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La verità sull’Inquisizione romana: meno oscura di quanto si pensi

InquisizioneNel 2012 la storica Marina Montesano dell’Università di Genova ha pubblicato il libro “Caccia alle streghe (Salerno Editrice 2012) con la quale ha evidenziato come il fenomeno dell'Inquisizione sia innanzitutto Rinascimentale e non si sviluppò nel Medioevo (che invece la vulgata definisce i "secoli bui dell'inquisizione"). Nell'intero periodo tra metà Quattrocento e metà Settecento le condanne alla pena capitale oscillano tra le 40mila e le 60mila e l'area geografia maggiormente coinvolta in questa pratica fu quella germanica e protestante. Al contrario, l'Inquisizione spagnola -cattolica, per capirci meglio- «

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Nuovo libro: i mistici di Darwin in difficoltà

Darwin Portrait of a GeniusIl naturalista Charles Darwin è stato certamente uno dei più importanti rivoluzionari del mondo scientifico, e merita gli onori della scienza.

Il suo pensiero è, ed è stato, tuttavia frequentemente strumentalizzato da derive scientiste e ateiste, con chiari obiettivi ideologici, ed è contro essi che vuole essere indirizzata la nostra critica. Rimanendo sul piano filosofico-teologico, occorre addirittura dire che oggi il principio direttivo intrinseco (o teleonomia) che guida l'evoluzione biologica può essere accreditato come uno dei tanti indizi a posteriori del Creatore, come diversi studiosi hanno fatto nel bellissimo volume Complessità, evoluzione, uomo (Jaca Book 2011).

Al di là di tutto questo, diverte osservare alcuni studiosi religiosamente estasiati dalla

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Il Comitato di Bioetica francese contro l’eutanasia, Hollande lo ignora

EutanasiaL'ideologia è più forte di qualsiasi norma etica, lo ha dimostrato perfettamente François Hollande, candidato ideale a proseguire in Francia quel che il movimento zapaterista ha terminato in Spagna.

Il presidente onorario del Comitato di Bioetica francese, Didier Sicard, a capo della commissione incaricata di valutare l’introduzione di “un’assistenza medicalizzata per concludere dignitosamente la vita”, come promesso nel programma elettorale di Hollande, ha consegnato al governo il rapporto finale nel quale ci si oppone esplicitamente all'introduzione dell'eutanasia e del sucidio assistito, sottolineando «l’esigenza di applicare risolutamente le leggi attuali, piuttosto che di immaginarne continuamente di nuove», mettendo in guardia contro «l’utopia di risolvere con una legge la grande complessità delle situazioni di fine vita». La Francia non ha dunque bisogno di «un passo verso l’eu

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Progressisti e associazioni mediche contro il suicidio assistito

Pochi organi di informazione hanno riportato che lo scorso 6 novembre, assieme all'elezione presidenziale, gli abitanti dello stato americano del Massachusetts hanno rifiutato la legalizzazione del cosiddetto "suicidio assistito". La notizia ha una certa rilevanza in quanto il Massachusetts è rinomato per essere tra i più liberal degli USA, con il 48% di abitanti non particolarmente interessato alla religione. Ma c'è un altro motivo per cui vale la pena segnalare questo risultato, ovvero che contro il suicidio assistito si sono schierate le più importanti voci medico-scientifiche e mediatiche americane, oltre ovviamente alla Chiesa cattolica.

Stiamo parlando dell'American Medical Association (AMA), la quale

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Cristianesimo e schiavitù: l’abolizione iniziò nel Medioevo

Quando venne davvero abolita la schiavitù? In che rapporti il primo cristianesimo si pose nei confronti degli schiavi? Vi fu un'evoluzione di pensiero? La Chiesa approvò la schiavitù e quando iniziò a condannarla? Quanto era diffusa e legittimata la schiavitù nelle società pre-cristiane? Con questo dossier (continuamente in aggiornamento) rispondiamo a queste e tante altre domande, facendo parlare i principali accademici che si sono occupati del tema.

Uno degli studi più importanti in lingua italiana sulla storia della schiavitù è senza dubbio l'opera di Jean Andreau, direttore del dipartimento di Storia presso la Scuola di studi superiori in scienze sociali di Parigi, e Raymond Descat, professore di storia all'Università di Bordeaux. «E' nel corso dell'Alto Medioevo», scrivono, «che si sono prodotti i cambiamenti più importanti e che si è definitivamente usciti, in Europa occidentale, dalla società schiavista» (J. Andreau e

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«La tua vita non ha dignità», quando i medici impongono l’eutanasia

Il dibattito sull'eutanasia e, in generale, sulle leggi riguardanti il fine vita, è sempre più serrato. La moderna società, immersa fino al collo nel nichilismo e nel relativismo etico, tenta di spacciare l'eutanasia come un diritto reclamato a gran voce da tutti i malati terminali, come una giusta, sacrosanta e dignitosa liberazione dal dolore che la comunità deve concedere all'individuo gravemente malato. Il tutto, seguendo un tipico principio delle società relativiste: se la maggioranza delle persone, e dell'opinione pubblica, decide che la vita, in certe condizioni, non è più degna di essere vissuta, allora l'eutanasia diventa un diritto inviolabile, un valore guida attraverso cui regolamentare le delicate, ed infinitamente eterogenee, situazioni legate alla fine della vita.

Nella società relativista, come la nostra, è quindi l'opinione di maggioranza che decide ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; non esisto

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Sant’Agostino e le false citazioni sulle donne inferiori o la terra piatta

Sant'Agostino e le frasi sulle donne. Davvero le riteneva inferiori all'uomo? O responsabili del peccato originale? E realmente credeva che la terra fosse piatta? No, tuttavia esistono numerose false citazioni a lui attribuite, inesistenti sui testi originali.

 

Uno dei più noti cavalli di battaglia del movimento anticristiano/anticlericale è senza dubbio l'esposizione di un florilegio di citazioni attribuite ai Padri e Dottori della Chiesa, che per l'assurdità e la ripulsa suscitata dai loro contenuti, dovrebbero immediatamente render manifesta la vacuità e l'inciviltà della religione cristiana, con tutti i suoi duemila anni di storia. Chiunque legga queste frasi dovrebbe porsi la domanda: se la religione cristiana non è allora altro che una tale accozzaglia di sciocchezze, come ha fatto a resistere e diffondersi per oltre duemila anni, ed essere ancora oggi accettata da tanta gente? Purtroppo nella maggior parte dei casi, questo interrogativo non emerge, accontentandosi di credere che la re

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Il vantaggio di essere cristiani: credenti e non creduloni

 

del card. Giacomo Biffi, arcivescovo emerito di Bologna da Avvenire 3/09/12

 

Vi do una notizia un po’ riservata. Vi rivelo un segreto; ma, mi raccomando, resti tra noi. La notizia è questa: grande è la fortuna di noi credenti. Grande è la fortuna di chi è «cristiano»; cioè appartiene, sa di appartenere, vuole appartenere a Cristo. Grande è la fortuna dei credenti in Cristo. Però non andate a dirlo agli altri: non la capirebbero. E potrebbero anche aversela a male: potrebbero magari scambiare per presunzione il nostro buon umore per la felice consapevolezza di quello che siamo; potrebbero addirittura giudicare arroganza la nostra riconoscenza verso Dio Padre che ci ha colmati di regali. C’è perfino il rischio di essere giudicati intolleranti: intolleranti solo perché non ci riesce di omologarci – disciplinatamente e possibilmente con cuore contrito – alla cul

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Eutanasia, ovvero quello che i malati non vogliono

Come c’era da aspettarsi la scomparsa di Tony Nicklinson (1953-2012), l’uomo inglese affetto dalla sindrome locked-in che dal 2010 lottava per il diritto a morire e deceduto la settimana scorsa per cause naturali, ha riacceso il dibattito sul tema della cosiddetta «dolce morte». L’eutanasia è giusta? A certe condizioni è lecito chiedere di farla finita oppure l’indisponibilità della vita umana è un valore «non negoziabile», che quindi non ammette eccezioni? Queste le domande attorno a cui non si finisce d’interrogarsi e, spesso, di dividersi.

Ci sono però, sempre in tema di “fine vita”, anche altri interrogativi almeno altrettanto urgenti eppure quasi sempre elusi. Per esempio: chi richiede davvero l’eutanasia? Qual è la reale volontà dei malati? I “casi mediatici” come quello di Nicklinson sono realmente rappresentativi delle istanze di coloro che versano in condizioni di difficoltà? E se

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Continua il delirio di Marco Politi, smentito da Nuzzi (che difende il Papa)

Più volte ci siamo divertiti a smontare le bufale e i ragionamenti del cosiddetto “trio della disinformatio”, Marco Politi, Marco Lillo & Marco Ansaldo, ovvero i tre vati-laicisti (i primi due de "Il Fatto Quotidiano" e il terzo di "Repubblica") più in forma del momento, persone che sfruttano la popolarità loro concessa per portare avanti personali guerre ideologiche.

Marco Ansaldo in questi giorni ha tirato fuori dal cappello delle bufale la notizia che «risultano addirittura non meno di venti i soggetti indiziati nell'aver avuto parte, con ruoli diversi, alla diffusione dei documenti riservati» per il caso denominato "Vatileaks"crogiolandosi nel fatto che «venti persone coinvolte nella fuoriusci

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