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L’odifreddura della settimana: Dario Fo

Dario FoL'odifreddura della settimana la vince Dario Fo, imbarazzante premio Nobel italiano (il Nobel è «un'onorificienza caduta molto in basso, evidentemente» commentò ironica Oriana Fallaci dopo l'assegnazione).

Fo è passato dall'apprezzato Mistero Buffo al sostegno del terribile dittatore comunista cinese Mao Zedong («in Cina c’è l’uomo nuovo perché c’è una filosofia nuova» disse estasiato dopo aver visitato la Cina, infilando le massime del dittatore nei suoi spettacoli teatrali), fino a ridursi a promuovere e divu

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L’odifreddura della settimana: Roberto Saviano

Roberto SavianoL'odifreddura della settimana l'ha vinta ancora una volta Roberto Saviano. Lo scrittore aveva conquistato l'ambito premio anche la scorsa volta, dividendolo a metà con Gianni Vattimo, quando su Twitter aveva temuto che le dimissioni di Benedetto XVI «fossero strategiche per la campagna elettorale: mostrare la fragilità della Chiesa per chiedere compattezza al voto cattolico. Sarebbe terribile se fosse così».

Questa volta si è lanciato in una crociata a 360° contro i "tabù della sessualità" nella società italiana, come recita il titolo del suo intervento. E quali sono secondo lui questi tabù? Sono «le coppie di fatto, le unioni e le adozioni gay, il fine vita. Per non parlare delle condizioni nelle carceri e della legali

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Ipotesi su come fermare il femminicidio…

Femminicidio    di Francesco Agnoli* *da Il Foglio 28/02/13    

Si fa un certo parlare, da un po’ di tempo, di “femminicidio”. Cioè di un numero crescente di donne vittime di omicidi passionali, di raptus, di gelosie, di colpi di testa in seguito a una relazione difficile, a un amore fugace, a un matrimonio che si rompe…

Amore libero, sesso libero, divorzio facile ecc. avrebbero dovuto liberare l’umanità da tutto questo. Accantonato il vecchio concetto di peccato, di concupiscenza, e di temperanza, e tutto il patrimonio rétro del cristianesimo, avremmo dovuto vivere in un mondo sessualmente soddisfatto e felice. Fatto di uomini e donne emancipati, leggeri, che stanno insieme e che si separano, che hanno relazio

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Buone notizie: i Radicali fuori dal Parlamento

Paola ConciaI risultati delle elezioni politiche lasciano certamente l'amaro in bocca, la situazione di totale ingovernabilità è un dato certamente negativo per tutti gli italiani. Tuttavia in tutto questo è possibile scorgere delle note positive.

Innanzitutto è certamente una soddisfazione per coloro che difendono i diritti della vita e della morte naturale e del rispetto alla religione vedere il Partito radicale fuori dal Parlamento. La nefasta e vergognosa strumentalizzazione dei malati e dei sofferenti per infilare la legge sull'eutanasia in Italia da parte di Maurizio Turco, Mario Staderini, Marco Cappato ed Emma Bonino non è evidentemente piaciuta agli italiani, così come la passione per le droghe della ex deputata Rita Bernardini (difficile affidarsi politicamente a

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Spirituali ma non religiosi: peggiore salute psicofisica

Missioanria in AfricaA volte può capitare di ascoltare persone che si definiscono credenti ("qualcosa ci deve essere"), ma "la Chiesa, la messa, i preti, i comandamenti... non credo servano a niente!". Questo modo di pensare molto diffuso, in particolare tra gli adolescenti, rimanda alla distinzione tra spiritualità e religione in senso proprio.

La prima sarebbe un insieme di idee o concetti, tendenzialmente astratti e fumosi e con generiche coloriture emotive, mentre la religione sarebbe un apparato esteriore fatto di ruoli, relazioni, azioni, istituzioni  che sono - tendenzialmente - giudicati superflui e inutili. Una vera vita religiosa ha ovviamente un nucleo spirituale-personale. Ma un tale modo di pensare, se dicotomizzato, è ovviamente dannoso per un duplice motivo: innanzitutto rischia di creare una religiosità fai-da-te, comoda, non particolarmente impegnativa, che risulta in definitiva sterile nel rendere migliore il mondo e la

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I principi non negoziabili e i cattolici “adulti”

Benedetto XVI scriveDesideriamo pubblicare su questo sito l'articolo del giurista Francesco D'Agostino, ordinario di Filosofia del diritto e di Teoria generale del diritto presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata e presidente onorario del Comitato nazionale per la bioetica, di cui è membro fondatore, sui cosiddetti "principi non negoziabili". La maggior opposizione alla Chiesa in Occidente non arriva oggi dalle componenti laiciste e anticlericali (deboli di numero e di argomenti), ma dall'incoerenza e illusoria emancipazione di numerosi cattolici (laici e sacerdoti) dal Magistero della Chiesa, al quale però, liberamente auto-definendosi cattolici, hanno in realtà accettato come riferimento morale.

Il cattolico che cede alla grande tentazione di decidere lui cosa sia e dove stia la Verità, perde l'umiltà richiesta da Gesù: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18, 1-5). Qual'è la caratteristica dei bambini?

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La secolarizzazione? L’uomo è soltanto più solo

Creazione MichelangeloParlando del nostro periodo storico, molti osservano un processo di secolarizzazione, mentre altri ritengono che in realtà siamo già nella fase post-secolare. Certamente a livello occidentale sono nettamente aumentati coloro che non appartengono ad alcuna confessione religiosa, ma al contrario di quanto affermato dalla classica teoria della secolarizzazione, essi non hanno perso la fede in Dio ma sono in maggioranza rimaste persone individualmente religiose o vagamente spirituali. Dio è tornato nel dibattito culturale e le religioni e gli spiritualismi new age si diffondono a vista d'occhio.

Un'altra certezza è quanto affermato dall'arcivescovo Bruno Forte sul Corriere della Sera: «Secolarizzazione? In realtà siamo già in un'età post secolare. La secolarizzazione è lo sradicamento da una appartenenza comune.

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Attori e cantanti celebri oggi, tentati aborti di ieri

Quante fan americane oggi gridano d'esultanza nel vedere il loro beniamino, Justin Bieber, in televisione? Un ragazzo bello, un attore promettente, un idolo per tante adolescenti. Un fallito aborto. Justin è nato solo perché il tentativo di aborto richiesto dalla madre non è riuscito.

A confessarlo è stata proprio lei, Pattie Mallette, durante un talk-show; l’ha dichiarato alla presentatrice Kathie Lee Gifford durante la sua trasmissione in onda su una delle più famose televisioni americane, la "NBC". Abusata sessualmente sin da bambina, la madre del noto attore, è cresciuta nella depressione, diventando poi una vittima, dell’alcolismo e della droga. Rimasta incinta,a 17 anni, tentò l'aborto, invano. E di fronte a quella vita che non voleva spegnersi,  trovò il coraggi

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I giri loschi dei Radicali e le firme sulle “delibere laiche” senza autenticazione

Quanti milanesi vogliono davvero l'eutanasia? Quanti le stanze del buco? Quanti la legalizzazione della droga leggera (per poi passare alla pesante)? Quanti l'eliminazione dell'obiezione di coscienza? Quanti vorrebbero i locali/quartieri a luci rosse in ogni comune?

Ben pochi, avranno risposto i membri del Partito Radicale, promotori ufficiali di queste "prelibatezze" offerte dalla cultura laica. Forse è per questo che -come dimostrano due filmati- durante le raccolte firme per la città di Milano a supporto delle loro ossessioni non si vede traccia di autenticatori, ma solo di militanti che invocano la laicizzazione dello Stato. Senza nessun pubblico ufficiale - per esempio un consigliere comunale - le sottoscrizioni ovviamente non sono valide, e Marco Cappato lo sa bene dato che a lungo ha contestato le firme irregolari a supporto d

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Grazie Bellocchio, alla fine potevi fare anche peggio

Sono soldi sprecati quei 150 mila euro versati dal Film Commission del Friuli Venezia Giulia per "La Bella addormentata", film ispirato alla triste vicenda di Eluana Englaro in concorso alla 69esima edizione della Mostra del cinema di Venezia? La risposta è prevedibilmente positiva.

Bellocchio ha affermato e riconosciuto: «Non c’è pregiudizio, nè partito preso, certo il mio non è un film imparziale, in arte credo che l’imparzialità non esista, ma è sincero, e per nulla ideologico. Ho le mie idee, ma il film non ne è il manifesto. Credo che osservando bene si capisca la mia posizione». Secondo "Il Corriere della Sera"

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