La scienza contro i valori dei Radicali: la Cannabis crea gravi problemi al cervello

Ultimamente la ricerca scientifica si sta particolarmente dedicando agli effetti negativi della Cannabis, per il grandissimo disappunto del Partito Radicale (e dell’Unione degli atei pseudorazionalisti che sostiene ufficialmente i Festival Antiproibizionisti). In Ultimissima 17/10/11 informavamo che la rivista scientifica “Addiction Biology” ha pubblicato uno studio realizzato da Roy Otten del Behavioural Science Institute of Radboud University Nijmegen, con il quale si dimostra come il fumo di cannabis porta ad un aumento del rischio di sviluppare sintomi depressivi.

Ad esso sono seguiti altri due studi molto importanti (e molto scomodi per l’area culturale laicista). Una meta-analisi svolta dai ricercatori della Columbia University ha infatti esaminato il legame tra uso di marijuana da parte dei conducenti e il rischio di un incidente d’auto, scoprendo che essi hanno più di due volte di probabilità di essere coinvolti in incidenti automobilistici. I ricercatori hanno anche trovato prove che il rischio di incidenti aumenta con la concentrazione di composti della marijuana nelle urine e la frequenza dell’uso di marijuana auto-riferito. Secondo i ricercatori, 8 di 9 studi hanno trovato che i guidatori che fanno uso di marijuana hanno significativamente più probabilità di essere coinvolti in incidenti rispetto ai guidatori che non lo fanno. I risultati dello studio, finanziato dal National Institutes of Health, sono pubblicati su Epidemiologic Reviews.

Il secondo studio in merito, uscito dopo pochi giorni, è quello realizzato da un team di neuroscienziati dell’Università di Bristol, pubblicato sul “Journal of Neuroscienc”, secondo cui il consumo di cannabis causa un disaccoppiamento, una disarmonia tra le funzioni di due importanti zone del cervello: l’ippocampo e la corteccia prefrontale. Di conseguenza l’uso di marijuana danneggia la memoria, la capacità decisionale e provoca disturbi neurologici simili a quelli della schizofrenia, come lo stato confusionale.

Nonostante tutto questo, nella pagina ufficiale di Facebook di Marco Pannella e quella del Partito Radicale si può notare come, alla faccia della ricerca scientifica e della salute dei loro adepti, essi aderiscano apertamente alle pagine sulla legalizzazione della Marijuana.

Linda Gridelli

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214 commenti a La scienza contro i valori dei Radicali: la Cannabis crea gravi problemi al cervello

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  1. Katy ha detto

    Ora mi si chiariscono molte cose. Non era possibile che Staderini fosse una persona sana, dai!

  2. Lucy ha detto

    Ma quello in fotografia non è Cappato? Proprio l’amico dei pedofili??
    https://www.uccronline.it/2010/06/11/ecco-i-rapporti-tra-il-partito-radicale-e-i-pedofili/

  3. Panthom ha detto

    Ognuno ha i suoi valori da difendere…chi la famiglia e chi la marijuana

  4. felixone ha detto

    a parte che sono notizie vecchie che sono state rispolverate e rivendute come attuali,

    qui possiamo leggere degli incidenti del 2009

    http://www.ilduemila.com/2011/07/08/incidenti-stradali-in-italia-quattromila-morti-l%E2%80%99anno-e-trecentomila-feriti/

    Infrazione delle regole, distrazione e velocità elevata L’analisi delle circostanze accertate o presunte di incidente non ha messo in luce differenze notevoli rispetto all’anno precedente: il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata hanno infatti continuato a costituire le prime tre cause di incidente.Sulle strade urbane, la prima causa di incidente è stato il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche, mentre su quelle extraurbane è stata la guida ad una velocità troppo elevata seguita dalla guida distratta o da un andamento indeciso.
    dati 2009 gia confermati

    qui 2011
    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=numero%20di%20incidenti%20stradali%202011%20alcol&source=web&cd=2&ved=0CCYQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.iss.it%2Fngad%2Fchis%2Findex.php%3Flang%3D1%26tipo%3D2%26anno%3D2011&ei=CkbKTqLyGYac-wb47IAb&usg=AFQjCNEzWltgIMe3QOrUFozGGINIDCa42w&cad=rja
    alcohol e droghe, non cannabis

    da quando è entrata in vigore la legge fini-giovanardi
    il numero di incidenti è sempre più alto
    le carceri sempre più piene
    i guadagni della malavita si sono decuplicati
    molti sprovveduti pensanodi comprare solo cannabis ed invece si ritrovano con delle droghe di cui non sappiamo nemmeno il nome, quindi, per tutti quelli che vengono testati per cannabis bisognerebbe fare tutti gli esami, sia di sostanze presenti in tabella che non presenti
    perchè se ti fai 20 grammi di anfetamina, 2 di cocaina e 5 di eroina poi ci bevi un bel litro di ron e poi ti fai due tiri di canna, non significa che se fai un incidente la colpa è della sola canna finale

    !

    • Qumran ha detto in risposta a felixone

      Ecco che arrivano i tossici radicali a difendere i loro valori.. 🙂

      Il succo della critica: le notizie sono vecchie. Peccato che i siti ufficiali di divulgazione scientifica le abbiano pubblicate ora: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/10/111025172633.htm e http://www.sciencedaily.com/releases/2011/10/111006173453.htm

      Tutto il resto cosa c’entra? Da quando è entrata in vigore la legge fini-giovanardi sono anche aumentati i tubi rotti nelle case e gli stereo che mangiano le cassette perché troppo vecchi. Dunque? Vogliamo parlare anche di lavatrici?

    • Psychedelic88 ha detto in risposta a felixone

      quoto al 100%, grande

      • Maffo ha detto in risposta a Psychedelic88

        Mi pare ovvio, gli devi forse qualcosa dopo l’ultima dose??

        • Psychedelic88 ha detto in risposta a Maffo

          ehm io sarei anche cattolico e cristiano…non posso pensarla in maniera diversa da voi? divento un tossico solo per questo?

          • Maffo ha detto in risposta a Psychedelic88

            Un catto-radicale dunque…questa mancava. Tra i cattolici adulti nascono già delle piccole fazioni autonome 🙂
            Chiunque dice di essere cattolico per poi poter dire quello che vuole.

    • S. PASQUINO ha detto in risposta a felixone

      Mi scusi ma il suo tentativo relativista e’ poco ragionevole. Chi comincia con le canne , poi usa il resto….e’ lo sballo che si insegue. Comunque io ho avuto sempre cattive impressioni dai cannati…e drogati vari. Poca affidabilita’, poca memoria, incapacita’ di mantenere promesse….lo studio scientifico e’ la conferma . Alla gente delle leggi non importa…sopratutto quando poi non vengono applicate, per cui la gente non ha paura , non c’e’ pena!!!..Oramai siamo su uno scivolo che porta molto in basso…piu’ passa il tempo e piu’ la gente usa droghe, incentivata dalla morale laica, dalla TV, media, libri e cultura e politica varia. Oltre al soldino che gira e permette l’acquisto. Andra’ sempre peggio perche’ non si insegna educazione, non esistono le pene, aumentano gli immigrati che vengono usati per venderla, ma sopratutto aumenta la richiesta del popolo diseducato e rovinato. Mandano in galera i pusher, ma la gente che la usa no, e questi cercano droga …e quelli che la vendono inviano piu’ pusher. Se fosse legalizzata , i business criminali della droga diventerebbero regolari…e tutto il popolo sarebbe fatto sballato, ma molto legalmente…anche i bambini finalmente userebbero la paghetta per farsi…molto legalmente. Tasse pagate e gente rovinata.Tutto legalmente.Dove e’ legalizzata , c’e’ meno crimine, e’ legale…ma son tutti fatti..vedi Olanda.

      • Psychedelic88 ha detto in risposta a S. PASQUINO

        mi pare che l’Olanda non sia in default e funzioni molto bene…

          • Psychedelic88 ha detto in risposta a Ugo

            funziona bene nel senso che non è in dafault e non sono degli assenteisti cronici come i nostri statali italiani..che poi la vogliano proibire ok, ma non mi pare che l’olanda stia andando in mona per colpa della cannabis..

          • Nicola ha detto in risposta a Ugo

            Il contenuto dell’articolo è sostanzialmente errato (così come lo è quello preso da Il Giornale). La cannabis che verrebbe vietata in Olanda è solamente quella in cui il cui contenuto in Thc è superiore al 15%; per il resto non cambierà nulla, e i coffee shops certo non chiuderanno. Al massimo sarà chiesto loro di rimuovere i prodotti contenenti più del 15% di THC, che sono già rari e poco consumati. Per intendersi, nel mercato (nero) italiano, concentrazioni di THC così alte sono praticamente inesistenti.

            • Franz ha detto in risposta a Nicola

              Figurati se Nicola, l’anticlericale comunista non era un fan della canna…avete tutti il profilo segnato, siete tutti fatti con lo stampino 🙂

              Basta una semplice informazione per sapere che oggi tutta la cannabis ha il Thc superiore al 15%, al contrario di anni fa. Dunque tutta la Cannabis viene vietata. Viva l’Olanda, è finita la pacchia radicali!

              • Nicola ha detto in risposta a Franz

                Scusa Franz, ma uno non si può discutere nel merito senza essere attaccato ed etichettato (comunista, tossico, anticlericale)? Personalmente non sono consumatore di droga e nemmeno un sostenitore della liberalizzazione. Io ho solo rilevato delle imprecisioni nell’articolo; non ho nemmeno preso posizione sul merito. 15% è un valore altissimo (e naturalmente, dannoso) e caratterizza la cannabis al momento della produzione, in paesi come Colombia, Bolivia, Marocco, etc. (si può arrivare anche ben oltre il 20%), ma la cannabis che circola nel mercato nero, per ragioni che puoi anche immaginare, viene fortemente impoverita di THC dai trafficanti (non per questo è meno dannosa, comunque). Nel mercato olandese, comunque, la percentuale di THC dei loro prodotti nei coffee shop è nota e dichiarata. Questa proposta prevede che, tra i loro prodotti, solo quelli con THC<15% potranno essere distribuiti.

            • Raffa ha detto in risposta a Nicola

              Il tuo commento è sostanzialmente errato. Non esiste la Cannabis che abbia meno del 15% di THC oggi.

              • Nicola ha detto in risposta a Raffa

                Nei coffee shop olandesi tutti i prodotti sono controllati e la percentuale di THC viene resa nota. In alcuni locali queste informazioni sono pure affisse all’esterno, quindi, se capiti ad Amsterdam, dacci un’occhiata. Tipicamente offrono circa 20 differenti prodotti; e tra questi, solo la skunk ha una concentrazione di THC superiore al 15%. Vorrrà dire che, dopo questa legge, potranno vendere solo 19 prodotti. Poverini : )

    • Panthom ha detto in risposta a felixone

      Guai a toccare i valori dei radicali! Come fanno senza maria???

  5. S. PASQUINO ha detto

    Questo dimostra chi sono i Radicali visto che ne fanno ampio uso….sono danneggiati e quindi scientificamente incapaci di rappresentare delle idee, persone e svolgere compiti meritevoli e di responsabilita’. Figuriamoci poi l’uso di sostanze ancora piu’ potenti. Se poi pensiamo ai valori pseudo-democratici 68ini e tutti coloro che ne hanno fatto abuso..ecco come si comprende lo sfascio sociale.

  6. Psychedelic88 ha detto

    mah ok, allora proibite anche l’alcol e le sigarette..mi pare che un’ubriaco alla guida possa causare con una certa probabilità un’incidente autostradale..ed inoltre l’alcol uccide anch’esso i neuroni e danneggia il sistema nervoso..sono tutte droghe, solo che ce ne sono di socialmente accettate..quindi non considero un drogato una persona che si fa una canna, lo considero come uno che si ubriaca: una persona che potrebbe avere anche dei problemi, ma finchè non lede altre persone secondo me può fare quello che vuole

    • Nofex ha detto in risposta a Psychedelic88

      “allora proibite anche l’alcol e le sigarette”
      Gli studi scientifici dicono che la cannabis causa più incidenti di alcol e sigarette. Fosse per me toglierei anche l’alcol comunque.

      “sono tutte droghe, solo che ce ne sono di socialmente accettate”
      Le sigarette non sono una droga, la Cannabis è una droga, secondo l’Olanda è una droga pesante da qualche mese. Togliamo tutte le droghe, sono d’accordo.

      “ma finchè non lede altre persone secondo me può fare quello che vuole”
      1) Le ricerche scientifiche dicono che ledono le altre persone.
      2) Non esiste l’autodeterminazione radicale, anche girare senza casco in moto non lede le altre persone, tuttavia non si può fare.

      • Psychedelic88 ha detto in risposta a Nofex

        ehm si ci sono ricerche controverse ed una nuova ricerca dimostra che l’alcol ha un’impatto maggiore della canapa sia come dipendenza che come danno fisico..comunque ognuno ha le sue idee, rispetto tutti ma per favore non bollate come tossico una che la pensa diversamente da voi perchè state facendo una figura da inquisitori( non tu nofex che hai espresso le tue idee molto civilmente)

        • Maffo ha detto in risposta a Psychedelic88

          Nessuna idea, solo studi scientifici che tu citi senza nessun link ma limitandoti a dire “una nuova ricerca”…tipo quale? Una nuova ricerca dice che tutti quelli che si chiamano Psychedelic sono dei drogati. Ti sembra un dialogo serio?

          “rispetto tutti ma per favore non bollate come tossico una che la pensa diversamente da voi perchè state facendo una figura da inquisitori”
          Perché allora non hai rispetto per chi è morto investito da un drogato? Non c’è nessun parere qui, ma solo la citazione di due studi scientifici. Non sono opinioni personali, ma dati di fatto. Vediamo quanto ci metti a capirlo…più tempo impieghi e più dai ragione a questi studi 🙂

            • Panthom ha detto in risposta a Psychedelic88

              E questo cosa sarebbe? Uno studio scientifico o l’opinione di Kofi Annan, il quale vorrebbe trattare i consumatori di cannabis non come criminali ma come pazienti e malati. Sono d’accordo, non ti sei accorto di aver fornito un documento a supporto di questo articolo?

            • GiuliaM ha detto in risposta a Psychedelic88

              Il fatto che i consumatori di droga siano aumentati la vedo più una questione di “educazione”: si tira canne perchè fa figo, perchè il gruppetto di amici le tira e ci si sente esclusi se non ci si accoda; soprattutto, come dice anche Pasquino qua sotto, perchè è il modello imposto da film, gossip ecc.
              Per me, la legalizzazione della droga viene fatta esclusivamente come ultimo tentativo di combattere il traffico illecito, non per farne calare effettivamente l’uso.

              • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                Sono d’accordo. Quello del consumo di cannabis è un fenomeno sociale e andrebbe combattuto anche con un serio programma educativo (ad esempio condotto nelle scuole) che diffonda il messaggio che fare canne non è figo. La legalizzazione, sì, è fatta essenzialmente per sconfiggere il mercato nero.

                • Rego ha detto in risposta a Nicola

                  Quindi si legalizza ciò che andrebbe vietato…interessante questa filosofia. Un po’ come dire che la vita nasce dal nulla. Perché non sdoganiamo la pedofilia, Nicola, così magari sconfiggiamo il turismo sessuale in Oriente..no?

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Rego

                    In che senso “come dire che la vita nasce dal nulla?”
                    Non sto dicendo che sia un bene legalizzare la droga, ma che con un serio programma educativo e di informazione se ne potrebbe far calare il consumo, e a quel punto il mercato nero stesso si troverebbe in difficoltà.
                    Però e una mia personale opinione 🙂

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Rego

                    Ops, scusa, non avevo inteso l’ironia del tuo post 🙁

                  • Nicola ha detto in risposta a Rego

                    Rego- Non so perché dici così, forse non hai capito il mio post? Non ho espresso una posizione di merito, ma se ci tieni: personalmente, se devo scegliere, sono per il proibizionismo delle droghe (leggere o pesanti).

        • Nofex ha detto in risposta a Psychedelic88

          “ehm si ci sono ricerche controverse”
          Controverse? E chi lo stabilisce? Tu? O sono controverse perché scomode?

          “una nuova ricerca dimostra che l’alcol ha un’impatto maggiore della canapa”
          Mi piacerebbe consultarlo. Puoi postare il link per favore?

          “comunque ognuno ha le sue idee”
          Non vedo idee ma solo notizie su alcuni recenti risultati di studi scientifici.

            • Maffo ha detto in risposta a Psychedelic88

              Grazie Psychedelic88!! Sei troppo un mito! Hai praticamente confermato che la Cannabis è una droga pesante tanto che Lancet la mette in paragone con l’eroina. Vai avanti così, mi raccomando!!

              • Psychedelic88 ha detto in risposta a Maffo

                Si che è una droga! assolutamente…però l’impatto è inferiore sia di tabacco che di alcol…grandissimo maffo!!!!

                • Maffo ha detto in risposta a Psychedelic88

                  No, è una droga PESANTE, come infatti l’ha considerata oggi l’Olanda, ovvero lo stato più liberalizzatore del mondo (che si sta lentamente trasformando in uno dei più repressivi).

                  • Psychedelic88 ha detto in risposta a Maffo

                    si maffo vai!!!!! la repubblica ceca sta legalizzando..perchè? sono degli slavi di merda infedeli? =( http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+ulteriore+passo+verso_124208.php

                  • Giulia ha detto in risposta a Maffo

                    L’Olanda NON ha sancito che la cannabis sia una droga pesante, ma stanno pensando d’inserire quei tipi di cannabis che sono state selezionate geneticamente (Skunk o Superskunk) per avere altissimi contenuti di THC, tra le droghe pesanti e così pribirne la vendita libera nei coffee shop.
                    La maggiore repressione che si da oggi in Olanda non è per motivi sanitari ma di ordine pubblico, per i tanti problemi causati da quel genere di turismo che va in Olanda solo a fare rifornimento e a sballare, per questo c’è chi propone che i coffe shop possano vendere le sostanze solo a cittadini residenti.

                    • Nicola ha detto in risposta a Giulia

                      La maggiore repressione che si da oggi in Olanda non è per motivi sanitari ma di ordine pubblico

                      Questo è ovvio, ma è anche una delle ragioni per cui, sulle droghe, non si può prescindere dal contesto internazionale. Un regime di liberalizzazione, se mai avesse qualche chance di successo, avrebbe senso solo se applicato e regolamentato a livello internazionale (insomma, pura utopia). La politica olandese, infatti, non scalfisce di una virgola il traffico di droga (essendo appunto un traffico internazionale) anzi ha l’effetto di importare i disagi, con il ben noto turismo dei tossici. Ma questo lo sanno bene.

                    • Gabry ha detto in risposta a Giulia

                      Peccato che quello che dici venga sempre smentito dagli esperti. Il Dipartimento politiche antidroga (DPA) : «Come Dipartimento vogliamo sottolineare che è ormai da parecchio tempo che, l’Olanda sta dimostrando una chiara volontà di porre fine ad una insostenibile politica di tolleranza attuata da anni in tema di liberalizzazione». http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/comunicati/2011/ottobre/bene-olanda-su-marijuana-ma-necessarie-misure-piu-severe.aspx

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Gabry, l’Olanda non vuole affatto tornare a proibire le droghe, l’unici che si esprimono in questi termini sono i partiti del radicalismo di destra. Sarebbe come dire che l’Italia vuole la secession eperchè c’è un partito che la chiede. In tanti invece chiedono soluzioni contro il cosiddetto “turismo della droga” cioè quello che viene alimentato anche da noi italiani, ma questo è un altro problema, che voi non volete neanche affrontare.

                    • Franz ha detto in risposta a Giulia

                      Vediamo fino a quando Giulia continua ad ignorare i massimi esperti italiani sulla droga, i quali dicono: “Come Dipartimento vogliamo sottolineare che è ormai da parecchio tempo che, l’Olanda sta dimostrando una chiara volontà di porre fine ad una insostenibile politica di tolleranza attuata da anni in tema di liberalizzazione». http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/comunicati/2011/ottobre/bene-olanda-su-marijuana-ma-necessarie-misure-piu-severe.aspx

                  • Nicola ha detto in risposta a Maffo

                    Maffo – Cioè l’Olanda sarebbe uno stato dei più repressivi al mondo perché propone un limite del 15% alla concentrazione di THC?? Andiamo bene!

                • Alessandra ha detto in risposta a Psychedelic88

                  “l’impatto è inferiore”?? E anche se fosse? Ma chissenefrega! Questi discorsi mi assomigliano a quegli immondi libretti fatti ai tempi di Livia Turco ministro sulla “riduzione del rischio”

                  “Vuoi prenderti un pasticca in discoteca? Puoi farlo in tutta sicurezza, basta che bevi molto e non la mischi a superalcolici”

                  Semplicemente criminale!

                  La cannabis è una droga. Fa male. La usi solo e unicamente se vuoi “sballare” Punto. Il resto sono chiacchere.

                  • Giulia ha detto in risposta a Alessandra

                    La nicotina sballa, seppur se poco, lo sapevi?
                    L’alcol sballa, seppur ne bevi un solo bicchiere, lo sapevi?

                    • alèudin ha detto in risposta a Giulia

                      vietiamo i calamari fritti perchè dopo guidare è una impresa.

                      Dai Giulia, con i soliti sofismi si può fare e dire quello che si vuole, cerchiamo di usare il buonsenso.

                      Tu fumi marijuana?

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Penso che lo sapesse, dato che a differenza di te studia medicina…
                      E poi dai, non puoi paragonare gli effetti un bicchiere di vino a quelli una canna!

      • S. PASQUINO ha detto in risposta a Nofex

        Che lo stato tassasse l’alcol e sigarette, le discoteche, i cinema a prezzi esagerati invece che le case , ed insegnassero nelle scuole a non bere e fumare . Non permettano che film e televisioni passino messaggi, film , musica, stampa … pro alcol , droga e sigarette. Ma non lo fanno…..perche con questi sistemi si vende e si fanno i soldi. Magari permettono gli spot antifumo ( 5 secondi) o i messaggi sui pacchetti. Ma quando hai tolto la disciplina e l’educazione dalle scuole e dalle famiglie e la sostituisci con i media,internet, i falsi letterati, ideologie, idoli pop, cattivi poitici e 24 ore al giorno di sesso droga e rock and roll tutto facilmente raggiungibile, anche dai bambini…che gente pensi che esca? Che persone occuperanno le scuole, saranno insegnanti, madri, padri, lavoratori, politici.

        Il Vizio dstrugge i popoli e le societa’. Ecco i cocci rotti. Chi rompe paga ed i cocci sono suoi.Ed invece no, in questo caso sono nostri.

      • Nicola ha detto in risposta a Nofex

        Gli studi scientifici dicono che la cannabis causa più incidenti di alcol e sigarette
        Sicuro? A me nn risulta. Comunque ricordo che anche guida in stato di ebbrezza è già vietata dal codice penale; se vuoi un argomento solido con Psychedelic88, usa questo.

    • Karma ha detto in risposta a Psychedelic88

      Grazie, ma non c’entra assolutamente nulla. Qui si tratta di uso a scopo medico, al quale credo tutti siamo d’accordo se serve veramente. Questo non vuol dire che si debba usare la cannabis al di fuori dell’ospedale.

  7. S. PASQUINO ha detto

    Sesso droga(alcol e fumo) e rock and roll….., ce lo hanno fatto vedere…lo abbiamo voluto …..e’ piaciuto! E’ tutto un pacchetto mortifero.. sull’alcol ci guadagna lo Stato ed anche sul fumo….e quindi e’ permesso. Pero’ mi risulta che anche se legale e’ aumentato l numero di fruitori, ubriachi e con cancro ai polmoni, ora anche donne…..a cui invece prima i maschi proibivano di fumare e bere..in quanto madri. La droga ancora non e’ legale …troppo rischioso . Ma quando non c’era il consumismo, erano pochi quelli che ne facevano uso…c’era il vino che si fa’ anche in casa….pero’ e’ difficile abolire le vigne.

    Educazione ci vuole….

  8. Psychedelic88 ha detto

    Lo studio Lancet ribadisce fortemente la scala di pericolosità delle sostanze ed asserisce che l’alcol è la sostanza più pericolosa con un danno di 72/100, l’eroina 55/100 e la cannabis 20/100
    http://www.intrage.it/attualita/2010/11/03/notizia17605.shtml

    • Nofex ha detto in risposta a Psychedelic88

      Bene, grazie. Ne emerge che l’alcool è più pericoloso, ma causa meno incidenti, come si nota da studi più aggiornati citati in questo articolo. Inoltre non è uno studio specialistico ma soltanto una classifica basata su una generale “pericolosità”, senza entrare nello specifico. Mi pare dunque una inchiesta sociologica più che altro, concentrata sull’alcool e non sulla Cannabis. Non è per nulla confrontabile con gli studi citati poco sopra, molto ma molto più specialistici e aggiornati, dunque il discorso non cambia di molto.

      • Psychedelic88 ha detto in risposta a Nofex

        si ok, rispetto la tua opinione, secondo me l’articolo dice qualcosa di più e non è così arretrato ma rispetto il tuo punto di vista

  9. alèudin ha detto

    da ex consumatore di maria posso dire che la grande differenza tra l’alcol, le sigarette e la maria e che quest’ultima è assunta esclusivamente per sballare, non per il gusto o il piacere di fumare dopo pranzo.

    Se la maria non sballa c’è qualcosa che non và, non ha raggiunto lo scopo, va da sè che questa necessità intrinseca la renda una droga a tutti gli effetti, quindi non meniamola, se fumiamo erba siamo drogati.

    So d’accordo sul fatto di porre enormi tasse sui superalcolici e sigarette e di rimarcarne la pericolosità.

    • Psychedelic88 ha detto in risposta a alèudin

      si posso essere d’accordo..ma non credo che uno che fumi debba essere considerato come un delinquente ed arrestato..per me è una droga, fa male. poi però non credo che la gante debba andare in galera per una pianta

      • Ugo ha detto in risposta a Psychedelic88

        Basta una multa, molto salata. Se invece causa incidenti e danni a terzi allora la galera, come se avesse fatto uso di eroina.

        • Psychedelic88 ha detto in risposta a Ugo

          d’accordissimo! nel caso d’incidenti stradali sotto effetto di cannabis sono per il carcere!

      • alèudin ha detto in risposta a Psychedelic88

        ok ma non diciamoci balle dicendo che non fa male e che anzi… etc. etc.

        fa male, molto più delle sigarette e di un bicchiere di rosso a pranzo.

      • Nicola ha detto in risposta a Psychedelic88

        però non credo che la gante debba andare in galera per una pianta
        Anche io… le leggi in effetti servono a reprimere lo spaccio incontrollato, non i consumatori casalinghi, ma quando si applicano, si applicano per tutti. E siccome una piantina di marijuana non è un bene di prima necessità, si può benissimo fare a meno di coltivarla in casa propria.

  10. Pino ha detto

    nell’articolo leggo “il consumo di cannabis causa un disaccoppiamento, una disarmonia tra le funzioni di due importanti zone del cervello: l’ippocampo e la corteccia prefrontale”. Sinceramente non è che ci volessero tante spiegazioni scientifiche per sapere che i radicali e gli uaarini che si impippano di canne sono rimbecilliti. Basta guardarli in faccia e sentire quello che dicono.

  11. Jerry Park ha detto

    Secondo me avete tutti bisogno di una bella canna. E venite ad Amsterdam a vedere come si sta, dove la gente fuma liberamente. Viva la ganja!

    • Raffa ha detto in risposta a Jerry Park

      Via, tutti ad Amsterdam!!! Andiamo a sballarci….!! Certo Jerry che se uno non riesce a dare nessun senso alla vita, per forza deve ridursi così….., passa la vita a sballarti, continua a scappare dalla realtà.

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Jerry Park

      Be’ vieni con noi a “farti” qualche rosario, vedrai come si sta’ meglio dopo.
      Ma non solo per un momento fuggevole …. puo’ farti bene a te e alla tua famiglia per tutta la vita.
      In piu’ non fa’ male alla salute
      P.S.: In alcune nazioni (come l’Arabia Saudita) e’ una droga vietatissima!!!.
      P.S.II.: E’ vietatissima anche nelle Sante Sedi dell’UAAR.

    • alèudin ha detto in risposta a Jerry Park

      anche io fumavo alla grande la ganja, quando trovi il coraggio guardati negli occhi allo specchio e dì: “fumo perchè e una cosa giusta salutare e bella, non per fuggire la realtà, non per fuggire me stesso, potrei farne a meno quando voglio, la ganja mi rende migliore, si te lo assicuro, migliora la vita, non ho paura, (continua con le bugie che credi)”.

      Vediamo se ti convinci, non puoi mentire a te stesso.

      ciao.

      • Nicola ha detto in risposta a alèudin

        Credo che nessun sano di mente dichiari di farsi le canne perché è giusto e salutare; semmai lo fa semplicemente perché “gli piace”.

  12. Giulia ha detto

    Chi è a favore della legalizzazione delle droghe leggere non dice che queste facciano bene alla salute ma difende il principio che ognuno è libero di scegliere della propria vita, sempre che le proprie scelte non mettano a repentaglio la salute di altre persone. C’è poi chi aggiunge che la persona che coltiva la marhiuana sul balcone o che la compra in farmacia, toglie sicuramente spazio alle mafie che lucrano tantissimo su questo commercio e che spesso adulterano le sostanze aumentando i rischi per i consumatori.

    C’è così tanta ipocrisia su questo argomento che in Italia abbiamo una legge a dir poco surreale perchè parte dal presupposto che TUTTE le sostanze psicoattive sono fuori legge, ma rimanda poi a delle tabelle dove stranamente manca la sostanza psicoattiva per eccellenza, quella che più famiglie distrugge in Italia, cioè l’alcol. Mancano anche gli psicofarmaci, da cui sono dipendenti ben DUE milioni di italiani, sebbene c’è da precisare che spesso sonoricettati per esigenze mediche reali, anche l’abuso di queste sostanze è a livelli allarmanti.

    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

      Secondo me invece la cosa è più sottile: si legalizzano le droghe per “tenere buona la popolazione”. Hai problemi? Ti manca il lavoro? Le tasse sono troppo alte? Il tuo matrimonio sta crollando? Fumati una canna e non ci penserai!
      E poi, secondo il principio di autodeterminazione, la gente dovrebbe essere lasciata libera di drogarsi come di andare a giro senza casco o cinture di sicurezza. Quindi ha sbagliato lo stato a mettere le leggi su casco e cinture?

      Sull’ultimo punto, ti copio un mio intervento più sopra:
      Non sto dicendo che sia un bene legalizzare la droga, ma che con un serio programma educativo e di informazione se ne potrebbe far calare il consumo, e a quel punto il mercato nero stesso si troverebbe in difficoltà.

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Giulia

      Anche chi e’ a favore di Aborto ed Eutanasia difende il principio che ognuno è libero di scegliere della propria vita come vuole.
      Ma e’giusto questo?.
      L’alcol e’ pericoloso in forti dosaggi, per la cannabis ne basta una sigaretta.
      Non e’ cosi’ semplice.
      Gli psicofarmaci in tanti casi sono prescritti perche’ la gente non sa piu’ dare un senso al dolore, un tempo non servivano perche’ la fede religiosa e’ anche uno sfogo alla sofferenza.
      Se tu offri a Qualcuno il tuo dolore la vita ti pesa meno, non te lo annulla ma lo lenisce.
      Se tu guardi a Uno che e’ sulla croce, allore soffri insieme a Lui.

    • Nicola ha detto in risposta a Giulia

      Giulia – Il punto è che non si può fare una discriminazione delle “droghe” basata unicamente su aspetti scientifici (farmacologici), ma occorre considerare anche il loro impatto sociale. Altrimenti, dovremmo mettere al bando anche tanti prodotti, ben più dannosi della marijuana, che sono ad oggi considerati legali (ad esempio, la noce moscata). Il fatto è che ai quindicenni piace sballarsi di marijuana, e il fenomeno è di dimensioni tali da richiedere un intervento da parte dello stato; il proibizionismo è una possibile soluzione, sicuramente la più efficace se consideriamo anche il contesto internazionale). Quando i quindicenni di tutto il mondo si sballeranno, che so, con la noce moscata, allora forse si metterà al bando la noce moscata.

      • Giulia ha detto in risposta a Nicola

        Caro Nicola, il tuo discrso non si regge in piedi: i quindicenni sono minorenni e ci sono leggi che si riferiscono a loro in maniera specifica. A un quindicenne la legge non permette guidare un’automobile, comprare alcol, consumare pornografia, fare uso di sostanze stupefacenti, portare armi, svolgere determinati lavori… Se dovessimo difendere gli adolescenti da ogni insidia possibile dovremmo proibire tutto, forse anche la macchina dei cubetti di ghiaccio, perchè, in mancanza di altre possibilità, potrebbero essere usati come armi improprie.

        • Nicola ha detto in risposta a Giulia

          e questo che c’entra? ho scritto “quindicenni”, ma puoi leggere anche “ventenni” se proprio un numero inferiore a 18 ti da’ fastidio, non è questo il punto.

        • Franz ha detto in risposta a Giulia

          Il commento non sta in piedi Giulia. Il paragone della pistola con i “cubetti di ghiaccio” non capisco come possa emergere da una mente che implora di farsi chiamare razionalista.

    • Mattia Palmieri ha detto in risposta a Giulia

      “ognuno è libero di scegliere della propria vita”
      Sbagliato, non siamo liberi di fare del male a noi stessi con la droga, così come non possiamo fare del male a noi stessi girando in un cantiere senza caschetto.

      “la persona che coltiva la marhiuana sul balcone o che la compra in farmacia, toglie sicuramente spazio alle mafie”
      Concetto sbagliato e vizioso. Come è stato fatto notare sopra, liberalizzare il sesso con i minori non è la soluzione al turismo sessuale.

      Su psicofarmaci e alcol sono d’accordo. Questo significa solo che la legge è incompleta.

      • Nicola ha detto in risposta a Mattia Palmieri

        @Mattia – Sono d’accordo su tutto tranne forse su: Questo significa solo che la legge è incompleta.
        Chiaramente si tratta di opinioni e la tua è rispettabile, ma occorre tenere presente che la legislazione segue un approccio fortemente realista; se dovesse attenersi alle sole considerazioni farmacologiche, dovrebbe in effetti proibire anche il consumo di alcool, psicofarmaci e tanti prodotti che oggi vengono considerati legali; ma con quali risultati? L’alcool è fortemente radicato nella cultura occidentale, è legale in quasi tutto il pianeta ed è associato ad un mercato stratificato a tutti i livelli (dai piccoli produttori ai grandi colossi internazionali). L’uso scorretto di psicofarmaci, invece, ha un basso impatto sociale (rispetto alla cannabis) ed è in buona parte già regolamentato dalla richiesta di prescrizione medica. Insomma, non c’è mai stata la volontà di “completare” nel senso che dici; sarebbe estremamente sconveniente, se non impraticabile.

        • GiuliaM ha detto in risposta a Nicola

          L’alcool è fortemente radicato nella cultura occidentale, è legale in quasi tutto il pianeta ed è associato ad un mercato stratificato a tutti i livelli (dai piccoli produttori ai grandi colossi internazionali).
          Mi pare di aver capito (correggimi se sbaglio) che tu ne stia facendo una questione di mercato globale, non di benessere o meno per le singole persone che ne fanno uso; per questo dici che non ci si può attenere ai risultati farmacologici.
          Io cerco di vedere la questione più da un punto di vista umano: se una cosa fa male alla popolazione, è giusto che si intervenga. Ma forse sono un po’ utopista… 😉

          • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

            GiuliaM – Ma io sono d’accordissimo con “se una cosa fa male alla popolazione, è giusto che si intervenga“. Voglio dire che la circostanza “questa cosa fa male” va stabilita sul piano sociale (cioè nel mondo reale!), e non in quello individuale. Cioè, non può essere stabilita dai soli studi scientifici/farmacologico di come la sostanza agisce sull’individuo.

            Altrimenti (per fare un esempio) dovremmo proibire all’istante la noce moscata perché da pdv farmacologico è classificabile come droga, ha effetti allucinogeni (contiene miristicina!), fa male al cuore ed ha una dose mortale facilmente accessibile (mi pare 20gr). Nel mondo reale, però, la noce moscata è del tutto innocua e non rappresenta un serio pericolo. Infatti viene usata solo per condire il purè o i passatelli in brodo 🙂

          • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

            Infine, Intervenire non significa per forza proibire, ci sono tanti modi di intervenire. Sull’alcool e tabacco, per esempio, lo stato interviene imponendo forti tassazioni (se vuoi, è un modo con cui i consumatori ripagano le spese sociali derivanti dal consumo di alcool e tabacco), o istituendo programmi e comunità di recupero. Si può discutere se questa soluzione sia giusta o meno, efficace o meno etc… ma in definitiva, è una questione di compromesso, le cose non sono così semplici come a molti piace credere; purtroppo non si può semplicemente discriminare droga/non-droga, fa-male/non-fa-male etc.

            • Giulia ha detto in risposta a Nicola

              Nicola, sai bene che c’è un mucchio di gente che fa un uso sporadico della cannabis e non provoca gravi danni al proprio corpo, non provoca danni nei confronti di altri e non causa nessun allarme sociale.
              Se v’impegnate a dire che non è vero non fate altro che dimostrare che la vostra è una battaglia ideologica e non sanitaria.

              • alèudin ha detto in risposta a Giulia

                è vero, ma se la legalizziamo che succede a quelli che non sono in grado di contenersi o magari passano a robe più pesanti perchè ad un certo punto la maria non basta più? Ci vuole responsabilità verso il prossimo o ce ne freghiamo dicendogli attento ma se poi esageri sono ca**i tuoi!?

                e se uno di quelli che fuma poco un giorno decide di salire in macchina (da fumato) e investe un bimbo? ci vai tu dai genitori del bimbo a dirgli che non si arrabbino perchè lui fumava saltuariamente?

              • Nicola ha detto in risposta a Giulia

                Giulia – io sarei d’accordissimo sull’uso sporadico di alcuni (o tanti) consumatori. Ma la cannabis rappresenta un problema sociale reale (perché mica tutti consumatori sono sporadici e prudenti), dunque vietarla ha un senso (credo che tu lo risconosca). E quando la si mette al bando, tale bando incide anche sui consumatori “perbene”, perché le leggi sono fatte così: mettono dei paletti.
                Tu mi risponderai: ma incide ingiustamente su di loro, poverini; non se lo meritano.
                E chissenefrega, dico io: non stiamo mica privandoli di un bene di prima necessità. Vorrà dire che dovranno rinunciare a farsi la loro canna settimanale, certo non moriranno per questo.

                Guarda che il privilegio di vivere in società organizzata e benestante non è gratuito: richiede anche rinuncie, sacrifici, o la perdita di qualche diritto. Di tutti i diritti civili che si possono rivendicare, secondo me, la battaglia per la canna settimanale è le più ridicole mai inventate.

              • Franz ha detto in risposta a Giulia

                Ma perché sei sempre contro gli scienziati, Giulia? La tua opinione vale =0 difronte a questi studi, è inutile che ti accanisci 🙂

  13. alèudin ha detto

    ok per lo stesso principio togliamo l’obbligo delle cinture di sicurezza, del casco etc. etc.

    poi sull’ipocrisia sono parzialmente d’accordo, leggi i miei precedenti post.

    ciao vado a casa non potrò risponderti.

  14. joseph ha detto

    Piccolo schema:
    alcol, droga legale, causa 100 (esempio) morti/anno
    tabacco, droga legale, causa 200 morti/anno
    stupefacenti, droga illegale, causa 1 morti/anno.
    che fare? Ovvio, legalizzare ANCHE gli stupefacenti. Geniale. Chapeau…

    • Giulia ha detto in risposta a joseph

      E cosa diresti a quella persona che CONSAPEVOLMENTE e senza arrecare danno ad altri preferisce lo spinello al whisky o agli ansiolitici?

      • Karma ha detto in risposta a Giulia

        Dovresti dimostrare che non crea danno agli altri, ovvero che scendendo le scale non inciampa perché è sballato facendo cadere la vecchina davanti.

        Inoltre gli direi le stesse cose che ti dice il vigile quando ti ferma senza cintura di sicurezza. In fondo non rechi danno a nessuno (se non a te) nemmeno in quel caso, no?

      • Pino ha detto in risposta a Giulia

        ecco un tipico esempio di individualismo soggettivista. Secondo questa profetessa del libero spinello le leggi dovrebbero essere fatte per accontentare i desideri dei singoli, eh nooo, il diritto è nato esattamente per la ragione opposta, contrastare i desideri individuali in vista del bene comune, altrimenti avremmo una situazione di anarchia sociale. Farsi le canne è una scelta individuale che crea un problema sociale, quindi è giusto che la legge lo proibisca.

        • Giulia ha detto in risposta a Pino

          Invece c’è gente che fuma spinelli e non arreca danno a nessuno, non travolge vecchiette sulle scale e non mette a repentaglio l’incolumità altrui. Fare l’esempio delle cinture è il tipico esempio fallace per due motivi: il primo è perchè la convenienza di tale legge è riconosciuta da tutti, il secondo è perchè a casa mia, in un circuito privato, io posso andare a 300 km/h senza casco e senza cintura e magari pure frenare strisciando i piedi per terra e nessun vigile può venirmi a dare la multa, contrariamente invece per quanto succede se tranquillamente fumo uno spinello sul divano di casa mia.
          Anche l’affermazione che le leggi sono fatte per contrastare i desideri individuali in vista del bene comune è un’altra fallacia, perchè allora non si spiega perchè permettere il gioco d’azzardo o anche solo gli sport di rischio. E ci possiamo spingere più in là: se sappiamo che l’affarnnarsi ad accumulare soldi causa diseguaglianze e problemi sociali, perchè non proporre di limitare i conti correnti personali a 50/100mila euro, o una cifra che riteniate limite?
          Temo che la vostra sia la solita battaglia ideologica, dove volete applicare una regola ad un certo ambito ma tralasciarla per altri.

          • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

            Secondo me la tua replica all’esempio delle cinture ad essere fallace. Allora possiamo legalizzare qualunque cosa, basta che si faccia in casa senza che nessuno veda…

            Il gioco d’azzardo, purtroppo, è fatto in modo che il banco sia sempre favorito: per la legge dei grandi numeri, ciò che viene giocato in totale non eguaglia mai ciò che viene vinto in totale. Quindi chi lo indice (lo Stato, i casinò) ci guadagna sempre 😉

            • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

              Allora possiamo legalizzare qualunque cosa, basta che si faccia in casa senza che nessuno veda.

              Questo no… ma sulle cinture Giulia ha ragione: a casa tua, puoi farne a meno. Insomma, non sono un grande esempio.

              Il gioco d’azzardo, non lo puoi può liquidare con “lo stato ci guadagna sempre” se vuoi restare coerente col tuo pensiero. Anche liberalizzando le droghe pesanti lo stato potrebbe fare cassa e guadagnarci. E in tantissimi altri modi eticamente discutibili. Fare cassa non significa fare il bene comune.

              • Karma ha detto in risposta a Nicola

                Le cinture sono invece un esempio calzante, non c’entra nulla che siano fuori casa. Per la casa rimane l’esempio del balcone che ho trovato molto pertinente (ce ne sarebbero ovviamente miliardi di altri)

                • Nicola ha detto in risposta a Karma

                  Gli esempi automobilistici non c’entrano proprio una mazza con l’illegalità del consumo di droghe leggere. Tra l’altro, anche se le droghe fossero legali, sarebbe comunque proibito assumerle prima della guida; E’ già così per altre droghe legali (alcool, narcotici, psicofarmaci, farmaci anestetici…). Karma karma…

                  • Karma ha detto in risposta a Nicola

                    Gli esempi automobilistici servono per confutare l’idea dell’autodeterminazione totale, questione che non esiste nel diritto.

                    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Karma

                      Sono talmente d’accordo che ho scritto poco fa due commenti che vanno nella stessa direzione! 🙂

              • GiuliaM ha detto in risposta a Nicola

                E’ un fatto che lo stato ci guadagni!
                http://it.wikipedia.org/wiki/Lottologia
                Il lotto non è un gioco equo, ma è sbilanciato in favore del banco (attualmente rappresentato dallo Stato), il quale usufruisce di un margine di vantaggio assicurato dal considerevole numero di giocate e dall’iniquità delle quote pagate come premio rispetto alla probabilità dell’estrazione predetta dal giocatore (ad esempio, l’estrazione di un numero ha probabilità 1/18, ma la vincita non è di 18 volte la posta, bensì solo 11,6).

                Non ho certo giustificato il gioco d’azzardo (infatti ho scritto “purtroppo”), era solo per mettere in discussione l’affermazione di Giulia:
                Anche l’affermazione che le leggi sono fatte per contrastare i desideri individuali in vista del bene comune è un’altra fallacia, perchè allora non si spiega perchè permettere il gioco d’azzardo
                Non è un esempio valido, poichè le dinamiche in gioco sono altre: anzi, anche in questo caso si sfrutta l’ingenuità delle persone.

                • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                  Ma è ovvio che ci guadagna, mica è questo il punto. L’affermazione/domanda di giulia (perché allora lo stato permette il gioco d’azzardo?) ha un suo perché; anzi, come altri hanno scritto, rileva una certa contraddizione nell’atteggiamento assunto dallo stato nel gioco d’azzardo rispetto alla posizione sulle droghe. Secondo la logica del proibire ciò che “fa male” (socialmente, individualmente), lo stato non dovrebbe permettere alcuna forma di gioco d’azzardo, e infatti leggo che molti qui sostengono questa posizione (me compreso, sebbene io non ci veda una reale contraddizione).

          • Pino ha detto in risposta a Giulia

            tu continui a fare esempi privi di senso. Drogarsi non è solo un fatto personale ma ha pesanti indicedenze sociali, genera una massa di persone che hanno problemi mentali, poco lucide, oppure in uno stato di eccitazione che fa perdere loro il contatto con la realtà. Pare che una delle cause dell’attuale crisi finanziaria siano stati trader consumatori abituali di cocaina i quali si sono messi a fare operazioni folli in preda all’eccitazione generata dalla droga. Se tu guidi in un circuito privato non provochi danni sociali ma solo personali, afferri la differenza? Il gioco d’azzardo non è libero ma regolamentato, anche gli sport a rischio non creano problemi sociali ma personali, quanto al tuo approccio comunistoide sui conti correnti ho riso per dieci minuti. La tua considerazione sugli scopi del diritto denota una tua ignoranza in materia, scommetto che non hai mai aperto un libro di diritto.

            • Giulia ha detto in risposta a Pino

              Non è vero che il “fatto personale” di drogarsi abbia pesanti incidenze sociali. Ci sono guru in India che si fanno tutti i giorni e sono venerati dalla popolazione, William Burroghs si è drogato fino alla bella età di novantadue anni… Ciò che causa il danno e l’abuso, il cattivo uso e la mancanza d’informazione. Riconosciamo prima quest’aspetto e poi potremo parlarne più seriamente.

              • Franz ha detto in risposta a Giulia

                E’ una critica agli scienziati? Con quale autorità, Giulia?

                • Giulia ha detto in risposta a Franz

                  Gli studi che citate voi non dicono niente che in generale già non si sapesse e se hanno trovato una maggiore pericolosità della cannabis è una cosa da tenere in conto per informare maggiormente i consumatori.
                  Quello che invece è antiscientifico è citare questi studi per demonizzre oltre il limite ragionevole questa sostanza, che è quello che fa il vostro articolo. Voi disinformate non informate.

          • Raffa ha detto in risposta a Giulia

            “Invece c’è gente che fuma spinelli e non arreca danno a nessuno”
            Capisco che sia una tua passione, però non puoi dimostrarlo e vale tanto quanto chi dice che “c’è tanta gente che guida ubriaca e non reca danno a nessuno”.

            “Fare l’esempio delle cinture è il tipico esempio fallace per due motivi”
            Ti ricordo che secondo la legge in casa puoi tenere uno spinello ma non 10 spinelli, inoltre non puoi tenere nulla che vada direttamente contro la tua salute e la tua sicurezza, come ad esempio una recinzione del balcone troppo bassa, un sistema elettrico non a norma ecc… Le cinture di sicurezza vanno viste in questo contesto e non tanto che sono fuori casa.

            “perchè allora non si spiega perchè permettere il gioco d’azzardo o anche solo gli sport di rischio”
            Nessuna fallacia, è solo una contraddizione. Ma non vuol dire nulla, significa che è da migliorare la legge.

            “e sappiamo che l’affarnnarsi ad accumulare soldi causa diseguaglianze e problemi sociali, perchè non proporre di limitare i conti correnti personali a 50/100mila euro, o una cifra che riteniate limite?”
            Sbagliato, l’accumulo di denaro può servire proprio per sistemare problemi sociali, non è un male in sé.

            “Temo che la vostra sia la solita battaglia ideologica”
            Questa conclusione dimostra una dose di auto-sicurezza nell’aver dato risposte pertinenti e quindi aver concluso il discorso mostrandone i limiti. Tuttavia come ti ho dimostrato non hai detto nulla di significativamente valido, dunque la tua conclusione appare fuori luogo e anche un po’ ridicola. Oltretutto è possibile rivolgere la stessa accusa a te e ai valori a cui tieni maggiormente. Continua pure a fumarti gli spinelli sul tuo divano ora 🙂

            • Nicola ha detto in risposta a Raffa

              Nessuna fallacia, è solo una contraddizione. Ma non vuol dire nulla, significa che è da migliorare la legge.

              C’è ben poco da migliorare su un sistema di leggi che di fatto permette il gioco d’azzardo in molte circostanza, anzi in molti casi lo istituisce con le varie lotterie, gratta e vinci, ma anche monopoli di stato su video-pocker e slot machines… queste cose sarebbero da abolire, non “migliorare”.

            • Giulia ha detto in risposta a Raffa

              Raffa, il tuo commento non l’ho nemmeno letto, mi sono fermata al primo punto, quando hai tergiversato le mie parole: “fumare tranquillamente uno spinello in casa propria” al guidare un’automobile ubriachi.
              Devi cercare di essere più onesto quando controbatti.
              Ciao

              • Franz ha detto in risposta a Giulia

                Ah, chiarissimo Giulia. Brava, hai trovato un ottimo modo per scappare.

                Allora, incollo tutta la parte del commento di Raffa che dici di non avere letto.

                Fare l’esempio delle cinture è il tipico esempio fallace per due motivi”
                Ti ricordo che secondo la legge in casa puoi tenere uno spinello ma non 10 spinelli, inoltre non puoi tenere nulla che vada direttamente contro la tua salute e la tua sicurezza, come ad esempio una recinzione del balcone troppo bassa, un sistema elettrico non a norma ecc… Le cinture di sicurezza vanno viste in questo contesto e non tanto che sono fuori casa.

                “perchè allora non si spiega perchè permettere il gioco d’azzardo o anche solo gli sport di rischio”
                Nessuna fallacia, è solo una contraddizione. Ma non vuol dire nulla, significa che è da migliorare la legge.

                “e sappiamo che l’affarnnarsi ad accumulare soldi causa diseguaglianze e problemi sociali, perchè non proporre di limitare i conti correnti personali a 50/100mila euro, o una cifra che riteniate limite?”
                Sbagliato, l’accumulo di denaro può servire proprio per sistemare problemi sociali, non è un male in sé.

                “Temo che la vostra sia la solita battaglia ideologica”
                Questa conclusione dimostra una dose di auto-sicurezza nell’aver dato risposte pertinenti e quindi aver concluso il discorso mostrandone i limiti. Tuttavia come ti ho dimostrato non hai detto nulla di significativamente valido, dunque la tua conclusione appare fuori luogo e anche un po’ ridicola. Oltretutto è possibile rivolgere la stessa accusa a te e ai valori a cui tieni maggiormente. Continua pure a fumarti gli spinelli sul tuo divano ora

                Vediamo cosa ti inventi ora… 🙂

                • Giulia ha detto in risposta a Franz

                  No Franz, vi lascio volentieri nel vostro brodo, se non volete capire la differenza tra i legittimi (non significa che siano giusti) accordi tra cittadini e le libertà individuali che gli stessi cittadini possono rivendicare, è un limite vostro. La vostra altro non è che una battaglia ideologica, finchè non cambierete l’approccio al problema non potrete dare risposte adeguate.

                  • Franz ha detto in risposta a Giulia

                    Non è all’altezza di un razionalista scappare così con la coda dalle gambe sostenendo di essere superiore per poter controbattere. Ti hanno insegnato questo ai corsi uaar?

                    Vedo che ti danno molto fastidio le risposte di Raffa, e dunque eccole ancora qui aspettando un sussulto di maturità che ti porti a rispondere.

                    Fare l’esempio delle cinture è il tipico esempio fallace per due motivi”
                    Ti ricordo che secondo la legge in casa puoi tenere uno spinello ma non 10 spinelli, inoltre non puoi tenere nulla che vada direttamente contro la tua salute e la tua sicurezza, come ad esempio una recinzione del balcone troppo bassa, un sistema elettrico non a norma ecc… Le cinture di sicurezza vanno viste in questo contesto e non tanto che sono fuori casa.

                    “perchè allora non si spiega perchè permettere il gioco d’azzardo o anche solo gli sport di rischio”
                    Nessuna fallacia, è solo una contraddizione. Ma non vuol dire nulla, significa che è da migliorare la legge.

                    “e sappiamo che l’affarnnarsi ad accumulare soldi causa diseguaglianze e problemi sociali, perchè non proporre di limitare i conti correnti personali a 50/100mila euro, o una cifra che riteniate limite?”
                    Sbagliato, l’accumulo di denaro può servire proprio per sistemare problemi sociali, non è un male in sé.

                    “Temo che la vostra sia la solita battaglia ideologica”
                    Questa conclusione dimostra una dose di auto-sicurezza nell’aver dato risposte pertinenti e quindi aver concluso il discorso mostrandone i limiti. Tuttavia come ti ho dimostrato non hai detto nulla di significativamente valido, dunque la tua conclusione appare fuori luogo e anche un po’ ridicola. Oltretutto è possibile rivolgere la stessa accusa a te e ai valori a cui tieni maggiormente. Continua pure a fumarti gli spinelli sul tuo divano ora

          • Piero B. ha detto in risposta a Giulia

            Ma che dici Giulia! Allora io adesso comincio a far girare tra la gente una fialetta di veleno. Tanto da qualche parte c’è l’antidoto, no?

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

            Cara Giulia, in realtà, come ti ho scritto anche più sotto, a casa tua puoi anche sbattere la testa contro il muro purchè:

            a. poi non vai a farti curare in ospedale (per di più gratis, il che poi significa a spese della collettività e dunque anche mie) portando via tempo ad un medico che potrebbe/dovrebbe occuparsi di curare persone con ben altri problemi non autoprocuratisi;

            b. l’appartamento sia di tua proprietà altrimenti poi chi li paga i danni provocati dalla tua testa dura al padrone di casa;

            c. tu non abbia un lavoro l’assenza dal quale provochi danni al tuo datore di lavoro o ai tuoi colleghi o a dei clienti o a dei fornitori;

            d. tu sia orfana e senza famiglia e dunque senza responsabilità nei confronti di altre persone che potrebbero soffrire o ricevere nocumento dalla tua azione autolesionistica;

            e. … potrei aggiungere altre mille condizioni!

            L’uomo vive in un contesto sociale e dunque ogni sua azione può avere ripercussioni negative su altre persone. Quindi no, non credo che, anche solo per i motivi elencati sopra, tu possa davvero fare quello che vuoi.

            O meglio, nessuno può impedirtelo ma eticamente stai facendo una cosa ingiusta!

        • Nicola ha detto in risposta a Pino

          Urca, quasi quasi sono d’accordo con Pino.

  15. Giulia ha detto

    Piuttosto che parlare di possibili danni causati dalla cannabis (sicuramente minori di quanto tanti qui si affannano ad affermare) credo che il discorso vada spostato sul concetto dell’ebrietà o della sobrietà. Se ci fosse un sostanza che procurasse l’ebrietà senza minimamente intaccare la saluta umana voi ne fareste uso? Credo che non dovreste, in quanto la vostra religione ve lo proibisce o, se volete essere di maniche larghe, ve lo sconsiglia vivamente.
    Il nocciolo della questione credo sia questo: se è proibito per voi, lo proibireste agli altri?
    Io, senza neanche entrare nel merito di giudizi, della bontà o della non mi sentirei di proibire nessuna droga come ad esempio non mi sento di proibire il gioco d’azzardo (che per me fa solo danni e non capisco come per tanti sia una necessità, per quanto mi sforzi).
    Voi direte…

    • Karma ha detto in risposta a Giulia

      Il nocciolo della questione (e dunque di tutto il tuo commento), cara Giulia, sono gli studi scientifici e non certo le opinioni nostre. Vedo con piacere che tradisci il tuo dio quando più ti fa comodo….

      • Giulia ha detto in risposta a Karma

        Quali studi? Quelli che dicono che l’abuso della cannabis raddoppia il rischio ad avere un incidente?
        Penso allora che non si sia scoperto niente nuovo…

        • Pino ha detto in risposta a Giulia

          l’uso, non l’abuso di cannabis genera danni cerebrali.

          • Giulia ha detto in risposta a Pino

            Certo, anche una sigaretta brucia neuroni. Dovresti spiegare quanti danni cerebrali procura il consumo occasionale di cannabis e se questi si possono realmente considerare pericolosi per la salute umana.

    • Nicola ha detto in risposta a Giulia

      Il nocciolo della questione credo sia questo: se è proibito per voi, lo proibireste agli altri?

      E’ ovvio che lo proibiremmo anche per gli altri. Siamo fondamentalisti attivisti, noi, mica stamo a pettinà le bambole.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

      Salve Giulia. Purtroppo vedo che continui a ignorare i tanti lavori scientifici anche da me (ma non solo) in precedenza citati e linkati (parliamo di pubblicazioni scientifiche, non di articoli di Repubblica o del Corriere dei Piccoli e nemmeno di Famiglia Cristiana) relativi ai numerosi e gravi danni delle droghe (tutte e dunque anche la cannabis).

      Ma non è che continuando a negare o a misconoscere questi dati si rende la cannabis meno dannosa.

      Io trovo che se una cosa è riconosciuta essere dannosa o pericolosa per chi la consuma o la pratica chi governa ha il dovere (e ribadisco il DOVERE) di proibirne l’uso per il bene non solo del singolo ma dell’intera comunità. E non c’è libertà individuale che tenga.

      Vedi: se io bevo fino a farmi venire la cirrosi epatica faccio non solo un danno a me stesso ma all’intera collettività perchè prima o poi finirò in ospedale e qualcuno dovrà curarmi a spese di tutta la comunità e il mio datore di lavoro avrà un suo dipendente malato a casa e la produttività della sua azienda ne risentirà creando problemi anche agli altri dipendenti, ai fornitori, ai clienti. Senza contare le vittime della strada che posso causare o finanche il dispiacere dei miei famigliari che restano senza marito o padre o figlio se mi schianto contro un albero o finisco in galera (questo è abbastanza improbabile, a dire la verità, ma se fossimo in un Paese civile sarebbe vero!) o resto senza lavoro.

      Stessa cosa se consumassi droga o se mettessi in atto altre pratiche autolesionistiche. Se ci pensi bene, poichè “nessun uomo è un’isola” ma viviamo in una comunità, ogni danno che provoco a me stesso finisce sempre per avere ripercussioni sugli altri e dunque è per il bene della collettività, oltre che del singolo, che secondo il mio modestissimo parere, è opportuno che esistano dei divieti.

      Se Pincopallo si droga a me dispiace per lui ma mi secca assai se poi deve curarsi o disintossicarsi a spese anche mie. Il che non significa che non sia bello e generoso aiutare le persone in difficoltà ma semplicemente che è meglio prevenire che curare.

      🙂

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Ah… quella su Famiglia Cristiana mi è scappata… lo so: c’è un po’ di ironia nella citazione! 🙂

      • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Stefano – ma no ho capito due cose:
        (1) dato che hai fatto due esempi calzanti di sostanze pericolose (alcool e droghe), dunque, sostieni che lo stato debba vietare entrambe? Oppure solo le droghe (e perché?)?
        (2)dici chi governa ha il DOVERE di proibirne l’uso etc.. Forse fraintendo e ti riferisci a un obbligo morale che tu vorresti imporre politica perché, a rigore, chi ci governa non ha affatto questo DOVERE. Infatti ci sono molte alternative al proibizionismo che in molti casi vengono messe in pratica dallo stato italiano.

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

          Caro Nicola, il mio pensiero è assolutamente in linea col mio scritto:

          a. se una sostanza è, direttamente o indirettamente (sempre ovviamente che ciò sia dimostrabile scientificamente) dannosa per la collettività allora, secondo me, dovrebbe esserne vietato l’uso; non è per via della consapevolezza che le polveri sottili nuocciono alla salute che i governi locali di alcune città bloccano di tanto in tanto l’utilizzo delle automobili nei centri abitati e sanzionano chi trasgredisce a questo divieto?

          b. che chi fa le leggi non possa imporre delle decisioni nell’interesse della collettività è una tua idea; a me risulta che in Italia abbiamo più divieti che in qualunque altro Stato Europeo (magari qualcuno sarà anche esagerato, qualche altro ridondante; ma non sarà magari anche che ce li meritiamo tutti questi divieti perchè non siamo capaci di comportarci rispettosamente nei confronti degli altri, della cosa pubblica e dell’ambiente?!).

          Quali sarebbero le alternative al vietare la circolazione senza casco, lo spaccio di droga, la guida in stato di ebrezza, l’omicidio, il furto, …?

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a StefanoPediatra

            Ah, non rispondermi, per favore, che l’educazione è una valida alternativa ai divieti. Certo, lo sarebbe se tutti fossimo persone recettive all’educazione.

            Ma purtroppo l’essere umano non sa nemmeno imparare dai propri errori, figurati se è capace di imparare a non commetterli.

            Io sono un ottimista ma non fino al punto di illudermi che spontaneamente le persone decidano di rispettare se stessi e gli altri. Caro Nicola: i divieti, purtroppo, servono. Eccome se servono!

            • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

              Sono d’accordo in generale che i divieti servono, e in molti casi sono indispensabili. Ma in altri casi possono non esserlo. Dipende.

            • Pino ha detto in risposta a StefanoPediatra

              quando la legge probisce o permette qualcosa orienta il comportamento, questo è uno degli scopi del diritto. Si crea quella che viene definita “ideologia della giustizia” se la legge lo permette è giusto, come nel caso dell’aborto. Da un sondaggio fatto fra donne che avevano abortito risultò che 1/3 dichiararono che se la legge lo avesse proibito non l’avrebbro fatto.

          • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

            il mio pensiero è assolutamente in linea col mio scritto
            Ho chiesto solo se sostenevi di proibire il consumo di alcool oppure no. Bastava un SI o un NO. Dunque SI.

            che chi fa le leggi non possa imporre delle decisioni nell’interesse della collettività è una tua idea

            No no, affatto. Le leggi si fanno nell’interesse della collettività, lo dò per scontato. Io ho solo scritto che chi fa le leggi non ha il “DOVERE di proibire” a prescindere qualunque cosa ritenuta dannosa o pericolosa (e infatti, non proibisce a prescindere qualunque cosa ritenuta dannosa o pericolosa). Dipende da caso a caso e in molti casi possono esserci modi differenti con cui lo stato tenta di assicurare il bene comune. Altrimenti non ci sarebbe il dibattito politico.

            Per fare un esempio: l’alcool e il tabacco sono ritenuti dannosi per la intera collettività per i motivi che hai elencato, ma i legislatori hanno deciso di non vietarli (non avendone, appunto, il DOVERE). La politica dello stato italiano è infatti quella di imporre forti tassazioni e in modo che i consumatori stessi a finanziare le spese sociali derivanti dai loro vizi.

            Questo è in riferimento a quanto hai scritto:
            Io trovo che se una cosa è riconosciuta essere dannosa o pericolosa per chi la consuma o la pratica chi governa ha il dovere (e ribadisco il DOVERE) di proibirne l’uso per il bene non solo del singolo ma dell’intera comunità.

            che è appunto una tua opinione e non può coincidere l’atteggiamento dei legislatori.

            • StefanoPediatra ha detto in risposta a Nicola

              La mia opinione (ovviamente non ho mai la presunzione che la mia opinione valga per tutti) è che il legislatore abbia il DOVERE di salvaguardare il bene della collettività e, possibilmente anche del singolo in quanto inserito nella collettività.

              Il fatto che il legislatore abdichi a questa sua (sempre secondo me) funzione, non significa che sia giusto (sempre secondo il mio parere). Il fatto che non siano vietati il fumo e l’alcool significa solo che il legislatore ha messo davanti al bene e alla salute pubblici il proprio tornaconto, visto che guadagna sulla vendita di alcool e tabacco. Peraltro ha vietato il fumo nei locali pubblici, negli ospedali, in presenza di donne incinte, … Atteggiamento un po’ schizofrenico, se ci pensi bene, ma indicativo forse di un minimo di “coscienza”.

              “Il mio pensiero è in linea col mio scritto” voleva dire non che mi fossi offeso della tua domanda, ma che la risposta mi sembrava chiarissima già da quanto avevo scritto. 🙂

              Mai detto che chi fa le leggi ha “il dovere di proibire a prescindere” ma che ha il dovere di proibire ciò che può causare nocumento alla collettività o a singoli indifesi e non. Non distorcere il mio pensiero, ti prego.

              Ah, una cosa: un mio carissimo amico colpito da un infarto ha aspettato in sala d’attesa al Pronto Soccorso di un grosso ospedale italiano per circa due ore prima di essere preso in carico dal medico che, insieme ad un secondo medico di guardia e ad un anestesista erano impegnati a sedare e a curare un ubriaco che si era procurato dei tagli a braccia e a gambe.

              Sei davvero convinto che i proventi della vendita di alcool e tabacco (e quelli che deriverebbero dalla legalizzazione di sostanze stupefacenti) siano davvero la soluzione al problema dei danni sociali e non solo causati dal vizio di alcuni?

              • Nicola ha detto in risposta a StefanoPediatra

                Grazie.. ho chiesto delucidazioni perché certe cose non mi sembravano scontate. L’atteggiamento schizofrenico secondo me evidenza come spesso i legislatori debbano attenersi a posizioni fortemente realiste piuttosto che ispirarsi alla cieca ai semplici ideali. Questo non significa malafede, o abdicare al proprio ruolo per tornaconto personale. Per esempio proibire l’alcol oggi, in italia (cioè ammazzare un mercato internazionale di proporzioni enormi) sarebbe fortemente problematico per lo stato stesso, se ci pensi, con ricadute non ovvie anche sul “bene comune”.

                Comunque: no, non sono convinto a priori che la liberalizzazione dell’alcool (o di altro) sia l’unica soluzione al problema, così come non sono convinto del contrario: dico solo che esistono diverse vie di soluzioni attorno alle quali, appunto, è giusto che esista il dibattito politico perché non è affatto banale dare una risposta. Anche per i migliori legislatori, non è sempre facile fare coincidere ciò che è “legale” con ciò che è “giusto”. Non per niente, si tratta di una problematica abbastanza dibattuta in almeno 2000 anni di storia nella cultura occidentale. L’hanno chiamata “filosofia del diritto”.

  16. Giulia ha detto

    Stefano, ho letto le tue repliche al mio commento e devo dire che anche tu giri attorno al problema senza però affrontarlo nel principio.

    Molto sinteticamente ti posso dire:
    – la sanità pubblica cura gratuitamente anche chi si procura danno volontariamente, ed io credo sia giusto così, capisco però he altri possano non essere d’accordo.
    – rimane irrisoluto il perchè la cannabis no ed altre sostanza (alcol, psicofarmaci) sì.
    – nessuno ha risposto al mio quesito su un’ipotetica sostanza psicoattiva che non arrechi nessun danno fisico. Credo che sia perchè per molti di voi sarebbe difficile riconoscere che bisogna rispettare la libertà di ognuno se vuole vivere dei momenti d’ebrietà o meno.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

      Cara Giulia, non mi pare di aver girato intorno a nulla.

      Solo per pigrizia, invece che ricercarteli tutti daccapo ti ho solo ricordato che in altre occasioni, su questo sito, ti ho linkato (e lo hanno fatto anche altri) a numerosi articoli scientifici sull’argomento che mettono in evidenza i danni della cannabis sugli esseri umani. Ma forse non li hai letti in quelle occasioni (infatti non ricordo che poi replicassi ai miei post) o li hai letti e ti sono mancati gli argomenti (scientifici) per ribattere.

      Anche io sono d’accordo che la sanità pubblica curi tutti, compresi coloro che si fanno danni da soli. L’ho anche specificato chiaramente nel dialogo con Nicola. Dunque basta che tu rilegga i miei commenti con maggiore attenzione o meno filtro ideologico per capire che la tua contro-obiezione (supposta, nel senso di participio passato del verbo supporre, non nel senso di forma farmaceutica di un medicinale che si mette in un certo posto, anche se alcune mamme ogni tanto mi chiedono se devono essere assunte a stomaco pieno o a stomaco vuoto!) è inutile e furi posto in quanto obietta a qualcosa che non ho asserito. La mia obiezione, te lo spiego meglio, al tuo commento, era sul fatto che nessuno è libero di fare quello che vuole, ancorchè concentrandosi su se stesso, quando vive in relazione con altri che potrebbero ricevere un danno, materiale o morale, dal suo comportamento.

      In altre parole, questo è il mio personalissimo e semplice pensiero, io genitore non ho alcun diritto di decidere di non vaccinare mio figlio perchè questo mio atto espone prima di tutto mio figlio a gravi pericoli per la sua salute ma anche tutti coloro che entreranno in contatto con lui quando dovesse ammalarsi. Senza contare che lasciare ad una malattia un serbatoio in cui automantenersi significa fare anche un danno all’intera collettività in quanto questo comportamento impedisce l’eradicazione di gravissime malattie.

      Anche il punto su cannabis no e alcool sì mi pare si commenti da sè: mai fatta questa distinzione. Anzi, ho detto chiaramente, provocando la reazione di Nicola, che sono contrario anche all’alcool in quanto può provocare danni gravissimi, diretti e indiretti, sulla salute propria e altrui.

      Di altri psicofarmaci non ho parlato, dunque… Comunque, se proprio vuoi avere il mio parere, se gli psicofarmaci sono usati come terapia in alcuni selezionati gruppi di patologie non vedo perchè debbano essere proibiti. Certo, se è il tossicodipendente che si reca in farmacia a comprarli a scopi diversi da quello terapeutico e senza prescrizione medica, allora non posso che essere contrario.

      Infine veniamo alla tua presunta sostanza psicoattiva che non provoca danni fisici. Intanto per cominciare non mi risulta che esista una sostanza di questo tipo. Ma magari tu ne sai più di me e allora ti prego di correggermi. In secondo luogo, cosa intendi per psicoattivo? Perchè a me viene in mente un’alterazione dello stato di vigilanza e delle capacità intellettive/ideative, entrambi effetti che starei attento a definire “salutari”.

      • Giulia ha detto in risposta a StefanoPediatra

        Caro Stefano, io non ho mai affermato che la cannabis non sia di per sè dannosa per la salute umana, ho solo detto che ci sono parecchie cose altrettanto dannose che nessuno si sogna di proibire, ed in questo vedo molta ipocrisia o i tratti di una battaglia puramente ideologica.

        Chi stabilisce il limite di quello che si può proibire e quello che no? Ovviamente tutti noi e faremmo bene ad ascoltare tutte le voci, anche quelle che interpretano dalle necessità e le volontà personali. Penso che ogni persona adulta che debitamente informata possa decidere per sè riguardo le cose che riguardano esclusivamente la sua salute, anche qualora sbagliasse. Purtroppo voi cattolici non sapete cogliere la differenza tra quello che una persona può liberamente scegliere e quello che no. Commettete quest’errore perchè credete che tutto il sistema di valori e che ogni vita umana appartenga al VOSTRO Dio e quindi, essendo VOI i naturali interpreti della volontà del vostro Dio, credete che possiate decidere anche per gli altri.

        Riguardo l’ipotetica sostanza psicoattiva e libera da controindicazioni mediche, pensavo fosse chiaro a tutti che tale esempio è per sapere se proibireste la marijuana perchè contrari allo stato di voluta ebrietà che una persona vorrebbe raggiungere o per i motivi sanitari che adducete. Vedo che sono stati scritti fiumi di parole ma nessuno ha ancora risposta a questa semplice domanda. E per favore non dire, che per come ti firmi dovresti essere un medico, che le alterazioni delle capacità intellettive/ideative debbano essere necessariamente dannose perchè le posso ricordare che ci sono sostanze di questo tipo (es. la serotonina) che sono naturalmente prodotte dal nostro corpo, senza che nessuno ne soffra un danno.

        • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

          Penso che ogni persona adulta che debitamente informata possa decidere per sè riguardo le cose che riguardano esclusivamente la sua salute, anche qualora sbagliasse.
          Il problema è che quelle cose non riguardano esclusivamente la sua persona!
          Mi pare che Stefano abbia già ampiamente spiegato che un fattone non porta danni solo a se stesso, ma anche alla società: non va al lavoro, o se ci va crea danni; fa preoccupare le persone a lui care; se mai vorrà disintossicarsi dovrà essere curato a spese dello stato, ecc.
          Non mi pare proprio una questione di Dio, ma di rapporto con gli altri!

          • Giulia ha detto in risposta a GiuliaM

            Chi si fuma uno spinello ogni tanto non è un “fattone”, e se tale cosa la dicesse un medico è tanto più grave.

            • Kosmo ha detto in risposta a Giulia

              E questo lo dice Giulia dottoressa in…?
              Specialista in ….?
              Hai delle statistiche serie o lo dici perché te le fai tu?

              • Nicola ha detto in risposta a Kosmo

                Siamo all’assurdo. Lo “Fattone” è un individuo che basa la sua esistenza sull’uso di droghe, non qualche canna ogni tanto. Il termine “fattone” non appartiene al glossario medico, pertanto non occorre essere medici, Kosmo.

                • Kosmo ha detto in risposta a Nicola

                  uno che ogni tanto si fa dei taglietti sui polsi non è che deve essere per forza un suicida.

                  • Nicola ha detto in risposta a Kosmo

                    il suicida, infatti, si può qualificare come tale una volta sola. Kosmo kosmo….

                    • Kosmo ha detto in risposta a Nicola

                      ma sei proprio duro eh
                      “aspirante suicida” va bene così?
                      certo che sei formidabile a sviare i termini del discorso

                    • Nicola ha detto in risposta a Nicola

                      ma ormai hai scritto “suicida”. la frittata è fatta, kosmo kosmo…

                    • Franz ha detto in risposta a Nicola

                      D’accordissimo con Kosmo, ma è inutile ragionare con i fattoni. Come dimostra questo articolo hanno problemi che li rendono impossibilitati a ragionare.

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Kosmo

                    Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito, vero Nicola?

                    • GiuliaM ha detto in risposta a GiuliaM

                      E poi nel commento sopra hai scritto “Lo Fattone”, Nicola Nicola…

                    • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                      Chiaro di luna, GiuliaM. Anche assumendo che, in casa Kosmo, il termine “fattone” si riferisca a consumatori occasionali di cannabis… in ogni caso si tratta un vocabolo popolare e dispregiativo, non certo appartenente al linguaggio medico. Pertanto resta assurda la sua richiesta di titoli o statistiche. Tanto vale prenderlo in giro sul suicida sporadico; non per cattiveria ma per riderci sopra. Sul “Lo fattone”, invece… mea culpa 🙂

                    • Kosmo ha detto in risposta a GiuliaM

                      Nicola, sei il premio Nobel per il premio di giramento di frittate.
                      Quanto alla tua sodale, anche lei è un premio Nobel, visto tutti gli studi che ha fatto, ma anche di altri tipi di giramenti.

                • Giulia ha detto in risposta a Nicola

                  Grazie Nicola per spiegare un minimo di logica, spesso io non ci provo nemmeno perchè vedo che è una battaglia persa.

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                    Ha parlato la regina dei sofismi!

                  • Franz ha detto in risposta a Giulia

                    In realtà essendo una vittima della cannabis non puoi parlare di logica, altrimenti ti metteresti contro i risultati degli studi scientifici.

                  • Gennaro ha detto in risposta a Giulia

                    @Giulia: il problema comunque rimane capire perché tu e tanti altri sentite il bisogno di farvi le canne. Non è un segno di insoddisfazione verso la vita? E allora non è meglio risolvere il problema all’origine trovando un senso compiuto da dare alla vita? O domandandosi perché non si riesce a darlo e tanti altri invece lo fanno, tanto che non hanno bisogno di drogarsi o ubriacarsi per sballare e scappare dalla realtà per qualche secondo?

    • Nicola ha detto in risposta a Giulia

      Giulia ti rispondo io:

      la sanità pubblica cura gratuitamente anche chi si procura danno volontariamente, ed io credo sia giusto così

      Certo che lo fa (ed è giusto così). Ma la sanità è un servizio che paghiamo tutti, quindi, uno può legittimamente chiedersi: “perché devo essere io a pagare le spese di chi, sconsideratamanente, decide di gravare sul servizio sanitario”? La questione infatti esiste ed è reale. E può ammettere tante possibili vie di soluzione.

      Rimane irrisoluto il perchè la cannabis no ed altre sostanza (alcol, psicofarmaci) sì.

      Se si adotta la posizione di vietare tutto ciò che fa danneggia l’individuo o la società allora, per coerenza, il discorso deve valere anche per l’alcool, il tabacco, il gioco d’azzardo o certi farmaci. Ma a questo ha già risposto Stefano.

      Se invece ti stai chiedendo perché alcool o tabacco non sono vietati per legge (in Italia), la risposta è semplice: la posizione dei legislatori NON è quella, fondamentalista, di vietare tutto ciò che fa danneggia l’individuo o la società. Si valuta caso per caso, si discute, si decide. Ma questo dovresti saperlo.

      Nessuno ha risposto al mio quesito su un’ipotetica sostanza psicoattiva che non arrechi nessun danno fisico

      Perhé è un questito stupido. Praticamente stai parlando di una sostanza che non arreca danni fisici o psicologici e non altera la percezione al punto da procurare pericoli al consumatore o a terzi. Tipo il cioccolato, il peperoncino, o la noce moscata. E perché mai andrebbero vietati secondo te?

      • Giulia ha detto in risposta a Nicola

        Nicola, sul fatto che la sanità pubblica si occupi di tutti oppure no, ho detto come la penso io e ho affermato che è legittimo che ci siano opinioni diverse in merito.

        “Si valuta caso per caso, si discute, si decide”. Appunto, è esattamente quello che dico io. Devi riconoscere però che questa demonizzazione della cannabis è portata avanti da settori religiosi (non tutti, ma quelli più fondamentalisti) e in scarsissima o nulla misura dalla medicina ufficiale. Credo che una riflessione sia d’obbligo.

        Riguardo l’ultimo quesito, ti ripeto quello che ho detto a Stefano, ho parlato di ebreità e sobrietà, non credo che il consumo di cioccolato o di peperoncino possano portare a una condizione che possa essere definita tale.

        • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

          Devi riconoscere però che questa demonizzazione della cannabis è portata avanti da settori religiosi (non tutti, ma quelli più fondamentalisti) e in scarsissima o nulla misura dalla medicina ufficiale.
          La solita arrogante: questo articolo cita fior fior di studi… guarda, faccio lo sforzo di ricopiartelo:

          Secondo i ricercatori, 8 di 9 studi hanno trovato che i guidatori che fanno uso di marijuana hanno significativamente più probabilità di essere coinvolti in incidenti rispetto ai guidatori che non lo fanno. I risultati dello studio, finanziato dal National Institutes of Health, sono pubblicati su Epidemiologic Reviews.
          Il secondo studio in merito, uscito dopo pochi giorni, è quello realizzato da un team di neuroscienziati dell’Università di Bristol, pubblicato sul “Journal of Neuroscienc”, secondo cui il consumo di cannabis causa un disaccoppiamento, una disarmonia tra le funzioni di due importanti zone del cervello: l’ippocampo e la corteccia prefrontale. Di conseguenza l’uso di marijuana danneggia la memoria, la capacità decisionale e provoca disturbi neurologici simili a quelli della schizofrenia, come lo stato confusionale.

          Sono Università americane, mica suore e preti…

          • Giulia ha detto in risposta a GiuliaM

            Ma si dice la stessa cosa dell’alcol e tante altre sostanze, la volete capire o no?

            • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

              Mica ho detto ci essere a favore di chi si ubriaca come una spugna! Anche io bevo mezzo bicchiere di vino a pasto, e di certo mi fa meno male di una singola canna!

              • Nicola ha detto in risposta a GiuliaM

                mezzo a pranzo, ma non pensi alla linea?? vacci piano!

                • GiuliaM ha detto in risposta a Nicola

                  Anche meno in effetti, e neanche tutti i giorni 😀
                  Comunque non preoccuparti, ho un ottimo metabolismo 😉

                  • Giulia ha detto in risposta a GiuliaM

                    Uno o due bicchieri a pasto, che è quello che la maggior parte delle persone beve in un qualsiasi ristorante, equivale a farsi una canna.
                    Mi dispiace, so che vi piacerebbe che non fosse così, ma invece è proprio così! Temo che per la vostra battaglia ieologica dovrete trovare argomenti migliori.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Ah ah, divertente questa! Guarda un po’ qua, pare fatto apposta:
                      http://www.osservatoriodroga.it/?p=254

                    • Giulia ha detto in risposta a Giulia

                      Peccato che l’articolo che citi comincia parlando di mezza bottiglia e finisce parlando di un solo bicchiere (bisognerebbe chiedersi se mezzo pieno o mezzo vuoto…)
                      Le solite vostre misure “ad catholicum”…

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

                      Anche te guardi il dito se uno ti indica la luna…
                      Come medico Le confermo che uno spinello non può essere utilizzato alla stessa stregua preventiva del bicchiere di vino perché fa male. Purtroppo gli effetti non sono immediati ma a lungo termine e spesso ci si accorge troppo tardi

                      Più chiaro di così…

                    • Pino ha detto in risposta a Giulia

                      secondo me per dimostrare che lo spinello provochi danni cerebrali irreversibili non c’è bisogno di molti studi medici, basta leggere quello che scrive Giulia, è la dimostrazione più evidente.

                    • Franz ha detto in risposta a Giulia

                      “Uno o due bicchieri a pasto, che è quello che la maggior parte delle persone beve in un qualsiasi ristorante, equivale a farsi una canna
                      Puoi dimostrarlo? Non sei un medico e nemmeno un nutrizionista.

                      “Temo che per la vostra battaglia ieologica dovrete trovare argomenti migliori”
                      In realtà sono i fattoni che devono trovare argomenti, dato che stiamo commentando proprio i nostri argomenti.

                    • Raffa ha detto in risposta a Giulia

                      @Giulia: ancora una volta ti trovi alla posizione completamente opposta alla scienza. E te lo dimostro con tranquillità:

                      Giulia sostiene: “Uno o due bicchieri a pasto, che è quello che la maggior parte delle persone beve in un qualsiasi ristorante, equivale a farsi una canna”.

                      Gli scienziati sostengono: http://droghe.aduc.it/notizia/italia+ferrero+spinello+fa+meno+male+mezzo+litro_82290.php

                      “Non e’ possibile “accostare” il vino con lo spinello. Il paragone e’ improponibile perche’ soprattutto negli adolescenti, anche mezzo spinello – che rispetto a quello del passato ha un’elevata concentrazione di thc (tetrahidrocannabinolo) – puo’ alterare, in un momento di estrema vulnerabilita’ psicobiologica, il processo evolutivo del cervello che a quella eta’ sta costruendo una rete delicatissima per determinare nel futuro quello che sara’ il temperamento, il carattere e la personalita’ dei giovani nonche’ il loro equilibrio psicofisico. la potenzialita’ di sollecitare il nostro circuito del piacere e’ molto piu’ elevata nello spinello rispetto al vino” (Rosario Sorrentino, neurologo )

                      “Il vino e’ un alimento non solo gratificante ma contiene una serie di antiossidanti che consentono all’organismo di mantenersi giovane e di proteggerlo dalle malattie cardiovascolari. Naturalmente il vino deve essere assunto nelle quantita’ moderate come dicono le linee guida dell’Italia. Lo spinello invece non contiene alcuna sostanza protettiva e per di piu’ puo’ essere l’anticamera dell’assunzione di droghe pesanti” (Antonio Migliaccio, nutrizionista, libero docente all’universita’ La Sapienza di Roma)

                      “il vino nelle giuste quantita’ puo’ essere protettivo dell’organismo, in particolare delle malattie del cuore, come ormai dimostrato da numerosi studi internazionali. Lo spinello, invece, non solo non ha alcuna sostanza protettiva, anzi i principi attivi piu’ importanti sono addirittura nocivi per l’organismo stesso” (Andrea Poli, farmacologo edocente all’universita’ di Milano).

                      “Come nutrizionista le confermo che l’uso di un bicchiere di vino ai pasti in soggetti sani, non solo non fa male, manzi, mette in moto meccanismi biochimici che sono di protezione sia del sistema cardiovascolare che di quello nervoso, come migliaia di lavori scientifici, fra cui anche di quelli di chi scrive, dimostrano. Come medico Le confermo che uno spinello non può essere utilizzato alla stessa stregua preventiva del bicchiere di vino perché fa male. Purtroppo gli effetti non sono immediati ma a lungo termine e spesso ci si accorge troppo tardi”. (Giorgio Calabrese, nutrizionista docente presso l’Università Cattolica e presso l’Università degli Studi di Torino, Visiting Professor presso la Boston university school of medicine, membro dell’authority europea della sicurezza alimentare quale unico rappresentante italiano, Vice Presidente Scientifico dell’Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, grazie a GiuliaM per averlo segnalato)

        • Nicola ha detto in risposta a Giulia

          Devi riconoscere però che questa demonizzazione della cannabis è portata avanti da settori religiosi (non tutti, ma quelli più fondamentalisti) e in scarsissima o nulla misura dalla medicina ufficiale. Credo che una riflessione sia d’obbligo.

          E’ la posizione del pensiero conservatore/reazionario, religioso e laico, non mi pare ci sia molto da riflettere o sorprendersi. Piuttosto rifletti anche sul fatto che la cannabis è bandita un po’ dappertutto nel mondo, nonostante i diversi gradi di imposizione (anche in Olanda, mica puoi andare in giro con un etto di fumo). Secondo te si tratta un’esclusiva del fondamentalismo cattolico alla Giovanardi?

          Riguardo l’ultimo quesito, ti ripeto quello che ho detto a Stefano, ho parlato di ebreità e sobrietà,

          Questa tua ipotetica sostanza dovrebbe alterare lo stato di coscienza e percezione (altrimenti non sarebbe psicotropa) e contemporaneamente farti restare lucida e consapevole (altrimenti sarebbe pericolosa). Non riesco nemmeno a immaginarmela.
          Quanto al succo della questione, mi pare di capire che in pratica ti chiedi: qual è il reale motivo dell’accanimento della chiesa sulla cannabis, dato che è meno pericolosa di quanto Giovanardi voglia farci credere? Io non ne ho idea, forse dovresti chiedere a un esperto.

          • Giulia ha detto in risposta a Nicola

            Nicola, lo ribadisco per ultima volta: nessuno qui ha affermato che la cannabis sia buona per la salute come potrebbe essere il mangiarsi un’arancia. E’ normale stabilire delle regole ma prima di tutto è fondamentale INFORMARE, che sembra esattamente l’intenzione opposta di questo articolo ed i commenti che lo seguono.
            Conosco un mucchio di cattolici (non certo quei fontamentalisti che a volte commentano qui) che non vedono di cattivo occhio delle soluzioni che lascino gli individui liberi di decidere per sè, consapevoli del fatto che il consumo saltuario e consapevole non procura più danni dal bersi uno o due bicchieri di vino.

            • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

              Andiamoci piano con le accuse di fondamentalismo nei confronti delle persone che scrivono qui e che hanno idee diverse dalle tue. Lo trovo scorretto.

              Per il resto: ben venga l’informazione ma questa può non bastare (l’ho già scritto più sopra, scusatemi se mi ripeto). Anzi, spesso è del tutto insufficiente: ecco perchè talvolta è importante vietare.

            • Nicola ha detto in risposta a Giulia

              Guarda che su sto sito c’è scritto UCCR, mica ANSA. Non c’è da scandalizzarsi se informano a modo loro, riportando le news a loro gradite e ignorando quelle sgradite (cosa normalissima, lo fanno tutti). Cmq ti ho risposto sopra (da qualche parte non so dove) su come la penso sulla questione e a prescindere dall’articolo; la tua opinione è chiara e non voglio farti cambiare idea; direi che non c’è altro su cui discutere.

              • Panthom ha detto in risposta a Nicola

                Oltretutto noto che Nicola continua a riportare le cose a lui gradite ignorando completamente quelle sgradite. Mamma mia che gente! Certo che pur di dimostrare che essere dei tossici non ha nulla di cui vergognarsi, questi sono disposti a tutto!

                • Nicola ha detto in risposta a Panthom

                  Certo che scrivo di cose a me gradite, genio! Perché mai dovrei scrivere cose a me sgradite?? Mica sono obbligato a scrivere qui!

            • Franz ha detto in risposta a Giulia

              Conosco tantissimi atei che non credono all’autodeterminazione fondamentalista come vi credono quelli che ogni tanto vengono a commentare qui.

        • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

          A proposito, con “ebreità” intendevi riferirti ad uno stato di ebbrezza o all’ebraismo? 🙂

          P.S.: non prendertela, Giulia, è solo una battuta per evitare che ci prendiamo tutti troppo sul serio! 🙂

  17. StefanoPediatra ha detto

    Cara Giulia, peccato che tu non sappia o non voglia leggere quello che gli altri scrivono.

    Ti cito: “io non ho mai affermato che la cannabis non sia di per sè dannosa per la salute umana” e, più sopra: “Piuttosto che parlare di possibili danni causati dalla cannabis (sicuramente minori di quanto tanti qui si affannano ad affermare)”. Ma allora, pensi che la cannabis possa avere effetti dannosi o no? Anche leggendo tue affermazioni in altri dialoghi io non me la sento di confermare che tu non abbia mai affermato che la cannabis non sia di per sè dannosa. Magari un po’ più di chiarezza e di coerenza ci vorrebbe.

    Forse il mio italiano è difficile da comprendere ma ho appunto detto che se qualcosa fa potenzialmente male alla collettività, anche tramite il danno ad un singolo individuo, questo secondo me dovrebbe essere vietato. Non pretendo che il mio parere sia legge ma dove vedi ipocrisia o ideologia nella mia risposta (più volte ribadita, peraltro)?

    Ti cito ancora: “Penso che ogni persona adulta che debitamente informata possa decidere per sè riguardo le cose che riguardano esclusivamente la sua salute”. Ancora una volta, credo che quello che dici non sia giusto. Non è giusto se parliamo di sostanze illecite, non è giusto se parliamo di aborto, di eutanasia, di obiezione alle vaccinazioni di legge, di eccesso di velocità, di guida in stato di ebbrezza, di funo di sigarette o di abuso di bevande alcooliche o di tante altre cose. Non è giusto perchè tu, come singola, sei in relazione con una comunità che può essere danneggiata dal tuo comportamento. Semplicisticamente: l’esercizio della tua libertà individuale non può entrare in conflitto con quella della collettività.

    Se un’ipocrisia ed una contradditorietà si può indicare, queste sono nella società, che vieta qualcosa e non proibisce qualcos’altro perchè non le conviene. Ma stiamo parlando di una società laica: cosa c’entra il cattolicesimo?

    Che poi io, cattolico, aderisca a dei valori specifici (che peraltro non hanno nulla di esclusivamente cattolico ma hanno una valenza molto più universale di quanto tu come molti altri possiate pensare o vogliate ammettere) questo non può avere il tuo (e quello di molti altri) rispetto? Non dovrebbe, anzi, avere il tuo (e, sempre, quello di molti altri) rispetto?

    Io non potrò mai decidere per te (anche se, sì, ti considero figlia di Dio come lo sono io) ma ho il dovere, come ognuno di noi, credente o non credente, ha il dovere di suggerire un modo per costruire una società migliore dove il miglior bene della collettività, oltre che del singolo, siano l’obiettivo, il fine della politica, quella vera.

    Infine, sì, sono medico; il Pediatra è un medico, in effetti. Come vedi non mi nascondo (non mi sono mai nascosto). E ribadisco, proprio da medico posso farlo con cognizione di causa, che un’alterazione dello stato mentale di una persona (come ti ha anche appena detto Nicola, ribadendo un concetto tra l’altro già da me espresso, una sostanza psicotropa per definizione altera lo stato di coscienza e le percezioni) talvolta direttamente, talaltra indirettamente, talvolta nel breve periodo, talaltra nel medio-lungo periodo può avere effetti anche molto gravi.

    Finisco sottolineando la tua bellissima affermazione finale sulle sostanze che il nostro organismo umano secerne spontaneamente. Serotonina, adrenalina, endorfine, … se vuoi posso citartele tutte. Ma cosa ci azzecca quello che il nostro corpo, in condizioni fisiologiche, produce alle dosi corrette ed in risposta ad una serie di situazioni e stimoli fisiologici? Come puoi confrontare questo con l’uso esterno di sostanze psicotrope?

    Scusa (scusatemi tutti) per la lunghezza della risposta. 🙂

    • Giulia ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Caro Stefano, forse anche il mio italiano non è dei migliori, ma sono sicura di non aver mai affermato che la mariujana faccia bene alla salute. Il fatto che presenti un certo grado di dannosità non la converte in “sempre e comunque dannosa” che è quello che si evince dai vostri commenti, anche perchè è difficile stabilire qual è il limite accettabile di dannosità.

      Il tuo discorso che dice: “sei in relazione con una comunità che può essere danneggiata dal tuo comportamento…” non lo condivido nella maniera più assoluta, perchè un comportamento “potenzialmente dannoso” non è “necessariamente dannoso”. Se volete dimostrare che una persona che saltuariamente si fuma uno spinello in tutta tranquillità in casa sua sia un pericolo per la società, ben altri studi dovrete tirar fuori…

      Infine ti ho citato la serotonina perchè come tu ben saprai l’MDMA, pur essendo un’anfetamina, non introduce un principio attivo estraneo al corpo umano in quanto non fa altro che stimolare la ghiandola che secerne la serotonina. Per questo ribadisco la mia domanda (ovviamente non rivolta a voi in quanto cattolici perchè la risposta la sappiamo,) ma se veramente volete applicare tale proibizione anche agli altri. Quindi : ebrietà si o no?

      • Pino ha detto in risposta a Giulia

        Lo studio realizzato da un team di neuroscienziati dell’Università di Bristol, pubblicato sul “Journal of Neuroscienc”, dimostra che il consumo di cannabis causa un disaccoppiamento, una disarmonia tra le funzioni di due importanti zone del cervello: l’ippocampo e la corteccia prefrontale. Di conseguenza l’uso di marijuana danneggia la memoria, la capacità decisionale e provoca disturbi neurologici simili a quelli della schizofrenia, come lo stato confusionale.
        Questo studio dice che fumare spinelli determina serie conseguenze neurologiche che, detto in parole povere, significa che il consunatore di cannabis rimbecillisce, non ragiona bene, diventa schizofrenico e così via.
        Domanda: ma di che stai discutendo? Non ti sono ancora chiari i danni provocati?

        • Giulia ha detto in risposta a Pino

          Ma “quanto” consumo? Basta uno spinello o ce ne vogliono diecimila?
          E poi, siamo sicuri che la cannabis sia più pericolosa di altre sostanze legali?
          Perchè l’OMS ha messo l’alcol prima della cannabis nella tabella delle sostanze più dannose?
          Credo che vi convenga cominciare prima a chiedervi queste cose prima di arrivare alle vostre sommarie conclusioni.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

        Cara Giulia, visto che non poni le domande perchè ti si risponda (“ribadisco la mia domanda, ovviamente non rivolta a voi in quanto cattolici perchè la risposta la sappiamo”) ma evidentemente per affermare il tuo pensiero peraltro totalmente chiusa all’opinione altrui, non ti risponderò. Sono infatti cattolico e dunque tu (almeno così dici) sai già la mia risposta come quella (che evidentemente ritieni “omologata”) di tutti noi altri “mente-cattolici”, prevenuti, ideologizzati, fondamentalisti, omofobici, proibizionisti, sessuofobici e irrazionali.

        Premesso che certe affermazioni (intendo le tue) di disistima rispetto agli interlocutori non è che aiutino poi tanto un dialogo sereno e serio, mi spieghi qual’è il tuo scopo vero quando disserti su questo sito, visto che non è quello di avere risposte alle tue domande? Nè tantomeno di leggere e sforzarti di comprendere senza pregiudizi le risposte che ti vengono date?

        Forse aveva ragione Piero (e come lui anche tanti altri) secondo cui intervieni solo per provocare e far perdere tempo.

        Riguardo la tua ultima affermazione ti faccio semplicemente presente che anche certe sostanze dopanti agiscono stimolando ed esaltando funzioni fisiologiche. Eppure si sa benissimo che fanno male a chi le assume e sono proibite. Guarda un po’!

        Che tu non sia d’accordo con me sul fatto che il comportamento di una persona possa incidere sulla vita di molte altre non mi meraviglia. L’individualismo e l’egoismo che caratterizzano il credo di molte persone, sono atteggiamenti in effetti molto distanti dall’etica cristiana e cattolica che si nutre al contrario di amore verso il prossimo e “comunione” (che poi non tutti i cristiani ed i cattolici siano coerenti questo è un altro paio di maniche).

        L’individuo, cara Giulia, non ha solo diritti ma ha anche doveri. Almeno fino a che vive in una comunità. Se, sola al mondo, senza affeti e senza amici, tu ti trasferissi a vivere in un isolotto in mezzo all’oceano, ti costruissi una pista in cui girare con la tua auto ai 250 all’ora senza cinture e senza casco fumando la cannabis da te coltivata sull’isola stessa, senza che nessuno sappia quello che fai, nessuno potrebbe dirti niente. Pensa che bella vita: la vera libertà!

        Comunque, è vietato uccidere eppure nessuno può impedire ad una persona di ucciderne un’altra. E’ vietato spacciare droga, eppure tanti lo fanno rovinando tantissime altre persone. Tante cose sono vietate eppure la gente le fa lo stesso. Certo, assumendosene la responsabilità ed essendo pronto a subire la punizione prevista per questi casi.

        Mi viene un dubbio: non è che il problema è tutto qui? Cioè nella mancanza di volontà di assumersi la responsabilità delle proprie azioni? Perchè se è così, lasciami dire che è troppo comodo fare quello che si vuole, ritenere tutto un proprio diritto senza però volersi assumere la responsabilità delle proprie scelte. Davvero troppo comodo.

        Il tuo affezionato medico cattolico integralista.

        🙂

        • Giulia ha detto in risposta a StefanoPediatra

          Caro Stefano vedo che t’inalberi a vuoto, spero che tu non abbia la coda di paglia, spero sinceramente che non sia così, forse ti sei buttato con tanta passione in questa discussione e non hai letto bene i miei commenti.

          Cercerò di essere ancora più chiara: è evidente che i cattolici non possono drogarsi, quindi devono dire no all’ebrietà (questo lo sappiamo, no? Non capisco perchè ti offendi se do per sicura una cosa di cui dovreste esserne orgogliosi).
          La mia domanda era semplice, non saprei come semplificarla, ci proverò: se ai cattolici non è permesso fare uso di sostanze psicoattive, RITIENI GIUSTO che questi vogliano imporre la loro volontà anche agli altri, proibendo a tutti ed in tutte le condizioni l’uso anche di quelle sostanze a minor impatto?

          Ti avevo fatto l’esempio di un’ipotetica sostanza che non lasciasse sequele proprio per sgomberare il campo da equivoci, per stabilire un principio, per capire insomma se la vostra è una battaglia ideologica o, come dite voi, di carattere esclusivamente sanitario.
          Se vorrai rispondere bene, altrimenti continuerò con l’idea che mi sono fatta leggendo i vostri commenti.

          Ciao

          • GiuliaM ha detto in risposta a Giulia

            Sei te quella che si inalbera, e che provoca a vuoto. Alle risposte che ti vengono dare reagisci malissimo, o eviti di entrare nel merito bollando le risposte come stupide (anche se ti vengono dare da medici, ingegneri, matematici) e assumendo un tono sprezzante che ammazza il dialogo reciproco. Senza contare che rispondi anche alle 3 di notte del sabato sera! Ma la tua vita gira attorno a questo blog?

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

            “Caro Stefano vedo che t’inalberi a vuoto, spero che tu non abbia la coda di paglia, spero sinceramente che non sia così, forse ti sei buttato con tanta passione in questa discussione e non hai letto bene i miei commenti.”

            Cara Giulia, non mi sono affatto inalberato (è difficile che io mi arrabbi in quanto trovo la cosa inutile e anche faticosa visto che poi dovrei fare la fatica di calmarmi) né ho la coda di paglia (magari invece un pochino ce l’hai tu?!). Ah, ho letto benissimo i tuoi commenti tant’è vero che a tutti ho risposto coerentemente.

            “Cercerò di essere ancora più chiara: è evidente che i cattolici non possono drogarsi, quindi devono dire no all’ebrietà (questo lo sappiamo, no? Non capisco perchè ti offendi se do per sicura una cosa di cui dovreste esserne orgogliosi).”

            Cara Giulia, tranquilla: eri già stata chiarissima. Non è che i cattolici non possano drogarsi (tutti abbiamo la capacità di scegliere cosa fare e talvolta anche i cattolici prendono la decisione sbagliata); semmai il concetto è che non dovrebbero in quanto è stato loro insegnato che drogarsi non è un valore ma, anzi, un disvalore. Di questo sono orgoglioso certamente: di appartenere ad una religione che insegna valori importanti e belli. L’unica cosa che mi ha disturbato è stato quando hai definito “integralisti” coloro che, cattolici, scrivono su questo sito. Ma non mi hai offeso in altro modo.

            “La mia domanda era semplice, non saprei come semplificarla, ci proverò “.
            Cara Giulia, magari qui potrei sentirmi un pochino offeso, non credi? E invece no: non mi sento offeso. Ti ringrazio per il pensiero e lo sforzo ma non sono un deficiente e ho capito benissimo il tuo punto, soprattutto perché lo ripeti ossessivamente da un po’. 🙂

            “Se ai cattolici non è permesso fare uso di sostanze psicoattive, RITIENI GIUSTO che questi vogliano imporre la loro volontà anche agli altri, proibendo a tutti ed in tutte le condizioni l’uso anche di quelle sostanze a minor impatto?”

            Sì, Giulia, ritengo giusto che le persone che hanno come obiettivo il bene comune oltre che quello del singolo si sforzino di ottenerlo, a tutti i costi, anche proibendo a chi questa visione della vita non ha di farsi e fare del male. E guarda che non sto micca parlando solo dei cristiani: sono tante le persone, anche non credenti, che hanno gli stessi valori (universali) che hanno i cristiani. Sul fatto poi che la cannabis abbia un impatto minore sulla salute e sulla società questa è la tua opinione. Opinione che non è condivisa da moltissimi ricercatori che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche su riviste scientifiche peer reviewed, i link alle quali ricerche ti ho portato in altre occasioni.

            “Ti avevo fatto l’esempio di un’ipotetica sostanza che non lasciasse sequele proprio per sgomberare il campo da equivoci, per stabilire un principio, per capire insomma se la vostra è una battaglia ideologica o, come dite voi, di carattere esclusivamente sanitario.”

            Non mi pare utile parlare di cose che non esistono per affermare un principio. Se lo vuoi sapere non vieterei l’assunzione del gelato, benché questo, soprattutto in estate, provochi piacevoli sensazioni anche attraverso l’induzione della secrezione di sostanze endogene fisiologiche che peraltro non alterano lo stato di coscienza. Ma perché chiedermi di una cosa che non esiste (una sostanza psicotropa che non altera lo stato di coscienza non esiste!)? Non è una domanda oziosa e inutile?

            “Se vorrai rispondere bene, altrimenti continuerò con l’idea che mi sono fatta leggendo i vostri commenti.”

            Ho risposto, cara Giulia. Ma tu hai capito cosa ho scritto?

            Ciao

            🙂

          • Raffa ha detto in risposta a Giulia

            “vedo che t’inalberi a vuoto, spero che tu non abbia la coda di paglia”
            Non ho ancora capito perché tutti quelli che rispondono a Giulia sarebbero inalberati o vittime di eccessiva passione.

            ” è evidente che i cattolici non possono drogarsi”
            Iniziare le frasi con “è evidente” è un chiaro intento di pressione psicologica. L’evidenza dov’è? Chi ha detto che i cattolici non possono drogarsi? Il fatto che non ne abbiano bisogno non significa che non possono.

            “se ai cattolici non è permesso fare uso di sostanze psicoattive”
            Ma chi lo vieterebbe? Ci sono dei permessi da chiedere? Il fatto che i cattolici siano gente sana non significa che sono obbligati ad esserlo.

            “RITIENI GIUSTO che questi vogliano imporre la loro volontà anche agli altri”
            Il solito argomento usato fin dal divorzio e dall’aborto. Peccato che manca completamente il senso del fare cultura e del ruolo della politica.

            “altrimenti continuerò con l’idea che mi sono fatta leggendo i vostri commenti.
            Non hai idea dell’idea che ci siamo fatti noi su di te leggendo le tue disperate difese nei valori in cui riponi la speranza della tua vita, ovvero la droga.

      • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

        Ah, scusa Giulia, un’altra cosa: “Credo che sia perchè per molti di voi sarebbe difficile riconoscere che bisogna rispettare la libertà di ognuno se vuole vivere dei momenti d’ebrietà o meno” (citazione da un tuo commento un po’ sopra).

        Ebrietà: esaltazione causata da passioni violente (Dizionario Hoepli); stato di ubriachezza, l’essere ebbro, esaltazione dell’animo per effetto di un forte sentimento o di un intenso piacere (dizionario MSN).

        E’ questa libertà che ci chiedi di riconoscere che dev’essere rispettata?

        • Giulia ha detto in risposta a StefanoPediatra

          “L’essere ebbro, esaltazione dell’animo per effetto di un forte sentimento o di un intenso piacere”
          Sì, questa può essere una definizione corretta. E questa è la libertà che chiedo che venga rispettata, anche nel caso le percezioni sensoriali vengano alterate, artificialmente o naturalmente.

          Per farti comprendere che l’ebrietà non così estranea alla nostra storia ed alle nostre tradizioni, ti segnalo questo link:
          http://www.guardian.co.uk/world/2008/mar/05/religion.israelandthepalestinians

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

            Cara Giulia, chi dice che le tradizioni siano tutte buone?

            Talvolta l’uomo riconosce di avere fatto degli errori e impara dagli errori del passato.

          • StefanoPediatra ha detto in risposta a Giulia

            Cara Giulia: intendi dire che la definizione del dizionario Hoepli (Ebrietà: esaltazione causata da passioni violente) non è corretta? Chissà, magari l’ha scritta un cattolico proibizionista!

            🙂

          • Raffa ha detto in risposta a Giulia

            “E questa è la libertà che chiedo che venga rispettata”
            Anche entrare in un cantiere senza caschetto da una forte dose di ebbrezza e di spavalderia. Tuttavia la libertà di farlo non viene rispettata, giustamente.

  18. Mr. Crowley ha detto

    Aiuto!!!
    La Cannabis ha tirato un colpo basso!

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/1029052/nigeria-moglie-insoddisfatta-nozze-nulle.shtml

    Occhio Maschietti!!!

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