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Eugenio Borgna ed il contributo della fede cristiana alla psichiatria

Eugenio Borgna e fede cristiana. Uno dei più importanti psichiatri italiani racconta della sua fede cristiana e di quanto essa abbia influito nella sua relazione con i pazienti, quando riesce ad introdurre in loro l'ideale della speranza.

 

Se c'è una cosa evidente per il cristiano è che tutto quanto accade, di bene o di male, è un dono. L'amore, la gioia, la sofferenza e la malattia, tutto è per la sua maturazione, ogni cosa chiede di essere vissuta con questa coscienza, penetrata nel profondo, vissuta con letizia, con speranza e se possibile con gratitudine.

Ovviamente, fino a quando si parla di avvenimenti positivi è facile essere d'accordo, ma quando si tratta di dolori e malattie pochi -comprensibilmente- hanno il coraggio di affrontarli con questa concezione ultimamente positiva. Per questo è molto interessante l'aiuto di uno dei maggiori psichiatri italiani, Eugenio Borgna, il quale afferma senza mezzi termini che

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Libertà dell’uomo e libero arbitrio: gli insegnamenti stabiliti dal cristianesimo

Son stato stimolato in questi giorni dalla lettura dell’articolo pubblicato su Crisismagazine a scrivere sulla libertà, uno dei temi più belli e scottanti di ogni tempo.

I cristiani, e soprattutto i cattolici, vengono continuamente tacciati di essere contro la libertà a causa della loro opposizione ai seguenti “diritti”: aborto, eutanasia, testamento biologico ecc. Su questi temi si invoca sempre il diritto di libera scelta della persona, limite invalicabile e inviolabile (secondo la stragrande maggioranza dell’umanità, senza esagerare). Ma pochi si chiedono e indagano da dove provenga questa libertà personale così tanto esaltata da ormai circa 50 anni, se non prima. Ebbene, è proprio grazie al cristianesimo, fin da San Paolo che la esplicitò in modo chiaro, che la libertà esiste in quella che noi oggi chiamiamo Europ

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La scienza non spiega tutto, se anche “Nature” se ne accorge….

 

di Alessandro Giuliani* *biostatistico e primo ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità

 

L’articolo apparso su Discovery Magazine dal titolo ‘I limiti della Scienza – (e degli scienziati)’ è un po’ surreale ma decisamente interessante. L’interesse scaturisce in larga misura dall’altezza del pulpito da cui proviene (l’autore è niente di meno che l’editore principale della versione on-line di Nature), il suo carattere surreale dalla sconcertante ingenuità (e quasi totale assenza di buon senso e discernimento) degli agonisti del dibattito stesso ma, a onor del vero, non dell’autore del pezzo, Ananyo Bhattacharya che ci for

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Dal luteranesimo al cattolicesimo: una imprevedibile conversione

Le conversioni dall’anglicanesimo e dal luteranesimo in questi ultimi anni (grazie soprattutto alla costituzione apostolica di papa Benedetto XVI, Anglicanorum coetibus) si sono molto intensificate. Ma quella di Ron Dop ha veramente un qualcosa di imprevedibile.

Ron è americano, convertitosi al cattolicesimo dal luteranesimo nel 2004. Nulla della sua vita avrebbe fatto presagire un cambiamento simile. “Lo Spirito Santo ha un gran senso dell’umorismo”, dirà poi. E' stato cresciuto in una famiglia di forte tradizione luterana (sua madre divenne “pastora” luterana nel 1985), lui stesso fece parte di varie organizzazioni giovanili protestanti. Nel 1989 si sposò con Theresa, una cattolica non praticante, secondo il rito luterano.

Chiaramente Ron non aveva la minima intenzione di abbandonare la propria fede, così iniziò a portare spesso la moglie in chiesa affinché abbracciasse anche lei il protestantesimo. Ma non andò c

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A proposito dell’anima, risposta a Chiara Lalli

«Con questo articolo diamo avvio alla collaborazione con Fortunato Tito Arecchi, Professore emerito di Fisica presso l’Università degli Studi di Firenze e Scientific Associate dell’Istituto Nazionale di Ottica (INO) del CNR, di cui è stato Presidente dal 1975 al 2000. E’ inoltre Fellow della Optical Society of America e membro della Academia Europaea e della Academie Internationale de Philosophie des Sciences. Vincitore del Premio Max Born 1995 e del premio Enrico Fermi 2006, è autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e dei volumi "I simboli e la realtà" (con la moglie Iva, JacaBook 1991), "Caos e Complessità nel vivente" (IUSS Press-Pavia 2004), e "Coerenza Comp"

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Gesù aveva una moglie? Uno scoop “alla Corrado Augias”

Il Dan Brown de noantri, ovvero l'ateologo-tuttologo Corrado Augias, ci ha abituato a incredibili scoop sui Vangeli e su Gesù. Frequentemente insiste nel ripetere che «Gesù aveva dei fratelli», interpretando grossolanamente il termine "adelfòi" presente nei Vangeli, che in realtà significa "cugini". La «cialtroneria dell’approccio di Augias» nel realizzare il suo infelice libro “Inchiesta sul cristianesimo” (Mondadori 2008), come ha commentato il filosofo Costanzo Preve, parlando del «libello del giornalista dilettante romano», lo ha perfino

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L’ipocrisia dei media (e di Augias) nella censura del film anti-Islam

Quando si immerge un crocifisso nel piscio dell'artista è espressione artistica. Quando dei bambini tirano delle bombe (o escrementi?) contro il volto di Gesù Cristo è espressione artistica. Quando si appende una rana in croce è espressione artistica. Quando si mostra una donna fare autoerotismo con un crocifisso è espressione artistica. Quando una Pussy Riot spezza con una moto sega una croce di legno in memoria dell'Olocausto e insulta il Patriarca di Mosca è legittima protesta politica. Quando invece un film offende Maometto e l'Islam allora si tratta di «contenuti che offendono la fede».

L'ipocrisia dei media occidentali è sotto gli occhi di tutti in questi giorni in cui la società è unita nel condannare, giustamente, un film offensivo verso l'Islam

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La matematica e la fede religiosa: un rapporto lungo trenta secoli (II° parte)

 

di Francesco Agnoli* *scrittore e giornalista

   

L’idea che un personaggio televisivo come Piergiorgio Odifreddi (un ex seminarista convertito al comunismo e all’ateismo militante, senza alcun vero merito scientifico) può far passare, è che tra matematica e religione ci sia una perfetta incomunicabilità. Di qua i numeri, da un’altra parte Dio. La storia della matematica è però lì a dirci il contrario, qui si può leggere la prima parte di questo percorso.

Sulla stessa scia di Keplero e degli altri grandi pensatori citati nella prima parte, si colloca a ben vedere tutto il pensiero matemati

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La matematica e la fede religiosa: un rapporto lungo trenta secoli (I° parte)

 

di Francesco Agnoli* *scrittore e giornalista

   

L’idea che un personaggio televisivo come Piergiorgio Odifreddi (un ex seminarista convertito al comunismo e all’ateismo militante, senza alcun vero merito scientifico) può far passare, è che tra matematica e religione ci sia una perfetta incomunicabilità. Di qua i numeri, da un’altra parte Dio. La storia della matematica è però lì a dirci il contrario.

Partiamo da Pitagora, il celebre filosofo greco al cui nome è associato il teorema forse più famoso di tutti i tempi, sempre citato al principio di ogni storia della matematica (magari insieme ad Archimede). Pitagora aveva le idee molto chiare: la matematica non è una invenzione dell’uomo, ma una scoperta. E’ la realtà stessa a

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Margherita Hack lo riconosce: «come scienziata non ho scoperto nulla»

 

di Francesco Agnoli* *scrittore e giornalista

   

Inizio questa mio articolo riguardo alle battaglie culturali di Margherita Hack con una precisazione. La Hack viene presentata dai suoi fans come la «voce della scienza». Si cerca di proporre questa equazione: è una scienziata, quindi, quando parla lei, parla la scienza. In altre parole: ciò che dice lei è sempre esatto, come una formula matematica o come la legge di gravita. L'equazione, falsa, funziona presso il grande pubblico per un semplice fatto: che una laurea in astrofisica fa sempre la sua impressione.

Eppure, occorre dire subito tre cose. La prima: la Hack è al centro dell'attenzione più che per i suoi meriti scientifici, per le sue posizioni in campo

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