico è una cosa diversa dall’eutanasia, che viene espressamente richiesta dal malato terminale.

                • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                  questa sì che è bella, non l’avevo mai sentita. E quando il malato terminale può chiedere l’eutanasia? A me risulta la possa chiedere con un testamento biologico, da applicarsi poi da altri. E poichè tale testamento non può che essere una generica manifestazione di volontà quando si passa alla sua interpretazione chi decide veramente sarà un medico, un parente, magari uno che ha qualche interesse ereditario. Che poi uno in stato di lucidità decida, per esempio come Welby, la sospensione dei trattamenti sanitari, beh in tal caso si chiama suicidio.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

                    L’eutanasia può essere prevista nel testamento biologico, nel caso in cui il dichiarante richieda che nei casi in cui non è più coscente e si verifichino le condizioni di inguaribilità, venga appunto sottoposto a eutanasia. Altrimenti un malato terminale cosciente può esplicitamente richiederla, come fanno tanti che vanno nelle apposite cliniche all’estero per farsela praticare (senza aver necessariamente fatto un testamento biologico). Capisco che tu la chiami suicidio, e tecnicamente lo è, ma è comunque una scelta volontaria fatta da una persona cosciente in presenza di una situazione irreversibile, e l’opinione pubblica italiana, come dimostrano i dati citati da Fabio Moraldi, ne è più o meno in maggioranza favorevole.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Nessuno può decidere ora per allora, il testamento biologico è pericolosissimo in quanto l’uomo è capace e libero di cambiare idea al cambiare del contesto in cui si trova.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Infatti il testamento biologico (come il testamento normale) può essere cambiato in qualsiasi momento, ovviamente finché si è capaci di intendere e di volere.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto dara

          @Roberto

          Ti sbagli, ti sottopongo questi risultati: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-dopo-eluana-idee-confusee-dati-strumentalizzati–4456.htm
          Ovvero: il picco massimo di giudizi favorevoli al testamento biologico si è registrato quando Eluana Englaro è morta: 81,4%. Già dall’anno seguente la percentuale era in declino, perché parallelamente scivolava verso il basso anche la pressione massmediatica, nel 2011 c’era il 77,25%, a febbraio 2012 c’era il 65% di favorevoli.

          Stessa cosa dicasi per l’eutanasia: nel febbraio 2012 il 50% è favorevole, ma nel 2006 (morte Welby) lo era il 74% delle persone intervistate.

          • Pino ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            questo dimostra che il popolino bue segue il circo mediatico. Vale quindi la pena far parte di tale circolo facendo il chiasso più forte possibile. Se si tace si perde.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Siamo comunque di fronte a dei dati che indicano che la maggioranza è favorevole.

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

              E’ favorevole fino a quando la questione campeggia sui media dominati dal pro-death, appena c’è un attimo di rilassamento i dati calano.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                I dati dei sondaggi non dovrebbero essere interpretati sempre in modo parziale, se favorevoli alle proprie posizioni allora la gente è intelligente, se invece contrari alle proprie posizioni allora la gente è influenzata da chissachì… .

                • Andrea ha detto in risposta a Roberto Dara

                  come alternativa alla tesi sulle influenze esterne si può sempre dire che in un sistema di valori assoluto le opinioni della maggioranza sono irrilevanti (argomento che stranamente non viene citato in questo caso, in cui invece la maggioranza è ritenuta responsabile e legiferante…)

                  interessante poi come la presenza di un 33% di cattolici favorevoli non ne intacchi un minimo la coerenza, mentre le stesse posizioni sostenute da non credenti siano necessarie e sufficienti ad essere indicatrici di bassa statura morale….

                  • Piero ha detto in risposta a Andrea

                    interessante poi come la presenza di un 33% di cattolici favorevoli non ne intacchi un minimo la coerenza,

                    E chi l’ha detto? Mai sentito parlare di “cattolici adult(erat)i“?

                    • Roberto dara ha detto in risposta a Piero

                      Certo, è una comodo aggettivo usato dai cattolici ortodossi per giustificare e denigrare il dissenso.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Come dire a proposito di chi parla di terra cava e di cerchi nel grano, che e’ una (sic!) comodo aggettivo usato dagli scienziati ortodossi per giustificare e denigrare il dissenso

                    • Roberto dara ha detto in risposta a Piero

                      Gli scienziati in tal caso non userebbero il termine “scienziati bambini”, ma semplicemente li chiamerebbero “non scienziati”.

                    • Roberto dara ha detto in risposta a Piero

                      Mi scuso, non li chiamerebbero “scienziati adulti”.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      e infatti i cosiddetti “cattolici adulti” (come si definiscono LORO) sono non-cristiani.
                      Fattene una ragione, tu stesso sei partito da posizioni simili alle loro, non esiste un cristianesimo fai-da-te, o meglio, e’ un non-cristianesimo.

                    • Roberto dara ha detto in risposta a Piero

                      Semmai un non-cattolicesimo. Io non devo farmene nessuna ragione, prendo atto che per te (e non so chi altri, perché non credo che il Papa abbia sostenuto esattamente questo) il cattolico non ortodosso (cioè il “cattolico adulto”) non è un cattolico e neanche un cristiano, e che pertanto (a rigor di logica) andrebbe scomunicato.

                    • simone ha detto in risposta a Piero

                      La questione è la coerenza, e la maggioranza di coloro che si dichiarano cattolici è incoerente ovvero “adulta”, cioè vuole far prevalere sé e le sue opinioni alla posizione della Chiesa, che intende essere il corpo di Cristo nella storia.

                      Resta il fatto che il cattolico o il cristiano non è colui che dice di esserlo, ma colui che si comporta come tale. Io potrei definirmi “ateo” o anche “panettiere”, ma se continuassi a fare la vita che faccio non lo sarei davvero.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      no, proprio non-cristianesimo.
                      Perche’, non so se lo sai 😀 , ma i principali filoni che si sono distaccati dal Cattolicesimo sono
                      1) l’Anglicanesimo, per un capriccio di Enrico VIII, che voleva disconoscere il suo matrimonio, e voleva obbligare il Papa a fare una cosa che non poteva fare, e cioe’ annullare il regolare matrimonio
                      2) il Protestantesimo, per via dell’ODIO verso il Papa, per questioni di potere

                      Del resto, come si fa a dichiararsi cristiani se si agisce contro tutto quello che ha detto Cristo: aborto, eutanasia, sedute spiritiche, matrimoni “farlocchi”, ecc ecc…
                      E’ come se io mi dichiarassi “gandhiano” e poi volessi ammazzare chiunque mi stia sulle balle…
                      Un attimino incoerente, non trovi?
                      Ma so gia’ che tu sei abituato ad essere incoerente…

                    • Roberto dara ha detto in risposta a Piero

                      Io cerco di non essere incoerente, anche se non ho un riferimento religioso che mi “indica” la “verità assoluta”.
                      Ma la domanda che ti ripongo allora è: questi “sedicenti” cristiani che, secondo te e non so chi altri, sarebbero in realtà “non-cristiani”, vanno scomunicati o no?

                    • Gennaro ha detto in risposta a Roberto dara

                      Il problema della tua vita è che senza “verità assoluta” non esiste nemmeno una “verità relativa”. Il problema tuo è l’incoerenza continua, ma quando te ne accorgerai e se te ne accorgerai sarà troppo tardi.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Non so se sai (ma a questo punto non mi meraviglio piu’ di nulla!) che la scomunica e’ per la tutela dell’anima del tizio in questione, non e’ una punizione per chi e’ cattivo e non ubbidisce.
                      A me non me ne potrebbe fregare di meno della loro scomunica.
                      Con la certezza poi che si atteggerebbero a “martiri” contro la Chiesa cattiva che sopprime il “dissenso”, procurando altra gente all’errore che commettono? No grazie.
                      Se sbagliano, e si ritengono in comunione nella Chiesa, il loro perccato e’ ancora piu’ grave. Ne risponderanno a tempo debito.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      adesso rispondi tu pero’: a quegli stessi scienziati che parlano di terra cava, di cerchi nel grano, di UFO, ecc ecc si dovrebbe impedire di parlare, andrebbero arrestati per aver circuito incapaci che assumono cartilagine di squalo invece che gli antitumorali e e gli andrebbe impedito di fregiarsi del titolo di “scienziati”?

  3. Norberto ha detto

    Un OT verso l’amico Brain:

    In questo commento affermava che le parole del vescovo Juan Antonio Reig Pla fossero discriminatorie verso i gay:
    https://www.uccronline.it/2012/07/14/lo-psichiatra-ablow-approvo-lo-studio-sui-disturbi-dei-figli-dei-gay-ma-temo-a-dirlo/#comment-81509

    Ovviamente la sentenza lo ha assolto perché non vi era nessuna discriminazione: http://www.catholicnewsagency.com/news/lawsuit-against-spanish-bishop-who-criticized-gay-lifestyle-dismissed/, come avevo già fatto notare io.

  4. Panthom ha detto

    Per capire il cambiamento antropologico che c’è in atto, date un’occhiata alla nuova “normalità” che le nuove trasmissioni televisive gay-friendly intendono inculcare nella popolazione. Basta guardare la foto: http://global.christianpost.com/news/the-new-normal-gay-adoption-show-damaging-our-culture-says-one-million-moms-78690/

  5. Sophie ha detto

    “Tra i cattolici, il 67% dei praticanti è contrario e dunque coerente con la posizione della Chiesa”
    Come il 67%? O.o E il restante che Dio seguono allora???
    Ma io dico, se uno è omosessuale che facesse quello che vuole, ma da qui a dire che è una cosa normale fino a legalizzarla come unione civile vera e propria mettendola sullo stesso piano di una coppia normale…. ma che ci siamo ammattiti?

  6. Pino ha detto

    il restante? Sono i cattocomunisti, quelli che separano l’etica dalla politica. Per loro possono benissimo esistere le leggi laiciste, anzi le propongono come Rosy Bindi fece a suo tempo, ed il fatto di essere credenti e praticanti.

    • Sophie ha detto in risposta a Pino

      Se noi Europei avessimo un decimo della fede che hanno i cristiani uccisi nel mondo… Che delusione la maggior parte dei cattolici e quanti danni fanno, preferisco un ateo ad un cattolico chic.

  7. Max ha detto

    Credo che sia sempre doveroso usare cautela con i sondaggi, sia in generale, sia nel caso specifico. Se non sbaglio, negli Stati Uniti, quando c’e’ un referendum su questioni come il “matrimonio” tra omosessuali, a volte sembra dai sondaggi che la maggioranza sia a favore del riconoscimento, mentre puntualmente al momento del voto i ‘no’ prevalgono.

    Comunque, trovo interessanti due punti in questa analisi.
    Il primo e’ che anche tra i laureati continua ad esserci una maggioranza, sia pure non grande, di persone che si oppongono al riconoscimento giuridico delle unioni (tipo matrimonio). Il secondo e’ che una simile maggioranza di tali opinioni vale anche tra chi non va mai ad una funzione religiosa, nemmeno occasionalmente.
    Spero che ora si faccia un po’ piu’ attenzione prima di dire che le persone piu’ istruite sono favorevoli a questo tipo di unioni, o che il non volere questo tipo di riconoscimenti sia determinato dalla religiosità. Credo che la situazione sia un po’ diversa.

  8. Brain ha detto

    I risultati di questo sondaggio indicano un trend sempre più favorevole al trattamento ugualitario per le coppie dello stesso sesso. Mannheimer fa notare che “la percentuale di chi preferisce negare la possibilità di matrimonio tra omosessuali (…) è andata (…) decrescendo nel tempo (circa 13 punti in sei anni).” Non sorprende affatto che mostrino “ancora oggi una maggiore avversità le persone più anziane” e “i possessori di titoli di studio meno elevati”. (…) “Tutte le analisi mostrano come il fattore che più pare contare nella formazione delle diverse convinzioni sia l’età. È dunque legittimo pensare che, a parità di altre condizioni, il passare degli anni possa portare a un più diffuso favore verso la concessione di maggiori diritti agli omosessuali.”

    La società italiana sta dunque evolvendo in modo assimilabile a quello della popolazione degli Stati Uniti.

    “Il 50% degli americani è favorevole ai matrimoni tra gay, e pensa che le coppie omosessuali dovrebbero godere degli stessi diritti di quelle etero. Lo rivela un sondaggio pubblicato (a maggio 2012, ndr) dalla Gallup. (…) Il sondaggio coincide nei risultati con quello del Centro di Ricerche Pew, pubblicato in aprile, che aveva mostrato come il 47% degli americani fosse favorevole al riconoscimento degli stessi diritti, evidenziando un calo degli oppositori ai matrimoni tra omosessuali del 15% nell’ultimo decennio.”

    (http://www.americaoggi.info/2012/05/09/30618-nozze-gay-la-maggioranza-dice-s)

    Da notare che negli USA anche il candidato conservatore alla presidenza Mitt Romney si oppone all’utilizzo del vocabolo “matrimonio” nel riconoscimento delle coppie omosessuali ma è totalmante favorevole alle adozioni.
    http://www.lettera43.it/attualita/usa-romney-si-alle-adozioni-per-coppie-gay_4367550480.htm

    • Daniele Borri ha detto in risposta a Brain

      Io credo che rispetto alla furia della lobby omosessuale e della sua propaganda questi risultati siano una grande sconfitta per voi. Avreste dovuto avere il plebiscito e invece, nonostante tutti i fondi e le risorse che usate, mi sembrate in grande difficoltà.

      Difficile comunque capire cosa ci sia di vero, anche perché il 65% degli americani non vuole l’omosessualità a scuola: http://www.thenewamerican.com/culture/faith-and-morals/item/914-americans-disapprove-of-%E2%80%9Cgay%E2%80%9D-affirming-curriculum-in-grade-schools

      Rispetto a Romney: è stata una risposta all’apertura di Obama, non c’è molto di attendibile nelle sue volontà anche perché non può certo permetterselo. E’ come se avesse detto di voler andare sulla Luna tra un anno…sa bene che è impossibile, anche lui vi usa per la sua propaganda politica.

      • Brain ha detto in risposta a Daniele Borri

        Daniele considerando la furia integralista della propaganda di certi influenti ambienti posso dire di essere piuttosto soddisfatto. I cambiamenti sociali richiedono tempo, basti pensare al movimento di emancipazione femminile, che è molto più antico e pure deve ancora fronteggiare ostacoli, anche drammatici, in varie parti del mondo. Per la minoranza LGBT è lo stesso, ci vuole tempo, soprattutto considerando che si devono affrontare lo stigma sociale e pregiudizi (fondamentalmente di matrice religiosa) vecchi di secoli.

        Ma sono fiducioso per le nuove generazioni. Oggi quei giovani che, arrivati all’adolescenza, capiscono di provare attrazione per persone del loro stesso sesso sanno, al contrario di quanto accadeva fino a pochi decenni fa, di non essere malati, soli, destinati ad una vita “ai margini” della società ma possono guardare senza disperare al loro futuro.

        Panthom in precedenza si lamentava del fatto che oggi in tv vi sono trasmissioni addirittura gay-friendly (uuhh, ma che fastidio, vero?), che secondo lui vorrebbero “inculcare” nuove “normalità” alla gente mentre invece raccontano storie ed esistenze che esistevano anche in passato ma che venivano occultate e cancellate dalla realtà solo ed esclusivamente per motivazioni ideologiche. Oggi il quadro è cambiato e i giovani che guardano MTV possono vedere ed ascoltare loro coetanei che parlano di come hanno affrontato in famiglia e con gli amici il processo di auto accettazione e il coming out. http://www.mtv.com/shows/it_gets_better/series.jhtml

        Vi sono oggi finalmente un numero crescente di personaggi pubblici di primissimo piano che non si nascondono più (come ha dovuto fare, tanto per citare un esempio di cui si parla in questi giorni, l’astronauta Sally Ride per quasi trent’anni) ma che a testa alta hanno fatto coming out e questo non è stato di ostacolo al pieno successo della loro vita, a cominciare dal campo professionale. Basti pensare che solo in Europa oggi vi sono due capi di governo dichiaratamente omosessuali, una cosa assolutamente impensabile fino a dieci anni fa.

        La rigorosa normativa eterosessista – al di fuori della quale tutto viene bollato come perverso, abominevole, malato, contro-natura e via disprezzando – sopravvive nelle teocrazie e nei regimi dittatoriali ma nelle democrazie evolute sta cedendo il passo ad una visione più meno rigida della realtà umana, che è sfaccettata e molteplice non univoca e piegata ai dogmi di un passato nel quale vi erano grande ignoranza e repressione sui temi legati alla sessualità. Questo si traduce in una maggiore elasticità mentale della gente, che pian piano capisce che le diversità su questo pianeta sono una ricchezza, non un “pericolo sociale” come da certe parti si continua ossessivamente a ripetere.

        • Norberto ha detto in risposta a Brain

          Avendo assoldato tutto il potere mediatico è certamente una sconfitta tremenda, su questo non ci piove e sono d’accordo con Borri. Non vedo molto stigma oggi verso i gay, ieri forse si. Oggi si comincia sempre più a parlare di etero-fobia, come ad esempio accade in Germania: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1I0GBH

          Le onde vanno e vengono, i giovani sono coloro che usano più la rete e sono i più spaventati dai toni diffamatori e persecutori contro chi osa discostarsi dal Pensiero Unico Omosessuale.

          Rispetto ai personaggi pubblici devo dire che è un piacere vedere i comportamenti di Aldo Busi o dei gay del Grande Fratello, credo che grazie a loro molti abbiano compreso qualcosa in più. Il coming out è qualcosa di profondamente ridicolo e anacronistico, a nessuno interessano i gusti sessuali degli altri e continuare ad abusarne aumenterà di certo i pregiudizi sull’ossessione sessuale dei gay.

          La cosa positiva è che sono sempre di più coloro che si accorgono che la tematica omosessuale è soltanto un argomento di moda da usare a fini politici, quando la moda passerà allora si che saranno guai seri. La violenza con cui vi siete imposti purtroppo vi si ritorcerà contro, troverete solo i cattolici a difendervi. Anche perché demograficamente saremo invasi dai popoli dell’Est e del sud del mondo, assai meno tolleranti dei vecchi e stanchi europei ex-cristiani.

          • Brain ha detto in risposta a Norberto

            Norberto per quanto riguarda il caso tedesco la soluzione a questo tipo di ‘pasticci’ legislativi è semplicemente di proseguire sulla strada verso la Marriage Equality, con l’accesso al matrimonio (sto parlando del civile ovviamente) consentito anche alle coppie dello stesso sesso, dunque trattando tutti le coppie di cittadini allo stesso modo, senza discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, con le stesse regole, stessi diritti e stessi doveri.

            Sulla questione del Pensiero Unico nessuno su questo punto può battere le religioni monoteiste, e tra queste quella cattolica in prima fila. Non per niente Ratzinger tuona settimanalmente contro il “relativismo”, la cui alternativa è l’Assolutismo: un solo Verbo, una sola Verità Rivelata a cui tutti quanti debbano sottostare e uniformarsi, pena le fiamme eterne (precedute dal disprezzo terreno di chi ti disprezza per via di chi ti innamori). La dimostrazione che non esiste alcun fine egemonico e nessuno Pensiero Unico Omosessuale è che il movimento LGBT non spinge nè suggerisce nessuno a cambiare una virgola della propria vita. Anzi il valore è proprio nella diversità non nell’omologazione dell’eterosessualità obbligatoria. http://www.sociologyencyclopedia.com/public/tocnode?id=g9781405124331_yr2011_chunk_g97814051243319_ss1-84

            Per quanto riguarda i personaggi pubblici è ovvio che tu attinga da quel poco che passa l’arretrato orticello italiano, soprattutto televisivo. Io francamente pensavo più ad esempi come il primo ministro islandese Jóhanna Sigurðardóttir o quello belga Elio Di Rupo. O in altri campi modelli positivi di persone come il tuffatore australiano Mathhew Mitcham, il rugbista gallese Gareth Thomas, il cantante italiano Tiziano Ferro, l’attore Zachary Quinto o l’attrice e presentatrice Ellen DeGeneres. Capisco che ti faccia più comodo cercare di spostare il discorso sull’immondizia televisiva tipo il Grande Fratello, ma su quella strada non mi interessa seguirti.

            La tua affermazione che “a nessuno interessano i gusti sessuali degli altri” è doppiamente falsa. È falsa intanto perché ad una vastissima fetta di gente interessano le storie private dei personaggi pubblici, i loro amori (etero o omo che siano), la loro vita privata, se non fosse così i giornali di gossip non venderebbero quanto vendono. È inoltre falsa anche sotto un altro aspetto. Ho accennato nel mio post precedente alla vicenda umana dell’astronauta statunitense Sally Ride, purtroppo scomparsa di recente. Ride, la prima donna americana astronauta, ha dovuto celare la sua relazione quasi trentennale con la sua compagna Tam O’Saughnessy in quanto avrebbe rischiato di compromettere la sua carriera se la cosa fosse emersa, in base alla normativa nota come del Don’t Ask Don’t Tell, solo recentemente abrogata dall’amminsitrazione Obama. A dimostrazione di quanto i “gusti sessuali” interessano, interessano eccome…

            Si capisce da quello che scrivi che per te la “tematica omosessuale” sia solo di estremo fastidio, per questo cerchi di liquidarla come una “moda” che passerà. Passerà, in quanto tematica di dibattito pubblico, quando la minoranza LGBT avrà ottenuto i giusti ed equi riconoscimenti giuridici che chiede alla nostra highly dysfunctional classe politica.

            Infine per quanto riguarda lo spauracchio delle orde in arrivo dall’est e dal sud del mondo preferisco pensare che ci sarà uno Stato laico e non succube degli interessi del clero a “difendere” TUTTI i suoi cittadini, a prescindere da sesso, credo, idee politiche, etnia, orientamento sessuale.

            • Norberto ha detto in risposta a Brain

              Le coppie gay, proprio in quanto gay, non possono essere trattate come le coppie etero perché impossibilitate naturalmente ad assumersi valori positivi rispetto alla società (prosecuzione specie, ad esempio).

              Nessuno viene perseguitato se non segue il pensiero cattolico, inutile invece fare l’elenco dei perseguitati per aver contraddetto il Pensiero Unico Omosessuale (PUO) imposto all’Occidente.

              E’ meglio che vi sforziate a far andare in televisione personaggi positivi, perché a quanto pare state contribuendo a rafforzare lo stereotipo.

              Il coming out è qualcosa di ridicolo e infantile (come il rapporto anale è uno stadio di fantasia infantile), altamente anacronistico. Di fronte ad un coming out bisognerebbe ridere in faccia e rispondere: “e chi se ne frega??”

              La minoranza LGBT è sfruttata come una gallina che viene fatta ingrassare artificialmente per mostrare agli altri contadini di avere gli animali migliori. Quando i vicini smetteranno di interessarsi sai bene che fine farà la gallina.

              Chi è favorevole alle unioni gay, compresi gli omosessuali, verrà spazzato via dall’evoluzione sociale. Lo dimostrano i tassi di natalità allo zero, le morti di Aids e di antidepressivi.

    • Pino ha detto in risposta a Brain

      veramente ridicolo, i sessantenni di oggi sono i sessantottini di ieri, quindi secondo la (non) logica di Mannheimer la generazione della rivoluzione sessuale dovrebbe essere ampiamente favorevole ai matrimoni gay. Ed invece non è così perchè Mannheimer si dimentica che a 20 anni si è rivoluzionari e a 50 conservatori.

  9. Max ha detto

    Andrebbe pero’ anche detto, che da che mondo e’ mondo i giovani sono generalmente piu’ “progessisti”, diciamo cosi’, mentre quando si e’ piu’ anziani si diventa un po’ piu’ conservatori. E’ un argomento molto generale, certamente non spiega tutto, ma secondo me e’ una delle ragioni per cui tra i piu’ giovani ci siano persone piu’ favorevoli alle unioni.

    Ad ogni modo, quando scompariranno gli ultimi 68ini, oggi ben piazzati in tante università, il numero di persone anziane a favore delle unioni potrebbe ancora piu’ decrescere 😀

  10. Paolo ha detto

    Amici dell’uccr io proporrei un altro titolo al vostro articolo: “Italiani sempre più favorevoli al matrimonio omosessuale”, oppure anche “Più cresce il livello di istruzione meno ci si oppone all’uguaglianza di diritti”. Ma questo ormai è un classico no? Dove c’è maggiore istruzione e quindi civiltà le imposizioni confessionali arrancano maggiormente.

    • Norberto ha detto in risposta a Paolo

      Si, è già stato detto. Rispetto al piano inclinato: dipende sempre dalla forza di propaganda della lobby gay e mediatica, quando l’attenzione calerà si tornerà indietro probabilmente. Così è avvenuto per l’eugenetica, così per l’aborto, così per il caso Englaro.

      Minore istruzione: non mi piace questa tua discriminazione verso chi non ha potuto studiare, l’intelligenza non dipende da quanti anni sei stato seduto su una sedia. Resta il fatto che anche tra i laureati la maggioranza è contraria.

      P.S.
      L’opposizione alle nozze gay non è una questione di confessione religiosa, essendoci agnostici e non credenti contrari e cattolici praticanti favorevoli.

    • Pino ha detto in risposta a Paolo

      questo dimostra invece esattamente il contrario, le nostre università sono solo fabbriche di ignoranti e disoccupati. per questo le idee demenziali attecchiscono.

    • Enrico ha detto in risposta a Paolo

      Paolo, se sei onesto ammetterai che non è tanto un discorso di istruzione quanto di “bombardamento mediatico”. Il legame tra studio ed accettazione di leggi a favore di presunti diritti degli omosessuali è cioè indiretto. Chi studia di più, fruisce maggiormente della lettura di quotidiani come il Corriere, Repubblica ecc. (in Italia, all’estero vale lo stesso discorso per i quotidiani più in voga) che presentano acriticamente (e spesso anche subdolamente) ogni giorno una visione parziale ed estremamente faziosa di tutto ciò che riguarda l’omosessualità e questo condiziona la visione delle persone. Per esempio tu associ l’esistenza di normative gay-friendly ad un progresso di civiltà; la cosa non mi stupisce, c’è parecchia gente che lavora alacremente in modo da farti pensare in questa maniera ed il loro sforzo nel tuo caso è stato premiato (non pensare che le imposizione mediatiche siano meno efficaci e/o nemiche dello spirito critico di quelle confessionali!). Ti ricordo però che l’accettazione dell’omosessualità, così come quella dell’aborto, della rottura dei legami familiari, della poligamia, della soppressione del più debole (eufemisticamente oggi chiamata eutanasia) ecc. – tutti fenomeni sponsorizzati dai media progressisti – non sono delle novità e tanto meno possono essere considerati dei progressi di civiltà. Ce lo insegna la storia (prova a pensare agli ultimi secoli dell’impero romano) ma basta anche fare una visita in un paese dell’africa centrale per vedere come molte cose che i media decantano come frutto del progresso (sesso senza amore, famiglie allargate, poligamia, aborto ecc.) siano in realtà ampiamente diffusi in società ritenute “arretrate” e costituiscono anzi uno dei principali freni al loro sviluppo. D’altro canto non mi sembra che l’europa nel suo continuo slancio a questo “supposto” progresso se la stia passando troppo bene…

  11. Eli vance ha detto

    Una piccola, sia pur discutibile, ipotesi motivatoria per i cattolici che sono favorevoli al riconoscimento giuridico delle coppie gay:
    Il matrimonio vero è quello che si allarga a Dio come testimone dell’unione oltre che alla società, quindi solo quello religioso e non solo civile.Per cui una volta che una coppia vive già nello stato contro-natura aggiungere ad essi una simbologia formale quale il riconoscimento giuridico è poca cosa, e allora prevalgono altre esigenze quali quella di evitare dissidi fra la nicchia gay, resa potente dai media e dalla loro propaganda e il resto della popolazione. Credo che questa considerazione abbia inciso in coloro che hanno partecipato a questo sondaggio.
    Personalmente penso invece che un cattolico debba esprimere ciò in cui si crede anche a livello pubblico, tanto più che occorre distorcere di molto la nostra Costituzione per il riconoscimento giuridico.

  12. lorenzo ha detto

    Studiando la storia si rileva che la normalizzazione di talune depravazioni è sintomo delle fine di una civiltà: stiamo allegramente danzando sull’orlo del baratro.

  13. Sophie ha detto

    La normalizzazione dell’omosessualità non è un andare avanti ma un tornare indietro. Sveglia, siamo nel 2012! Questa è roba da antichi Romani quando omosessualità, bisessualità e pedofilia erano la norma. Adesso voglio proprio vedere i paladini delle depravazioni nel momento in cui qualche musulmano chiederà il riconoscimento della poligamia, cosa farà! Perchè si dovrebbe legalizzare il matrimonio omosessuale e non il matrimonio poligamo?

    • Piero ha detto in risposta a Sophie

      A cosa credi che servano i PACS in salsa italiana o DICO o qualsiasi altri acronimi che vogliano utilizzare per far passare l’idea, che verranno prontamente approvati, prima delle misure economiche, perche’ questo e’ l’importante per molti?
      Proprio a questo.

      • Sophie ha detto in risposta a Piero

        Qui in Italia i matrimoni omosessuali per me non li faranno mai perchè la stessa sinistra, in genere simpatizzante, è divisa su questo! Certo mi fanno un pò ridere i matrimoni omosessuali in Francia dove c’è la ben nota Lourdes ma vabbè, vuol dire che non solo noi stiamo messi male e abbiamo tradito Dio…

    • Max ha detto in risposta a Sophie

      A proposito di poligamia, non si capisce perchè sia permesso avere molte mogli, ma non contemporaneamente. Ma in fondo sei retrograda, omofoba e e vedute limitate, cara Sophie se ti limiti alla poligamia! Perche’ non tanti mariti? E perche’ non i parenti? Si può anche prevedere che in un futuro più o meno lontano sarà difficile impedire che una zia impalmi una sua nipote o che uno zio convoli a giuste nozze con il nipote preferito. Dopo tutto, perché continuare a “discriminare”? Il tabù dei diritti umani non ammette altre regole.

      Occorre permettere di sposarsi con chiunque e con quante persone si vuole (molti in Italia sono già poligami, ma sono costretti a dichiarare un solo coniuge).

      • Max ha detto in risposta a Max

        Se non si fosse capito, Sophie, stavo ironizzando quando dicevo che sei retrograda, ecc. 😉

        Le frasi di sopra sono state riprese dal blog “Italians” di Beppe Severgnini. A leggere di questi commenti, si capisce come in sono senza fondamento le preoccupazioni di chi dice che dalla società attuale vada scomparendo il buon senso dell’umorismo 😀

        • Sophie ha detto in risposta a Max

          Tranquillo avevo capito, si deve anche scherzare sennò sai che noia! 😀
          Io spero vivamente che qualche movimento musulmano chieda il riconoscimento della poligamia perchè voglio proprio vedere cosa risponderanno i paladini della libertà!

    • Pino ha detto in risposta a Sophie

      siamo già a questo punto, a Milano la giunta Pisapia con il registro delle coppie di fatto, anche omosessuali, non si è accorta che così facendo apre alla poligamia, perchè l’islamico poligamo può iscrivere più mogli. A Pisapia lo ha ricordato la Curia di Milano che, essendo passata da Tettamanzi a Scola, sta finalmente suonando una musica diversa.

      • Sophie ha detto in risposta a Pino

        Ma tu lo sai che fra i candidati al Papato c’era Tettamanzi? Ti rendi conto cosa sarebbe successo se un Tettamanzi fosse diventato Papa al posto di Ratzinger? Non so se lo sai ma Donatella Poretti ha chiesto l’abrogazione dei reati contro la famiglia dando il via libera a incesto e quant’altro e Daniele Capezzone tempo fa affermò che la pedofilia è un altro orientamento sessuale e pertanto non può essere considerato reato. Hai sentito le stesse voci di sdegno che accusano i preti di essere tutti pedofili, lamentarsi per quello che hanno detto questi due loschi figuri? Io non ho sentito nulla!

        • Piero ha detto in risposta a Sophie

          Ti rendi conto cosa sarebbe successo se un Tettamanzi fosse diventato Papa al posto di Ratzinger

          Semplice. Il Cattolicesimo si sarebbe trasformato ben presto in Protestantesimo.

          • Sophie ha detto in risposta a Piero

            Non sarebbe stato neanche un protestantesimo perchè Tettamanzi, come Don Gallo, ha perso la fede già da un pezzo! Mi dispiace molto dire questo, io anche quando ero non credente ho sempre avuto molto rispetto per i sacerdoti…

  14. Brain ha detto

    Il 65 per cento degli 80 mila intervistati per conto del parlameno scozzese si sono detti favorevoli alla proposta di legge di estendere il diritto al matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso. Il Primo Ministro britannico (conservatore) Cameron ha detto che “la Chiesa si deve svegliare”.
    http://attualissimo.it/legalizzazione-matrimoni-gay-cameron-chiesa-si-svegli/#ixzz21es79AQA

    • Sophie ha detto in risposta a Brain

      Forse è il signor Cameron(dopo aver accettato i soldi offerti dalle lobby gay) a doversi svegliare visto che l’omosessualità è roba da antica Grecia e antica Roma. Civilizziamoci, siamo nel secondo millennio!

      • Eli vance ha detto in risposta a Sophie

        Cameron si trova in discreta compagnia nel distribuire diritti ossequiando il dio denaro
        http://www.tempi.it/obama-per-il-matrimonio-gay-perche-buon-cristiano-o-per-qualche-milione-di-dollari#.UBA8tpk0PTo

        • Brain ha detto in risposta a Eli vance

          Sophie e Eli, a parte che le donazioni di denaro alla politica non vengono certo da una parte sola, a proposito di “soldi offerti” e “dio denaro” la chiesa cattolica ha una lunga e consolidata “tradizione” ed esperienza in questo campo per cui non credo proprio possa dare lezioni di buon comportamento a nessuno, come dimostrato storicamente dal florido commercio delle indulgenze che fu una delle cause che porto’ allo scismo prostestante. Per tacere, piu’ recentemente, dei lunghi decenni durante i quali la banca vaticana, lo Ior, ha allegramente operato al di fuori di ogni normativa di trasparenza finanziaria, fino ad essere messa con le spalle al muro dalle istituzioni monetarie internazionali ed essere praticamente costretta ad avviarsi (non senza mugugni, e scandali vari) sulla strada di una maggiore chiarezza dei traffici di denaro che passano sui suoi conti.

          • Sophie ha detto in risposta a Brain

            Brain, premesso che ti devi ricordare che qui sei un ospite che approfitta dell’ospitalità per portare avanti le sue compagne d’odio contro cattolici e Chiesa, cosa fate tu e il tuo fidanzatino per il mondo? La Chiesa dà i soldi nel Terzo Mondo, i preti vanno a dare una mano a chi lì ha bisogno col rischio di essere uccisi e di ammalarsi anche loro? Voi “piume di struzzo” cosa fate a parte spendere i nostri soldi per fare le vostre sagre dei falli?

            • Brain ha detto in risposta a Sophie

              Carissima Sophie, benritrovata. Scusa ma se c’è qualcuno in giro che vuole seminare campagne d’odio non sono certo io. Io mi permetto solo di esprimere il mio punto di vista sui vari argomenti che vengono proposti dalla redazione. Lo faccio fornendo il mio punto di vista e cercando, per quello che posso, di argomentare. Non mi vedrai mai attaccarti chiedendoti cosa ci fai tu col tuo “fidanzatino”, se ti vesti con le piume o se vai alle sagre dei falli. Diciamo che abbiamo un modo diverso del concetto di rispetto e di ascolto per la vita e per le idee degli altri.

              • Sophie ha detto in risposta a Brain

                Visto che ti fai portatore di rispetto, comincia a rispettare la Chiesa e chi ci crede allora, soprattutto in un sito cattolico!

              • Sophie ha detto in risposta a Brain

                E ti premetto anche che da un pò di tempo non rispondo ai tuoi post, nè rispondo più di tanto a quelli inerenti l’omosessualità per non causare toni accesi e diverbi, e per non farti sentire troppo fuori dal contesto (anche se poi fuori da questo sito comandate ovunque e chiunque). Siccome però dici cose pesanti sulla Chiesa, aspettati una reazione di sdegno perchè i cattolici non stanno nel mondo per far sfogare voi e deve finire questa moda del dare la colpa di tutti i mali del mondo ai cattolici e alla Chiesa per qualunque cosa usandoli sempre come capro espiatorio per qualunque cosa. Avete rotto, ok?

                • Brain ha detto in risposta a Sophie

                  Gentilissima Sophie, potrei replicare semplicemente ribaltando il tutto e dicendoti che neanche le persone omosessuali stanno al mondo per fare da punching ball agli integralisti religiosi e sessuofobici che li accusano di tutti i mali del mondo e li usano come capro espiatorio per qualsiasi cosa.

                  E comunque non mi vedrai mai replicare ad una tua opinione e a un tuo punto di vista con un “avete rotto”.

                  • Sophie ha detto in risposta a Brain

                    Caro Brain credo tu abbia perso il senso della realtà perchè ormai siete voi a impartire ordini e a dire agli scienziati, ai politici e allo stesso Dio cosa si deve fare! Multate chi non la pensa come voi, calunniate e partite con le minacce limitando la libertà di pensiero. Sì avete rotto e lo ribadisco!

                  • Fede_81 ha detto in risposta a Brain

                    Ogni volta che leggo il fervore sessuale di Brain (possibile che uno passi le sue giornate a difendere un gusto sessuale??) mi viene in mente quanto stimi il governo russo in materia di omosessualità.

          • Eli vance ha detto in risposta a Brain

            Oltre al fatto che non trovi di meglio che appellarti al medioevo e quindi tacere dei lauti compensi pagati dalla lobby gay ai politici di turno devi sapere che lo scisma protestante derivò da divergenze teologiche in primo luogo, quindi di fede, e le indulgenze sono solo lo spauracchio che a livello storico fu amplificato a cusa portante dalla letteratura illuministica.
            La banca vaticana reale è l’APSA, mentre lo IOR è un istituto privato che è stato recentemente approvato per quanto riguarda trasparenza, la sua dimensione gli è valso l’erroneo appellativo di “banca vaticana”https://www.uccronline.it/2012/07/20/ior-il-rapporto-moneyval-zittisce-marco-politi-e-marco-lillo/
            “le donazioni non vengono da una parte sola” non è un argomento: se Obama ha ricevuto un mare di soldi per introdurre il matrimonio gay, dovresti dimostrare che l’altro soggetto (es repubblicani) ha ricevuto un ammontare simile di denaro per essere contro il matrimonio gay, altrimenti fai un parallelismo non pertinente dato che vi sono molti altri motivi politici che uno può avere per sostenere i repubblicani.

            • Brain ha detto in risposta a Eli vance

              Gentile Eli non ho mai scritto che la disdicevole pratica (molto diffusa) delle indulegenze a pagamento sia stata l’unico motivo dello scisma, ho scritto che “fu una delle cause”. Che poi tu voglia fare del revisionismo storico diminuendone la portata e l’importanza non mi sorprende affatto.

              Passando alla vera banca vaticana, l’ASPA, suppongo che sia da tempo e a a pieno da titolo nella white list a cui aspira lo Ior…giusto?

              Il tuo terzo punto è semplicemente risibile e l’accusa che Obama (da sempre sostenitore della Full Equality) avrebbe “ricevuto soldi per introdurre il matrimonio gay” dovresti essere tu a dimostrarla, non io. Dal mio punto di vista le varie lobby appoggiano il candidato che nel tempo esprime idee e proposte che più si avvicinano al loro modo di intendere la società.

              • Eli vance ha detto in risposta a Brain

                Il revisionismo non sono certo io a farlo per primo, lo hanno già fatto dal 1700 ed è quello sul quale ti basi, ed era evidente che non avresti usato l’argomento delle indulgenze se per te non era importante. Ti sembra che storicamente il fenomeno delle indulgenze sia stato determinante per fondare una nuova religione quale il protestantesimo? Quindi la tua argomentazione è semplicemente non pertinente, così come la seconda in quanto la white list non è obbligatoria e tantomeno non garantisce l’onestà dell’operatore. oltre a essere un OT che la gente fa quando non ha altro da controbattere all’argomento principale.
                Su Obama ho già riportato la notizia ce ha raccolto fondi dopo la dichiarazione dei matrimoni, sei tu che non lo hai fatto.

                • Eli vance ha detto in risposta a Eli vance

                  Io ho detto testualmente “causa portante”, che significa principale o volendo fra le principali, tu hai invece detto che io ho detto che tu hai detto (XD) “unico motivo”. Stai volutamente cambiando le mie parole, se è questo il modo di argomentare, oltre agli OT, ti avverto che così non ci siamo proprio.

                • Brain ha detto in risposta a Eli vance

                  Eli, non hai risposto alla mia domanda. Lo Ior si sta sforzando per essere inserito nella white list. La banca del Vaticano, l’APSA, nella white list c’è o no? Tu pensi che non significhi niente, altri la pensano diversamente.

                  Quanto alla tiratina di orecchi sul fatto che è un off topic in queste discussioni ve ne sono in continuazione e da parte di tanti diversi utenti, ma evidentemente acutizzi la tua pedanteria solo nei mie confronti per ragioni perché detesti quello che scrivo e sei intollerante verso le idee non omologate e irregimentate che porto. Tra l’altro per questo particolare OT non devi prendertela con me. Rileggi post precedenti. Si stava parlando della politica e dei diritti delle coppie gay, io ho postato in merito agli sviluppi in Scozia e Regno Unito e guarda un po’ chi è stato il primo a tirare fuori il “dio denaro”?…tu.

                  Comunque, visto che ci siamo, riprendendo il discorso, il sostegno e i fondi della comunità LGBT per Obama risalgono a ben prima le sue recenti dichiarazioni sui matrimoni gay. Sin dai tempi della candidatura a Presidente in effetti, avendo il tandem Obama/Biden nel loro sito ufficiale anche una sezione specifica per i diritti LGBT.
                  http://www.barackobama.com/lgbt?source=primary-nav
                  Naturalmente anche da Presidente Obama ha fatto molte cose che hanno ricevuto il plauso della minoranza in questione, dalla revoca del Don’t Ask Don’t Tell nelle forze armate al sostengo delle capagne contro l’allarmante fenomeno sociale del bullismo omofobico, che ha trovato spazio anche nel sito ufficiale della Casa Bianca. http://www.whitehouse.gov/issues/it-gets-better
                  Questo per dimostrare che il sostegno della comunità LGBT a Obama precede, e di molto, le sue recenti dichiarazioni favorevoli all’Equal Marriage.

                  • Eli vance ha detto in risposta a Brain

                    Infatti non significa nulla in QUESTO argomento e l’argomento della trasparenza era trattato in altri articoli dove potevi far sentire la tua voce e cmq la white list non è obbligatoria, e il fatto che Obama sostenga i gay per denaro secondo te non c’entra in questo tema?
                    L’OT infatti riguarda il discorso della legislazione sulla trasparenza bancaria facoltativa se non hai ancora afferrato.
                    E a dimostrazione che cerchi di distorcere la discussione ti faccio notare che il fatto che i gay sostenessero (e quindi nei fatti avrebbero pagato dopo e durante) Obama anche prima della dichiarazione è una riprova del fatto che il denaro incide parecchio in queste politiche.
                    Il problema è che non hai argomenti pertinenti, e se credi lo siano lo ior, le indulgenze, le crociate che non hai ancora nominato ecc ti lascio solo su questo terreno. io cerco di essere pertinente al tema trattato nell’articolo.
                    Ora chiedo le tue scuse per avermi dato dell’intollerante, io non l’ho fatto e ho invece pensato di te che usi un tono rispettoso anche se hai qualche problema relativo alla pertinenza degli argomenti come ho cercato di evidenziare.

                    • Brain ha detto in risposta a Eli vance

                      Eli, non credo francamente di avere niente di cui dovermi scusare. Se ho violato le regole del forum, compreso il rispetto per gli altri, la redazione puo’ certamente intervenire come ha fatto in passato. Quanto alla “pertinenza degli argomenti” nelle discussioni capita spesso che un argomento tira l’altro e capita che si finisce a parlare (anche) d’altro. Ti basta dare un’occhiata ai vari post, anche di altri, a questo articolo per averne una chiara dimostrazione.

    • Enrico ha detto in risposta a Brain

      Che convincente modo di argomentare: l’ipse dixit!

      • Brain ha detto in risposta a Enrico

        Enrico, ho segnalato quella notizia perche’ nell’articolo che stiamo amichevolmente commentando si parla di percentuali pro e contro sul tema dell’uguaglianza matrimoniale.

        Per quanto riguarda l’argomentare forse non te ne sei accorto ma ho argomentato in abbondanza nei precedenti post.

        • Salvatore ha detto in risposta a Brain

          Più che argomentare diciamo che hai reagito nervosamente con qualche parola contraddittoria. Se avessi argomentato non passerei oltre ogni volta che vedo il tuo nome, sapendo già che ti arrampicherai sugli specchi, cambierai argomento ecc..

  15. Paola ha detto

    Il problema dell’approvazione del matrimonio gay e delle coppie di fatto è uno: i pericoli del “perchè no?”. Il problema è che quando si apre una buchetta sulla porta per far passare un gatto, da lì ci possono entrare anche i topi. C’era un paletto, fissato da secoli, indiscusso. Se ora si vuol togliere quel paletto in nome del “Basta che due si amino e non facciano male a nessuno, perché no?”, occorre prestare molta attenzione a dove si può riposizionare dopo quel paletto, occorre essere un po’ lungimiranti. Altrimenti, quanto ci vorrà prima che venga a reclamare il suo diritto, su quel principio, qualcuno originario di un’altro paese dove è consentito per un 40enne sposare una 14enne. Se si amano e non fanno male a nessuno, perché no?. Due fratelli, se si amano e non fanno male a nessuno, perché no?. Madre e figlio, se si amano e non fanno male a nessuno, perché no? Dalla buca del gatto i topi passano.. e molti..

  16. Max ha detto

    Io userei prudenza riguardo le promesse dei politici.. non e’ la prima volta che cambiano idea rispetto a quanto propongono.

    Persone che hanno vissuto nel Regno Unito da oltre 30 anni (e li’ fatto fortuna) hanno detto che buona parte dell’elettorato del partito conservatore non digerirebbe l’introduzione dei “matrimoni” omosessuali che Cameron ha detto di proporre. C’era un articolo sul blog “Big Ben” del Corsera, un anno e mezzo fa. E queste opinioni concordano con risultati di sondaggi recenti (e.g. http://www.comres.co.uk/poll/556/premier-media-gay-marriage-poll.htm). Mentre sono state raccolte, in tempi inusitatamente rapidi, un gran numero di firme di chi si oppone a tale iniziativa, e vi e’ anche una guerra di sondaggi in corso; secondo alcuni di questi, il 70% dei britannici e’ contro l’adozione di matrimoni gay. Secondo me (e secondo altri) la mossa del primo ministro britannico e’ piu’ per guadagnare qualche voto tra i “liberal” che per altro.
    Idem per Mitt Romney… ha alle spalle il Partito Repubblicano statunitense, non un comitato di parrocchia. Gia’ non e’ particolarmente amato; non credo che gli sarebbe perdonato facilmente l’accettare l’adozione per le coppie omo. Imho, Romney ha fatto quella promessa piu’ perche’ Obama e Biden l’avevano spiazzato con l’annuncio che avrebbero supportato il gay mariage. Tra l’altro, proprio in questo Obama ha cambiato idea rispetto a cio’ che aveva detto in campagna elettorale nel 2008, quando disse apertamente che secondo lui il matrimonio era tra uomo e donna. Rajoy aveva detto che avrebbe abolito quello che Zapatero aveva fatto in precedenza; ed invece non e’ successo.

    Personalmente non credo piu’ alle promesse, ma valuto le persone per quello che fanno, non per quello che annunciano o promettono (specie in campagna elettorale).

    • Brain ha detto in risposta a Max

      Sono ovviamente d’accodo con Max riguardo all’usare prudenza rispetto alle promesse dei politici. Per quanto riguarda però la strada intrapresa dal parlamento scozzese credo che non vi saranno troppi tentennamenti da parte dei politici scozzesi vista la massiccia maggioranza della popolazione (65%) che si è dichiarata a favore dell’uguaglianza matrimoniale.

      • Fede_81 ha detto in risposta a Brain

        Il sondaggio chi l’ha fatto? Non c’è scritto? E’ verificabile il metodo usato o l’anno prossimo verrà fuori che ancora una volta è stato truccato come gli studi sui figli dei gay (http://www.foxnews.com/story/0,2933,29901,00.html)? Matrimonio gay è un ossimoro (matrimonio deriva da “mater”, tu e il tuo amico di letto siete esclusi)

      • Piero ha detto in risposta a Brain

        la maggioranza della popolazione vorrebbe anche meno tasse (e detto ta noi, magari anche piu’ f…a).
        Quindi?

      • Max ha detto in risposta a Brain

        Allora l’80% dei rimanenti britannici si oppone al matrimonio tra gay e quindi non lo approveranno mai 😀

        Battute a parte, sarebbe il caso, forse, di giudicare con piu’ prudenza i risultati dei sondaggi.

    • Pino ha detto in risposta a Max

      il matrimonio gay è un altro sintomo della spaventosa decadenza dell’Europa che si sta autodistruggendo. Crisi della natalità, leggi laiciste come aborto, eutanasia, matrimoni gay ecc., crisi economica e finanziaria, costituzione di una moneta comune che non ha alcuna base sociale, politica e neppure monetaria. Pensate, una moneta comune che non ha gli strumenti per difendere se stessa. Questi aspetti non sono fra loro slegati, ma al contrario, sono tutti fra loro interconnessi perchè denotano uno stato di confusione mentale ed etico fra i governanti. Crollati i pilastri etici della società anche il resto va a rotoli. La crisi economica e finanziaria deriva da una crisi etica, che si è estrinsecata nel considerare il denaro il fine ultimo dell’attività umana, ed i mezzi per fare denaro sono diventati artificiali, si crea denaro dal denaro in una spirale delirante che ci ha portato nella condizione attuale. Stiamo ripercorrendo la stessa strada che portò allo sfascio dell’Impero Romano d’Occidente. Poi la società occidentale, dopo tre secoli di caos, venne ricostruita dal Cristianesimo e dai suoi valori etici.

« nascondi i commenti