Un agnostico anti UAAR: le radice cristiane viste da me

Pubblichiamo il secondo articolo di Marcello, nostro collaboratore esistenzialmente “agnostico”.



di Marcello di Mammi.

Penso che sia giusto fare una precisazione: molto di quello che scrivo e che scriverò anche in seguito, sono mie opinioni personali o desunte da argomentazioni di professionisti seri, che possono non essere, e spesso non lo sono, in sintonia con l’attuale dottrina della Chiesa, ma credo che lo scopo principale di questa associazione, che è anche il mio, sia quello di rintuzzare gli assalti preconcetti e soprattutto politicizzati di ambienti atei, laicisti e negazionisti e quindi confido che queste mie dissonanze mi si perdoneranno, anche se preferirei che mi venissero controbattute.

Oriana Fallaci si dichiarava un’ “atea cristiana”, sembra una contraddizione ma non lo è. In questi giorni cade il capodanno ebraico, 5771 anni dalla data della creazione che, secondo le tradizioni ebraiche, risale al 3761 a.C.; col nostro calendario siamo nel 2010 d.C.,anche questa data è convenzionale, perché probabilmente errata di qualche anno; siamo nell’anno 2763 dalla fondazione di Roma, mi domando come si possano negare le radici giudaico cristiane e romane della nostra civiltà.

Solo delle persone culturalmente impreparate o, più probabilmente in malafede, come gli euroburocrati di Bruxelles, possono negare questa realtà storica. Che si sia credenti o meno non si può prescindere dalla nostra Storia, dalla nostra Cultura, dalla nostra Civiltà, che poi ci siano stati alti e bassi o conflitti questo, nei millenni, è inevitabile. La storia la fanno gli uomini e, spesso, non sono all’altezza di farla.

Giusto, giustissimo il discorso della Fallaci: atea perché non crede ma cristiana per cultura e tradizione.
Ed è questo il punto cruciale: perché la Chiesa ha abbandonato la sua tradizione? Una Santa Cattolica Apostolica Romana. Dopo il Concilio Vaticano II, la Chiesa ha perso queste sue prerogative specialmente l’unità.
L’abbandono del latino (anche se,dopo tanti anni è stato parzialmente riabilitato da Benedetto XVI con un suo Motu Proprio), e il frantumarsi delle liturgie nei linguaggi locali, ha dato adito a movimenti disgreganti, favorendo un culto “fai da te” che, di fatto, indebolisce la Chiesa.

Gli attacchi alla Chiesa vengono da lontano e ci sono sempre stati, ma oggi hanno assunto una virulenza senza precedenti e perché? La chiesa, che non è il credere o la religione, ma l’istituzione che deve diffondere e difendere il credo, non può, come istituzione, essere buonista o tollerante con i propri nemici, ma è proprio quello che accade oggi. ”Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre” (Is 5, 20).

«Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato» (Gv, 2,13-16)
Anche se in forma allegorica i messaggi di Isaia e del Cristo sono forti e chiari. Direi che oggi ci siano troppe ambiguità, troppi scambi tra luci e tenebre, troppi mercanti che mettono in pericolo l’esistenza stessa della Chiesa, non è tollerabile che ci siano ecclesiastici che tifano islam, quando l’islam è notoriamente il principale nemico della nostra Civiltà, delle nostre tradizioni culturali oltre ad essere una religione prevaricatrice dei diritti umani e delle libertà.

Se fino ad oggi siamo stati cristiani o culturalmente cristiani, lo dobbiamo principalmente a S. Pio V, alla Lega Santa, alle vittorie di Lepanto e nella battaglia di Vienna e al sacrificio di migliaia di cristiani uccisi in queste battaglie: quando è necessario occorre mettere dei paletti ben solidi. Oggi questi paletti sono stati divelti. Questi attacchi laicisti principalmente alla Chiesa Cattolica, dimostrano che il “nemico” ritiene che Essa sia debole, non si capisce, infatti, il quasi totale silenzio degli atei sull’islam, se uno è ateo lo è per qualunque dio e per qualunque religione. Ho detto non si capisce, ma si spiega benissimo: si tratta di pura e semplice vigliaccheria.

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15 commenti a Un agnostico anti UAAR: le radice cristiane viste da me

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  1. Marcello di Mammi ha detto

    ot per la redazione riporto questo commento dal mio blog in quanto non riusciva a postare qui.

    Commento di Anna | 26/09/2010
    1.A un certo unto fai una diomanda: “perché la Chiesa ha abbandonato la sua tradizione?”
    Mi è venuta in mente l’intervista a don Giussani per i 50 anni di Cl:

    «Del resto già Eliot aveva qualcosa da dire con una certa sicurezza di sé quando si domandava: “È l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”. Ma come fa un uomo del mio tempo, un uomo di questo tempo, parlando di cultura, usando la parola cultura, a non tener presente questa frase qui?! Dimentica i quattro quinti del mondo».
    D.: È una critica alla Chiesa o all’umanità?
    «Tutti e due, tutte e due, perché innanzitutto è l’umanità che ha abbandonato la Chiesa, perché se io ho bisogno di una cosa, le corro dietro, se quella cosa va via. Nessuno correva dietro».
    D.: E la Chiesa quando ha abbandonato l’umanità?
    «La Chiesa ha cominciato a abbandonare l’umanità secondo me, secondo noi, perché ha dimenticato chi era Cristo, non ha poggiato su… ha avuto vergogna di Cristo, di dire chi è Cristo».
    (dall’intervista a don Giussani nel video sui cinquant’anni di Cl)

    Continuo a pensare che il problema non è di carattere dialettico, ma esistenziale ed esperienziale.
    Ma chi cerca davvero la verità prima o poi la trova scoprendo con stupore che non è una teoria, ma una presenza!

    La rispota di Marcello

    2.Anna
    è vero quello che dice Don Giussani, ma correggerei un po’ il tiro “l’umanità ha abbandonato la chiesa”, ma io aggiungo che la chiesa a fatto poco per trattenerla.
    Lo vediamo anche oggi. E’è vero che occorre la fede, ma occorrono anche certezze ed in questo momento molti prelati non le danno, anzi portano sconquasso con atteggiamenti di buonismo pericoloso verso l’islam ed avvicinamento, se non addirittura professione di fede, alla cultura marxista che la storia ha condannato senza appello.
    Certo alcuni capiscono che sono mele marce,ma la maggioranza non sa distinguere tra religione reale e spirituale.
    ciao
    Grazie
    Per l’intervento
    Marcello

    la replica di Anna

    3.Infatti Giussani dice che la Chiesa ha avuto vergogna di dire chi è Cristo…

    Meno male che alcuni cristiani se lo ricordano !;-)

    In particolare se ne ricorda il Papa, la nostra guida!

    ps: lo sai che qualcuno ha postato il tuo intervento in facebook? L’ha ripreso dal sito radici cristiane.E si sono messi a discuterne!

    Commento di Anna | 26/09/2010

  2. Massimo Ponzoni ha detto

    Marcello, ti sottopongo un commento al tuo ottimo articolo preso Facebook (http://www.facebook.com/pages/Anti-UAAR/120292294669544?ref=ts):

    Otaku Moroboshi scrive: “Sono cristiano fondamentalista, nel senso che per me solo il Vangelo è Vangelo mentre il resto lo prendo col beneficio del dubbio…

    Ciò premesso, mi permetto di dissentire su alcuni punti.

    “Ateo cristiano” resta una contraddizione in termini… perché il cristianesimo non è una filosofia ma pur sempre una religione, il cui primo fondamento è credere in Dio; mentre l’ateismo è la sua negazione. Dunque l’ossimoro della Fallaci serve solo a fare confusione.

    Le radici romano-giudaico-cristiane fanno parte della storia, e da esse non potranno essere cancellate, ma una Costituzione è un corpus di leggi e non un testo di storia; dunque non ha senso che in essa vi siano richiami del genere. Anche la filosofia greca e la poesia romantica fanno parte della nostra cultura, ma nessuno ha proposto di inserirveli…

    Quanto alla contrapposizione con l’Islam, trovo molto saggia la novella di Boccaccio dei tre anelli: http://it.wikipedia.org/wiki/Melchisedech_giudeo a cui si ricollega involontariamente questo bellissimo video di fonte islamica: http://www.youtube.com/watch?v=jIN3bpZZ_V4 e che nei contenuti è molto più cristiana delle prediche di certi nostri vescovi.”

    • Marcello di Mammi ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

      Caro Massimo
      Hai messo molta carne al fuoco,vediamo per ordine.
      L’ateo-cristiano è indubbiamente una provocazione verso gli atei ottusi ed in fatto di provocazioni la Fallaci non era seconda a nessuno.
      Il concetto che,Oriana, voleva lasciarci è che 2010 anni di cristianesimo hanno inciso,nel bene e nel male, sulla nostra Civiltà, sulla nostra Cultura, sulla nostra Arte. Come possiamo dimenticare le centinaia di migliaia di opere d’arte ispirate o volute dalla chiesa. E’ l’aggancio a questa cultura che manca nella costituzione europea, non perché questo aggancio si trasformi in leggi confessionali o in teocrazia,ma semplicemente mettere in risalto che la nostra storia di europei viene da lontano e che dovrebbe ritornare, mutatis mutandis, a quella unificazione che l’impero romano e poi il sacro romano impero avevano cercato di attuare ed in buona parte ci erano riusciti. Ma la “cultura” è un oggetto sconosciuto agli euro burocrati di Bruxelles.
      Io ho studiato da ragazzo a Livorno dove c’è una numerosa comunità ebraica ed avevo molti compagni di scuola ebrei, persone, di norma, intelligenti ed anche furbe, difficilmente anche il “levantino” sultano Saladino avrebbe potuto competere con Malchizedek …
      Ed ora veniamo al clou della discussione.
      Mi sono guardato il filmato e lo trovo culturalmente povero, pieno di elusioni e di luoghi comuni. Sembra che Maometto sia un santo pacifista quando fin dall’inizio della sua carriera non fece altro che combattere ed ammazzare e questo non è un luogo comune. Ti riporto a memoria un passaggio “se si potesse domandare a Cristo quale sia la sua religione, Egli non risponderebbe certamente il cristianesimo, perché il cristianesimo è una nostra invenzione.”Ed altre affermazioni del genere fino ad un crescendo quasi orchestrale dove, l’imam dice che tutto è islam: sottomissione a Dio. Beh io da buon agnostico voglio il cristianissimo libero arbitrio.
      So bene che autocitarsi non è corretto, ma in questo caso, dato che il post non l’ho scritto io ma l’ho solo pubblicato, su uno dei miei blog, ti lascio il link
      http://sarcastycon3.wordpress.com/2009/06/01/no-islam-3/
      E’ stato scritto da un muslim pentito e riguarda spiegazioni e approfondimenti con molte citazioni di versetti del famigerato corano.
      Si capisce benissimo come la religione islamica, oltre ad essere prevaricatrice dei diritti umani in generale,ma soprattutto delle donne, non dimentichiamo che una sposa di maometto aveva solo nove anni, porti inevitabilmente al fanatismo.
      Avrei molto da aggiungere, ma in un commento non ci si può dilungare troppo.
      Grazie per il tuo intervento, cmq gradito anche se dissenziente.
      Saluti
      Marcello di Mammi

  3. lupo ha detto

    Scrive Marcello “Direi che oggi ci siano troppe ambiguità, troppi scambi tra luci e tenebre, troppi mercanti che mettono in pericolo l’esistenza stessa della Chiesa, non è tollerabile che ci siano ecclesiastici che tifano islam, quando l’islam è notoriamente il principale nemico della nostra Civiltà, delle nostre tradizioni culturali oltre ad essere una religione prevaricatrice dei diritti umani e delle libertà. Se fino ad oggi siamo stati cristiani o culturalmente cristiani, lo dobbiamo principalmente a S. Pio V, alla Lega Santa, alle vittorie di Lepanto e nella battaglia di Vienna e al sacrificio di migliaia di cristiani uccisi in queste battaglie: quando è necessario occorre mettere dei paletti ben solidi. Oggi questi paletti sono stati divelti.”

    E se quello che pare sintomo di debolezza della Chiesa fosse in realtà forza ?

    Mi pare che oggi si confrontino due visioni molto diverse di Chiesa Cattolica e fede. Da una parte una Chiesa che si nutre di identità, contrapposizioni ideologiche, scelte politiche, di VERITA’ e certezze indiscutibili e indisponibili in qualsiasi campo del sapere e dell’azione umana e si identifica come ricorda Marcello in Pio V, Lepanto e via dicendo;
    Dall’altro una Chiesa che con Pascal privilegia la ricerca della Verità sulla presuntuosa certezza di un suo definitivo possesso,
    una Chiesa capace di riconoscere e chiedere perdono per gli errori storici che hanno giustificato l’odio a lei riservata, che al concetto di verità antepone quello di CARITA’, che preferisce identificarsi nel Concilio Vaticano II e nel dialogo piuttosto che in Lepanto e Pio V: “le gioie e le speranze, le tristezze e le angoscie degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono le gioie e le speranze, le tristezze e le angoscie dei discepoli di Cristo e nulla vi é di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
    Il primo meodello (Lepanto) tende a vedere nello strumento del dialogo le ragioni della debolezze della Chiesa e chiede alla Chiesa essenzialmente CERTEZZE umane e terrene, l’aiuto a sfuggire al male di vivere. Personalmente preferisco pensare l’unica certezze nel Vangelo che ci insegna la CARITA’ come unica VERITA’ (Benedetto XVI: deus caritas est), credo che la via del dialogo sia l’unica in grado conciliare fede e ragione e che l’unico atteggiamento davvero in grado di sottometterci all’Islam e
    farci sbugiardare presto o tardi dall’UAAR sia quello di ridurre ed immiserire la fede ad un credo politico ideologico capace di annullare le persone e le coscienze individuali in una fede fatta di indiscutibili precetti. Ciao,
    Lupo

  4. lupo ha detto

    Per maggior chiarezza aggiungerei: il modello “Lepanto” esorcizza il fantasma del concilio ed il modello “dialogo” nell’accusa insensata di “relativismo”. Il Concilio come ci ricorda il papa non rappresenta affatto un corpo estraneo e “rivoluzionario” rispetto alla millenaria tradizione della Chiesa. Al contrario lega le nostre coscienze riconducendole a quelle che sono sempre state e sempre saranno le radici del nostro credo. Solo così la fede torna ad essere comprensibile, razionale ed eterna (non legata alle mode, filosofie ed ideologie del momento).

  5. lupo ha detto

    Trovo molto bello il messaggio di Massimo Ponzoni che condivido per intero. Aggioungerei per collegarmi alla risposta di Marcello che é sicuramente vero quel che ricorda sulle radici cristiane della nostra società, l’ateismo cristiano e le tesi della Fallacci ma pericolosissimo insensato e blasfemo pensare di poter identificare la religione con le forme sociali e politiche che ha contribuito a costruire. Solo contribuito, perché storicamente é purtroppo già successo che la religione sia stata ridotta ad ideologia, al punto che la società libera, democratica, aperta alle conquiste della ragione come la conosciamo oggi ha potuto imporsi solo a dispetto della fiera robustissima opposizione della Chiesa alle idee dell’illuminismo.
    Compiremo nuovamente lo stesso errore ? Davvero crediamo in un Dio così piccolo ed insignificante, in un uomo così grande e potente da poterLo tutto racchiudere nelle nostre opzioni culturali o in quello delle scelte temporali del Vaticano ? Cicli storici, rischiamo allora di dover piangere alla prima sconfitta storica le stesse lacrime di Gioobe cui Dio risponde “dov’eri tu quando gettavo le fondamenta della terra” !
    Le cose che ricorda Massimo, da Boccaccio al video proposto sono le stesse che propone il Concilio (Nostra aetate) senza nessunissima ombra di quel panteismo o sincretismo o rinuncia / diluizione dei principi che Marcello sembra temere. Il video come ricorda Marcello é sicuramente povero, pieno di elusioni e di luoghi comuni come deve necessariamente essere qualsiasi messaggio apologetico o pubblicitario di 10 minuti eppure denuncia in modo chiarissimo il crimine che l’attuale contrapposizione frontale sta generando. Una contrapposizione frontale nata dall’11/9 ma che rischia purtroppo di venir ripresa ed enfiiata dalla nostra politica e che soprattutto non ha la pur minima attinenza con la nostra religione.

  6. Caro Lupo
    I Vangeli,con la fede,la carità, trattano bella e purissima teoria, certamente valida per chi crede nel suo rapporto con Dio ed il corpo di Cristo che è l’Ecclesia. Ma se l’Ecclesia non esistesse più?
    Non possiamo dialogare con chi non vuol dialogare o finge di voler dialogare. Il finto dialogo è una teoria coranica ben precisa:
    finchè, in una data regione i muslim sono in minoranza si comportano come lupi vestiti da agnelli, appena si sono fatti le ossa,aumentando i loro adepti,passano al dominio e al predominio: o diventi islamico o al più dhimmi.
    Questa è la storia e l’anima dell’islam! L’islam vuol dominare il mondo ed ha un preciso metodo di espansione per farlo e lo vediamo tutti i giorni,la sola minaccia di uno sconosciuto pastore americano di bruciare un corano ha scatenato una rivolta mondiale, non solo nel mondo islamico ma anche in quello cristiano e ridicolamente anche in quello ateo.
    Ammazzano decine e centinaia di cristiani in ogni parte del mondo risultato? Solo alcune parole di circostanza. Martiri per testimoniare la fede, come i primi cristiani, e chi li dovrebbe difendere non fa niente, anzi corteggia i loro carnefici.

    Supponiamo che la Civiltà avesse perso la battaglia di Lepanto e quella di Vienna, credi che oggi potresti scrivere del concilio Vaticano II? Assolutamente no: non esisterebbe più neanche la chiesa ed una mezzaluna verde sventolerebbe sopra la cupola di S.Pietro. Ci sono certi siti internet islamici terrificanti nella loro lucidità di conquista del mondo e della contemporanea distruzione di quello degli “infedeli”. Ed è un programma che stanno attuando.

    No so se l’hai visto il filmato gentilmente indicato da Massimo http://www.youtube.com/watch?v=jIN3bpZZ_V4e
    e letto questo post scritto da un muslim pentito http://sarcastycon3.wordpress.com/2009/06/01/no-islam-3/
    Vedrai che non è possibile alcun dialogo: per dialogare occorre essere in due e tutti e due in buona fede.

    Il concilio Vaticano II ha messo le basi per la distruzione stessa della chiesa, non a caso lo stesso papa Paolo VI disse che il fumo di satana era giunto fino al soglio di Pietro.
    Oggi chiedere perdono non è una dimostrazione di una forza mascherata da debolezza è proprio una debolezza. Il fatto di riconoscere errori del passato e/o del presente, sarebbe una forza ed una cosa meritoria, ma per farlo occorre avere alle spalle la forza che oggi la chiesa non ha. Questo atteggiamento non fa altro che promuovere e rafforzare i suoi nemici.
    E’ abbastanza chiaro che il mio scritto rispecchia la parte più tradizionalista della Chiesa, ma se vogliamo sopravvivere è su questa rotta che bisogna tenere il timone.
    A volte mi vien da ridere al pensiero che quei poveretti dell’Uaar che squittiscono sempre contro Dio e le religioni, soprattutto contro quella cattolica, che saranno costretti ad alzarsi all’alba al cantilena del muezzin e poi prostrarsi cinque volte al giorno a recitare versetti del corano. Francamente mi piacerebbe vedere la faccia di Odifreddi e della Hach….

    Se mi sarà concesso dalla redazione di questo sito, riporterò in un nuovo post, una sintesi di una conferenza,a cui partecipai, del Reverendo Bux professore universitario e con incarichi in Vaticano,
    La conferenza era sul Motu proprio di Benedetto XVI a favore del rito tridentino ed organizzato dall’associazione cattolica “Comitato pisano S. Pio V pro Missa Antiqua
    (http://www.comitatosanpiov.net/)
    Ciao e grazie per l’intervento.

  7. lupo ha detto

    Non solo il Corano ha un a teoria ben precisa Marcello, ce l’ha anche il Vangelo: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.”
    Evidentemente se come dici si tratta di bella purissima teoria é inutile parlarne. Se invece proviamo a prenderla per buona, allora forse il modello di Chiesa e di fede che hai in testa andrebbe un poco rivisto. Ad esempio proverei a domandarmi se nell’assurda (eppur grandiosa) logica del Vangelo la grandezza della Chiesa è stata fatta più dall’editto di Costantino o indirettamente da Nerone (dai suoi martiri). Quella che a te pare la follia del Vangelo (scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani) é esattamente quello che nemmeno l’UAAR sarà mai in grado di comprendere e accettare. Credo si possa capire, accettare, persino riconoscere come ragionevole solo se si prova ad uscire dall’ottica del potere, della grandezza e della politica per accogliere appunto Cristo, accettando l’assurdo di una vittoria che passa per la Croce, per la scelta dei piccoli, perdenti, sofferenti. Solo così possiamo aver ragione di costoro, altre strade non ne vedo.
    Se il Vangelo fosse solo una bella irrealizzsbile teoria ed il cristianesimo una teoria sociale e politica la Chiesa non avrebbe conosciuto 2000 anni di storia. Se provi a vederla da questo punto di vista credo che la tua visione di dove stiano i successi o gli insuccessi della Chiesa, di dove sia l’ecclesia ed in cosa consista possa essere tranquillamente rovesciata. Sono ovviamente in piena e felice sintonia con la nostra comune storia, sono strafelice del successo di Lepanto, ma dove sta l’essenziale ? Di Lepanto se ci credo potrei persino fare a meno ma non posso assolutamente fare a meno di Santo Stefano, San Francesco, Madre Teresa e di tutti gli altri che da duemila anni mi testimoniano la bontà e la giustezza di questa follia. Se invece devo cominciare a distinguere: Lepanto volontà di Dio, il Concilio suo tradimento, il Vangelo irrealizzabile teoria (o forse specchietto per le allodole che mi aiuteranno a cavare le castagne dal fuoco con quegli antipatici di muslim …) allora davvero niente più avrebbe senso. Ciao,
    Luca
    PS al bel messaggio di Massimo ho risposto qui sopra.

  8. Valentina Pirelli ha detto

    Grazie per l’articolo Marcello e per la tua apertura intellettuale. Continua così!

  9. Marcello di Mammi ha detto

    Lupo
    potrei risponderti che molti dei 2000 anni di storia della chiesa sono stati fatti con la punta della spada, a partire proprio da Costantino” in hoc signo vinces” e che è esistita l’inquisizione etc.ma non è questo il punto.
    Forse non mi sono spiegato bene nell’ultimo commento, non considero follia il cristianesimo, ma considero follia la sua mancata difesa.
    Io personalmente faccio una notevole distinzione tra spirito e materia, tra colloquio con Dio e politica sociale.
    Apprezzo chi crede in Dio, ma non apprezzo la dottrina sociale della chiesa, così come viene intesa.
    Oggi,come allora (Lepanto) si tratta di sopravvivenza fisica del cristianesimo,che senso ha proclamare la fede quando questa fede non ha più nessuno a cui possa essere testimoniata?
    Il suicidio non è ammesso da Cristo e non vedo perchè dovremmo accettare il suicidio dell’intera Ecclesia, che è già cominciato, vedi Kashmir, Turchia, Nigeria migliaia di cristiani vengono uccisi in nome di allah e non vedo cardinali o arcivescovi che alzano una voce in loro difesa, neanche una prece.

    Questo non vuol dire trascurare certi dettami del Vangelo come la carità verso il prossimo, ma per poter fare la carità bisogna essere vivi… e quindi la carità è conseguente alla difesa del cristianesimo come istituzione.
    Una forte e sana istituzione può agire meglio nel sociale.
    Non è vero che Dio sia sempre misericordioso e che perdoni tutti,
    il perdono viene dopo il sincero pentimento e se non ti penti la tua fine è segnata nell’inferno. Questo concetto è ben chiaro nel Vangelo e lo stesso Cristo in Croce portò con sè solo il ladrone pentito.

    Io sono disposto a fare la strada insieme ai cristiani, purchè questa strada non porti in bocca all’islam.
    Non vedo tutto questo bisogno di colloquiare con l’islam, sarebbe opportuno conoscere il corano nella sua stesura originale e non in quella addomesticata e tradotta per gli occidentali.Sarebbe opportuno spiegare cosa sia la Shari’a nei dettagli per vedere quale livello di efferatezza raggiunge questa religione.
    L’islam propugna la cultura della morte e non quella cristiana della vita. La morte è anche risurrezione per il cristiano, può anche morire per testimoniare la fede, ma questa non è la norma che è quella di vivere nella grazia del Signore.
    Mi dispiace dover dire queste cose a dei credenti, sicuramente in buona fede,ma aprire maggiormente gli occhi….
    ciao

  10. lupo ha detto

    “Non é questo il punto” scrivi ricordandomi le violenze promosse dalla Chiesa e sono daccordo. Il punto credo sia capire se la Chiesa, il suo potere e la sua grandezza sia fondata, trovi la sua forza e le sue ragione (dunque fondi LA SUA DIFESA che ti sta tanto a cuore) in quelle violenze o piuttosto nel sacrificio operato dai suoi Santi in nome del vangelo e degli ultimi della Terra. Si vede bene mi pare come le due ipotesi siano largamente in contraddizione “politica” (semplificando: contrapposizione ideologica vs dialogo).
    Scrivi all’inizio del tuo post: “credo che lo scopo principale di questa associazione, che è anche il mio, sia quello di rintuzzare gli assalti preconcetti e soprattutto politicizzati di ambienti atei, laicisti e negazionisti e quindi confido che queste mie dissonanze mi si perdoneranno, anche se preferirei che mi venissero controbattute”
    Non ti pare contraddittorio combattere la politicizzazione dello UAAR che si intuisce non essere del segno da te desiderato strumentalizzando e appoggiando una Chiesa cui vorresti dall’esterno attribuire una politicizzazione eguale e contraria ?
    Proprio qui si capisce come a mio parere tu non abbia ben colto di cosa si stia parlando quando si dice Chiesa e fede.
    Ci sarebbero tante osservazioni da fare ma innanzitutto: di quale politica stiamo parlando ? Quella del “cattocomunista” arcivescovo Helder Camara, del “libertario” arcivescovo Martini, del “democristian-integralista” vescovo Ruini o del “filo-nazista” vescovo Williamson ? (mi si perdonino le indebite orride esemplificazioni di comodo). Quale dunque ? Provocatoriamente proverei a suggerirti: siamo così sicuri e pieni di noi da pensare il Corpo di Cristo troppo piccolo per comprenderle ed in un certo modo riassumerle tutte ? Pensa che persino il nostri Dio é unico eppure IN TRE DISTINTE PERSONE ! (più pluralista di così …)
    “C’è un solo Dio, ed è Dio per tutti; è per questo importante che ognuno appaia uguale dinnanzi a Lui. Ho sempre detto che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore ed un cattolico a diventare un cattolico migliore. Crediamo che il nostro lavoro debba essere d’esempio alla gente” (beata Teresa di Calcutta)
    Ho paura che una Chiesa capace di riconoscere beati del genere non serva granché ai tuoi scopi. Ti assicuro che gli occhi sono apertissimi e che ovviamente troverai nella Chiesa moltissime persone pronte a seguire i tuoi ragionamenti, tuttavia per me come (credo) per loro sono le priorità che vediamo a distanziarci decisamente da chi non crede. Ciao.

    • Marcello di Mammi ha detto in risposta a lupo

      Lupo
      io non ho detto che la chiesa debba far politica in senso squallido, io sostengo che la sua politica debba essere quella di conservazione e possibilmente di espansione dell’Ecclesia.
      Non disconosco la validità di certi santi o beati,ma questi possono esplicare la loro fede, la loro capacità di proselitismo, le loro opere di bene solo se esiste un’ organizzazione capace di supportarli, altrimenti una volta morti tutto sparisce. La loro memoria e le loro opere possono essere continuate solo se esiste una Chiesa forte.
      Forse non riesco a spiegarmi in modo esaustivo.

      Indipendentemente dal mio essere agnostico, io distinguo molto bene cosa sia la chiesa Stato e la chiesa religione.
      Io apprezzo moltissimo il prof.Ratzinger come teologo e come filosofo, esemplare la sua enciclica Spes Salvi,molto meno la sua politica come capo dello stato del Vaticano. Evvero si che nella curia romana ci sono cardinali che remano contro,arcivescovi che disattendono le sue direttive, per cui deve essere molto prudente. E’ questa politica curiale, di tipo italiano per intendersi, il male della chiesa e che disorienta e allontana i fedeli, ci sono parrocchie in cui vengono pronunciate omelie che niente hanno a vedere con il Vangelo di quel giorno, ma veri e propri comizi da fare invidia a beppe grillo.
      Non può e non deve esistere democrazia nella chiesa, ti ricordo che il Papa è il Vicario di Cristo in terra,e tu vuoi fare un’assemblea dove si vota a maggioranza? Questo è successo nel Vat II, allora avevo una ventina d’anni e ricordo perfettamente gli avvenimenti.
      Le discussioni tra le varie correnti di vescovi erano molto simili a quelle dei deputati del parlamento italiano!!

      La chiesa è Unica Cattolica Apostolica Romana, così è e così deve rimanere e questo avanti a tutto, e mi ripeto, solo una chiesa forte come istituzione può essere in grado di espletare i suoi compiti sociali quelli che mi sembra ti stiano molto a cuore e che a me importano ben poco.

      In ultimo scordati di poter migliorare un muslim, lui si crede già migliore, sei tu l’infedele, siamo noi gli infedeli!
      Chi come me ha lavorato a contatto con quella gente ed è stato in quei paesi, non per turismo ma per lavoro, sa bene quale sia la loro affidabilità e la loro mentalità e non parlo solo del popolo ma anche di imprenditori.
      Non affronto il discorso sulla Trinità perchè ci porterebbe molto lontano.

      ciao

  11. lupo ha detto

    Giusto Marcello, speriamoo nella “conservazione e possibilmente nell’espansione della Chiesa”. Solo che per un credente dipendono in via esclusiva dalla Divina Provvidenza, perché come ci ammonisce il Vangelo sappiamo di essere solo servi inutili.
    Infatti a mio modo di vedere (e credo a modo di vedere di una gran parte di credenti) i momenti di maggior crescita della Chiesa (crescita non necessariamente numerica o non solo numerica, perché non é questo il punto) coincidono con le catacombe e le difficoltà politiche mentre al contrario i momenti più difficili (diciamolo pure: quelli dei suoi più gravi errori) coincidono con il potere politico e la visibilità pubblica. “Di quante legioni dispone il papa?” si domandava Stalin. Sappiamo come é andata a finire, e senza che il cristiano in quanto cristiano abbia mai dovuto colpire con la spada, semmai subendola e persino sopportandola. Esattamente come nel passaggio dalle catacombe sotto Nerone al potere temporale sotto Costantino. Questo può avvenire solo se siamo in grado di testimoniare amore, perchè questa e non altra é la Verità che possediamo con assoluta certezza. Non sono affatto sicuro che il miracolo possa ripetersi (siamo solo servi inutili né posso conoscere i disegni della Provvidenza) ma sono certissimo che non ha alcuna possibilità di ripetersi se sostituiamo all’amore la forza e la potenza della spada. E’ follia lo so, ma é questo in cui crediamo e mi parrebbe una ben strana verità quella che si affermasse attraverso strumenti che la negano alla radice (come la spada rispetto all’amore). Ciao

  12. Marcello di Mammi ha detto

    Lupo
    premesso che non voglio convincere nessuno, non mi puoi negare che senza la spada oggi,molto probabilmente, non esisterebbe più il cristianesimo, cmq non ho parlato di conquista con la spada ma di difesa con la spada. La “conquista” certamente deve avvenire con l’amore, almeno per i cristiani, mentre per l’islam avviene con la spada.
    Non puoi far conto che ci sono persone,come me, che si opporranno, con tutti i mezzi, ad essere conquistati e in caso di vittoria ne gioverebbe anche chi non ha collaborato attivamente. Questo non mi sembra molto corretto.
    ciao

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