Le coppie infertili minano le basi del matrimonio?

Famiglia 3Il matrimonio, di cui parla l’articolo 29 della nostra Costituzione, non può essere assimilato ad un cosiddetto “matrimonio omosessuale”, perché manca in maniera intrinseca l’orientamento alla fecondazione e alla procreazione, che rimane un fine fondamentale della società naturale chiamata famiglia e fondata sul matrimonio.

Gli epigoni dell’Arcigay e di Franco Grillini vorrebbero modificare la Costituzione per estendere anche a loro il matrimonio, così come vorrebbero fare le comunità poligamiche, numerosi praticanti dell’incesto e diverse coppie minorenni. Tutte categorie per cui il matrimonio non è previsto. Altri invece, come l’ex presidente dell’Arcigay, Tommaso Cerno, invitano gli omosessuali ad andare «al di là dal matrimonio classico borghese, che peraltro contiene in sé la parola ‘madre’ alla quale la cultura omosessuale è tendenzialmente estranea».

Chi vuole violentare la Costituzione per introdurre i propri desideri, frequentemente usa un argomento apparentemente efficace per smentire che il matrimonio implica l’orientamento alla procreazione (ignorando la parola stessa, come dice Cerno, cioè “matrimonio”, “matris”, madre). Questo argomento è la questione della sterilità: se le coppie eterosessuali infertili possono sposarsi, allora la capacità di procreare non è un prerequisito essenziale per il matrimonio. Pertanto, dicono, anche agli omosessuali dovrebbe essere consentito di sposarsi, esattamente come le coppie sterili eterosessuali. Queste affermazioni sono ragionevoli soltanto se non vi è alcuna distinzione tra la sterilità delle relazioni omosessuali e la sterilità di una coppia eterosessuale sterile.

Eppure è abbastanza semplice far notare la differenza che invece sussiste: mentre le relazioni omosessuali sono essenzialmente sterili, alcuni rapporti eterosessuali sono solo accidentalmente sterili. Ovvero, l’infertilità di alcune coppie eterosessuali va vista come un’eccezione e non può pregiudicare in alcun modo il significato del matrimonio contratto nella normalità, cioè quando entrambi i coniugi siano in salute. Il potere di procreare, nel caso delle coppie eterosessuali (sempre) accidentalmente sterili, non si può esprimere per un motivo, spesso temporaneo, che è dovuto a problemi di salute. In gran parte dei casi l’infertilità delle coppie eterosessuali è curabile, ad esempio tramite la Naprotecnologia o un intervento chirurgico. La sterilità delle coppie omosessuali, invece, non è un’eccezione, non è una patologia e non è dunque curabile, poiché la natura (o la Natura) ha originariamente deciso di donare la fertilità soltanto alle coppie sessualmente complementari. Le eccezioni confermano la regola.

Ancora: le coppie eterosessuali infertili rimangono sempre potenzialmente procreative, mentre le coppie omosessuali non possiedono e non possiederanno mai alcuna potenzialità procreativa. L’amore omosessuale è essenzialmente sterile, mentre l’amore eterosessuale sarà sempre potenzialmente procreativo, anche per le coppie che hanno superato una certa età. La coppia omosessuale e quella eterosessuale si diversificano dunque fin dalle fondamenta ed è la legge ad imporci di trattare in modo eguale situazioni uguali ed in modo diverso situazioni diverse.

La famiglia è la cellula della società perché è il luogo del ricambio generazionale, della conservazione della società stessa. Il matrimonio allora è un bene non solo importante, ma essenziale per la sussistenza della società stessa e dunque è antecedente ad essa, immodificabile dalla legge.

Mentre in molti Paesi sono state minate le basi del matrimonio, questo non è accaduto in Croazia dove per la prima volta in Europa è stato chiesto un parere alla popolazione su un argomento tanto delicato, al contrario di come è stato imposto politicamente in Francia e Regno Unito. Il 66% di chi si è recato alle urne, andando contro le pressioni politiche e mediatiche e prendendosi i prevedibili insulti degli omofascisti, ha risposto di voler esplicitare nella Costituzione che il matrimonio è esclusivamente un’unione tra un uomo e una donna. Ha votato il 38% della popolazione, anche perché non c’era alcun quorum da raggiungere. Un anno fa, ancora una volta grazie al referendum, hanno deciso allo stesso modo gli abitanti del Nord Carolina.

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

186 commenti a Le coppie infertili minano le basi del matrimonio?

« nascondi i commenti

  1. Maria Siti ha detto

    “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.”

    L’articolo 29 NON parla di matrimonio naturale ma di SOCIETA’ naturale.

    Non c’e’ assolutamente scritto che la famiglia, per essere considerata tale, deve necessariamente essere orientata alla procreazione!

    Avete inventato tutto!

    Il matrimonio “naturale” non esiste nell’articolo 29, nè si capisce a quale forma di matrimonio ci si debba riferire (esistono diverse forme in diverse culture umane, compresa la poligamia)

    Inoltre.. per voi cattolici faccio notare che sono considerate famiglie anche quelle formate da due sole persone che NON vogliono avere figli o che non possono.

    E ci sono anche famiglie formate da due persone “sterili” ma che scelgono l’adozione!

    Mi spiace ma ogni tentativo di impedire il riconoscimento delle unioni gay s’infrange contro il muro della semplice realtà e razionalità.

    • Giacomot ha detto in risposta a Maria Siti

      Che rabbia ragazzi ! Ohohoh
      Se fosse come dici tu si dovrebbe accettare qualsiasi tipo di coppia , ma a quanto pare la realtà ci dimostra che non è come dici tu , se no ora non saresti quà a sbraitare con tale foga .
      Ah e come gia abbiamo fatto notare quello delle coppie omosessuali è un impedimento intrinseco quello di non poter fare figli , per gli etero è patologico o libera scelta (sì) quindi ininfluente di fronte all’adozione . Ma forse tu ritieni figlio anche un cane .
      Tanto a vedere i danni che l’omo-genitorialità (la quale purtroppo non permette di concepire , guarda un pò) porta ,all’educazione dei bambini,non me ne dovrei neanche stupire se uno decide di dare un’educazione da cani .
      Almeno tu sei coerente . Accetti qualsiasi cosa ! (anche l’omicidio?)
      Ma ti sei mai chiesa perché per generare vita serve a forza UN uomo 1 e + UNA donna 1 ? (= 3 ? vabbe lasciamo stare eheh) O la trovi una costruzione sociale ? Un’invenzione ? Cioè , la natura ha permesso di far concepire degli esseri viventi a due esseri viventi di sesso diverso perché non sapeva cosa fare o forse , come per ogni altra cosa presente in natura , lo ha permesso per un preciso motivo ?
      Ma forse è inutile parlare con la razionalità in persona . Già .

      • Antony ha detto in risposta a Giacomot

        Lascia pardere, non ci arriva

        • Giacomot ha detto in risposta a Antony

          Ha la testardaggine di un bambino !
          E ragiona pure come un bambino !
          Cioè ! Magari mi facesse capire con un po di logica dove sta il giusto in cio che dice(nel matrimonio gay, in quello poligamico o tra minorenni e maggiorenni o tra amici o nell’omicidio o nell’adozione di un cane come figlio , visto che a questo punto usando il suo ragionamento la parola famiglie arcobaleno comincia a svelarmi tutti gli assi nella manica degli attivisti lgbtq che lei , da brava persona razionale segue e appoggia) , ma niente , usa solo luoghi comuni e gira pure male la frittata senza rendersi conto della fallacia nella quale ogni volta cade !
          Non è possibile ! È inconcepibile !

      • gladio ha detto in risposta a Giacomot

        Ragazzi, Ma non sprecate tutto ‘ sto tempo a cercare di far capire qualcosa con argomenti sensati a queste zucche bacate, è come lavare la testa all’asino!

        Far certi discorsi non conviene a chi ” ha stoppa in capo ed acqua nelle vene”
        ( come diceva una canzonetta…).

    • giovanni ha detto in risposta a Maria Siti

      La realtà e la razionalità ci dicono, cara Maria, che la famiglia è un istituto naturale, come riconosciuto dalla nostra Carta costituzionale.
      Di conseguenza non può essere una realtà di diritto positivo, ossia creata dalla legge.
      La Costituzione e l’ordinamento giuridico ci dicono che esite la famiglia, ne prendono atto e la disciplinano (principalmente sotto il profilo delle modalità di instaurazione del vincolo e nella sua fase patologica, ma non nella sua fisiologia) in quanto preesistente alla legge, all’ordinamento giuridico e alla società stessa.
      Tutto qui è il succo: la legge non potrà “creare” la famiglia perché quest’ultima ne costituisce il presupposto.
      Non è poi così difficile da capire.

      • Maria Siti ha detto in risposta a giovanni

        Allora perchè cavolo è stato citato un articolo della costituzione?

        Dopo che vi ho fatto notare che non dice affato quello che sostenete voi, dici che la legge non serve..

        se la legge non serve allora a maggior ragione vanno benissimo le unioni gay..

        insomma decidetevi!

        Continuate a girare intorno..

        • Dario ha detto in risposta a Maria Siti

          Veramente Maria, il fatto che la legge non crei la famiglia, non vuol dire che non serva ad essa. Infatti Giovanni dice che la legge ha lo scopo di disciplinare questa caratteristica propria della natura umana chiamata ‘famiglia’. E considerati tutti gli attacchi che sta ricevendo la famiglia negli ultimi anni, è giusto che la legge ci ricordi (ma non ‘ci dica’, come se fosse una sua creazione) la natura della famiglia.

        • giovanni ha detto in risposta a Maria Siti

          Giusta la premessa: “la legge non serve…” (a “creare” la famiglia, aggiungo io).
          Ma è sbagliata e contraddittoria la conclusione cui giungi: “vanno benissimo le unioni gay..”.

          In realtà la coppia omosessuale va benissimo finché resta tale.
          Non va più bene quando dalla legge viene equiparata a quella realtà completamente diversa che è la famiglia.

          Dài, non è difficile arrivarci. 😉

        • Karma ha detto in risposta a Maria Siti

          L’articolo 29 della Costituzione parla di famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, l’unico matrimonio possibile è ovviamente quello naturale.

          Se la Costituzione parlasse anche di matrimonio omosessuale le nozze gay sarebbero legali.

          Ancora una volta si conferma che gli omofascisti sono ignoranti!

        • Giacomot ha detto in risposta a Maria Siti

          1° La nostra legge vieta i matrimoni gay ergo cio che dici su di essa è completamente errato .
          2° Qui stiamo parlando dell’etica , della natura , non di qualcosa che ci determina in base alle mode e come ci gira .
          3° La famiglia esiste da prima della legge e non è mai ,e dico mai , stata tra due umani di sesso uguale .
          4° La famiglia è formata da due umani di sesso opposto in quanto è nella nostra natura poter concepire solo tra rapporti etero . Ergo ,secondo natura , il bambino ha il diritto ,e direi il dovere , di nascere sotto la protezione di due umani di sesso diverso .
          5° Se dici che la famiglia può essere composta anche da due umani di ugual sesso significa che stai dicendo che non c’è differenza tra rapporti etero e rapporti omo , ergo stai cadendo nel grande errore della cieca idolatria e per principio di coerenza lo dovresti aprire anche a qualsiasi tipo di coppia .
          6° È stato dimostrato da rapporti psicologici che in una famiglia omogenitoriale l’educazione del bambino non è adatta , quindi figuriamoci in altri tipi . Questa è la dimostrazione che come si deve nasce tra il rapporto di due umani di sesso diverso , si deve crescere tra il rapporto di due umani di sesso diverso .
          7° Ecco la dimostrazione che non siamo noi che facciamo libero arbitrio dei termini ma tu e tutti quelli che la pensano , errando , come te .

          Ora prova a rispondermi su questi semplici punti , provaci .

        • J.B. ha detto in risposta a Maria Siti

          Ricorda che il diritto naturale e preesistente al diritto dello stato (positivo) per cui il diritto statale si limita a riconoscere i diritti naturali dell’uomo proprio perché sono naturali e non calati dall’alto di una norma di emanazione statale! 🙂

    • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

      Vorrei farti notare che la società di cui si parla è quella presa in considerazione dall’antropologia.
      Ritengo pertanto utile un un copia-incolla su quanto scrive al riguardo l’encicoredia Treccani.

      “Anche nelle sue forme più semplici, l’ordinamento sociale appare determinato da una serie di fattori di varia natura. Rispetto alla distribuzione territoriale, il tipo di società più semplice è dato dal gruppo domestico o famiglia, occupante una o più abitazioni congiunte; l’unione di più gruppi domestici coresidenti può costituire un villaggio, mentre la città, in senso proprio, non era molto diffusa nelle culture sulle quali, un tempo, si soffermava l’attenzione degli etnologi, anche se occorre ricordare l’America precolombiana messico-andina e gli imperi medievali del Sudan e del Golfo di Guinea.

      Le relazioni tra gli individui di uno stesso gruppo sono determinate, a loro volta, da vari fattori: matrimonio, discendenza, coabitazione ecc., che sono alla base della formazione della famiglia. Il sesso determina talora divisione del lavoro, esclusioni dalla vita politica e religiosa; l’età giovanile stabilisce doveri (di lavoro, di servizio militare), quella matura e senile privilegi (comando politico, funzioni sacerdotali); mentre determinate attività artigiane, particolarmente la siderurgia, come pure alcune attività economiche, collegate sovente a fattori etnici, danno vita a divisioni interne del gruppo, quali le classi sociali e le caste.

      I sistemi di discendenza, estesi oltre i confini della famiglia, portano alla formazione di gruppi uniti dalla consapevolezza di una comune origine genealogica (discendenza; lignaggio). La loro coesione, oltre che da fattori puramente sociali, dipende anche da motivi religiosi ed economici (orgoglio di una discendenza illustre, conservazione di privilegi ecc.). Sul sistema di discendenza unilineare è basato il clan o stirpe, di solito più vasto del lignaggio e costituito dall’unione di più lignaggi, mentre parlando di gruppo etnico (o tribù) si intende una forma di organizzazione sociopolitica, superiore al gruppo di discendenza (lignaggio o clan), ma meno articolata del chiefdom (potentato, principato) o dello Stato, solitamente fondata sulla condivisione di tratti linguistici e culturali, nonché sull’occupazione di un determinato territorio: non sempre tuttavia queste condizioni si verificano tutte in modo concomitante. Si hanno infatti gruppi, come quelli inuit, dispersi su un territorio vastissimo e non continuo; altri invece, come i Fulbe, che hanno subito i più vari influssi esterni, e così via.”

    • Karma ha detto in risposta a Maria Siti

      Maria Siti non conosci nemmeno la Costituzione, dovresti vergognarti come minimo. L’articolo 29 della Costituzione parla di famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e ovviamente si intende l’unico tipo di matrimonio legale in Italia, ovvero quello naturale.

      La Costituzione non potrebbe parlare di matrimonio omosessuale, altrimenti non sarebbe illegale in Italia.

      Maria Siti…DEVI SVEGLIARTI!!!!

    • Fabrizia ha detto in risposta a Maria Siti

      Cara Maria, il “matrimonio” è quella istituzione dove si uniscono un uomo e una donna, o un essere XY con un essere XX, e questa unione è alla base della famiglia.
      Se si chiamerà matrimonio l’unione omosessuale, bisognerà trovare un altro nome per l’unione tra un uomo e una donna, l’unica unione da cui può nascere la vita , un figlio, e con ciò quel gruppo di umani che si chiama famiglia.
      Non ci piace? Peccato! Però questi sono i fatti.
      Leonardo e Michelangelo, geni come sono, non avrebbero mai potuto generare niente. I due etero più cretini, invece, possono trasmettere la vita. L’unione tra due omosessuali possiamo chiamarla unione civile, un grande amore, l’intesa della vita… Ma non è un matrimonio.

    • Sacha Alessandro ha detto in risposta a Maria Siti

      Tu parli di società naturale, e che significa società naturale? Come dice l’articolo stesso, la famiglia è la cellula della società, la famiglia DEVE procreare i cittadini del futuro, lo Stato necessita di giovani, non di vecchi (come quelli che ci governano) e poi sia che ti sposi in Chiesa o in Comune, sempre i 3 articoli della Costituzione relativi al matrimonio ti leggono, il 147 dice che la famiglia deve mantenere, istruire ed educare la PROLE (non ho inventato tutto, giuro). Gira e rigira sempre di figli si parla, del resto non ci si sposa per amore verso il prossimo, bensì per metter su famiglia, FIGLI. Lo Stato vuole soltanto carne fresca tramite cui produrre denaro, ricchezza! A mio dire ė controproducente incentivare supposti di famiglie che materialmente, naturalmente, non possano elargire suddetta carne fresca. Che cosa, di come funzioni uno Stato, di come si costruisca, ti sfugge? Maria Teresa, regina antecedente a Maria Antonietta, ebbe ben 18 figli, credi che li abbia concepiti per Tu parli di società naturale, e che significa società naturale? Come dice l’articolo stesso, la famiglia è la cellula della società, la famiglia DEVE procreare i cittadini del futuro, lo Stato necessita di giovani, non di vecchi (come quelli che ci governano) e poi sia che ti sposi in Chiesa o in Comune, sempre i 3 articoli della Costituzione relativi al matrimonio ti leggono, il 147 dice che la famiglia deve mantenere, istruire ed educare la PROLE (non ho inventato tutto, giuro). Gira e rigira sempre di figli si parla, del resto non ci si sposa per amore verso il prossimo, bensì per metter su famiglia, FIGLI. Lo Stato vuole soltanto carne fresca tramite cui produrre denaro, ricchezza! Che cosa, di come funzioni uno Stato, di come si costruisca, ti sfugge? Rammenta, Maria Teresa regina di Francia antecedente Maria Antonietta ebbe ben 18 figli, credi che li abbia concepiti per superare il guinnes world record?

    • gladio ha detto in risposta a Maria Siti

      TITOLO II
      RAPPORTI ETICO-SOCIALI
      Art. 29.
      La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

      E il “matrimonio” in questione ,nell’intenzione degli stesori della Costituzione era quello fra uomo e donna, questo è lampante, basta solo avere un minimo di onestà (e di dignità) intellettuale per ammetterlo.

      Figuriamoci se i padri costituenti pensavano all’ unione di due finocchi in termini di matrimonio, ma andiamo1

      Mariettina, datti ‘ na svegliata!

    • J.B. ha detto in risposta a Maria Siti

      Risposta molto molto molto semplice. Ricordati che la Costituzione Repubblicana e stata scritta nel ’46 – ’47 e che l’interpretazione autentica della norma e da ricondursi alla volontà del legislatore (vale a dire il Costituente) secondo cui il matrimonio non può essere esteso a soggetti dello stesso sesso. Interpretazione confermata dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 138/2010. Mi dispiace ma pare ti sia inventata tutto tu. 😉

    • harryburns ha detto in risposta a Maria Siti

      allora le coppie eterosessuali che non hanno figli non li hanno per due motivi:
      1) non vogliono averne
      2) non possono averne.

      1) non VOGLIONO averne: certo non si può fare un processo alle intenzioni prima del matrimonio, sarebbe ridicolo. E comunque chi non vuole averne rimane potenzialmente fecondo.

      2) chi NON PUO’ averne invece è sterile. Cioè ha un disfunzione (una funzione corprorea naturale di uno dei due – o di entrambi – i partner è compromessa). Una malattia, perchè la sterilità è una malattia.

      siccome le coppie gay rientrano a pieno titolo in questa seconda categoria possiamo dedurre che la coppia gay è malata?

  2. Sophie ha detto

    Società: insieme di individui che condividono alcuni fini e comportamenti e si relazionano congiuntamente in vista della realizzazione di scopi comuni. La famiglia. Ce la fai?

    Naturale: che segue le leggi della natura.

    La natura vuole che solo l’uomo e la donna procreino e non ricacciare la storia degli animali perchè l’uomo non è un animale nè viene da un animale.
    Gli sterili sono sterili nel corpo, gli omosessuali nell’unione quindi il paragone non regge.

    • alessandro pendesini ha detto in risposta a Sophie

      …..l’uomo non è un animale ne viene da un animale…..
      Sophie Dixit !
      @Sophie
      –Posso chiederle, se « l’uomo non è un animale ne viene da un animale » come lei sostiene, a quale regno appartiene ? Animale , Vegetale, Minerale ? altro ?
      –Che differenza esiste tra una coppia eterosessuale che decide di unirsi in matrimonio ma non vuole avere figli, e una coppia omosessuale che si unisce in matrimonio (quando la legge lo permette) ma non puo’, ovviamente, avere figli ?
      –Domanda : il matrimonio deve solo essere considerato pertinente e eticamente valido a condizione che si facciano figli ?

      • Ateofago ha detto in risposta a alessandro pendesini

        se « l’uomo non è un animale ne viene da un animale » come lei sostiene, a quale regno appartiene ?

        As usual, lei confonde le acque apposta. Sophie non ha detto che l’uomo non appartiene al regno animale. Ha detto che non è un animale (es. non è un rinoceronte né un cavallo né un elefante né un maiale né qualsiasi altro essere che possa essere definito “animale”) ed ha detto che non viene da un animale (es. non nascono uomini da elefanti né da cavalli né da cervi né da facoceri né da qualsiasi altro essere che si definisce “animale”).

        Che differenza esiste tra una coppia eterosessuale che decide di unirsi in matrimonio ma non vuole avere figli, e una coppia omosessuale

        Differenza sostanziale: l’apertura alla possibilità di procreare naturalmente. Una coppia eterosessuale che per qualche motivo non vuole o non può avere figli non ha alcun impedimento tecnologico (pillole, preservativo, spirale, diaframma) né sostanziale (omosessualità, minorenni, animali) per il concepimento di esseri umani. In una coppia eterosessuale la non possibilità alla procreazione è accidentale. In una coppia omosessuale la non possibilità alla procreazione è sostanziale.

        il matrimonio deve solo essere considerato pertinente e eticamente valido a condizione che si facciano figli ?

        Ovviamente no, per quanto detto.

      • Sophie ha detto in risposta a alessandro pendesini

        No domando io. Qual’è la differenza fra due eterosessuali che copulano e due omosessuali che copulano?

  3. Maria Siti ha detto

    No, non ce la faccio.. a seguire arbitrarie interpretazioni.

    Nell’articolo non c’e’ scritto che la famiglia deve esser orientata alla procreazione.

    E nelle definizione di società ci si riferisce al raggiungimento di obiettivi comuni (istruzione, giustizia, sanità..), che c’entra la famiglia e il vietare le unioni gay?

    E La natura non dice che ti devi sposare!
    (oltre al fatto che le leggi naturali sono violente ed immorali)

    La famiglia è sicuramente un’istituzione importantissima ma per favore non strumentlizzatela in modo cosi spudorato.

    • Giacomot ha detto in risposta a Maria Siti

      Ma ti rendi conto che se non si rende la famiglia e il matrimonio un’istituzione limitata solo a chi,secondo natura, può procreare (come ancora è fortunatamente) si rende l’interpretazione arbitraria ?
      Ti rendi conto che è proprio con il tuo ragionamento che si rende arbitrario ogni singolo termine del dizionario ?
      Si toglie la Verità intrinseca di ogni cosa e si riempie con il desiderio perverso dell’uomo di riempire subito quel vuoto , lasciato dalla Verità , rendendo l’esistenza stessa relativa e senza senso .
      È proprio vero , e me ne rendo sempre di più conto :
      Quando il cielo si svuota di Dio, la terra si riempie di idoli” .
      È questo quello che sta succedendo , e no ,non è un luogo comune o un’invenzione ,è un’Inferno ; una realtà sempre più concreta che noi stessi stiamo costruendo .

    • Sophie ha detto in risposta a Maria Siti

      “La famiglia è sicuramente un’istituzione importantissima ma per favore non strumentlizzatela in modo cosi spudorato.”
      Ma più che altro non ridicolizzarla parlando di famiglie gay!

    • Andrea. ha detto in risposta a Maria Siti

      Appunto, l’hai detto: Istituzione.

      La Famiglia ed il Matrimonio sono anche Istituzioni, non si può pretendere di minarle alla base per il capriccio di qualche d’uno!

      Se è per questo ci sono gli anarchici che non vogliono lo Stato, cosa facciamo? Lo modifichiamo in modo che sia accettabile anche per loro?

      • Maria Siti ha detto in risposta a Andrea.

        L’articolo 29 (ma l’hai letto??) non dice affatto che la famiglia per essere considerata tale deve essere orientata alla procreazione, questa è una VOSTRA modifica.

        Non vi entra in testa questa cosa?

        Se avete davanti due persone omosessuali che fate?
        gli dite: “voi non potete formare una coppia perchè…”
        ..non lo facevano i romani?
        ..il mondo cade nel baratro dell’apocalisse?
        ..lo vietano le Sacre Scritture?
        (quelle che suggerivano che la terra fosse ferma ed il sole girava?)

        vi sembrano motivi razionali questi?
        E’ ovvio che prima o poi le unioni gay saranno riconosciute, non esiste nessun motivo valido per escluderli, come abbiamo appena visto.

        Non fatevi istigare come fanno i leghisti dopo 20 anni ancora con il grido di “Secessione, secessione!”

        Sono slogan buoni per fare polemica e per prendere il consenso e i soldi, vi fate solo sfruttare..

        altri ci guadagnano e a voi vi fanno fare la figura dei ridicoli tanto quanto i leghisti con le corna sugli elmetti.

        e basta, mandateli a cagare!

        • Sophie ha detto in risposta a Maria Siti

          Stai cercando di aizzarci contro la Chiesa? O Maria (e manco lo meriti un nome del genere) ma non farmi ridere! 😀

          • Daphnos ha detto in risposta a Sophie

            No, cara Sophie. Sta cercando di aizzarci contro noi stessi! 🙂 🙂 🙂

            Certo anche tu potresti darle un po’ di soddisfazione… 😉 !

            • Dario ha detto in risposta a Daphnos

              Noto poi che Maria si è fermata all’articolo 29, e in effetti quest’ultimo non dice apertamente che i coniugi devono procreare. Ma lei, a sua volta, ha letto gli articoli 30 e 31? Lì si parla dei doveri e diritti dei genitori presso i figli (e i figli sono così importanti che vanno tutelati anche se nati fuori dal matrimonio)e si afferma che lo stato deve proteggere maternità, infanzia e gioventù. Se la famiglia, per essere tale, non avesse davvero bisogno della procreazione, perchè allora ci sono questi due articoli? Il fatto, cara Maria, è che l’articolo 29, definendo la famiglia una società naturale, considera scontato, logico, e naturale, che il frutto principale di quella unione sia la nascita dei figli (e se non arrivano, c’è l’adozione). Infatti l’importanza della famiglia naturale tra uomo e donna, il motivo per cui le leggi la proteggono così tanto, è che tale unione permette alla società di continuare ad esistere, fornendole nuovi membri la cui educazione è affidata ai genitori (e lo stato deve aiutarli).

              • Maria Siti ha detto in risposta a Dario

                Ma che c’entrano i gay?

                La famiglia puo prevedere dei figlinaturali o adottivi e DEVONO essere tutelati è ovvio e allora?

                Le unioni gay non sono in contrasto con le unioni ETERO!!

                Vi hanno fatto credere che sia un aut aut.. ma non è cosi!!

                Se i figli vanno tutelati allora i gay non posso formare una coppia??

                Ma che discorsi fate?
                lo capite che è SOLO polemica?

                • Karma ha detto in risposta a Maria Siti

                  Le unioni gay sono in CONTRASTO con la Costituzione.

                  I gay possono formare una coppia ma NON SARANNO famiglia, lo dice l’articolo 29 della Costituzione.

                  Ma che discorsi fai? Lo capisci che è solo omofascismo?

                • Dario ha detto in risposta a Maria Siti

                  Be, Maria, se lei nel messaggio delle 17:19 scrive:
                  ‘L’articolo 29 (ma l’hai letto??) non dice affatto che la famiglia per essere considerata tale deve essere orientata alla procreazione’ e io invece affermo, citando gli articoli 30 e 31, che la procreazione è davvero tra gli elementi basilari dell’essere famiglia (che la costituzione non cita apertamente solo perchè lo considera ovvio), è chiaro allora che le coppie gay non possono essere riconosciute come famiglia, perchè sono per loro stessa natura sterili.
                  Riguardo l’adozione e la tutela, mi dispiace, ma il bambino ha bisogno per crescere della complementarietà tra maschio e femmina, si è sempre fatto così, quindi perchè dovremmo cambiare questo meccanismo utile alla maggioranza per accontentare la minoranza di una minoranza. Lei che dice a noi di capire, capisca a sua volta che quelli che premono per il matrimonio gay non rappresentano affatto gli omosessuali, sono piccoli gruppi bravi a fare la voce grossa mediaticamente, dando l’impressione di rappresentare tutti, ma il grosso degli omosessuali non sa che farsene di un matrimonio, gli basta essere lasciati liberi di vivere la propria vita, e quelli che vogliono fare coppia, la fanno senza voler scoppiazzare gli etero. Se poi parliamo degli omosessuali che sono pure contrari alle nozze omosex, il fronte dei contrari aumenta ulteriormente.

          • Sophie ha detto in risposta a Sophie

            “C’è Uno che dimora sul circolo della terra, i cui abitanti sono come cavallette, Colui che distende i cieli proprio come un fine velo, che li spiega come una tenda in cui dimorare» (Isaia 40:22,)”

            “Egli distende il settentrione sul vuoto, sospende la terra sul nulla” (Giobbe 26:7)

            Cara furbetta, pare che nella Bibbia Dio sappia che la Terra è tonda e sospesa. Qui non convertirai nessuno al tuo satanismo del Dio che non esiste. Vai a trollare da un’altra parte.

            • Daphnos ha detto in risposta a Sophie

              Credo si riferisca a Giosuè e al “fermati o Sole” (almeno suppongo; dubito che sappia di cosa sta parlando, come tutti gli altri “spiriti liberi” che avanzano per pregiudizi e per sentito dire). Tuttavia secondo me è meglio evitare di entrare in questo campo e ricordare che Bibbia alla lettera, Bibbia allegorica o nessuna Bibbia, ciò di cui parliamo è semplicemente questione di buon senso.

    • edoardo ha detto in risposta a Maria Siti

      Le leggi naturali NON sono violente ed immorali, sono molto più immorali tanti comportamenti umani generati dall’imprigionamento culturale.
      Le leggi naturali sono dei meccanismi efficientissimi per colmare una necessità progredendo in modo ineluttabile: la radioattività, per esempio, viene percepita da molti uomini come negativa, ma non lo è affatto, è un potente costruttore della materia, i terremoti sono le manifestazioni tangibili dell’incessante processo di ringiovanimento della litosfera.
      E’ sommamente immorale, secondo me, che alcuni esseri umani si vogliano arrogare il diritto presunto di vivere più a lungo possibile, autentica follia, salvo lamentarsi poi della sovrappopolazione.
      La Natura non dice espressamente che ti devi sposare, nel senso di contrarre matrimonio, ma obbliga un maschio e una femmina sessualmente distinti a procreare. Non intendo dire che u maschi e le femmine devono necessariamente procreare, ma se vogliono procreare devono obbligatoriamente passare attraverso le forche caudine dell’accoppiamento tra un maschio ed una femmina, con l’eccezione delle specie ermafrodite (invertebrati, dunque molto “giù” nella catena evolutiva).
      Alcune specie sono monogame strette (le volpi, mammiferi superiori), altre sono poligame, ma devono tutte passare attraverso l’accoppiamento di maschio e femmina.
      La specie umana (specie notoriamente suicida negli ultimi tempi), vorrebbe eludere questa ferrea legge di Natura con l’inseminazione artificiale come si fa in zootecnia per alcune specie allo scopo di prevenire lacerazioni che sfociano in setticemia (io abito in campagna e vedo animali accoppiarsi e non venitemi a dare lezioni su questo).
      E vorrebbe allungare la vita chirurgicamente, farmacologicamente, sinteticamente, il più possibile, e non vuole capire che la vita ha dei limiti perché la Natura ha imposto dei paletti all’agire delle specie viventi: quando uno è troppo vecchio è totalmente improduttivo ed un consumatore esagerato e dovrebbe avere il coraggio ed il buon senso (che latita) di lasciare lo spazio a chi ha da venire dopo di lui, avendone pienamente diritto.
      E’ ALMENO dal neolitico che esiste il concetto di famiglia uomo-donna + parenti vari. Non sappiamo nel paleolitico.
      Io sono diventato acerrimo nemico non delle unioni omosessuali, alle quali non do tutta questa importanza che vorrebbero avere nel senso che per me sono eventi più che marginali, ma di questa nuova antropologia che mira a “creare” una sorta di Homo Sintethicus, una specie sedicente umana disgiunta dai meccanismi e dalle logiche naturali. Un costrutto culturale, dunque contingente e che non risponde ai criteri universali che regolano nelle loro innumerevoli sfaccettature, tutto il pianeta da qualche miliardo di anni in qua.
      Contro questa nuova antropologia combatto e combatterò, perché è folle e delirante, e quando la Natura si riprenderà ciò che la specie umana si illude di averle tolto, allora saranno cavoli amari.
      Difendere la famiglia naturale non è strumentalizzazione. E’ riconoscere una realtà incontrovertibile.
      Poi gli omosessuali hanno tutta la libertà di stare insieme e di fare quello che gli pare, sessualmente parlando.
      Ma non vogliano demolire la famiglia uomo-donna (come Mario Mieli diceva espressamente di voler fare), perché quello è un crimine, anche se la legge lo consente.
      Il mutamento antropologico portato avanti dagli intellettuali oggi mira proprio a voler distruggere l’istituto matrimoniale uomo-donna, con l’appiglio dei matrimoni omosessuali e le adozioni di bambini non pre-esistenti la coppia e l’inseminazione artificiale di donne (qui sarebbe davvero il caso di parlare di “fattrici” come negli allevamenti riproduttivi, la cui consistenza numerica viene misurata come numero di fattrici) estranee alla coppia, cioè la fabbrica dei bambini per bypassare il paletto imposto dalla Natura.

      • Maria Siti ha detto in risposta a edoardo

        Anche nel Neolitico c’erano individui omosessuali, visto che l’omosesualità fa parte della natura umana e non solo.

        Se poi gli uomoini primitivi codificassero il tutto in matrimoni davvero non possiamo saperlo, ma che ne sai se nel loro mondo individui omosessuali potessero o meno vivere insieme e formare un’unione?

        • lorenzo ha detto in risposta a Maria Siti

          Nel neolitico c’erano individui eterosessuali ed individui omosessuali, individui che non avrebbero fatto male ad una mosca ed individui violenti, individui normali ed individui pazzi: erano tutti esseri umani e, come tali, facevano parte della natura umana.
          Vorrei però chiederti come ha fatto la razza umana ad arrivare dal neolitico fino ad oggi.

          • beppina ha detto in risposta a lorenzo

            …Vorrei però chiederti come ha fatto la razza umana ad arrivare dal neolitico fino ad oggi…

            Forse (anche) perché non ha prevalso la componente omosessuale… E ciò é emblematico per ipotizzare cosa possa essere effettivamente l’omosessualità (visto che al 2013 non esiste ancora una teoria compiuta, condivisa e globale che ne spieghi i perché ed i percome).

        • edoardo ha detto in risposta a Maria Siti

          Non possiamo sapere se esistessero realmente unioni omosessuali nelle società preistoriche, sappiamo però che la cellula di base della società tribali era l’unione tra un uomo e una donna, e questa unione assai probabilmente doveva essere di natura stabile e duratura, se non altro per un semplice motivo di sopravvivenza.
          Per avere l’istituzionalizzazione del legame famigliare bisogna andare in epoca storica, ovviamente.
          Ma, usiamo una logica terra-terra: nell’antichità preistorica, al termine della glaciazione wurmiana, circa 10.000 anni fa, l’umanità esce dal paleolitico e, attraverso il passaggio del mesolitico, approda infine al neolitico. Da raccoglitore di cereali e cacciatore l’uomo diventa allevatore e coltivatore. Questa è la rivoluzione neolitica: l’allevamento ha soppiantato la caccia e l’agricoltura, la raccolta itinerante di cereali.
          I dati archeologici indicano una forte spinta demografica, conseguenza del mutamento sociale portato dalla rivoluzione neolitica.
          Dimmi tu che senso poteva avere in un contesto di forte crescita demografica una società non fondata su unioni stabili uomo-donna + parenti vari.
          Casi di omosessualità senz’altro potrebbero essercene stati, marginali però, per esempio in ambienti dove c’era carenza di femmine.
          Ma che la cellula elementare fondamentale delle società tribali dal mesolitico in qua (almeno, se non, probabilmente fin dal tardo paleolitico) fosse l’unione uomo-donna, lo possiamo affermare senza smentita,fino a prova contraria.
          Prova che non ci sarà, come il gene dell’omosessualità, tutti lo sbandierano ma nessuno l’ha individuato, a meno che non facciano lo stesso lavoro di lobbying, tra dollari e pressioni, che hanno fatto all’APA.
          In sostanza, l’omosessualità è un fatto più che marginale nelle faccende umane, ed è solo il grimaldello usato per scardinare l’istituzione famigliare ed un passaggio obbligato nel tentativo di creare l’Homo Syntheticus, prodotto della neo-cultura del Duemila, staccato da meccanismi naturali.

        • Max ha detto in risposta a Maria Siti

          Vi sono state un’infinita’ di civilizzazioni evolutesi nei 5 continenti e nel corso di vari millenni di storia. Alcune a stretto contatto l’una con l’altra, altre meno; alcune meno tolleranti nei confronti dell’omosessualita’, altre piu’ tolleranti. Eppure, quante civilta’ si conoscono che hanno adottato il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso?

        • MarcoF ha detto in risposta a Maria Siti

          E infatti nelle grotte sono stati rinvenuti graffiti raffiguranti le prime bandiere arcobaleno, ma i soliti retrogradi oscurantisti ne hanno sempre tenuta nascosta la notizia!! ^_^

        • EquesFidus ha detto in risposta a Maria Siti

          Dimostralo, altrimenti è solo un’illazione.

    • manuzzo ha detto in risposta a Maria Siti

      Una cosa ha carpito la mia attenzione (le altre cose le ho già sentite, non mi convincevano, se però qualcuno mi riesce a convincere, io resto in ascolto, o lettura se vogliamo): come facciamo a dire che le leggi della natura sono violente e immorali? quale metro abbiamo per farlo? (attenzione, sto parlando della natura come alberi, insetti, feroci felini ecc… se lei sig.a Siti parlava d’altro, allora sono fuori strada). Può spiegarmi questo concetto?

      • Maria Siti ha detto in risposta a manuzzo

        OT: La legge naturale è una sola: quella del piu forte!

        E’ immorale perche prvede l’abuso e la sopraffazione del piu debole, perhce prevede una esasperata competizoine tra ogni specie dove ognuna è OBBLIGATA a dare la morte all’altro, perfino alla propria prole se necessario..
        Ogni specie è costretta ad predare e uccidere le altre..
        Questo è l’aspetto piu triste ma non è il solo, putroppo.

        Basta pensare alla tragedia delle malattie rare che devastano anime innocenti e che tutte insieme non sono rare per niente..

        Il mondo è fatto cosi, secondo voi, da Dio.
        Spiegatemi perchè tutto ciò dovrebbe espressione della grande bontà divina.

        • edoardo ha detto in risposta a Maria Siti

          Ma chi te l’ha raccontate ste boiate?
          E cosa c’entrano le malattie rare con la predazione come lotta per la sopravvivenza?
          Ti dico una cosa: un uomo e una donna che decidono di mettersi insieme per superare meglio le difficoltà, matrimonio istituzionalizzato o unione alla buona di stampo tribale che sia, è legge naturale.
          Lavorare per assicurare a sé, alla propria compagna e alla prole fatta facendo zin-zin con lei dentro una capanna, ciò che serve per sopravvivere, quella è legge naturale.
          Usare il proprio ingegno per forgiare e creare strumenti e tecniche che poi saranno alla base anche delle culture, anche quello è per seguire legge naturale.
          E tante altre cose.
          La vita non è un male, è un bene.
          Le nostre azioni non sono male per noi e per l’ambiente in cui operiamo.
          Se noi scegliamo arbitrariamente di seguire le cazzate…….arriva il patatrac e festa finita.
          La radioattività è un fenomeno affascinante, potente e misterioso.
          La radioattività del torio 232 è tale che da un grammo dell’elemento si può sprigionare un’energia contenuta in 28.000 litri di benzina.
          Puoi anche distruggerci il pianeta, però.
          Dio ha fatto male a mettere in moto il sistema da cui è venuto il Th-232?
          (Ti ho fatto questo esempio perché è stato appena presentato un prototipo di autovettura alimentata a torio: 10 g dell’elemento come ossido stanno nel pugno della tua mano, e dal quel pugnetto si può sprigionare l’energia di 280.000 litri di benzina…10 grammi sono l’equivalente di 200 tonnellate di benzina !!!!!!! Ogni commento è superfluo).

        • Martina ha detto in risposta a Maria Siti

          Maria, sono d’accordo con te su un punto: non mi piace che si usi l’argomento “natura” per giustificare determinati comportamenti, anche perché, in questi casi, non è chiaro che cosa si intenda per “natura”. Il mondo è ricchissimo di specie sia animali che vegetali, ognuno sviluppa dei comportamenti propri e caratteristici (anche dire che la Terra sia retta dalla “legge del più forte” è, a mio parere, piuttosto riduttivo). Non c’è bisogno di un grande scienziato per constatare che l’uomo sia di gran lunga più evoluto rispetto agli animali, e alcuni comportamenti che per gli animali sono assolutamente istintivi e normali non possono contribuire al suo benessere. Ora, tornando al matrimonio omosessuale, mi sembra che la tua obiezione riguardasse strettamente il fatto che la Costituzione non dicesse nulla in contrario a quest’argomento. Ma analizziamo attentamente la frase “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Ma se anche nella nostra Costituzione vi fosse scritto “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società fondata sul matrimonio”, si incontrerebbero non pochi problemi nell’affermare una possibile apertura alle nozze gay, poiché il termine “matrimonio”, in questo caso, è usato nella sua accezione originaria, ossia “Unione tra un uomo e una donna ufficialmente sancita davanti a un ufficiale dello stato civile o a un ministro del culto”. Soffermiamoci, però, sull’espressione “società naturale”. Perché la Costituzione ha bisogno di parlare di “società naturale”? Perché non basta dire “società” (che, a quel punto, potrebbe essere formata da un uomo e da una donna come da due uomini o da due donne, da due donne e un uomo, e via dicendo)? Evidentemente, l’articolo si riferisce al nucleo naturale e fondamentale della formazione della società: non alla natura “in generale”, ma soltanto a un suo particolare aspetto, ossia l’unione di un uomo e una donna ai fini della continuità della specie. Secondo te, perché Obama ha avuto bisogno di modificare la Costituzione per poter approvare le nozze gay? Di certo non avrebbe dovuto ricorrere a questa misura, se non fosse stato chiaro che il suo provvedimento fosse anticostituzionale.
          Se poi ti chiedi perché la Costituzione abbia voluto dare una definizione così restrittiva di “famiglia”, e non si possa aprire anche ad altre possibilità, basta dare un’occhiata a diversi studi che dimostrano come i figli cresciuti in coppie omosessuali abbiano una maggiore probabilità di riscontrare vari problemi con il passare degli anni, dall’insuccesso scolastico, all’incapacità di costruire relazioni stabili, fino ad arrivare ai più gravi problemi di depressione. Vi sono non pochi psicologi (oltre a vari filosofi e giuristi) che sono stati criticati e spesso anche censurati dai media per essersi opposti alle adozioni omosessuali. Questo perché, purtroppo, non basta l’amore dei coniugi, non bastano le capacità genitoriali (che pure giocano un ruolo importante all’interno di una famiglia) a garantire una crescita stabile a un bambino. Ciò non dipende da una presunta “incapacità” degli omosessuali a dare amore e sostegno ai figli, ma dagli stessi, delicatissimi meccanismi psicologici di un bambino, il quale ha bisogno, fin dalla primissima infanzia, di due figure di riferimento diverse e complementari quali un padre e una madre. Spero di essermi espressa abbastanza chiaramente.

          • Andrea ha detto in risposta a Martina

            Obama non ha modificato nulla della costituzione dato che sono i singoli stati a decidere in questa materia. Comunque “naturale” diceva Aldo moro che significa “razionale”, nel senso che la famiglia esiste ancor prima e anche senza stato; e non naturale nel senso di “diritto naturale”.
            Sarà pur vero che, essendo scritta nel 1948, la Costituzione si riferisce al matrimonio come unione di un uomo e di una donna, ma è anche vero che, se solo dal 2001 si parla di matrimonio gay, l’art 29 e la stessa costituzione non vietano il matrimonio alle coppie gay dato che i costituenti non potevano nemmeno pensarlo. Leggi le ulrime 5 righe della sentenza 138/2010 e troverai scritto che il parlamento dovrà decidere e lo potrà fare anche estendendo il matrimonio.

            • Martina ha detto in risposta a Andrea

              Ti ringrazio della precisazione 🙂 . La sentenza 138/2010 resta comunque molto complessa, non esclude l’apertura al matrimonio omosessuale, ma ammette che sarebbe necessaria quantomeno una piccola modifica dell’articolo 29 per tramutare quest’idea in legge. C’è da dire, inoltre, che la Costituzione ha cambiato idea diverse volte sul concetto di famiglia, e queste modifiche non sempre si sono rivelate vantaggiose per il bene dello Stato. Ecco, io faccio parte di quel gruppo di italiani (che al giorno d’oggi sembrano costituire una maggioranza, fortunatamente) i quali non credono che la formazione di famiglie diverse da quella naturale possano rappresentare un’evoluzione del concetto di famiglia. Inoltre, mi sembra che anche le parole di Aldo Moro vadano nella stessa direzione. La famiglia “razionale”, che esiste ancor prima dello Stato, è quella che garantisce la procreazione, quindi quella formata da un uomo e una donna. La famiglia naturale, da questo punto di vista, è quanto di più razionale ci sia.

        • Giacomot ha detto in risposta a Maria Siti

          Ehy ma ne spari troppe !
          Fermati per favore !

        • Meister Eckhart ha detto in risposta a Maria Siti

          Tralasciando il fatto che i suoi post sembrano scritti da un’invasata, mi pregio di far notare agli utenti di questo sito l’ignoranza semplicemente abissale che lei dimostra nel parlare di legge naturale (immagino lei si riferisca al comportamento degli animali), che definisce immorale.
          Sappia, cara signora, che la Natura (intendendo con ciò le specie animali diverse dall’Homo Sapiens) è estranea alle categorie morali di bene e male, che non possono esservi applicate. Mio nipote di nove anni lo ha capito da tempo, perché non ci vuole poi molto.
          Quella che lei chiama “esasperata competizione tra ogni specie dove ognuna è obbligata a dare la morte all’altro”, in etologia viene tradotto più semplicemente con il verbo nutrirsi. Se ritiene che gli animali non abbiano il diritto di nutrirsi, cominci con il dare l’esempio e si lasci morire di fame.

          P.S. Senza l’equilibrio tra specie garantito dalla legge naturale che lei tanto aborre, la vita su questo pianeta sarebbe estinta da tempo. Le consiglierei di riflettere prima di sbraitare cose completamente prive di senso.

          • Maria Siti ha detto in risposta a Meister Eckhart

            Come faccio a dare l’esempio se hai appena scritto che non facciamo parte della Natura??

            L’HomoSapiens fa parte della natura come qualunque altro animale perche è soggetto alle stesse leggi sia nella preistoria che al giorno d’oggi, e possiede l’istinto di sopravvivenza come i castori e le formiche.

            Gli animali sono innocenti certo, infatti se la natura è cosi immorale la colpa non è loro ma di chi l’ha creata, il quale di certo non è estraneo alle categorie di bene e male.

            • Ateofago ha detto in risposta a Maria Siti

              Ti rimando alla mia risposta di poco fa:
              Non si è detto che l’uomo non appartiene al regno animale. Si è detto che non è un animale (es. non è un rinoceronte né un cavallo né un elefante né un maiale né qualsiasi altro essere che possa essere definito “animale”) e si è detto che non viene da un animale (es. non nascono uomini da elefanti né da cavalli né da cervi né da facoceri né da qualsiasi altro essere che si definisce “animale”).
              E l’innocenza degli animali non coincide con l’innocenza che può avere un essere umano poiché l’animale non è cosciente del bene e del male, perciò se il bulldog della nonna uccide con le fauci il nipote di due anni, quello non ha neanche rimorso. Un uomo invece, che dovrebbe sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato è tenuto a comportarsi bene perché non ha scusanti, nemmeno quella di non essere cosciente del bene e del male.
              Facile dare la colpa al Creatore… Non è colpevole neanche di aver creato una persona arrogante come te, perché se esisti, di sicuro c’è un motivo più nobile di quello di fare la disturbatrice sui siti cattolici.

            • giovanni ha detto in risposta a Maria Siti

              Mamma mia, quante castronerie!
              L’Uomo, mia cara Maria, ha tutto degli animali, ma non solo. Ha anche diversi attributi che gli animali non possiedono e tra questi uno è fondamentale per poter parlare di morale e, quindi, di bene e male: la libertà.
              Certo che l’uomo ha l’istinto di sopravvivenza come i castori e le formiche, ma l’intelletto e la libertà gli consentono di metterlo da parte, cosa che gli animali non riescono a fare.
              Vorrei sapere se hai mai visto un cane affamato che, posto davanti ad una ciotola di cibo lo rifiuti deliberatamente.
              Un animale affamato mangia. Un animale colpito regisce colpendo a sua volta. Un animale in pericolo fugge o combatte.
              Io in quanto uomo, di contro, posso ad es. scegliere di non mangiare anche se ho fame (perché sto seguendo una dieta, perché sto facendo uno sciopero della fame, perché preferisco conservare quel poco cibo che ho per sfamare mio figlio…).
              Falsa la premessa (che cioè la natura sia “immorale”), crolla tutto il resto del tuo sconcluso ragionamento (addirittura dài la colpa a Dio per la “immoralità” della natura).

              Quindi ti consiglio una bella ripassata dei principi filosofici prima di applicare le categorie dell’agire umano agli animali e scrivere idiozie colossali come quelle che sto leggendo nei tuoi post.
              Oh, beh, se poi la considerazione di te stessa è alla stregua di un castoro e di una formica…
              Io personalmente non mi sento né castoro, né formica, né gamberetto.

        • manuzzo ha detto in risposta a Maria Siti

          giusto ieri mattina pensavo proprio a queste cose che lei ha avuto il piacere di elencare. Ma il punto è: come facciamo noi, mangiabanane un po’ evoluti, a dire che la natura è “immorale”. Le mosche soffrono, mangiate dai ragni. Alcuni ragnetti soffrono mangiati da larve di vespe. Persone innocenti vengono massacrate da virus letali e da tumori. Ma dove sta scritto che è “immorale”? come facciamo a dirlo? (risponderò della bontà di questo o di quel dio solo dopo aver capito cosa intendiamo per “bontà”). So che è un po’ OT, ma mi interessa questa linea di pensiero, mi scuso con gli altri.

          • Daphnos ha detto in risposta a manuzzo

            Mi ricorda un troll di Tempi.it che argomentava così (e credeva di dire una cosa intelligente!): “è vero, la natura vuole che la famiglia sia costituita da maschio+femmina. PERÒ…! Però, siccome la natura è cattiva, ingiusta, immorale, e soprattutto VUOLE ELIMINARE L’UOMO, allora l’uomo deve FAVORIRE con le sue leggi dei comportamenti contro natura, al fine di vincere la battaglia per la sopravvivenza!”

            • manuzzo ha detto in risposta a Daphnos

              No, no. 😐 . Non sto trollando, voglio solo capire, in merito alla teodicea, che metro abbiamo per dire che una cosa è giusta (il leone mangia la gazzella, la gazzella soffre, la lumaca mangia l’insalata, anche l’isalata in un certo senso “soffre”), o meno. E le mie domande a chi ha la sua verità non terminano certo qui, non è che me la voglio prendere con la Siti (non mi pare di essere stato aggressivo, autoritario, arrogante o simile…), sto solo cercando di capire.

              • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a manuzzo

                Discorso alquanto complesso, ma in estrema sintesi:

                1) bene e male morali (giusto e ingiusto) non coincidono con la coppia “piacere-sofferenza”, altrimenti sarebbe ad es. ingiusto anche soffrire per guarire.

                2) Bene e male morali si danno solo ove vi sia possibilità di scelta e intelligenza, dunque non nel mondo degli animali sub-umani.

                3) male (in generale) = privazione di una caratteristica essenziale prevista dall’essenza in questione; male morale = scelta di attuare o favorire una privazione nei confronti della propria o altrui natura (= essenza).

                • manuzzo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                  grazie atheos=aethos, purtroppo sono abbastanza a secco di queste conoscenze, ma mi rendo conto che il discorso va decisamente approfondito, come da te sostenuto. In particolare mi colpisce il pensiero di chi giudica cattiva “la legge del più forte”, o “la natura” o “l’umanità” (questo dovrebbe escludere euteisti e filoteisti dall’insieme a cui faccio riferimento, forse escludendo qualche particolare setta gnostica non so). Generalmente mi si risponde :”lo sento”, però non mi arrivano risposte concrete o oggettive

                  • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a manuzzo

                    Molto in sintesi: il motivo per cui l’esistenza del male non costituisce problema nei confronti dell’esistenza di Dio come Ente Infinitamente Buono, consiste nel fatto che il male ha bisogno del bene per esistere, poiché il male è “privazione” di un bene che dovrebbe esserci, ossia è privazione di una certa qualità ontologica (positiva) facente parte dell’essenza di un certo ente.

                    E poiché a sua volta l’ente finito (ente = ciò che è l’insieme di un certo numero di qualità ontologiche definite dalla sua essenza) necessita di Dio, e solo di Dio, come causa prima (altrimenti nulla esisterebbe), allora se ne deduce che, se il male esiste (e questo è un fatto concesso per ipotesi), la sua stessa esistenza non può essere contraddittoria rispetto all’esistenza della causa (Dio) di ciò da cui il male necessariamente dipende (l’ente creato). Può sembrare un intricato gioco di parole, ma non lo è.

                    • manuzzo ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                      ma infatti anch’io per dire “esiste il male, le cose allora compaiono dal nulla” devo fare un immane sforzo per (non riuscire comunque a) carpire la logica apportata dalla Sirti, che è comune praticamente al variopinto mondo della miscredenza. Ormai siamo selvaggiamente OT, però mi pare di aver capito che non si può in alcun modo definire un male in maniera oggettiva se non dichiaro l’esistenza, alternativa, di un bene. E comunque grazie della pazienza dedicatami 🙂

                    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                      Sì, ma attenzione, la relazione male-bene non è simmetrica in entrambi i sensi, poiché è vero che ogni male necessita di un bene corrispondente a cui “attaccarsi” parassitariamente, mentre non vale l’inverso (ossia non vale che ogni bene abbia un male corrispettivo)e soprattutto, cosa chiarita da Sant’Agostino nella sua lotta contro il Manicheismo, il male, al contrario del bene, non può essere una sostanza.
                      Non devi ringraziarmi, è un piacere. Ciao

              • Daphnos ha detto in risposta a manuzzo

                Emanuele, mica stavo dicendo che sei tu il troll!!! 🙂 🙂 🙂

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Maria Siti

          Se non sei un troll, in primo luogo dovresti renderti conto della profonda ignoranza che ti impedisce di comprendere ciò di cui parli. Un po’ di umiltà, quando si parla di cose sulle quali da secoli si scrivono intere biblioteche, bisognerebbe averla.

          1) Come è necessario ripetere quasi sempre per chi non ha nemmeno idea di cosa sia la filosofia, parlare di “natura” o di “legge naturale” in filosofia non corrisponde ad un’accezione dei termini che sia sinonimica di “mondo naturale” contrapposto a “mondo artificiale”, cioè a “natura” intesa come insieme degli enti non artificiali e tanto meno ad un’accezione che ingloba l’essere umano nella natura, senza considerarne la differenza che lo differenzia da ogni altro animale NON RAZIONALE.

          1.1) L’omosessualità, e di conseguenza il matrimonio e le adozioni per coppie gay, sono “contro-natura” non perché si diano al di fuori di ciò che “esiste o accade in natura”, nel senso generale del termine (cioè in riferimento all’insieme degli enti non artificiali), ma perché sono contro la natura = essenza dell’essere umano nel proprio modo specifico di esistere, che nel proprio complesso è un modo diverso da quello in cui esiste ogni altra specie animale.

          1.2) Ciò vale anche per tutti i tipi di mali: ovviamente essi avvengono “in natura” (e dove altro?), ma questo non impedisce che siano sempre contro-la-natura degli enti che li subiscono, perché per ogni tipo di ente vale che la normalità coincida con l’integrità delle caratteristiche o proprietà essenziali che lo rendono quello che è. Per un sasso la cecità non è un male, perché l’essenza del sasso non prevede la proprietà della vista…

          Non pretendo che tu capisca, né tanto meno che le mie parole possano convincerti, semplicemente vorrei farti almeno intravedere l’abisso di superficialità che sta sotto la tua ignoranza arrembante.

    • J.B. ha detto in risposta a Maria Siti

      Ma non sono interpretazioni arbitrarie, ma interpretazioni che risalgono alla volontà del legislatore. Quella si che è arbitraria, e per cambiarla accorre rispettare le procedure previste dalla Costituzione. Ovvero intervenire con una legge di rango costituzionale, (AAA e non ordinaria, la Suprema Corte potrebbe eccepirne l’incostituzionalità per difformità con l’art.29) con le maggioranze richieste dei 2/3 dei voti favorevoli dei componenti l’assemblea parlamentare, ovvero nel caso non si raggiunga la maggioranza qualificata, intervenire con referendum abrogativo.

    • harryburns ha detto in risposta a Maria Siti

      vede gentile Maria, è che i termini sono proprio invertiti.
      non è che i figli derivano dal matrimonio, ma l’esatto contrario: è il matrimonio che deriv adai figli. L’istituzione del matrimonio nasce per la protezione del frutto dell’accoppiamento.
      Parli con qualsiasi storico serio e si renderà conto che è così.

      PS
      “oltre al fatto che le leggi naturali sono violente ed immorali”
      immorali rispetto a cosa?

  4. Max ha detto

    Grazie per aver ripreso le parole di O’Neill nel post sull’esito negativo del referendum in North Carolina

    “Il commento finale di O’Neill è abbastanza ovvio e pienamente condivisibile: «questa orgia di bile contro i cittadini del Nord Carolina, invitati ad uccidere se stessi per fare un favore al mondo, mostra cosa ci sia dietro la campagna gay-matrimonio. Non si tratta di diritti e uguaglianza, di amore o di felicità. Piuttosto, il matrimonio gay è diventato uno strumento attraverso il quale i settori benpensanti della società esprimono la loro superiorità morale su coloro che ritengono vittime del lavaggio del cervello, provinciali disadattati e frequentatori di chiese. Il matrimonio gay è diventato una sorta di arma per dimostrare chi è meglio, chi è evoluto. Sostenere il matrimonio gay è diventata una sorta di guerra culturale, un modo di distinguersi dalla folla ignorante. Essere contro il matrimonio gay può ora essere visto quasi come un atto di ribellione politica, contro una élite lontana che teme e detesta chi non è come lei»”

    Da incorniciare.

  5. Li ha detto

    Io però continuo a pensare che più che le coppie sterili etero a minare le basi del matrimonio contribuiscano i servizi sociali e il loro giro di adozioni mercificate.

    Un’onesta coppia vuole adottare qualcuno e ci vogliono anni per via della burocrazia, invece una qualunque (forse) coppia gay ottiene una bimba di 3 anni. Se non è propaganda e politica questa!

    • manuzzo ha detto in risposta a Li

      ed anche la peggiore coppia *** potrebbe forzare il più onesto assistente sociale nel propinare un giudizio buono anche quando, appunto, si tratta di un pessimo ambiente familiare: c’è sempre il ricatto dell’omofobia che un etero non può mai usare (cittadini di serie B questi etero…)

      • Li ha detto in risposta a manuzzo

        Io la vedo così: per ora sarà propaganda finché fa comodo a chi ha i soldi, poi omo o etero potranno andarsene…a quel paese.
        Meglio coppie infertili che coppie con l’idea dell’aborto “sicuro”.

      • Li ha detto in risposta a lorenzo

        Sì. Che assurdità! Allora quelle coppie che in passato arrivavano anche a 10 o più figli chissà come dovevano sentirsi male.

      • giovanni ha detto in risposta a lorenzo

        Una vaccata giuridica (e lo dico da avvocato) in tutto e per tutto.

        • lorenzo ha detto in risposta a giovanni

          Molti giudici italiani sono ormai convinti di essere come quelli americani: peccato che, in america, i giudici siano eletti e non semplicemente assunti per concorso con avanzamento ad anzianità.

          • Li ha detto in risposta a lorenzo

            Molti giudici italiani sono talmente politicizzati e corrotti che finire nelle maglie della “giustizia” per chi non ha appoggi politici è un inferno.

  6. Aish ha detto

    I casi sono due:
    O il matrimonio è concepito esclusivamente ai fini della riproduzione e della crescita della prole…allora, secondo il vostro ragionamento dovreste ANNULLARE tutti i matrimoni tra persone che sono sterili o che non vogliono figli.
    Oppure il matrimonio NON è concepito esclusivamente ai fini della riproduzione e della crescita della prole…allora, sempre secondo il ragionamento di questo articolo, non c’è alcun impedimento a riconoscere i matrimoni omosessuali.
    E’ inutile, e fazioso, mettere in campo l’infertilità “accidentale”….ci sono coppie irreversibilmente sterili, punto, alle quali nel nostro paese viene regolarmente concesso di sposarsi.
    Una coppia di 60enni non è “accidentalmente” sterile, è sterile punto e basta. La loro sterilità non è “curabile”, saranno sterili fini alla fine dei loro giorni.
    Le vostre argomentazioni sono contraddette dai fatti.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Aish

      Purtroppo, caro Aish, nonostante i tuoi ragionamenti siano più accettabili e maturi del dogmatismo infantile di Maria, non corrisponde al vero quello che dici.

      Se rileggi l’articolo le tue obiezioni sono già state previste e ad esse è già stata data risposta.

      Chi non vuole avere figli rimane potenzialmente procreativo, così come le coppie anziane. Non saranno mai potenzialmente procreative le coppie omosessuali. Ecco l’abissale differenza…

      • Aish ha detto in risposta a Paolo Viti

        E no, caro Paolo Viti. Le coppie anziane proprio NON sono potenzialmente procreative. Semmai ERANO potenzialmente procreative. Ma una volta sterili, questa “potenzialita’” procreativa proprio non esiste piu’. E allora come spiegate il fatto che a due 60enni viene permesso di sposarsi ??????

        • Ateofago ha detto in risposta a Aish

          Genesi 17,15-19 caro Ashish

          Dio aggiunse ad Abramo: “Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara.
          Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei”.
          Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: “Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novanta anni potrà partorire?”.
          Abramo disse a Dio: “Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!”.
          E Dio disse: “No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco.

          Non mi risulta invece che due omosessuali o due lesbiche siano stati miracolati con un figlio naturale

        • Li ha detto in risposta a Aish

          Ma guarda che il maschio resta potenzialmente attivo, e con i metodi di oggi (inseminazioni che ovviamente non condivido perché date alla…date a chicchessia come un capriccio, tranne a chi potrebbe averne davvero bisogno) si può avere un figlio.
          Ma tanto poi si finisce come quei genitori a cui lo tolgono perché secondo la legge troppo vecchi. Può darsi, ma il fatto di portarti via un figlio resta una barbarie.
          Certo in questo caso scorticherei il vecchiaccio e la corte.

          http://www.losai.eu/60enne-letto-con-una-11enne-cassazione-annulla-condanna-e-amore/

          P.S. Mai detto di essere una cristiana perfetta. Solo Cristo lo è. 😉

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Aish

          Mi fa piacere, caro Aish, che dopo l’articolo hai accusato il colpo e ora come obiezione al significato vero del matrimonio non usi più le coppie sterili ma sei passato alle coppie anziane. E’ un passo avanti.

          In ogni caso, come ti dicevo, la potenzialità rimane presente proprio in quanto erano coppie fertili. La coppia omosessuale non è mai fertile e non sarà mai stata fertile, comprendi la differenza? La menopausa è semplicemente un declino della funzione ovarica, ovvero implica che la funzione ovarica funzionava, dato totalmente ininfluente invece per una coppia gay/lesbica.

          Il concetto di potenzialità inoltre va letta come capacità intrinseca di essere potenziali, cosa che rimarrebbe attuale senza l’intervento di un declino della funzione (dopo una certa età). Una coppia omosessuale non sarà mai potenzialmente fertile, non sarà mai fertile e non sarà mai stata fertile. Questo preclude la sua ammissione al matrimonio, istituto previsto soltanto per coppie fertili/potenzialmente fertili in quanto protettore della stabilità coniugale in vista del bambino.

      • Giuditta ha detto in risposta a Paolo Viti

        Una coppia anziana e’ STERILE, punto, non e’ “potenzialmente” procreativa. Non ha nessuna “potenzialita’” di procreazione. E’ STERILE. Il discorso non e’ logico !

        • Max ha detto in risposta a Giuditta

          Ma sono l’eccezione, non la regola.

          E comunque, potrebbero sempre adottare. Ed, in tale caso, il bambino avrebbe comunque una figura materna e paterna, che generano nuova vita, cui ispirarsi nel ruolo di genitore. Nel caso di una coppia omosessuale, verrebbe a mancare sempre un padre od una madre.

          • Giuditta ha detto in risposta a Max

            Non importa che siano l’eccezione, perche’ allora anche gli omosessuali potrebbero essere “l’eccezione”. Se poi parliamo di adottare questo e’ un altro discorso, che slega, allora, il discorso del matrimonio, dalla capacita’ di generare.

            • Ateofago ha detto in risposta a Giuditta
              • Giuditta ha detto in risposta a Ateofago

                Cioe’…vuoi portarmi l’esempio di Sara ed Abramo per dimostrare che due persone anziane possono riprodursi ?? Siamo seri per favore !

                • Ateofago ha detto in risposta a Giuditta

                  Nossignora. Ma voi laicisti ce la fate a non fraintendere l’altro senza confondere le acque, almeno una volta?
                  Rileggi quel che ho scritto, perché non ci hai capito nulla.
                  Io sto portando l’esempio di Sara e Abramo per sottolineare che ciò che conta è l’apertura alla procreazione, cosa della quale le unioni omosessuali sono per forza di cose irreversibilmente prive.

                  Mamma mia che meschinità nel leggere i discorsi altrui…

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuditta

                  Cara Giuditta, come ho scritto sopra, le coppie anziane non sono sterili ma semmai diventate infertili per il declino della funzione delle ovaie femminili (il maschio rimane fertile, invece). Questo rende queste coppie completamente differenti alla sterilità naturale e congenita delle coppie omosessuale, le quali giustamente sono escluse dal matrimonio come altri tipi di unione tra esseri umani.

          • Giuditta ha detto in risposta a Max

            E comunque, perdonami, una coppia di 60-70 anni non penso che dovrebbe essere considerata per una adozione….L’eta’ avanzata dei coniugi infatti non fornirebbe certo garanzie che il bambino abbia accanto dei genitori durante la sua crescita. In altre parole, una coppia di anziani non puo’ assolvere al ruolo genitoriale nemmeno in merito all’adozione. E’ sterile nei fatti e sterile in relazione ad un concetto piu’ ampio di genitorialita’ che include appunto l’adozione. E allora, secondo il filo logico dell’articolo, cosa vogliamo fare, negargli il diritto di sposarsi ?

            • Titti ha detto in risposta a Giuditta

              Infatti ad una coppia che aveva avuto con, ovviamente delle cure specifiche, una figlia in tarda età, il tribunale ha preferito portargli via la bambina e renderla adottabile per gente più giovane.

            • Ateofago ha detto in risposta a Giuditta

              una coppia di anziani […] E’ sterile […]. E allora, secondo il filo logico dell’articolo, cosa vogliamo fare, negargli il diritto di sposarsi ?

              Secondo non sarebbe tanto malvagio negarglielo, se non in casi particolari dove ci sono già nipoti a carico e con un matrimonio strategico si potrebbe dare qualche garanzia in più. Almeno questo… I gay nipoti non ne hanno perché non hanno neanche figli. E comunque, una volta che io sono coerente e mi dichiaro restrittivo nei confronti dei matrimoni dei settantenni, almeno la smettete di tirare in ballo l’argomento. Tanto a voi degli anziani e dei loro sentimenti non ve ne frega nulla, li state meschinamente usando per tirare acqua all’ideologia omosessualista. Vergogna!

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuditta

              Sono contento, cara Giuditta, che con le tue argomentazioni hai posto un veto alla fecondazione assistita senza limiti. Anche tu dunque riconosci che limitare la libertà degli altri (la fecondazione di una donna anziana, ad esempio) è positivo, esattamente come limitare i presunti diritti al matrimonio degli omosessuali.

              Ribadisco ancora una volta che le coppie anziane non sono sterili ma semmai diventate infertili per il declino della funzione delle ovaie femminili (il maschio rimane fertile, invece). La fertilità rimane potenziale. Questo rende queste coppie completamente differenti alla sterilità naturale e congenita delle coppie omosessuale, le quali giustamente sono escluse dal matrimonio come altri tipi di unione tra esseri umani.

              Devi ancora trovare un’obiezione valida che sconfessi l’articolo in questione, meno superficialità ti potrebbe aiutare.

    • Giacomot ha detto in risposta a Aish

      AH ma allora a tutti i ritardatari bisogna spiegarlo ?
      La coppia etero sarà patologicamente impossibilitata , quella omo intrinsecamente .
      Oppure secondo il tuo ragionamento dovremmo riconoscerlo anche tra gli amici , tra i fratelli , tra madri e figli , padri e figli ( o dovrei dire genitore 1 2) , poligamia quindi (3 4 5 6 7 8 9 10 11 Olè ! Quanti ne vuoi , per la felicità del desiderio irrazionale ) .
      E continuate a dire che voi professate la realtà dei fatti !
      Aiuto …

      • Aish ha detto in risposta a Giacomot

        Stai parlando di altro…..Il punto dell’articolo e’ che il matrimonio e’ concepito ai fini della creazione di un ambito protettivo per la procreazione.
        Una coppia sterile, di 60 anni, non puo’ procreare. Quindi secondo il vostro criterio non dovrebbe poter sposarsi.

        Cosa me ne importa del “patologicamente” o “intrinsecamente” ???
        Il punto e’..NON POSSONO RIPRODURSI ! Quindi non possono accedere al matrimonio, perche’, come dice il nome stesso, esso viene da “madre”, ed una 60enne non puo’ piu’ fare la madre, giusto ?

        • Ateofago ha detto in risposta a Aish
          • Titti ha detto in risposta a Ateofago

            Scusa eh, ma se tiriamo in ballo la Bibbia, pure una vergine ha potuto riprodursi senza fare zin zin, come qualcuno ha scritto sopra, e senza l’ausillio di un qualsiasi apporto maschile.

            • lorenzo ha detto in risposta a Titti

              Se tiriamo in ballo la Bibbia, la Vergine ha concepito e partorito, rimanendo vergine, all’interno di un regolare matrimonio come lo si celebrava allora: non sai che, sempre secondo la Bibbia, due persone sposate “non sono più due, ma una sola carne.(Mc 10.8)”

              • Titti ha detto in risposta a lorenzo

                Sarà anche rimasta nell’ambito del matrimonio di stampo giudaico, in quell’epoca in cui si poteva tranquillamente ripudiare la propria moglie e dove era considerato un dovere sposare la vedova del proprio fratello se questa non aveva avuto figli, o dove le schiave usate come piacevole svago, non turbavano la scoscienza dei mariti. Inoltre, ha concepito non per opera di un essere umano, ma dello “Spirito Santo”, diciamo che della coppia tradizionale, c’è ben poco!

                • Ateofago ha detto in risposta a Titti

                  E allora? Dopo che sputi veleno dileggiando il matrimonio giudaico antico? Che ci ottieni? Che dimostri di non aver capito una cippa! L’uomo è fatto (cioè è più felice e realizzato) per unioni che durano e orientate a qualcosa di superiore del “volemose bene” e “facciamo zin zin per svago”. Ed ecco qui il matrimonio.
                  Non hai capito neanche il caso della famiglia Giuseppe+Maria… Senti, dovresti rileggerti tutta la storia da capo… Ad ogni modo, proprio perché Giuseppe sarebbe stato in potere di ripudiare Maria ma non l’ha fatto, portando avanti un progetto di famiglia ben preciso, la sacra famiglia è esempio perfetto di famiglia (non coppia, famiglia) tradizionale.

                • lorenzo ha detto in risposta a Titti

                  Non è una discussione antropologica sulle norme matrimoniali giudaiche del’epoca, ma solamente una puntualizzazione sul fatto che anche lo Spirito Santo ha operato all’interno di una tradizionalissima coppia eterosessuale unita in matrimonio.
                  Come poi la Sapienza Divina abbia operato, quello rimane un mistero.

                • manuzzo ha detto in risposta a Titti

                  interessante argomentazione, certo inflazionata, e mi viene un piccolo aforisma simmetrico e contrario: diciamo pure che l’uomo senza dei, crede se stesso un dio e vuole che tutto gli sia dovuto in quanto tale (nel caso, slegare il bambino dal padre naturale a tempo indeterminato)

                  Inoltre, sfido chiunque a trovare un uomo che sappia stare con una donna (per quel che si può presumere, decisamente attraente) senza farci zin zin, e che magari (sarebbe bello sentirlo da uno così, un’occasione rara) fosse proprio quest’uomo a venirmi a raccontare che il mondo è nato dal nulla e per caso.

            • Ateofago ha detto in risposta a Titti

              Tu neanche la bibbia puoi tirare in ballo perché episodi di omosessuali o lesbiche che concepiscono dai loro rapporti non ce n’è neanche uno, ma neanche per miracolo!!

      • Giuditta ha detto in risposta a Giacomot

        L’anzianita’ non e’ una “patologia”…e’ una normale fase della vita di un individuo. E’ FISIOLOGICO essere sterili a quell’eta’, non esiste nessuna “potenzialita’ riproduttiva” a 60 anni. Siate coerenti e proibite i matrimoni a tutte le coppie in cui le donne sono entrate in menopausa.

        • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

          Cioè l’omosessualità per te è naturale tanto quanto la menopausa?

          • Giuditta ha detto in risposta a Sophie

            Questo e’ irrilevante ai fini di questo discorso…il punto dell’argomentazione dell’articolo e’ che il matrimonio e’ concepito ESCLUSIVAMENTE per coloro che possono riprodursi e tutelare la prole. Ti ho dimostrato che non e’ cosi’…non si spiegano altrimenti i matrimoni tra anziani.

            • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

              E’ rilevante invece perchè questo era il tuo ragionamento. Per la seconda volta: la menopausa è tanto naturale quanto l’omosessualità?

              • Giuditta ha detto in risposta a Sophie

                Visto che me lo chiedi insistentemente (anche se non e’ rilevante rispetto all’argomento dell’articolo) ti rispondo che la menopausa e’ “fisiologica”. L’omosessualita’, visto che accompagna l’umanita’ praticamente da sempre, fa parte dei fenomeni della natura. Ma il tema qui non era “il diritto al matrimonio e’ intrinsecamente legato alla capicita’ riproduttiva della coppia” ?

                • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

                  Ah certo accompagna l’umanità da sempre allora è naturale,così come è normale la pedofilia visto che esiste da sempre…

                  • Giuditta ha detto in risposta a Sophie

                    Sophie, potremmo stare qui fino a domani a discutere sulla “naturalita’” dell’omosessualita’ e non so se abbia senso (confesso anche che mi disturba accostare l’omosessualita’ che di per se non fa male a nessuno alla pedofilia che e’ un abuso fisico psichico su dei minori). Restiamo sul tema dell’articolo….se il fine del matrimonio e’ la riproduzione come giustificate il matrimonio tra coppie etero sterili (sterili PER SEMPRE, non temporaneamente o curabili, parliamo di coppie che proprio hanno passato l’eta’ della riproduzione) ?

                    • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

                      L’omosessualità fa male all’anima e al corpo perchè è contronatura. Il problema delle coppie etero sterili è semplicemente la patologia ma gli atti sono ordinati per cui per noi è lecito.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuditta

                      Ribadisco per l’ennesima volta che le coppie anziane non sono sterili ma semmai diventate infertili per il declino della funzione delle ovaie femminili (il maschio anziano rimane fertile, invece).

                      Questo rende queste coppie completamente differenti alla sterilità naturale, definitiva e congenita delle coppie omosessuale, le quali giustamente sono escluse dal matrimonio come altri tipi di unione tra esseri umani.

                  • Giuditta ha detto in risposta a Sophie

                    La sterilita’ di una coppia di 60enni non e’ una “patologia”, e’ una regolare fase della vita degli esseri umani. Resta il fatto che due 60enni sono “sterili” e che se vogliamo concedere il matrimonio SOLO in funzione della riproduzione (come sostiene questo articolo) la logica qui non funziona.

                    >>L’omosessualità fa male all’anima e al corpo perchè è contronatura.

                    Questa e’ ovviamente una tua opinione. La psichiatria non la pensa esattamente cosi’.

                    • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

                      Ma di che sterili stai a parlà, quelli che ci sono nati o quelli che lo sono per fattori naturali come la menopausa? Si parlava nell’articolo di fattori intrinseci, persone potenzialmente fertili o che lo sono state. Tu te la rigiri come ti pare per avere ragione a tutti i costi.
                      L’omosessualità è contronatura perchè non si fa sesso con l’intestino, l’intestino serve per espellere le feci non lo sapevi?

              • Giuditta ha detto in risposta a Sophie

                Intrinseco o non intrinseco è irrilevante…resta il fatto che non possono riprodursi (e quindi secondo voi non potrebbero sposarsi). “Potenzialmente” fertili, significa che una persona ha la possibilita’ di riprodursi, se lo vuole o se si rimuove un marginale impedimento. Due sessantenni non sono “potenzialmente” fertili, sono proprio sterili, non hanno modo di riprodursi…..quindi non gli è permesso sposarsi. Giusto ?

                • Sophie ha detto in risposta a Giuditta

                  Ho capito a che gioco stai giocando, prendi per il culo qualcun altro. Ciao

                • lorenzo ha detto in risposta a Giuditta
                  • Titti ha detto in risposta a lorenzo

                    Invece di far sterilizzare la moglie, se lo potrebbe tagliare!

                    • lorenzo ha detto in risposta a Titti

                      Il problema non è “se lo potrebbe tagliare!”
                      Il problema è come mai due eterosessuali, a tempo debito, sono fecondi mentre due omosessuali, per quanto si montino, non lo saranno mai.
                      E’ forse razzista la natura per il fatto che i gay, se vogliono procreare, non lo possano fare se non ricorrendo a persone terze?

                    • Giuditta ha detto in risposta a Titti

                      Due anziani non possono riprodursi eppure hanno accesso al matrimonio. Il matrimonio non è SOLO per coloro che possono riprodursi. Grazie.

                    • Ateofago ha detto in risposta a Giuditta

                      Per rispondere con le stesse parole di un’altra partigiana tua compagna d’armi: non possono riprodursi ma possono ADOTTARE!!!
                      Ritornando seri, secondo me gli anziani che si sposano sono una burla, con tutto il rispetto per i loro sentimenti, ma a quell’età non puoi costruire niente, o quasi (a meno che ti sposi per il bene dei nipoti di entrambi o comunque delle due rispettive discendenze, allora lì stai costruendo ancora qualcosa perché i nonni hanno anche loro un ruolo educativo). Anche ammesso che il matrimonio degli anziani sia sempre lecito, ciò che conta non è se l’accidente ti ha reso sterile ma l’apertura alla vita, la predisposizione a creare una famiglia naturale. Nel caso omosessuale altro che accidente! Per loro è la norma! È come pretendere che una bicicletta possa essere equiparata ad un airbus 320!

                    • Laura ha detto in risposta a Giuditta

                      Grazie a te, Giuditta. Nell’articolo si spiega ovviamente che le coppie eterosessuali infertili rimangono sempre potenzialmente procreative, mentre le coppie omosessuali non possiedono e non possiederanno mai alcuna potenzialità procreativa. L’amore omosessuale è essenzialmente sterile, mentre l’amore eterosessuale sarà sempre potenzialmente procreativo, anche per le coppie che hanno superato una certa età.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuditta

                      Anche tu, Giuditta, hai accusato il colpo dopo l’articolo: se prima usavi le coppie sterili per confutare il senso originario del matrimonio ora sei passata ad usare le coppie anziane.

                      Peccato che le coppie anziane non siano sterili ma semmai diventate infertili per il declino della funzione delle ovaie femminili (il maschio rimane fertile, invece). Questo rende queste coppie completamente differenti alla sterilità naturale e congenita delle coppie omosessuale, le quali giustamente sono escluse dal matrimonio come altri tipi di unione tra esseri umani.

                • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giuditta

                  Sbagliato, calmati un attimo e riflettiamo, se non sei qui solo per trollare.

                  N.B.: parlo solo da un punto di vista filosofico, non teologico (= doctrina sacra) o religioso…

                  1) Il fatto che la realizzazione di una certa cosa possa considerarsi buona (moralmente) in relazione ad un fine (cioè ad uno scopo) principale, non impedisce (ma, anzi, quasi sempre implica) che al fine principale siano connessi fini intermedi (o mezzi), aventi non esclusivamente una funzione servile (nei confronti del fine principale), ma che siano dotati anche in se stessi di un valore morale positivo.

                  1.1) Ora, quando senza colpa morale e in casi di eccezione, non sia possibile realizzare il fine principale, ma sia ancora possibile realizzare alcuni o tutti i fini secondari IN SE’ BUONI, che male ci sarebbe nel farlo?

                  1.2) Il fine principale del matrimonio è e resta sempre la procreazione ed educazione (tutte e due le cose) della prole, ma come fini sencondari-mezzi ci sono l’amore coniugale e il reciproco aiuto SEMPRE SUL PIANO DELLA COMPLEMENTARIETA’ data dalla differenza sessuale (che non è complementarietà e differenza solo biologica, ma anche psicologica, intellettiva, sentimentale, ecc.). Ecco perché due 80enni possono tranquillamente sposarsi, anche se non potranno generare e nemmeno adottare. Se non capisci questo, non c’è altro che ti si possa dire: tu metti la forma della legge astrattamente davanti alla concretezza dei casi.

                  2) Una coppia eterosessuale sterile costituisce un caso etico abissalmente diverso da quello di una coppia etero che NON VUOLE avere figli e ancor più da quello di una coppia gay: 2.1) rispetto alla coppia etero che non vuole procreare, mi pare ovvio il motivo; 2.2) rispetto alla coppia gay, perché nel caso di quest’ultima non c’è ALCUN FINE SECONDARIO MORALMENTE BUONO che possa essere realizzato. In altre parole, è la stessa omosessualità praticata, che, essendo contraria ad ogni possibile complementarietà di genere, costituisce un male morale sotto ogni aspetto, proprio perché annichilendo la distinzione di genere, è contraria su ogni piano all’integrità della natura (= essenza) dell’essere umano, che per essenza è orientata al proprio opposto di genere.

                  • andrea g ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                    “è la stessa omosessualità praticata, che, essendo contraria ad
                    ogni possibile complementarietà di genere, costituisce un male
                    morale sotto ogni aspetto”
                    Parole sante.

                  • Giuditta ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                    Premesso che non capisco il tuo invito a stare calma, visto che io sono calmissima, perdonami, ma mi sembra che qui stia parlando di altro….
                    L’articolo era tutto incentrato sul fatto che il matrimonio è per eterosessuali visto che sono gli unici che possono riprodursi (all’interno del matrimonio).
                    >>Ora, quando senza colpa morale e in casi di eccezione, non sia possibile realizzare il fine principale
                    In nessuna parte dell’articolo si parla di ciò, e comunque questo implica tutto un altro livello di conclusioni. Implica una accettazione del matrimonio o meno sulla base di “colpe” o non “colpe morali”. Ma mentre il discorso sulla riproduzione rimane un fatto scientifico (o ti puoi riprodurre o non puoi farlo, non si scappa) la morale laica, di uno stato laico, non ha nulla a che vedere con “colpe” dell’omosessualità.
                    >>come fini sencondari-mezzi ci sono l’amore coniugale e il reciproco aiuto SEMPRE SUL PIANO DELLA >>COMPLEMENTARIETA’ data dalla differenza sessuale
                    Ribadisco….se la riproduzione non è la condizione “sine qua non” (e non lo è nei fatti, visto che si concede il matrimonio a dei 70enni e non lo è nei tuoi ragionamenti, visto che prevedi una serie di eccezioni) allora bisogna notare che anche gli omosessuali possono condividere “l’amore coniugale e il reciproco aiuto”. Più concreti di così…………..
                    >>Una coppia eterosessuale sterile costituisce un caso etico abissalmente diverso da quello di una coppia etero che NON VUOLE avere figli e ancor >>più da quello di una coppia gay
                    Tu continui a parlare di etica argomento che ovviamente apre un discorso completamente diverso dall’originario, perchè allora si dovrebbe discutere “quale etica?” e staremmo qui fino a domani) in un discorso che era partito da una analisi dura e cruda………
                    Il matrimonio è fatto per quelli che possono riprodursi, e quindi non per gli omosessuali.
                    Questa era la premessa e la base analitica di tutto il ragionamento. Vi ho dimostrato che non è così, e che invece si sono sempre sposate anche persone che chiaramente, non potevano riprodursi. Grazie.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giuditta

                      Quando ti invitavo a stare calma, il riferimento era alla possibilità, remota, che tu potessi concedere a te stessa il tempo di ragionare un poco prima di parlare su cose che mastichi appena.

                      Se non stiamo parlando di etica (ossia di ciò che è giusto o non è giusto fare o lasciar fare), de che stiamo a parlà?

                      Ovviamente ciò che il tuo discorso implica è che se il fine del matrimonio non fosse la riproduzione, allora SAREBBE GIUSTO (= eticamente buona cosa e, anzi, doveroso) concedere la possibilità di sposarsi anche alle coppie gay…

                      Qui ti stimo rispondendo con molta pazienza in tanti, ma se non ti soffermi un secondo a riflettere, è del tutto inutile e il tutto si riduce al tuo guardarti soddisfatta allo specchio (nel distacco più assoluto dalla verità), credendo di avere dimostrato chissà che…

                  • Giuditta ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

                    >>Se non stiamo parlando di etica (ossia di ciò che è giusto o non >>è giusto fare o lasciar fare), de che stiamo a parlà?

                    Stiamo parlando del fatto che (secondo voi e come enuncia l’articolo) il matrimonio è aperto SOLO a coloro che possono riprodursi…..

                    La capacità di riprodursi (o meno) in se’ non ha nulla di ETICO. Non stavamo parlando di etica. Questo era il tema. Se volete continuare a portare altre argomentazioni per dimostrare di avere ragione fate pure, ma state continuando a parlare di altro. L’intero ragionamento che vuole escludere gli omosessuali dal matrimonio sulla base del fatto che non possono riprodursi è, come ho dimostrato, completamente incorerente. Grazie.

                    • Giacomot ha detto in risposta a Giuditta

                      Ma cosa hai dimostrato ? Cosa ? Me lo spieghi ?
                      Mha…

                    • Ateofago ha detto in risposta a Giuditta

                      nulla. È qui solo per disturbare. Guarda quante volte le hanno dato risposte logiche e quante volte lei è tornata illogicamente al punto di partenza. È come un muro di gomma.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Giuditta

                      Mamma mia che livello!
                      Certo, allora secondo la tua logica, nemmeno la capacità tecnica di compiere un omicidio a regola d’arte avrebbe nulla a che vedere con l’etica; ma temo che questo, chissà perché (che il motivo c’entri con qualche implicazione etica?) non ti porti a dire che sia necessario lasciare libero chi lo voglia di compiere omicidi…

        • Giacomot ha detto in risposta a Giuditta

          Ma un minimo di nozioni in materia di educazione sessuale NO ? Cioè ma ci vuole un genio (che io non sono ma questo Genio è Dio che così ci ha creato) ?
          Ma non bisognerebbe avere una certa maturità culturale per parlare ? Mi sembra di parlare con infanti che ancora ragionano per analogia e non per logica !
          Allora : qual’è il fine dell’atto sessuale ?
          Quello che noi gli vogliamo dare colmando il vuoto lasciato dalla Verità con l’idolatria ? O quello che viene dall’osservazione della realtà (quella cosa che ci circonda) ?
          Devi sapere che , quel cosetto ,produce quella cosa che andando in quella cosetta genera vita .
          Questa cosa (spero tu sappia cosa sia figlio mio ç_ç !) a che serve ?
          A bere , per lavarsi , nuotarci dentro , pulirci il pavimento ?!
          No , no , no e ancora NO ! E allora a cosa servirà mai questa cosa misteriosa che da quando esiste non ha fatto altro che generare vita ? (ho un deja vu)
          Aspetta ! Ce l’ho !
          Quella cosa serve per concepire nuova vita . ERGO…
          …Il fine naturale dell’atto sessuale è la procreazione .
          Tu mi dirai : <>
          E io : <>
          È chiaro ?

          • Giacomot ha detto in risposta a Giacomot

            Mi sono scordato che quando metto qualcosa tra quelle liniette cancella tutto comunque .
            1° ”Quelle cosette quando raggiungono una certa età -menopausa- non generano più vita; e allora perchè l’omosessualità dovrebbe essere innaturale ?”
            2° ”MA CHE CAVOLO C’ENTRA FIGLIO MIO !?! La menopausa è uno stato fisiologico naturale del genere sessuale femminile che arrivata ad una certa età non può più concepire , secondo natura ,figli . Infatti la natura ha fatto si che non accada nulla . INVECE ! Nell’atto omosessuale non c’è un fico secco di naturale in quanto , essendo il fine dell’atto sessuale quello di concepire e solo tra etero , il concepimento non sarà impedito da nessuna condizione fisiologica evolutiva o patologia di qualche genere ma solo e semplicemente da uno sbagliato uso degli organi riproduttivi . Appunto innaturale.Mentre invece nel rapporto etero entra in gioco la COMPLEMENTARIETÀ di vari fattori non solo sessuali che si trovano in tutti e due i sessi ma in proporzione diversa appunto per la diversità che c’è tra un sesso e l’altro e che da senso così all’esistenza dei rapporti etero per il concepimento della vita . Questo dovrebbe anche far capire , insieme allo studio delle cause psicologiche che portano all’omosessualità (che non dipende assolutissimamente da i geni) , l’abissale differenza tra il tipo di famiglia naturale (appunto) e quella inventata .”

        • Li ha detto in risposta a Giuditta

          Ma che c’entra il matrimonio con la menopausa!
          Alcune coppie sanno che non avranno figli perchè lei è in menopausa, ma sono felici lo stesso anche se non avranno un figlio. Semplicemente accettano la cosa.
          Mica tutti vogliono per forza un figlio! Ci sarà l’istinto materno e paterno, ma poi possono anche arrivare a mettersi il cuore in pace.
          Se vogliamo impedire a due persone anziane di sposarsi neanche i gay allora possono. Perchè? Perchè due uomini non possono concepire. Due donne non potrebbero neanche loro se non ci fosse l’inseminazione, quindi non c’è molta differenza.

          • Titti ha detto in risposta a Li

            Ma veramente Li, Giuditta è da quando ha iniziato a postare che scrive le stesse cose che scrivi tu. Appunto, perchè viene sottolineato che il matrimonio è solo appannagio di una coppia eterosessuale che sia nelle condizioni di procreare, anzi deve procreare. Poi se parli di chi non ha l’istinto materno, e non procrea volutamente per questo motivo, è, secondo la dottrina cattolica, mancanza gravissima, così grave da poter inficiare il matrimonio rendendolo nullo.

  7. Giacomot ha detto

    Perchè non provi a rispondere a quello che ti ho scritto che risponde anche a quello che hai scritto qua e in tutti gli altri post ? Tanto per chiarirci le idee , e per farmi capire fino a che punto sei testarda !
    Comunque se non ti fidi ciecamente della legge del tuo stato come fai a parlarne dando il senso che vuoi tu a quello che c’è scritto ? O forse noi dovremmo fare lo stato secondo Maria Siti ?
    Ah e sappi che sia legge dello stato e quella della natura ci da ragione come vedi , sei tu che leggi tutto cio che scriviamo come ti fa più comodo . Magari prova a capire cio che leggi quando lo leggi . E non tirare fuori la scusa ‘esiste da sempre’ , perchè se no ora dovresti essere uccisa all’istante in quanto da sempre l’uomo uccide chi vuole quando vuole . Ah e per la cronaca l’uomo che fa cio che vuole quando vuole è un uomo che segue solo l’idolatria e non la Verità venuta dalla conoscenza profonda delle cose , come il Cristianesimo . Che poi a pensarci bene a questo punto su saresti anche doppiamente incoerente perchè anche il Cristianesimo esiste da sempre , quindi perché dover far valere il ‘per sempre’ che fa più comodo e che non impiega troppa ”materia grigia” ma più ‘bassifondi’ e che ci porterà al caos sulla terra , piùttosto che il Cristianesimo che appunto esiste da un bel pò e da quando esiste ha portato solo ordine sociale e umanità ?
    Che poi a pensarci bene , visto che ormai ci siamo , perchè dover usare la scusa dell’ ”esiste da sempre” ? Potrei usare la scusa dell’esiste da mo e quindi essere ancora più idolatra di te , ti batterei sul colpo e dimostrerei come tu dipendi da un’ideologia non solo disumana ma che essendo antecedente alla mia è anche un relitto . Hai visto come ti posso rigirare la frittata ? Ma ora basta con questi viaggi interstellari nella logica della tua utopia , ritorniamo alla realtà che è meglio .

    • Giacomot ha detto in risposta a Giacomot

      In risposta a Maria siti .

      • Maria Siti ha detto in risposta a Giacomot

        ti rispondo:
        una coppia etero, Pino e Franca che non hanno e non vogliono (o non possono) avere figli, gode di quali diritti?

        una coppia di omosessusali che si amano possono essere riconosciuti dalla società e godere di quegli stessi diritti?

        Una coppia di omosessusali che adotta un bambino puo godere degli stessi dirittti di una coppia etero che adotta un bambino?

        Una coppia di omosessuali che si amano hano diritto a non essere discriminati e insultati da una dottrina che li definisce il loro amore un abominio?

        ..prova a rispondere a queste domande..

        • Ateofago ha detto in risposta a Maria Siti

          una coppia etero, Pino e Franca che non hanno e non vogliono (o non possono) avere figli, gode di quali diritti?

          Guarda, io certe coppie eterosessuali, per come intendono male il matrimonio, le priverei veramente di qualche diritto piuttosto. Comunque, supponendo che la coppia sia aperta alla vita e solamente impossibilitata, dovrebbe essere aiutata e invogliata a formare una famiglia, anche adottando. Ci vorrebbero più incentivi da parte delle istituzioni, altro che coppie omo…

          una coppia di omosessusali che si amano possono essere riconosciuti dalla società e godere di quegli stessi diritti?

          No perchè non sono la stessa cosa. La seconda coppia è solo l’insieme di due sessocentrici che si vuole masturbare in compagnia

          Una coppia di omosessusali che adotta un bambino puo godere degli stessi dirittti di una coppia etero che adotta un bambino?

          Ed oltre a volersi masturbare reciprocamente utilizzando orifizi in modo improprio, vuole pure coinvolgere un bambino innocente in questo, solo per capriccio, perché vuole essere ciò che non è. Poveri bambini, lasciateli in pace!

          Una coppia di omosessuali che si amano hano diritto a non essere discriminati e insultati da una dottrina che li definisce il loro amore un abominio?

          Insultati, senza dubbio no. Nessuno se lo merita. Ma discriminati, nel senso autentico della parola, cioè distinti dagli altri casi, senza dubbio SI. Quando mi farai vedere che si può bere la coca-cola usando la forchetta al posto del bicchiere (non sono entrambi oggetti da tavola? non hanno entrambi gli stessi diritti ad essere usati?) allora forse se ne potrà riparlare.

          P.S. Trovami il verso del catechismo dove l’amore omosessuale è definito “abominio”.

        • Giacomot ha detto in risposta a Maria Siti

          Ti rispondo ma tanto ormai ho capito che o sei proprio quello che sei o sei un troll .
          1°Come ti ho gia detto , ma tu o non sai leggere (eh figlia mia non so che farci) o non vuoi leggere , essendo una coppia naturale gode dei diritti della coppia naturale ovvero quella di avere o produrre figli .
          2° Una coppia omosessuale non è una coppia naturale per quello che ti ho gia detto . Si può solo dire che si amano nulla di più nulla di meno , in quanto secondo natura non possono , infatti la loro non è un situazione patologica o fisiologica evolutiva ( o come la vogliamo chiamare) che è la situazione di una coppia etero , ma semplicemente secondo natura non possono e se ci provano vanno contro natura , in quanto non concludono nulla anzi rischiano addirittura di farsi del male .
          3° L’ho gia spiegato perchè non possono e non dovrebbero neanche adottare .
          4° Quando mai un omosessuale cattolico si è sentito insultato ? Mai . E neanche altri omosessuali non cattolici ho sentito che sono contro cio che stai dicendo , in quanto questi omosessuali hanno tutti capito la discriminazione che si fa e perchè la si fà . È una distinzione giusta e semplice che se no porterebbe allo sfacelo di tutta la società .(come infatti avviene in altri paesi , non staro qui a ricordarti le varie proteste e manifestazioni che si sono fatte e si faranno in Francia e ora si fanno anche in Italia e vi partecipano anche omosessuali) .
          Ma ora ti faccio io una domanda : un trio di minorenni e maggiorenni possono godere degli stessi diritti di una coppia etero ?
          E questa domanda è collegata a quello che ho scritto quà .

        • giovanni ha detto in risposta a Maria Siti

          Ma è pazzesco! Qui anziché di argomantare alle decine di risposte sopra date dagli altri utenti continui a porre in atto un comportamento che è al limite del trolling, ponendo altre domande inficiate nella loro stessa struttura logica!

          una coppia etero, Pino e Franca che non hanno e non vogliono (o non possono) avere figli, gode di quali diritti?

          Di nessun diritto finché non si uniscono in matrimonio formando una famiglia. Altrimenti si chiamerà “coppia di fatto”, assolutamente irrilevante per l’ordinamento giuridico se non nella misura residuale lasciata all’autonomia privata dall’art. 1322 cod. civ.

          una coppia di omosessusali che si amano possono essere riconosciuti dalla società e godere di quegli stessi diritti?

          Certo, quelli riconosciuti dall’art. 1322 cod. civ.; la coppia omosessuale è equiparata alla coppia di fatto. Stiamo infatti parlando di coppie, non di famiglie. Il problema è quando la coppia vuol diventar famiglia.
          Quella eterosessuale potrà farlo per tutti i motivi ampiamente sopra esposti da me e dagli altri pazientissimi utenti che ti hanno risposto.
          Quella omosessuale non potrà farlo perché non potrà accedere al matrimonio.

          Una coppia di omosessusali che adotta un bambino puo godere degli stessi dirittti di una coppia etero che adotta un bambino?

          Né l’una né l’altra potrà adottare. Per farlo serve una famiglia, non una coppia.

          Una coppia di omosessuali che si amano hano diritto a non essere discriminati e insultati da una dottrina che li definisce il loro amore un abominio?

          La seconda parte della tua domanda è una boiata che non merita manco risposta.
          Comunque ti informo che discriminare vuol dire discernere, separare, dividere, arte che nella nostra società omogeneizzatrice si sta perdendo sempre più, al punto che la capacità di analisi critica, come mi dimostrano i tuoi commenti, viene frequentemente messa da parte.
          Per la cronaca, è sbagliato discriminare due realtà uguali. Non lo è quando le realtà sono diverse.
          Una famiglia composta da donna + uomo è diversa da una coppia omosessuale.
          Relatà diverse, regole diverse, non è difficile da capire.
          L’unico elemento che potrebbe accomunare una coppia omosessuale ad una eterosessuale (da te più volte sottolineto nelle tue domande) è “l’amore”: spiacente deludere te e tutti i sentimentaloni, ma questo non è sufficiente a dare vita ad una famiglia. 🙂

  8. Paolo Viti ha detto

    L’articolo è molto valido e risponde pienamente e sufficientemente all’obiezione principale degli omofili.

  9. Andrea ha detto

    Anche un’uomo e una donna sono naturalmente diversi (semplice esempio differenza a scuola e di apprendimento, anche un bianco ed un nero sono diversi, dall’aspetto ad esempio, quindi se la natura ci fa diversi perchè la legge dello stato non dovrebbe discirminare?
    Se il matrimonio e filiazione sono collegati allora perchè se una coppia che si sposa e poi si riproduce non modifica in alcuon modo il suo status coniugale?
    E se poi, come in Francia, avremmo più nascite al di fuori del matrimonio (Francia 55,8% per il 2012%) questo istituto avrà ancora un collegamento con la riproduzione? (e che in Francia si fanno più figli che da noi)

    • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

      Quindi, secondo te, le diferenze tra maschio e femmina sono analoghe a quelle tra bianchi e neri?

      Matrimonio e filiazione sono collegati perché il matrimonio vede la sua origine, come ben si evince dal nome, nella difesa giuridica della maternità.

      Da che mondo è mondo un figlio nasce da una madre: uno stato che guarda al futuro deve o no tutelare la maternità?

      • Andrea ha detto in risposta a lorenzo

        Non sono analoghe, ma nella storia, noi esseri umani, abbiamo giustificato discriminazioni sul piano giuridico perchè c’erano differenze sul piano naturale.
        Alla donne è stato per moltissimo tempo impossiblie partecipare alla vita politica dello stato, non riconoscendole il diritto di voto. Quando iniziò il movimento suffragista nella metà dell’ottocento, il legislatore occidentale s’accorse che nessuna legge proibiva alle donne di votare, così le leggi sul voto vennero modificate in modo tale da avere un divieto espresso (non c’era un divieto perchè era ovvio che le donne rimanessero relegate in casa a filar la lana e perchè avevano diversi ‘offici sociali’ diceva Zanardelli in risposta alle donne che lo interpellarono nel 1880 sulla riforma della legge elettorale).

        Il problema è che dal matrimonio facciamo discendere un status giuridco unico e particolare, che nel corso dei secoli ha subito tantissime modificazioni e la più importante è quella del matrimonio come negozio giuridico. Nella antica Roma il matrimonio, già dopo la pubblicazione delle XII tavole (450-451 a.C), si trattava di una convivenza di fatto tra un uomo ed una donna, ma non un accordo scritto, un negozio giuridico come è oggi. Con l’arrivo del Cristianesimo il matrimonio è diventato un negozio giuridico, un atto col quale l’uomo e la donna si promettevano fedeltà. Da questo punto in poi il matrimonio passa da fatto ad atto fino a trovare il massimo rispetto nella dichiarazione dei Diritti dell’uomo del 1948 dove diventa diritto inalienabile e quindi riconosciuto dall’art 2 della nostra costituzione. Dal 1948 ad oggi il mondo è cambiato. Soprattutto una cosa è cambiata, il modo di vedere e di espreimere la nostra sessualità. Dal 1969 in poi (moti di Stonewall) i gay fanno qualcosa che prima non facevano, si dichiarano (coming out) e provano a ricercare la fierezza di essere qualcosa. Oggi l’omosessaulità non è più un tabù e i giovani omosessuali sono perfettamente accettati dalle loro famiglie e da queste imparono a formare un qualcosa, prima una coppia e poi una famiglia.
        Ora il matrimonio come lo percepiamo oggi non è quello della roma antica, ma il modo di riprodurci è rimasto lo stesso (un uomo ed una donna); il matrimonio ha subito impressionanti modifiche soprattuto nel novecento e questo perchè è un’istituto giuridico non un fatto naturale come la riproduzione (certo che il rapporto di un uomo ed una donna sia un qualcosa di naturale è vero, ma non il matrimonio, dato che perchè sia valido ci debbano essere dei requisiti voluti dalla legge e non dalla natura).

        Quando due persone si sposano creano un rapporto, il coniugio, dal quale discendono diritti e doveri. I doveri che un coniuge deve ripsettare nei confornti dell’altro sono: la coabitazione, la fedeltà, assistenza materiale e morale, collaborazione e contribuzione ai bisogni della famiglia. Questi doveri che descrivono come deve essere il rapporto tra coniugi in alcun modo mi dice che per forza debbano essere un uomo ed una donna.

        • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

          Quindi, per ovviare al fatto che taluni “abbiamo giustificato discriminazioni sul piano giuridico” in base a differenze naturali di natura prettamente ideologica, si interviene giuridicamente per affermare che non esiste alcuna differenze biologica puranco scientificamente provata?

          E’ opinione concorde degli studiosi che una delle basi della grandezza di Roma vada ricercate nello “ius” derivato dalle XII tavole che, come tu fai giustamente notare, tutela il rapporto di convivenza uomo donna quando sia finalizzato alla procreazione: non credi che le leggi tese a parificare le unioni omosessuali con quelle omosessuali siano il preludio al suicidio della civiltà che le adotta?

          Due persone eterosessuali che si sposano lo fanno, a parte alcune eccezioni che confermano la regola, per aprirsi al futuro attraverso i figli.
          Due persone omosessuali che si sposano lo fanno, e la riprova sono le richieste di interessi prettamente personali, per ripiegarsi sul presente.
          Ti sembra giusto parificare i due tipi di unione?

          • Andrea ha detto in risposta a lorenzo

            Due persone eterosessauli che si sposano lo fanno per tanti motivi e non solo perchè vogliono procreare, dato che non serve sposarsi per procreare; la procreazione è naturale, sposarsi no, è un fatto culturale.
            Perchè due persone omosessuali si sposino per il presente bisogna che lo vogliano, se queste vogliono sposarsi per vivere 40 anni bisogna solo che lo vogliano. Ci sono tanti motivi perchè due persone omosessauli si sposano, ma non si può dire che loro lo fanno per il presente, dato che non siamo noi a scegliere per loro.

            • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

              Ti sfido a dimostrare che il motivo per cui è sorta l’istituzione matrimoniale non sia per la tutela della prole: ben altra cosa è invece lo scimiottamento del matrimonio fatto da Nerone e dai suoi emuli.

              Utilizzo il termine “presente” per indicare un ripiegamento egoistico sulla propria persona: se scorri infatti le principali richieste degli omosessuali noterai che ricalcano i diritti con i quali, i legislatori accorti, intendevano tutelare i figli che, come ben sai, sono il futuro.

  10. Andrea ha detto

    Mentre quelli del minnesota lo hanno respinto (referendum). Quando fra due anni l’Irlanda voterà a favore, dato che i sondaggi lo dicono, sarà il primo stato a modificare la costituzione per inserire il diritto alle coppie gay di sposarsi

    • Panthom ha detto in risposta a Andrea

      Eppure non ho letto di insulti razzisti verso gli abitanti del Minnesota, come invece è accaduto per i Croati e per gli abitanti del Nord Carolina. Trai da solo le riflessioni conseguenti sull’omofascismo e sulla tolleranza di chi sostiene la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”?

  11. Max ha detto

    Nel seguente video, Brendan O’Neill (sempre lui; un ateo capisce certe cose meglio di molti di noi) spiega perche’ le motivazioni “si sposano anche le persone anziane” o “i figli nascono anche al di fuori del matrimonio; il matrimonio non e’ piu’ la sola istituzione per avere figli” non sono valide ai fini di supportare l’adozione dei matrimoni tra (due) persone dello stesso sesso:

    http://www.youtube.com/watch?v=Xf08KmJg1yw

    E’ lungo ma vale la pena di vedere come risponde alle obiezioni, che sono le solite che si sentono dire anche tra i commenti in questo sito ed altrove.

    Qui c’e’ un altro suo articolo
    http://www.spiked-online.com/newsite/article/12273

    Bello questo pezzo:

    ” Now, perhaps you think the institution of marriage should be devalued, that it is stuffy and conservative and in need of an overhaul. Fine. Then argue for that, openly and honestly.
    But no one benefits from the charade of gay marriage. The fact is that marriage is not simply about co-habitation or partnership; it is not even simply about having an intense relationship. It has historically been about much more – about creating a unit, with its own rules, that is recognised by the state and society as a distinctive union often entered into for the purpose of raising a new generation. Yes, some couples enter into it for other reasons – for companionship, larks, a party or whatever – but we are not talking about individuals’ motives here; we are talking about the meaning of an institution. Collapsing together every human relationship, so that everything from gay love to a Christian couple who want to have five kids is homogenised under the term ‘marriage’, benefits no one. It doesn’t benefit gay couples, whose ‘marriage’ will have little historic depth or meaning, and it doesn’t benefit currently married couples, some of whom may feel a corrosion of their identity.”

    Qui c’e’ l’invervento di Giorgio Israel sull’argomento. Egli spiega, tra le varie cose, perche’ sia poco intelligente paragonare l’impedire il matrimonio tra omosessuali all’impedire il matrimonio tra bianchi e neri, e la corsa a rimuovere le “differenze” tra l’unione di etero sia in realtà ideologica. Un estratto:

    “Il nodo è semplice. Vi sono tante vie per eliminare le ingiustizie e le discriminazioni in oggetto, ma la via scelta risponde a un altro progetto ben più ambizioso: l’eliminazione delle differenze di genere. È una vecchia minestra ideologica che viene propinata da trent’anni da numerosi teorici postmodernisti secondo cui la vera matrice dei razzismi sono i dualismi, le strutture binarie su cui è fondata la civiltà occidentale: uomo/donna”

    http://gisrael.blogspot.co.uk/2012/12/si-puo-dire-no-ai-matrimoni-gay-senza.html

    Qui c’e’ un saggio di Frank Furedi, famoso umanista inglese:
    “Inviting the state into our intimacies
    ESSAY: Gay marriage is presented as an issue of equal rights, but it’s better understood as a top-down overhaul of the institution of marriage.”
    http://www.spiked-online.com/newsite/article/12539#.UqUBd6m-pUQ

    Al di la’ di questo, comunque, anche chi promuove il “matrimonio” tra due persone dello stesso sesso ha i suoi pregiudizi. Se ne fosse completamente libero, non dovrebbe avere problemi ad accettate anche il matrimonio a tre (senza specificare il sesso dei contraenti) ed altre variazioni sul tema.

    “Se ammettiamo il “matrimonio gay” non avremo piu’ argomenti per opporci al matrimonio a tre, o ad altre variazioni sul tema. Sulla possibilita’ di crescere figli adottivi, poi, non ho dubbi: le due figure – materna e paterna – rimangono fondamentali (nonostante certi padri e certe madri). Nessuno puo’ arrogarsi il diritto di imporre a un bambino regole diverse.” Indro Montanelli
    http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/15/Gli_omosessuali_non_vanno_discriminati_co_0_990115639.shtml

  12. nicola ha detto

    Quando è stata stilata la costituzione i partiti che formavano l’assemblea, appunto, l’assemblea costituente e tutti gli uomini politici dell’epoca neanche negli incubi più agitati avrebbero potuto immaginare che 60 anni dopo qualcuno avrebbe interpretato quel ‘naturale’ con artificiale o innaturale. E non sprecarono parole proprio perché per loro era scontato che l’aggettivo ‘naturale’ bastava ed avanzava. Un po’ come dire che, ad esempio, il respirare è un fatto naturale, non c’è bisogno di dire altro, si capisce. Quindi la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio si capisce di cosa si tratta. Quale matrimonio? Ma quello che c’era sempre stato in Italia , il matrimonio fra un uomo e una donna. Quello era il matrimonio a cui pensavano i costituenti, tutti, cattolici e stalinisti, monarchici e repubblicani. All’epoca la parola ‘matrimonio’ significava qualcosa di preciso e certamente non si trattava di unione(innaturale) fra persone dello stesso sesso.

    • Andrea ha detto in risposta a nicola

      Naturale significa ‘razionale’, che può esistere anche se lo stato non esistesse e quello che diedero i costituenti non fu una definizione di matrimonio (art 29). I costituenti scrissero che ‘la Repubblica riconosce i diritti della famiglia’ è che è diverso da ‘la famiglia è x’.

      *5 Novembre 1946, I Sottocommissione della Commissione per la Costituzione
      ‘ALDO MORO’ dichiara che con la formula in esame sostanzialmente si vuol dire che la famiglia ha un suo ordinamento, che deve essere coordinato con quello dello Stato, e la prima forma elementare di questo ordinamento è il riconoscimento costituzionale che lo Stato dà alla famiglia.

      ‘ALDO MORO’ precisa che, quando si dice che la famiglia è una società naturale, non ci si deve riferire immediatamente al vincolo sacramentale; si vuole riconoscere che la famiglia nelle sue fasi iniziali è una società naturale. Afferma quindi che, pur essendo molto caro ai democristiani il concetto del vincolo sacramentale nella famiglia, questo non impedisce di raffigurare anche una famiglia, comunque costituita, come una società che, presentando determinati caratteri di stabilità e di funzionalità umana, possa inserirsi nella vita sociale. Mettendo da parte il vincolo sacramentale, si può raffigurare la famiglia nella sua struttura come una società complessa non soltanto di interessi e di affetti, ma soprattutto dotata di una propria consistenza che trascende i vincoli che possono solo temporaneamente tenere unite due persone.

      *15 Gennaio 1947, Commissione per la Costituzione in seduta plenaria
      ‘ALDO MORO’ ricorda che la formula: La «famiglia è una società naturale» fu adottata dalla prima Sottocommissione quasi all’unanimità. Precisa che essa fu proposta dall’onorevole Togliatti, il quale, dopo discussione, concordò su questo punto che nella Costituzione si dovesse dichiarare il carattere naturale della famiglia in quanto società. E poiché da taluni si obietta che si verrebbe a inserire nella Carta costituzionale una definizione, precisa che, sostanzialmente, non è affatto una definizione, anche se ne ha la forma esterna, in quanto si tratta in questo caso di definire la sfera di competenza dello Stato nei confronti di una delle formazioni sociali alle quali la persona umana dà liberamente vita

      • nicola ha detto in risposta a Andrea

        ‘naturale’ e ‘razionale’ non hanno lo stesso significato.
        Da quanto da te riportato ne deriviamo che i costituenti non hanno voluto dare una definizione di matrimonio, il cui significato era, all’epoca, implicito, come unione fra uomo e donna ‘more uxorio’, ma di famiglia, definita come società naturale fondata sul matrimonio. quando all’epoca si parlava di matrimonio ci si riferiva a qualcosa di preciso, consolidato nei millenni, come unione, celebrata da riti e festeggiamenti, fra un uomo e una donna. Poiché fino ad allora non ci sono tracce che siano avvenuti matrimoni fra persone dello stesso sesso ne discende che per matrimonio si intende unione more uxorio fra persone di sesso diverso. Poi ognuno è libero di chiamare tavolo ciò che è sedia e sedia ciò che è tavolo ma se si interpretano scritti del passato con valore ‘fondante’ le parole devono essere ricondotte al significato dell’epoca.

        • Andrea ha detto in risposta a nicola

          Certo ognuno può chiamare sedia un tavolo che per tutto il resto della popolazione è un tavolo, ma quel resto del popolazione lo chiamano tavolo perchè si è concordi nel chiamarlo tavolo, non perchè lo è.

  13. Andrea ha detto

    alcune osservazioni:
    1)Il fatto è che matrimonio e riproduzione possono benissimo stare separati.
    Una volta che un uomo ed una donna si sposano costruiscono uno status particolare dal quale discendono diritti e doveri. Se all’interno del matrimonio questi due si riproducono non avremmo nessuna alterazione dello status coniugale.
    2)Ad oggi, 2013, le nascite fuori dal matrimonio sono 1/4 del totale e per la legge i bambini nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti di quelli nati dentro il matrimonio, o meglio non si fa differenza tra filiazione naturale e filiazione legittima.
    3)Il matrimonio se fosse ‘naturale’ allora la legge non lo disciplinerebbe, perchè se fosse ‘naturale’ il rapporto coniugale sarebbe naturale, come per esempio la fedeltà, che ben sappiamo che c’è e che viene a mancare facilmente, o come ad esempio il dovere di assistenza materiale, che sappiamo benissimo se non ci fosse la legge il più debole dei coniugi rimarebbe sprovvisto dei mezzi necessari per sopravvivere. Da questo punto di vista la dottrina giuridica parla del matrimonio come ‘istituto che protegge il più debole dal più forte’.

    • giovanni ha detto in risposta a Andrea

      Una piccola osservazione:

      3)Il matrimonio se fosse ‘naturale’ allora la legge non lo disciplinerebbe, perchè se fosse ‘naturale’ il rapporto coniugale sarebbe naturale, come per esempio la fedeltà, che ben sappiamo che c’è e che viene a mancare facilmente, o come ad esempio il dovere di assistenza materiale, che sappiamo benissimo se non ci fosse la legge il più debole dei coniugi rimarebbe sprovvisto dei mezzi necessari per sopravvivere. Da questo punto di vista la dottrina giuridica parla del matrimonio come ‘istituto che protegge il più debole dal più forte’.

      Il matrimonio è naturale perché gli obblighi impliciti in esso previsti sono semplicemente elevati dalla legge a norme giuridiche, per di più difficilmente coartabili sul piano pratico, e ne sappiamo qualcosa noi avvocati di famiglia. La legge subentra infatti a disciplinare soltanto la fase patologica della vita coniugale, offrendo agli strappi delle pezze inadeguate e mai delle soluzioni.
      La legge, di fatto, non disciplina la fisiologia della famiglia.

      • Andrea ha detto in risposta a giovanni

        L’obbligo della fedeltà è implicito? L’obbligo della coabitazione è naturale? Se non ci fosse la legge i due comportamenti antigiuridici sarebbe perfettamente leciti.

        • giovanni ha detto in risposta a Andrea

          Certo che sono impliciti.
          Senza di essi non ci sarebbe famiglia.
          La legge non fa discendere automaticamente delle sanzioni alla violazione di tali obblighi che rilevano invece soltanto nella misura in cui essi portino alla fine dell’affectio maritalis ed all’intollerabilità della convivenza quale presupposto della separazione.
          Il coniuge che viene tradito o abbandonato ha due alternative: aspettare che l’altro torni (in sé e a casa), riaccogliendolo, oppure avviare il procedimento per la separazione.
          Non ci sono sanzioni che portino alla ricostruzione dell’unione.

  14. Maria Siti ha detto

    Scusate vorrei chiedervi tanto per riassumere:

    in quale ordinamento giuridico sta scritto che la famiglia e la procreazione sono necessariamente legate?

    Due omosessuali chiedono di essere riconosciuti come coppia.

    Tutto qui.

    Non devono essere riconosciuti come coppia per quale motivo?

    Le motivazioni ricorrenti sono:
    – non lo facevano i romani che hanno coniato il termine matrimonio
    – non si possono ripordurre (ma possono ADOTTARE!!)
    – si tira in ballo la natura (ma poi si fanno passi indietro..)
    – a volte si parla d’incesto e poligamia (ma sono vietati, e volgono anche per gli ETERO!!!)
    insomma..

    La famiglia tradizionale continuerà ad essere ciò che è ora con tutte le sue tutele, non cambierà NIENTE..
    NON è una sfida!

    E dovreste stigmatizzare con forza chi intende strumentalizzare cosi barbaramente la famiglia facendola diventare un pretesto per uno scontor sociale..
    non li seguite!

    • Ateofago ha detto in risposta a Maria Siti

      in quale ordinamento giuridico sta scritto che la famiglia e la procreazione sono necessariamente legate?

      Sta attenta, non è il legame famiglia+procreazione, è l’istituzione famiglia a contare. In natura la procreazione sessuata avviene tra un padre e una madre quindi va istituzionalizzata la famiglia naturale punto.

      – non lo facevano i romani che hanno coniato il termine matrimonio

      Veramente tra i romani di omosessuali ce n’erano e neanche pochi. Se vai a pompei trovi pure i lupanare omosessuali. Però i romani, con tutte le perversioni che avevano, hanno deciso di

      non

      istituzionalizzare le unioni omosessuali. Perché? Perché il cuore dell’uomo, a prescindere dai costumi, sa sempre cos’è giusto e cosa sbagliato. Evidentemente i romani sapevano che non era una cosa tanto pulita da fare alla luce del sole.

      – non si possono ripordurre (ma possono ADOTTARE!!)

      Poveri bambini! Lasciateli in pace! È già perverso che una comitiva sessocentrica che pratica masturbazione di gruppo voglia essere considerata qualcosa che non è, non coinvolgiamo l’innocenza dei bambini in questo scandalo!

      – si tira in ballo la natura (ma poi si fanno passi indietro..)

      Semplicemente falso. Dovresti arogmentare sai?

      – a volte si parla d’incesto e poligamia (ma sono vietati, e volgono anche per gli ETERO!!!)

      Ecco questa è la chiave del discorso vale anche per gli etero!!! Due etero non sposati che fanno sesso sono sporchi esattamente quanto due omosessuali che fanno la stessa cosa! Un etero che si masturba pecca in modo identico ad un omosessuale che si masturba. Il punto non è chi ma perché. Chiediti perché due omosessuali fanno certe cose e chiediti perché invece la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio fa certe altre cose.

      La famiglia tradizionale continuerà ad essere ciò che è ora con tutte le sue tutele, non cambierà NIENTE

      Nossignora. Se dai un incentivo solo alle famiglie tradizionali lo dividi in meno parti e ciascuno prende una fetta più grossa. Se nel mucchio aggiungi altri che non c’entrano alla fine hai meno incentivi per tutti. Al contrario, le famiglie tradizionali andrebbero incentivate anche 10 volte più di quanto lo siano adesso. Mettiti nei panni di uno che inizia a lavorare a 27 anni, finita la laurea. Come fa a mettere su famiglia come precario sottopagato? Ti sembra giusto che debba perire per il bene di due tizie che si infilano dentro oggetti di gomma?

      E dovreste stigmatizzare con forza chi intende strumentalizzare cosi barbaramente la famiglia facendola diventare un pretesto per uno scontor sociale..

      Esattamente. I laicisti dovrebbero smettere di usare il capriccio della comparazione dei gay alla famiglia tradizionale per portare avanti le loro ideologie prive di senso.

      • Maria Siti ha detto in risposta a Ateofago

        L’istituzione famiglia in Italia non distinuge tra coppie che vogliono o non vogliono avere figli, è una distinzione surreale!
        Si AGGIUNGONO tutele ovviamente e doverosamente a chi ha figli, ma sono diritti che non hanno nulla a che vedere con una semplice coppia.

        – “Perché il cuore dell’uomo, a prescindere dai costumi, sa sempre cos’è giusto e cosa sbagliato”

        gli schiavi erano considerati utensili parlanti e.. mai sentito parlare della crocifissione?
        Sai, non credo che giuridicamente l’argomento dei romani sia molto valido..

        – “Se dai un incentivo solo alle famiglie tradizionali lo dividi in meno parti”

        ma quali meno parti!! Le tasse le pagano anche gli omosessuali!!!

        La famiglia tradizionale rimane INTATTA, con tutte le sue tutele!

        Una coppia omosessuale che adotta deve accedere agli stessi diritti di uan copipa etero che adotta?

        Una coppia che non vuole figli e una coppia omosessuale devono accetere agli stessi diritti?

        rispondi a queste domande..

        – “Due etero non sposati che fanno sesso sono sporchi esattamente quanto due omosessuali[…] Un etero che si masturba pecca in modo identico ad un omosessuale che si masturba”

        Ti faccio presente ache anche nelle famiglie ci si masturba!
        Pensi che giuridicamente il peccato sessuale e la sessuofobia possa essere un argomento valido?

        Se sono davvero queste le vostre basi? non avete speranza..

        • Ateofago ha detto in risposta a Maria Siti

          L’istituzione famiglia in Italia non distinuge tra coppie che vogliono o non vogliono avere figli, è una distinzione surreale!

          Qui ci sta un grandissimo CHI SE NE FREGA. Gli stati hanno annoverato fra le loro leggi le migliori porcate, la legge non è una divinità e chi la considera come metro per distinguere il bene dal male è un povero idolatra, pronto a diventare nazista non appena i nazisti salgono al potere e legiferano. In un mondo perfetto, prima viene la morale (onesta e fondata sul reale), poi viene la legge, che ad essa si adatta, non il contrario. Della legge non mi interessa, mi interessa dell’etica. È giusto o è sbagliato che due omosessuali siano equiparati ad una famiglia tradizionale? È sbagliato, perché una coppia omosessuale non è una famiglia tradizionale, come una forchetta non è un cucchiaio e una bicicletta non è un aeroplano di linea.

          gli schiavi erano considerati utensili parlanti e.. mai sentito parlare della crocifissione?
          Sai, non credo che giuridicamente l’argomento dei romani sia molto valido..

          Questa è la dimostrazione lampante che non hai capito una cippa, o che fai finta di non capire perché sei plagiata fino all’osso dall’ideologia. Schiavi considerati utensili? Una moda sociale, non certo ciò che dice il cuore dell’uomo. Ma te fai orecchio da mercante. Crocifissione? A parte il fatto che la pena di morte, in alcuni rari casi, può essere l’unico metodo per proteggere l’innocente e l’indifeso, mi spieghi che c’entra con il discorso più ampio della coscienza e della distinzione tra giusto e sbagliato? Nulla. È solo fumo negli occhi, perché non vuoi accettare che ci sono cose di cui la gente ha normalmente vergogna a farle davanti a tutti. Anzi, ultimamente state facendo il diavolo a quattro per cercare di farle passare per buone, ma la coscienza non la si frega con le mode, ci sarà sempre una vocina, un grillo parlante che vi dirà dal profondo dell’animo “questa cosa che stai facendo è indegna di un essere umano!”.

          ma quali meno parti!! Le tasse le pagano anche gli omosessuali!!!

          Ma le hai fatte almeno le elementari? Mi sa di no… Se 100 persone pagano 1€ di tasse io, Stato, ho 100€. Se di quelle 100, 50 sono coppie, io ho 25 coppie. 100/25=4€ per ogni coppia. Se, senza cambiare il numero di contribuenti (tu sai generare persone all’occorrenza riconoscendo gli omosessuali? NO), le coppie diventano 50, quanti soldi per coppia abbiamo? 100/50=2€ !!! Il 50% in meno!!
          Ritorna alla scuola serale!!

          La famiglia tradizionale rimane INTATTA, con tutte le sue tutele!

          Falso. E non perdo tempo a ripetere perché. Se vuoi capire leggi i miei interventi precedenti.

          Una coppia omosessuale che adotta deve accedere agli stessi diritti di uan copipa etero che adotta?

          NO. (non deve neanche esistere l’adozione per le non famiglie)

          Una coppia che non vuole figli e una coppia omosessuale devono accetere agli stessi diritti?

          NO.

          Ti faccio presente ache anche nelle famiglie ci si masturba!

          Sbagliato!! Se il coito si conclude in vagina senza contraccettivi la possibilità procreativa non è intaccata e l’atto non si può definire masturbazione.

          Pensi che giuridicamente il peccato sessuale e la sessuofobia possa essere un argomento valido?

          Rileggiti cosa ho scritto all’inizio del commento, trollaccia che non sei altro.
          Pensi che giuridicamente la sola attrazione fisica e la sessofilia possano essere argomenti validi?

          Se sono davvero queste le vostre basi? non avete speranza..

          Sì, non abbiamo alcuna speranza di poterci un giorno bere il cervello come avete fatto voi.

  15. gladio ha detto

    Riporto all’ attenzione delle varie Marie Site questi tre articoletti tratti dalla nostra Costitizione:

    TITOLO II
    RAPPORTI ETICO-SOCIALI
    Art. 29.
    La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

    Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

    Art. 30.
    È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

    Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

    La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

    La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

    Art. 31.
    La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

    Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

    E’ quanto mai evidente, così com’ era evidente dai suoi stesori, che il concetto di famiglia espresso dalla Costituzione è quello “tradizionale” cioè di un nucleo composto dall’ unione di un uomo con una donna e che costituisce l’ ” ambiente ideale” alla procreazione e all’ educazione della prole.

    Pertanto le varie Marie Site di questo sito potranno anche sostenere che la Costituzione o alcune sue parti sono tutte sbagliate e tutte da rifare ( è un loro diritto, per carità…)ma ogni tentativo di stravolgerne a loro uso e consumo il senso etico è pura arrampicata sugli specchi.

    Spaccare il capello in quattro per dimostrare cose contrarie all’evidenza è segno di profonda disonestà intellettuale.

    • Andrea ha detto in risposta a gladio

      Così come quello portoghese (di testo costituzionale) e spagnolo. Entrambi gli stati ammettono il matrimonio anche per i gay perchè il testo costituzionale, scritto alla fine degli settanta, non poteva in alcun modo essere indirizzato a proibire questa fattispecie di matrimonio. Le corte costituzionali di questi stati hanno salvato le leggi perchè è rimessa alla discrezionalità del legislatore la modalità di riconoscimento dell’unione tra persone dello stesso.
      La sentenza della Corte costituzionale italiana (138/2010) si basa su una precednte sentenza della corte portoghese del 2009. La sentenza 138/2009 alla fine dice:
      “Ancora una volta, con il rinvio alle leggi nazionali, si ha la conferma che la materia è affidata alla discrezionalità del Parlamento.
      Ulteriore riscontro di ciò si desume, come già si è accennato, dall’esame delle scelte e delle soluzioni adottate da numerosi Paesi che hanno introdotto, in alcuni casi, una vera e propria estensione alle unioni omosessuali della disciplina prevista per il matrimonio civile oppure, più frequentemente, forme di tutela molto differenziate e che vanno, dalla tendenziale assimilabilità al matrimonio delle dette unioni, fino alla chiara distinzione, sul piano degli effetti, rispetto allo stesso.”

      • Andrea ha detto in risposta a Andrea

        Rettifico: Sentenza 138/2010 non 2009

      • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

        In che si differenziano le leggi positive che introducono i matrimoni gay dalle leggi positive per la soppressione degli ebei?
        Non sono forse entrambe frutto di ideologie?

        • Andrea ha detto in risposta a lorenzo

          Le leggi positive della segregazione razziale, della discriminazione contro gli ebrei sono la codificazione di uno dei principi della natura, il più forte che domina sul più debole. Il diritto naturale, proprio per la sua vaghezza ed elasticità è stato usato anche dai nazisiti per codificare condotte, secondo gli stessi da inocoraggiare.
          Ad esempio nel 1940, circolava questo documento, ‘Tu e il tuo popolo’ sul tema dell”annientamento dei malriusciti’ (Vernichtung der Missratenen) e delle ‘razze decdenti’ (der verfallenden Rassen):
          ‘Dovunque la natura sia lasciata a se stessa, le creature che non possono competere, con i loro prossimi più forti sono eliminate dal flusso della vita. Nella lotta per l’esistenza questi individui sono distrutti e non possono riprodursi. Questo è chiamato selezione naturale. Gli allevatori e gli orticoltori che desiderano particolari peculiarità eliminano sistematicamente i soggetti con caratteristiche indesiderate, e ‘allevano’ quelle creature che dispongono dei geni desiderati. L’allevamento non è diverso dalla selezione artificiale. Nel caso degli esseri umani il completo rifiuto della selezione ha condotto a risultati indesiderabili e inaspettati. Un esempio particolarmente chiaro è l’incremento delle malattie genetiche. In Germania nel 1930 c’erano circa 150.000 persone in istituti psichiatrici e circa 70.000 criminali in carceri e prigioni. Essi erano, tuttavia, una piccola parte del numero reale di handicappati. Il loro numeroè stimato in oltre mezzo milione. Essi richiedevano un’enorme spesa da parte della società.’

          Un diritto naturale come ‘diritto alla vita’ finchè non è codificato, nel senso riconosciuto dalla legge, nessuno sarà obbligato a rispettarlo.

          Per quanto rigurda la segregazione razziale e il divieto di matrimonio interraziale, basta leggere qualche decisone di giudici americani:
          *Virginia v Loving (decisione del giudice di primo grado, Leon Bazile)
          I due coniugi della Virginia loving si sono sposati nel Distretto di Colombia perchè il loro stato proibiva questo tipo di matrimonio (lo stato della Virginia riteneva un matrimonio tra un bianco ed un nero ‘automaticamente nulli’, cioè non era un matrimonio). Una volta ritornati nella Virginia, nella loro casa, vengono arrestati perchè si erano sposati in un altro stato.
          Il giudice scrive questo:
          ‘Gli imputati sono colpevoli di un crimine veramente grave… Dio onnipotente creò le razze bianca, nera, gialla, malese e rossa e le piazzò in differenti continenti. E a causa dell’interferenza in questa disposizione non c’è nessuna validità in questo matrimonio. Il fatto che separò le razze mostra che non voleva che si mischiassero’

          • lorenzo ha detto in risposta a Andrea

            “Un diritto naturale come ‘diritto alla vita’ finchè non è codificato, nel senso riconosciuto dalla legge, nessuno sarà obbligato a rispettarlo.”

            Quindi, secondo te, se uno stato afferma per legge che il diritto alla vita di alcune persone non esiste, quelle persone possono essere uccise impunemente: cosa ne dici del processo di Norimberga?

  16. Antonio ha detto

    Qui tutti a parlare e a pontificare. Il matrimonio naturale è tra due persone di sesso opposto.Sono fondamentalmente d’accordo. Però qualcuno mi spieghi come mai madre natura ha previsto gli omosessuali!!

    • lorenzo ha detto in risposta a Antonio

      Se madre natura avesse previsto gli omosessuali, non si sarebbe preoccupata di fornire gli uomini e la donne di organi riproduttivi complementari: o forse vuoi dire che madre natura ha previsto l’omosessualità come autotutela perché, quando in una parte della razza umana prevale la stoltezzala, quegli esseri umani si estinguano?

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Antonio

      Anche tu confondi le diverse accezioni del termine “natura” (vedi sopra). Quello che è moralmente normativo, è ciò che accade nella “natura” (= essenza) umana, non quello che accade nella “natura” intesa come insieme degli enti non artificiali. Altrimenti, come sempre giustamente rispondiamo a queste banali obiezioni, in natura esiste anche il cancro e un insieme sterminato di malattie e comportamenti che non per il fatto di verificarsi in natura vanno considerati avvenimenti “buoni” o “giusti” moralmente, ossia buoni o giusti se praticati e non, tutto al contrario, evitati dall’uomo.

      Oppure, visto che il cancro esiste “in natura”, un medico non ha il diritto di curarlo, ma, anzi, addirittura dovrebbe avere il dovere di favorirlo?

    • Sophie ha detto in risposta a Antonio

      Madre natura non ha previsto l’omosessualità prima di tutto perchè ha impedito loro di fare sesso fisicamente (c’è un solo modo per farlo e non come capita e con quello che capita) ed ha reso l’unione sterile, cioè gli ha impedito categoricamente di procreare. Più di così non poteva fare per farlo capire. Purtroppo l’uomo se ne infischia e non segue la sua coscienza e quindi è capace di fare cose che a malapena gli animali si sognano di fare. Pensa che in un esorcismo il diavolo, parlando attraverso un’indemoniata, si dichiarò soddisfatto di come avesse fatto diventare gli uomini “una mandria di porci”.
      Se tu leggessi la Bibbia ti renderesti conto che Dio non ha mai creato gli omosessuali, hanno fatto tutto da soli, anzi San Paolo apostolo nella sua lettera disse che Dio ormai li aveva abbandonati alle loro “passioni infami”. Lo stesso Gesù non li ha manco presi in considerazione, fu proprio lui a dire:”Maschio e femmina li creò, per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola. Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi».

« nascondi i commenti