Cresce e si rinnova la presenza cattolica sul web
- Ultimissime
- 19 Apr 2011
La presenza cattolica sul web aumenta e si rinnova. L’esigenza è molta dato che la cultura laicista e relativista ha praticamente il monopolio sul mondo virtuale.
Innanzitutto è importante sottolineare l’evento storico che si svolgerà il 2 maggio 2011 in Vaticano nell’auditorio San Pio X, dove 150 blogger a livello internazionale parteciperanno ad un incontro organizzato dal Pontifico Consiglio delle Comunicazioni Sociali. L’obiettivo è condividere le esperienze di coloro che sono attivi in questo campo e meglio capire le esigenze di tale comunità. Servirà anche a presentare alcune delle iniziative che la chiesa sta attivando per il mondo dei nuovi media, sia a Roma, sia a livello locale.
Oltre a questo evento segnaliamo che il sito dell’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, ha lanciato ieri un nuovo sito internet (www.osservatoreromano.va) destinato a moltiplicarne la diffusione in ogni angolo del pianeta. Il progetto, spiega il direttore Giovanni Maria Vian, prevede che il quotidiano online venga «progressivamente tradotto nelle altre lingue, a cominciare dall’inglese e per gli articoli principali». Lo slogan scelto è: «Pubblichiamo quello che gli altri ignorano e ignoriamo molto di quello che gli altri pubblicano».
Anche l’associazione di medici cattolici “Scienza & Vita” ha inaugurato un blog (www.blogscienzaevita.org) con lo scopo di «contrastare la cultura dominante e per ribadire la propria posizione in merito alle Dat e all’alleanza di cura, contro qualsiasi forma di eutanasia e di accanimenti. Seguendo da vicino e in tempo reale i dibattiti in corso e mettendo a disposizione della Rete, in maniera concisa ma rigorosa, contributi e opinioni disponibili secondo formati diversi. Sempre però in un’ottica ampia e di costante attenzione a tutte le tematiche che interessano la bioetica, il biodiritto e la biopolitica».
10 commenti a Cresce e si rinnova la presenza cattolica sul web
Grazie mille! E’ molto importante e condivido le preoccupazioni che esprimete. La società civile ha praticamente espulso certi ragionamenti che sopravivvono solo sul web. Occorre investire anche questo campo con la sana educazione!
Ma qualcuno mi spiega xè internet è invaso dal laicismo al contrario della vita vera? Forse perché le persone di cultura snobbano blog e siti web? Forse perché certa gente non trova spazio nella vita sociale? Che parere vi siete fatti?
Perchè sono una minoranza.
Le minoranze da sempre urlano per farsi sentire, il problema è che nella vita reale non li ascolta nessuno,anche perchè se no dovrebbe intervenire la Digos (come fanno oggi quando manifesta l’UAAR).
Un altro problema è che sono degli estremisti e come tali è complicato per loro trovare spazio nella società, e quale posto migliore di internet che concede parola anche ai siti di Al Qaeda per potersi esprimere??
Un altro motivo ancora è che l’utente medio di internet vota a sinistra (non me ne vogliano gli elettori di cui ho rispetto, ma è un dato di fatto che gli anticlericali sono più di là che di qua), si fida ciecamente di wikipedia ed ha un senso critico di acquisizione delle informazioni pari a 0 (la seconda parte non è strettamente legata al fatto di essere di sinistra, specifico per evitare polemiche).
Concordo con la tua spiegazione. Io non voto a sinistra, però su cosa ti basi per dire che “l’utente medio vota a sinistra”?
Ed intanto, nei siti internet “tradizionali”, scrivono a tutta forza i soliti invasatei… guardate un po’ qua’ quello che succede sul Corriere della Sera, quando si parla di adozioni alle coppie… “unisex”:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/bambini-con-due-mamme-o-due-papatestimonial-della-loro-battaglia/
E’ la moda del momento, passerà come è passata l’eugenetica, al tempo proposta nei libri di scuola e in 300 università.
Bello il nuovo sito dell’Osservatore Romano (era ora) qualche mese fa ci ero andato ed avevo preso atto che era penoso (penoso era un complimento).
Condivido. Era illeggibile prima, un colore rossastro come sfondo sulle scritte nere che impediva quasi la lettura. Peccato che intervistino sempre e solo sacerdoti e vescovi.
A proposito, avete sentito della conversione di Lola Ponce?.
Sara’ successo probabilmente dopo avere visto un programma dove ha parlato Pierpippo?.
Lui e’ la dimostrazione vivente che cio’ che afferma non e’ credibile.
Ma pontifex.it e pontifex.roma.it sono la stessa cosa? No perché io aborro il secondo sito che ho citato.