L’evoluzionista ateo Palmarini-Piattelli contro Dawkins, Dennet e Pinker

In merito alla pubblicazione del libro “Gli errori di Darwin (Feltrinelli 2010), di cui abbiamo già parlato (cfr. Ultimissima 1/4/10), uno degli autori, l’ateo studioso cognitivista Massimo Piattelli-Palmarini, già docente al Massachusetts Institute of Technology al fianco di Stephen Jay Gould all’Università di Harvard e attualmente ordinario all’Università dell’Arizona, si oppone alla triade sacerdotale dell’ateismo scientifico (o sacra triade” del neodarwinismo) Dawkins-Dennett- Pinker. La notizia è apparsa su Il Foglio. Ai prevedibili insulti che sono piovuti su di lui (e sul coautore Jerry Fodor) risponde così: «Mi ha ricordato quei pubblici ministeri americani che per distruggere un avversario scavano nella sua vita passata. Ma se è accaduto, è perché il darwinismo è la bandiera della razionalità scientifica, lo si insegna nelle scuole, ci si fanno le mostre, è l’icona della scienza e agli occhi dei neodarwiniani criticare la dottrina significa criticare la scienza. Ma la scienza deve essere aperta alla critica, la scienza non è una bandiera”. Lo scienziato rincara la dose: “C’è stata molta intolleranza da parte del neodarwinismo. Il mio coautore, Jerry Fodor, è stato duramente attaccato anche personalmente. Molti amici, quando seppero che stavamo scrivendo il libro, ci dissero che eravamo matti. Senza nemmeno averne letta una riga. Dennett ha scritto che io e Fodor siamo vittime di allucinazioni. Dawkins ha scritto che l’idea di Dio è una “delusion”. E non è una normale illusione, ma un’illusione negativa, l’illusione che non si attualizza. E’ uno stato allucinatorio. Dall’oppio dei popoli si è passati all’oppio darwiniano. I neodarwinisti hanno assunto un fattore marginale come la selezione e l’adattamento e ne hanno fatto la questione che spiega tutto, dalla violenza in famiglia alla religione».

ll Wall Street Journal ha chiamato “nuovi corsari ateistici” i teorici del neodarwinismo per i quali tutto si spiega con il binomio della selezione naturale e della mutazione genetica casuale, e anche il famoso biologo evoluzionista Eugene Koonin, dice che «il neodarwinismo è obsoleto e terribilmente incompleto, dopo le recenti scoperte genomiche. L’evoluzione non è così semplicistica come viene dipinta. La sintesi neodarwiniana ha fatto il suo tempo».

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