Chiusa l’indagine sul prof. Regnerus: «valido lo studio contro adozioni gay»

Il responso finale dell’Università del Texsas sullo studio scientifico realizzato dal sociologo Mark Regnerus si è rivelato un durissimo colpo per la lobby LGBT, anzi un vero e proprio boomerang.

Come abbiamo scritto in Ultimissima 20/06/12, la prestigiosa rivista scientifica “Social Science Research” ha pubblicato due studi in peer-review sulle problematiche dei bambini cresciuti all’interno di una relazione omosessuale. Loren Marks, della Louisiana State University, è l’autore del primo studio con il quale si è dimostrata l’infondatezza della posizione politica dell’American Psychological Association (APA), secondo la quale i figli di genitori gay o lesbiche non sarebbero svantaggiati rispetto a quelli di coppie eteorsessuali. Lo scienziato ha analizzato i 59 studi citati dall’APA per sostenere la propria tesi, dimostrandone l’inconsistenza dal punto di vista scientifico. Nessuna polemica per questo studio, accettato quasi tranquillamente.

Il secondo studio (qui il paper integrale) è stato invece realizzato dal sociologo dell’Università del Texas Mark Regnerus, il quale basandosi sul più grande campione rappresentativo casuale a livello nazionale, ha voluto far parlare direttamente i “figli” (ormai cresciuti) di genitori omosessuali, dimostrando un significativo aumento di problematiche psico-fisiche rispetto ai figli di coppie eterosessuali.

Sacrilegio! Il movimento LGBT  ha attivato tutti i suoi canali mediatici avviando una fortissima campagna di delegittimazione del povero Regnerus. La sua foto è stata sbattuta su tutti i principali quotidiani anglosassoni, accompagnata da questa serie di commenti“odioso bigotto”“gregario dell’Opus Dei”“dovrebbe vergognarsi”, ha presentano dati “intenzionalmente fuorvianti” per “cercare di screditare i genitori gay e lesbiche”, la sua è “scienza spazzatura” e “disinformazione pseudo-scientifica”. Addirittura qualcuno ha auspicato «l’inizio della fine della credibilità di Mark Regnerus per le agenzie di stampa rispettabili». Il blogger Scott Rosensweig ha anche affermato che Regnerus ha un pregiudizio anti-gay «perché lui è cattolico». Molti hanno firmato appelli perché l’Università del Texas licenziasse in tronco il ricercatore, sbattendolo sulla strada assieme alla moglie e i suoi tre bambini, altri hanno chiesto all’ateneo di attivare una sorta di Inquisizione per tentare di censurare lo studio. L’indagine interna è stata avviata, per la gioia dei detrattori della scienza e della verità che hanno moltiplicato i loro insulti verso chi citava i risultati della ricerca scientifica.

La doccia fredda è però arrivata il 29 agosto 2012, quando sul sito web dell’Università del Texas è comparso un comunicato in cui si riporta l’esito dell’indagine interna: «L’Università del Texas ha stabilito che nessuna indagine formale può essere giustificata sulle accuse di cattiva condotta scientifica presentate contro il professore associato Mark Regnerus riguardo al suo articolo pubblicato sulla rivista “Social Science Research”». Le accuse non tengono! «Non ci sono prove sufficienti per giustificare un’inchiesta», si legge ancora, tanto che «la questione si considera chiusa dal punto di vista istituzionale». L’indagine interna ha dunque riconosciuto la legittimità del lavoro e la fedeltà al protocollo seguita dalla metodologia. La libertà accademica di ricerca ha trionfato, l’oscurantismo e la censura verso risultati ritenuti scomodi dai media ha invece fallito. Il fatidico responso, così tanto invocato, avrebbe dovuto dimostrare la falsità dello studio e invece ne ha confermato la veridicità, diventando così un inaspettato boomerang.

Certamente ora l’accusa di complottismo anti-gay si sposterà da Regnerus all’Università del Texas (e al suo rettore), che però fino a ieri era considerata dal mondo LGBT un ente prestigioso poiché aveva aperto un’indagine contro lo scienziato eretico. Prevenendo questi sicuri attacchi, è utile ricordare che l’ateneo texano è classificato costantemente come una delle migliori università pubbliche degli Stati Uniti, mentre a livello internazionale si è classificata 67° tra “le migliori università del mondo” per il “US News and World Report”, 35° nel mondo per la “Shanghai Jiao Tong University”, la 49° migliore università del mondo secondo “The Economist”, ecc.

Ben prima del responso dell’Università del Texas, comunque, lo studio di Regnerus in cui si dimostra il disagio psicofisico per i figli cresciuti da genitori omosessuali, è stato approvato dal “New York Times”, dove si ricorda che «gli esperti esterni, in generale, hanno detto che la ricerca è stata rigorosa, fornendo alcuni dei migliori dati sul tema», da un gruppo di 18 scienziati e docenti universitari tramite un comunicato sul sito della “Baylor University”  e da diversi psicologi e psichiatri che hanno scelto di prendere posizione, riconoscendo l’attendibilità degli scomodi risultati.

La redazione

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19 commenti a Chiusa l’indagine sul prof. Regnerus: «valido lo studio contro adozioni gay»

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  1. Daniele ha detto

    Il “bello” è che poi questi qui della lobby LGBT, che ora vorrebbero censurare il lavoro (per loro scomodo) di un onesto ricercatore, sono gli stessi che accusano la Chiesa di essere contro la scienza!

    Cosa doveva fare Regnerus secondo la lobby LGBT? Scrivere forse sull’articolo che i figli di genitori omosessuali non hanno alcun tipo di problema, quando invece dalle indagini svolte emerge proprio il contrario?

  2. Ottavio ha detto

    Accidenti….ora che è emersa la verità dove sono finiti tutti i nostri amici omosessualisti che ci hanno fatto una testa così su questa indagine??

    Paolo?? Brain?? Possibile che vi siate tutti sottoposti alle terapie di Nicolosi??

    Mah…spariti!

    • Paolo ha detto in risposta a Ottavio

      Ahahhahah ottavio questo lo puoi escludere per bene. Nessuna pratica priva di valore scientifico creata solo per sollazzare l’isteria religiosa.

      • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

        Isteria religiosa? Sei proprio sicuro che l’isteria non sia venuta a qualcun’altro leggendo l’articolo?

        • Pino ha detto in risposta a lorenzo

          infatti, ma quando io sostengo che l’appellativo checca isterica ha un fondamento trovo puntuali conferme anche su questo sito.

      • Riccardo ha detto in risposta a Paolo

        Bhè, ora hanno rivalutato Regnerus, forse prima o poi rivaluteranno Nicolosi.

    • Controinformato ha detto in risposta a Ottavio

      Nah, è che hanno paura dello spettro della marmotta che confezionava la cioccolata…

    • Piero ha detto in risposta a Ottavio

      Ora vorrei sapere come ne esce il nostro “simpatico” Paolo:
      se dice che la scienza non puo’ spiegare… allora si taglia le mani visto che fino a poco fa ci ha subissato della cosa contraria;
      se dice che gli studi scientifici dicono che… e’ di nuovo contraddittorio.
      Io mi aspetto che i due “simpatici” utenti se la daranno a gambe levate da questo thread.

  3. Max ha detto

    Al di la’ del contenuto dello studio, che pure e’ molto importante, fa piacere che un ricercatore non debba essere sbattuto per strada solo perche’ il suo lavoro stava antipatico a molti, e sia stato invece difeso dalla propria Universita’ dopo che essa ha studiato il suo caso. Forse c’e’ ancora un giudice a Berlino, come si dice.

    Va detta un’altra cosa. L’Universita’ del Texas ha sede ad Austin, che non e’ proprio lo stereotipo di citta’ conservatrice di quello Stato; al contrario e’ un’isola progressista. Austin ha il soprannome di “People’s republic of Austin”, ed il suo motto e’ “Keep Austin wild”. Se qualcuno dovesse dire “per forza Regnerus e’ stato assolto, sono tutti bigotti li’ “, sappia che sta dicendo una colossale leggerezza…

  4. Luca ha detto

    Strano…. non ho letto questa notizia in NESSUN GIORNALE.
    Nè l’ho sentita in NESSUN SERVIZIO.
    Proprio strano, non trovate?

    In compenso anche oggi leggo di Vendola e del suo agognato matrimonio gay…

  5. G.T. ha detto

    Il matrimonio omosessuale è fino a sé stesso.

    • Karma ha detto in risposta a G.T.

      Il termine “matrimonio omosessuale” è un ossimoro perché la parola “matrimonio” deriva da “matris”, cioè “madre”, cosa che esclude biologicamente ogni omosessuale.

  6. "Lorenzo" ha detto

    Ragazzi! Prima che quelli della Gaystapo facciano un bel falò di tutto quello scritto e detto scaricate il più possibile, fate backup su backup, se potete stampate in versione cartacea e mettete al sicuro. Si vis pacem parabellum.

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