Le Pussy Riot hanno perso l’occasione per una protesta civile

Due anni di carcere è stata la pena decisa dal Tribunale di Mosca per le Pussy Riot, il gruppo femminista-punk al centro di uno scandalo per aver intonato un inno blasfemo e anti-Putin nella cattedrale del Salvatore, la chiesa ortodossa più importante della città, nel febbraio scorso. Nadia Tolokonnikova, Ekaterina Samutsevich e Maria Alyokhina sono dietro le sbarre da marzo e rischiavano addirittura una pena di sette anni per “teppismo e incitamento all’odio religioso”.

La loro bravata è stata davvero violenta, come discriminanti sono sempre le manifestazioni del femminismo fondamentalista. Le tre fanciulle sono entrate con cappuccio colorato e chitarre elettriche nella cattedrale russa, facendo il verso alla liturgia ortodossa e gridando frasi offensive verso i credenti: «Tutti i parrocchiani strisciano inchinandosi […]. Per non addolorare il santo dei santi le donne devono partorire e amare. Merda, merda, merda del Signore. Madre di Dio, Vergine, diventa femminista. Diventa femminista, diventa femminista. Il Patriarca crede in Putin. Quella puttana dovrebbe piuttosto credere in Dio». L’incitamento all’odio religioso è davvero deprecabile, tuttavia due anni di prigione a queste povere e disperate ventenni (due perfino madri) sono una pena davvero eccessiva.

Come ha spiegato Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertà Religiosa costituito dal Ministero degli Esteri, «non è giusto aggredire la Chiesa Ortodossa russa quando presenta, non senza buone ragioni, la presunta performance ‘artistica’ delle Pussy Riot come una violazione dei diritti dei cristiani all’integrità dei loro luoghi di culto, che non possono indiscriminatamente diventare teatro di proteste politiche, anche giustificate, nel corso delle quali si offende la sensibilità della comunità cristiana». Amnesty International (a favore dell’aborto e quindi discriminatrice degli esseri umani non apprezzati nella prima fase della loro esistenza) ha parlato invece di «legittima, per quanto potenzialmente offensiva, azione di protesta». Tuttavia in una società civile l’offesa non può mai essere legittima, e la libertà d’espressione termina sempre quando inizia la libertà di non essere derisi e discriminati per le proprie convinzioni, religiose o non religiose che siano.

Le tre fanatiche femministe, portavoce del movimento LGBT, sono note oltretutto per aver organizzato il 29 febbraio 2008 un’orgia di 20 persone presso il “Museo biologico di Timiryazev” di Mosca. In una seconda manifestazione, anch’essa di ben poco onore e prestigio verso il genere femminile che intendono difendere senza che nessuno gliel’abbia richiesto, hanno disegnato su un ponte di Pietroburgo un grande fallo in erezione, di fronte al quartier generale dei servizi segreti russi. Tra i loro sostenitori capeggiano consumate icone della rivoluzione sessuale, da Madonna a Yoko Ono (già solo questo un buon motivo per schierarsi dalla parte opposta), e anche le invasate di ‘Femen’, che in Ucraina hanno espresso loro solidarietà tagliando con una moto sega una grande croce cristiana in memoria dei milioni di vittime dello stalinismo . Fortunatamente non sono state ipocrite come le Pussy Riot, le quali dopo aver insultato i cristiani ortodossi nella cattedrale russa hanno affermato che non era loro intenzione offendere il sentimento religioso.

Le Pussy Riot si sono rovinate la vita e hanno perso. Hanno perso un’altra occasione per dimostrare che è possibile manifestare le proprie legittime idee in modo civile, senza incitare all’odio, senza violare la libertà altrui e senza offendere milioni di cittadini. Oggi il mondo occidentale le esalta, domani non saprà neanche più ricordarsi i loro nomi.

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181 commenti a Le Pussy Riot hanno perso l’occasione per una protesta civile

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  1. Salvatore ha detto

    Complimenti all’autore di questo articolo!

  2. Antonio ha detto

    Io non capisco. Ok gli atti mediatici coloriti contro un determinato potere politico (e Putin mi sta anche parecchio su *), ma perchè mettere in mezzo il Cristianesimo!?! A me le ragazze di Femen stavano anche simpatiche, ma percè tagliare una croce in memoria delle vittime dello stalinismo?! Se non vuoi far incazzare i cristiani che senso ha?!

    • Piero ha detto in risposta a Antonio

      Semplice. Perche’ se l’avessero fatto in una moschea a quest’ora sarebbero state gia’ lapidate da un pezzo.
      Offendere i cristiani e’ un’assicurazione sulla vita. Nonche’ un modo comodo e veloce per acquisire visibilita’.

      • Andrea ha detto in risposta a Piero

        Infatti secondo me questo è il genere di persone che per primo vorrebbe ogni tanto fare anche irruzione in una Moschea, ma si sa (loro lo sanno per primi!) cosa succederebbe se insultassero Allah. Ed allora la loro frustrazione la vanno a sfogare in Chiesa…

        • Victor ha detto in risposta a Andrea

          Ci fosse una, dico UNA volta, che gente del genere si imbatta per strada in un Anders Breyvik!

          • Alessandro M. ha detto in risposta a Victor

            No non mi piace questa reazione Victor. Possono odiarci e insultarci, ammazzare i cristiani e avere il mondo contro, ma mai arriveremo ad odiare o ad augurare del male.

            • Victor ha detto in risposta a Alessandro M.

              Ma è proprio per questo che il cristianesimo è così perseguitato. Questi sono solo dei miserabili vigliacchi, e se i cristiani ci si mettessero d’impegno vedi come questi rivoluzionari abbasserebbero lo sguardo.

              • Alessandro M. ha detto in risposta a Victor

                Il cristianesimo è sempre stato e sempre sarà perseguitato, confermando le parole di Gesù: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”. Noi abbiamo già vinto perché non prevarranno mai. L’unico nostro impegno è continuare ad essere quel che siamo, difendendoci per quanto possiamo, amando la verità e amando per quanto possiamo i nostri nemici.

        • Piero ha detto in risposta a Andrea

          Tanto per confermare questa “teoria”:
          http://www.ilgiornale.it/news/milano/i-miracoli-dellislam-spariti-femministe-atei-e-indignados-830601.html

          TOH!!! Ma chi lo avrebbe mai detto?????

  3. Mattia ha detto

    Fare un concerto rock in una cattedrale è offensivo su questo non ci piove, ma a dire la verità le Pussy Riot non hanno tutti i torti: Putin è tuttaltro che democratico e la Chiesa ortodossa pare essere troppo legata al nuovo potere come lo fu all’epoca degli zar.

    • Andrea ha detto in risposta a Mattia

      Che Putjn sia quel che sia lo sanno tutti. Che si debba farla così grossa per protestare penso basti un po’ di buon senso per capirlo!

    • Piero ha detto in risposta a Mattia

      intanto neanche loro e l’ideologia che rappresentano (e si vede con chi se la prendono: vecchi disabili e bambini non ancora nati) sono tanto “democratici”…
      Chissa’ cosa succederebbe se prendesse il potere gente che si rifa’ a quella ideologia…
      Poi distruggere un simbolo posto a memoria delle vittime di Stalin… Come irrompere un ospedale e ammazzare qualche vecchietto per “protesta”.

    • Daniele Borri ha detto in risposta a Mattia

      Ognuno è libero di manifestare le sue idee (condivido le tue osservazioni su Putin e la chiesa ortodossa). Qui si discute il modo con cui si manifesta…concordo pienamente con l’articolo. Si può manifestare senza insultare.

    • Larry SFX ha detto in risposta a Mattia

      Sarà ma esiste modo e modo per esprimere il proprio dissenso.

    • andrea ha detto in risposta a Mattia

      Sbagliato, si fa passare il messaggio che la Chiesa Ortodossa sia schiava di Putin, il quale è democratico più o meno come Castro.
      Mentre le ragazze diventano “martiri”.
      Bastava un mese con la condizionale e una bella multa.
      Va beh, aspettiamoci le punk nuove icone dell’ateismo.

      • Mattia ha detto in risposta a andrea

        Il patriarca Kirill ha benedetto lo scorso maggio il terzo reinsediamento di Putin e ha fatto suonare le campane in segno di festa. Il problema della chiesa ortodossa è che a differenza del cattolicesimo non ha un “papa” libero e indipendente, ma è sempre dipesa fin dai tempi dell’impero bizantino al potere politico.

        • Piero ha detto in risposta a Mattia

          Non facciamoci influenzare dalla retorica e da manovre dei soliti speculatori.
          Ti credi forse che gli avversari di Putin siano tanto meglio di lui?
          Sono della stessa pasta, solo che servono diversi padroni.
          Gli avversari di Putin devono favorire altri personaggi rispetto a quelli favoriti da Putin. Tutto qua. E’ uno scontro tra oligarchie.

        • Piero ha detto in risposta a Mattia

          Vediamo un po’ gli antagonisti di Putin alle ultime elezioni (fonte)

          GennadijZjuganov Negli anni Ottanta Zjuganov si pone contro la perestrojka e il glasnost’ di Michail Gorbačëv, facendo del dipartimento propagandistico del partito un focolaio di protesta contro i due tentativi di riforma. Contrario alla dissoluzione dell’URSS, avversa anche Boris El’cin e Aleksandr Nikolaevič Jakovlev, contro il quale pubblicò, nel maggio del 1991, un articolo molto critico intitolato Architetto tra le rovine.
          Il 13 febbraio del 1993 è tra i fondatori del Partito Comunista della Federazione Russa, del quale è fin dall’inizio portavoce, membro del comitato centrale e segretario nazionale. Alle elezioni presidenziali del 1996 il Partito Comunista ottiene il 32% dei voti al primo turno e il 40,3% dei consensi al ballottaggio, venendo sconfitto da Eltsin.

          Un bel tipino, non c’e’ che dire…

          Vladimir Vol’fovič Žirinovskij

          membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e leader del Partito Liberal-Democratico di Russia, movimento di stampo populista e nazionalista.
          Bastava guardare le sue “imprese” su Striscia la Notizia.
          gli altri poi…

          • Mattia ha detto in risposta a Piero

            hai ragione sul fatto che gli avversari di putin non siano democratici, ma nonostante questo penso che la chiesa ortodossa dovrebbe stare ben attenta ad avvicinarsi al premier russo o tornerà al fenomeno del cesaropapismo

          • andrea ha detto in risposta a Piero

            Con questo si dimostra la non democrazia che vige in Russia.
            Non a caso il caro Putin è tanto amico di Berlusconi.

            • Victor ha detto in risposta a andrea

              Eh si, infatti Berlusconi ha perseguitato ferocemente la sinistra! Infatti voi siete così tanto perseguitati che il Berlusca per punizione vi ha affidato programmi di punta delle sue reti come Striscia la notizia, Zelig, Le Iene e Chiambretti Night… ah, un momento! Una volta ha affermato che la sinistra porta voti a destra! Ma vuoi vedere che ‘sti rivoluzionari, sotto sotto…

              • andrea ha detto in risposta a Victor

                Ma che stai dicendo? Berlusconi è l’uomo della Provvidenza, è colui che ha salvato l’Italia dal comunismo.
                Il messaggio di liberazione del CRISTO si riassume benissimo nella vita del grande di Arcore.
                Cattolici che stravedono per Silvio: incredibile. Bah.

                • Victor ha detto in risposta a andrea

                  Infatti non sono neanche cattolico! Ti scandalizzi delle serate di Arcore? Non eravate voi quelli della libertà sessuale? Il problema di Berlusconi è che è un rammollito. Avete molto più bisogno voi di lui che la destra. Francamente pensavo che il governo dei tecnici avrebbe potuto risolvere qualcosa (delusione totale) e non ho affatto preso bene il rientro di Berlusconi in politica proprio perché vi avrebbe dato ancora più forza. “Liberato dai comunisti?” Magari!

            • Boomers ha detto in risposta a andrea

              Andrea…cosa ne pensi di questo documento del PDL? http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/pdl-173-contro-matrioni-gay-.aspx

              Tu voti PD? Continuerai a votarlo dopo la loro apertura alle nozze gay?

              • andrea ha detto in risposta a Boomers

                Da qualche anno non vado a votare.
                Comunque, la cosa più demenziale è l’illusione di essere Cristiani.
                Il Signore dice: “sarete VERI Miei discepoli se rimarrete nelle Mie Parole”.
                Tra le Sue Parole c’è questa: “E’ bene per voi che IO me ne vada, se no non può venire a voi lo Spirito di Verità”.
                Se vuoi fare l’esame di Cristianesimo a qualcuno, dimostra prima di saperlo fare a te stesso; queste Parole sono un bella prova.

                • Boomers ha detto in risposta a andrea

                  Io ti ho fatto una semplice domanda. Giustamente tu essendo coerente non puoi votare PD, non capisco però i termini forti nella tua risposta.

                  • andrea ha detto in risposta a Boomers

                    Boomers, il senso del mio post era di ragionare su come il Messaggio di Cristo corra il rischio di ridursi a “vota questo anzichè quello”.
                    Gesù è stato mandato a morte da persone formalmente religiosissime, i farisei: come mai?
                    Perchè in realtà non avevano amore per DIO, per la conoscenza della Verità.
                    Cristo è venuto a liberare noi uomini che viviamo all’ombra della morte, schiavi di noi stessi, del nostro ego, e condurci alla Conoscenza di DIO prima che il mondo fosse:
                    “Questa è la Vita Eterna, conoscere TE, Unico DIO Vero DIO””(GV XVII,3).

                    Non saremo mai abbastanza grati al Signore per averci riaperto i Cieli, con la Sua Morte e Resurrezione.
                    Buona serata.

            • Piero ha detto in risposta a andrea

              E cosa lo dimostrerebbe? Che gli avversari di Putin sono comunisti che vorrebbero riportare la Russia all’era pre-Gorbaciov addirittura?
              So che te rode, tu che vorresti il mondo invaso dal comunismo, ma esso e’ fallito miserrimamente dappertutto.
              E poi cosa c’entra Putin? Ti ricordo che le tre piccoline sono state condannate dalla tua tanto adorata magistratura!
              E Obama, allora, con Guantanamo, cos’e’?

              • andrea ha detto in risposta a Piero

                Un altro: ma per te cos’è il Cristianesimo?
                Ma sai dirmi qualcosa della preghiera Sacerdotale del Signore?
                Comunque, già che ci sei dimmi cosa si sarebbe dovuto fare di un terzo di italiani che votavano PCI: rieducarli, come nella Russia sovietica?
                disprezzarli? il Signore ha insegnato ad amare i nemici, non so….
                Per me, uno che venera Berlusconi come “cattolico”, è completamente fuori dal Cristianesimo.

              • andrea ha detto in risposta a Piero

                “la tua tanto adorata magistratura”: no, ma è uno scherzo, vero?
                Non mi dire che non sai distinguere una Magistratura indipendente dal potere politico (democrazia) da una che ne è succube (dittatura):
                Forse il Cristianesimo è qualcosa di diverso da quello che ritieni tu, prova a metterti in discussione.

                • Victor ha detto in risposta a andrea

                  Indipendente dal potere politico?! Stai parlando di quella italiana? Guarda che io stesso sino a pochi anni fa simpatizzavo per il Partito Marxista Leninista Italiano, e loro stessi affermavano orgogliosamente che “grazie ai giudici comunisti” (parole loro, non certo di un Cicchitto qualsiasi) Berlusconi rimarrà sempre in un mare di merda. Francamente per me il cavaliere ci pensa da solo a mettersi nella merda, ma lo considero solo un bauscia zuzzurellone e anche un po’ paraculo, comunque sempre meglio della sinistra che, priva di unità, non trova di meglio da fare se non una parodia di guerra santa. Se non fosse per voi Silvio sarebbe stato già scordato da un pezzo.

    • Pino ha detto in risposta a Mattia

      sì certo e quelli che lo dicono sono magari gli stessi che inneggiavano alla gloriosa URSS…..

      • Victor ha detto in risposta a Pino

        Stessa storia con Gheddafi: quando sosteneva il terrorismo islamico ed espelleva gli italiani i sinistri stavano a baciare la terra su cui camminava, quando invece ha firmato accordi commerciali con Berlusconi, allora è diventato automaticamente un tiranno sanguinario (verrebbe poi da chiedersi da chi dovremmo acquistare il petrolio visto che è quasi tutto nelle mani di qualche dittatoruncolo medioorientale, ma non mi aspetto certo argomenti logici da chi è disposto a fulminarsi pur di passare per “ribbbbelllle”).

      • Mattia ha detto in risposta a Pino

        L’URSS in cui lo stesso Putin lavorava dato che era del KGB

        • Lugh ha detto in risposta a Mattia

          Noi lo sappiamo, ma a loro non interessa. Loro vedono la vecchia Urss attraverso gli occhi del classico adolescente comunista, ovvero come la realizzazione di un’utopia, il paese che “oh, zio, lì c’hanno fatto ‘a rivvoluzzione, li ci stavano gli antifa” pensando si trattasse di un gigantesco centro sociale. Per loro Putin non può certamente essere inserito in quel contesto senza rovinargli il sogno. Senza contare che dal 2008 la destra guarda alla Russia e la sinistra all’America.

  4. Andrea ha detto

    Non ho parole. Siamo davvero su livelli indescrivibilmente bassi, mi mancano le parole per definire questa manifestazione di totale pochezza.

    Io comunque le loro “bravate” non le avrei presentate nei dettagli…

    • Piero ha detto in risposta a Andrea

      Io comunque le loro “bravate” non le avrei presentate nei dettagli…

      Ma cosi’ avrebbe vitno il “poverinismo”…
      Avendo schierati dalla loro parte gli “artisti” occidentali, Madonna Yoko Ono, la Clinton, ecc ecc… cosa avrebbe pensato un pubblico occidentale?

      • Andrea ha detto in risposta a Piero

        Intendo dire, far presente che si sono macchiate di atti blasfemi (oltre che di cattivissimo gusto…) e poi rimandare i links per chi volesse sapere i dettagli della (eufemismo) “bravata”.

  5. Matteo ha detto

    Francamente mi sa che quei due anni se li faranno solo per aver insultato Putin, non i cristiani. Queste signore hanno dato a Putin una scusa per metterle dentro e scaricare la colpa sugli Ortodossi.

    • Andrea ha detto in risposta a Matteo

      Ho paura di si, ma magari avranno anche il tempo di pentirsi delle loro blasfemie.

      • Piero ha detto in risposta a Andrea

        C’erano 1000000000001 modi diversi di “protestare” (ma dico io: per fare conoscere la condizione russa occorre per forza fare queste pagliacciate?).

  6. credino ha detto

    perché hanno “perso”? l’accusa che gli è stata mossa era quella di “dare pubblicità al proprio gesto” raggiungendo un numero più vasto possibile di fedeli e non…. e ora, guarda un po’, sono diventate una delle band più popolari e discusse del momento, sono famose in tutto mondo (pur facendo musica mediocre). direi proprio che hanno ottenuto quello che volevano. insomma hanno vinto alla grande.

    • Daniele Borri ha detto in risposta a credino

      Hanno perso l’occasione per portare avanti una protesta civile. Hanno perso perché si sono rovinate la vita. Hanno perso perché l’odio non costruisce nulla. Il successo mediatico è la cosa più effimera che ci possa essere.

    • Norberto ha detto in risposta a credino

      “Le Pussy Riot si sono rovinate la vita e hanno perso. Hanno perso un’altra occasione per dimostrare che è possibile manifestare le proprie legittime idee in modo civile, senza incitare all’odio, senza violare la libertà altrui e senza offendere milioni di cittadini”

    • Salvatore ha detto in risposta a credino

      @credino
      Ho l’impressione che il titolo giochi appunto controcorrente…cioè tutti pensano che queste ragazze hanno vinto perché sono riuscite a sfondare, ma in realtà è vero quello che dice l’articolo. Il successo creatosi si sgonfia in pochi secondi, e a loro rimarranno per tutta la vita le conseguenze di questa follia.

      • Piero ha detto in risposta a Salvatore

        domani saranno dimenticate, soppiantate da quella rockstar che riesce a centrare un bicchiere da 15 metri con … 😀

        • simone ha detto in risposta a Piero

          Si esatto…faranno a gara a chi durerà di più sui media con il prossimo vincitore del Grande Fratello.

  7. Larry SFX ha detto

    Mi domando perché sulle loro precedenti imprese non se ne sia mai parlato…

  8. Lugh ha detto

    “Sono sconcertato da certi estremisti. Certe persone non hanno proprio il senso del limite”.

    Adolph Hitler su Femen 🙂

  9. Johnny88 ha detto

    Contrariamente all’autore non credo proprio le tre squinzie si siano rovinate la vita, credo anzi che dopo questa bravata saranno osannate dalla stampa “democratica & occidentale”, servite e riverite dai media occidentali in campagna permanente contro Putin e magari prenderanno anche un bel “Grammy honoris causa”.
    Comunque immaginiamo la stessa sceneggiata l’avessero fatta in moschea o in sinagoga o al gay pride cosa sarebbe successo. Minimo i media “democratici & occidentali” ne avrebbero chiesto la lapidazione

    • Lugh ha detto in risposta a Johnny88

      Sei l’amministratore di Cronache dalla periferia? Se sei tu vorrei chiederti l’invito a parteciparvi (e naturalmente ti invito a riprendere a scrivere).

  10. Xander ha detto

    Due anni vanno più che bene.
    E’ ora di finirla di coinvolgere i cristiani in faccende che nulla centrano con la fede, sfruttando ogni occasione per manifestare odio e per commettere sacrilegi.

    Mai gli sarebbe passato per la testa di fare un piazzata simile in una moschea oppure in una sinagoga.

    Tanto è risaputo che deturpare l’immagine della Chiesa e dei cristiani è una cosa apprezzatissima dalla società moderna e in più è come sparare sulla croce rossa.

    Se fosse successo qui da noi gli avrebbero fatto una statua equestre a testa.

  11. Luca ha detto

    Alla fine non gli è andata nemmeno tanto male… suonano così male che non sarebbero mai diventate così famose altrimenti!
    Cioè, sono inascoltabili…

    A parte idiozie, è l’ennesimo caso di manifestazioni gratuitamente violente e offensive contro i cristiani e le comunità cristiane.
    Mi dispiace perchè 2 anni non sono uno scherzo, ma d’altronde se volevano passarla liscia…. bastava venissero a farlo in Italia! 😉

  12. Bell’articolo, però “vent’enni” con l’apostrofo per favore correggetelo!!

  13. DSaeba ha detto

    Raramente un gesto come quello di queste “femen” è riuscito a fare incazzare tanta gente contemporaneamente.

  14. Leon ha detto

    Più vengono prese dall’ira manifestando con questi metodi più si sottopongono alla naturale inclinazione degli altri a giudicare sopra il bene e il male inclinazione sogiaciante a qualsiasi uomo e donna, meglio è per i credenti,infatti quello che fanno è dimostare l’ipocrisia classica di un “fanatico che si crede non fanatico”.

    Anzi le inciterei a manifestare sempre prese dall’ira e dall’odio,cosichè mostrino la vera faccia dello stesso fanatismo.

  15. Luigi Pavone ha detto

    Spero che la solidarietà alle Pussy Riot raggiunga un livello tale da portare alla loro scarcerazione. Mi fa piacere apprendere che contro il loro arresto sia intervenuto il grande Kasparov. Il fatto poi che lo stesso Kasparov sia stato arrestato per aver manifestato la sua opinione la dice lunga sulla manette facili della giustizia russa quando si tratta di reprimere i dissensi.

    Dunque, per quello che vale, anch’io esprimo la mia solidarietà alle Pussy Riot, il mio desiderio che vengano scarcerate, e la mia speranza che non abbiano la vita rovinata, anche perché di vite loro non ne hanno rovinate, ed è insensato, moralmente riprovevole il carcere per reati per i quali non si registrano danni oggettivi.

    • Leon ha detto in risposta a Luigi Pavone

      X))

      La diffamazione è un reato,lesivo della dignità di questo o quell’altro gruppo.In qualsiasi civiltà del mondo.Un conto è dare un’opinione un conto è diffamare,se la sono rovinata da sole,andando contro i mulini a vento,rapite dalla loro ideologia e dalla loro rabbia.Ma le scarcereri ugualmente,e li farei riprendere la loro “attività.”

      http://www.youtube.com/watch?v=HhN8UxPE2n0

      Sarebbe bene avere ancora più materiale per dimostrare il fanatismo dei gruppi non religiosi.

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a Leon

        Caro Leon, la diffamazione qui c’entra come il cavolo a merenda.

        • Leon ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Nè sono sicuri infatti se bruciassi la bandiera italiana davanti al capo dello stato oppure andando verso la bandiera italiana con una motosega per buttare giù quella di montecitario.Non starei compindo un’atto di vilipendio.

          In diritto penale si parla di vilipendio (dal latino vilipendĕre, composto da vilis, vile, e pendĕre, stimare: considerare vile)[1] in riferimento ad alcuni reati che consistono in manifestazioni di disprezzo verbale rivolte a determinati soggetti (particolarmente le istituzioni dello Stato, ma anche le confessioni religiose o i defunti).

          Più la diffamazione,la calunnia,la resistenza all’arresto ecc ecc

          Indubbiamente mi sentirei un portatore della democrazia,”un santo inviato a salvare l’umanità dai regimi.”

          Sicuramente le pussy riot pensavano di salvare il mondo dalle religioni e dallo stato a cui appartenevano,anzi un Santo in guerra santa con putin.

          Consiglieresti di fare ciò a tuo figlio o ai tuoi figli?

        • Mr. Crowley ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Io dopo avere sentito della condanna mi sono commosso ….. ti ricordi i bei tempi andati, Lenin, Stalin, Krusciov, i processi preparati, le chiese bruciate?.
          Queste qui vorrebbero farci credere che in Russia non e’ successo niente?.
          Quello che a noi sembra eccessivo, in Russia non lo e’!
          Li quello che i compagni hanno fatto ai cristiani se lo ricordano.
          E’ come se in Italia dei fascisti in camicis nera andassero ancora a devastare la sede di un giornale.

    • Sophie ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Kasparov ha morso la spalla ad un poliziotto. Visto che sei un loro collega, puoi cortesemente dire a questi fanatici della religione atea che non siamo animali? Ti ringrazio.

    • Piero ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Se piacciono a Pavone, motivo in piu’ per tenerle dentro! 😀

      ed è insensato, moralmente riprovevole il carcere per reati per i quali non si registrano danni oggettivi.

      allora se qualcuno inneggia al duce e vediamo se superi il record del salto in alto?
      Oppure se i “Serenissimi” venissero scarcerati cosa diresti?

    • Azaria ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Luigi, vista la tua limitata moralità, di sensibilità e di civiltà non avevo dubbi che andassi che provassi solidarietà per chi insulta le persone civili e non ha rispetto per un luogo sacro… mi sarei meravigliato del contrario, significherebbe che qualcosa di buono si starebbe risvegliando in te… certo la speranza è l’ultima a morire e forse con un Miracolo anche tu potresti rinsavire… ma davvero ci vorrebbe una mano dal Cielo.

      Per quanto riguarda le tue ridicole teorie sul fatto del vilipendio, se un deficiente trafuga la salma di un morto e ne faccio quello che vuole non arreca danni oggettivi a nessuno (l’uomo a cui appartiene la salma, più che morto non può essere) quindi sempre secondo le tue bizzarre stupidagini non dovrebbe essere perseguito per legge…

      Altro ottimo esempio è quello di Leon, sul vilipendio alla bandiera, se la bandiera l’ho comprata sarà stata mia e non avrò fatto danno a nessuno se l’avrò vilipesa (magari bruciandola, sputandoci addosso…)

      Ma ti rendi conto di quanto sei ridicolo?

    • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Pavone, come mai ti vengono in mente soltanto le tre ragazzine fanatiche e non i milioni di cristiani da loro derisi e il patriarca russo chiamato da loro “puttana” (o “cane” per alcune traduzioni)?

  16. Luigi Pavone ha detto

    Qui l’arresto di Kasparov per il reato di rilasciare dichiarazioni e manifestare contro una sentenza ritenuta ingiusta. http://www.youtube.com/watch?v=t-5Ugtth7TE

    Incredibile!

    • Leon ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Comunque sarebbe stato incredibile se non le avessero messe dentro,tuttavia capisco la situazione quindi gli avrei concesso l’ospedale psichiatrico.

    • Victor ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Ma che sceneggiata da due soldi!

    • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Pavone…benissimo difendere le Pussy Riot e Kasparov, sei obbligato moralmente a farlo per essere politicamente corretto e giustamente non hai mancato l’occasione.

      Nemmeno una parola per l’incitamento all’odio religioso commesso dalle tre ragazze però? Nemmeno una parola di solidarietà al patriarca russo da loro insultato? Come mai il tuo prevedibile stracciarti le vesti corre in una sola direzione?

  17. Sophie ha detto

    Com’è ridotto il mondo…. mobilitazione mondiale per tre teppiste tossiche e scroscio di applausi per un’invasatea che sega la croce del Cristo con le tette all’aria, mamma mia come stiamo messi….

    • Pino ha detto in risposta a Sophie

      appunto, ma basta leggere alcuni deliranti commenti qui pubblicati per rendersi conto di come vanno le cose…..

      • Sophie ha detto in risposta a Pino

        Ma figurati, siamo a livelli tali che il mondo intero sta santificando delle ragazzine che hanno fatto un’orgia in un museo pubblico (una di loro era pure incinta)davanti a uomini, donne, famiglie, bambini, ecc. E ti risparmio anche un altro episodio dove una di loro in un supermercato ha dato libero sfogo a una perversione ancora peggiore che mi fa schifo solo a raccontarla. Questo è il mondo di oggi: è una cosa oscena un crocifisso appeso, ma non sono oscene queste “signore”!
        Per quanto non apprezzi lo stile di vita di Jim Morrison, voglio riportare una sua citazione:”Vorrei essere nato al contrario per capire questo mondo storto”. Spero vivamente che Gesù Cristo mi si riprenda presto perchè sono stufa di stare in un mondo depravato, incivile, arrogante, ignorante, lercio e senza regole, dove oltretutto i cristiani invece di darsi manforte tra di loro si schierano dalla parte dell’anticlerico-omo-liberal-ateismo razzista che sta rovinando il mondo. Sono davvero stufa!

    • andrea ha detto in risposta a Sophie

      Ma sì, gentile Sophie, proprio uno schifo mobilitarsi “per tre teppiste tossiche”…proprio come parla il Signore, vero?

      La tua opinione è ovviamente legittima, che però centri qualcosa col Messaggio di Gesù è un altro discorso (“ero in carcere e siete venuti a visitarMi”).

      Forse in un circolo Rotary le tue opinioni sarebbero oltremodo apprezzate.

      • Sophie ha detto in risposta a andrea

        Sì nel momento in cui delle ragazze fanno un orgia davanti a tutti in un museo, una di loro nel reparto macelleria di un supermercato s’infila un tacchino morto proprio “lì”, fanno irruzione in una Chiesa cantando una canzone blasfema, come le chiami tu? Lorsignore? Perfavore risparmiati citazioni che manco comprendi prese e messe a casaccio un pò come fanno quelli che quando non vogliono essere contraddetti dicono:”Gesù diceva di porgere l’altra guancia quindi non mi devi rispondere”. E sappi che le prime persone con cui Cristo si scontrava e che a momenti prendeva a calci nel sedere erano i falsi moralisti come te!

      • Sophie ha detto in risposta a andrea

        PS: tu lezioni di morale a me non le fai proprio, io non sono tua figlia chiaro?

  18. Antonio72 ha detto

    Ciao Luigi,

    secondo me non esistono solo reati per i quali si manifestano danni oggettivi, altrimenti dovrebbe essere concesso a tutti di offendere, vilipendere, diffamare chiunque, sempre e dovunque, in nome del solito diritto, per me spesso abusato, alla libertà di espressione. E solitamente sono i più deboli che ci vanno di mezzo, non di certo Putin e compagnia bella. Nel caso specifico le pie donne che, almeno per qualche minuto, avevano tutto il diritto di esprimere se stesse al di fuori del solito contesto, come dire, carpe diem della caciara, in un mondo che deve riconoscere a chiunqe il diritto di imporre la propria immagine ed eventuali sproloqui, e a tutti gli altri il dovere di subirli, in nome di una sorta di gloria secondo youtube. La gloria è ben altra cosa…

    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Antonio72

      Ciao Antonio, l’offesa e la diffamazione comportano dei danni. Per danni oggettivi non intendo solo quelli materiali, ma anche quelli morali, psicologici, i quali vanno dimostrati. Se diffamo qualcuno il danno è evidente e non richiede prove. Nel nostro caso non abbiamo diffamazione, ma blasfemia al limite. Io sono molto favorevole alla depenalizzazione della blasfemia proprio perché non ci sono vittime. La circostanza per la quale un religioso può trovare offensiva una manifestazione blasfema sono qualitativamente identiche alle circostanze per le quali io potrei trovare offensivo dei miei sentimenti morali il nudo nei cartelloni pubblicitari.

      Se proprio vogliamo fare qualcosa per quella carnevalata, arrestiamo le pussy riot per disturbo alla quiete pubblica, o roba del genere. Togliamogli i punti della patente, ma il gabbio mi sembra una esagerazione.

      • DSaeba ha detto in risposta a Luigi Pavone

        E’ sempre divertente leggere del double standard di certi atei nei confronti dei credenti.
        Tutto ciò che per noi è importante, per questo motivo diventa nullo.

      • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

        Chiamare “puttana” un’autorità religiosa non è diffamazione? Sostenere che i “parrocchiani strisciano inchinandosi” non è una ridicolizzazione offensiva?

        Se si può dare della puttana al patriarca russo, si può dirlo anche a tua madre senza che sia diffamazione? Fammelo sapere, grazie.

        • Luigi Pavone ha detto in risposta a Salvatore

          La tua volgarità è pari solo alla tua ignoranza. Negli Stati Uniti, ma anche in altri paesi, la blasfemia non è un reato, eppure prova a dire “puttana” a mia madre o a tua madre e passerai dei guai. Il reato imputato alle pussy riot è quello di blasfemia, e solo per questo reato io chiedo, desidero, spero nella loro scarcerazione. Il carcere per blasfemia è un sopruso. E’ sorprendente come chi inneggia al carcere passi in questa sede — ma solo in questa sede, per fortuna — come persona di più alto profilo morale.

          • Pino ha detto in risposta a Luigi Pavone

            la sua ignoranza invece è pari solo alla sua banalità, ogni Paese stabilisce le leggi che meglio crede ed in Russia la blasfemia è un reato. E allora? A lei la cosa non piace? Peccato, a me piace invece. Non capisco perchè lei si debba considerare culturalmente evoluto ed io invece debba essere considerato culturalmente arretrato. Chi lo dice? Lei? Scusi ma chi se ne frega!!!!!

          • domenico ha detto in risposta a Luigi Pavone

            facciamo sapere al nostro Pavone che negli Stati Uniti la blasfemia non è reato per lo stesso motivo per cui negli Stati Uniti è permesso ai neonazisti o al Klu Klux Klan o alle associazioni pedofile (come la Nambla) di continuare ad esprimersi: ovvero l’assoluta libertà di parola.
            Sarebbe lui disposto ad arrivare a tanta libertà di espressione?

          • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

            Qui si sta parlando del reato di diffamazione, tu stai sostenendo le Pussy Riot perché hanno diffamato il patriarca russo.

            Negli Stati Uniti c’è la pena di morte dunque? Dobbiamo imitarli anche in quello? La blasfemia è un altro reato di cui ti congratuli con loro, ma innanzitutto c’è il reato di diffamazione.

            Hai comunque ammesso che definire “puttana” una persona è reato. Bene allora il carcere per queste donne.

        • Sophie ha detto in risposta a Salvatore

          Giusta osservazione.
          E da ora in poi seguirò il ragionamento di Pavone. E giacchè ci sto, visto che la blasfemia non dovrebbe essere reato e chi crede non deve pretendere rispetto, voglio essere libera di fare irruzione in un Gay Pride sgambettando fra travestiti che non sanno neanche loro a quale sesso appartengono, ineggiando con gli slogan che più mi aggradano! Poi aspetto il primo omosessuale che si lamenta. Libertà per uno di dire tutto quello che gli pare, allora libertà per tutti!

          • Pino ha detto in risposta a Sophie

            esattamente, al prossimo gay pride lanciamo migliaia di uova marce contro i gay che sfilano, a me pare una libera espressione del dissenso, paragonabile a quella delle pussy riot, o no?

          • Rais ha detto in risposta a Sophie

            Da quanto in qua è reato fare irruzione in un gay pride? saresti libera di farlo, e nessun giudice ti accusarebbe di alcun reato.

            • Salvatore ha detto in risposta a Rais

              Non è reato, ma di certo si verrebbe giustiziati (in via privata) dalla stampa e dai Luigi Pavone vari in modo molto peggiore di quanto subiscono gli assassini. La questione rimane…secondo Luigi Pavone si può urlare durante un GayPride “merda, merda, merda di un gay” e chi osa offendersi deve chiedere scusa per violazione della libertà di opinione.

            • Sophie ha detto in risposta a Rais

              Vuoi dire che nessun mi accuserebbe o arresterebbe per omofobia e fondamentalismo religioso nè finirei sulle prime pagine di tutti i giornali? Ma wow, credo che sarei il primo e l’unico caso in questi Paesi… come dire “moderni” in cui io sarei solo una libera cittadina che manifesta la sua opinione! Ci proverò e ti farò sapere dove mi ritroverò dopo, grazie per l’informazione!

      • Antonio72 ha detto in risposta a Luigi Pavone

        La blasfemia comporta di certo danni più oggettivi di qualsiasi diffamazione, la quale è per definizione soggettiva, in quanto deve essere dimostrata dal soggetto presunto diffamato.
        Infatti la blasfemia colpisce i simboli che rappresentano l’unico collante che tiene unita qualsiasi società in un comune sentire di valori e principi etici.
        La tolleranza alla blasfemia alla lunga produce danni oggettivi che si ripercuotono sulla tenuta sociale. Se brucio la bandiera italiana davanti al Quirinale senza che il mio gesto produca conseguenze alla mia persona significa che la Repubblica italiana è diventata poco più di una chimera nel sentimento popolare. Anche se il fatto in sè non costituisce un atto dimostrativo politico, nel senso che l’unico scopo di quell’atto scellerato era di finire nel telegiornale delle otto, è la risposta nulla che è significativa a livello politico e quindi sociale. La tolleranza alla profanizzazione dei simboli, non solo quelli religiosi, è una sorta di suicidio culturale.
        Ed oggi è questo il problema primario dell’Europa, altro che spread o tenuta dell’euro che semmai rappresentano i sintomi della malattia. Ad oggi non esiste alcun simbolo che tenga uniti i cittadini europei. Ed il simbolo, qualsiasi simbolo, non fa appello al raziocinio matematico dei banchieri della bce, ma ad un comune sentire che non esiste più e forse non è mai esistito. In quanto al presunto regime russo, non è tanto diverso dall’imperialismo americano, cambia solo la scala quantitativa. E spesso i due Paesi si spalleggiano a vicenda, come nel caso della lotta contro il terrorismo, ceceno per i russi e talebano per gli americani.
        Fa bene Putin a rinfacciare all’Occidente il caso Assange il quale, ed è qui il paraodosso della vicenda, per sfuggire alle grinfie della giustizia liberale occidentale, è costretto a rifugiarsi nell’ambasciata di un paese notoriamente non liberale, come l’Equador, dove il suo presidente pare abbia chiuso di recente quattro stazioni radio che criticavano la propaganda governativa.
        Tornando al caso in oggetto, secondo me, paradossalmente nella vicenda delle Pussy Riot ciò che carica di significato politico la loro performance artistica, se così si può definire, è proprio il loro arresto (d’altronde se non mi sbaglio questa evidenza è enfatizzata nel testo della loro canzone). Se non le avessero arrestate, la loro sarebbe stata solo una bravata da immettere in rete, come tante altre. Ciò dimostra che la Russia non è ancora stata deprivata di quel comune sentire di cui dicevo, ovvero nonostante i propri difetti macroscopici, il processo di occidentalizzazione e quindi l’appiattimento dei valori al solo valore monetizzabile, non si è ancora compiuto (intendo a livello popolare, e qui è il limite delle Pussy Riot che sbagliano il bersaglio, volendo colpire il sentimento religioso tout court).
        E’ ovvio che tutto questo discorso non vale per il nichilista che getta qualsiasi simbolo nel medesimo calderone comune, mettendo sullo stesso piano e quindi disprezzando, coloro che si sono sacrificati per una bandiera con quelli che la bruciano in piazza.

        • Luigi Pavone ha detto in risposta a Antonio72

          Depenalizzare la blasfemia non comporta niente, ma proprio niente di tutto ciò che paventi, come dimostrano i paesi più civili in cui è già stato fatto.

          • Antonio72 ha detto in risposta a Luigi Pavone

            E nemmeno depenalizzare il vilipendio a quei simboli che rappresentano il fondamento della civiltà di quei paesi?
            Come ho già detto, il processo è ancora in corso. Ciò che ancora assicura la civiltà di quei paesi, è solo il benessere che scaturisce dalla tenuta economico-monetaria. Sono come degli involucri vuoti e fragili, solo apparentemente robusti. Questo vuoto costitutivo sul quale si regge l’occidente si esplicita nell’evidente imbarazzo, nelle molteplici voci contraddittorie, nei balbettii, che vogliono rispondere alla crisi occidentale; perchè questa è.
            Tutti dicono che col pallottoliere si possa rimettere le cose a posto, ma in realtà non ci crede nessuno.

          • Leon ha detto in risposta a Luigi Pavone

            Lo stato è laico è laico non significa “contro le religioni”,questo concezione di laicismo non esiste,se non nella mente di alcuni gruppi.Laicismo significa tutelare anche le religioni mantenendo saparati i due poteri.Infatti viceversa,sarebbe legittimo non promuovere leggi contro l’omofobia e di altri gruppi.Non può dunque in forza della costituzione depenalizzare la blasfemia,e nella carta dei diritti dell’uomo,andare contro le religioni,salvo quelle che si diano una accettiva violenza,verso cose e persone.L’ateismo non è laicismo.

            E visto i video che circolano su internet un avocato pateggerebbe al volo,nel caso delle pussy riot.

  19. Quindi, Luigi, se io convinco la tua fidanzata ad avvelenarti il caffè e lei ti fa fare la fine di Socrate (che onore!), chi ha commesso un reato con danni oggettivi? Solo lei che ti ha avvelenato materialmente o magari anche un po’ io che l’ho plagiata e istigata? Ma da filosofo non hai ancora capito che semmai il rapporto è esattamente inverso? Sono le idee che fanno più morti (o più bene, se usate secondo verità), perché sono le idee che guidano la mano degli esecutori, immancabilmente, da che mondo è mondo…

    Quanto a quelle 3 minus habens Piero ha perfettamente ragione: sono espressione semplicemente del liberalismo occidentale (abortista, eutanasita e nichilista), che odia Putin perché ha fermato la spartizione dei beni ex-sovietici da parte dei soliti profittatori internazionali, che avevano iniziato a fare fortuna sotto Eltsin! Questo non fa di Putin uno stinco di santo, ma sicuramente nemmeno peggiore dei suoi avversari. Ma possibile che siate tutti così beoni?

  20. Luigi Pavone ha detto

    Sono le idee che fanno più morti? Può darsi. Questa è una opinione filosofica rispettabile. Il problema è capire se da questa opinione si possa ricavare una prassi giuridica civile. Temo proprio di no. Anzi, certamente no.

    • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Le idee no. Deduco che tu saresti favorevole comunque alla diffusione delle idee pedofile…in Olanda la pensano come te dato che hanno dato il permesso ad un partito politico di pedofili.

      Ma con le Pussy Riot non c’è solo una diffusione di idee, legittima se fosse civile. Ma un’offesa generalizzata e un’offesa personalizzata al patriarca russo, definito “puttana”. Questa non è un’offesa? Allora si può dirlo a tua madre/moglie/figlia senza commettere diffamazione o insulto?

  21. Max ha detto

    Si dice “e’ plausibile usare un linguaggio pittoresco, che include anche parole volgari, per esprimere le proprie idee…” rispondo, “si, tra cafoni e’ normale”. Lasciamo perdere le aperte e ripetute bestemmie in chiesa, che non e’ casa tua. Inoltre, quando compi atti del genere, diffami anche i credenti.

    Comunque la prossima volta che qualcuno ti sta antipatico, se lo vedi celebrare pubblicamente il suo matrimonio, vai li’, gli imbratti la sua torta e gli rovini la cerimonia… e’ giusto che tu non sia accusato e denunciato seriamente, non ha fatto male a nessuno, solo a dei simboli. Non ho diffamato nessuno. Potresti anche dire che cosi’ la festa e’ piu’ decorativa.

    Non ho proprio simpatia per Putin, e rivendico tutto diritto per i russi di manifestargli contro. Ma come dicono altre persone, ci sono modi piu’ civili di protestare; se quelli delle tipe di cui sopra fossero stati tali, sarebbero stati apprezzati da un maggior numero di persone (anche da me).

  22. andrea ha detto

    “Merda, merda, merda del Signore.”
    seguendo il ragionamento di luigi posos andare ad un gay pride ed urlare “merda merda merda di saffo”? non arreco danni a nessuno no? (qualcuno magari li arrecherebbe a me ma questa è un’altra storia…

  23. Pino ha detto

    esprimo la mia solidarietà a Putin ed alla Chiesa Ortodossa. Aggiungo una osservazione: la Merkel ha detto che la sentenza è contro i “valori europei”, la cancelliera ci dica prima quali sono questi valori, per caso si riferisce al matrimonio gay? All’eutanasia ed alle altre leggi laiciste che vanno di moda in Europa?

  24. Mr. Crowley ha detto

    I giornalisti e gli intellettuali italiani di sinistra si stupiscono della sentenza, ma se ne ’56 hanno dato ragione al compagno Stalin quando ha fatto processare e fatto giustiziare Zinoviev Kamenev e Trotzky (compagni della rivoluzione del ’17), adesso si scandalizzano per tre pussine da deportare in siberia!.
    Ma l’URSS e’ il “faro di civilta’”, il “Paradiso dei lavoratori”, i giudici hanno imparato da questo!.
    Poi una sentenza non si discute mai (cosi’ mi hanno sempre insegnato i compagni per i processi semipolitici italiani).
    Chi oggi grida allo scandalo per la condanna delle tipine, allora glorificava la giustizia sovietica che faceva ‘ste cose qui!.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Grandi_purghe

    • Lugh ha detto in risposta a Mr. Crowley

      Piccolo errore: il periodo era ’36-’38, nel ’56 Stalin era gia bello stirato. Per riesumare una vecchia vignetta democristiana “Qui giace Stalin, nato troppo presto, morto troppo tardi”.

  25. Lugh ha detto

    Ah, a proposito di Peppone, vorrei segnalare questo articolo :http://londonalcatraz.blogspot.it/2012/08/morte-di-un-dittatore.html

  26. domenico ha detto

    In Pakistan è stata arrestata una bambina di 11 anni affetta da sindrome Down.
    E’ acccusata di blasfemia e rischia la pena di morte.
    Se la comunità internazionale avrà un decimo della reazione che ha avuto per le ragazze russe sarà già tanto…

    • Leon ha detto in risposta a domenico

      Libertà di pensiero, di coscienza e di religione
      1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la
      libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto.
      l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.
      2. Il diritto all’obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio. (carta dei diritti umani)

      Da coniugare a:

      Il Decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122 (“Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa”), convertito con modificazioni in legge 25 giugno 1993 n. 205, comunemente detto Legge Mancino dal nome dell’allora ministro dell’interno che ne fu proponente (il democristiano Nicola Mancino), è una legge italiana introdotta nel 1993 che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.

      La legge Mancino è il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio.

      In qualsiasi nazione civile del mondo le avrebbero messe in carcere,per me è “causa finita.”

      • Leon ha detto in risposta a Leon

        In pakistan,violano palesemente i diritti umani.

        La blasfemia non è punita se una persona nella sua stanza dice cose blasfeme,è punità se va a insultare deliberatamente un esponente di una qualsiasi religione o un suo fedele,solo per motivi di odio raziale.

        • Leon ha detto in risposta a Leon

          Buttare giu un crocifisso con una motosega,equivale a mettere la scritta juden su una sinagoga ebrea.

          Farebbero meglio alcuni atei ad ascoltare sgarbi e a darsi una moderata paurosa,viceversa farete tutti la fine delle pussy riot,perchè questa è assenza totale e ineludibile di cultura,oltre che violare una legge.

  27. Luigi Pavone ha detto

    Postilla (1): affermare che la blasfemia non dovrebbe essere considerata reato non significa approvare la carnevalata delle Pussy Riot o non riconoscere un comportamento illecito, dal punto di vista morale e giuridico. Non abbiamo bisogno di leggi ad hoc per la blasfemia, né analogamente per l’omofobia. Tuttavia non esistono vittime giuridicamente individuabili, a meno che non si esibiscano certificati medici in cui si attesti che in seguito e a causa di quella performance i religiosi coinvolti abbiano subito danni psicologici o fisici. Quanto alla presunta diffamazione al patriarca non esiste. Si può diffamare una donna chiamandola prostituta ma non un uomo. Casomai si può parlare di insulti, ma occorre sempre tener presente la natura dell’insulto. Per fare un esempio: nella comunità degli utenti linux Bill Gates è coperto continuamente di insulti, satira, anche di cattivo gusto, ma è chiaro che non è l’uomo Bill Gates il reale oggetto degli insulti, ma il software proprietario che egli rappresenta. Infatti la sentenza di condanna non imputa alle pussy riot reati di diffamazione. Giustizia è dare a ciascuno il suo. Date dunque alle pussy Riot la pena che spetta loro, ma solo quella, non di più. Con l’augurio che la blasfemia (e non gli schiamazzi in luoghi pubblici etc.) sia depenalizzata in tutto il mondo.

    Postilla (2): Poiché sono stato accusato d ateismo, voglio non discolparmi, dato che non sarebbe una colpa, ma dire a chiare lettere che la posizione secondo la quale la blasfemia è da depenalizzare è una posizione compatibile con la fede, dal momento che la teoria secondo la quale la blasfemia è reato penale non è un articolo di fede. Un religioso può dunque sostenere la depenalizzazione della blasfemia, esattamente come un ateo potrebbe esserne a favore.

    • Leon ha detto in risposta a Luigi Pavone

      E chiaro che nessuno ha usato contro bill gates o strutture (cose) della microsoft un arma bianca come per esempio una motosega,che non può essere equiparata alla discriminazione raziale, infatti nella microsoft nè bill gates nè i suoi dipendenti sono esponenti di un credo religioso,è indifferente se avessero buttato giù un crocifisso o statua della menorha per odio raziale.
      Riguarda alla depenalizzazione della blasfemia essa fa parte del diritto civile non penale.Si è multati per blasfemia non messi in carcere,il caso non riguarda la blasfemia ma insulti e incitamento all’odio raziale dunque di diritto penale.L’accusa non è stata di ateismo,infatti l’accusa è legata alla discriminazione per odio razziale indotte da convinzioni politiche sociali e personali,in questo caso l’ateismo militante, poteva essere altro,ma in questo caso parlerei più di ateismo/nazzista.

      Non a caso la legge Mancino cerco di essere rivisionata da gruppi militanti come quelli di FN (forza nuova)

      Farsi un pò di cultura deoideoligizzata non sarebbe male:

      http://www.admin.ch/ch/i/rs/i1/0.104.it.pdf

      Pateggia.X))

    • andrea ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Condivido il tuo post.
      Francamente mi sto rendendo conto che mentre la qualità degli articoli è altissima, e mi complimento con gli autori di UCCR, la media dei commenti fa cadere le braccia.
      Politichese…allora andiamo a vedere chi aiuta di più le persone da 1000 euro al mese, magari non è proprio il divorziato bunga bunga di Arcore.
      Qui pare esserci gente rimasta ai comitati civici del 1948.
      Fortunatamente il Signore parla un altro linguaggio.

      • Leon ha detto in risposta a andrea

        Fortunamente il Signore non fà politica,vero.Anzi non è il Papa ad aver detto che Cristo non è politica?Proprio questa domenica.E così io penso,anche se esternamente.Infatti non stò citando la bibbia con chi fa politica.Ma la politica con chi fa politica.

        “Vedi le cose sono semplici ma l’uomo va in cerca di infinite complicazioni.”

        Ma se qualcuno tenta violare l’altrui libertà non lasciandolo in pace,e incitandolo all’odio contro x y z,allora non è più nemmeno una facenda nè di politica,nè di religione,nè di filosofia nè di giustizia. E continua a non moderarsi,finirà col generare odio,e questo genererà l’ideologia,e l’ideologia genererà la guerra sociale.E la guerra,puoi anche comprenderne i suoi principi,non mi esalta,possibilmente va evitata sul nascere.Viene generata dalle proprie complicazioni,e in una società dove tutti hanno ragione,proprio perchè tutti hanno ragione,sarà breve il passo per generarla.

        In effetti senza leggi di nessuna natura che regolino la ragione umana e la sua razionalità, “con la sola ragione” l’uomo sarebbe sempre “con la spada per mano.”

        Direi che nessuno deve mai vergognarsi di non aver ragione,quante volte io non ho ragione e non nè ho avuta,è indubbia la cosa,e l’imparare a non darsi sempre ragione,che regge la convivenza civile,non quella di cercare sempre e solo la ragione.Dopotutto rimane “Fuoco Dio di Abramo Dio di Isacco Dio di Giacobbe non dei filosofi e dei dotti. Certezza. Certezza. Sentimento Gioia Pace Dio di Gesù Cristo Deum meum et Deum vestrum. Il tuo Dio sarà il mio Dio. Oblio del mondo e di tutto, tranne Dio. Egli non si trova se non nelle vie indicate nel Vangelo. Grandezza dell’anima umana. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto. Gioia, gioia, gioia, lacrime di gioia. Me ne sono separato ” (Pascal)

        Chiedo a l’ateo di dare retta almeno ad altri atei,ovvero quelli moderati.E di non darsi ragioni di militanza,per tutelare la convivenza civile,proprio perchè afferma continuamente di voler tutelare tale convivenza.

        • andrea ha detto in risposta a Leon

          GRANDE CITAZIONE, LEON, un soffio d’aria fresca.

          Per quanto riguarda l’ateismo è mia convinzione che esso sia una sostanziale nevrosi, una forma pensiero adolescenziale non superata.
          Insomma, il bambino che grida “io, io, io,”, mentre il Signore Gesù ci insegna a dimenticarci per salvare la nostra vita:
          “chi vorrà salvare la propria vita, la perderà”.
          Un saluto.

    • Salvatore ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Pavone…devi rispondere alle mille domande di sopra.

      Continui con questa solfa della blasfemia quando si parla di diffamazione. Forse è per questo che non hai il coraggio di rispondere?

  28. Luigi Pavone ha scritto: “Sono le idee che fanno più morti? Può darsi. Questa è una opinione filosofica rispettabile. Il problema è capire se da questa opinione si possa ricavare una prassi giuridica civile. Temo proprio di no. Anzi, certamente no”.

    Intanto non è un’opinione, ma un’evidenza storica delle più inoppugnabili: quante centinaia di milioni di morti ha provocato l’ideologia comunista (solo per fare l’esempio più eclatante)?

    Ci si potrebbe chiedere di conseguenza se non sarebbe stato meglio che alcuno fosse in grado di propagandare certe idee…, oppure riterresti coerente condannare come il male assoluto l’applicazione di certe idee, ma non la loro propagazione? Dove sta la coerenza in un atteggiamento liberale di tale ipocrisia?

    • Luigi Pavone ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

      Tu confondi il piano storico con quello giuridico. Ha senso sul piano storiografico affermare che l’ideologia comunista ha causato milioni di morti. Sul piano giuridico i soggetti coinvolti non possono essere le idee, o entità astratte.

      • Lugh ha detto in risposta a Luigi Pavone

        Le idee possono essere giudicate. Prendi ad esempio il negazionismo dell’olocausto. In Austria e in altri paesi democratici negare la Shoà può portare all’arresto. Qual’è la tua posizione su David Irving?

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Luigi Pavone

        Infatti! Sul piano giuridico sono coloro che pronunceranno pubblicamente un certo tipo di idee, ritenute pericolose e cattive, ad essere passibili di reato. Ma dove vivi? Pensi vi sia realmente libertà di parola? Pensi sarebbe giusto concedere assoluta libertà di parola?

  29. Luigi Pavone ha detto

    Certo che le idee possono, anzi devono essere giudicate, ma non dai magistrati.

    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

      in risposta a lugh

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Quindi non esistono in assoluto reati d’opinione, secondo te? Chiunque dovrebbe avere il diritto di predicare lo strangolamento dei bambini e poi l’unico a finire in galera a delitto commesso, sarebbe chi ha messo in pratica l’infanticidio? Ti rendi conto dell’assurdità?

    • domenico ha detto in risposta a Luigi Pavone

      su Pavone spiegaci bene.
      Se un gruppo neonazista entra in una sinagoga e canta una canzone offendendo il rabbino capo e criticando gli ebrei, quella per te è libertà di espressione e non va giudicata dai magistrati?

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Luigi Pavone, credo che uno di questi giorni andrò a far casino in un circolo gay gridando “Prego Dio affinché ci liberi da voi, perché siete degli schifosi e finirete all’inferno!”. Di fronte alle inevitabili polemiche, mi aspetto la solidarietà tua e di Amnesty in difesa della mia libertà di espressione; siamo d’accordo vero? Se non vuoi essere in contraddizione con te stesso DEVI essere d’accordo…

      • Luigi Pavone ha detto in risposta a Francesco Santoni

        Avresti la mia solidarietà se venissi messo in carcere per aver detto che gli omosessuali sono schifosi, mentre non avresti la mia solidarietà per i reati eventualmente associati alla tua bravata, come per esempio violazione di proprietà privata, schiamazzi in luogo pubblico etc. Non mi aspettavo anche da te queste sciocchezze.

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

          Non è una sciocchezza, dovevo solo mettere alla prova la tua coerenza. Immagino quindi che assumeresti la stessa posizione anche riguardo agli ipotetici neonazisti di cui parla il post di Domenico appena sopra il mio. Ed immagino che per te la legge che sancisce il reato di apologia del fascismo andrebbe abrogata.

          E se qualche boss mafioso dicesse: “Tizio è un uomo sfortunato, quando meno se lo aspetta gli capitano brutti incidenti”; e poco tempo dopo Tizio fosse ritrovato, che so, annegato; sicuramente tu pensi che quel boss non potrebbe in alcun modo esser legato alla morte di Tizio, sarebbe ingiusto ed illiberale accusarlo di qualcosa…

          • Luigi Pavone ha detto in risposta a Francesco Santoni

            Immagino invece che in omaggio alla tua coerenza dovresti introdurre anche il reato di apologia del comunismo e del nichilismo. Tutti in galera!!!!!!! Evviva!!!! Bertinotti, Vattimo e compagnia bella 😀 😀

            Allora, vorresti o no introdurre il reato di apologia del comunismo? Anch’io voglio testare la tua coerenza.

            • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

              Infatti per coerenza dovrebbe essere introdotto. Se non lo si fa è solo per ragioni pratiche, perché di solito con le azioni legali si produce l’effetto opposto. Infatti io sono convinto che la condanna delle fichette riottose non servirà a niente di buono.

              • Luigi Pavone ha detto in risposta a Francesco Santoni

                Dunque sarebbe giusta una società, un sistema giudiziario che mettesse in carcere Bertinotti e Vattimo, rispettivamente apologeti del comunismo e del nichilismo?

                Chi meglio di lui: http://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8

                • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

                  Non credo che Bertinotti difenda Stalin, ma se lo facesse non avrei problemi a vederlo sbattere in carcere. Sarebbe giusta una società in cui i sostenitori di idee palesemente dannose fossero trattati come San Tommaso d’Aquino prescriveva di trattare gli eretici: sono sicuro che non avrai problemi a documentari in merito.

                  • Luigi Pavone ha detto in risposta a Francesco Santoni

                    Quindi introdurresti l’apologia di Stalin, non quella del comunismo, mi par di capire. Ti consiglio di leggere e studiare altre cose di San Tommaso, non il suo manuale dell’hereticbuster.

                    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Pavone, guarda che in Ungheria e in Polonia vai in galera sia per apologia di nazismo che per quella di comunismo.
                      Non e’ che hai inventato niente di nuovo.
                      L’unica cosa e’ che nella storia quei popoli hanno sofferto moltissimo a causa di entrambe le ideologie.
                      Qui da noi il comunismo non e’ mai caduto, ecco perche’ qualcuno sostiene le riottose, mentre il nostro popolo ha sofferto moltissimo a causa del fascismo.

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Ma che dici Luigi? Io studio ogni aspetto di Tommaso. Piuttosto mi pare sia tu che abbia bisogno di approfondirne la conoscenza.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Santoni, rispondi piuttosto alle domande. Una società giusta è quella in cui Vattimo — noto apologeta del nichilismo — è messo in carcere? E con lui Bertinotti, noto comunista italiano? Poco fa dicevi che per coerenza dovremmo aggiungere il reato di apologia del comunismo. Poi ti sei tirato indietro lasciando intendere che dovremmo piuttosto introdurre il reato di apologia di Stalin (ritirata risibile). Da ultimo hai giocato l’ultima carta: San Tommaso e il suo manuale del cacciatore di eretici.

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Manuale del cacciatore di eretici? Ma di che parli Luigi? Sei tu qui a fare una gran confusione, mica io. Studiati tu Tommaso, che poi capisci di che parlo. Io adesso non c’ho tempo, ti ho invitato a documentarti perché sono sicuro che ne sei capace, non farmi ricredere.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Naturalmente non intendo dire che esiste un’opera di Tommaso d’Aquino dal titolo “Manuale del perfetto cacciatore di eretici”. Invece di fare il saputello rispondi alle domande. Le opinioni del santo sono note, ma mi rifiuto di pensare che tu vorresti che con Vattimo e Bertinotti si procedesse non solo all’arresto, ma eventualmente anche alla loro eliminazione fisica. Rispondi per favore.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Se ho tempo, poi, cercherò i passi di Tommaso d’Aquino e li riporterò integralmente. Sono pessime cose, in quanto giustificano la violazione di diritti umani fondamentali, ma è giusto ricordarle.

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Lo ammetto, faccio il saputello. Ma con anticlericali e affini è talmente facile e divertente che la tentazione è troppo forte 😉 Questa sera provvederò a spiegare Tommaso, pure qui, come al solito, criticato senza comprenderlo.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Stasera ho una partita a scacchi (a proposito di Kasparov 🙂 ). Ma non mancherò di leggere la tua lezione, e spero anche le tue risposte alle mie domande, a margine diciamo, se ti riesce.

                    • Luigi Pavone ha detto in risposta a Luigi Pavone

                      Poi, tra le altre cose che — bontà tua — mi spiegherai, spero che mi spiegherai anche che cosa c’è di anticlericale nella depenalizzazione dei reati di opinione, incluse le opinioni comuniste e nichiliste, sulle quali ancora dovresti esprimerti (insomma, che ne facciamo di Vattimo e Bertinotti, poverini!)

            • Uomovivo ha detto in risposta a Luigi Pavone

              Immagino invece che in omaggio alla tua coerenza dovresti introdurre anche il reato di apologia del comunismo e del nichilismo. Tutti in galera!!!!!!! Evviva!!!!

              Assolutamente si!
              Il cattivo filosofo moderno è il peggiore di tutti i criminali e paradossalmente il meno ricercato.
              C’è quello che disprezza la proprietà come proprietà e vuole distruggere l’idea stessa del possesso personale.
              Quello che odia la vita stessa, la sua quanto quella degli altri.
              Non mira a purificare l’edificio, ma a distruggerlo.
              Non mira a modificare le cose, ma ad annichilirle.
              Così oggi ci ritroviamo con i poveri e i disgraziati che vengono perseguitati e spiati con oppressive ed ignominiose opere di polizia, mentre i traditori nello Stato e gli eretici nella Chiesa rimangono impuniti.
              I filosofi moderni ci dicono che non bisogna punire gli eretici.
              Il dubbio sorge spontaneo: abbiamo il diritto di punire tutti gli altri?

  30. Priapus ha detto

    Neppure ombra di odio, ma tanta, tanta compassione, e per i v/i kapò che vi aizzano,
    approffittando della v/a cretinaggine, tanto, tanto disprezzo!

    • Karma ha detto in risposta a Priapus

      Priapus abbiamo già avuto modo di notare che sei una persona fortemente disturbata e sempre aggressiva. Speravo che l’estate avrebbe portato quel pizzico di serenità nella tua vita, ma purtroppo vedo che nulla è cambiato. Coraggio!

    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Priapus

      Neppure ombra di odio, ma tanta, tanta compassione, e per i bolscevichi che ti aizzano,
      approffittando della t/a cretinaggine, tanto, tanto disprezzo!

  31. Mr. Crowley ha detto

    Pavone, Pavone, siamo alle solite …… hai la ruota di paglia ……
    Tu sei sempre stato dalla parte di chi in URSS demoliva le chiese o
    le adibiva a stalle e non dava a nessuno la liberta’ ne di pensiero ne religiosa (se non a parole).
    Per te la profanazione del sacro non esiste, in quanto per te niente e’ sacro.
    I Russi sono gia’ stati “liberati” da quel pensiero ateo-marxista dal 1917 al 1989 e penso che a loro la cosa sia bastata.
    In favore alle riottine sono riusciti a fare una maxi manifestazione di circa 500 persone (nostalgici di Stalin o solo piccoli fans?).
    Guarda che i popoli dell’est Europa di ‘ste scemenze sono stufi.
    Le tipine le mandano in galera e ce le fanno restare.
    La nuova Europa sta nascendo all’est, qui da noi si fanno ogni anno sempre piu’ porcherie, si consente anche cio’ che e’ bene sia vietato.

  32. Willy ha detto

    W PUTIN E LA SANTA MADRE RUSSIA !!!

  33. Antonio72 ha detto

    Secondo me Luigi ha un po’ di ragione quando afferma che la libera espressione, incluse le varie apologie al comunismo o al fascismo, non dovrebbero costituire mai reato a livello giudiziario in quanto sarebbe antitetico al valore democratico per eccellenza, appunto la libertà di opinione.
    Cmq resta il fatto incontrovertibile che sia il fascismo che il comunismo sono parti, bene o mal riusciti fateo voi, di determinate ideologie o filosofie, come a dire il vero, anche la stessa unità d’Italia ed i valori democratici repubblicani, tra i quali spicca appunto la libertà d’espressione.
    Diciamo allora che qualsiasi apologia può essere ammessa purchè non produca effetti contrari all’ideologia prevalente e fondante di qualsiasi sistema democratico. Altrimenti si dovrebbe ammettere una democrazia che serba in seno la serpe che, improvvisamente o gradualmente a seconda delle circostanze, potrebbe inoculargli il suo veleno mortale.
    Quindi ammettere o non ammettere l’apologia al fascismo o al comunismo non cambia un granchè rispetto alla coerenza democratica, se non che nel primo caso vi è una sorta di facilitazione all’eventuale smantellamento democratico, mentre nell’ultimo la democrazia non può dirsi compiuta. Ma esiste una democrazia compiuta?

    • Andrea ha detto in risposta a Antonio72

      Per me queste son tre cretine, certo mi sembra tuttavia che la pena sia un filo esagerata, se avessero fatto pipì sulla bandiera russa, o, da noi, italiana, (cosa che giudico di gravità equivalente, in termini di “simboli violati”) l’avrebbero considerata tutti un bravata…

      • Antonio72 ha detto in risposta a Andrea

        Ciao Andrea,

        Giusto.
        Tuttavia mettiamo che la stessa bravata la compia un movimento politico nazionalista. E’ ancora da considerarsi una bravata?
        E se fosse proprio la successione reiterata di bravate del genere ad infondere un sentimento antidemocratico e a contribuire alla costituzione di movimenti antirepubblicani, xenofobi o antidemocratici?
        Se quei simboli vengono svuotati di senso, allora di fatto non esiste più un sentimento comune di appartenenza.
        I rischi di una totale desacralizzazione (non ha più senso oggi parlare di profanazione, in quanto niente è più considerato sacro) non sono inferiori ad un cieco fanatismo religioso o patriottico.
        A questo punto perchè si dovrebbero prendere sul serio i valori repubblicani e le stesse istituzioni democratiche? Lo scontro istituzionale in corso tra i poteri dello stato, politico e giudiziario, appaiono quindi distanti anni luce da un popolo che si sfama esclusivamente di panem et circenses.
        La stessa coscienza democratica o religiosa, non fa differenza, si può incarnare solo nella protesta delle Pussy Riot o similari, e quindi disperdere nell’immenso caleidoscopio del circo mediatico quotidiano, fino a slavarsi in modo irreversibile.

        • Andrea ha detto in risposta a Antonio72

          io sono convinto che le persone siano potenzialmente in grado di giudicare in modo indipendente e con spirito critico queste bravate, ritengo che oggi come oggi, eccessi xenofobi e antidemocratici, nei paesi avanzati, non siano in grado di acquisire la massa critica che hanno acquisito in passato in virtù della maggiore disponibilità d’informazioni, del progressivo ridursi dei monopoli dei canali di comunicazione e della velocità di diffusione delle informazioni stesse.

          Senza la televisione le pussy riot avrebbero potuto essere giudicate come si meritano, ossia a livello “parrocchiale”…
          E’ la televisione che ingigantisce i fenomeni e crea preoccupazioni anche quando non esistono, la comunicazione uno a molti, che tanto è servita dagli anni 50 ad oggi, ha fatto il suo tempo ed è destinata a scomparire, fortunatamente.

          il circo mediatico quotidiano è la droga delle menti deboli, nonchè eterna fonte di complottismo. Ormai perfino le previsioni del tempo destano preoccupazioni (hai fatto caso al nuovo trend, americaneggiante di nominare gli anticicloni? scimmiottando l’approccio con cui si nominano i tornado, che sono ben altro fenomeno…)

          Lo spirito democratico emerge da una condivisione di valori ormai quasi universali, i sentori xenofobi e antidemocratici sono di minoranze che hanno significato simbolico ma non numerico, se non nei luoghi dove vengono meno le caratteristiche cui facevo riferimento sopra.

          • G.T. ha detto in risposta a Andrea

            La democrazia è un sistema falsato già nelle votazioni, una maggioranza che si impone su una minoranza. Cosa c’è di democratico nell’imposizione politica da parte di una classe governativa sul resto?
            Per questo non esiste questo spirito universale. Io credo ormai solo chi ha delle idee giuste.

            • Andrea ha detto in risposta a G.T.

              Non sono d’accordo G.T. distinguerei il concetto di democrazia nella sua essenza dall’efficacia dell’attuale implementazione. Ritengo che siano possibili e anzi auspicabili forme di democrazia più dirette di quelle che abbiamo. Sul fatto che poi ogni decisione su un tema (che spesso è per definizione “binaria”) non possa che scontentare qualcuno, beh credo si tratti di un problema che sta a monte del concetto di democrazia. Se si deve decidere di quale colore dipingere un palazzo ci saranno sempre uno o più condomini scontenti a meno che non si convenga che a tutti piace che ogni appartamento abbia in esterno il colore che i suoi abitanti desiderano…

              Quando dici “io credo ormai solo a chi ha delle idee giuste” devi fornire i criteri attraverso i quali questa “giustizia” è definita.

          • Antonio72 ha detto in risposta a Andrea

            Andrea,

            non sono convinto che la maggiore fruibilità all’informazione sia in grado di formare le coscienze adeguatamente, perchè ritengo che la coscienza debba essere educata, non dalla mole di informazioni spesso inutili o contraddittorie (anche in internet) ma dall’abilità nel gestirle e farne un quadro coerente ed accettabile a livello etico e morale; ovvero dala maturazione di una coscienza partecipativa ed attiva. Oggi invece vedo che nella maggior parte dei casi la coscienza si rende passiva rispetto alla mole di informazioni che la sovrasta.
            Quindi la mera accessibilità a poche informazioni inaridisce lo spirito critico, come l’eccesso informativo può affogarlo o estraniarlo.
            Insomma, l’educazione delle coscienze deve trascendere la sola disponibilità alle informazioni.
            Inoltre credo che trascuri un fattore determinante che contribuisce a fare propri quei valori universali a cui ti riferisci: il benessere economico. Oggi l’informazione attiene ai valori quantitativi monetari sui quali di fatto si fonda esclusivamente l’Unione Europea. Ciò è coerente con la cultura occidentale fondata sul raziocinio tecnico-scientifico. Ma la critica deve spingersi oltre, ovvero investire tematiche qualitative, quindi etiche e morali, del tutto estranee alla matematimazzione dell’economia (si pensi ai moderni strumenti finanziari come i derivati, agli spread, al pil o alle borse). La vita non è matematica, la morale non è ricavabile da un’equazione di secondo grado. Detto questo, credo che la condivisione dei valori democratici sia un portato del benessere economico e non viceversa, ovvero l’economia non sia organizzata su qualche valore etico o morale. La crisi è innanzitutto etica prima che economica.

            • Andrea ha detto in risposta a Antonio72

              Antonio, l’educazione delle coscienze può trascendere dalla disponibilità d’informazioni solo se deleghi ad altri le valutazioni che potresti fare tu. Puoi riconoscere acrticamente un’autorità morale in un altra persona, tuttavia dovrai ammettere tu stesso che quella persona si fa un’idea di ciò che accade attorno a se’ con gli stessi elementi di cui ti servi tu (a meno che non pensi che il suo cammino sia illuminato in altro modo).

              Visto che io non riconosco a nessun altra persona un’autorità morale predefinita, posso al massimo riconoscere ad altri un’abilità superiore alla mia nell’interpretare la mole di informazioni che mi circondano sulla base del fatto che in passato questa persona ha tratto conclusioni o previsioni che si sono rivelate più valide delle mie. Questo è alla base dell’unico concetto d’autorità che riconosco.
              E’ chiaro quindi che quando mi riferisco alla disponibilità informativa vi includo quella relativa alle informazioni pre elaborate da altri, la cui reputation è stata in passato confermata in qualche modo dai fatti.
              Nel caso dei credenti questa reputation si acquisisce invece in altra forma, ma la sostanza delle modalità con cui essa si esercita è la stessa.

              COncordo con te che l’economia non segua valori morali, ritengo tuttavia che l’uomo modelli le regole fondanti del sistema economico ispirandosi a criteri morali (di qualunque natura essi siano) . questo ha permesso nel corso del tempo di passare da sistemi economici meno efficienti e a mio avviso meno morali (schiavismo, vari tipi di monopolio, autarchia) a meccanismi più efficienti anche se non ancora privi di distorsioni che saranno appianate nel corso dei futuri decennni.

              Ritengo ad esempio che l’economia di mercato, abbia in sè il concetto virtuoso dell’equilibrio (ed è efficiente perchè non richiede un ente che normi tale equilibrio) ma debba ancora essere privata di alcune distorsioni, che richiedono tuttavia interventi di tipo normativo a livello mondiale che se non attuati permettono accumuli illeciti e distorsioni dell’intero sistema. Tali Interventi sono impossibili o almeno poco probabili finchè non arriveremo ad una forma di governo unico e centralizzato del pianeta (almeno limitatamente alle materie economiche) cosa che non avverrà prima di due o trecento anni a mio avviso.

    • Andrea ha detto in risposta a Antonio72

      Scusa Antonio, il tuo post finiva con una domanda molto più nobile della mia considerazione…..

      Credo che una democrazia per essere tale non possa contemplare lo smantellamento seppur in modo democratico, dei propri principi. Ne consegue che la democrazia compiuta è probabilmente un’ossimoro. Credo che nessuna democrazia contempli l’instaurazione di una dittatura in sua vece, come opzione democratica, sarebbe paradossale.

    • G.T. ha detto in risposta a Antonio72

      “non dovrebbero costituire mai reato a livello giudiziario in quanto sarebbe antitetico al valore democratico per eccellenza, appunto la libertà di opinione.”
      Per questo motivo la democrazia è diventata ormai una sorta di pantheon che racchiude tutto, anche il male.
      E’ un concetto politico utopico.
      Il lassismo democratico produrrà più danni delle violenti dittature, in quanto al suo interno tutto sarà tollerato, si creeranno tantissimi focolari, difficile sarà spegnerli.

  34. Luigi Pavone ha detto

    Eccomi a onorare le mie promesse. Francesco Santoni scrive:

    “Sarebbe giusta una società in cui i sostenitori di idee palesemente dannose fossero trattati come San Tommaso d’Aquino prescriveva di trattare gli eretici”

    Poiché dal nostro dibattito (soprattutto dai commenti di A-theos) è saltato fuori che comunismo e nichilismo sono idee dannose, pare che Santoni voglia procedere con Bertinotti (ma si possono fare altre esempi televisivi, come Giulietto Chiesa) e con Vattimo (anche qui si possono fare altre esempi) come Tommaso prescrive:

    “L’Apostolo insegna: «Dopo una o due ammonizioni sta lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa». Dimostrazione: A proposito degli eretici si devono considerare due cose: una dalla loro parte, l’altra dalla parte della Chiesa. Dalla loro parte c‘è un peccato per il quale hanno meritato non solo di essere separati dalla Chiesa con la scomunica, ma anche di essere tolti dal mondo con la morte. Infatti è ben più grave corrompere la fede, in cui risiede la vita delle anime, che falsare il danaro, con cui si provvede alla vita temporale. Per cui se i falsari e altri malfattori sono giustamente subito messi a morte dai principi, a maggior ragione e con giustizia potrebbero essere non solo scomunicati, ma anche uccisi gli eretici, non appena riconosciuti colpevoli di eresia. Dalla parte della Chiesa invece c’è la misericordia, che tende a convertire gli erranti. Essa perciò non condanna subito, ma «dopo una o due ammonizioni », come insegna l‘Apostolo. Dopo di che, se l’eretico rimane ostinato, la Chiesa, disperando della sua conversione, provvede alla salvezza degli altri separandolo da sé con la sentenza di scomunica; e finalmente lo abbandona al giudizio civile, o secolare, per toglierlo dal mondo con la morte. Scrive infatti S. Girolamo: «La carne marcita deve essere tagliata, e la pecora rognosa allontanata dal gregge, affinché non arda, non si corrompa, non imputridisca e non muoia tutto: casa, massa, corpo e gregge. Ario ad Alessandria era una scintilla, ma poiché non fu subito soffocato, le sue fiamme hanno devastato tutto il mondo».

    Questo il testo di Tommaso che si trova nella seconda parte della seconda parte della Summa theologiae, articolo 3 all’interno del capitolo o argomento sulla eresia.

  35. G.T. ha detto

    Pavone ha assolutamente ragione atheos: alla teoria segue sempre la pratica.
    Pianificare una rivoluzione (teoricamente) dovrebbe essere considerato reato.
    Anche perché sarebbe una stessa contraddizione logica non farlo, poiché questo fatto penalmente illecito se attuto implica necessariamente la caduta di valori democratici.

    Tutto fa brodo.
    Se togliamo il reato di pianificazione o i reati affini di pensiero, diverrà lecito anche per i boss programmare le loro scorribande ecc…

    I principi democratici sono anche: legalità, rispetto, convivenza civile.
    Le pussy riot mi sembra ne abbiano infranto molti…
    La democrazia è sempre stata distrutta dall’interno: dittature, rivoluzioni ecc…

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