Ora anche gli atei si vergognano di Odifreddi
Dopo aver vinto ben due Asini d’Oro come peggior divulgatore scientifico dell’anno, Piergiorgio Odifreddi ha dimostrato a livello nazionale la sua incompetenza anche in ambito storico definendo “un’opinione” le camere a gas. Pochi mesi fa già lo storico laico Gian Enrico Rusconi aveva sottolineato che «non è difficile controbattere le ingenuità intellettuali del matematico Odifreddi, magari simpatico nel suo sfottente ateismo, ma poco consistente sul piano filosofico e storico».
Un classico vizio degli scientisti ottocenteschi voler sostenere che le uniche certezze si trovano solo grazie alla scienza. I responsabili del Festival della Scienza hanno subito preso le distanze da Odifreddi, spiegando: «le scienze storiche, nonostante non siano solo caratterizzate da un approccio sperimentale sono da considerarsi scienze in senso stretto e le conclusioni a cui giungono hanno pari valore di quelle a cui giungono quelle sperimentali. Le affermazioni e le posizioni di Odifreddi non corrispondono minimamente allo spirito del Festival».
In breve tempo l’anticristiano Odifreddi è diventato lo zimbello del web. Perfino uno dei fondatori dell’associazione di atei integralisti di cui è presidente onorario, l’UAAR, ha chiesto che gli venisse tolta tale onorificenza in quanto «nella sua vita di contributi alla scienza od alla sua divulgazione non se ne sono visti», inoltre «si è lanciato in tesi negazioniste (ammantate di furbesco libertarismo di pensiero e di beneficio del dubbio) in merito allo sterminio degli ebrei e dell’esistenza stessa dei campi di concentramento e dell’esistenza delle camere a gas». Odifreddi è un personaggio, ha continuato Giacomo Andrei, «che nel suo campo specifico non ha prodotto nulla di buono, e che perde tempo ad occuparsi in modo dilettantesco, anzi, diciamo pure, cialtronesco, di religione, storia e filosofia (pur essendo un personaggio televisivo), non merita sinceramente di ricoprire un tale ruolo onorifico».
Sono anni però che sul forum “Atei italiani” diversi forumisti esprimono vergogna verso il più famoso ateo italiano: «non contesto quello che dice», ha scritto un utente, «ma proprio la persona. Odifreddi è un’obiezione vivente contro laicismo, ateismo, ecc.; voglio dire, non è che faccia fare bella figura a chi ne condivida le idee». E ancora: «Si occupa di cose di cui non capisce una benemerita mazza. In campi come politica e religione dimostra di non essere capace di pensare di testa sua». Ovviamente ne è nata una discussione furibonda tra apologeti e difensori del gran sacerdote Odifreddi e coloro che non ritengono che la loro “fede” debba basarsi sulla divinizzazione del noto ex-matematico.
Le opinioni critiche non sono poche: «Odifreddi? Pornografia intellettuale», ha affermato un altro ateo. «Buona per una società di massa in decadenza. Buona per la borghesia. In un paese dove Beppe Grillo è un eroe popolare Odifreddi può essere un intellettuale». E ancora: «Odifreddi è si ateo, ma del tipo più infantile possibile, come la maggioranza degli atei italiani, vuoi per effetto della dominazione Vaticana, vuoi per quello che ti pare. Un ragionamento ateo dovrebbe partire da altre basi che la razionalità scientifica. Filosoficamente parlando, non è che un positivista ottocentesco riscaldato. La sua impostazione è vecchia di duecento anni, continua un filone già morto e c’è qualcosa di macabro in quello che tenta di fare a livello intellettuale. La maggioranza dei suoi lettori non è gente culturalmente preparata, per quanto ami pensarlo, e di conseguenza non si accorge di quanto stantio sia il materiale proposto: in esso manca tutta la modernità, tutto quanto è stato pensato negli ultimi 200 anni. Persino un Marxista ha un’impostazione più moderna ed attuale di quella di Odifreddi. Gli scritti di Odifreddi possono avere una grande importanza politica, una grande importanza sociale, questo è possibile. Ma intellettualmente sono anacronistici. Nietzsche, 200 anni fa, scriveva cose più interessanti sul mondo di oggi».
La critica è dura e colpisce l’obiettivo: «Odifreddi non è Heidegger, fa divulgazione, ma non è questa la sua colpa, bensì quella di non avere basi intellettuali solide. Non è filosofo e si vede. Ma anche per fare l’ideologo servono un po’ di basi, basi che mancano. Il razionalismo di Odifreddi e Dawkins è un positivismo morto e sepolto». La critica ad Odifreddi è condivisa anche tra gli intellettuali laici, come Giulio Giorello, il quale ha ironizzato recentemente: «Molto spesso le bestie ci ispirano di più degli uomini. Parafrasando l’etologo Frans De Waal, ho da imparare più da un bonobo che dal professor Piergiorgio Odifreddi».
La redazione
Anche gli atei da salotto si stanno stancando di lui? Poveri radicalchic, che hanno perso la loro fonte contro il cristianesimo.
Oh beh, un indù direbbe che è l’effetto del karma; mentre sant’Agostino… “La superbia produce discordia, mentre l’amore produce l’unione”.
E’ come un boomerang che si ritorce contro.
Ma povero Odifreddi, fa anche pena.
A questo punto potrebbe andare a chiedere ospitalità in qualche convento di frati e là trascorrere gli anni della pensione coltivando l’ orto e facendo il sacrestano( sono certo che non gli verrebbe chiusa la porta in faccia).
Vivrebbe almeno serenamente il tempo della vecchiaia circondato dall’ amore e dal rispetto dei buoni frati.
😀 😀 😀 Mi fai morire!
Bella Idea Gladio!
Ma secondo Lei il Professore dovrebbe soltanto stare con i Frati e Zappare l’orto?
Comunque se decidesse per una visita in uno di questi Conventi semiabbandonati dai “fedeli”vorrei esserne informato.
E’ dura la vita del Fraticello…..nell’era “atomica e consumistica”!!
Povero diavolo,demolito completamente,ormai il saltimbanco del pensiero dovrà trovarsi qualche sagra paesana in cui esibirsi.
Ma se gli atei non hanno il positivismo ottocentesco cosa gli rimane?
l’inferno.
Perché? Cosa hanno fatto di male per meritarsi un’eternità di sofferenze?
Stare lontani da Dio Qui
equivale a starci Li .
Ergo anche con il positivismo ottocentesco , eh già .
Un male finito non può meritare una punizione infinita. È illogico.
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? (Mt VII, 1-3)
Possibile che un agnostico come me ricordi questo insegnamento mentre dei cattolici praticanti come voi no?
In realta’, credo che l’inferno sia pressoche’ vuoto. Per andarci, bisogna rifiutare del tutto Dio, fino a pensare di non volerci avere mai a che fare. Ed alla fine, come diceva Lewis, Dio dice “sia fatta la tua volonta’”.
Invece, credo che vi siano agnostici ed atei in Paradiso; persone che hanno segretamente cercato Dio nel loro cuore ed hanno messo in pratica la sua parola meglio di tanti autodefinitisi cristiani.
Scusa ma tu che ne sai di chi ha già il posto in paradiso? Vero che si dice odiate il peccato e non il peccatore, ma…
1) Non è facile, e se un ateo dice che bisogna perché siamo cristiani non sa forse che il perdonismo equivale a nulla? Perdono è poco per volta, se no siamo robot a cui basta resettare il programma e la mente è tabula rasa, compresa i torti subiti. Seee…
2) Sta a Dio decidere chi merita il paradiso. Possiamo dire chi secondo noi, ma il giudizio finale è Suo.
…purtroppo che l’inferno sia vuoto o poco frequentato è un inganno di satana per portarci più persone possibili.
E che l’inferno sia ben colmo, non solo è confermato dalle parole di mistici e Santi che hanno avuto la “fortuna” di vederlo. Ma dalle stesse parole di Gesù Cristo e degli Apostoli.
“E’ più difficile per un ricco entrare nel Regno dei Cieli che per un cammello passare nella cruna di un ago”
“stretta è la via che conduce alla salvezza, larga quella che porta alla dannazione”
etc.
(scusate le imprecisioni ho citato a memoria)
Già, e la Madonna a Fatima (apparizione approvata dalla Chiesa) avrebbe fatto vedere ai pastorelli un luogo vuoto in cui non ci va nessuno…
L’apparizione e i “tre segreti” di Fatima vennero utilizzati dalla Chiesa in funzione anticomunista.
Ma mica le ho fatte io le pene . Anzi è più che logico , l’inferno sarà un luogo dove non c’è Dio semplicemente appunto come specchio della nostra vita lontana da Dio, invece essere vicini a Dio significa poi in Paradiso stare la davanti a lui a osservare e partecipare al Suo Essere. Non ho condannato nessuno e non ho benedetto nessuno , anche perché non sono io che giudico . Quindi trolla di meno .
Ho sempre amato quando gli agnostici (in questo caso ammiratori di Satana, come ben ricordo da una tua precedente apparizione) cercano di insegnare ai cattolici ad esser tali. E’ proprio una cosa che dà soddisfazione, come sentir blaterare Cacciari di teologia e di Sacra Scrittura, ben dimentichi che il cattolicesimo non è una religione del libro come Islam ed ebraismo; ma si sa, ci mancherebbe altro che non si possa dir la propria.
Detto questo, il non giudicare è rivolto agli uomini verso le altre persone (ovverosia a non accusare l’individuo bensì solo le azioni, poiché siamo tutti peccatori) non a Dio: Dio è giudice (vedasi “Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio” (Romani 2, 5) e non può che essere così perché la misericordia non può prescindere dalla giustizia.
Detto questo, l’Inferno è pieno, eccome se è pieno: delle anime dei peccatori morti impenitenti in stato di peccato mortale e dei demoni. Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini, ma se questi si escludono, Lo detestano o Lo ignorano come possono costoro voler e poter vivere la vicinanza con il Signore? Come possono coloro che non lo hanno amato voler conoscere l'”Amor che move il sole e l’altre stelle”? Dio lascia libero arbitrio all’uomo, e nel Suo giudizio tiene conto di coloro che, ostinatamente, Lo hanno rifiutato.
la mia ovviamente era una battuta forte oppure una constatazione di una delle definizioni di “inferno”, cioè quella che ha giustamente compreso Giacomot.
come scrisse un religioso: andare all’Inferno (notare maiuscolo) è difficile, ma non impossibile.
Caro amico,
l’inferno è il luogo dell’auto esclusione. L’inferno non è una punizione inflitta da Dio, ma una libera scelta dell’uomo. Nel momento della morte, in un solo istante, l’uomo viene giudicato in base alla sua vita… il giudizio consiste nello stare “nudi” davanti alla verità in piena consapevolezza di quello che abbiamo vissuto. NOn esisteranno più le varie scusanti che ci siamo inventati per giustificare le nostre condotte, saremo soli davanti alla nostra coscienza.
Ti faccio un semplice esempio… prendiamo un nazista, un’aguzzino di un campo di sterminio. La sua scelta sarà: vuoi vivere nel paradiso, insieme a tutti quelli che ai ucciso e torturato, rinnegando tutta la tua vita e godendo della felicità di quelli che odiavi?… credi che la risposta positiva sia così scontata?
…non preferirà forse estare solo, lontano da tutto? Questa lontananza è il male dell’inferno. Purtroppo non sarà veramente solo, sarà circondato da esseri immondi come lui, esseri che sfogheranno contro se stessi e gli altri il male a cui si sono abbandonati: non un conforto, non una parola gentile, non una carezza… non è forse questa rabbia una fiamma che arde più del fuoco? Non è forse questa emarginazione a gelare più del ghiaccio?
Eh prima di mandare la gente all’ inferno… e poi non sta a noi, non sta a noi…
Un personaggio dei ” Miserabili” di Victor Hugo, il vescovo di Digne, un sant’uomo, prima di giudicare una persona, fosse anche stato un grande peccatore,soleva dire :” vediamo per che strade è passata la colpa…”
Schopenhauer, per es.
Ben poca cosa, con tutto il rispetto per Schopenhauer.
Grande professore!
Beh sì, perché l’ateismo è solo positivismo ottocentesco. Quindi prima del positivismo l’ateismo non esisteva. Non fa una piega…
L’ateismo – per come lo intendo io – è materialismo. Il positivismo ottocentesco prevedeva una visione meccanicistica della realtà, dove tutto era frutto del caso e veniva negato ogni tipo di rapporto metafisico con l’universo.
Ateismo = Materialismo
Altrimenti non si parla di Ateismo ma di Agnosticismo, una posizione molto più intelligente da mantenere, dato che si fonda non sull’arroganza tipica dell’ateo materialista – che crede di sapere che non esiste nessun Creatore – ma sul concetto di ignoranza intesa come “mancanza di conoscenza”.
Anche l’agnostico, come tutte le persone a questo mondo (tranne gli atei duri e puri, ma sono davvero pochissimi), è alla ricerca di un senso nella vita e nell’universo. Non è detto che questo senso si trovi per forza nel Nuovo Testamento.
Lei parla di materialismo, io, da fisico, non so nemmeno cosa sia la materia…
Un pugno di mosche
Prima dell’ateismo c’erano i romani a perseguitare i cristiani. Tanto per citare i più famosi.