“L’obiettore è un buon medico”, contro-campagna di UCCR

La Consulta di Bioetica Laica, associazione che si è imposta l’obiettivo di promuovere la cosiddetta cultura pro-death: aborto, eutanasia, testamento biologico, fecondazione assistita, suicidio assistito, ecc., è divenuta particolarmente famosa nel marzo 2012, quando attraverso uno studio pubblicato su “Journal of Medical Ethics”  due sui responsabili hanno promosso la teorizzazione dell’infanticidio.

I presidenti onorari di tale ente si chiamano Beppino Englaro e Carlo Flamigni (presidente onorario anche degli atei fondamentalisti dell’UAAR), mentre il responsabile ultimo è Maurizio Mori, il quale ha appoggiato attraverso un comunicato la tesi dei suoi due collaboratori sostenendo che non è da scartare «a priori solo perché scuote sentimenti profondi o tocca corde molto sensibili».

Il 6 giugno 2012 la Consulta di Bioetica Laica è tornata a farsi sentire avviando una nuova campagna, chiamata “Il buon medico non obietta”con lo scopo chiaro: debellare l’obiezione di coscienza dei medici. In molti hanno aderito entusiasti, spinti dalla tesi del giurista Stefano Rodotà, guru laicista, secondo cui «la possibilità dell’obiezione di coscienza dei medici andrebbe semplicemente abolita». Anche Emma Bonino, altra guru laicista, ha recentemente affermato che «in Italia c’è una malattia contagiosa, un’epidemia rapida che si chiama obiezione di coscienza». Un vero e proprio attacco alla libertà dei medici (in Italia l’85% e negli USA l’86%), promosso da tanti quotidiani e in particolare su “Repubblica” (anche qui).

 

UCCR ha voluto contattare alcuni medici, giuristi ed esperti di bioetica per chiedere loro un parere su questa azione intimidatoria verso la libertà di coscienza, avviando una contro-campagna chiamata: “L’obiettore è un buon medico”. Qui sotto i link alle nostre tre interviste.

“L’obiettore è un buon medico”, di RENZO PUCCETTI, specialista in medicina Interna, membro della Research Unit della European Medical Association, referente per l’area bioetica della società medico-scientifica interdisciplinare Promed Galileo e socio fondatore dell’Associazione Scienza & Vita.

 

“L’obiettore è un buon medico”, di ASSUNTINA MORRESI, professore associato di Chimica fisica all’Università di Perugia, ha svolto attività di ricerca presso il Csic (Consejo Superior de Investigaciones Científicas) a Madrid e alla Technische Universität di Braunschweig (Germania), ed è membro del Comitato nazionale di bioetica

 

“L’obiettore è un buon medico”, di STEFANO BRUNI, pediatra, già dirigente medico presso il Dipartimento di Emergenza e Urgenza Pediatrica dell’Ospedale Materno Infantile di Ancona e ricercatore e docente della Clinica Pediatrica dell’Università Politecnica delle Marche. Si è occupato tra le altre cose di neonatologia, medicina d’urgenza e malattie genetiche rare.

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