In Emilia Romagna un fondo maternità contro l’aborto

A trent’anni ormai dal referendum del 17 maggio 1981 sulla legge 194 (basata su questioni volutamente falsificate come l’aborto clandestino e tuttora largamente disapplicata nella parte in cui detta «norme per la tutela sociale della maternità»), si è finalmente capito che la donna non abortisce a causa della sua salute o di quella del bambino (meno del 5%), ma per problemi economici, perché non vuole che la sua vita venga cambiata o perché non ha un marito. Così in Emilia Romagna, regione guidata da politici di identico orientamento dei legalizzatori dell’aborto, nelle ultime settimane si sono prese alcune iniziative di forte importanza.

Nei comuni di Correggio e di Modena è stata approvata la costituzione di un Fondo per aiutare la maternità difficile: diecimila euro da una parte e trentamila dall’altra per dire che le donne con difficoltà economiche, se vogliono tenere il loro bambino, saranno aiutate, seguite, tutelate, come accade in Lombardia con il Fondo «Nasko». L’iniziativa è trasversale, dall’UDC al Pd, dal Distretto sanitario, il Servizio sociale integrato, il Movimento per la vita, la Caritas, la sezione femminile della Croce Rossa e l’Ausl reggiana. A Modena invece hanno votato contro solo Idv e Sinistra per Modena (cfr. Tempi 7/4/11)

«L’intento –spiega il sindaco di Correggio, Marzio Iotti è fare in modo che le problematiche di natura economico-sociale non diventino motivo di ricorso a un’interruzione di gravidanza. Soltanto così la donna è davvero libera di scegliere: può farlo per l’aborto, ma anche per la vita». L’applicazione corretta della 194 vede il dovere di fare di tutto per mettere la donna nella condizioni di non abortire. Il consigliere regionale del Pd Giuseppe Pagani afferma: «Pensare alla gravidanza e parallelamente all’aborto in chiave ideologica è un errore che siamo tutti stanchi di veder compiere. La maternità invece è una valore politico e sociale: senza nuovi nati il nostro territorio si sta spopolando, investire nelle gravidanze e sulle famiglie in generale è investire nel futuro. Ho saputo di alcune critiche in seno al Pd e a Sinistra e Libertà, ma si tratta di posizioni superate. Solo se la società e le istituzioni sono capaci di togliere ogni ostacolo a una gravidanza la scelta dell’aborto è davvero libera». La femminista convinta, giornalista e scrittrice Paola Tavella ha dichiarato: «La verità è finalmente emersa: e cioè che la sinistra non è mai stata contraria alla vita. Sostenere che la vita è il valore più universale fra tutti. Che ogni politica deve farlo suo. E scoraggiare, ammutolire i troppi necrofili. Continuano a parlare, e sono in ancora tanti».

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8 commenti a In Emilia Romagna un fondo maternità contro l’aborto

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  1. Betty ha detto

    attenzione…il covo laicista è sotto assedio!

  2. Flavio ha detto

    Non so se l’hanno fatto per voler essere in parità con la Lombardia…(un pò come gli atei che si ritrovano il giorno di Pasqua)…cmq fa piacere che riconoscano il fallimento della 194

  3. Raffa ha detto

    E bravi i comunisti…alla buon ora!

  4. fabrizio privato ha detto

    Lodevole iniziativa da parte del Pd in Emilia Romagna, forse finalmente capiranno che essere di sinistra non significa essere talebani laicisti. Se ha questa posizione anche a livello nazionale, alle prossime elezioni prenderà più voti dai cattolici.

    • Norberto ha detto in risposta a fabrizio privato

      Si…però noterai anche tu che questo fa notizia perché arriva da una regione del centro sinitra. Se fosse stato in Veneto non lo avremmo sottolineato molto. Il padrone che morde il cane fa molta più notizia perché è un fatto rarissimo. E’ un pò l’eccezione che conferma la regola.

  5. Franca ha detto

    Da alcuni mesi in Piemonte è permesso dalle istituzioni regionali la collaborazione fra Consultori e il volontariato pro-vita e,le donne, se lo vogliono,possono contattare, parlare con i volontari del Movimento perchè la 194 sia applicata e, quindi rimuovere quelle cause… A Torino, da alcuni giorni, sono comparsi manifesti dei PRO-MORTE che invitano a firmare, su un sito, per “proteggere la 194” perchè è minacciata dalla presenza dei pro-vita….. Qualcuno li ha visti?

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