La propaganda atea nell’Urss ricordata dalla poetessa Sedakova

L’Unione Sovietica capitolò il giorno di Natale del 1991, il 26 dicembre Mikhail Gorbaciov sciolse ufficialmente l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Urss), nata nel lontano 1922. Per quasi 70 anni dominò la disumanità più totale, accompagnata alla chiara e ufficiale propaganda atea e anti-cristiana.

Lo racconta la poetessa russa Ol’ga Aleksandrovna Sedakova, docente dal 1991 presso la Facoltà di Filologia dell’Università di Mosca e nominata, tra le altre onorificenze, cavaliere della Repubblica francese nel 2005. Nata a Mosca nel 1949 ha vissuto direttamente quello che descrive su “La Bussola”: «senza collaborazionismo non si poteva far niente: perfino ottenere un diploma, senza dare gli esami delle materie ideologiche, tra cui l’«ateismo scientifico» era impossibile […]. I comunisti erano insoddisfatti dell’uomo in quanto tale, lo scopo del regime era costantemente la «rieducazione», la «creazione dell’uomo nuovo», dell’«uomo dell’avvenire». Una delle sue costanti era l’ateismo. Un’altra era la fedeltà alla causa del partito. Come sappiamo, i gulag erano pensati come una scuola di rieducazione ideologica, ma anche in libertà l’uomo sovietico subiva un processo di «rieducazione» (cioè di lavaggio del cervello), fin dalla scuola materna. E come strumento per creare l’«uomo nuovo», oltre a questo indottrinamento generale si praticava anche una rigida selezione, di generazione in generazione».

Tuttavia «il comunismo non è riuscito a cancellare Dio dal cuore delle singole persone. Anche se costoro sono stati costretti a diventare – se non dei martiri – almeno dei confessori della fede all’interno dello Stato ateo. Sul cuore umano, in fin dei conti, nessuno può vantare pieni poteri, nessun regime può se Dio lo chiama a sé». In molto altro, purtroppo, ha però avuto successo: «È riuscito a coltivare più generazioni di persone completamente avulse dalla tradizione cristiana. È riuscito a generare un’incredibile ignoranza in questo campo. Quando in epoca sovietica andavo al cimitero, dove si aveva paura di far mettere le croci sulle tombe, io pensavo atterrita alle dimensioni di questo strappo dalla fede, dalla preghiera, dal diritto a confessarsi e a comunicarsi prima di morire. Ma d’altra parte, coloro che conservarono la fede, e coloro che nonostante tutto vi approdarono – e questo processo si accentuò negli anni Settanta – che gioia del cristianesimo sperimentavano! Nelle epoche di prosperità della Chiesa non si vive tanto intensamente questa gioia della fede, questa forza vivificante della fede». E ancora: «Nessuno dei progetti utopici del regime come l’ateismo di stato o l’arte e le scienze manipolate dall’ideologia riuscì a realizzarsi allo stato puro. Ma pur nella loro parziale attuazione hanno generato fiumi di sangue, degradazione e ignoranza in tutti i campi».

Ancora oggi, mentre tutti condannano il nazismo e l’operato di Hitler, esiste ancora in qualcuno una sorta di impaccio nel condannare quello che fu il comunismo, tentando pure di separarlo dall’ideologia atea. Eppure testimoni diretti come la poetessa Sedakova continueranno a raccontare la verità.

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60 commenti a La propaganda atea nell’Urss ricordata dalla poetessa Sedakova

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  1. Andrea ha detto

    Il fondamentalismo ateo del blocco comunista del ‘900 dovrebbe insegnarci che l’imposizione ideologica di un certo ordine di cose con contemporanea repressione del dissenso serve solo a rafforzare idee dissidenti. Sarebbe una cosa che dovrebbero capire anche i regimi Islamisti del giorno d’oggi…

    Dovrebbe anche insegnarci che possono esistere anche fondamentalismi atei o pagani, comunque.

    • Gabriele ha detto in risposta a Andrea

      Andrea, purtroppo con i regimi islamisti la situazione è diversa e peggiore, l’Islam autorizza anche l’omicidio per strada e senza la necessità di arrivare ad un processo. E’ la peggiore minaccia che il mondo possa affrontare.

  2. Larry SFX ha detto

    se mostri una svastica rischi il linciaggio
    se invece mostri una falce e un martello c’è caso che ricevi un applauso

    eppure entrambi i simboli sguazzano nel sangue di milioni di innocenti…
    come mai?

    • Andrea ha detto in risposta a Larry SFX

      Beh, lo si voglia o no qualche intellettuale di stampo marxiano che abbia detto cose non infondate ed anche interessanti c’è anche stato.

      Comunque la “falce&martello” diciamo che qui in Europa è stata spesso il paravento per gli intelettuali “radicalchic” che hanno travestito le loro battaglie libertarie con l’abito socialista, e l'”imprinting” culturale in molti è rimasto.

      C’è poi da dire che mentre il nazismo è essenzialmente nato come ideologia volta al solo razzismo distruttivo volto alla distruzione di tutto ciò che non fosse riconducibile alla “razza Ariana” il socialismo è invece partito da motivazioni condivisibili, che poi alla fine i frutti del suo albero siano stati tutti altri da quelli che si aspettavano quei Popoli che all’inizio avevano appoggiato le varie rivoluzioni è dovuto al fatto che il comunismo marxista altro non fa se non sostituire ai “dogmi laici” del liberismo i propri, e perdipiù in forma autoritaria, senza manco una parvenza democratica che invece almeno è presente nel liberismo.

      Ah, vorrei comunque dire che se poco si parla delle stragi compiute dal comunismo meno ancora si sente parlare di quelle compiute dai regimi militaristi d’ispirazione fascista in Spagna ed in Sud America.

      • Kosmo ha detto in risposta a Andrea

        “C’è poi da dire che mentre il nazismo è essenzialmente nato come ideologia volta al solo razzismo distruttivo volto alla distruzione di tutto ciò che non fosse riconducibile alla “razza Ariana” il socialismo è invece partito da motivazioni condivisibili”

        Questo è falso!
        Se è per questo, parlando di motivazioni iniziali “nobili” (se si può usare questo aggettivo per i regimi criminali peggiori del XX secolo) , il NAZIONALSOCIALISMO (tutti dimenticano di specificareil nome esatto) è nato per rimediare all’umiliazione a cui era stata ridotta la Germania dopo la I Guerra Mondiale.

        • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

          Beh..

          “Può essere (definito) connazionale solo chi sia di sangue tedescoo, senza riguardo alla sua religione. Nessun ebreo può quindi essere connazionale.”

          Questo era il punto 4 del programma hitleriano (1920)

          Al punto 23, invece:
          “Noi chiediamo che tutti i redattori e collaboratori di giornali pubblicati in lingua tedesca debbano essere connazionali”

          Nel 1925, con la pubblicazione del “Mein kampf”, il razzismo era più esplicito e si parlava di “lotta di razza”.

          • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

            A parte che è assurdo:
            “Può essere (definito) connazionale solo chi sia di sangue tedescoo, senza riguardo alla sua religione. Nessun ebreo può quindi essere connazionale.””

            Quindi se è “senza riguardo alla sua religione”, come si fa a escludere dalla “connazionalità” un ebreo? Potrebbe discendere da uno tedesco da più generazioni di quello che ha scritto questa str**ata e essersi convertito all’Ebraismo.

            Ma poi scusa che c’entra?

            • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

              Beh, sì è una cavolata in un certo senso. Potevano scrivere “Nessun francese”. Ai tempi, comunque, la parola “Ebreo” identificava sia l’appartenente ad una religione, sia l’appartenente ad un determinato. Tieni presente che gli ebrei non facevano proselitismo e chi era ebreo era al 99% discendente del popolo ebraico.

              “Ma poi scusa che c’entra?”
              Era solo per dire che un certo antisemitismo c’era già all’interno del nazionalsocialismo. Magari velato, però c’era.

              • Falena-Verde ha detto in risposta a Falena-Verde

                *ad un determinato POPOLO. Ho dimenticato una parola XD

              • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                “Era solo per dire che un certo antisemitismo c’era già all’interno del nazionalsocialismo. Magari velato, però c’era.”

                Ma anche nel comunismo sovietico c’era.
                Potrei citarti altrettanti passi tratti da dirigenti comunisti in cui si odia il borghese, il clero cristiano, l’ebreo, il ciabattino, l’imprenditore di se stesso…

                “Tieni presente che gli ebrei non facevano proselitismo e chi era ebreo era al 99% discendente del popolo ebraico.”

                Ma anche no.
                Figurati che già all’epoca di Gesù era molto in voga tra le matrone romane convertirsi all’Ebraismo, così come negli anni ’60 era di moda l’Induismo, o il Buddhismo tra i divi di Hollywood.
                Probabilmente, anche la moglie di Pilato si era convertita o per lo meno guardava con attenzione all’Ebraismo.

                • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                  “Ma anche nel comunismo sovietico c’era.
                  Potrei citarti altrettanti passi tratti da dirigenti comunisti in cui si odia il borghese, il clero cristiano, l’ebreo, il ciabattino, l’imprenditore di se stesso…”

                  Chi sta difendendo il comunismo?
                  Non portiamo la discussione ad una lotta tra fazioni. Tu hai detto che il nazionalismo aveva intenzioni iniziali nobili. Ti ho fatto vedere che non era così e che il razzismo era già presente. Non ho difeso il comunismo da nessuna parte.

                  “Ma anche no.
                  Figurati che già all’epoca di Gesù era molto in voga tra le matrone romane convertirsi all’Ebraismo, così come negli anni ’60 era di moda l’Induismo, o il Buddhismo tra i divi di Hollywood.
                  Probabilmente, anche la moglie di Pilato si era convertita o per lo meno guardava con attenzione all’Ebraismo.”

                  Dalla Wiki inglese:
                  “Orthodox and Conservative Judaism discourage proselytism to non-Jews, but many Jewish groups have tried to reach out to the assimilated Jewish communities of the Diaspora in order for them to reconnect to their Jewish roots. Additionally, while in principle Reform Judaism favors seeking new members for the faith, this position has not translated into active proselytism, instead taking the form of an effort to reach out to non-Jewish spouses of intermarried couples.”

                  Gli ebrei non fanno proselitismo. Da qui la generalizzazione di Hitler. Che ci fossero dei convertiti nella Germania del ‘900, non lo nego, ma erano una esigua minoranza. E comunque il programma si riferiva al popolo ebraico, non ai religiosi ebraici.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                    “Tu hai detto che il nazionalismo aveva intenzioni iniziali nobili.”

                    Io???? Ma quando mai!
                    Io ho detto che tutte le dittature all’inizio si presentano prendendo le difese di una certa classe o ceto.
                    Rispondevo ad Andrea che diceva… isomma vedi più sotto.

                    “Dalla Wiki inglese:”

                    questo non contraddice affatto quello che ho detto io.
                    Altrimenti non si spiegherebbe la presenza ebrea in Italia, specialmente a Roma, fin dal’antichità.
                    Ho letto che c’era un antichissimo “ceppo” ebraico in quelle zone che poi avrebbero preso il nome di Prussia, Pomerania, Polonia, ecc…
                    Quindi paradossalmente gli ebrei che i nazisti uccidevano erano molto più ARIANI e dal sangue tedesco dei nazisti stessi.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      presenza ebraica

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      Io ho visto che Andrea diceva che il nazismo era marcio fin da subito e tu che negavi la cosa. Se non era così chiedo sorry.

                      “questo non contraddice..”
                      Beh il fatto che i nazisti non avessero le conoscenze etniche di oggi mi sembra assodato, mentre il fatto che ci fossero convertiti ebrei non impedisce l’irrazionale generalizzazione ebreo=”israeliano”. Del resto non puoi pretendere di più da chi dice: ebreo=minaccia o ebreo=banchiere.
                      Comunque anche gli ebrei “religiosi” non erano ben visti, visto le usanze che “importavano”.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Falena-Verde

                    Ehi! Un momento! Non cambiamo le carte in tavola per favore!
                    Siete *VOI* che avete detto che “all’inizio il comunismo almeno difendeva i più deboli”, mentre *IO* ho detto che, se era per questo, all’inizio anche il nazionalsocialismo lo faceva, o meglio, TUTTE le dittature propagandavano di voler difendere determinate categorie sociali.
                    Anche il fascismo, per esempio, non a caso si chiamavano “Fasci di combattimento”… Se non sbaglio, per un breve periodo, da qualche parte c’era pure “proletari”. E Mussolini stava a “L’Avanti”, quotidiano socialista.

                    Non ci tengo a passare per filonazissta/fascista/qualunque dittatura.

                    Piccolo P.S.: da quel SINGOLO articolo non vedo poi come si possa parlare di “razzismo” (so benissimo che poi le cose stavano molto diversamente in realta’): se guardi per esempio la legislazione francese ti metti le mani ai capelli. Prova a mettere a capo di una grande banca francese un non-francese, un secondo dopo c’è la presa della Bastiglia!

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      “Siete *VOI* che avete detto che “all’inizio il comunismo almeno difendeva i più deboli””

                      Guarda, se mi trovi un commento in cui dico che il comunismo difendeva i più deboli, la discussione può andare avanti. In caso contrario, termino qui, specie se per te sono uno stalinista sfegatato. E poi sarei io che cambia le carte in tavola… Qui, a volte, ho come l’impressione che la gente commenti solo per cercar lo scontro.

                      P.S.
                      Forse questo ti risveglierà la memoria:
                      https://www.uccronline.it/2011/12/10/mentre-corrado-augias-era-la-spia-dei-comunisti-la-chiesa-condannava-don-verze/#comment-37626

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      Pronti!!!
                      https://www.uccronline.it/2012/01/07/la-poetessa-russa-sedakova-ricorda-la-terribile-propaganda-atea-nellurss/#comment-41834
                      “lo si voglia o no qualche intellettuale di stampo marxiano che abbia detto cose non infondate ed anche interessanti c’è anche stato.”
                      “il socialismo è invece partito da motivazioni condivisibili, “

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      Non sapevo di chiamarmi Andrea. Grazie per l’informazione… E non dire che non lo sapevi, altrimenti non avresti detto:
                      “Siete *VOI* che avete detto che “all’inizio il comunismo almeno difendeva i più deboli””

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      *non dire che non la sapevi che siamo due persone diverse.

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      Ah, e leggiti il link che ti ho dato.. (e te l’ho dato io non Andrea)

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      @Falena:
                      Ricapitolando:
                      Andrea ha detto che c’era del buono nel comunismo agli inizi mentre nel nazismo no, io ho detto che se era per questo anche nel nazismo, specificando poi che TUTTE le dittature cominciano prendendo le difese di un certo ceto sociale, che per esse risulti utile proteggere. Non ho mai visto una dittatura che, per prendere il potere, dicesse “Adesso vi stermino tutti, indistintamente!”.
                      Tui sei intervenuto a “difesa” di Andrea, evidentemente condividendone l’opinione.
                      Che poi queste due ideologie si siano rivelate per quello che erano, non ci piove…
                      Cosa non hai capito di questo?

                      P.S.: quel tuo link… è quello di uno sfegatato comunista, che cosa vuoi dire? mi sfugge la logica…

                    • Falena-Verde ha detto in risposta a Kosmo

                      “Andrea ha detto che c’era del buono nel comunismo agli inizi mentre nel nazismo no”

                      Io ho capito che sosteneva che lo scopo principale del comunismo fosse condivisibile (cosa discutibile), non che avesse semplicemente qualcosa di accettabile tra montagne di monnezza, e che il nazismo fosse già pieno di odio fin dagli albori, avendo come scopo principale il dominio sul debole.

                      “io ho detto che se era per questo anche nel nazismo, specificando poi che TUTTE le dittature cominciano prendendo le difese di un certo ceto sociale, che per esse risulti utile proteggere. Non ho mai visto una dittatura che, per prendere il potere, dicesse “Adesso vi stermino tutti, indistintamente!”.”

                      Non era così che avevo capito. Avevo capito che sostenevi che il nazismo avesse intenzioni nobili. E’ questo che non mi è piaciuto. La tua specificazione è arrivata dopo e ho chiesto sorry, dicendo che avevo inteso in malo modo.

                      “Tui sei intervenuto a “difesa” di Andrea”

                      Non sono intervenuto a difesa di nessuno, se non degli Ebrei che il nazionalsocialismo già odiava fin da subito. Avevo capito male il tuo intervento e lo ribadisco.

                      “evidentemente condividendone l’opinione.”

                      Qui c’è un salto logico pazzesco. Essere in disaccordo con te non implica che io e lui siamo amici/fidanzati/alleati…

                      “Cosa non hai capito di questo?”

                      Non ho capito perché hai riassunto la prima parte della discussione, sorvolando sulla seconda, dove ti ho chiesto di dirmi dove difendevo il comunismo e tu mi hai messo in bocca parole non mie, prese da un commento non mio.

                      “P.S.: quel tuo link… è quello di uno sfegatato comunista, che cosa vuoi dire? mi sfugge la logica…”

                      Se leggi la discussione che si è generata da quel commento, scopri che tra chi si è opposto maggiormente alle opinioni del “comunista sfegatato” c’è il sottoscritto.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Kosmo

                      OK, allora, chiudiamola qua.

          • FrancescO ha detto in risposta a Falena-Verde

            Il nazismo parlava di “lotta di razza” e il socialismo di “lotta di classe”. In entrambi i casi si trattava sempre di individuare un nemico da investire del ruolo di capro espiatorio. In nuce non è altro che uno scimmiottare i valori religiosi eterni. Il capitalista e il semita prendono il posto del male biblico e il conducator di turno si investe dell’autorità messianica che sola salverà il gregge.

            Mentre il male esiste, però, il nemico posticcio inventato dai totalitarismi è solo un fantoccio ad usum del dittatore il quale, al contario del Messia vero, non intende certo liberare l’uomo.

            Comunismo e nazismo per me pari sono stati e in un certo senso si, potrebbero definirsi (e qualcuno lo ha fatto) opera del male.

        • Pino ha detto in risposta a Kosmo

          nome completo del partito nazista: partito nazional socialista dei lavoratori tedeschi.
          Il socialismo si espresse storicamente in tre modi: quello internazionalista comunista, quello nazionalista nazista e fascista, quello socialdemocratico. La malapianta è sempre la stessa, con esclusione della socialdemocrazia.

      • Vronskij ha detto in risposta a Andrea

        Ci sono stati intellettuali di stampo nazista che abbia detto cose non infondate ed anche interessanti, perfino premi Nobel.
        Stai giocando con le parole socialista e comunista. Il socialismo è partito da motivazioni condivisibili (anche il partito nazista si chiamava nazional-socialista), mentre il comunismo è essenzialmente nato come ideologia volta al solo classismo distruttivo volto alla distruzione di tutto ciò che non fosse riconducibile alla “proletariato”. Che differenza fa tra “razza ariana” e “proletariato”, chi è più condivisibile? Per di più in paesi principalmente contadini come Russia e Cina.
        Poco è parlato contro il fascismo, e si continua a parlare, in una situazione di sua assoluta non esistenza da 65 anni? E per di più con un cambiamento traumatico zombi di un’intera nazione che in arco di una note si sveglia da fascista in democratica, socialista, liberale ecc.
        Le nazioni sono egoiste come le persone, sono ossessionate dalle loro esperienze. Per questa ragione accanimento europeo contro il fascismo e il nazismo. Il lager sono roba da russi e cinesi, lontani da noi. Al massimo un po’ di simpatia.
        Se tu fossi vissuto sotto il comunismo, soltanto per il tuo commento potevi fare una decina d’anni di galera.

        • Andrea ha detto in risposta a Vronskij

          Il fatto è che nei regimi comunisti le prime vittime sono state i “proletari” (ci sono i documenti dello sfruttamento massacrante ed inumano cui erano sottoposti gli operai ed anche i contadini, anche se è incerto se questi dovessero esser conteggiati o meno nel “proletariato”), da quelle parti le vittime si facevano “nel mucchio” e direttamente od indirettamente finivano per rimetterci tutti, a parte le élites dirigenti.

          Per il mio commento sotto un regime comunista dissento, non avrei fatto dieci anni di galera, ma una vita…

          • Kosmo ha detto in risposta a Andrea

            Ecco appunto.
            Capisco ancora meno il tuo commento di sopra allora.

            • Andrea ha detto in risposta a Kosmo

              Nel mio primo commento non ho affatto voluto difendere il comunismo, ho solo voluto esprimere una mia opinione su differenze che trovo tra esso ed il nazismo ed il fascismo.

              Se poi devo giudicarli seguendo il metro della Storia, allora sto ben alla larga da tutti e tre…

              • Kosmo ha detto in risposta a Andrea

                Non ho mai detto che tu volessi difendere il comunismo.
                Controbattevo a quello che avevi detto tu riguardo ad esso, in pratica (parafrasandoti): mentre il nazismo è una schifezza completa, almeno il comunismo all’inizio voleva difendere i deboli.
                Ti ho mostrato che non è così, o meglio: all’inizio TUTTE le dittature si fanno promotrici di protezione verso quelle fasce di popolazione che ritengono utile proteggere (per propaganda, utilità elettorale o quant’altro): per esempio conosco gente che ancora ringrazia “quel tizio lì” perchè ai genitori gli ha dato casa e lavoro, ha bonificato il Pontino, ecc ecc…
                In realtà nazionalsocialismo e comunismo sono due teste dello stesso mostro.

              • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

                nazismo e comunismo erano semplicemente nomi differenti per realtà uguali.
                L’unica vera differenza è che uno provocò danni per 12 anni, l’altro per 74.

          • Vronskij ha detto in risposta a Andrea

            @Andrea
            Il senso della ultima frase era che ha visto soltanto nel film la situazione comunista può permettersi di scrivere un commento come il tuo. Oppure nel caso che apparteneva ai figli di elites, tutti contro i papa come i figli dei fiori nell’occidente.

            Sempre trovi una scappatoia, più ti spingono nel centro del discorso, e più vai nella periferia per avere ultima parola.

            Storicamente le prime vittime erano i esponenti della classe borghese con Lenin, poi i kulaki (una specie di borghesia contadina) con Stalin, e poi una strage continua dei elites dirigenti e di ogni definizione sociale senza nessun eccezione. Nessun rispetto per la vita, regnava la boia nell’areola del divino (da questo punto di vista comunismo=nazismo). Dopo Krusciov sono create elites stabili e sfruttati i altri. Tu conosci ultimo comunismo, quello che odiavano i anarchici dei licei in Europa, i figli di papa (molle) che giocavano a rivoluzionari con sesso droga e rock and roll.

            Ti assicuro che tipi come te lo passavano bene anche in prigione, se mai entravano per un accidente. Con tastiera son tutti eroi, con i fatti …

      • Kosmo ha detto in risposta a Andrea

        “Ah, vorrei comunque dire che se poco si parla delle stragi compiute dal comunismo meno ancora si sente parlare di quelle compiute dai regimi militaristi d’ispirazione fascista in Spagna ed in Sud America.”

        Si vede che di questo

        http://it.wikipedia.org/wiki/Guernica_%28Picasso%29

        e di questi:
        http://it.wikipedia.org/wiki/La_notte_delle_matite_spezzate
        http://it.wikipedia.org/wiki/Desaparecidos
        http://it.wikipedia.org/wiki/Madri_di_Plaza_de_Mayo

        non hai mai sentito parlare.

        In compenso, quando Socci ha osato parlare di questo in TV:
        http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_culturale
        http://it.wikipedia.org/wiki/Khmer_Rossi
        se lo volevano mangiare vivo

  3. Antony ha detto

    e poi dicono che sotto l’ateismo di stato non c’era nessuna propaganda atea e i crimini compiuti non erano nel nome dell’ateismo…!!

  4. mariasole ha detto

    “Lenin ha detto: “Ogni idea religiosa, ogni idea di Dio, persino lo scherzare con l’idea di Dio, è una bassezza della specie più pericolosa, una contaminazione della specie più abominevole. Milioni di peccati, di azioni corrotte e di atti di violenza e di contaminazione fisica sono di gran lunga meno pericolosi della sottile, spirituale idea di Dio”.

    I partiti comunisti di tutta l’area sovietica sono leninisti. Per loro la religione è peggiore del cancro, della tubercolosi e della sifilide. Ed essi decidono chi debbano essere i capi religiosi. E con loro i capi della chiesa ufficiale collaborano compromettendosi, chi più, chi meno..

    Ho visto avvelenare la gioventù e i fanciulli con l’ateismo, mentre la chiesa ufficiale non aveva la benché minima possibilità di opporvisi. In nessuna chiesa di Bucarest è possibile trovare una riunione di gioventù o una scuola domenicale per bambini. I figli dei cristiani vengono educati alla scuola dell’odio.
    E allora, vedendo tutto ciò, ho odiato il comunismo come non l’avevo odiato mai, neppure sotto le torture. L’ho odiato non per quello che aveva fatto a me, bensì per il torto che fa alla gloria di Dio, al nome di Cristo e alle anime di un miliardo di uomini sotto il suo dominio.

    Contadini di tutto il paese vennero a vedermi e mi raccontarono come si stava effettuando la collettivizzazione agricola. Essi erano ora degli schiavi affamati sui campi e sui vigneti che prima erano di loro proprietà. Non avevano pane. I loro bambini non avevano latte, non avevano frutta, e questo in un paese con ricchezze naturali uguali a quelle della California, o del paese di Canaan!

    Dei fratelli mi confessarono che il regime comunista aveva fatto di tutti loro dei ladri e dei bugiardi. Spinti dalla fame, essi dovevano rubare da quello che in origine era stato il loro proprio campo, ma che ora apparteneva alla collettività. Poi dovevano mentire per coprire il loro furto. Degli operai mi parlarono del terrore nelle fabbriche e dello sfruttamento della mano d’opera, quale nemmeno i capitalisti si sono sognati di attuare. Gli operai non hanno alcun diritto di scioperare.
    Degli intellettuali mi raccontarono d’essere costretti a insegnare, contro le loro convinzioni personali, che Dio non esiste.

    Così tutta la vita di un terzo del mondo è stata distrutta o falsificata. Delle ragazze vennero a lamentarsi d’essere state minacciate perché si erano fidanzate con un ragazzo cristiano e fu dato loro il nome di un altro ragazzo perché baciassero quello.
    Tutte le cose erano disperatamente false e brutte.

    Poi incontrai i combattenti della Chiesa Clandestina, miei compagni di molto tempo addietro. Alcuni di loro non erano stati mai arrestati e altri avevano nuovamente ripreso la lotta dopo essere stati rilasciati dalla prigione. Essi mi chiesero di riprendere la lotta con loro.
    …Di quale specie sarebbe stato il mio combattimento? I cristiani nelle prigioni hanno sempre pregato per i loro nemici, dando a costoro una splendida testimonianza. Il desiderio del nostro cuore era che essi dovessero essere salvati e ci rallegrammo ogni volta che accadeva una conversione.
    ..Non mi preoccupavo soltanto della Romania, ma dell’intero mondo comunista. Tuttavia, in occidente trionfava l’indifferenza.

    Gli scrittori in tutto il mondo hanno protestato quando due scrittori comunisti, Siniavski e Daniel, sono stati condannati dai loro stessi compagni ad alcuni anni di reclusione. Ma le chiese non protestano quando dei cristiani vengono imprigionati per la propria fede…

    Da TORTURATO PER CRISTO
    di Richard Wurmbrand

    • Raffa ha detto in risposta a mariasole

      “Ogni idea religiosa, ogni idea di Dio, persino lo scherzare con l’idea di Dio, è una bassezza della specie più pericolosa, una contaminazione della specie più abominevole. Milioni di peccati, di azioni corrotte e di atti di violenza e di contaminazione fisica sono di gran lunga meno pericolosi della sottile, spirituale idea di Dio”.

      La cosa curiosa è che se non ci dicevi che lo aveva detto Lenin avrei tranquillamente pensato a Odifreddi o Dawkins. Giusto per sottolineare che la differenza non è poi molta, l’unica cosa è che Lenin era al potere di una nazione molto forte mentre Odifreddi si accontenta di scrivere in un blog. Ma il pensiero è identico.

    • Andrea ha detto in risposta a mariasole

      “Contadini di tutto il paese vennero a vedermi e mi raccontarono come si stava effettuando la collettivizzazione agricola. Essi erano ora degli schiavi affamati sui campi e sui vigneti che prima erano di loro proprietà. Non avevano pane. I loro bambini non avevano latte, non avevano frutta, e questo in un paese con ricchezze naturali uguali a quelle della California, o del paese di Canaan!

      Dei fratelli mi confessarono che il regime comunista aveva fatto di tutti loro dei ladri e dei bugiardi. Spinti dalla fame, essi dovevano rubare da quello che in origine era stato il loro proprio campo, ma che ora apparteneva alla collettività. Poi dovevano mentire per coprire il loro furto. Degli operai mi parlarono del terrore nelle fabbriche e dello sfruttamento della mano d’opera, quale nemmeno i capitalisti si sono sognati di attuare. Gli operai non hanno alcun diritto di scioperare.”

      Agghiacciante O_O O_O . E poi qualcuno guardava con speranza al blocco comunista.

  5. Enrico da Bergamo ha detto

    Metterei a confronto Sedakova con Gualerzi.

    • Vauro ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

      Ma chi il filosofo spompato dell’Uaar? Quello che ne sapeva meno dei suoi studenti e ha ottenuto la laurea in filosofia senza dare nemmeno un esame? Hai capito che confronto…

  6. a-ateo ha detto

    gli atei di Uaar si arrabbiano quando qualcuno ricorda loro i morti prodotti dall’ateismo di stato.
    Russo, Cambogiano, Albanese, Cinese, Coreano,Iugoslavo che sia….
    Per non dire di quelli prodotti dalla “laica e atea” rivoluzione francese….
    Credendosi intelligenti, gli atei di Uaar si difendono dicendo che i milioni di morti i dittatori li hanno prodotto in quanto comunisti,non in quanto atei…
    Se guardate l’elenco dei Santi Atei del sito Uaar TUTTI questi dittatori sono indicati all’ammirazione e all’emulazione dei propri sprovveduti adepti, Gaulerzi in testa….e nessuno di loro li ha mai contestati….
    Nessun adepto ha mai protestato significativamente con il proprio “Dittatore-pontefice Uaarino” Carcano.
    A me questi atei di Uaar fanno tanta tenerezza…purtroppo non posso comunicarglielo sul loro sito perchè non mi fanno entrare. Neanche per sbaglio.
    Qualcuno di voi potrebbe, per prova,tentare di farlo?

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a a-ateo

      Si è vero sostengono queste astrusità magari affermando che erano i vescovi e il clero a voler interferire nella politica locale.

      Es di commenti alla situazione cinese.

      http://www.uaar.it/news/2010/11/25/prosegue-scontro-cina-vaticano/

      Io posso ancora pubblicare sul loro sito ma sinceramente non provo tenerezza per choi standosene seduto a casa attacca atesta bassa chi da la vita per i poveri del mondo filosofeggiando sul preservativo.

      Al forum inerno riesci ad entrare ne avevamo parlato mesi fà di um mio messaggio si ricorda?

  7. a-ateo ha detto

    @enrico,
    ho provato senza successo.
    Riproverò.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a a-ateo

      Non sò se mi son spiegato bene io intendevo il forum interno dove si possono postare messagi privati non le ultimissime.

  8. mariasole ha detto

    Tratto da “L’altra faccia di Carl Marx”
    di R. Wurmbrand
    http://camcris.altervista.org/marx.html

    Richard Wurmbrand era un ateo romeno che in gioventù militò nelle file del comunismo marxista.. nel 1935 divenne cristiano.. esposto.. ad oltre quattordici anni di feroci persecuzioni.. a più riprese internato nei.. gulag del regime filo-sovietico..

    Qui afferma che: “Marx e i suoi compagni, sebbene “anti-Dio”, non erano atei come si descrivono i marxisti attuali. Infatti, sebbene inveissero apertamente contro Dio e lo insultassero, essi odiavano un Dio nel quale credevano. Non è la sua esistenza che viene contestata; ma la sua supremazia”.
    Esattamente come i massoni di alto grado.

    “(…) Due anni dopo le preoccupazioni espresse da suo padre, nel 1839, il giovane Marx scrisse « La differenza fra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro », nella prefazione..si allineava con Eschilo: « Nutro odio contro tutti gli dèi »..che non riconoscono l’autoconsapevolezza umana come la divinità suprema.
    Marx..aveva acquistato la sua spada dal principe delle tenebre, al prezzo della propria anima. Aveva dichiarato che il proprio scopo era l’attirare tutta l’umanità nell’abisso, e seguirla ridendo.
    Quando Marx aveva finito Oulanem e gli altri suoi primi poemi in cui scriveva di avere un patto col Diavolo, non pensava al socialismo. Addirittura lo combatteva. Era redattore di una rivista tedesca, la « Rheinische Zeitung », che « non concede alle idee comuniste neppure una validità teorica nell’attuale forma, tanto meno desidera la loro realizzazione pratica, che ad ogni modo considera impossibile… I tentativi da parte delle masse di applicare le idee comuniste, possono trovar risposta col cannone non appena diventino pericolosi… ».

    Marx conosce Moses Hess, l’uomo che rappresentò la parte più importante nella sua vita, e che gli fece abbracciare l’ideale socialista.
    Hess lo chiama « il dottor Marx, il mio idolo, che darà l’ultimo calcio alla religione ».
    ..Georg Jung, altro amico di Marx in quell’epoca, nel 1841 scrive ..che Marx di certo scaccerà Dio dal suo cielo e gli farà addirittura causa.
    Queste erano dunque le aspettative di coloro i quali iniziarono Marx alle profondità del satanismo.

    Non era affatto vero che Marx albergasse ideali sociali elevati al proposito di aiutare l’umanità, che la religione fosse un ostacolo per l’adempimento di questo ideale, e che per questa ragione Marx avesse abbracciato un atteggiamento antireligioso.

    Marx già odiava ogni nozione di Dio, e in particolare il Cristianesimo.
    Era disposto ad essere l’uomo che avrebbe cacciato Dio. Tutto ciò prima ancora che avesse aderito al socialismo. Il socialismo era soltanto l’esca per indurre proletari e intellettuali ad abbracciare questo diabolico ideale.

    Quando i sovietici, ai primi tempi, adottarono lo slogan « scacciamo i capitalisti dalla terra e Dio dal cielo », non facevano che adempiere il retaggio di Karl Marx.
    Una delle peculiarità della magìa nera, come abbiamo già detto, sta nell’inversione dei nomi. Le inversioni permeavano a tal punto tutto il modo di pensare di Marx, che egli le adoperava dovunque. Rispose alla Filosofia della miseria di Proudhon con un altro volume intitolato La miseria della Filosofia; scrisse anche « Dobbiamo usare anziché l’arma della critica, la critica delle armi ».

    ..Uno dei suoi compagni nella Prima Internazionale era l’anarchico russo Mikhail Bakùnin, che scriveva:
    « Il Maligno rappresenta la ribellione satanica contro l’autorità divina, ribellione nella quale vediamo il germe fecondo di tutte le emancipazioni umane, la Rivoluzione. I socialisti si riconoscono l’un l’altro con le parole: “Nel nome di Colui al quale è stata commessa una grande ingiustizia”. Satana è l’eterno ribelle, il primo libero pensatore ed emancipatore dei mondi. Egli fa sì che l’uomo si vergogni della sua bestiale ignoranza e obbedienza; lo emancipa, imprime sulla sua fronte il suggello della libertà e dell’umanità, spronandolo a disobbedire e a mangiare il frutto della conoscenza.
    ..In questa rivoluzione dovremo risvegliare il Diavolo nelle persone, dovremo attizzare in loro le più basse passioni. La nostra missione è distruggere, non edificare. La passione per la distruzione è una passione creativa ».

    Karl Marx formò la Prima Internazionale insieme con Bakùnin, e avallò questo strano programma. Marx ed Engels dissero nel « Manifesto Comunista », che il proletario vede la legge, la moralità e la religione, come « altrettanti pregiudizi borghesi, dietro i quali si nascondono in agguato altrettanti interessi borghesi ».

    Bakùnin rivela che Proudhon, un altro dei principali pensatori socialisti, che in quell’epoca era amico di Karl Marx, « adorava anche lui Satana ». Hess aveva presentato Marx a Proudhon, che aveva adottato per la sua capigliatura lo stesso stile tipico della setta satanista del diciannovesimo secolo di Joanna Southcott. Proudhon ne « La filosofia della miseria », dichiarava: « Vieni, Satana», egli esclama, « calunniato dai piccoli e dai re ». « Dio è stupidità e codardia; Dio è ipocrisia e falsità; Dio è tirannia e povertà; Dio è malvagio. … Io giuro, Dio, con la mano distesa verso il cielo, che non sei niente più che l’esecutore della mia ragione, lo scettro della mia coscienza…». Simili pensieri non sono originali, sono il contenuto usuale delle prediche nel culto satanista.

    ..Heinrich Heine, il celebre poeta tedesco, era un terzo amico intimo di Marx. Era anche lui un appassionato di Satana, che descriveva come « delizioso e affascinante » (cfr. Ristory of the devil, di Paul Carus, Bell Publ. Co. p. 435.)
    ..Lunacharskij, filosofo eminente..ministro dell’Educazione nell’Unione Sovietica, scrisse in « Socialismo e Religione » che Marx aveva messo da parte ogni contatto con Dio e aveva portato Satana alla testa delle colonne in marcia del proletariato.

    ..Quando la rivoluzione scoppiò in Parigi nel 1871, il comunardo Flourens dichiarò:
    « Il nostro nemico è Dio. L’odio verso Dio è il principio della saggezza ».
    Marx lodava altamente i comunardi, che proclamavano apertamente questo fine. Ma che cosa ha a che fare tutto ciò con una più equa distribuzione dei beni, o con migliori istituzioni sociali? Queste sono soltanto bardature esteriori per nascondere lo scopo reale: lo sradicamento totale di Dio e del suo culto. Oggi vediamo le prove di ciò in paesi come la Cina Rossa, l’Albania, la Corea del Nord, dove sono state chiuse tutte le chiese, le moschee e le pagode.

  9. cerquini ha detto

    Il senso della vita.

    Pochi fortunati esseri umani possono dare un senso alla vita. La stragrande maggioranza, invece, non ha la possibilità o la voglia di pensarci perché colpita da innumerevoli sofferenze, causate dalla natura o dagli uomini stessi. Molto frequentemente la sofferenza colpisce anche quei pochi che un senso alla vita l’ avevano già dato.

    La SOFFERENZA imperversa su tutto!

    Spontanea questa considerazione:

    La divina commedia.
    Immaginare, ipotizzare, pensare, credere, che possa esistere un essere tanto malefico, malvagio, tragico, che, oltre a tutte le altre malefatte ( infinite sofferenze per gli esseri viventi, umani ed animali ) abbia creato anche la tortura eterna, è una idiozia colossale.
    Dante che l’ ha scritta e Benigni che la decanta, sono due inconsapevoli terroristi idioti. ( iddioti e credini, detto alla maniera di Odifreddi )
    Purtroppo anche alcune persone geniali, essendo inculcati di religione sin dall’infanzia, non si rendono conto delle stupidaggini che gli hanno propinato.
    La scuola deve essere assolutamente liberata da insegnamenti religiosi. Ai nostri figli si deve insegnare l’ uso della ragione, e tanto, tantissimo allenamento al tale uso. Oltre, ovviamente, all’ apprendimento della storia delle religioni e dell’ ateismo. Amen.

    • lorenzo ha detto in risposta a cerquini

      Io sono uno di quelli che, inculcato di stupidaggini fin dall’infanzia, desidera apprendere da te, se vorrai aiutarmi, il corretto uso della ragione.

      Prima domanda: hai scritto che la sofferenza imperversa su tutto, puoi razionalmente dimostrarmi che è così?.

    • lorenzo ha detto in risposta a cerquini

      Per favore, carissimo uaarino ateista, smetti di giocare col cagnolino ed inizia a rispondere.
      Fammi capire se quello che scrivi è farina del tuo sacco oppure cieca adesione e pappagallesca ripetizione di dogmi preconfezionati.

    • Falena-Verde ha detto in risposta a cerquini

      Vatti a leggere Dante prima di sparare cavolate… O sei uno che le cose le sa prima di approfondirle?

    • Giorgio Masiero ha detto in risposta a cerquini

      Il male secondo il piccolo Einstein:
      http://www.youtube.com/watch?v=JaojRzhN0Ts

    • lorenzo ha detto in risposta a cerquini

      Q.E.D.
      Caro Giuseppe Cerquini, sei il tipico troll.

      Siccome però non saprai trattenerti dalla curiosità di vedere l’effetto del tuo copia-incolla (ricordi la canzone di Iannacci che cantavi da ragazzino?) e leggerai sicuramente queste mie righe, debbo dirti che hai fatto un grosso sbaglio quando, nell’altro tuo intervento uguale a questo, hai linkato la tua foto.
      Il cagnolino che tieni in braccio ha uno sguardo molto più sveglio del tuo che, con quella cintura che mette in risalto una pancetta ormai incipiente e quella smart tipica di chi, passata la mezza età vuol sembrare ancora un ragazzino, sembri una macchietta da “Bar dello sport”!!!

    • FrancescO ha detto in risposta a cerquini

      Dante un terrotista idiota … finalmente cerquini ha fatto luce dopo sette secoli di errori e omissioni e generazioni di letterati evidentemente manovrati dal Vaticano.

      Chiedo scusa se esordisco su questo forum con il sarcasmo (vi leggo molto più di quanto non scriva), però suvvia, certe cose provocano un riflesso condizionato.

  10. lepanto ha detto

    Bacio le mani alla poetessa Sedakova come dimostrazione d’affetto verso il coraggio,e c’è ne vuole, dimostrato.Un altro grande Poeta, di nome Varlam Salamov,che visse sulla propria pelle per circa 20 anni quello che fù il sistema concentrazionario, disse, alla luce di ciò che subi’ in quei luoghi infernali dei gulag sovietici siberiani di kolima,”con quale facilità l’uomo si dimentica di essere uomo e, se posto in condizioni estreme, rinuncia alla sottile pellicola di civiltà”. Molti si meravigliarono infatti della sua integrità morale nonostante le atrocità che subi’ nei gulag sovietici. Segno che l’ateismo scentifico di stampo marxista non aveva fatto brecia sul suo essere uomo. Ammise, senza troppi preamboli,che <>. Il marxismo e la sua creatura “il comunismo” in effetti si sono retti in maniera scentifica solo sulla SPORCA bugia e propaganda della stessa attraverso il possesso di una potente macchina mediatica. Ma cosa del marxismo affascinò le menti pacate di allora, ma soprattutto di oggi, se non quel senso di libertà da tutte le dipendenze che doveva creare l’uomo nuovo(gaio e bello) alternativo all’uomo religioso quindi pensante. Ora, è chiaro a tutti che il marx-comunismo non ha sortito alcuna risposta di libertà per l’uomo altrimenti non si spiegherebbero i milioni di morti causati da questa immonda ideologia. Varlam Salamov con una profezia disse ,che a certe particolari condizioni, tutto ciò che aveva subito . Consiglio agli amici del sito la lettura del libro : “I RACCONTI DI KOLYMA” DI Salamov, utile lettura per uomini che amano la verità non eslusivamente filosofica. Cristo Regni.

  11. lepanto ha detto

    Aggiungo il periodo che era stato tagliato dal precedente intervento:

    ammise senza troppi preamboli che “Al mondo non può esserci ignominia maggiore di quella messa in atto da tutti coloro che si adoperano per far ignorare i crimini dello stalinismo e che una bugia per essere creduta deve essere molto ma molto grande”

  12. a-ateo ha detto

    a rinforzo di quanto detto sopra sulle contorsioni ridicole a proposito dei milioni di morti provocati dall’ateismo ecco cosa scrive un uaarino doc (commentando il battesimo di Putin):
    ” Gabriele (dottore) risponde:
    lunedì 9 gennaio 2012 alle 11:15

    Infatti, sono d’accordo con te:
    allora, non è che ci fosse l’ateismo di Stato… la religione imposta era l’ateismo, però, una religione c’era ossia il culto dello Stato.”
    Idee più confuse di queste ne esistono?

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