Il 70% dei disabili inglesi ha paura per l’approvazione dell’eutanasia

Secondo un sondaggio realizzato di recente dall’istituto demoscopico ComRes, ben il 70% – cioè quasi tre quarti – di oltre 500 disabili intervistati teme che un eventuale cambiamento della legge a favore del suicidio assistito possa esercitare pressione sui pazienti vulnerabili spingedoli a “porre fine alle loro vite in modo prematuro”. Inoltre, più della metà – il 56% – degli intervistati, ritiene che la legalizzazione della pratica del suicidio assisitito influirà negativamente sulla concezione che la società ha delle persone con un handicap.

Lo ha rivelato in un articolo il quotidiano inglese The Telegraph, aggiungendo anche che il 3% dei disabili intervistati teme anche che l’introduzione della legge a favore del suicidio metta loro stessi sotto pressione.

Richard Hawkes, uno dei responsabili del sondaggio, ha dichiarato: «Il suicidio assistito è una questione complessa ed emozionale, e ci sono voci forti e appassionate su entrambi i lati del dibattito. I risultati della nostra indagine confermano che le preoccupazioni circa la legalizzazione del suicidio assistito non provengono da una minoranza, ma da una maggioranza sostanziale di coloro su cui questa legge inciderebbe. Le persone disabili sono già preoccupate per la gente che ritiene la loro vita non degna di essere vissuta o li vede come un peso, e sono sinceramente preoccupate che una modifica della legge potrebbe aumentare la pressione su di loro per porre fine alla loro vita». Attualmente il governo sta prendendo posizione sulla questione.

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100 commenti a Il 70% dei disabili inglesi ha paura per l’approvazione dell’eutanasia

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  1. Matteo ha detto

    uccidendo i vecchi, i malati, i disabili, i bambini non voluti, i bambini con deformazioni, i bambini con handicap e bambini in generale…..chi rimane??? sta voglia di estinguersi che hanno sti atei non la capirò mai!! meno male che qualcuno ragiona, nelle americhe già stanno provvedendo(come abbiamo visto negli articoli passati), è una fortuna che anche in europa comincino ad aver paura di certe “genialate” e che comincino a ricorrere ai ripari.

    • Davide ha detto in risposta a Matteo

      Nessuno uccide nessuno…si parla della libertà di suicidio…ripeto nessuno uccide nessuno…come ti permetti di dire che vengo uccisi i vecchi, i malati, i disabili, i bambini non voluti, i bambini con deformazioni, i bambini con handicap e bambini in generale ??? Chi ha detto una cosa del genere ??? Impara a leggere…

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

        L’unico che deve imparare e leggere qui sei tu, anzi a capire ciò che leggi. Di solito si acquisiscono alle elementari queste capacità, ma in effetti la scuola da un po’ di anni sta andando male.

        “il 70% – cioè quasi tre quarti – di oltre 500 disabili intervistati teme che un eventuale cambiamento della legge a favore del suicidio assistito possa esercitare pressione sui pazienti vulnerabili spingedoli a “porre fine alle loro vite in modo prematuro””

        Ovvero i malati cominceranno a sentirsi di peso e probabilmente non mancheranno i casi in cui ci sarà qualcuno che farà di tutto per convincere, subdolamente, il malato a suicidarsi.

        • Davide ha detto in risposta a Francesco Santoni

          Il post di Matteo dice proprio “uccidendo”, secondo te chi ha capito male?

          • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

            Suicidio assistito infatti significa proprio uccidere una persona che lo chiede, la legge italiana infatti parla di omicidio del consensenziene, non di suicidio. Se un malato viene spinto a chiederlo, di fatto viene ucciso. La logica di fondo è la stessa dei nazisti, che la società sarebbe migliore senza i malati. I nazisti li uccidevano senza troppe domande, oggi si tenta invece di farlo in maniera più subdola con il suicidio assistito.

            • Davide ha detto in risposta a Francesco Santoni

              Suicidio assistito non vuol dire omicidio richiesto…aprite per favore il dizionario, andate su suicidio e ditemi se tra i sinonimi c’è omicidio…la sparata sui nazisti detta da voi è geniale…

              • Davide ha detto in risposta a Davide

                “Se un malato viene spinto a chiederlo, di fatto viene ucciso”…..ripeto sei geniale…

                • Matteo1 ha detto in risposta a Davide

                  Francesco non ha tutti i torti, perchè è vero che omicidio e suicidio non sono sinonimi, ma quando si tratta di eutanasia si possono configurare tre ipotesi di reato. 1)omicidio del consenziente, se il consenso era espresso 2)omicidio volontario, se il consenso non era espresso ma se l’omicida ha agito spinto unicamente dalla propria pietà 3) istigazione o aiuto al suicidio.

                • Filippo Chelli ha detto in risposta a Davide

                  Buonpomeriggio.
                  Posso chiederti di motivare questa tua affermazione:
                  “la sparata sui nazisti detta da voi è geniale”?
                  Per quanto riguarda, invece, il pensiero di Francesco, non ritengo ci siano errori sul piano prettamente etico.
                  Poniamo che, per assurdo,un tuo CARISSIMO parente restasse seriamente invalido dopo un ictus.
                  Riterresti un peso doverti prendere cura di lui?
                  A prescindere da cosa tu possa rispondermi, se provi un profondo affetto nei suoi confronti, io direi di no.
                  Ipotizziamo, a questo punto, che altre persone a lui vicine, costrette -vuoi per gli oneri familiari, vuoi per altri motivi- ad assisterlo, non riescano a nascondergli il loro disagio.
                  Qualora questo tuo parente scegliesse di morire, cosa penseresti del loro atteggiamento? Non li riterresti responsabili?
                  Matteo, in tutta sincerità, credo che alla mia domanda chiunque risponderebbe negativamente.
                  Penso che Francesco, con la sua espressione, intendesse questo.
                  Il significato di alcuni termini non può essere rinchiuso tra le righe di un dizionario.
                  Se lo Zanichelli spiegasse tutto sulla parola “amore”, non ci sarebbe più nulla da aggiungere.
                  Eppure…

                  Un abbraccio

                  • Filippo Chelli ha detto in risposta a Filippo Chelli

                    Ps. Perdonami, Davide, ma ti ho risposto credendo erroneamente che ti chiamassi Matteo.

                  • Davide ha detto in risposta a Filippo Chelli

                    1) Il mio parente che si suicida è responsabile delle sue azioni e della sua vita.
                    2) Va accertato se il desiderio della morte è stato indotto e vanno accertate le facoltà psichiche di questo mio parente.
                    3) Il dizionario spiega “suicidio” perhè è un atto dimostrabile ma non può dare risposte sull’amore che invece è oggettivo.
                    4) la sparata sul nazismo potevo risparmiarla ma non a me sono state accertate alleanze col nazismo alla fine della guerra.

                    Un saluto…

                    • Davide ha detto in risposta a Davide

                      refuso: amore soggettivo

                    • Filippo Chelli ha detto in risposta a Davide

                      1. Sì, il tuo parente che si suicida tanto è morto.
                      Ma io parlo di te, ma vorrei conoscere i tuoi sentimenti nei riguardi degli altri.
                      2. Mettiamo il tuo parente fosse invalido al 70%, ma con le piene facoltà di intendere e volere. Potremmo parlare due ore dei cavilli legali sull’induzione al suicidio, ma io parlo di te. Se tu sapessi o solo sospettassi di quelle pressioni, nessun tribunale ti convincerebbe del contrario.
                      3. E’ vero, l’amore è soggettivo, ma il “suicidio” di cui parli tu si riduce ad un concetto: individuo che si toglie la vita. Non è una definizione completa.
                      4. Ancora non capisco la sparata sul nazismo.

                    • Davide ha detto in risposta a Davide

                      1) Ovvio che ne soffrirei ma non ho il diritto di imporre i miei sentimenti (si parla proprio di questo).
                      2) Il sospetto non è una prova.
                      3) Invece non è ne più ne meno, cambiano solo le varianti.
                      4) Francesco Santoni ha citato i nazisti quindi ho risposto che è geniale (sarcasticamente) da parte sua citarli sapendo dei rapporti vaticano-nazismo sul finire della guerra.

      • Flavio ha detto in risposta a Davide

        E’ la società, tu compreso -anzi tu sopratutto- a creare una pressione su queste persone e a far si che vogliano suicidarsi.

        • Davide ha detto in risposta a Flavio

          ?????

          • Filippo Chelli ha detto in risposta a Davide

            1. Il sospetto non è una prova, ma saresti tu che hai perso il tuo amato parente a dovertene convincere.
            2. “Solo”. Perdonami l’esclamazione, ma sei riduzionista forte! Le “varianti” sono in grado di distinguere un suicidio da un omicidio ed un sucidio da un “suicidio indotto”. Sono le varianti a determinare quel dato dimostrabile che trovi sul dizionario.
            3. Perdonami, è una mia deformazione caratteriale, ma ti prego di citare le fonti quando affermi una cosa, soprattutto di questa portata. Il rischio è quello di passare per disinformati.

            • Davide ha detto in risposta a Filippo Chelli

              3)http://it.wikipedia.org/wiki/Opposizione_delle_Chiese_al_nazismo.

              Mi assumo la responsabilità di quanto posto nel caso venisse confutato il contenuto del link.

              • Nofex ha detto in risposta a Davide

                Facciamo che pubblichiamo un link più attendibile: http://it.cathopedia.org/wiki/Eutanasia

              • Matteo1 ha detto in risposta a Davide

                La questione è interessante, ma su wikipedia si reclama giustamente una opposizione più che altro simbolica e poco fattiva. Ecco, io mi domando che altro tipo di opposizione ci si doveva aspettare contro il terzo Reich da parte della Chiesa? Doveva inviare il suo pugno di guardie svizzere contro i crucchi? E’ ovvio che la Chiesa è stata costretta a stringere rapporti di convenienza, d’altronde nelle condizioni di uno staterello come il Vaticano la regola aurea è che in alcuni momenti occorre avere con il potere un corretto rapporto di buon vicinato. Se vai a vedere i termini del concordato tra la Santa Sede e la Germania nazista noti che sono quasi tutti a favore della libertà e della protezione dei cattolici. In cambio Hitler chiedeva il giuramento di lealtà dei vescovi nei confronti del governo nazista. Il gioco valeva la candela? Ma tant’è che qualche anno dopo la firma del concordato, fu violato da Hitler uno dei termini, quello a cui più teneva la Chiesa ovvero la protezione delle organizzazioni cattoliche e la libertà di pratica religiosa.

                • Lorenzo ha detto in risposta a Matteo1

                  DAto che la Chiesa non è uno staterello qualunque ma “l’emanazione di Dio sulla terra” o dagli tu la definizione che preferisci, mi sta bene lo stesso, avrebbe dovuto schierarsi ***contro***.Forse i primi cristiani non si facevano mangiare dalle belve pur di non rinunciare alla fede? Dove sono finiti i principi di una volta?

                  • Piero B. ha detto in risposta a Lorenzo

                    Vaglielo a dire ai nazisti che sei “l’emanazione di Dio sulla terra”, e vedrai che una fragorosa risata sarà il minimo da aspettarsi. Ma come puoi paragonare i primi cristiani che erano individui senza arte né parte, con uno Stato che politicamente e militarmente è a tutti gli effetti uno staterello? Non ti preoccupare che il Vaticano si è schierato contro e lo ha fatto a modo suo e non a modo tuo.

                    • Piero B. ha detto in risposta a Piero B.

                      Oltretutto con la stessa forza con cui ti dibatti per le ragioni per cui la Chiesa avrebbe dovuto schierarsi contro, ti dovresti dibattere con tutti gli altri Stati, cioè ciò che concerne ordinamenti giuridici e politici, che non si sono schierati contro.

  2. Francesco Santoni ha detto

    Strano, sul sito UAAR queste notizie si guardano bene dal riportarle.

  3. Filippo Chelli ha detto

    “Le persone disabili sono già preoccupate per la gente che ritiene la loro vita non degna di essere vissuta o li vede come un peso”

    I rami del nazismo sono sopravvissuti anche senza il tronco che li sosteneva. La deriva laicista, paradossalmente in prima linea nell’aborrire la Shoah, cura nel proprio giardino il germoglio di piccoli nuovi nazismi.

    Il relativismo non è filosofia. Esso, invero, confidando nel potere dei media, legittima un pluralismo del filosofare.
    Questa definizione non è ancora sufficiente perché incapace di spiegare l’istituzionalizzazione del filosofare relativista.
    Ed ecco che entra in gioco l’opinione dell’esperto.
    Leggevo ieri su Avvenire le ultime dichiarazioni di Veronesi per la presentazione del libro-intervista di Barbano (“Dove andremo a finire?”).
    “L’eutanasia – spiega l’oncologo – è un diritto assoluto della propria autodeterminazione, in quanto ognuno ha diritto a un proprio progetto di vita e anche di morte”.
    Questo esempio (uno dei tanti) è necessario per concludere la definizione di relativismo.
    Dall’alto della sua fama, oggi Umberto filosofeggia e agli angoli delle nostre strade, domani troveremo delle comode “cabine per suicidi”.
    Sì, proprio come come nel primo episodio di Futurama. Solo che quello è un cartone animato.

  4. Davide ha detto

    Il 3% di 500 intervistati sono 15 persone…un sondaggio capolavoro…

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

      Perché non discuti del 70% riportato più sopra invece? La tua disonestà intellettuale è manifesta.

      • Davide ha detto in risposta a Francesco Santoni

        Il 70 % PENSA possa fare pressione, il 3% SENTE la pressione…ai fini del sondaggio qual è più importante?

        • Davide ha detto in risposta a Davide

          Il capolavoro è riferito al totale dei sondaggiati…

        • Matteo ha detto in risposta a Davide

          Pensa, sente…ma dove leggi queste cose? Io leggo solo che “temono”, ovvero che “hanno paura di un male che può accadere”.

          • Matteo1 ha detto in risposta a Matteo

            Edit: io non sono il Matteo del primo post. Quindi cambio nick con Matteo1

          • Davide ha detto in risposta a Matteo

            Spiego meglio cosi puoi capire anche tu…temere che possa fare pressione e temere la pressione sono due cose diverse…infatti per la prima abbiamo il 70% dei sondaggiati, per l’altra solo il 3%…capito?

            • Matteo1 ha detto in risposta a Davide

              Ok, ma non è più lecito che 350 persone si preoccupino per 15 persone altamente vulnerabili?
              Dal sondaggio si evince principalmente che c’è preoccupazione per l’approvazione dell’eutanasia, d’altronde è il titolo dell’articolo. Se il problema è il numero esiguo degli intervistati allora posso essere d’accordo.

            • Filippo Chelli ha detto in risposta a Davide

              Scusami ancora, Davide: “solo il 3%”?
              Anche volessimo considerare esclusivamente questo dato, il 3% di dieci milioni (stima del numero dei disabile in gran Bretagna [1]) fa 300.000.
              Bene, ci sono 300000 persone in Gran Bretagna che temono pressioni da parte di persone a loro vicine.
              Secondo me non è un dato insignificante.
              Ma riduciamo ancora di più la stima: mettiamo siano “solo” un milione quelli con handicap medio/gravi.
              Possono trentamila disabili essere considerati un dato poco significativo?

              [1] http://www.dlf.org.uk/content/key-facts

    • Matteo ha detto in risposta a Davide

      Dai, non rubare il lavoro a Giulia. Anche tu vuoi dimostrare di non saper leggere?

  5. Davide 1 ha detto

    In un paese “normale” e’ possibile discutere su una pratica di suicidio da accettarsi come “socialmente accettabile”?.
    Stiamo tornando ai tempi delle societa’ barbare, all’impero romano prima dell’avvento del cristianesimo?.
    Chi afferma che il suicidio assistito e’ una bella cosa e’ una persona normale?.

    • Davide ha detto in risposta a Davide 1

      Non dico che sia una cosa bella…cosi come non voglio fare paragoni tra il sistema giudiziario di roma antica e la caccia alla streghe medioevale…
      Dico solo che l’articolo di cui sopra viene moooolto strumentalizzato e pongo la differenza tra suicidio e omicidio…

      • Ricky ha detto in risposta a Davide

        Qui fra Davidi e Mattei non si capisce più nulla ragazzi…dite alle vostre mamme che i personaggi biblici e gli apostoli avevano anche altri nomi!! 🙂

      • Aleister Crowley ha detto in risposta a Davide

        Be’ tra omicidio e suicidio (due cose belle e normali, diciamo come amore sacro ed amor profano) c’e’ differenza, ma nessuna delle due e’ degna, ne’ bella – ne’ da paese civile, se per “civile” intendiamo un paese dove sei trattato in modo piu’ umano.
        E’ come per l’aborto, diamo 12.000 euro alle donne per non abortire invece di abbandonarle, vediamo se si sconfigge la piaga.
        Il suicidio assistito e’ un modo per dirti che ormai non servi piu’ a nessuno ed e’ meglio che crepi!!!.
        Ho cambiato nome, ne ho preso uno da ateo.
        Ovviamente satanista, come dice Padre Livio.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Aleister Crowley

          Io sarei d’accordo a dare degli assegni, ma stai tranquillo che ciò non sarebbe sufficiente a debellare l’aborto. Finché si accetta l’idea che si possa sopprimere il feto come se non fosse una persona, si continuerà ad abortire comunque. Durante una vecchia intervista a Giuliano Ferrara di Daria Bignardi, questa ammise candidamente che ad esempio fosse giusto abortire per le donne che considerassero la gravidanza come un ostacolo alla loro carriera lavorativa. In tal caso mi sa che dell’assegno non importerebbe loro un granché.

        • Aleister Crowley ha detto in risposta a Aleister Crowley

          Sono d’accordo che con un assegno l’aborto non lo debelli completamente lo stesso (quale dei peccati e’ eliminabile dalla societa’ umana?), pero’ puoi comunciare a ridurlo e, come si sta gia’ facendo, costruire una cultura piu’ favorevole alla vita.

        • Lorenzo ha detto in risposta a Aleister Crowley

          Il suicidio assistito e’ un modo per dirti che ormai non servi piu’ a nessuno ed e’ meglio che crepi!!!
          Direi che è un modo di rispettare la dignità della persona,se è lui che lo desidera.Come immagini i test per capire se uno p seriamente intenzionato?
          Es: Vuoi morire? -r:sì BanG!
          Scherzi (un pò macabri ma per rendere l’idea) a parte , ommettiamo il fatto che bisogna capire le reali intenzioni della persona.E lo dico da ateo “satanista”.
          Questa Padre Livio se la poteva risparmiare 🙁

          • Aleister Crowley ha detto in risposta a Lorenzo

            Rispettare la dignita’ della persona e’ smetterla di farla soffrire sopprimendola?.
            Perche’ non cominciamo con Riina e Provenzano, e’ terribile che stiano in carcere per il resto della loro vita.
            Aleister Crowley ha fondato una chiesa agnostica (che esiste anche in Italia), ed e’ stato pure satanista, visto che Ozzy Osbourne gli ha dedicato una canzone.
            Sembra una contraddizzione di termini ma in effetti ci sono ateismi legati al satanismo.

            • lorenzo ha detto in risposta a Aleister Crowley

              Scusa Aleister ma la prima riga era una citazione di altri, non una mia idea.Post poco chiaro, ahimè!
              Un ateo non può essere satanista dato che non crede nè a Dio nè al suo avversario.Al limite un agnostico direi.Un ateo “vero” non può credere neanche alla magia.
              Relgione e soprannaturale in generale vengono “eliminati” nel nostro modo di pensare.

              • Aleister Crowley ha detto in risposta a lorenzo

                In teoria l’ateismo “dovrebbe” essere come tu lo descrivi, da libro di scuola.
                Se invece vai a cercare le esperienze degli uomini (anche coloro che si sono detti atei) in molti casi troverai l’ateismo come negazione dell’esperienza cristiana, cioe’ non una cosa nuova, ma solo una forma di ribellione.
                Se le religioni hanno ragione a proposito del mondo, cioe’ che e’ il luogo nel quale tu devi decidere con chi stare, con Dio o con il demonio, allora difficilmete nel tuo cuore potrai avere delle posizioni “asettiche” sul tema.
                Crowley infatti ha fondato una chiesa agnostica, cioe’ afferma che Dio esiste, ma non e’ raggiungibile dall’uomo.

      • Francesco B. ha detto in risposta a Davide

        Considerando la corruzione del senato (Cicerone, Sallustio), la crudeltà con cui si metteva a morte a Roma (Seneca) e il fatto che la caccia alle streghe e le torture cosiddette medievali sono del 1500 e 1600 ci hai proprio beccato.

  6. Andrea C ha detto

    Vi “sbranate” su sfumature linguistiche! Ma questo è Nichilismo puro!Come si fa ad “assistere” una persona al Suicidio, (Scusate l’espressione)Fai il Tifo? Se è cosciente La incoraggi, le dici che la vita così com’è è inutile, che fa bene così?Capisco il dolore, il disagio il peso insostenibile, (anche quello economico) capisco tutto ma legittimare un “Comportamento” AUTODISTRUTTIVO, mi sembra veramente il colmo di una Società senza + Valori.Oltretutto si vuole anche demolire quella enorme Macchina di Misericordia che sono gli Ospedali (parlo quelli inventati dalla Chiesa non quelli Laici dello Stato dove si fa tutto tranne che “curare” le persone – leggi: “prendersi cura”)per poter dire che non c’è nessuno disposto a “prendersi cura” dei nostri malati!Bel Progresso se la salute è solo “Plastik”…

    • Ingrid ha detto in risposta a Andrea C

      Quoto Andrea…al posto di riflettere su un dramma del genere ci si scanna (e lo dico a Davide) sui numeri, delegittimando un quotidiano come il Telegraph poi, che non è certo Cronache Laiche!! In questa storia sembra che ci voglia vietare il diritto al suicidio. Ma il diritto rimane, solo che lo Stato non può darti gli strumenti per farlo!!! Ma dove siamo????

  7. silvia ha detto

    In Olanda l’eutanasia esiste da 10 anni, e ormai si parla di estendere il diritto all’eutanasia agli ultra-settantenni indipendentemente dalle loro condizioni di salute pensate un pò

  8. Andrea ha detto

    Anni fa c’era un “uomo” che si divertiva a creare la razza perfetta: questo si chiamava Adolf Hitler.
    Quanto è vero che ci sono i corsi e ricorsi nella storia….

  9. gabriele ha detto

    si urla contro i neonazisti, ma i veri nazisti sono quelli che vogliono l’eutanasia

  10. Enrico da Bergamo ha detto

    Von Galen aveva già capito.

    Hai tu, o io, il diritto alla vita soltanto finché noi siamo produttivi, finché siamo ritenuti produttivi da altri? Se si ammette il principio, ora applicato, che l’uomo improduttivo possa essere ucciso, allora guai a tutti noi, quando saremo vecchi e decrepiti. Se si possono uccidere esseri improduttivi, allora guai agli invalidi, che nel processo produttivo hanno impegnato le loro forze, le loro ossa sane, le hanno sacrificate e perdute. Guai ai nostri soldati, che tornano in patria gravemente mutilati, invalidi. Nessuno è più sicuro della propria vita.

  11. Matteo ha detto

    HO FATTO SCOPPIARE UN CAOS ASSURDO! 😀 AHAHAH ma quanti Matteo siamo??? ahahah comuque intendevo proprio UCCIDENDO! 😀 ma leggete gli articoli in web? ascoltate radio? guardate notizie in TV? bhè c’è stato più di un caso dove il “paziente” viene “aiutato a suicidarsi” (detto così siete tutti più felici) e poi, una volta morto, si scopre dopo mesi in qualche modo che le sue intenzioni erano altre. premetto: non cominciate a chiedere link, fonti, e quant’altro perchè uno sente le notizie e poi non gira con un taccuino nelle mutande annotandosi sempre pagine web, link, libri, ecc ecc…. e poi, è proprio per questi precedenti che si è creata la PAURA di cui parla l’articolo, altrimenti tutti sti vecchi e portatori di handicap non avrebbero nessun timore!!!.

    • Davide ha detto in risposta a Matteo

      Facciamo che ci fidiamo di te senza chiedere che notiziari guardi o che radio ascolti…ma spiegami come passi da un sondaggio (diciamo sondaggione di 500 disabili) sulla paura per l’eutanasia all’accusa di voler uccidere vecchi, malati e bambini? (confido che sia tua il primo post…)

      • Matteo ha detto in risposta a Davide

        eutanasia non è forse uccidere dei malati? per quanto concerne i bambini, ironizzavo sul fatto dell’aborto! aborto = uccidere feti. quindi il mio commento iniziale era ironico e provocatorio sul fatto che la mentalità materialista sta portando ad uccidere vecchi e bambini perchè la loro vita viene definita come “inutile” o qualcosa di simile.

    • Filippo Chelli ha detto in risposta a Matteo

      Caro Matteo,
      ti prego di guidarmi nella comprensione del tuo intervento.
      In sostanza tu staresti affermando che il timore dei disabili è alimentato dalle notizie che trapelano dai media. Giusto?
      Confidando che tu sia il Matteo del primo post, sono d’accordo con te.
      Per quanto riguarda la questione delle fonti, devi capire che sono prove fondamentali a sostegno della tesi che vuoi dimostrare.
      Questo, comunque, è solo un consiglio personale!
      Se non citi la fonte da dove attingi le tue notizie, la tua opinione, per quanto seria possa essere, mancherebbe di basi molto importanti.

      Un abbraccio

      PS. La prossima volta metti anche un cognome, o un nome inventato: oggi è successo un macello!!!!

      • Matteo ha detto in risposta a Filippo Chelli

        si sono io, ero anche il primo matteo a commentare su sto sito, poi se ne sono aggiunti altri 3000 😀 e io che credevo che il nome più diffuso in italia fosse francesco!! 🙂 comunque, come già ho risposto a davide, il mio commento iniziale, saracstico e provocatrio e assolutista fa riferimento alla mentalità materialista di questi ultimi tempi, dove il sofferente, il malato e il portatore di handicap vengono uccisi, proprio come si faceva nell’antica sparta…perchè poverini, sono troppo sofferenti o sono un peso per la società. certo! detto così suscita subito una valanga di polemiche, purtroppo non trovo altre parole…forse sono ignorante io! bene, allora spiegatemi voi in che cosa consiste l’EUTANASIA e in che cosa consiste l’ABORTO!!!! forse sono stupido io che ho capito male… io credevo fossero modi simpatici, legali e raffinati per uccidere vecchi e feti!!! ma forse mi sbaglio!!! -.-“

        • Davide ha detto in risposta a Matteo

          E io ho tentato di dirti che non è cosi, nessuno uccide i vecchi e i malati in quanto tali, ma in disperate situazioni la persona può decidere se porre fine alla sua vita, e sarebbe una decisione presa autonomamente. Guai a chi fa pressioni per indurre al suicidio, forse non l’ho spiegato ma su questo punto siamo d’accordo, io sono solo per la libertà di scelta. Posso persino essere in parte d’accordo con l’articolo (di cui contesto solo il ridotto numero di sondaggiati) ma ci sono rimasto male come si è potuto passare dal suicidio assistito all’omicidio, in alcuni post si ricordava perfino l’omicidio a fini razziali hitleriano ma l’articolo non ne parla proprio…

          • Aleister Crowley ha detto in risposta a Davide

            A me piacciono molto le “disperate situazioni”.
            L’aborto: 160.000 “disperate situazioni all’anno”.
            Quante altre migliaia di belle “disperate situazioni” ci saranno per l’eutanasia?.
            I problemi si risolvono terminando la vita.
            I malati, perche’ guarirli, si uccidono!!
            Ah, il bello della modernita’: scienza, benessere e progresso.

            • Davide ha detto in risposta a Aleister Crowley

              Accidenti Aleister se ti leggi l’articolo non vengono citati ne aborto ne eutanasia, e nemmeno io li ho citati nel mio post quindi spiegami che c’entrano…
              Ho semplicemente detto a Matteo perchè ho risposto in quel modo nei primi commenti.
              Le situazioni disperate non sono belle, sono disperate.
              Ho espresso l’opinione che un malato ha secondo me il diritto di decidere se terminare la sua vita, ma AUTONOMAMENTE.

              • Aleister Crowley ha detto in risposta a Davide

                C’entra il numero, c’entra la cultura che sta dietro a queste cose.
                L’aborto era nato per “situazioni disperate”, oggi e’ la normalita’.
                L’eutanasia verra’ approvata per le “situazioni disperate” e diventera’ la normalita’.
                Sono passi da gigante verso una cultura della morte.
                Io mi oppongo a questa visione della vita.
                Il suicidio non puo’ diventare normalita’ di vita, ne’ di pensiero, se si vuole una societa’ che riesca a perpetuarsi.
                Altrimenti verremo sostituiti giustamente dalla societa’ islamica, che puo’ essere per molti versi criticata ma non e’ una cultura della morte a tutti i costi.

                • Lorenzo ha detto in risposta a Aleister Crowley

                  Il discorso è che tu sei liberissimo di pensarla così, ma devi rispettare le mie opinioni sulla mia persona.
                  Questo ti rende comunque libero di non usare l’eutanasia se non ci credi, no?
                  Ti dirò che anch’io, da ateo, non la praticherei , comunque non la posso negare ad altri.
                  Per quanto riguarda la società islamica è decisamente peggio di quella cristiana, quindi non ci conterei.

                  • Mimmo ha detto in risposta a Lorenzo

                    Questa idiozia del “se non vuoi non farlo ma lascia che lo facciano gli altri” è ormai andata fuori uso. La sia usava per il divorzio. Il problema è che i razionalisti non capiscono che una legge crea una cultura. Il divorzio ha sfracellato la famiglia e ora chi voleva il divorzio deve tentare di arginare il problema finanziando la famiglia. L’eutanasia stravolge il concetto della malattia e della morte. Chi si oppone è preoccupato per la cultura che questa legge genera e non perché vuole impedirlo agli altri.

          • Piero B. ha detto in risposta a Davide

            Davide, puoi rimanerci male quanto vuoi se nel tema dell’eutanasia si accomuna il suicidio all’omicidio. Non è la Zanichelli a dirlo, ma la giurisprudenza. Il soggetto attivo infatti può rispondere o di omicidio volontario, nel caso di eutanasia non consensuale, o di omicidio del consenziente se l’eutanasia è accettata e voluta dallo stesso malato terminale. “Ma siamo in Italia” e quindi fino ad oggi si è sposato un atteggiamento molto garantista nei confronti dei medici che eseguono l’eutanasia, pur essendo applicabili le norme penali.

            • Lorenzo ha detto in risposta a Piero B.

              Hai perfettamente ragione, al momento è così.
              Come lo è stato per divorzio, omicidio passionale ed altre cose.

              • Piero B. ha detto in risposta a Lorenzo

                Diciamo meglio che attualmente in Italia l’eutanasia, addivenendo alle condanne, è come il delitto d’onore. Non si ha più responsabilità penale, seppur si ritenga antigiuridico.

  12. Joseph ha detto

    Alla fine, comunque, i disabili hanno paura. Tanto la legge sull’eutanasia verrà votata dalla maggioranza, che è sana. Così come le leggi sull’aborto vennero votate dai già nati. Sic mundum incedet…

  13. Lorenzo ha detto

    Mai detto che gli altri Stati non siano stati vigliacchi e che certe cose non dovrebbero accadere.Ma non so perchè , immagino la Chiesa come qualcosa che dovrebbe essere al di sopra di certe logiche.”Non ti preoccupare che il Vaticano si è schierato contro e lo ha fatto a modo suo e non a modo tuo”: in maniera decisamente flebile, posso esprimere il mio giudizio?

    • Piero B. ha detto in risposta a Lorenzo

      Certamente, ma infatti anch’io sono d’accordo con wikipedia che diceva che l’opposizione è stata più simbolica che fattiva. Apposta mi chiedevo, che altro poteva fare conoscendo le sue flebili potenzialità?

    • Piero B. ha detto in risposta a Lorenzo

      Però non puoi dimenticare che la Chiesa deve attenersi alle logiche dello Stato, quale che è. Le sue responsabilità sarebbero ricadute inesorabilmente contro tutti i cattolici.

    • Aleister Crowley ha detto in risposta a Lorenzo

      La prima cosa che i nazisti hanno fatto dopo che il papa ha parlato contro il nazismo e’ stata quella di andare a prendere nel suo convento Edith Stain e deportarla in campo di concentramento. Non e’ stata l’unica religiosa a finire nei lager.
      Tante volte chi critica non capisce che il papa non e’ responsabile solo del Vaticano, ma e’ un padre per tutti i fedeli.
      Oggi potresti criticarlo perche’ e’ molto diplomatico verso l’islam, ma se alzasse di piu’ la voce a pagare sarebbero i cristiani residenti nei paesi islamici.

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