Università di Edimburgo: nel 2050 l’ateismo calerà al 6%

Sul sito dell’autorevolissima casa editrice accademica dell’Edinburgh University si può trovare uno degli ultimi studi pubblicati e da lei finanziati (vedi qui). Si tratta del monumentale Atlas of Global Cristhianity (atlante della cristianità globale). Il volume è composto da 340 pagine di mappe, grafici, diagrammi e commenti ed è frutto di un gruppo di ricercatori (che potete trovare qui) coordinato dal sociologo americano Todd Johnson e Kenneth Ross. L’atlante osserva che attualmente il cristianesimo è abbracciato da 2,3 miliardi di persone (33% della popolazione mondiale). Ma i sociologi, studiando i dati raccolti e le trasformazioni culturali e religiose del mondo, ha prospettato che nel 2050 i cristiani arriveranno a 3,2 miliardi, ossia il 35% e assieme ai musulmani copriranno i 2/3 della popolazione. L’altra interessante proiezione è la caduta dell’agnosticismo/ateismo, che passerà dal 9,3% attuale al 6,1%. Da queste immagini si nota che l’ateismo dal 2000 al 2010 è aumentato soltanto del 1,94% contro i 2,55% del cristianesimo e i 2,25 dell’islam. Lo studio comunque non fa altro che confermare i dati già pubblicati in precedenza che definiscono questo secolo come quello del protagonismo delle religioni, dopo la sbornia di ateismo del XX° (con tanto di inauditi crimini e dittature al suo seguito). L’imponente opera è anche pubblicata sul sito della prestigiosa Columbia University Press. Ne dà notizia anche il quotidiano Religion En Libertad e anche noi ne avevamo già parlato in Ultimissima 16/6/10.

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